BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata di come le cose dolci siano magari buone…

…e si da gustare, ma il conto da pagare in la coi anni diventa conto non dolce ma salato, molto salato, si paga non in palanche ma con la qualità della vita (ovvero, più movimento e meno zucchero raffinato, ma soprattutto, più movimento di materia grigia)

Come è che va a sbrodolare da anni e anni il sottoscritto? (e prima del sottoscritto G. Gaber? E anche Pasolini?) Esatto, i giornalisti, sia stampa sia tv, servono ai comandatori e per condizionare la massa, il gregge, il popolo. Usano i giornalisti per creare pensiero e opinione che va a giustificare il modello di società consumistica attuale? (che adesso è sotto gli occhi di tutti che stampare è facile, esatto, volere è potere) Esatto, i giornalisti, stanno dalla parte di quella mentalità industriale, e logico, e perché? esatto, sono gli industriali a fargli la loro busta paga. (con gli spazi che comperano su giornali, riviste e televisione e per far pubblicità, che è uno dei tanti modi usati per ammaestrare) Caro mio, come è che ti fai le tue idee e le tue opinioni? Esatto, leggendo i giornali, quello che scrivono tal prezzolati giornalisti per loro tornaconto. Esatto, le tue opinioni e convincimenti che scaturiscono da bombardato e incessante ammaestramento pubblicitario, politico e commerciale, esatto, usando il subdolo incantesimo fatto da mamma televisione ai suoi bambini, (siamo adesso tutti figli di mamma tv. Per il momento la mamma tv è, nell’immaginario collettivo, più credibile di Internet) e che pubblicizza solo quello che per il loro bene. Esatto, giornalisti e pubblicità come oracoli credibili dei nostri tempi. Spesso capita di vedere in tv e leggere sui giornali di cose che fanno riflettere e che la dicono lunga del potere della mentalità industriale. In prima pagina e in prima serata non mancano di orientare il pensiero, in poche parole, usano la fascia di maggior ascolto, per pratica di ammaestramento. Un esempio che si può citare e che riguarda questo collaudato sistema di ammaestramento me lo conforma un articolo pubblicato su un Correre del 2012. In una rubrica che parla e dedicata di come vivere rispettando la natura, si prende un fatto capitato più di una decina di anni fa. Si dice che gran scalpore aveva fatto la notizia di un batterio che si sviluppava in alcuni ortaggi. Pagine e pagine e telegiornali e telegiornali a parlare di questo batterio. Salvo poi scoprire che, altro che ortaggi, invece era l’assunzione di alcuni antibiotici a mutare tal batterio Escherichia coli killer e che normalmente, di natura, vive nel l’intestino degli homo sapiens. Però, questa notizia che sbugiardava la precedente notizia che aveva avuto gran risalto su stampa e in tv, stessa cosa non è stata uguale, esatto, quella che era un farmaco antibiotico a scatenare la mutazione. Di questa cosa i giornalisti pro consumismo, hanno taciuto, la notizia è passata in sordina. Esatto, quando si tratta di problemi causati a l’homo sapiens, causati da Madre Natura, i giornalisti picchiano giù duro, tanto da far prendere paura. (in modo da preferire alimenti e prodotti industriali)  A differenza, se si tratta di problemi causati da prodotti industriali, fabbricati e con l’aiuto della chimica, li no, ritengono che quelle notizie che andrebbero a mettere in cattiva luce quel sistema industriale, pensano loro, le problematiche e le cause, se si tratta di complicità industriale, lì, le problematiche meglio tenerle nascoste. Ma perché tenerle nascoste? esatto, se ci si tiene alla busta paga, meglio che le tieni nascoste. Grande enfasi quando prodotti naturali hanno dei problemi, che si tratti di: uova, pesce, carne, pollame, ortaggi, frutta, vino e chi più ne ha più ne metta, se questi alimenti che provengono da filiera naturale, presentano alcuni problemi, i tal solerti e imparziali giornalisti, quelli della notizia di cronaca reale, se si tratta di coltivazioni e allevamenti tradizionali, chissà perché, trovano sempre modo di ricamarci su brutte storie, chissà perché? Ma se gli stessi problemi e anche ben più gravi ancora, se gli stessi provengono da filiera industriale, esatto, se è filiera industriale si minimizza l’accaduto. Mi domando, ma perché questa disparità di trattamento? Pensar male si fa peccato e si va a l’inferno. L’articolo in questione dice che, forse sono proprio gli industriali a pretendere che i giornalisti parlino delle magagne dei piccoli produttori. Come? con la solita e collaudata arma del ricatto. Che fai, ti ribelli e non fai quello che ti ordinano gli industriali del settore. Il proprietario del giornale sa che andrebbe incontro a sospensione della pubblicità e il governo sotto ricatto della chiusura della fabbrica, esatto, centinaia e centinaia in cassa integrazione, esatto, in groppa allo Stato. (che poi sarebbe costretto a stampare ancor di più, e più palanche circolano, meno diventa il loro valore, e meno forte diventerebbe l’arma del ricatto) Anzi, pur di non inimicarsi gli industriali di settore, si accetta di tutto, anche il male che subisce la gente e soprattutto i bambini, vedi bibite zuccherate, vedi fumo della sigaretta. Che lo Stato dimentica forse il costo di queste pratiche, zucchero nelle bibite e fumo della sigaretta, e che quanto vengono a pesare sul bilancio della sanità pubblica? Niente questo, ma i bambini che avranno problemi da grandi, cari giornalisti, tanto, a voi, che ve ne frega. A voi, cari giornalisti, vi frega la seconda casa di villeggiatura e la vasca idromassaggio in bagno, questo è quello che vi interessa, del diabete dei bambini quando diventeranno più grandi, non ve ne può fregar di meno.(ma caro gioralista, sbatti in prima pagina e in prima serata tv la preoccupante situazione della grande percentuale di bambini diventati con DIABETE, cinquant’anni fa, queste percentuali erano sconosciute, non esistevano. E erano solo 50’anni fa, caro giornalista, immaginati tra 50’anni ancora) A proposito di bambini, quando negli studi dei pediatri vedi manifesti che pubblicizzano alimenti prodotti da l’industria, che si va a dire che sono più salute di quelli di natura, da qui si vede la potenza de l’industria, che per le palanche non si ferma neppure davanti alla salute dei bambini. Poi, man mano che il bambino diventa grande, drogato sin da piccolo a far uso di alimenti zuccherati industriali e anche quant’altro (esatto come il cibo per cani e gatti, che poi diventano dipendenti del tal prodotto, e diventano tristi se non glie lo dai più. Lascia fare agli industriali di settore, che loro sanno come fare per renderti dipendente ai alimenti da loro fabbricati) e man mano che diventa grande va a cercare ancora i sapori di quando era piccolo, esatto, ne è diventato dipendente, che il suo organismo non ne può più fare a meno. Per concludere, vi metto in guardia dalla pubblicità. Che tutta la pubblicità è falsa e ingannevole? Non tutta, ma la stragrande pubblicità che circola sui media, stampa e schermo, è solo che una bufala di pubblicità. Sbrodolata ispirata da pag. 72. Alla prossima (mauro)

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