news-3

sbrodolata che va a sparare di festa della donna, dove le parole sono la cosa che amano le donne. esatto, le parole più che i fatti
Volevo continuare il filone, quello che bello fare il gay e il ..algiolio col …uletto degli altri. Volevo sbrodolare di altro divenuto famoso e solo perché aveva copiato, ma poi, arrivato a una trentina di canzoni e eravamo arrivati solo a anno ’64, sembrava elenco telefonico. Poi ecco che, visto che, come aveva sempre detto anche David Bowie, dove spesso era stato accusato di copiare, Bowie risponde: certo che tante volte ho copiato, ma, bisogna anche essere bravi di sapere cosa copiare e cosa che non di copiare. Carissimi, le canzoni de l’epopea di maggior splendore della musica italiana, dal ’57 al ’70, è tutto un copiare da altri. Esatto, altro che ispirazione. Non c’è un cantante di quelli famosi a essere vergine (si salvano forse solo i cantautori nati musicalmente da metà anni’60, ma che però non vendevano dischi. Dovete sapere una cosa, se canta una canzone uno sconosciuto, vende, ma se va bene, vende mille copie. La stessa, la stessa identica canzone, se la fai cantare a un cantante già famoso, di copie se ne vendono centomila e minimo. Se voi sareste giovani e con poche palanche, che cosa preferireste tra le due situazioni, che la vostra canzone resta, cantata da voi, resta anonima o che diventa famosa e anche se cantata da altri? Nel senso, se di una canzone, di diritti d’autore, è solo esempio per farvi decidere la scelta. Se becchi 1€ perché la canti, se becchi 1€ perché hai scritto la musica, se becchi 1€ perché hai scritto il testo, esatto sono 3€ a disco. Mentre, metti che hai scritto solo la musica o solo il testo, becchi solo 1€, ma, se tal disco vende centomila copie, e moltiplicate x 1€ = esatto sono centomila euro. Mentre vuoi cantare tu che sei sconosciuto, becchi 3€ a canzone e per mille copie vendute, esatto fanno totale tremila €, esatto, ci stanno 97mila € di differenza, a voi la scelta, se rimanere anonimi e con le palanche in tasca, o togliervi soddisfazione di apparire in pubblico e rimanendo senza palanche, a voi la scelta) Questo non è solo che in campo musicale, a capirla. Esatto, se sei di quella parte a fare una cosa tutti ti elogiano, se sei da l’altra parte ti condannano? Esatto. Scusate, ma non lo avete visto con la corsa a piedi e specie in provincia di Brescia. Quello che fatto anche dal sottoscritto con G.S. Mariele, con Atl. Monte Maddalena Brescia, con the running & adventure, con Amici Torneo Podistico, se altri di altra parte, gli avrebbero fatto monumento, esatto, mentre sottoscritto? esatto condannato, e al minimo sbaglio. Esatto, alla minima pagliuzza sbattuto fuori, mentre le travi di altri ben accettate, e di buon grado. Ma il bello è questo, che nonostante, in mezzo a mille difficoltà, il gioco continua, e continua in barba a chi vorrebbe farlo morire. (esatto, se Dio è Morto, è Morto per Tre Giorni poi è risorto) Ecco, arrivato a questo punto, messo da parte l’elenco telefonico delle canzoni copiate dai ben visti de l’establishment (ma poi guardate che non è proprio così. Nel senso, l’establishment non sta sempre quello, ciclicamente e periodicamente va a cambiare chi sta sulla sella del cavallo di comando. Voi tutti conoscete certo Giorgio Bocca RIP, esatto considerato gran giornalista, e che scriveva su autorevoli testate di quotidiani e riviste e settimanali. Sapete che diceva di un certo giovane Celentano, degli inizi. E agli inizi, di quando copiava Elvis Presley, sapete cosa diceva? No, un articolo molto duro, e si era scagliato non solo contro a Celentano, ma a tutta quella nuova moda giovanile, chiamata vivere rock e che da l’America stava invadendo l’Italia. I titoli sui giornali erano di questo genere: Palazzo del ghiaccio, devastato dal nuovo idolo del rock ‘n’ roll. Non ti dico l’assembramento, era sul finire anni ’50. Adesso, il titolo, cambiato chi su sella del cavallo di comando, il titolo a stessa scena e identica, il titolo diventerebbe: Tripudio e ovazione, migliaia e migliaia di fans, ammiratori e gente comune accorsa al palaghiaccio di Milano a rendere tributo d’onore a Celentano, l’idolo del rock ‘n’ roll più amato. SVEGLIATEVI. Non è solo della musica questa cosa, questa cosa è cosa di tutti i giorni, dipende se la cosa è fatta di uno di una parte o di uno di altra parte malvista a chi sta su la sella del cavallo di comando) Detto questo, oggi 8 marzo Festa delle Donne. Ma quali donne? Ce ne stanno di tanti tipi. Ci stanno quelle labbra rosse, tacchi a spillo e unghia lunghe e decorate. Esatto, le donne oggetto, le donne che vogliono essere oggetto desiderato del maschio con carta credito gold, e ci stanno quelle senza unghie, che lavorare, logico, le unghie lunghe ti impediscono di lavorare, danno fastidio. A voi donne la scelta la scelta, non del maschio. Adesso a tante e tante di quelle che vanno in televisione con belle pitturate labbra rosse e tacchi a spillo, dico a voi, (che ve ne fregate di quelle non fortunate di andare in televisione, come invece fortunate voi, che fortunate di bella tazza, siete state brave a vendere la tazza alla persona giusta. Che altro che solidarietà femminile, che solo a parole in televisione, che ai fatti, la situazione vi fa comodo, voi in televisione e le altre in fabbrica o a ninnare i pargoli) conoscete Rita O’Grady, esatto la battagliera sindacalista inglese che lavorava alla fabbrica inglese della Ford. Esatto, stiamo parlando del famigerato anno 1968. Carissime labbra rosse e tacchi a spillo in televisione, non di certo voi a cambiare la situazione e il ruolo della donna in una società maschilista, che però (grazie ai tipi di donna come Rita O’ Grady) sempre meno maschilista, questo è sotto gli occhi di tutti. Ma non siete state voi bellezze che volete solo che essere oggetto di desiderio di uomo con carta gold, non voi donne di questo tipo che avete migliorato la vostra condizione nella società. Chi ha migliorata la condizione femminile nella società maschilista sono state i tipi alla Fernanda Pivano e anche i tipi alla Rita O’Grady. Andate a vedervi il film tratto dalla sua storia personale di sindacalista. Film tratto da un fatto vero e accaduto, con tanti testimoni ancora viventi. Dove le donne le prime che gli erano contro a la sua iniziativa (quelle che la pensavano e la pensano come la moglie della canzone di Celentano che aveva vinto il Festival di Sanremo, la canzone Chi Non Lavora, Non Fa L’Amore) Quanto ha dovuto patire Rita i giudizi di quelle donne, dopo, quando Rita O’Grady ha vinto la battaglia, le donne, quelle che prima contro, e solo per opportunismo, tutte a salire sul carro di Rita e sempre per opportunismo. Ma andate a vedere il film, titolo originale WE WANT SEX (in italiano con titolo Cambieremo Il Mondo) Adesso faccio copia incolla di presentazione, ma prima, ancora una cosa, donne, cosa ve ne fate di un solo giorno, solo di 8 marzo? Donne si dovrebbe avere orgoglio di essere 365 giorni l’anno, tutti i giorni h24. La vita è Madre Natura (e non papà natura) e la vita de l’umanità (chi mette al mondo) è in mano a la DONNA, con la D maiuscola, e non in mano a donne che per una carta gold, di voler essere desiderate da chi possiede carta gold, esatto, si pitturano di tutto e non solo labbra rosse, tacchi a spillo e unghia lunghe e decorate. Quelle di questo tipo di donna, (poi come libero il sottoscritto di pensare, libera qualsiasi donna di pensare e vivere come gli piace a lei e non al sottoscritto) sono loro che gli piace di essere donne oggetto costoso, che hanno e fanno un loro prezzo, non so se l’avete capita. Care giornaliste donne labbra rosse e tacchi a spillo, e a uscire dal guscio e vedere la realtà? quello no? perchè? non è perchè ci sta motivo di palanche che vi fa comodo? Ma ecco la presentazione del film WE WANT SEX (dove in italiano? We=noi Want=volere Sex=questo lo sapete. Dove logico che però è sottinteso parità di sex, parità di sesso) Sono i tipi come il sottoscritto che hanno rispetto della condizione femminile, altro che sessisti. Ma a voi donne però vi piacciano quelli che parlano bene di voi in televisione e dopo però, sono i primi che vi comprano con carta gold. Quelli che fanno il gioco delle parti, nel senso che, a parole vi difendono, ma coi fatti vi tengono nella vostra condizione, di vedervi solo, voi donne solo come, solo che oggetto da comperare. Una bella bambola in carne e ossa e per fare sesso, pagando oggetto che fa godere. Mentre nel lavoro, oggetto che, quelli che in televisione uomini che parlano bene di voi e vi difendono a parole, quando si tratta poi coi fatti, i fatti che questi uomini contenti, che pagando poco e sminuendo il vostro lavoro, la furbata li fa guadagnare la fabbrica. (però voi donne contente così non i fatti, l’importante per voi donne le parole di solidarietà, fa ‘..ulo i fatti) Dove in fabbrica, non la lavoratrice che più meritevole, ma quella con più bella tazza? DONNE SVEGLIATEVI. Ma ecco il copia incolla: Dagenham, 1968. La fabbrica della Ford è il cuore industriale dell’Essex (Inghilterra) e dà lavoro a 55mila operai. Mentre gli uomini lavorano alle automobili nel nuovo dipartimento, 187 donne cuciono i sedili in pelle nell’ala della fabbrica costruita nel 1920, che cade a pezzi corrosa dalla pioggia. Lavorando in condizioni insostenibili, le operaie finiscono per perdere la pazienza quando vengono classificate come “operaie non qualificate”. Con ironia, buon senso e coraggio riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale e dal governo. Rita O’Grady, loquace e battagliera leader del gruppo, diventerà un vero e proprio ostacolo, duro e insuperabile, per il management maschile e troverà sostegno nella deputata Barbara Castle che le consentirà di sfidare anche il Parlamento. Insieme alle colleghe Sandra, Eileen, Brenda, Monica e Connie, Rita guiderà lo sciopero delle 187 operaie addette alle macchine per cucire, ponendo le basi per la legge sulla parità di diritti e di salario tra uomo e donna. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro, che però malvisto dalle donne? si può sparare cazzate? No, non importa, tanto il sottoscritto non è mai stato a dipendere e da nessuno ne di uomo e ne di donna. Poi, alla mal parata, ci sta sempre Federica, la mia mano amica)

Allen Ginsberg, uno dei padri riconosciuti de la filosofia hippie

sbrodolata che spara cazzata di come bello e facile fare il gay e il ..algiolio col …uletto degli altri
Allora, dobbiamo fare un passo indietro, nel senso che, prima che the Beatles rivoluzionassero il modo di fare musica, che poi loro stessi, avevano imparato dai rokers americani. Esatto, anche Liverpool citta di mare, con un porto attivo, esatto, una specie di Napoli inglese, li arrivavano le navi e con le navi arriva anche tanto di quello che proveniva da l’America, e anche i dischi, e con i dischi la loro musica. Detto questo, in America nasce uno strumento musicale che a sua volta rivoluzionerà l’assetto e la configurazione strumentale in uso fino a quel tempo, dove in America si dava tanto spazio al pianoforte, ai strumenti a fiato e al contrabbasso. Dove la chitarra dei primi tempi non riusciva a emergere fra i vari strumenti musicali. Poi, un ragazzo, che lavorava già in una fabbrica di strumenti musicali, a tempo perso faceva degli esperimenti su come inventare un suono nuovo da dare a tal strumento ancora a livello di chitarra acustica e con microfono separato. Appassionato di elettronica, tagliò una vecchia chitarra acustica ci mise dentro un pezzo di ferro, applico dei pick up, che sono quelli che ricevono il suono e permettono di poi modificarlo a piacimento e grazie a amplificatore e aggeggi vari. Il ragazzo si era accorto che inserendo dentro nella pancia della chitarra un pezzo di ferro si otteneva un suono maggiore e diverso, la leggenda narra che il pezzo di ferro che aveva usato era un pezzo di rotaia del treno, e sua mamma che si era impressionata a tal suono, corre nella stanza e gli dice: cos’è questo suono? Era nata la mamma della chitarra elettrica di come la conosciamo adesso. Da li poi si sviluppò l’idea e l’embrione da lo stato sperimentale, diventata la chitarra elettrica di come conosciamo. I due marchi che sono al vertice in questo settore, sono, esatto, sono Gibson e Fender. Portati a la notorietà da tutti i più virtuosi chitarristi, non ce ne sta uno che è uno che non hanno suonato con queste due marchi chitarre, e grande nomea anche per quelle che costruisce il liutaio newyorkese? Monteleone. Che chitarra solo su ordinazione e aspettare anche 1 anno e più. Esatto, il liutaio è un artista, non tanto per il commercio, non tanto per le palanche (e anche se forse sono le più costose, esatto se vai dal migliore, già lo sai, esatto, è come voler diventare possessori di una auto Pagani) quanto per il principio di lavorare solo quando ci sta ispirazione, con cura e con passione. Esatto, per lui artista, come tutti gli artisti, lo strumento, non un oggetto da vendere, ma esattamente partorire e far crescere un figlio e una figlia, un pezzo di cuore. Visto che siamo sulla leggenda, e per far capire l’epopea beat italiana, in Italia, a Castelfidardo, patria della Fisarmonica. Dove prima degli anni ’60, la fisarmonica, in Italia, era strumento ben più importante de la chitarra. Dicevo, a Castelfidardo, un giovane viene attratto dal successo che riscuote in America la chitarra elettrica, e visto che gli italiani quello che veniva da l’America era Vangelo da copiare, ecco che riconverta la piccola fabbrica di fisarmoniche e si mette a costruire chitarre. E a costruire sotto licenza di altri marchi esteri. Dove da le parti de la Jugoslavia sotto licenza di altro marchio, dove importava quelle chitarre acustiche, gli lavorava dietro e le faceva diventare chitarre elettriche, producendo in fabbrica lui stesso i pick-up e gli amplificatori. Le marchia Eko. Eko è stato un bel marchio, che voleva dire anche chitarra di qualità, dove adesso arrivano da l’Asia certe chitarre che … meglio tacere. Esatto, come quella che strimpella, che masturba il sottoscritto, ma non fatemi mettere il nome. Esatto, alle prove di laboratorio parametri tra i migliori, ma poi, a lato pratico, è quel che è, inavvicinabili rimangono Gibson e Fender, ma ce ne stanno di migliori, chitarre artigianali di mastri liutai e non di fabbrica. Però, il sottoscritto, che fai, non tanto al costo, esatto, è per l’uso, che vuoi che uno scaccione come il sottoscritto, che se ne fa di una Gibson, puoi avere la chitarra più bella al mondo ma se non sai suonare. Esatto, puoi avere li davanti a te sul letto comodo e anche la più bella bionda in gambe larghe e vogliosa e labbra rosse pitturate e tacchi a spillo e unghia lunghe decorate, ma se non tira, dimmi tu? forse godi? o forse ti arrabbi? Detto, questo, il motivo ecco perché il sottoscritto non masturba la Gibson. Esatto, sarebbe come andare a arare il campo con una Ferrari, questo per dire e per far capire, che non solo la marca, ma poi è l’uso reale che se ne fa. Detto questo, le Eko, ai tempi della gioventù del sottoscritto erano buone chitarre e confermato dai chitarristi delle band che usavano la Eko, a quei tempi (adesso sono tutti grandi nella testa, solo nella testa però, poi li senti suonare e …) Per dire, la Eko l’hanno usata anche i mitici the Rokes, I Nomadi e anche i New Dada. Ebbene, a sedici anni il sottoscritto andava a gli Artigianelli, e scendendo alla fermata della corriera, vicino a piazzale Arnaldo, a piedi si faceva p.za Tebaldo Brusato e poi via Musei. Però, spesso e volentieri per entrare in p.za Tebaldo Brusato, faceva e con il …rio e il …rio di Gavardo, loro elettrotecnica, e …ella e il sottoscritto radiotecnica, dove …ale T di Brescia zona viale Piave. Che si era fatto crescere i basettoni come il leader the Mungo Jerry, esatto, quelli de la hit In The Summertime, famosissima hit di quei tempi. Ebbene, a volte passavamo da vicolo Orientale, dove ci stava negozio di riparazione e vendita strumenti musicali, gli zii di un mio ex atleta Monte Maddalena, che anche lui con negozio di strumenti musicali. Ebbene, al sottoscritto, quando si passava di li, gli si muoveva qualcosa nelle mutande (si fa per dire) quando passava da quel piccolo negozietto, dove in vendita anche qualche modello di chitarra a marchio Eko. Un sabato mattina, il sottoscritto e il …cio, entrano in tal negozietto e gli domandano di una chitarra, il negoziante ci fa vedere una Eko, bella chitarra a quei tempi, costo 30mila lire, ma due ragazzi di 16 anni, vuoi che hanno 30mila lire da spendere per una chitarra? Esatto, erano altri tempi, ecco che, visto che per le nostre finanze era cosa impensabile, il sogno era stato abbandonato. Che 30mila lire nel 1972, era metà stipendio di un apprendista, diciamo 500/600€ di adesso, e noi non lavoravamo. Ecco, ritornando a Eko, cambiato e fatto riconversione della fabbrica di fisarmoniche, a costruire chitarre elettriche. Però c’è un però, in Italia pochi a cavallo anni ’60 a suonare la chitarra elettrica e stile rock. Ecco, che l’idea è stata di organizzare corsi per chitarra elettrica, (esatto, se volevi vendere chitarre elettriche si doveva avere anche chi le sapeva poi suonare. Esatto, creare clientela, dove la chitarra elettrica subito amata di giovani, e dopo vi dico anche il perchè, questo che ai tempi una miriade di ragazzi a formare un piccolo complessino, una band giovanile e proprio grazie a l’avvento in Italia e grazie a la Eko, che W la chitarra elettrica) dove avevano ingaggiato anche musicisti americani, e che dovevano insegnare a musicisti italiani e i quali poi, gli italiani una volta appreso la tecnica, a fare i corsi di chitarra elettrica per l’Italia e per conto della Eko. Esatto, quello era periodo di cambiamento, ma in meglio, nel senso de la socialità, di formare gruppi e amici che condividevano le passioni, ma in vicinanza, e non tramite schermo. Dove un virus, voluto o non voluto, sta mandando in crisi una intera umanità. Una umanità con su le spalle almeno venticinquemila anni di storia, che sempre sconfitto virus e senza multinazionali a guadagnare, a guadagnare sporco? esatto, approfittandosene? Di quel periodo, intorno a l’anno 1963 che inizia a prender vita una band italiana di successo (adesso band, una volta in Italia erano i complessi, e in Inghilterra erano i gruppi e in America le band, lo capite da soli da chi copiato) Esatto, quella della quale vado a sbrodolare, solo un poco, esatto, non è che c’è tanto da sbrodolare di creatività, più che altro di copiare. Esatto, band nate per lavoro, non nate a livello artistico. Band nate perché chi suona ispirato e anche compositore di musica oltre che musicista lui stesso. Non facciamogliene una colpa, ai tempi erano quasi tutte così le band, che tanti a imparare a suonare, e per aver tante chance in più di miccare biscotto in tazza di bella fig.A. Esatto, chi sul palco, volendo ha tante occasioni, se gli tira, micca biscotto e a tutte le sere. Questo che quando a Enri gli avevo detto, vedi li in quel locale, a inizi anni settanta era locale da ballo e per i turisti, specie tedeschi, che a passare vacanze nei tanti appartamentini e negli alberghi e hotel e campeggi di Pieve di Manerba. Ai tempi, se diventavi amico di uno dei musicisti, rischiavi solo che di miccare il biscotto nella tazza della amica che era andata a assaggiare il biscotto del tal musicista della band, esatto, solo che tedeschine e olandesine. (bei tempi di quando si dormiva in spiaggia a la romantica o più spesso sul prato dietro la pieve. Bei tempi quando ci stava anche la compagnia di ragazzi di Brescia, che saluto …zio, che a fine estate per ricordo mi aveva regalato una sua camicia) Esatto, quando mai un italiana, quello anche loro, ma quando andavano in vacanza a Rimini e dove nessuno le conosceva. Bei tempi, prendo altra occasione e saluto Roswitha, un flirt giovanile durato una estate, e ai tempi, bellissima giovane ragazza austriaca, che ai tempi non ho mai capito perché ci stava con me, quando c’era di meglio in giro, molto meglio di quelli che sbavano per lei. Questi tempi il sottoscritto li ha vissuti e nessuno glie li può portar via, mai più portare via. Non si sta a parlare di aggeggi, li si parla di Vita con la V maiuscola. Cazzata ispirata da .a.io, amico del sottoscritto e ex chitarrista de la band giovanile di Rezzato: Il Bandolo Della Matassa. Che prendo occasione e lo saluto, saluto lui e .r.do, esatto, l’assicuratore di Rezzato. (amici che frequentano la palestra California) scherzando, mentre stavamo a sparare cazzate, a.io mi aveva detto, ho iniziato a suonare la chitarra e perché era bel modo di conoscere più tante ragazze. Sapete come che i chitarristi ci vanno giù con le pennate degli accordi. Il tipo, lavorava in ditta vicino al … del sottoscritto, suonava la chitarra in complesso di liscio, il marito della bella donna iniziava a lavorare a l’una, il chitarrista di liscio iniziava a l’una e mezza e a venti metri da la casa della bella donna. Uscito il marito per andare al lavoro, entrava lui e usciva al suono della prima sirena della ditta dove lavorava. Esatto, come un orologio, a una e venticinque usciva e entrava in ditta. Chissà come era buona la tazzina di caffè della bella donna. Chiuso con cazzata, non facciamo le verginelle, sicuro che non è di tutte e non e di tutti, quando mai, è solo uno spaccato di realtà, che da mondo è mondo. Detto questo, che se non hai grandi doti di compositore e sei sprovvisto di musa che viene a trovarti e a portarti ispirazione, esatto, non ti rimane che copiare. Difatti, il primo 45 giri dei I NUOVI ANGELI, è una canzone copiata, titolo La Caverna, la famosa canzone (ma ai tempi nessuno sapeva, esatto, in Italia chi vuoi ..zzo conosceva la gente comune di musica e canzoni, quelli della canzonetta italiana, che ..zzo vuoi che conosceva di canzoni straniere) copiata da la canzone I Can’t Control Myself, che della band the Troggs e il retro del 45 giri? Esatto, altra copiatura, la canzone dei mitici the Kinks, la canzone Sunny Afternoon. (the Kinks, per noi ragazzi alternativi alla canzonetta italiana dei Morandi e dei Celentano, ci piacevano di più the Beatles, dove the Beatles, i primi tempi a suonare Yeh-Yeh, dove the Kinks, ben più musica cattiva, senza strizzare l’occhio alle ragazzine. Provate a sentire la chitarra di Dave Davies, poi mi sapete dire. Una sera ci sta ricevimento con presenti le più famose band inglesi, al che, uno, non fatemi mettere il nome, finisce per …er, giovane musicista di una band che aveva un disco nella hit parade inglese, rivolto a lui. a Dave Davies gli fa, e per sminuirlo, gli fa: ma a che posizione sta in classifica il vostro disco? E Dave, che aveva un caraffa di birra in mano, glie la versa interamente sulla testa, e dicendogli: quando noi abbiamo mandato ai primi posti della hit parade le nostre canzoni tu avevi ancora i denti da latte, un po’ di rispetto, moccioso) Ritornando a I Nuovi Angeli, dopo poco copiano la mitica Happy Togheter, esatto, the Turtles. Dopo copiano la canzone What a Way to Die di Charles Weiss e Stepnen Schlaks. Dopo copiano la canzone Piccolo Man the Friends, questa volta svedesi e non inglesi. Con questa copiata canzone iniziano a capire che questo tipo di musichetta piace alle ragazzine, e ci danno dentro, e cambiano un po’ stile e suono e sonorità. Ma le zone alte della hit parade italiana le raggiungono con la canzone Ragazzina, canzone copiata a the Sir Douglas Quintet, la loro canzone Mendocino. Dopo copiano la canzone a the Beatles: Carry That Weight. Poi, è la volta di Edoardo Bennato (che però c’è gabolata? Musica firmata da un altro e non de l’autore Bennato) a scrivergli la musica e le parole anche lo zampino di Mogol, è la canzone che li lancia definitivamente ne le preferenze de le ragazzine, la canzone: Color Cioccolata, dove arrivano in semifinale a Un Disco Per L’Estate 1970. Altra copiatura, questa volta a esser copiati Ike & Tina Turner, la canzone: River Deep, Mountain High e altra copiatura la famosa Obladì Obladà, esatto di quella che Gianni fa le pizze i toast al Superbar e Lilly canta la night del Ragno Blù, esatto, che poi Gianni gli dice a Lilly, bimba vuoi metterti con me e lei gli risponde non ti lascio più, sai come piacevano queste parole alle ragazzine. Queste canzoni, sai come gli piacevano alle ragazzine. Però mai come quelle dei COLLAGE. (le ragazzine venivano li al negozietto e a comperare ancora le canzoni dei Collage, mentre i ragazzi con i Dyane, R4, e gli Squalo, quelli comperavano cassette musica Afro, esatto, quelle che il sottoscritto andava al COSMIC, esatto quelle di Baldelli & TBC, le duplicava con l’Aiwa doppia piastra e tripla velocità, arrivavano da tutte le parti, ci stava chi faceva la collezione. A quella generazione COSMIC, che tutti clienti di autoradio con suono a alto volume in auto, con casse che pompavano di brutto, devo solo che dirgli grazie, la mia fortuna. Esatto, senza quella generazione non saprei come e se sarei uscito dai debiti. Ma la generazione Les Cigales & Cosmic & Thyphoon & Baia degli Angeli & Melamara, questi meritano capitolo a parte) Che poi hai capito perché Demetrio Stratos ha lasciato I Ribelli e per dar vita a AREA, esatto, che anche I Ribelli a cantare questa canzonetta Obladì Obladà, che anche a John Lennon questa canzonetta filastrocca non gli è mai andata giù, definendo la canzonetta: è merda della nonna di Paul. Già nel ’67 quando si erano incontrati a quel magnifico e memorabile evento di musica h24 The Technicolor Dream, (di questo evento e ispiratore delle Combinate Colorate del Torneo Podisrico ho sbrodolato millanta volte ma magari un giorno ci ritorno su) quello organizzato da Hoppy (malvisto da l’establishment) Yoko Ono gli aveva aperto la mente a John Lennon, e a fargli conoscere altra strada, basta con le canzonette per ragazzine, esatto, perché Obladì Obladà, canzone the Beatles, a detta dei appassionati di musica, non solo del sottoscritto, la loro peggior canzone. Altra copiatura la canzone Neanderthal Man che fatta da the Hotlegs, dove questa originale, canzone di battesimo in pista in sala, da ballo del sottoscritto, esatto, Dancing Capretti. Dopo, la canzone che li ha resi famosi più che mai, esatto, quella dello zampino di Vecchioni, esatto, Donna Felicità, dove fanno secondo posto al Festival Bar, dove avevano venduto cifra sbalorditiva di quella canzone, oltre 1milione e mezzo di dischi. Il successo le porta a partecipare come ositi al famoso show americano, una vera e propria istituzione americana, esatto The Ed Sullivan Show (ci erano passati anche the Doors, con la canzone LIGHT MY FIRE, dove però era stata censurata di dire la parola “higher”, che riferito al contesto della canzone era di dire di andare oltre e riferito a esperienze spinte e in tutti i campi. The Doors dicono: va bene, ok, poi visto che ai tempi la televisione non era ancora arrivata al livello di falsità e programmazione che è arrivata, nel senso che tutto dal vivo, live e reale, esatto, buona solo la prima. Non come adesso che se ci sta un capello fuori posto, rifanno, e a volte rifanno cinque o sei di volte. Esatto, voi vedete la trasmissione e il programma fluido, mentre in realtà adesso è tutto falso, quello che vedete non è in diretta, tutto registrato e rifatto il tutto come più conveniente di far vedere. SVEGLIATEVI. Ritornando a the DOORS, entrano in scena e, anzi, invece di tagliare la parola, Jim Morrison la ricalca, HIGHER, dopo l’esibizione, va li il dirigente e gli fa: voi qui non ci tornerete mai più, e loro: solo una volta ci volevamo venire e per rompervi i ..oglioni, ci state .. sul …. la parola mettetela voi. Esattamente quello che dieci anni dopo hanno copiato di fare the Sex Pistols a tv e show tv inglese. Ci stanno anche modi che vai nella tana del lupo a rompere i ..oglioni, a aprire gli occhi ai imbambolati telespettatori. Vasco è uscito dal palco di Sanremo quando ancora stava andando avanti la canzone in playback. A capirla) Dopo, altra copiatura, la famosa Proud Mary, canzone the Creedence Clearwater Revival. Per il sottoscritto versione più bella quella di Ike & tina Turner al live di Amsterdam a metà anni ’70. Dopo anche Lucio Battisti a farla live in tv, esatto, di quando con Mogol aveva miracolato la Rai quel 23 settembre 1971. Dopo, altra copiatura e altro successo, la canzone francese Wakadi Wakadou, di certo Daniel Popp. Altra copiatura è stata di copiare canzone Just Another Sunday, dove che strano, a i Nuovi Angeli glie la copiano a loro volta una band tedesca, dove diventa la canzone una hit de l’anno in Germania. Dopo, esatto, altra copiatura, forse una delle ultime, la gente inizia a mangiare la foglia, non gradisce le canzoni copiate, una delle loro ultime copiature la canzone Trop Belle Pour Rester Seoule di Ringo Willy. Dopo copiate le canzoni Kuku Ui Kuku Ei e copiata la canzone Hey Hey. Ecco, finito la pacchia del copiare, più difficile fare i gay e i …algiolio con il proprio ..uletto. Doveva essere breve pappardella, ma non volevo spezzettare in due. 1 ABBRACCO MANY KISSES (mauro)



sbrodolata che va a sparare cazzata introduttiva a quel che diventerà di far vedere come è facile e comodo fare il ..algiolio col ..uletto degli altri
Detto di Giusto Pio che filo di collegamento con la ex etichetta discografica DDD (esatto, morta anche la Drougheria Di Drugolo) del barone del Castello di Drugolo, i cantanti e i musicisti che hanno inciso dischi con tal etichetta sono stati tanti, e anche personaggi di successo. Tra i quali: Eros Ramazzotti, Mia Martini, Enzo Jannacci, Fausto Leali, Fiorella Mannoia, Jo Squillo, Giorgio Faletti, Matia Bazar, Fabio Treves e qui siamo per palati fini, e le Orme, dove adesso vado a sbrodolare. La formazione che aveva dato vita alla band e diversa da quella che il sottoscritto vista dal vivo più di una volta, e nel periodo di maggior splendore. (Collage / Uomo Di Pezza / Felona e Sorona, i tre dischi dei tre anni di loro maggior vena creativa) Il nome scelto in omaggio a una band inglese, the Shadows, (che band inglese e che accompagnava Cliff Richard) che tradotto Le Ombre, ma al momento di ufficiallizzare il nome, li siamo delle parti di Venezia, siamo nel Veneto, e in tante zone del Veneto, esatto, “ombra” vuol dire anche un bella caraffa di vino. Questo che per non passare per avvinazzati e ubriaconi, cambiarono il nome in Orme (le orme sono un segno, una traccia del passaggio, e mai cosa più aderente a quel che sono state la band italiana LE ORME. Una delle prime, se non la prima band a suonare progressive italiano) Gli inizi non sono facili per la band di Aldo Tagliapietra, al provino rifiutati da la casa discografica EMI, e non è l’unica cazzata di tal etichetta. (chi lo ha detto che gli experti sono l’oracolo? Esatto, tutti possono anche sbagliare. Quando si è umani e non robot programmati, a volte capita di sbagliare giudizio) Trovarono la etichetta CAR Juke Box che gli pubblicò il loro primo 45 giri, passato inosservato. Causa obbligo di leva del batterista originario, lo viene a sostituire alla batteria Michi Dei Rossi, e dove il sottoscritto ha una sua bacchetta. Esatto, ai tempi era d’uso dei batteristi delle band di lanciare le bacchette mentre suonavano e tra il pubblico, e ero riuscito a brancarla. (altre volte erano altre cose, una t-shirt, un berretto, una camicia, una canottiera e così via) Ma non è l’unica di bacchetta che avevo brancato e anche di altre band famose ai tempi. (però, son passati gli anni e mi ricordo solo quella del batterista de le ORME, per via che è l’unica color arancione. No, non in senso di Covid 19. le altre le ho li ma non saprei dargli il nome) Michi Dei Rossi era venuto via da la band abbastanza conosciuta in Veneto, Hopopi, la quale aveva anche partecipato a un Festival Pop a Liverpool e su invito de i Los Bravos, esatto, quelli della hit Black Is Black. In Italia, ai tempi, esisteva un tempio della musica beat, esatto il diventato famosissimo locale Piper di Roma. A quei tempi, Le Orme, suonando spesso al Piper, si fanno apprezzare e conoscere nel mondo della musica. Viene che alla registrazione di un loro disco, si unisce a le Orme un bravo tastierista e ex fondatore della band da dove veniva il batterista, esatto, il tastierista fondatore the Hopopi, il grande Tony Pagliuca, uno dei più bravi di quei tempi alle tastiere. Tony Pagliuca fu ingaggiato a completare la band di cinque elementi, e per andare in sala di registrazione e a incidere il loro primo successo, quello che li ha fatti conoscere a un vasto pubblico, la canzone SENTI L’ESTATE CHE TORNA e che ottiene un buon successo a la manifestazione Un Disco Per L’Estate, manifestazione canora orhanizzata dalla Rai. Dove il retro del famoso 45 giri è una canzone dedicata alla allora famosissima ragazza del Piper, esatto, canzone dedicata a Mita Medici. Poi, senza nessuna pretesa di far palanche vanno ancora in studio di registrazione, e solo per la gloria, incidono Ad Gloriam, esatto, (un disco solo per la gloria ma zero palanche) un flop, tanto che la casa discografica CAR Juke Box li licenzia. Vicissitudini, fanno rimanere la band in tre, Aldo Tagliapietra al basso, Michi dei Rossi alla batteria e Tony Pagliuca alle tastiere. Tony Pagliuca è il primo dei tre a capire che l’epopea del beat italiana era finita, morta e sepolta, che da l’Inghilterra, e no da l’America. (caro Mucchio Selvaggio, che abbastanza nota e autorevole rivista musicale dei tempi passati) Da l’Inghilterra stava arrivando una ventata di nuovo sound, esatto, il rock progressive. (la nuova ondata di nuovo modo di fare musica aveva fatto chiudere quelle due ex riviste, che conosci bene, che poi mettendosi assieme hanno dato vita alla più bella rivista musicale di sempre, esatto CIAO 2001, e non che stato Ciao 2001 a far diventare famose le band inglesi rock progressive, e anche se in parte è però verità sacrosanta quello che dici. Andate a rileggere la sbrodolata di come avevano fatto a diventare famosi in Italia the Genesis, logico che tutto quel genere musicale ne ha tratto vantaggio e pubblicità da Ciao 2001. Ma come detto prima, caro Mucchio Selvaggio, il rock progressive ha fatto nascere Ciao 2001, e morto il rock progressive è morto anche Ciao 2001, e non viceversa. Alberto, visto che ti piace ascoltare anche la musica rock progressive dei vecchi tempi, adesso vado a sbrodolare qualcosa che magari piace anche a te) Esatto, Tony Pagliuca uno dei primi musicisti italiani a capire che era finita la pacchia, la pacchia del copiare le canzoni dei cantanti e delle band stranieri, che finito il tempo delle vacche grasse, era arrivato che per fare musica bisognava essere capaci, non più solo che bravi a copiare. Del far successo e palanche che tanti cantanti italiani, a fare successo e palanche e senza sudare, esatto, in modo furbo copiando le canzoni degli altri, di band e cantanti stranieri. Già la cosa era lampante, un paio di anni prima due riviste per giovani BIG e CIAO Amici, si fondono e danno vita a la rivista per giovani CIAO 2001. Nel 1970, diventa direttore il mitico Saverio Rotondi, dove il cambio di passo è notevole, dove la rivista, con l’arrivo di Saverio Rotondi al timone di comando, in brevissimo tempo, la rivista diventa la Bibbia e il Vangelo musicale dei giovani italiani amanti di un certo tipo di musica. Esatto, non la canzonetta italiana che amata dai genitori, Mina, Celentano, Morandi, Zanicchi, tanto per intenderci. Tony Pagliuca va a Londra per capire di più di questo nuovo modo di fare musica e canzoni. Ecco, che li a Londra, conosce un inviato a tempo perso che scrive per Ciao 2001. Che allora un ragazzo universitario che inviava tutte le settimane articoli sulle band inglesi, 20mila lire a articolo, e era un bel prendere, era un bel modo di mantenersi gli studi a Londra. Questo ragazzo italiano a Tony Pagliuca lo introduce nel mondo del rock progressive inglese, dove fa la conoscenza della musica di storiche band: Quatermass, Nice, Yes, ELP. Ritornato a Venezia, Tony Pagliuca, convince i suoi due compagni de LE ORME che era il momento di cambiare modo di fare musica. Gli dice che oltre manica ci sta per arrivare un tsunami musicale, una nuova ondata di note musicali che travolgerà anche il beat italiano e il vecchio modo di fare musica. Questo che per fargli capire, gli dice che, devono assolutamente anche gli altri due, che anche loro a sentire la nuova musica. Occasione più bella non ci sta, siamo a anno 1970, e la più bella occasione? esatto, Festival Isle Of Wight 1970, ecco che partono e che da l’esperienza ritornano molto arricchiti e di nuova ispirazione musicale. Nel frattempo cambiano etichette discografiche, dalla TELEGRAM passano alla PHILIPS RECORDS. La svolta viene nel 1971 con la pubblicazione de l’album COLLAGE, pietra miliare della musica italiana. Nel senso che a detta degli appassionati viene considerato il primo disco del genere progressive italiano, dove poi quasi allo stesso tempo, sono nate tante band italiane a fare questo genere di musica (musica anche difficile da suonare, per suonare genere progressive devi essere capace di suonare, non puoi barare, o sei capace di suonare o se no ti rimane di fare la canzonetta o il liscio) A questo album segue il leggendario album UOMO DI PEZZA, dove viene premiato con disco d’oro per raggiunto livello di vendite. Poi, nel loro tour seguente, alla voce, udite, udite, niente pò pò di meno che Peter Hammil, esatto, il leader the VAN DER GRAAF GENERATOR. Il successo non si ferma, arriva anno 1973 e nuovo disco d’oro in poche settimane, con l’album FELONA E SORONA. Di quel periodo anche la nata amicizia con the Genesis. Il successo non si ferma, le ORME vengono ingaggiati e per un live al famosissimo, MARQUEE CLUB di Londra, uno dei templi della musica e riconosciuti a livello mondiale. La furbata della loro ex casa discografica, esatto la CAR Juke Box, è di battere il ferro intanto che è caldo, e ripubblica un loro vecchio 45 giri, e nonostante l’opposizione della band, ma i contratti sono contratti, Le Orme non ci possono fare nulla, e con loro disapprovazione, il disco viene pubblicato. Da li in poi, un lento declino, esatto, dopo un po’ l’ispirazione dei primi dischi non c’è più, capita anche agli artisti più bravi. Nel 1975 o giù di li, obbligati dalla casa discografica, sono costretti a partecipare a Sanremo, Tony Pagliuca non ce la fa, non vuole cadere così in basso, non riesce a mentire a se stesso e ai sui ideali e non va sul palco, sostituito da una controfigura (tanto a Sanremo le canzoni sono, almeno una volta erano in playback, poteva esibirsi chiunque, bastava muovere le labbra. Non solo a Sanremo, ma alla televisione è ancora così. esatto, basta, non se ne può più di star imbambolati alla televisione a star a ascoltare cantanti che muovono solo le labbra ma non sono loro a cantare, ma a cantare la base musicale. Non se ne può più di questa torbida e paludata falsità, che ha impregnato tutta la vita sociale, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti) La loro storia continua fino ai nostri giorni ma con formazione non più originale, sempre nuove formazioni, che già da metà anni ’70 diventati gelosi e litigiosi tra di loro. Per quanto riguarda il sottoscritto, le ORME, sono morte musicalmente già a metà anni ’70. Il resto solo che sfruttare il nome e per business. Vediamo con le Orme dove è che posso far arrivare il filo di collegamento? Ecco il filo è ancora di scuderia DDD, e che tramite Roberto Vecchioni, e da questi che anche cantante e compositore e cantautore, ai tempi, in contratto DDD, in modo di saltare a la band tanto amata dalle ragazzine: I NUOVI ANGELI, esatto, dove anche loro scuderia DDD e che con la loro canzone marchio, quella che li ha portati al grande successo, che canzone dove ci sta lo zampino anche di Vecchioni. Esatto, la canzone DONNA FELICITA’. Questo mi da modo, nella prossima sbrodolata, di farvi capire quando il sottoscritto dice: facile di fare il gay e il ..algiolio col ..uletto degli altri. Detto questo, non posso non pubblicare la lettera, lettera che sbrodola di quel che era stato per noi allora giovani, di quel che era stato CIAO 2001, e della nostalgia di quei tempi, a leggere di questa lettera qualche lacrima mi ha bagnato le guance. Eravamo tanti e tanti e tante e tante, dove è che vi nascondete?
“Un giorno senza un sorriso è un giorno perso”
di Luciana Elegir
Ero una di quelle che leggeva “Ciao 2001” A 15 -16 anni non si aveva un’enorme libertà, che permettesse di informarsi e di avere una cultura musicale. Si viveva per strada, perchè i pericoli del tempo erano minori, ma spostarsi da una città all’altra , per un concerto ad esempio, era un problema perchè eravamo…bambini. Di quei tempi, mi ricordo un programma alla radio , che si chiamava “Per voi giovani” di Renzo Arbore. Ma tutte le mie informazioni , i pettegolezzi, le classifiche , le recensioni e le novità, mi arrivavano dal mitico settimanale “Ciao 2001”. L’uscita settimanale era un evento, e spesso , appena fuori da scuola, correvo all’edicola per accaparrarmelo, essendo più importante del pranzo che mi stava aspettando a casa. Già la copertina era da ammirare e lasciava intravedere cosa avrei trovato all’interno. Era da guardare e riguardare. E all’interno non mancava mai il poster utile per tappezzare la camera. Lo mangiavo quel giornale…..quanto mi piaceva!!! Poi, stupidamente, un bel giorno ho gettato nella spazzatura tutti i miei giornali, ormai obsoleti , in un momento scellerato in cui la priorità era crescere, accantonando ciò che aveva accompagnato l’adolescenza. Mi sono restate, ancora per un po’ di tempo, le pagine ritagliate ed appiccicate in camera con i poster. In rete e nei mercatini forse si trovano ancora i “Ciao 2001”, e non e’ escluso che non ne acquisterò qualcuno, ma i miei originali avrebbero adesso un valore affettivo enorme. Che nostalgia…avevo 15 -18 anni. All’epoca si scrivevano le cartoline…… e si compravano i gettoni telefonici. La vita era molto più semplice, non vi erano password, PIN, bancomat.. I pensieri ed i sogni ci contagiavano a vicenda e nulla era anonimo oppure on-line…. Un abbraccio agli odierni 65enni…Ciao e…2001 abbracci. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)



sbrodolata che va a sparare cazzata su furbate, gabolate, mandrakate e intrallazzi e permalosismi e abusi del potere
Il filo della sbrodolata di ieri è Caterina Caselli, che poi lo aveva sposato Piero Sugar, l’amico di Enrico Intra, il patron etichetta discografica CGD, quella etichetta discografica che l’aveva lanciata tra i grandi cantanti con la canzone Nessuno Mi Può Giudicare, e sul palco del Festival di Sanremo (che non come adesso, forse nel ’66 si cantava ancora dal vivo) con l’acconciatura a caschetto e che gli era valsa il soprannome di casco d’oro. (dove, per il sottoscritto, così a sensazione, Caterina Caselli deve molto a Gigliola Cinquetti, che per il sottoscritto lei, la Cinquetti, a portarla alla CGD, in quanto amiche e già casa discografica della Cinquetti. Stessa cosa di un runner o di una runner che cambia società e perchè ne l’altra società ci sta l’amico o il moroso o la morosa) La Caselli. dopo anni di carriera stupenda, arrivando spesso nei posti alti della hit parade italiana, beh, anche nel modo che tutti sappiamo, tutti così, beh, quasi tutti così i cantanti italiani diventati famosi a quei tempi, esatto, copiando le canzoni degli altri cantanti stranieri, esatto e anche i tanto nominati e famosi Celentano, Morandi, Little Tony, Mina, Pavone, Patty Pravo e chi più ne ha più ne metta, esatto, tutti bravi a fare i gay col ..uletto degli altri? Dopo, quando il popolo ignorante del settore aveva capito il trucchetto, tal cantanti di tal risma sono stati anche i primi a andare in crisi. Esatto, non potevano andare avanti a ingannare i consumatori di dischi, e non avendo ispirazione, tanti e tanti andati in crisi. E allora diciamola tutta, tanti e tanti, quasi tutti quelli diventati famosi, adesso sarebbero dei signor nessuno, tanti e tanti devono la loro brillante carriera di cantanti a Mogol, devono solo che dire grazie a Mogol. Lui si geniale, che perennemente ispirato. Sai che se devo fare una lista di canzoni portate al successo dai cantanti italiani e dove ci sta lo zampino di Mogol, a iniziare adesso finirei tra un mese e ha scrivere nomi di canzoni h24 tutti i giorni. Detto questo, la Caselli, cambiati i tempi e che copiare le canzoni degli altri non pagava più, aveva sposato il suo discografico e lei stessa a diventare produttore discografico e con una sua etichetta: la Ascolto. Oltre a la voce, la Caselli, gran talento di scoprire chi aveva i numeri nel campo musicale, son tanti che ha scoperto e lanciato nel panorama della canzone italiana, meglio che non mi ci provo. Adesso è dirigente nella nuova etichetta Sugar Music, evoluzione della CGD. La fortuna a volte capita inaspettata, la fortuna per Caterina Caselli si chiama NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE, che canzone presentata al festival di Sanremo ’66, che canzone che l’aveva fatta conoscere al grande pubblico e con la famosa acconciatura casco d’oro. (carissime, sapete quante le vostre nonne a farsi il taglio di capelli come lo aveva la Caselli nel suo periodo di maggior splendore, non riuscite a immaginare) La leggenda dice che, in origine, la canzone era stata scritta per farla cantare a Celentano, ma visto che Celentano l’aveva scartata, per scegliere quella nella quale si rispecchiava di più, la famosa e mitica RAGAZZO DELLA VIA GLUCK. (la canzone che tradotta…non so perché continuano a costruire i capannoni su capannoni che ce ne stanno tanti e tanti vuoti, e non lasciano campi da arare … cazzata ispirata da quel che visto ieri dal sottoscritto. Mangiati altri quattro campi da nuovi capannoni, quando li vicino ce ne stanno altri quattro o cinque in vendita, esatto li vicino al ponte della tangenziale. Carissimi questo è quel che si dice, esatto, il serpente malefico che si mangia la coda, costruire capannoni per una busta paga, costruire di continuo e per busta paga, e logico, che di continuo rubare campi da arare. Logico che sempre meno campi da arare e sempre più popolazione è un gioco destinato che la gente patirà la fame, senza campi dove far crescere il grano, che fai, fai crescere il grano in serra dentro nel capannone, sul pavimento cementato? È logica da intelligenti o è logica da stupidi che non riescono a vedere a un palmo dal naso? Datevela voi la risposta) Entrambi sia Celentano e sia la Caselli, si presentano sul palco de l’Ariston del Festival di Sanremo del ’66. Vincono quel Festival la coppia Gigliola Cinquetti e Domenico Modugno, con la canzone DIO COME TI AMO, ma guarda te, mi sembra vedere certe decisioni che prendono in parlamento ma che vanno contro il sentire popolo. La canzone di Cinquetti e Modugno si ferma a 300mila copie di dischi vendute, che adesso vendite così tutti ci farebbero la firma, mentre che strano, il popolo, del la canzone di Celentano, aveva comperato più di 1milione di copie e de la canzone di Caterina Caselli? esatto, anche lei aveva venduto più di 1milione di copie. (esatto, spesso e volentieri gli experti non sono in sintonia con il popolo. Sai che, non vorrei mai che alle prossime votazione il popolo facesse ancora una grande sorpresa, di rivotare e ancora comunista e nonostante che i mesi prima le televisioni a far pubblicità ai tradizionali e vecchi partiti de l’establishment che hanno portato a questo punto di infelicità del popolo? Sai che si sa mai?) Di sbrodolare di Caterina Caselli ce ne sta molto, e oltre ai vari film musicarelli, una ultima cazzata la voglio sparare, che mi da occasione di legare filo con la sbrodolata di dopo. A Caterina Caselli, gli viene affidato, a lei e a Gaber, di condurre un programma in televisione: DIAMOCI DEL TU e dove loro due, portavano a far conoscere al grande pubblico televisivo, uno a testa, un artista ancora semisconosciuto. La Caselli aveva portato uno semisconosciuto Francesco Guccini, e Gaber aveva portato uno sconosciuto Franco Battiato. Certo, il filo adesso è tanto, c’è tanto di andare a collegarsi, ma vado in direzione di sbrodolare di Franco Battiato. Battiato, tanto collegamento ce l’ha anche con il Festival Pop a l’aperto, quelli malvisti dai benpensanti, quelli organizzati dalla rivista di controcultura italiana, il mitico Re Nudo (che tradotto, nome della rivista preso da la storiella, dove solo la purezza d’animo del bambino aveva avuto il coraggio di dire quel che vedevano i suoi occhi, di vedere la realtà, che il Re era Nudo. Quando invece tutti e per paura, costretti e ammaestrati a dire che aveva indosso bel vestito. Questa storiella è oggi valida più che mai, avete capito care giornaliste filo governative pitturate di labbra rosse e tacchi a spillo) della rivista delle origini. (che ai Festival di Re Nudo tanti e famosi a salire su quel palco malvisto, esatto, tutti gli artisti che avevano il sogno di cambiare il mondo, dove nessuno a divedersi tra 1 e Zero, ma tutti uniti e solidali, felici in mezzo a altri anch’essi felici. Gaber, Dalla, Guccini, ma la sfilza è lunga dei sognatori di quei tempi, ma non mi sembra di ricordare il Morandi e il Celentano o la Mina o la Zanicchi per fare alcuni nomi e per far capire che anche ai tempi ci stavano due visoni del mondo e anche fra i cantanti italiani) Guardate che gli inizi di Battiato sono stati inizi tutt’altro che come lo conoscete adesso, e comunque artista a 360° gradi e di libero pensiero e anche passati quei anni, che adesso è stato sdoganato anche da l’establishment dei benpensanti, mentre noi dai capelli lunghi, sin dai suoi esordi lo avevamo apprezzato il Franco Battiato. Sono andato a impegolarmi, a sbrodolare di Battiato servono due settimane. Allora, solo due o tre cose: Grande amico di Gaber, e anche tipo di bocca buona, nel senso alla mano, e nel senso di pane al pane e vino al vino. Che aveva e ha simpatia e sta dalla parte del proletariato del popolo. Che quando Francesco Guccini quando tutti e due invitati per la prima volta alla trasmissione televisiva Diamoci Del Tu che che sbrodolato prima, visto che anche Battiato di nome di battesimo Francesco, Guccini gli dice, prima di andare in trasmissione, gli dice: qui rischiamo confusione, uno dei due deve cambiare nome, mi pare di sentire la voce di Guccini quando in modenese convinceva Battiato a cambiare di nome e di farsi chiamare Franco. Cosa indovinata, esatto, che più e nemmeno la mamma a chiamarlo Francesco. Poi, la sua avversione per certo tipo di politica, quella che guarda alle palanche da mettersi in tasca, la sua avversione è nota a tutti. Tipo: Nell’estate del 1975 presenzia al Festival del proletariato giovanile tenutosi a parco lambro di Milano, sotto l’organizzazione della malvista rivista Re Nudo. Battiato partecipa assieme ad alcuni fra i più noti artisti della musica italiana del periodo, quali Guccini, Dalla, Gaber, De Gregori, Venditti. Questi, i nomi, quelli più accettabili da l’establishment, perché logico che tanti e tanti cantanti e tante band malviste da l’establishment che ci stavano e che non si nominano. Lo stesso Battiato ricorderà il periodo della controcultura italiana con queste parole è copia incolla: Trent’anni fa era molto più facile. Per dire lp Pollution (carissimi, che ai tempi la vita era più facile non solo il sottoscritto che ha visto coi suoi occhi, andate a ascoltare i suoi primi lp, esatto quelli pubblicati dalla mitica etichetta indipendente, la mitica Bla Bla) per dire, è stato in classifica e arrivato ai piani alti della hit parade italiana. Battiato dice, disco così, oggi non troverei casa discografica che me lo pubblichi, parole sue. (esatto, ai tempi ci stava anche più tanta cultura, meno analfabetismo culturale, meno omologati dai social e dalle televisioni e dalla pubblicità) Ai miei tempi, (dice Battiato)nei festival pop a l’aperto, se vedevano già solo un bollino della Coca-Cola si sfasciava tutto. Oggi, siamo andati a l’opposto, con l’analfabetismo culturale, siamo arrivati all’apologia del marchio. Alla santificazione dello sponsor Ma pensa te, Battiato, anche primo cantante a essere invitato da un papa a cantare in Vaticano. (per certi versi la Chiesa, da un certo punto di vista, meno conservatrice, di mentalità più aperta dei giacca e cravatta e delle labbra rosse e tacchi a spillo in emiciclo seduti giulivi e pacifici sulle poltroncine, grazie a lauto fine mese, e per far cosa? Visto che riconoscere i meriti di Battiato e non di censurare la canzone di Guccini, a differenza da la radio di Stato, esatto, mentalità più aperta de l’establishment che comanda, che magari establishment che permaloso, di questi due artisti ci vedeva il male? Ma fatemi il piacere di andare a …) Poi la strofa di una canzone, forse strofa ancora attuale a epoca di Covid 19? Tra i governanti / quanti perfetti e inutili buffoni, / questo paese devastato dal dolore / ma non vi danno un po’ di dispiacere … meglio di non continuare la strofa, si sa mai. Magari il permalosimo, esatto, il permalosismo del potere sta sempre in agguato. Fortuna vuole che ci sono stati Presidente della Repubblica Italiana a guardare i fatti e di non fare processi alle intenzioni e, Battiato riceve medaglia benemerito per cultura e arte, proprio dalle mani del Presidente della Repubblica Italiana. Adesso la cazzata, ricordate di Maurizio Arcieri, che avevo sparato cazzata di sogno erotico delle donne italiane? Ecco, nel suo giro di amici, che Battiato a lui, a Arcieri, gli aveva scritto un po’ di canzoni, ma poi, quasi tutti sono e sono stati amici suoi, per dire, Lucio Dalla ha abitato tanti anni anche come suo vicino di casa. Tanti, quasi tutti nel mondo della musica e non solo in Italia, a essergli amico e a apprezzare la sua onestà intellettuale. Poi, come il sottoscritto a metter in guardia dalle malefiche palanche, dove il testo della canzone Il Serpente …Il denaro striscia come il serpente, nelle città d’occidente idolatrato, ma da qualche parte un uomo nuovo sta nascendo …oppure la canzone che denuncia la assurda situazione de l’Homo Sapiens e della Donna Sapiens …Ci crediamo liberi ma siamo prigionieri Di case invadenti che ci abitano e ci rendono impotenti Ci crediamo liberi ma siamo prigionieri … Poi a chi lo criticava, definendolo un fascista e anche per certe affermazioni e volutamente travisate come violenza di genere al sesso femminile (ma logico che i giornalisti e le giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo mal lo digerivano, visto che erano categoria da lui disprezzata come stessa cosa lo era per Gaber. Se recupero il suo pensiero e opinione che aveva dei giornalisti poi lo posto) risponde …qualcuno si è inventato la storia per cui sarei di destra, non è vero … Dice Battiato e rispondendo a la domanda intelligente di tal giornalista, dice: Se uno legge bene le mie cose sa da tempo che sono un proletario, specie dello spirito. Sono sempre stato vicino a una certa sinistra; non certo quella sinistra totalitaria; la sinistra dei diritti e delle libertà, la sinistra di Gaber e di Fo … Poi, ecco la frase incriminata e che le donne se la sono presa a molto a male, da permalose non hanno capito che, la parola: troie, era riferita a un certo andazzo del parlamento, si riferiva a l’establishment di tal parlamento europeo e non alle donne. Ma se si dice troie, per colorare un pensiero, ecco che le donne permalose già ci vedono frase diretta a loro. Coda di paglia? La frase incriminata e che aveva pronunciato al parlamento europeo … Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino…. Una cosa che non gli va giù a Battiato come a tanti e tanti e non solo alsottoscritto, è che grazie a le palanche e a le conoscenze, che ci stanno chi lucra sulla pelle dei cittadini (situazione mascherine e siringhe e del tutto casuale) Di quella incriminata frase dice che la frase solo che colore e per far capire della corruzione dilagante che ci sta nella politica, che potere pubblico e privato si mischiano, però, sempre a vantaggio del secondo: … ci sono parlamentari che hanno accettato denaro per votare decreti e leggi dannose per il paese: questi devono essere espulsi … dei giornalisti prezzolati dice, quando c’è stato di far conoscere di più di: … bunga bunga e prostitute a casa di tal allora premier. E con la disinformazione di giornali e tiggì televisivi che tal storielle le hanno nascoste e fatte andare nel dimenticatoio e bollate come, solo che faccende private … (ma quando mai Battiato, e se che non sei giovane più nemmeno tu, quante ne abbiamo viste. L’informazione italiana è messa così: due grandi poli, il privato e il pubblico, le reti televisive e la stampa logo del serpente e le reti televisive di stato e stampa dei partiti. E tu vuoi che un giornalista giacca e cravatta o una giornalista labbra rosse e tacchi a spillo vada a parlare di situazione sconveniente per il suo padrone, vuoi che vanno a rischiare? Di dire come stanno le cose e per poi perdere busta paga? Ma quando mai. Vuoi che giornalisti giacca e cravatta e giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo vanno a parlare male della politica di maggioranza e per poi, così più nessuno a rilasciare a loro intervista, e non potendo sbrodolare di intervista, il loro padrone logico che mandano altri e altre al loro posto. Esatto, tutto per la busta paga, ma credete ancora a giornalisti e giornaliste liberi e libere, ma quando mai. Esatto, quando accetti una busta paga hai ucciso dalla nascita la libertà di stampa e la libertà di cronaca dei fatti reali. Per una busta paga giornalisti a minimizzare o a enfatizzare di come fa comodo al padrone. E se al padrone fa comodo di inventare, giornalisti giacca e cravatta e giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo in prima fila a inventare. Ma carissimi, ma lo sapete che le vostre opinioni e i vostri pareri è perchè leggete i giornali e guardate la tv, esatto, sono dettati dai giornalisti. Non lo sapete? Adesso lo sapete) Dice e a proposito di quanto detto prima, dice: ….Ma volete capire che a me non frega niente di quel che fanno i politici in camera da letto. Mi interessano quelli che, grazie a la camera da letto, (visto i precedenti che le donne si erano offese, usa parola camera da letto e non sotto le lenzuola) influenzano la vita pubblica, con abusi di potere, ricatti, promesse di candidature, appalti, licenze edilizie in cambio di sesso e di silenzi prezzolati. Questa è corruzione, a opera di chi dovrebbe essere immacolato per il ruolo che ricopre, a capirla …. Detto questo, sta diventando lunga, domani il filo va dalle parti dove facciamo gara col Torneo Podistico, direzione Dieci Passi Al Castello di Drugolo, dove, i proprietari, sono i famosi, esatto, i famosi baroni di medievale privilegio. Che c’è stato un periodo avevano investito affari anche in etichetta discografica, la DDD e che, tra chi sotto contratto di tal etichetta discografica, un grande amico e collaboratore di Franco Battiato, il virtuoso del violino, compositore e arrangiatore: Giusto Pio. Che dopo, Giusto Pio, mi da modo si sbrodolare di una band italiana che mi sta più a cuore, che visti live tre volte. Intanto, adesso che ispirato dalla nefandezza di situazione di abusi di potere, vado a pubblicare la canzone, quasi una rassegnazione, una bandiera bianca che i sognatori costretti a sventolare e per non morire. Ci starebbe da commentarla di più, ma già così, per chi ha ..ulo e tutto il resto, è canzone molto esplicita de l’andazzo che il popolo si è tirato zappa sui piedi da solo. Spero che le prossime votazioni ci stia un rinascimento a la pratica de l’onesta intellettuale, e di non credere alle tribune elettorali, vetrina de l’establishment di potere. La canzone è la mitica BANDIERA BIANCA, tratta da l’album La Voce Del Padrone (che quando avevo negozietto avrò venduto una sessantina di musicassette di questo album, questo la dice lunga del successo di questo disco) Bandiera Bianca – Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare Rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare (parla a Bob Dylan, noi sognatori abbiamo perso) Siamo figli delle stelle (del digitale) e pronipoti di sua maestà il denaro. Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare Quei programmi demenziali con tribune elettorali (talk show politici? Dove le labbra rosse e tacchi a spillo sempre filo governative e mentre gli uomini contro, esatto, un gioco delle parti, per gabolare meglio?) E avete voglia di mettervi profumi e deodoranti (cambiare nome ai partiti e cambiare segretari di partito, quelli siete e quelli rimanete, volevo mettere la parola colorata, ma si sa mai che …) Siete come sabbie mobili tirate giù uh uh. C’è chi si mette degli occhiali da sole (il politico che si camuffa) Per avere più carisma e sintomatico mistero (di millantare quello che già sapete che, il bene del popolo, che però non farete) Uh com’è difficile restare padre Quando i figli crescono (che figli, a farsi ammaestrare dalla pubblicità e dalla moda vista e propinata a la televisione, e di non più vedere nient’altro, che a rincorrere egoismo e comodità) e le mamme imbiancano. (la bandiera bianca che la famiglia sventola e decreta la sua sconfitta e la vittoria dello schermo, televisione, computer, smartphone) Quante squallide figure che attraversano il paese Com’è misera la vita negli abusi di potere. Sul ponte sventola bandiera bianca Sul ponte sventola bandiera bianca Sul ponte sventola bandiera bianca Sul ponte sventola bandiera bianca. (il ponte come la nostra vita sociale, dove il ponte è sempre a unire, mentre quando sventola bandiera bianca, esatto, la fine del sogno) A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata A Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie (i testimonial in campo per far digerire i diktat del potere) Uh! com’è difficile restare calmi e indifferenti Mentre tutti intorno fanno rumore (dove l’informazione in mano ai soliti ingarbuglia la matassa) In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore. (quelli che pensavano e pensano di risolvere tutto con le bombe) Ho sentito degli spari in una via del centro Quante stupide galline che si azzuffano per niente (stupidi che pensano di risolvere le questioni con le pallottole) Minima immoralia Minima immoralia (società prostrata al denaro e senza più valori umani) E sommersi soprattutto da immondizie musicali. (no, … non ce l’ha con ..edez, doveva ancora essere miracolato dalla televisione. Altri cantanti presi di mira) Sul ponte sventola bandiera bianca… Minima immoralia The end, my only friend this is the end (pugni chiusi non c’è più Speranza, la note più nera, mi sa che aveva visto giusto, visto come venti anni dopo siamo andati a metterci, e ogni anno sempre peggio per via di socialità solidale) Sul ponte sventola bandiera bianca… (la sconfitta dei sognatori, e in primis del sottoscritto) 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)




sbrodolata che mi ha fatto stare male
Ecco, esatto, I CAMPIONI mi hanno fatto pensare a Fausto Papetti, Papetti mi ha fatto collegare I Menestrelli del Jazz a Gianfranco Intra il pianista, e il collegamento con il famoso locale Derby di Milano è suo fratello Enrico Intra pure lui pianista (dove il sottoscritto, in mancanza di corse a piedi, preso in mano la tastiera, sta imparando a suonare Knockin’ On Heaven’s door, gli accordi con la tastiera Roland VA-7 Esatto, la canzone più facile che c’è da suonare, sia con la chitarra, ma anche con tutti gli strumenti. Esatto, per via di ripetitivo giro di accordi, quattro accordi, sempre quelli, solo un po’ di pratica e il metronomo, e sei capace di accompagnare la canzone. Dove poi quando ci sta il batterista, tutto ancora più facile. Esatto, il bravo batterista è imprescindibile nei live. Dove per Papetti, voi che correte a piedi non fate collegamento con una delle regine del Torneo Podistico, esatto, la Daniela. Fausto Papetti è stato un Top Player del Sax e invece la Daniela Papetti, bella ..iga, una Top Player di categoria del running) Ebbene, vicino a l’ippodromo di S. Siro, ci stava un piccolo ristorantino, era degli zii di Diego Abatantuono. L’avevano aperto nel ’59, col nome di Gi-Go. Ma gli affari non vanno un gran che bene. Ecco che nel ’60, ci fanno dentro un locale dove ascoltare musica. L’idea gli viene a Enrico Intra, vulcanico musicista jazz molto ispirato e fratello di Gianfranco Intra. Agli esordi, in un primo tempo il locale si chiama Intra’s Derby Club. Il nome è presto detto: Intra, dal musicista, Derby, dalla vicinanza de l’ippodromo di S.Siro e Club per via del tipo di locale. Con Enrico Intra suona un altrettanto bravo, forse il più bravo chitarrista italiano di jazz e di sempre, esatto, il chitarrista jazz Franco Cerri (c’è stato un momento che era diventato molto conosciuto. Qualcuno di voi lo ricorderà per via delle pubblicità del detersivo Bio Presto, era il tipo che si immergeva tutto vestito nella vasca trasparente con la camicia sporca, e per far vedere che venivano via le macchie dalla camicia, ghet càpìt la pubblicità, e ci sta chi la beve) Poco dopo, modificato il nome, il locale è diventato il famoso Derby di Milano. Esatto, quel locale dove hanno fatto la gavetta tra i più conosciuti uomini di spettacolo, tanti ancora in vita. (volevo mettere dei nomi, ma così importanti e così tanti che a lasciarne fuori qualcuno non avrebbe poi senso. Fate così, andate voi su internet e così vi rendete conto de l’importanza che ha avuto quel locale, la stessa importanza che per noi amanti de l’attività motoria e dello star bene in salute e l’importanza che ha per tutte le persone dinamiche e sportive riveste nella nostra zona la palestra California e naturalmente tutte le palestre sono tale quale a presidi di fare prevenzione in campo della salute) Al Derby di Milano i frequentatori erano dei Vip, frequentatori erano gente dello spettacolo e anche facoltosi industriali, e il jet set milanese, e non solo. Enrico Intra deve la sua passione al fratello Gianfranco, ha raccontato che il loro papà, mal aveva digerito la passione di suo fratello, che per questi problemi uscito presto di casa. Loro papà faceva l’autista a un Vip e reputava fare il musicista attività poco seria. Ma poi andata come andata, il papà è stato contento. Dove Enrico più bravo a suonare del fratello maggiore Gianfranco. Enrico Intra, abbandonato il locale Derby di Milano, nel 1966 apre un altro locale, Intra’s Del Corso, e insieme al figlio di un noto discografico, Pietro Sugar, etichetta discografica CGD. Nel l’intervista, Intra, attribuisce a loro due il merito di aver scoperto Caterina Caselli, quando che una sera che era venuta a suonare nel loro locale col complesso e dove lei suonava il basso. Però, il sottoscritto, conosce altra storia, scusa Intra, tu parli del ’66, ma guarda che la Caselli aveva già fatto secondo posto al concorso canoro Le Voci Nuove di Castrocaro, e era anno 1963, e aveva pure già inciso un disco, disco passato inosservato, inciso per la etichetta MRC (non ti dico il numero di etichette discografiche che circolavano a quei tempi. Quella che simpatica e per il logo, la etichetta discografica La Voce Del Padrone, che come logo il cagnolino col grammofono. Adesso, mi collego col filo a etichette fatte morire e a le piscine e le palestre. Sparo cazzata e che va a toccare il tasto che almeno fino a Aprile, di stare ancora sedentari causa Covid 19, causa legge e diktat che intima la chiusura di attività che però, esatto, attività che regalano un valore aggiunto alla salute. L’ispirazione mi viene del vedere le tante e tante etichette discografiche che non ci sono più, che hanno fatto morire gli experti del progresso. Spero che come sono stati bravi con la scusa del progresso, di far morire quasi tutte le etichette discografiche che ci stavano in Italia, spero che con scusa di Covid 19, non si facciano morire le Piscine, i Centri Sportivi e le Palestre. Anche perché, il sottoscritto, da quando costretto per legge e diktat di non frequentare più la piscina e palestra, per via di salute, costretto a stare sedentario a casa, di salute è peggiorato. Non dico solo di forma fisica, ma proprio di salute e anche mentale. Le sbrodolate a confermare? Già lo avevo pronosticato lo scorso anno che, con le scelte adottate, di sicuro mi sarei andato a ammalare. Di ammalarmi causa della scelta di legge, questo che non ci voleva. Il sottoscritto, come tanti e tanti, per star bene, deve fare attività fisica. Che ogni giorno che passa senza fare attività fisica, invece di ringiovanire nel corpo e nelle mente. Esatto, come prima che di ringiovanire di 1 giorno a ogni giorno che si frequenta la palestra e la piscina, esatto, e al contrario, se si manca di frequentare 1 giorno, si invecchia invece di due. Questo che in 1 anno, di anni biologici me ne sono andati su di tre. Esatto, è passato 1 anno di anagrafe, ma biologicamente sono invecchiato di 3 anni. Venute a conoscenza della mia situazione, esatto, le multinazionali dei medicinali industriali ringraziano i diktat? Esatto, non ci si ammala solo che di Covid 19. Esatto, capita che, e anche se cosa non voluta, capita che proprio grazie alla legge e diktat, che si dice scelta per tutelare e che si deve salvaguardare i più fragili, ci stanno tanti e tanti come il sottoscritto che sono andati a conoscere la malattia che non è Covid 19. Come, vi sembra sensato che per salvaguardare i più fragili occhio solo a gli anziani e ai vecchi, di andare a far ammalare di altra malattia quelli che stavano bene? che gli experti dicono forse che chi si ammala di Covid 19 sono malati di tutelare di più degli altri. Se il problema è l’intasamento a gli ospedali, dovevate pensarci con piano pandemia che mai avete voluto prevedere, ma adesso paga il settore delle partite Iva e il settore dei lavoratori che beccavano stipendio mensile dai titolari di partite Iva. Che l’Inghilterra partita dopo de l’Italia, a capirla. Che in Inghilterra nessuno a mettersi a scrivere libro per incensarsi da by self, invece di aprire ospedali. Che invece di star a perdere giornate a scrivere o farsi scrivere il libro, meglio era portare a casa i vaccini, visto che è l’unica cosa fondamentale per ovviare a questa tragica situazione. Meglio era bandire concorsi per infermieri e aprire gli ospedali che avevate chiuso voi, non quelli delle partite Iva. Se tanto mi da tanto, che scelta che avevate fatto di chiudere gli ospedali s’è rivelata, ai fatti, la più sbagliata, chi mi assicura che la scelta che fate adesso è quella giusta? visto i precedenti. Ci stavano anziani vecchi, come il sottoscritto, ma che, come il sottoscritto, stavano bene e non erano fragili, e erano ancora come dei giovinetti e proprio e grazie a perché frequentavano centri sportivi, palestre e piscine. Ma non riesco a capire la logica, per non creare problemi a uno li vai a creare a un altro? Se nei centri sportivi è come trovare l’ago nel pagliaio di trovare chi contagia altro. Nel senso, c’è un protocollo che fin troppo maniacale? misura di temperatura obbligatorio, la mascherina obbligatorio, la distanza da rispettare obbligatorio, obbligati di pulire prima di usare gli attrezzi e le macchine e obbligati di pulire dopo che si sono usati, e spesso anche coi guanti. Ma lo sai che 1 ora così non becchi il Covid 19 neanche a volerlo? E che invece in stazione e su metropolitana come è che siamo messi? E al supermercato alle casse e tra gli scaffali come è che siamo messi, che li in tal posti non è come in palestra in piscina o in centro sportivo, li la distanza è di meno, li non ci sta magari gente in salute come chi frequenta piscine e palestre. Li non si disinfetta il carrello o il cestino o le confezioni o il Pos, li toccano di tutto tutti, malati contagiati e non. Anche questa di adesso è una scelta vecchia di 1 anno, la stessa e identica scelta messa in atto lo scorso anno, esatto, 1 anno buttato via, 1 anno che lo Stato ha buttato via , si, buttato via anche le poche palanche disponibili, sono questi gli experti? Spero che una opinione personale si può ancora esprimere, e anche in tempo di Covid 19. Ecco che, l’opinione del sottoscritto è che, esatto, ci sta più tanto e tanto assembramento di gente in 1 ora in stazione e sul bus e alla cassa del supermercato, che i 10 ore in una piscina o in una palestra. Meditate. Mi chiudi il bar e il ristorante e dopo lasci la via intasata di gente che in giro a respirare aria fresca e non aria stantia di chiuso in casa. Esatto, inconcepibile con la scusa di contagio di limitare le libertà personali, che girare per strada non dovrebbe mai essere vietato, e mai vietato a nessuno, che così, esatto, solo cosa da paesi totalitari. Perché il popolo è fatto anche di giovani, e non penso che i giovani la pensano, la maggioranza, la pensano come chi ha emesso diktat. Loro pensano, esatto, becco contagio, sto a letto dieci/quindici giorni ma poi passa e sono più forte di prima, e senza bisogno di vaccino. Esatto, non tutti muoiono chi becca Covid 19, chi ha problemi e tanti, sono chi dai 70’anni in su, ma solo se già con malattia altra, non il sottoscritto, ma le statistiche a dirlo. Detto questo, poi già l’avevo sparata lo scorso anno la cazzata, quella di vedere statistica di chi morto per Covid 19. Di vedere la differenza di percentuale di anziani morti e fare differenza tra quelli che praticavano attività motoria e piscina e palestra e tra i anziani sedentari con il .ulo incollato al divano e a farsi imbambolare da uno schermo. Interessati e imbambolati più a le corna di tal belloccio e di tal starlettina, più che di interessarsi della loro salute e quando che ce l’avevano. Esatto, di quando erano giovani, di preferire la televisione, a la piscina e a la palestra. Esatto, ispirata dai scienziati medici, prevenire meglio di curare. E miglior prevenzione di quella che regala l’attività motoria e le palestre e le piscine, dimmi tu, nemmeno le medicine. Spero che scusa non sia solo di far crescere fatturato a le multinazionali farmaceutiche. Adesso, e per legge e per diktat, anche il sottoscritto costretto a diventare sedentario, che la conseguenza è stata di andare incontro, e velocemente, a problemi di salute, molto velocemente. Grazie a sensata legge e sensato diktat, esatto, le multinazionali farmaceutiche hanno trovato un nuovo cliente. Anche il sottoscritto a tutti i giorni a prender giù le sue belle pillole, che bello però, sono colorate. La vita è peggiorata? Ma ha senso che più passano gli anni e la vita diventa sempre più di stare in gabbia? Datevela voi la risposta, magari il sottoscritto è un caso unico, che invece tanti a stare a casa, esatto, magari tanti e tanti non solo che a stare a casa sedentari non si ammalano, ma magari ringiovaniscono anche, e magari ringiovaniscono non solo nel fisico, ma di più, ringiovaniscono anche nella mente. Dal diktat si evince che per star bene un popolo deve fare sedentarietà. W la sedentarietà, o magari si costringe e per far fare fatturato alle fabbriche di fare acquisti di macchinari per palestre? o di far costruire piscina personale? No, non esageriamo col complottismo, col complottismo si va dritti a l’inferno. Non confondiamo l’incapacità degli experti di conoscere e di scegliere la via più breve per uscirne dalle situazioni, di confondere con il complottismo. Esatto, non è detto del perché ti sei trovato non si sa come trovato su la sella del cavallo decisionale, che poi si è capaci. Detto questo, sembra un controsenso, quando ci stanno file kilometriche di persone che con tal diktat li hanno costretti a perdere la dignità, mano fuori a chiedere elemosina alla Caritas. Mentre le file kilometriche mi piacerebbe vederli di medici e con siringa in mano. Siamo messi bene, proprio bene) La morte di tante tante case discografiche e di altrettanto etichette discografiche, mi ha rattristato, sono andato subito a pensare ai titolari di partita Iva e anche ai gestori di Centri Sportivi, di Piscine e di Palestre, che spero che non andranno, tanti di loro, a fare la fine delle tante e tante etichette discografiche che hanno fatto morire con la scusa del progresso. Che non vorrei che con la scusa del contagio, poi non si vada a far morire tanti e tanti titolari di partita Iva, esatto, che non solo centri sportivi e piscine e palestre. Esatto, i titolari di partita Iva sacrificati su l’insulso (dopo 1 anno siamo ancora a punto e daccapo, 1 anno buttato via) altare di attenzione al contagio, e di fare di tutta una erba un fascio, dove ci stanno attività che son lungi dal creare contagio di come potenzialmente un supermercato o una stazione o un treno o un bus, o un aereo. Questo che sono amareggiato, che sto dalla parte dei titolari di partita Iva e sodalizzo con tutti i titolari di partita Iva, che dimenticati? No, di più e peggio, proprio inascoltate le loro ragioni. Non venitemi a tirare fuori la storiella anche le altre nazioni in lockdown, li ai titolari di partita Iva, lo Stato, gli hanno dato il giusto indennizzo e il giusto risarcimento del fatto che costretti a chiusura loro attività e chiusura per legge e diktat. Invece in Italia? Esatto, al momento, solo che mancia. (in altre nazioni a dare solo che mancia come sarebbe stata? Ecco, care giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo, in tutte le altre nazioni solo che mancia, col ..zzo che le partite Iva avrebbero accettato quello che i giornalisti si riempiono la bocca, esatto si riempiono la bocca con parola lockdown) Però, è cambiato chi sta in sella al cavallo decisionale e può darsi, già qualcosa si sta muovendo, da come si dice in televisione, che le cose si sistemeranno al più presto. Adesso vediamo alle parole della televisione, se seguono i fatti. Esatto, perché cara televisione, non è che il perché non fai più vedere le immagini della fila che con mano fuori a chiedere la carità di una sportina alla Caritas, che quelle file sono aumentate, e non perché, cara televisione che non le fai vedere che sono sparite. Da ex titolare di partita Iva, capisco la situazione di chi con attività costretto e per diktat di chiudere, perché, immaginatevi se il sottoscritto aveva ancora la partita Iva, esatto, sarebbe finito come tanti in mano agli strozzini, i famosi usurai, che a parole, in televisione, dicono di combattere, ma poi coi fatti ti costringono di andare a cadere nelle loro braccia e di, per pagare gli interessi, di far prostituire la moglie, ma gli interessi aumentano, e allora di far prostituire anche la figlia, ma gli interessi aumentano e di far prostituire anche la mamma, e, ma non è finita, e per gli interessi, gli strozzini, che tollerati dallo Stato, trovano cliente che gli piace di infilare qualcosa, esatto la puntura di carne che tiene nelle mutande, e che gli piacerebbe infilare dentro nel tuo buco di dietro. Tutto una prostituzione e per pagare l’interesse che non finirà mai, e costretti a tal capestro tutta la loro vita a pagare il maledetto giorno che si son fatti prestare due spiccioli, a darsi via e per tutta la vita, per cosa iniziata per qualche spicciolo e cosa mai più finita. Esatto che l’interesse aumenta di settimana in settimana, basta, sto male, non riesco a andare avanti con la sbrodolata, scusatemi. A domani. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

scatto immortala il cantante Paul Rodgers, uno dei miei cantanti preferiti, e di sempre, e il chitarrista Paul Kossoff,
della mitica rock band the FREE dove il punto più alto del Festival Isle Of Wight 1970
è stata la canzone the FREE la canzone ALL RIGHT NOW
che ricordo sulla borsa a tracolla di canapa che andavo a gli Artigianelli ben visibile le scritte che, avevo fatto col pennarello, delle star del rock, tra questi capeggiava anche the FREE
Bei tempi, cari ragazzi e care ragazze non vi rendete conto dei tempi che vi siete persi, che vi hanno fatto perdere


ma ci sta anche edizione tutti gli anni e anche 2021, andate a vedere la locandina
ma dopo la mitica e cult del 1970, tutta altra cosa, più niente che gli si avvicina,
dopo tal successo di quella indimenticabile edizione, diventato solo che furbata per fare business,
esatto, il bernoccolo degli affari
sbrodolata che va a dire che i ragazzi e specie le ragazze italiane, più che vivere in prima persona gli amori, preferiscono di star di vedere la vita degli altri, gli amori de gli altri, le donne italiane, imbambolate davanti alla televisione a guardare programmi scandalistici dove interpreti principali sono chi ha subito corna o chi ha fatto corna, sono queste le intelligenti donne italiane? che fameliche divoratrici di riviste scandalistiche e amanti di canzoncine melodiche dove si parla di storielle d’amore, andate a buon fine, andate male, e storielle d’amore ritrovate. Volete cambiare l’Italia con queste donne? auguri
Testo della canzone Isola di Wigth prima in versione italiana. Visto che del Palermo Festival Pop gli si era dato nomea di l’Isle of Wigth italiana. Dove il testo è per una platea di italiano medio, quello che le canzoni che piacciono di più e i dischi che vendono di più sono sempre i soliti, le storie di amori trovati, di amori persi, di amori che si ritrovano. Esatto, sono canzoni per ragazzine e donne italiane che gli piace di scuriosare le storie e le tresche amorose degli altri, esatto, mai tante trasmissioni tv e tanti giornali scandalistici come ci stanno in Italia, mai in tutto il resto del mondo. Detto questo, ecco il filo che collega la sbrodolata. Esatto, Wight Is Wight. Canzone scritta e incisa l’anno prima del più bel Festival Isle of Wight di sempre, esatto, quello di fine agosto 1970. (esatto anche il Festival di Wight come il Festival di Woodstock ce ne stati una serie prima, hanno iniziato prima del anno dove sono esplosi ne l’immaginario collettivo, e per il Festival di Wight, sicuro che da traino l’ha fatto anche la canzone di Michel Delpesh, nel senso che canzone scritta anno 1969, dove poi, coincidenza, il Festival di Wight del ’70 diventato il più memorabile, e per il sottoscritto, c’entra anche la pubblicità della canzone) Dove, in Italia, I DIK DIK hanno fatto cover l’anno dopo de l’uscita de la canzone l’originale, esatto, la versione dei DIK DIK è del 1970. Ma di versioni ce ne stanno diverse che circolano nel mondo. Però, tra quelle con più successo proprio la versione italiana (per certe cose gli italiani sono maestri) e che nel testo molto diversa da l’originale. (leggete i due testi dopo capite il perchè il testo originale in Italia non sarebbe stato capito e apprezzato, anzi, di più, osteggiato, a dir poco) Ecco le due versioni, prima quella italiana. Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi canta hippy hippy pi Hippy pi Hippy pi Al mercato un dì andai così Per curiosare qui e là E non sapevo cosa fare Fra divise blu e giacche lunghe di lamé Ho visto te Miraggio bianco intorno a me Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi ama hippy hippy pi Hippy pi Hippy pi Senza una valigia io e te Siamo partiti un giovedì Nei nostri occhi c’era un sì Pioggia di farfalle intorno a noi Mi davi la tua gioventù Nessuno mi ha fermato più Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi canta hippy hippy pi Hippy pi Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi ama hippy hippy pi Questo è il testo della cover italiana diverso della canzone originale francese, che tutt’altra cosa. Ma anche se testo completamente diverso, cambiato, e per far contente le ragazze italiane, a l’autore originale, a Michel Delpesh, piacque così tanto che lo incise anche lui. (WIGHT IS WIGHT è il titolo originale. Diciamo che il titolo forse è per scimmiottare una canzone di metà anni ’60 e che aveva avuto grande, grande successo, la canzone Black Is Black dove Whigt la pronuncia si avvicina a White, colore bianco. E dove Black invece colore nero. Che la scimmiottatura diventa da Nero è Nero a Bianco è Bianco. Per il sottoscritto no, il sottoscritto è di quei tempi, e lo spirito giovanile di certa generazione lo ha anche vissuto, dove al primo posto ci stavano certi valori, esatto, pane al pane. Quel che vero è vero, non di camuffarlo. Tipo, ma sono di colpo sparite le code kilometriche alla Caritas? perchè dai telegiornali della tv di Stato sembrerebbe così. Se così son contento. Niente fa male agli occhi come vedere gente abbandonata e che deve arrangiarsi e di perdere la dignità, e di mettere la mano fuori a chiedere elemosina. Tipo la storiella del ricco Epulone e del mendicante Lazzaro?) ma ecco la traduzione più vicina a lo spirito de la canzone originale. Wight è Wight, Dylan è Dylan, Wight è Wight, Viva Donovan È come un sole Nel grigio del cielo, (paragona quella folla di capelli lunghi dai vestiti colorati come un raggio di sole che va a squarciare una società grigia e imbruttita dalla rincorsa alle palanche e alla comodità) Wight è Wight, e Hippie, hippie-pie, Hippie-pie, Hippie-pie Sono arrivati su quell’isola brulla Come un ciclone inatteso Come un fiore prima della stagione Come una pioggia di farfalle (una folla inattesa, che non si pensava che esisteva, una miriade di colori a dar vita a una isola desolata, brulla senza vita, esatto, che tradotto, una nuova generazione a dar vita e colore a una società di benpensanti di mentalità solo che grigia) A cui non si è mai creduto Wight è Wight, (a questi di questa generazione mai gli si è dato credito. Anzi, tal nuova generazione, da sempre messi ai margini della società, di più, osteggiata in tutti i modi e con ogni scusa. Generazione che non voleva diventare solo che un numero, solo che consumatori, ai comandi del consumismo)
Dylan è Dylan, Wight è Wight, Viva Donovan (esatto, pane al pane vino al vino. Viva l’onestà intellettuale) È come un sole Nel grigio del cielo, Wight è Wight, e Hippie, hippie-pie, Hippie-pie, Hippie-pie Tu, che hai voluto rinchiuderti (riferimento a Covid 19 è del tutto casuale, la canzone è del 1969. Esatto, è a sbrodolare di mentalità di chi comanda, del perché le cose non piacciono a chi su la sella del cavallo del potere, esatto, allora non devono piacere nemmeno agli altri, e allora solo che scelta di fare, se si o se no) Hai il diritto di condannare Chi cerca di evadere? (di condannare chi cerca di evadere da una vita grigia, fatta solo che come animale in gabbia che deve solo che consumare e fare shopping, esatto, vita che solo che un piccolissimo ingranaggio nel meccanismo stritolatore di libertà, che meccanismo fabbricato da l’establishment) Ognuno fa la sua vita come vuole (esatto, caro Delpesh, dovrebbe essere così, ma non è così, non è assolutamente così, non è libero pensiero, libero arbitrio, ci sta l’opinione pubblica, ci sta l’immaginario collettivo, che però è situazione comandata dalla televisione. E. alla fin fine si vive a secondo di come ci vogliono vedere gli altri, la maggioranza, la moda, e non di vivere come piace a noi) Tu non puoi più far finta di non vedere Perché è vero come il fatto che sei nato (non puoi caro prezzolato giornalista di non vedere la fila kilometrica di gente a mendicare alla Caritas, Che nati liberi, senza schemi di layout prefissati, ma poi a iniziare a l’asilo e proseguire con la scuola, coi anni di accettare di vivere in gabbia, di rispettare le leggi dello zoo, e di abituarsi a vita in gabbia, meno problematica di una vita nella jungla? sai che non lo sapevo. Provate domandare al Màt Zànèla, un personaggio vissuto nella nostra zona, hinterland gavardese) Wight è Wight, Dylan è Dylan, Wight è Wight, Viva Donovan È come un sole Nel grigio del cielo, Wight è Wight, e Hippie, hippie-pie, Hippie-pie, Hippie-pie Wight è Wight, Dylan è Dylan, Wight è Wight, Viva Donovan È come un sole Nel grigio del cielo, Wight è Wight, e Hippie, hippie-pie, Hippie-pie, Hippie-pie La-la-la-la-la-la. Certo, di questa canzone, di quando anche sotto i portici a Brescia i negozi mettevano in mostra nelle vetrine piene di luci i vestiti colorati, solo perché moda, bisogna andare a mezzo secolo fa, adesso non ci stanno più chi liberi come erano liberi loro. Non schiavi della rincorsa alle palanche e per fare shopping. Tanto ancora ci starebbe di sbrodolare di questa canzone, ma c’è tempo, esatto, chiuso attività di Torneo Podistico e se non fanno chiudere la bocca al sottoscritto, c’è tempo, almeno altro anno sicuro, ma ci farei la firma solo che per ancora due di anni, ma poi basta distanziamento e basta mascherina. Intanto, questi due anni si passa il tempo in altro modo, anche a sbrodolare. Vediamo, il filo adesso dove porta, ci sono tante di strade aperte. Vediamo, visto che ho sparato cazzata su Dik Dik, le loro origini sono anno 1960, prima con altro nome. Lo spermatozoo sono stati TRIO PEPE, e dopo metamorfosi I DREAMERS (i Sognatori) e dopo diventati GLI SQUALI e infine DIK DIK. Che diventati uno dei complessi de l’epopea beat italiani tra i più famosi, dove era una bella lotta tra EQUIPE 84, THE ROKES, CAMALEONTI, DIK DIK. Visto che siamo in tema DIK DIK e in tema cover, vado a sbrodolare di Ricky Gianco, anche chitarrista de Trio Pepe, lo spermatozoo, o meglio, il bruco che poi diventato Dik Dik. Ricky Gianco (uno di quelli che andava spesso a l’estero a caccia di canzoni e di dischi. grande artista ma che al sottoscritto non era tra quelli che gli stavano tanto simpatici, ma della sua bravura niente da ridire. Che i gossip dicono che a un certo punto, entrato nel Clan di Celentano, a Celentano gli era diventato antipatico, e si narra che gli è capitato come a l’arbitro che tal Moggi aveva fatto rinchiudere nello spogliatoio. Esatto, si narra che su ordine di Celentano, avevano chiuso Ricky Gianco in camerino e che non potuto salire sul palco di tal manifestazione. Carissimi, la musica un tempo era diverso da adesso, un tempo la musica appassionava, non era sullo schermo e in playback. Le star della canzone erano più amati degli idoli dello sport, dove adesso è diventato l’esatto contrario, che per attirare consensi e audience, in Festival di musica, si deve annunciare in pompa magna la presenza di campioni dello sport. Ma come è caduta in basso la musica. presentatori che diventano più importanti di chi canta, questa si che è bella. Popolo che ama la musica che però sbava per i presentatori, esatto, un mondo che si è girato al contrario. Che in Italia che messi così, che più importanti i presentatori dei cantanti, vuoi pretendere il pane al pane e il vino al vino in campo musicale? Auguri) si è fatto notare come un valido e talentuoso musicista, uno dei primi in Italia a suonare anche la chitarra elettrica in stile rock. Già detto che era uno di quelli che andava anche a l’estero a comprare dischi stranieri e per poi fare cover, il suo talento era riconosciuto da tutti, tanto che diversi a chiedere la sua collaborazione e anche I RIBELLI (dove ai inizi era Gino Santercole, esatto, il nipote di Celentano alla chitarra della band) Ma Ricky Gianco ha collaborato anche con I QUELLI, che con metamorfosi diventati dopo, diventati la PREMIATA FORNERIA MARCONI. Collaborazione anche con GINO PAOLI. A cavallo anni ’60 mette su un suo complesso RICKY SANNA E IL SUO COMPLESSO (esatto il suo nome di battesimo Riccardo Sanna, Ricky Gianco nome scelto dopo) dove facevano parte anche LUIGI TENCO al sax e ENZO JANNACCI al pianoforte. Dove già sbrodolato della querelle con Gianni Dall’Aglio su la paternità della canzone Pugni Chiusi. Poi la Valsabbia ha voluto assegnargli premio alla carriera con una targa, a la manifestazione Musica Da Bere, che (ma non so se ancora adesso) a Vobarno, 10 maggio 2004. Sai che a sbrodolare di epopea del beat italiano si suda di meno che andare a pulire e a tracciare i giri delle gare del Torneo Podistico. Il nome di Enzo Jannacci, mi fa legare il filo col suo grande, grandissimo amico di sempre, esatto, Giorgio Gaber (chissà come si divertirà S.Pietro, e anche con loro due ancora assieme a suonare e a cantare e a sparare cazzate, non mi stupirei che anche Gesù a diventare simpatizzante comunista. Ma poi, Gesù è stato proprio il primo, quello che aveva seminato il seme del comunismo sul Pianeta Terra. Checchè se ne dica e checchè si voglia far credere altro) Ebbene, sul finire degli anni ’50 i due si trovano e mettono su un duo, sono già nel giro di Celentano, specie Gaber. Però la cosa stava stretta, e a Milano sta per nascere una nuova casa discografica, esatto è l’anno 1958, esatto, è la Ricordi (adesso assorbita da la multinazionale Sony Music. Ma è da sempre così, chi in Italia ha idee, ha voglia di fare, che crea lavoro non inquinante, si trova a combattere una guerra impari con la burocrazia. Dove la burocrazia il lavoro inquinante di altre fabbriche che pagano tasse a l’estero quello va bene. Hai capito gli altri, si pappano i marchi italiani e in cambio portano qui la loro produzione inquinante. Adesso si stanno individuando chi saranno i paesi costretti a mangiarsi immondizia e rifiuti e anche tossici) Detto questo, tra i primi a esser messo sotto contratto dalla Ricordi è stato proprio Giorgio Gaber. Dove la coppia Jannacci/Gaber, in due anni, ‘59/’60 incidono sei quarantacinque giri, dove la canzone più conosciuta e spesso rifatta, è la mitica e genere demenziale, che tanto piace anche al sottoscritto, la famosa canzone Una Fetta Di Limone. Ah, dimenticavo, il duo lo avevano chiamato I DUE CORSARI. Che altra curiosità, incidono anche Tintarella di Luna, esatto, che non canzone di Mina, anche se è stata la cantante che ha fatto la versione più bella. La canzone era del chitarrista de I CAMPIONI (..zzo a legare tutto con lo stesso filo dovrei vivere tre vite e sparare cazzate h24, tutti i giorni) I Campioni nascono dal un gruppo Rocky Mountains Ol’ Time Stompers (con qualche apparizione anche i qualche film de l’epoca, dove memorabile quando si vede la scena del ballo, il Boogie Boogie, a esibirsi in uno scatenato ballo Bruno “bughi” Dossena e la sua compagna Marisa Oriani, campioni del mondo di tal ballo in ben due edizioni: ‘55/’57. Anche il sottoscritto è andato ancora a scuola di ballo, tre mesi, dal Bicelli, che più volte stato campione di ballo liscio e assieme a la moglie RIP. Dove il sottoscritto aveva abitato un anno ne l’appartamento che stava sopra di loro, nello stabile di loro proprietà, ma questa è altra storia) Ecco, chi aveva scritto la canzone Tintarella Di Luna era stato chi poi diventato il chitarrista di I Campioni, Bruno De Filippi (poi, pensa te, nel 1964 sostituito da Lucio Battisti) Ma de I Campioni aveva fatto parte anche Fausto Papetti RIP, logico, al sax. La band era nata per accompagnare il cantante Tony Dallara, che lavorava presso una casa discografica e aveva un contratto in tasca. (ma non vi immaginate nemmeno le case discografiche che ci stavano, e un giorno magari ci starebbe di fare tre o quattro puntate di sbrodolare di etichette discografiche, sai che belle storie ne uscirebbero fuori. Purtroppo, adesso, tutto il fatturato dei dischi è andato in malora. Iniziato a calare da quando sono apparse le musicassette, poi, le radio private hanno dato il colpo che le ha buttate a terra, e adesso internet gli ha dato il colpo di grazia. Dove le etichette discografiche pagavano le tasse e i diritti d’autore, e adesso diventato una jungla che non giova di sicuro ne ai cantanti, che non guadagnano più con i diritti d’autore, ma anche lo Stato, per via di internet ha buttato via un bel po’ di entrata) In pratica Dallara e I Campioni, facevano cover, e più che altro copiavano repertorio the Platters, e sapete i primi tempi, a fine anni ‘50 cosa beccavano a serata tutto il complesso e Tony Dallara compreso? Duemila lire, esatto beccavano 1€ di adesso. (questo è lampante e fa vedere di come era più semplice e facile di mangiare pagnotta mezzo secolo fa. Adesso con 1€ che ci fai? esatto, la mancia al “nero” che ti mette a posto il carrello della spesa. Esatto, ai tempi, i carrelli della spesa non esistevano, ma si campava ugualmente, e felici, anzi, più felici di adesso, esatto, perchè ci stavano più tanti a cantare, e anche le persone comuni cantavano spesso a casa, non ci stava la televisione, si ascoltava la musica e si cantava, nascevano i futuri cantanti) Fino a quel momento la musica che copiavano gli italiani era musica americana, dovevano ancora arrivare the Beatles a scombussolare l’ambiente della musica. Ebbene, conoscete il Quartetto Cetra, che più tradizionali e melodici di quelli, ebbene, pure loro, i melodici, nel ’56 a fare cover di canzone di Bill Haley & the Comets, (uno tra i primi bianchi, dopo Elvis, a suonare musica rock. Che grazie al bonaccione che era, e più che altro che un “bianco”, in qualche modo aveva fatto accettare a l’establishment la musica rock, che genere di musica che piaceva ai giovani americani. I genitori dei ragazzi bianchi, a quelli no, quelli dicevano che era la musica del diavolo e che era la musica che metteva i figli contro i padri. Ma carissimi benpensanti di quei tempi, esatto, ma andate a … Che ha fatto più tanta solidarietà la malvista gente del rock che qualsiasi altro settore che ben visto, e sport compreso. La musica è messaggio d’amore, la musica è universale, non serve essere dotati, tutti hanno orecchie per ascoltare, e quando ascolti la musica che ti piace, e anche la musica classica, se ti piace, il solo ascoltare la musica che ti piace ti fa sentir bene, basta quello) che l’hanno scimmiottata e chiamata L’Orologio Matto, esatto, avete capito, la canzone Rock Around The Clock, pietra miliare del rock dei primordi. Tra le prime band italiane a suonare rock and roll, la musica che arrivava da l’America, e il rock and roll è diventato il filo, della sbrodolata che segue. Siamo al 1962, e un gruppo misto, ragazzi di Napoli e ragazzi americani, figli di soldati americani di stanza a la Nato a Napoli. (Napoli è stata la porta preferita de l’America e per entrare in Italia. Esatto, da sempre la città di Napoli ha avuto uno stretto e affettuoso legame con l’America, oltre ai vestiti americani usati. Logico che per primo, il rock and roll è approdato al porto di Napoli, e che però terra della tradizionale canzone napoletana. Chissà cosa ne pensavano di questa musica i cantanti melodici napoletani. Ma poi Pino Daniele è diventato un grande suonando il Blues, che altro genere di musica americana. La differenza che: il Blues la musica della malinconia, della rassegnazione dei genitori negri che costretti schiavi nei campi di cotone. Mentre il rock la musica dei loro figli, la musica della ribellione dei figli degli schiavi negri, la ribellione nei confronti degli schiavisti bianchi. Se non ci fosse stato un bianco e che cantava anche in Chiesa, mai sarebbe stata accettata da l’establishment questa musica. Esatto, Elvis Presley è dai ragazzi negri, che la suonavano già e almeno da trent’anni, che aveva imparato dai ragazzi negri, mettendoci poi del suo, tanto del suo) I ragazzi napoletani e i figli dei soldati americani si mettono a suonare qualcosa assieme e si forma la band italoamericana WILLY AND THE INTERNATIONALS. Dove a causa che chiusa la base Nato, che stata traferita in Germania il gruppo si soglie, storia che terminata. Ma ripresa a suonare ai giorni nostri, ma senza i componenti americani e senza il principale fondatore, senza Willy. Visto che ho nominato Fausto Papetti, si apre un altro filo, no, non un filo ma ben si un altro filone. Nel senso che Fausto Papetti insieme a altri formano la band I MENESTRELLI DEL JAZZ. Continua. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)






sbrodolata che sta a fare differenza, differenza tra la vita di mezzo secolo fa e quella vita di adesso, dove ci sta più tanta performante intelligenza artificiale, esatto, non naturale. Di una domanda ai nonni: era più bello di vivere quando eravate giovani voi, o è più bello per i vostri nipoti di vivere adesso? datela voi la risposta
Beh, parlare, anzi, sbrodolare solo che dei complessi bresciani è sbrodolata che anche se bella e lunga, però, va a sminuire il fermento che si librava libero ne l’aria, ne l’aria che ci stava di quei tempi, non solo a Brescia, in tutta Italia, vedi le immagini di copertina, del Palermo Festival Pop anno 1970. Esatto, tutta Italia respirava bella aria e fresca che tempi non di Covid 19, le regioni tutte uguali. Ecco, che, allora che fare, non posso mettermi a fare una enciclopedia dove ogni lettera tutti chi protagonisti della musica di quei tempi, mezzo secolo fa (esatto, solo mezzo secolo è passato, ma sembra una eternità. Mi piacerebbe domandare ai nonni di adesso se si viveva più felici senza smartphone o invece più felici i loro nipoti con lo smartphone) esatto, si va a random, un colpo ai Festival Pop e un colpo al panorama musicale de l’epopea beat italiana (che epopea beat italiana, quando mai, tutta una truffa, una mandrakata fatta sulla ignoranza del popolo de quei tempi. Non solo i falsi indumenti usati made in Usa, ma anche le false canzoni che di altri ma fatte passare per proprie. Che poi, spesso e volentieri le cover sono meglio degli originali, ma almeno di dirlo. Per dire, la canzone the Beatles fatta da Joe Cocker è molto meglio de l’originale, esatto mi riferisco e specie in versione live, dove ho avuto fortuna di vederlo live nel suo periodo di maggior splendore, esatto mi riferisco alla canzone With A Little From My Friends. Che poi non Fausto Leali il Joe Cocker italiano, ma Joe Cocker il Fasto Leali inglese, Leali ha iniziato prima, dopo è venuto Cocker e dopo ancora Adriano Pappalardo) clicco dei nomi a caso di quei anni e vediamo il filo che li lega e cosa ne viene fuori. Il primo, nome me lo ispira il cd che sto ascoltando, un cd de I NOMADI. Ecco il filo, il cd de I nomadi, il filo mi porta diretto al cantante Augusto Daolio RIP e ecco che inizio a sbrodolare. Sin dalle origini, I NOMADI si sono distinti per una musica anche di denuncia e impegno sociale, esatto, quello che al tempo le chiamavano le canzoni di protesta. Mi ricordo ancora quando a inaugurazione di Dancing Capretti Estivo, erano stati chiamati a fare l’inaugurazione I NOMADI. Siamo li fuori dal Bar Vienna di Nuvolento, passano fuori due di Prevalle col camioncino scoperto, uno lo conoscevamo bene, anche perché noi a Nuvolento il P..a di Nuvolento e a Prevalle il P..a di Prevalle. Ci salutano, e gli chiediamo: dove state andando? stiamo andando a Calcinato a sentire I NOMADI, veniamo anche noi, e ecco che noi quattro ragazzi dietro al cassone del camioncino, a fare la Gavardina, Pontenove, Ponte San Marco e Calcinato. Ecco, la sera de l’inaugurazione. Ai tempi, (esatto, quando hai i denti non hai il pane, quando poi hai il pane non hai più i denti) non erano tante palanche il costo del biglietto, ma erano altri tempi, le palanche le si tenevano da parte per la domenica pomeriggio. Ecco perché serata passata fuori sul camioncino a ascoltare le canzoni de I NOMADI, visto che era live a l’aperto, non si vedeva ma si sentiva, si sentiva la voce di Augusto Daolio, esatto, che stato una delle più belle voci italiane. Dove che della band originale rimasto solo il co-fondatore, esatto, Beppe Carletti. Che gli inizi, loro due, Beppe e Augusto, avevano iniziato con l’aver dato vita alla band I MONELLI. Due anni, poi nel ’63, cambiato stile, cambiato formazione, Augusto Daolio e Beppe Carletti a dar vita a I NOMADI. Tra i primi a esser stati a dar credito a un allora sconosciuto Francesco Guccini, dove cantavano le sue canzoni. Al momento, come longevità, sono forse la più vecchia band ancora in vita e sul Pianeta Terra, secondi solo alla mitica band inglese the Rolling Stones, intendo come anni di carriera musicale. Ecco che il filo è diventato la longevità e, allora mi viene di ricordare altra band longeva, ma più a sprazzi e senza mai raggiungere la fama, è stata la band di Bergamo: I CHIODI, dove incisero il loro primo disco con la Novelty casa discografica (da dove poi prende il nome la band che accompagnava anche Fausto Leali) Quello era il tempo delle furbate del cosiddetto beat italiano, dove che mai esistito, solo che tante e tante canzoni famose rubate a artisti stranieri, esatto, si teneva tutto nascosto che erano cover, rifacimenti di canzoni incise, ma in originale canzoni di altri. (ma poi ci stavano dilettanti che facevano cover della cover, esatto stessa canzone ma cantata da un dilettante, dove stessa canzone il disco costava 300£ e invece originale costava 900£. Come in America la furbata era a far suonare sul disco operai a stipendio della casa discografica, i cosiddetti turnisti. Domandate a Leon Russell, che quello che con una band aveva accompagnato Joe Cocker nel suo tour americano, il mitico Mad Dogs An Englishman, e perché questo? esatto, gli operai più bravi a suonare dei musicisti della band titolare del disco. Ma sul disco non si poteva dire, non si potevano mettere i nomi degli operai che avevano suonato. Esatto, i fans non avrebbero capito, i fans pensavano che erano i loro idoli a suonare sul disco, dirgli la verità, esatto, di colpo non avrebbero più amato i loro idoli. Esatto, di colpo, si sarebbe fermato il giro di affari che ruotava intorno alla band e al cantante. Esatto, si sarebbe fermato tutto il fatturato e tutto l’indotto che gira intorno a gli idoli dello spettacolo. Esatto, compreso anche le false storie amorose, create a arte e per vendere riviste specializzate in spettegolezzi e che non avrebbero interessato più a nessuna ragazza e a nessuna donna. Poi, suonare dal vivo è altro paio di maniche, nessuno si accorge di qualche steccata, dal vivo, ci si accorge solo se si va fuori tempo, mai ci si accorge delle steccate. Questo che il sottoscritto ci si accorge che suona malissimo, oltre che suonare sporco, perché quasi sempre fuori tempo, esatto, uno scaccione. Ma tanto il sottoscritto non deve andare a suonare in piazza, è un passatempo e rimane un passatempo) Ai tempi ci stava ancora tanta ignoranza di quel che si faceva in fatto di canzoni a l’estero, nessuno ai tempi conosceva le canzoni straniere. Le case discografiche pagavano il dipendente che lo mandavano in Inghilterra e in America a comperare centinaia di dischi a la volta. Poi, li ascoltavano, e la canzone che più si adattava al gusto del ascoltatore medio italiano, ne facevano cover, stessa musica ma con testo e parole cambiate, testo completamente diverso ma in italiano a raccontare nella canzone quello che al consumatore di dischi italiano medio gli piaceva. Esatto, gli italiani a copiare canzoni degli altri, e gli altri a copiare le canzoni degli italiani, anche se molto meno di quel che copiavano gli italiani. Difatti, viene che, I CHIODI indovinano la canzone da copiare, esatto, I’M Believer, esatto, una hit di quei ..tronzetti the Monkees. Però, stessa idea l’aveva avuta anche Caterina Caselli, (la canzone, esatto, la canzone Sono Bugiarda) e al tempo una delle cantanti più famose d’Italia, e con una cover più bella, con testo più bello per il consumatore di dischi italiano medio, aveva rovinato le vendite del disco a I CHIODI. Detto di casa discografica Novelty, ecco che diventa il filo di congiungimento per altra storiella, ecco che nasce storia di altra band. Ai tempi, non ci stava distanziamento, e le feste di paese, specie quelle dedicate al patrono erano cosa sentita. Siamo primi anni ’60, la musica era solo dal vivo. I musicisti per raggranellare qualche soldo si sobbarcavano km e km, visto la concorrenza che ci stava, già tanto trovare una sagra o festa libera da poter suonare per poche palanche. (non è come adesso, che sparita la concorrenza, sono le band a fare il prezzo. Esatto, è stato fatto morire un intero settore e anche economico, ma riuscite a immaginare il giro che ci sta dietro a un evento musicale dal vivo? non è solo la vendita della strumentazione, se avete fantasia, usatela, e fatto morire e solo perchè dava fastidio che gente coi capelli lunghi si radunava in massa, e solo perchè a chi coi capelli lunghi poco ammaestrabile da l’establishment in sella al cavallo del potere) Come capitava a volte, l’organizzazione, era quel che era, esatto lo stesso identico come al Torneo Podistico. Viene che, Fausto Leali, a quel tempo Fausto Denis (ma poi era è usuale cambiare di nome, di prendere nome che ti appiccicava la casa discografica, specie le donne a cambiare nome di battesimo con altro che suona meglio) arriva in paese a tal festa del patrono, prima di lui ci sta un complessino di ragazzi, piemontesi. Arrivato sul posto Fausto Denis Leali, nemmeno conosceva questi ragazzi, quelli che poi sarebbero diventati la sua band, esatto, Fausto Denis & the Novelty. Esatto, che stato il discografico a farli conoscere e mettere assieme. Il successo, se così si può chiamare, non tardò a arrivare, anche perché, poco dopo, entrarono nel giro del Clan di Celentano. Esatto, una specie di scuderia di cantanti e complessi de l’epoca, e capitanata da Adriano Celentano. Quello che poi dieci anni dopo aveva fatto anche Lucio Battisti con la etichetta discografica la Numero Uno. Sta di fatto che, Fausto Denis e the Novelty, hanno l’onore di fare da spalla anche al tour italiano dei the Beatles anno 1965. Assieme a I New Dada, dove spiccava Maurizio Arceri RIP, (dove poi aveva con la moglie Christina Moser dato vita a un duo, che prendeva dalle loro iniziali, i Krisma. Dove a metà anni ’60 Maurizio Arceri era ne l’immaginario erotico di tutte le donne. Esatto, facevano amore col moroso ma pensavano che stavano con Maurizio Arcieri) a differenza di Fausto Denis Leali, proveniente da famiglia povera, ma la taglio corta, a differenza, I New Dada, provenivano da la borghesia benestante. Il terzo a fare da spalla alle tre serate italiane del tour the Beatles ci stava anche un altro cantante, Peppino di Capri. Dai ricordi di Fausto Denis & the Novelty, ne viene fuori che the Beatles erano quattro ragazzi alla mano, non si atteggiavano a star, anzi. Tanto che, hanno avuto piacere che di due loro canzoni Fausto Denis Leali e the Novelty avevano voluto fare cover. Però c’è un però, ai tempi, se non andavi con una hit nei primi posti della hit parade italiana, era dura a sbarcare lunario e solo a salire sul palco delle sagre e feste paesane. Ecco che, quando Peppino di Capri, lui si famoso e con diverse hit a entrare nella hit parade, questo che quando Peppino di Capri mette su una nuova band I New Rocker’s, band che doveva accompagnarlo alle serate, si è ricordato dei Novelty e ne aveva ingaggiati un paio. Esatto, come si fa a non capire, sei giovane, le palanche che si fanno a suonare per feste e sagre son quel che sono, (esatto a feste e sagre il pubblico non paga ingresso, tutto offerto dal comune, questo che questo manca, mancano le vecchie feste e le vecchie sagre a ingresso gratuito, dove spesso facevano tanto bene alla psiche delle persone, ma anche allo spirito delle persone. Una socialità che terapia meglio di una medicina) ecco che quando il cantante famoso ti fa vedere le palanche, come si fa a dirgli di no. Stessa cosa de la band dove suonava il mio compare di nozze, non riuscivano a “sfondare” e quando due di loro hanno ricevuto offerta da Marcella Bella, piantato la Bottega Del Fabbro sono entrati nella band che accompagnava Marcella Bella. (una volta a un torneo serale di calcio, il titolare di una squadra che doveva disputare la finale, non si è fatto trovare in campo, si è venuto a sapere che aveva preferito andare in panchina di altra squadra che disputava torneo serale di Polpenazze, esatto, beccava 200mila£ a fare panchina, mentre a fare titolare nella finale, dallo sponsor della squadra beccava a giocare 80mila£.) Carissimi, quando le cose si fanno per lavoro, la prima cosa sono le palanche. Quando le cose le fai per passione di raggiungere sogno, le palanche contano meno, molto di meno. Per dire, la canzone più famosa di Bob Marley, No Woman No Cry, non è firmata solo da Bob Marley RIP. Sicuro che siete a conoscenza che Bob Marley è stato una persona di gran cuore generoso, nato povero, nato poverissimo nel malfamato quartiere Trenchtown di Kingston capitale della Jamaica. Esatto, il malfamato quartiere di Trenchtown, dove gli aveva dedicato anche delle canzoni al suo quartiere. Ebbene, aveva un amico che ancora giovane era diventato disabile, al suo sostentamento ci pensava Bob Marley. Un giorno l’amico disabile gli fa a Bob Marley, fortuna che ci stai tu, non riesco a immaginare come riuscirei a sopravvivere se ti capitasse qualcosa di brutto, li al quartiere le sparatorie fra bande rivali erano a tutti i giorni, quotidianamente. Ebbene, ecco che, Bob Marley aveva fatto firmare quella canzone anche al suo amico disabile, in modo che, se gli fosse successo qualcosa a lui, il suo amico avrebbe tirato avanti coi diritti d’autore di tal canzone. Non un’altra canzone, quella più famosa. Bob Marley l’ha sempre detto, quando ho scritto quella canzone, già lo sapevo che sarebbe diventata una hit mondiale. Ma di Bob Marley i benpensanti l’hanno sempre dipinto in brutti colori, dove una persona più alla mano di così, difficile trovarla e che nasca ancora. Per dire, Bob Marley deve fare, su pressione della casa discografica, deve fare tour in America e per far aumentare le vendite dei dischi, che in Inghilterra mvendite già alle stelle. Viene che sta partendo il tour the Commodores, quelli di Lionel Ritchie, e l’impresario gli dice: sentite perché per risparmiare sulle spese del tour li uniamo assieme quello the Commodores e quello di Bob Marley & the Wailers. Viene che il contrasto è su chi deve avere il ruolo di protagonista e chi il ruolo gruppo spalla, l’impresario gli dice, sai magari the Commodores sono americani, forse è meglio che è Bob Marley a fare da spalla, e il discografico, ma quando mai che Bob Marley, ai vertici delle classifiche inglesi, gli si fa fare da spalla e con nome sul manifesto più in piccolo. Lì presente alla discussione ci sta anche Bob Marley, il quale, zittisce il suo discografico e rivolto a l’impresario gli dice: the Commodores sono un eccellente gruppo e Bob Marley & the Wailer sono lieti e onorati a far loro da spalla. Carissimi, ne ho visti pochi che, da situazione di gallo nel pollaio, hanno accettato di fare umile lavoro e parte di gallina. (anche Jimi Hendrix RIP, cosa che il sottoscritto, al suo posto, non avrebbe mai accettato. Far da spalla e in America a quei ..tronzetti the Monkees, lui che aveva sfidato Eric Clapton a casa sua. Lui che aveva mandato a…’ulo Little Richard RIP, che tanti di chi metterò nomi non sono più in vita, ecco che però magari capita che non di tutti metterò il distinguo. No, caro Jimi, non stava ne in cielo ne in terra, tu nigger e per delle palanche in più, no non sta ne in cielo e ne in terra) Ne ho conosciuti e visti pochi, uno, è stato il mio maestro di radiotecnica, a pulire i cessi che noi sporcavamo di merda e che però non pulivamo. La sbrodolata sui complessi italiani dei anni ’60 e ’70 continua, c’è tempo, tanto, prima che qui al Torneo Podistico si ritorni a gareggiare con la corsa a piedi in vicinanza, minimo passa ancora altri uno o due anni, e minimo. Oramai il virus, questo virus diventerà forse come il virus de l’influenza? diventerà situazione ciclica? ce lo troveremo sempre tra i piedi a ogni anno? e a ogni anno nuova mutazione? Speriamo di no. Tanto, forse meglio che chi di dovere, di pensare che bisogna iniziare a pensarci di conviverci? ma in altro modo? O rimaniamo dietro le sbarre fino a quando? Ancora altri anni? e ancora distanziati e con mascherina anche dopo portentoso vaccino di laboratorio? Se tanto mi da tanto, mi sa che i contatti umani rimarranno solo che un ricordo. (che i nostri nipoti studieranno a scuola di quando i bipedi, però poco intelligenti, che non capivano la bellezza del contatto tramite uno schermo, da poco intelligenti amavano contatti sociali in vicinanza e a tu per tu, a scambiarsi anche effusioni amorose e baci, esatto, cosa di altri tempi e tempi sorpassati) Esatto, non ho ancora capito cosa più grave? il perché si intasano gli ospedali? o perché è alto tasso di mortalità? Perché, per dire, ne muoiono di più per via di problemi cardiovascolari, e non è che smettono di vendere sigarette, alcolici e carne e formaggio, tra causa principale di aumento di malattia di colesterolemia, che a sua volta, causa che predispone a problemi cardiovascolari. Capisco che non c’è contagio, ma i morti in quel caso non contano? Esatto, in Italia, stesso tasso di mortalità, 100mila anno morti di Covid 19, 100mila anno morti per via di problemi cardiaci. I numeri sono quelli, di diverso l’intasamento negli ospedali. Ma se non ci stanno ospedali la colpa sarà di qualcuno? o no? Esatto, la principale colpa ce l’ha proprio il popolo, che dove era quando si stava a tagliare posti in ospedale? Poi, stessa cosa delle visite mediche che si aspetta mesi e mesi, se va bene, se va bene che non aspettare 1 anno. Stessa cosa dei sportelli di uffici della burocrazia, a fare code, ma il popolo a protestare non si vede? non si vede nessuno a dire ma mettiamo due sportelli in più con due operatori in più. Il popolo perde mezza giornata di lavoro e per 10minuti di burocrazia, e però il popolo si lamenta e basta? Tanto stasera c’è la finale del Grande Fratello, che vuoi di più. Che l’ha detto anche il tale, che nessun programma a andare in onda e spesso ne l’arco di 1 anno e in prima serata come la sincera e istruttiva tal trasmissione tv, e visto chi guarda tal programma, che sono tantissimi, e forse tu pensi di cambiare l’Italia con chi incollato al Grande Fratello? Auguri. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

proprio tempi indietro, meglio adesso divertirsi in video conferenza e imbambolati davanti a uno schermo
Meno male che i tempi sono cambiati e che adesso siamo andati avanti, molto avanti

sbrodolata che va a parlare di tempi passati, dove essere giovani non era il farsi vedere con tal aggeggio a l’ultima moda in mano, ma essere giovani voleva dire vivere, vivere in mezzo a altri giovani come te e felici e contenti di sparare e fare cazzate. ma come si fa a non capire gli assembramenti, ai giovani di Covid 19 non gli ne può fregar di meno, non sono ancora animali addomesticati, non gli piace di vivere dietro le sbarre dello zoo. Se a un giovane gli rubi la sua gioventù, cosa gli rimane di vivere? Pensa ai vaccini piuttosto, pensa a riaprire gli ospedali, che se adesso si intasano è solo il perchè hai voluto chiudere quelli che ci stavano. Apri nuovi ospedali, vedrai che il problema intasamento lo risolvi, e lo risolvi alla grande, e creando anche lavoro per nuovi addetti alla sanità, quelli specializzati in malattie infettive e epidemie e pandemie. Che specializzati solo in quello, e non un approssimazione come adesso, se lo fai è un investimento, visto i tempi e il cibo che mangiamo, sicuro che epidemie e pandemie diventeranno a l’ordine del giorno, da conviverci, non di farci comandare da un virus e stare chiusi dietro le sbarre dello zoo come tanti animali in gabbia e occhio imbambolato alla televisione. Chi di dovere, magari mediti se solo che cazzata
Ma prima di sbrodolare di anno 1972, c’è da ricordare anche il Palermo Festival Pop dove a settembre come star di tal Palermo Festival Pop erano Fausto Leali, (dove tanto ci starebbe da sbrodolare, uno dei pionieri della musica italiana) the Black Sabbath, Bill Wyman’s (ex the Rolling Stones) the Tucky Buzzard (anche loro del giro the Rolling Stones) Ma ritorno a anno 1972 (perchè poi farsi venire in mente tutti i Festival Pop che si tenevano a quei tempi, sfido chiunque. Per dire, provate domandare a qualche podista castiglionese se si ricordano del Castiglione Delle Stiviere Festival Pop, per dire, o domandare a quei podisti di Barghe la kermesse musicale che li al teatro del loro oratorio. Esatto, ai tempi era cosa frequente che i ragazzi e le ragazze imparavano a suonare, chi correva a piedi erano pochi, molto pochi di ragazzi, i cantanti erano le vere star, gli idoli sportivi son venuti dopo) uno degli anni dove sono stati composti tra i più bei dischi e più belle canzoni di sempre. Poi, hai 16 anni, tutto ti sembra più bello, e Daniela di ….llo lo era bella davvero. Ecco, detto questo, quel che la musica ricorda di più bello a anno 1972 è il diventato famosissimo Festival Pop di Villa Pamphili. Anno ’72, l’anno dell’esplosione creativa in fatto musicale, l’anno delle cose turche. (riporto sempre e anche oltre che ricordi del sottoscritto i ricordi di Eddie Ponti, dove la sbrodolata è mischiata, suoi ricordi e ricordi del sottoscritto) Andare a continuare di sbrodolare di Festival Pop a l’aperto, si inizia a fine maggio con Villa Pamphili, ottenuta miracolosamente da Cipriani, nonostante le ire di Beni Culturali Italia Nostra e di tutti i benpensanti moderati. (esatto, quelli che: Mai Mia Figlia Con Uno Di Quelli) Fu una maratona pop che durò ininterrottamente una settimana. Prima, al Foro Italico ci fu una specie di prova generale nello spettacolo organizzato in appoggio all’opera di Don Mario Picchi RIP (il prete che si era dato da fare e cercava di aiutare in tutti i modi le vittime, specie, vittime della droga!!!) il tempo si era messo bello, e dopo una primavera marcia, questa fine di maggio aveva tutto il sapore dell’estate. Sui prati di Villa Pamphili i primi arrivati, hippies in sacco a pelo e tribù di alternativi, che accampati li, sui prati; qualcuno protesta perchè hanno prosciugato il lago e accusa qualche organizzatore di sabotaggio. In realtà, e per motivi di sicurezza, il laghetto l’aveva asciugato il Comune per paura che, magari qualcuno ci finisse dentro, sai a quei Festival Pop ci stavano anche gli eccessi, e metti che magari qualcuno ci finiva dentro? Uno per protesta (ma caro Eddie, protesta per che cosa, solo che dare scandalo. La protesta si fa in altro modo) aspetta le prime note d’inizio al festival e stende con cura una coperta sul dolce declivio della collina ci si stende sopra, si toglie anche lo slip e coscienziosamente, si dà a fare, incurante della folla, con la mano, inizia il movimento del falegname (esatto a trastullarsi il gingillo, che il sottoscritto non c’era, ma di logico che gingillo di gran calibro, di piccolo calibro non ci sta nessuno a farsi vedere. Che il sottoscritto qualcosa ne sa, difatti si è sempre nascosto). Viene portato fuori di forza e avvolto nella sua coperta. Il tal Festival è da subito un grande successo, sin dalla prima giornata. Esatto un festival diventato inimitabile e indimenticabile quello di “Villa Pamphili ’72“. (dai reportage che il sottoscritto leggeva su Ciao 2001, è stato forse il Festival Pop che aveva riscosso più tanto successo, forse per via della coreografia del posto, un posto anche sito archeologico e di cultura di gran valore. Ma dove il sottoscritto, esatto, sapete da che parte pende, per il sottoscritto i più belli Festival Pop quelli organizzati da la rivista alternativa e di controcultura italiana, esatto, la rivista Re Nudo, che il sottoscritto la comperava ancora quando solo che ciclostilata e che la distribuivano ai vari live delle star del rock internazionale in tour in Italia) Iniziano, discretamente, i ragazzini della Fine del Libro e poi seguono, per tre giorni, nel più caotico e disordine di approssimativa organizzazione (esatto, tutto live, tutto dal vivo, non è come Sanremo con prove e playback, a capirla. Esatto, Festival Pop tali e quali come tante e tante gare del Torneo Podistico? disorganizzate ma stupende): Sammy Set (cioè, il Sammy Barbot, esatto, quello che tanti di voi ricorderanno per la trasmisione tv “Piccolo Slam”), Francesco De Gregori (che debutta dal vivo, prima solo che apprezzato autore di canzoni per altri cantanti), Mary Afi con gli Osibisa, i Four Kents (con uno show dal sound del tutto nuovo, diverso dal solito che portavano in spettacolo gli anni precedenti), Richard Benson, il Punto, Bobby Solo, (forse in cerca di un rilancio, nel senso che i vecchi idoli della canzone italiana, colti impreparati dal fatto che la musica aveva cambiato direzione e genere, tanti invano a cercare di rigenerarsi come attuali e nuovi. Che anche Morandi in crisi a cavallo anni ’70, e rinato grazie a interessamento di Mogol. Esatto, che tanti rinati solo che per interessamento di Mogol, dove gli aveva scritto canzone per rilanciarli nel mondo canoro. Dove se ci sta un papà di tutti i cantanti e i complessi della musica italiana, esatto, questi è Mogol) Polkaldo, Paola Carosi, i Forum Livii, il Banco del Mutuo Soccorso, Quella Vecchia Locanda, Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, Nature featuring Nadia, Living Music, Non Calpestare le Aiuole (i peggiori che si sono esibiti, parere di Eddie Ponti. Che però, caro Eddie, se quelli erano i peggiori, adesso come è che siamo messi? Con quelli messi sul piedistallo dai talent show, che di capacità poco e niente. Adesso dimmi tu se nascono ancora tanti musicisti che come nascevano 50’anni fa. Dimmi tu, che se domandi a un ragazzo di 16 anni di fare il nome di dieci band italiane ancora in attività se ci riesce a contarne almeno fino a cinque, è già tanto. Caro Eddie, siamo messi male, più nessuno a esser capace di suonare uno strumento in compagnia a altri, lo spirito della band è scomparso e sacrificato su l’altare della musica fatta in solitario e in casa e con computer. Anche se poco, il sottoscritto, qualcosa ne sa, visto che in questo momento, il mio giovane amico vicino di casa ci dilettiamo a imparare a suonare canzoni tramite computer tutorial e con flauto dolce e tastiere, al momento abbandonato la chitarra per via delle dita diventate come dei cotechini), Era d’Acquario, gli Anemoni, i New Trolls, Claudio Rocchi, Garybaldi, Fine del Viaggio, e chiusura favolosa, the Trip. Tre i complessi stranieri ospiti e tutti e tre di grande spessore artistico e musicale: Hookfoot, Hawkwind, (esatto la ex band di Lemmy Kilmister RIP, che dopo che essere stato in manicomio, era stato sbattuto fuori da la band che lui stesso aveva fondato, che poi loro andati a finire come sono andati a finire. Loro morti, e mentre Lemmy, esatto, ritornato più forte di prima e con la sua nuova band the Motorhead. Esatto, questo fatto è anche il fatto principale che ha dato l’ispirazione del mitico e cult film School of Rock) Van Der Graaf Generator! (scusate se è poco, tra le band, rock progressive il genere, che più mi sono rimaste nel cuore, dove ai tempi avevano più successo, vendevano più dischi di the Genesis e di the King Crimson) In questo Pamphili Festival Pop, successe veramente di tutto: ci arrestarono la prima sera, noi ritardatari, con l’ausilio di ferocissimi cani poliziotto; i giornali dei benpensanti moderati, dettero grande rilievo alla notizia che ragazza trovata con una scatoletta contenente “droga” (esatto, prezzolate giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo a dipingere il quadro e col colore che vuole il loro padrone) e poi si dimenticarono di precisare che all’analisi le pasticche si erano rivelate semplici pillole anticoncezionali, e che i controllori de l’ordine in divisa, solo che sgridati per eccesso di zelo. (esatto, i giornali del padrone, mai e poi mai a smentire i fatti, esatto, mai a far cenno di smentita, se smentita va a contrariare la linea politica di tal giornali. Esatto, mai di rettificare se fa scomodo al padrone) L’infelice vicinato (tutti gli abitanti di Monteverde Nuovo) mandava petizioni ai giornali invocando un po’ di silenzio; (sicuro che il vicinato aveva ragione, tutti hanno diritto di dormire, sicuro che a tal ora meglio che non disturbare. Questa è regola da far rispettare, capelli lunghi compresi) l’Osservatore Romano deplorava il tutto e lanciava sacri fulmini contro la generazione dei capelli lunghi. (da sempre invisi alla Chiesa e specie per la disinibita libertà in campo sessuale) Sembra che il papa di allora avesse personalmente espresso la sua riprovazione al Sindaco di Roma. (dove è l’unico Stato Sovrano che gli è permesso di interferire nei affari di altro Stato? dove li non erano radunati in luogo di culto. Dove non ho mai sentito un papa a scagliarsi contro la Figc, per via del casino fatto dagli ultras alle partite di calcio) Gli improvvisati della carriera di intraprendere carriera politica, chi di destra chi di sinistra e chi di centro, in tal Festival ci avevano visto modo di mettersi in vista e di fare rodaggio e di farsi pubblicità e raccattare futuri voti, attuavano il primo (e non riuscito) tentativo di mescolare le loro velleità politica sfruttando tal memorabile evento della musica, che di fatto, tanta e ridondante risonanza stava riscuotendo a livello giovanile nazionale. (ma è la stessa cosa anche con le grandi maratone. prima quando ci stavano pochi partecipanti, mai nemmeno uno scalzacane di politico a presenziare, dopo, diventate le migliaia e migliaia di partecipanti, tutte le autorità che contano in pompa magna. Più magna che pompa) Eravamo (sta parlando Eddie Ponti) in onda in diretta con “Per voi giovani”, (esatto, il programma radio più ascoltato de la generazione sotto i trent’anni) ci riprendevano tre o quattro televisioni e parlavano di noi ventisei fra quotidiani e periodici! Grandioso, ma non c’era tempo di riposare l’indomani (primo giugno) cominciava il secondo festival ”D’ Avanguardia”, quello che organizzato da Bernardi. Esatto chiuso col Pamphili Festival Pop, subito di scena il secondo Festival Pop di Musica D’Avanguardia e di Nuove Tendenze, e questa volta non a Viareggio, visto il casino de l’anno prima, ma sempre li a Roma, spostati al Foro Italico. Bei tempi, tempi di socialità e aggregazione. Nella squallida cornice del Foro Italico (stadio del tennis, figuratevi. Sempre Eddie Ponti a ricordare) passano uno dopo l’altro, con il solito incubo di una giuria prezzolata che darà premi ai soliti raccomandati dalle majors case discografiche, (esatto, stessa cosa che son stati assegnati tre volte in quattro anni campionato italiano di corsa in montagna a tal società. ma dove sta la serietà?) i Jumbo (favolosi, rock progressive italiano tra i più belli e, come quasi tutti quelli dai capelli lunghi di quei tempi, colpiti da la scure della censura, specie con il loro lp Vietato Ai Minori Di 18 Anni?), la Nuova Idea (con Belloni ed Usài, diventeranno futuri New Trolls), i Living Music, Mia Martini, il Banco del Mutuo Soccorso, i New Trolls, i Fratelli La Bionda, le Metamorfosi, i Circus 2000 (con Silvana, più tardi componente delle Streghe), i Rocky’s Filii (anche loro alla loro prima uscita live) e due stupefacenti novità: il Teatro dei Burattini, due ragazzi che poi sono scomparsi ma che con un fagotto (o era un oboe?) e una chitarra facevano Bach. Alan Sorrenti (esatto, anche lui stessa metamorfosi di Mia Martini, dopo il successo e palanche in gaiofa, in tasca, da contro il sistema, a diventare ambasciatore del sistema. Esatto, facile fare i moderati con le palanche in tasca) del quale non penso sia il caso di aggiungere niente ora anche se quella sera dovetti prendere il pubblico a calci in bocca perchè lo ascoltasse. Ospiti stranieri alla manifestazione, deludenti Spencer Davis Group, (una delle band mitiche della storia del rock) la Electric Light Orchestra (esatto, i mitici ex the Move, quelli dove Equipe 84 avevano fatto cover, la mitica Tutta Mia La Citta. Dopo che, Roy Wood dopo aver fondato la rock band Eletric Light Orchestra era uscito l’anno dopo e dando vita a nuova band battezzata the Wizard) e gli straordinari Wild Turkey.(nati da le costole di due ex Jethro Tull, una delle rock band che hanno portato ai massimi livelli il rock progressive. Dove che il live al palasport di Bologna, il più bello che avuto la fortuna di assistere il sottoscritto) Poco tempo per riposare dopo tanta maratona, ed ecco che partiamo, destinazione Travagliato (Brescia) Esatto, il mitico Travagliato Festival Pop, dove troviamo (sempre Eddie Ponti che parla) hippies, pioggia e Francesco Guccini (che, visto il meteo, preferisce cantare “La locomotiva” nella pizzeria), i Dalton (bresciani, ma dei complessi bresciani a cavallo anni ’70, magari ci sta dentro sbrodolata a parte, a cominciare dal mio compaesano, diventato uno dei protagonisti assoluti di quei stupendi anni musicali che sono stati gli anni’60/’70 esatto, gli inizi sono stati Fausto Denis & the Novelty, stati anche band spalla the Beatles, scusate se è poco. Esatto, Fausto Leali è stato uno dei più grandi cantanti italiani e di sempre. La voce roca, non Joe Cocker, il copyright è del nuvolentese Fausto Leali. Ma se un giorno sbrodolerò dei protagonisti bresciani della musica italiana, di logica che di Fausto Leali c’è tanto di sbrodolare), la Bottega del Fabbro, (bresciani anche loro, dove il batterista, Aleardo Tommasi RIP, testimone di nozze del sottoscritto. Che band nata da chi erano ex complesso Baronetti, che ex residence complesso del dancing Capretti di Calcinato, in quanto lo zoccolo erano ragazzi di Calcinato, dove diventati la Bottega Del Fabbro stati spalla anche de le più famose band italiane tra le quali Nomadi / Pooh / Nuovi Angeli) i De De Lind, i Garybaldi, (dal sound molto hendrixiano, poi sempre più si sono spostati verso il progressive. Esatto, se i primi anni ’70 non suonavi rock progressive non eri nessuno. Dove, the Rolling Stones, andati un po’ oscurati da questo nuovo genere, fanno la canzone che tradotto il titolo in italiano suona così: Questa Musica E’ Solo Rock ‘N’ Roll Ma Mi Piace, e in contrasto col genere “Progressive”. Dove poi è stato il genere punk a mandare nel vecchiume tal genere rock progressive) i Top 4, Nadya, il Rovescio della Medaglia (visti live a Travagliato, ma non a questo Festival) e gli stranieri, allora peggio che sconosciuti Ten Years After (ma Eddie Ponti, ma che ..zzo stai a dire, forse sconosciuti per te, ma non ti dice niente Festival di Woodstock? non ti dice niente la canzone I’M Go Home? non ti dice niente il nome di Alvin Lee? Che uno dei chitarristi più bravi e virtuosi di tutti i tempi, dove the Ten Years After tra i massimi interpreti del hard rock. Non ti dice niente lp Watts, che andavamo a casa del Pina a ascoltare il disco e non solo Led Zeppelin e Deep Purple. Ma che ..zzo stai a dire Eddie) Embryo.(tedeschi, tra i pionieri della genere musica elettronica tedesco, conosciuto come genere Krautrock) Esatto, chi parla e solo di corsa a piedi, sei poi sicuro che ne sappia poi così tanto di corsa a piedi? frase rubata al grande allenatore di calcio, esatto, fatto cover di frase rubata a Mourinho. CONTINUA 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)



sbrodolata che va a sparare cazzate su che ci stanno due tipi di bipedi, chi l’eguaglianza e chi solo il vantaggio personale
A quel primo Festival Pop di Caracalla, anche gli OSANNA (visti live nel loro periodo di maggior splendore, a l’epoca del disco Palepoli, dove sul palcoscenico con coreografie che erano vero e proprio momento anche di spettacolo di teatro) poi un gruppo di cantanti di colore che spesso anche in televisione, FOUR KENTS, tralascio le altre band italiane e inglesi e tedesche e olandesi, e andate nel dimenticatoio, o che si sono sciolte e per formarne altre e, per fermarmi su ESPERIENZE, una band italiana dove il cantante Francesco Di Giacomo, scotomato Big, per via della sua stazza. (dove, poco tempo dopo diventato il cantante di una delle band storiche del progressive italiano, esatto, Il Banco Del Mutuo Soccorso. Una delle più belle voci del panorama musicale italiano, Un cantante anche apprezzato da padre Tortelli, un prete degli Artigianelli che appassionato di musica, che gli piaceva molto il loro primo disco lp omonimo, e dopo seguito lp Darwin, poi, non sono più stati a l’altezza delle origini. Esatto, come tutti gli artisti, dopo qualche tempo l’ispirazione li lascia, li abbandona, le eccezioni sono a confermare la regola, magari fanno anche una ventina di dischi, ma mai a l’altezza dei primi due o tre. Esatto, come nello sport, quando non hai più fame i sacrifici pesano, e nella musica, quando assapori la bella vita, l’ispirazione ti lascia. Siamo li al bar della sala di ballo Capretti, seduti a un tavolo del bar ci stanno i componenti di tal band, dai cessi esce Francesco “Big” Di Giacomo e rivolto agli altri gli fa … ho fatto uno … che sembrava di aver partorito un bambino … Esatto, ai tempi era così, anche le star stavano in mezzo alla gente, come uno di noi. Non è come adesso che certe star devi prendere appuntamento per incontrarli) C’è da dire che, per i giornalisti abituati a la canzone melodica italiana, questo festival li ha colti impreparati, certi giornalisti di musica conoscevano solo Celentano, Morandi, la Pavone, e la Mina e compagnia bella, trovarsi inviati di giornale in quel contesto, erano come dei pesci fuori acqua. Ma ancora adesso è così e non solo nel settore della musica, i giornalisti non è che si intendono di quel che devono andare li e di raccontare. Esatto, devono dipingere la situazione e solo come glie lo ha commissionato il padrone del giornale, ne vale la loro busta paga. Esatto, è forse come i ministri al governo, l’importante è occupare la poltrona? poi capaci o non capaci è altro paio di maniche? L’anno seguente c’è stato il secondo Caracalla Festival Pop, dove questa volta ingresso a pagamento, trecento lire il costo del biglietto (non vi dico le proteste. Esatto, ai tempi, il sottoscritto era uno di quelli che spesso e volentieri approfittava de l’occasione e per entrare a assistere a gratis. Ai tempi era così, lo slogan era: la musica è di tutti, non solo di chi la fa. E iniziato a sentire le prime note del concerto, ci stava immancabile, noi lo chiamavamo “sfondamento”, esatto, centinaia e centinaia di persone a premere in massa su il servizio d’ordine, e per che non ci scappasse il morto, l’organizzatore dava l’ok di lasciar perdere e far entrare tutti. Quante volte, il sottoscritto ragazzino, quelli più grandi a inveire contro Mamone, uno dei major organizzatori concerti dal vivo in Italia. Il povero Mamone ne aveva di sprecare fiato e di far capire i costi che doveva sostenere un organizzatore, che non si poteva pretendere che le band straniere e italiane salissero sul palco e a gratis. Esatto, situazione di comportamento da MARCI approfittatori, dove poi quelli, oltre a tradire lo spirito dei capelli lunghi, si sono politicizzati ne l’extremismo e hanno dato inizio al brutto periodo conosciuto come gli “Anni Di Piombo”. Dove anche tal grande allenatore dei marciatori, da quel momento aveva preso le distanze di questo nuovo modo di pensare. Esatto, colpa di quei MARCI, spesso sobillati dai infiltrati, di colpo tal movimento dai capelli lunghi da simpatico a diventare odiato. Dove poi in seguito, esatto, un dai dai tutti a farsi tagliare i capelli. Esatto, la musica stava cambiando, di colpo i capelli lunghi diventati come dei dinosauri in via d’estinzione, e adesso estinti da tanto e tanto tempo. Però, puoi si far tagliare i capelli lunghi, ma gli ideali, quelli, rimangono ben piantati nel cuore dei sopravvissuti e però i pochi sopravvissuti costretti a nascondersi) A quel secondo Caracalla Festival Pop, oltre a qualcuno che era presente l’anno prima, una band che noi di Brescia potevamo vederli spesso al mitico locale di S.Eufemia, esatto, il mitico Paradise, dove ne son passate tante di band emergenti italiane, quasi tutte passate lì da tal locale. Ai tempi, locale a l’avanguardia in questo campo musicale, sto parlando di Paradise e in questo caso della band PANNA FREDDA. (a quel periodo a Roma sindaco chiacchierato, ma non è una novità. In quel periodo a Roma, anche se chiacchierato, ci stava un sindaco che capiva le problematiche e le situazioni giovanili, e nonostante la destra della politica italiana che contrastava tal manifestazioni giovanili e non causa Covid 19, ma causa con presenza di quelli coi capelli lunghi, e nonostante la Chiesa protestasse, tal sindaco, e pur essendo un Democristiano, anche se magari scomodo, di essere sindaco di mentalità molto aperta, e di avere a cuore gli aspetti di vita sociale anche dei giovani de l’altra parte meno addomesticata. Poi, sindaco condannato da inchiesta di Mani Pulite di Roma, siamo primi anni ’70, inchiesta di quei tempi, che Roma non è da adesso che i sindaci hanno problemi, che però, dopo processo, riconosciuto estraneo ai fatti. Esatto, lo Stato ha dovuto risarcirlo di 100 milioni di £. Non ci siamo, mi sta venendo orticaria, non vorrei mai che sotto sotto è sempre la storiella del magna magna e imbortolando il popolo con delle solite mandrakate. Che magari, è forse la storiella che, mettiamoci d’accordo, ti incolpo, poi salta fuori che non è vero, ti faccio prendere cospicuo risarcimento e poi facciamo a percentuale tra noi? Pensar male si fa peccato, questo sicuro, ma nessuno come in Italia è bravo a fare mandrakate? e gli italiani sono maestri del settore? Storia di siringhe e mascherine è casuale è solo puro caso, se ci stanno delle similitudini è solo che casuale, non cercata e non voluta, riporto solo da cronaca, basta andare in archivio e prendere i giornali de l’epoca) A questa edizione del secondo Caracalla Festival Pop, programmata di due giorni, visto il successo e per tirar su ancora un po’ di palanche in più, si è allungata di un giorno, da due giorni passata a tre giorni, dove i vincitori di tal secondo Festival Pop di Caracalla gli OSANNA. Sulla scia del successo dei Festival Pop a l’aperto, ecco che prende il via anche il primo Festival Pop di Viareggio. Manifestazione battezzata Viareggio Festival de Musica Di Avanguardia e delle Nuove Tendenze. La partenza è stata col piede sbagliato e poi finito ancora peggio. Visto la pioggia, da cosa che non si dovrebbe mai fare, è mancanza di rispetto al popolo, è stabilire gerarchie, è stabilire che c’è chi vale 1 e tutti gli altri Zero. (esatto, quello che adesso è concetto che la televisione spara fuori come il concetto dei MIGLIORI) Nel senso che, davanti al palco, in prima fila, erano stati sistemati un centinaio di posti a sedere, e riservati a le autorità (che sicuro, tal migliori, loro a assistere a gratis a non pagare ingresso). Mi vai a dire, e in mezzo a tal tipo di pubblico? che ci sta differenza? che non siamo tutti eguali? che le autorità seduti e comodi, e il popolo seduto in mezzo al fango, ma dove sta la logica? di logico che vai a innescare una bomba di proteste. Alle eliminatorie parteciparono ventiquattro complessi molti dei quali sono spariti per sempre; quelli che ricorda l’articolo della rivista sono: Flea on the Honey, le Madri Superiori (chitarrista Tony Sidney poi con il Perigeo), Marco Dedè e i Bobolink, Delirium (più volte visti live, sia spalla the Genesis che star di evento), Rovescio della Medaglia (visti live a Travagliato), Silver e i Baci, New Trolls, The Trip (dove il leader Joe Vescovi RIP il fidanzato di Mia Martini RIP, ma ancora non per molto), Osanna, Folks, Nuova Idea, Premiata Forneria Marconi (visti live più volte in formazione originale e ai tempi di maggior splendore, e anche come spalla di Van Der Graf Generator), Alluminogeni, Stormy Six (con Massimo Villa al canto), Circus 2000, Iskra e i Tombstones, Formula Tre, Capitolo Sei e molti altri, comprese due soliste: Tsabò e Mia Martini. Fra i gruppi stranieri che si esibivano c’era un gruppo di israeliani e gli allora sconosciutissimi Medicine Head. Il giallo scoppiò appena si cominciò a parlare di premiazione. La giuria era una farsa e altro non poteva essere visto, come che, tutti i discografici erano lì a pretendere il famoso riconoscimento per i loro protetti. (esatto, le majors sempre pronte a imporsi prepotentemente e per trarre vantaggio, stessa cosa dei talent show televisivi di adesso. Fatto che è ispirazione anche del finale della Battle Of The Band del mitico e cult film School Of Rock, di quando i ragazzino batterista dice a Jack Black, anche the Sex Pistols non hanno mai vinto niente, ma tutti li conoscono. In China, se parli coi ragazzi e le ragazze cinesi, due band conoscono tutti: the Led Zeppelin e the Sex Pistols) La Martini stava nella manica della RCA. La Premiata – che non si poteva non premiare – la PFM era patrocinata dalla Numero Uno, (esatto la Numero Uno, la major, la etichetta discografica di Lucio Battisti e ai tempi, se dicevi Battisti, dicevi anche Mogol, esatto, che l’accoppiata, il max, in fatto de l’establishment musicale italiano di quei tempi. Dove Mogol e Battisti, una sera avevano miracolato la televisione, la Rai. Ma di questo ne sbrodolerò il 23 settembre, anniversario di tal miracolo) i Folks, anche se scarsissimi avevano dietro la Ricordi, (esatto, come nei talent show televisivi, non importa se non sei bravo basta essere un belloccio e aver firmato contratto capestro con tal major manager discografico) la ‘P3’ curava i Delirium, gli Osanna li aveva presi Bernardi sotto contratto, i New Trolls erano della Fonit. Insomma fu subito chiaro che sarebbero rimasti fuori moltissimi gruppi validi da quella rosa di sei premiati che si era voluto stabilire. I gruppi si riunirono e la P.F.M. propose di rinunciare a priori ad ogni riconoscimento, (capite adesso perché la PFM era diversa da quel paludato e paludoso e torbido mondo discografico, che lasciati anche Battisti e Mogol, e a dare tutto, strumenti e amplificazione, in quel 14 giugno a l’Arena Civica di Milano e a gratis per ricordare un amico, morto il giorno prima, il grande Demetrio Stratos, ex Ribelli e che aveva fondato AREA. Dove a quel ricordo tanti e tanti a partecipare a gratis e per ricordare l’amico scomparso il giorno prima. Capite adesso perché gli americani avevano negato il visto d’ingresso a la PFM per il loro tour che volevano fare in America. Mi sembra strano che riuscite a immaginare. Capite adesso perché …ro …ani aveva lasciato la PFM e di contento a andare sul palco a Sanremo. Capite adesso di perché …uro …gani nelle canzoni scelte per ricordare Guccini non ci ha messo l’Avvelenata e la Locomotiva. Esatto, ci stanno chi da una parte, quelli sulle sedie, e ci stanno gli altri quelli seduti nel fango. A ognuno a scegliere il suo mondo di che parte stare e se stai dalla parte di chi comanda al momento, di logico che hai modo di trarre più vantaggio, di palanche sicuro) ma tutti quelli che si sentivano forti di protezioni altissime dissero di no, a quella proposta della PFM di fare di tal Festival Pop un evento di corsa non competitiva (esatto come al Torneo Podistico che eliminate le categorie i tanto ben emeriti colleghi runners a non partecipare, perchè per loro non la corsa a piedi, il gioco, ma che conta, per i miei cari colleghi runners, che conta è la sportina di categoria, Cari colleghi runners di tal risma, ma andate ..a’fan…) compresi the Trip ai quali il successo col pubblico e le assicurazioni del manager facevano sperare nel meglio (di beccare sportina). Il patatrac scoppiò quando un giornalista, ignaro, gli dice a Joe Vescovi che la premiazione era stata già decisa prima ancora della esibizione finale e che, purtroppo, the Trip erano fuori. Nel bel mezzo della serata quando io (è Eddie Ponti, lo speaker, a ricordare) chiamai the Trip sul palco, Joe mi strappò il microfono e al grido di Ci Hanno Presi Tutti Per Il Culo, rivelò al pubblico tutto il pateracchio con una voce tonante nella quale l’amarezza cancellava quel tantino di malafede che c’era. Il pubblico non aspettava altro; era già indispettito dalla presenza degli operatori della televisione, (esatto, televisione e capelli lunghi non sono mai e mai andati d’accordo, e un motivo ci sarà? E se non lo sapete voi ma che colpa abbiamo noi. Esatto, la televisione come i giornalisti, specie se labbra rosse e tacchi a spillo, solo che prezzolati, e dipingono il quadro solo con i colori che vuole il loro padrone. Ma ai tempi questa cosa fra i giovani era molto più sentita, i giovani del tempo si facevano meno incantare e meno imbortolare dai giornalisti e dalla televisione) aveva le chiappe gelide e quelli della giuria, vera mandrakata (giornalisti, autorità e discografici) se ne stavano seduti ai posti d’onore!!! (i posti dei migliori) Arrivò improvvisa una pioggia di erba, sabbia, barattoli, sassi e merda (anche quella) che in un attimo fece giustizia dei privilegiati. Seguì una fase di confusione quasi babelica: tentativo di attacco al palco scricchiolante, bestemmie in vari microfoni miste alle preghiere di Cantarelli della Davoli che vedeva già partire, andare distrutti milioni di materiale; (Davoli ai tempi era un grande fornitore e costruttore di amplificazione per spettacoli musicali dal vivo) gli striscioni andavano in pezzi e si urlava come pazzi. Come volle il caso, la baraonda finì e il festival continuò, in un clima del tutto diverso, con i Trip che dedicarono un loro pezzo a Jimi Hendrix e con gli altri complessi che si esibirono via via, tutti con successo nuovo e sincero. Naturalmente i giornalisti si vendicarono dei the Trip che da allora ebbero l’ostracismo più feroce ed è capitato di leggere nell’articolo di una giornalista, che da donna labbra rosse e tacchi a spillo, scrisse che, che Joe Vescovi fece tutto quel casino per gelosia professionale nei confronti di Mia (che, allora stava con lui. Che non tollerava che Mia, una donna, aveva riscosso più tanto successo di quello riservato a lui, il macho) E’ vero che la Martini, una volta assicuratasi una possibilità di successo con quel piazzamento, si affrettò a sbarazzarsi e del Joe e degli atteggiamenti hippy (esatto anche la cara Mia, hippie quando gli faceva comodo, arrivata sul carro del successo, a sputare nel piatto dove che aveva mangiato e per diventare grande. Sai che ci vedo dentro tanti e tanti miei ex atleti di the running & adventure) ma da questo a dire che Joe Vescovi aveva fatto casino e solo per geloso del successo della sua morosa. Esatto, bisogna essere giornalista donna, di veder quello che fa comodo, e di non vedere quello che ci sta nel torbido. Esatto, che la giornalista, come tutte le giornaliste li ai palazzi del governo? tutte che filogovernative? (le donne è da sempre che stanno con chi comanda, con chi ha palanche con chi ha potere, da sempre è così. La leggenda narra che il Giovanni Battista, è stato il capriccio di una donna a fargli tagliare la testa e portarla a tal principessa su un bel piatto d’argento. Le giornaliste dei palazzi di governo ci sta uno che comanda al momento e ne parlano bene, e invece parlano male de l’altro che non sulla sella del cavallo del potere. Poi che la cosa si inverte, e quello che prima ne parlavano male, che dopo però salito su la sella del cavallo di comando, di colpo, con memoria corta? no è solo per loro vantaggio che dopo che salito in sella al cavallo del potere diventa per tal giornaliste il migliore. Il motivo? esatto la collaudata storiella che, che se magari diventano antipatiche a chi inquilino di tal palazzi, la loro paura, esatto, è che magari più nessun ministro gli rilascia interviste? e se non porti niente al padrone del giornale, addio busta paga) Anche a me (è Eddie Ponti chi parla, e dice che glie l’hanno fatta pagare) quella volta tanti ringraziamenti per aver salvato il festival e in più sei o sette mesi di boicottaggio per aver difeso le ragioni the Trip e del pubblico. Esatto, che Eddie Ponti non era una prezzolata giornalista labbra rosse e tacchi a spillo, aveva fatto solo ciò che riteneva giusto, senza badare se si o se no di vantaggi personali. Imparate la dignità, giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo. Di Festivals Pop non se ne parlò più fino ad un raduno, bello, organizzato a Reggio Emilia dalla Davoli dove assieme a Trip e New Trolls, ci stavano i Delirium, i Latte e Miele (visti live al Paradise), i Top 4 (visti live al Capretti) ed altri; suonavamo in un palasport dall’acustica fecale. Continua. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)



sbrodolata che spara cazzate di che non confondere cavallo di comando con il sudore del popolo, di non confondere la comodità con la felicità, di non confondere i soldati coi infermieri e di non confondere i medici coi generali, di non confondere la musica coi talent show televisivi, esatto, la musica si fa col cuore e non con la fig.a
Tanti i progetti con i miliardi che entreranno e grazie a Conte e a l’Europa, (esatto, non ancora beccato niente ma sempre bella visione di prospettiva futura, esatto, quando l’anno che stiamo vivendo è esattamente il futuro che si aveva in mente lo scorso anno? che ANDRA’ TUTTO BENE, che saremmo ritornati a la “normalità”? Esatto, sicuro che c’hanno indovinato se per normalità teniamo buono la situazione mascherine e distanziamento. Esatto, al popolo sempre che meglio prospettargli futuro sempre più bello, che meglio di fargli vedere futuro radioso, meglio di questo non c’è per tenerlo buono il popolo, e di fargli accettare, accettare di tutto? Dove libertà, i soloni vanno a dire si ferma dove inizia la libertà del prossimo, e che però la situazione la vedono solo dal loro punto di vista, esatto, da sopra la sella del cavallo del potere, e non dal basso della terra dove sta a vivere il popolo) esatto, faremo questo, faremo quello e faremo anche quell’altro. Ecco, in mezzo a tutti questi faremo, mi sembra flebile voce quella che parla del faremo della sanità, o no? O magari, visto la mia sordità certificata da visita del lavoro, mi sono perso qualche parola? Nel senso, ma c’è da essere fieri e orgogliosi di questo Stato? dove, e faccio solo esempio personale e non il più eclatante, perché c’è di peggio, se non hai palanche c’è di peggio. Ebbene, a mia mamma, per intervento di cataratta, iniziato la trafila a fine agosto de lo scorso anno, e non si sa a quando si programmerà tal intervento, esatto, ti tengono buono, ti vanno a dire a fine febbraio, poi il mese prima, esatto, a dire di no, che rimandato, che chiameranno loro, che magari possono passare altre tre mesi ma è cosa normale in questo tempo di Covid 19. Ah, questo è normale, sai che non lo sapevo. Che viviamo in un paese normale da be e bella che ho sempre avuto seri dubbi, ma oltre che sordo porto gli occhiali, e magari poco puliti, e questo che forse non vedo la normalità? Detto questo il problema è del perché si intasano, e a causa Covid 19 si intasano i posti letto in ospedale? Non so, ma è di un paese normale che per risparmiare si sono andati a chiudere ospedali e reparti di ospedali? Che bello sarebbe stata visione di piano di pandemia serio (che se si consiglia a ogni Stato di dotarsi di piano di eventuale situazione di pandemia, ma quale eventuale, se lo dici, di sicuro lo sai che arriverà. Quando vai a dire di terza ondata, di sicuro che sai già che arriverà sicuro, esatto, come fosse una cosa programmata? No, a pensare male si fa peccato e è solo che da malfidenti complottisti. E’ che di logica che con la globalizzazione una malattia che nasce in posto lontano, non si ferma in quel ristretto territorio, come viaggiano le persone e le merci viaggia anche il virus, questa è solo che logica, e il virus se ne fa un baffo della scienza. Il virus da be e bella che aggira la scienza. In antichità, di virus pandemici, ne girava uno ogni morte di papa, si fa per dire, adesso ne gira uno ogni morte di vescovo, sempre si fa per dire, e domani ce ne starà uno ogni morte di prete? E chi lo sa?) Questo che meglio prevenire, e cosa di meglio che rendere di nuovo e agibili e funzionati e operativi i vecchi ospedali dismessi, e i vecchi padiglioni che sono stati chiusi. E perché no? Costruirne di nuovi, dove i nuovi dotati di tutti i macchinari più efficienti e per le malattie non di infetto, e quelli vecchi dotati di terapie intensive e che riguardano e solo situazione infetto e pandemia. Esatto, sul territorio a ogni provincia il suo ospedale e dedicato solo a situazione di infetto e pandemia, in modo di non rallentare la guarigione de la situazione delle altre malattie. Esatto, non si muore solo di Covid 19. Si mantiene un esercito e per una guerra che mai più verrà combattuta in modo tradizionale, esatto, l’esercito adesso è solo che situazione anacronistica, la guerra non la si fa più con i fucili e le mitragliatrici, già buttare bombe con i bombardieri è già cosa vecchia quella, che adesso anche i razzi sono preistoria della guerra, che adesso in guerra ci mandano aerei telecomandati, ma secondo voi, ha più senso avere un bel esercito di infermieri e medici preparati e non in caserma ma negli ospedali, o tenere un esercito perché si sa mai che un indomani la Germania o la Francia o l’Inghilterra ci fanno la guerra? Che l’atlantismo esclude questo, e se esclude questo, di chi aver paura? Che la paura arrivi da l’est? Gli eserciti non servono per eventuale guerra, servono a qualcos’altro, a capirla, ma non so se ci sta chi ha .ulo e tutto il resto, e ha capito tra le righe. La Svizzera non ha esercito, non è in Europa Unita, non situazione di emiciclo in parlamento pieno di giacca e cravatta a decidere, in Svizzera, a decidere per il popolo e non chi in sella al cavallo del potere. (la Svizzera non ha parlamento che costa palanche e permette a tal sulle poltrone di beccare senza sudare e per far andar male? esatto, Ciò significa che, in Svizzera, il Popolo, non si fa rappresentare da deputati ma prende lui stesso le decisioni ed elegge l’esecutivo, il governo, che direttivo composto da sette persone. Esatto, in Svizzera, le decisioni sono prese a volontà popolare, per dire di un piccolo dettaglio) Detto questo, detto che i pacifisti e sin da metà anni ’60 predicavano mettete dei fiori nei vostri cannoni (non di sparare e di lanciare bombe) dove da be e bella a dire che gli infermieri e i medici molto meglio di avercene molti, molti di più dei soldati. Ma questa è ideologia che è vecchia, esatto, vecchia come il sottoscritto e vecchia come il cuco? Adesso è di andare e guardare avanti, andiamo, andiamo avanti. Cari bambini e care bambine, non tutti i nonni la pensavano uguale, ci stavano nonni coi capelli lunghi e ci stanno ancora nonni che pensavano che un medico vale di più di un generale. Pensa te che vecchia mentalità, ma che mentalità ancora dei tempi di Caio Codega, dei tempi stati sorpassati, esatto i tempi del PEACE MUSIC & LOVE. Detto questo, ecco che con la scusa dei tempi del peace music & love, quello dei Festival della musica dal vivo e a l’aperto, ho occasione e mi vado a ricollegare a quei tempi, e di continuare la sbrodolata degli assembramenti a l’aperto, di quel meraviglioso periodo de i Festival Pop a l’aperto. La sbrodolata è ispirata da un articolo di Eddie Ponti, uno degli speaker più conosciuti a quel tempo. Di quello che sbrodolato su un vecchissimo numero della rivista Nuovo Sound. L’articolo va a sbrodolare di quel che riconosciuto uno dei primi Festival Pop a l’aperto che organizzati in Italia. Come spesso in passato, in campo della musica, non tanto l’America e l’Inghilterra, esatto, le idee provenivano da l’Italia. Esatto, in passato, l’Italia era terra di artisti e in tuti i campi, terra vera e propria patria di talentuosi della creatività. Come se l’Italia, esatto, tale e quale a una fucina, da dove uscivano idee e creatività. Dove adesso sono gli italiani che un copiare le mode inventate e create da altri? Esatto, e questo a partire con l’avvento della televisione, gli italiani sono stati plagiati dalle idee provenienti da oltreoceano che imbambolati davanti a uno schermo. Tra i primi Festival canori che si ricordi, esatto il Festival di Sanremo, nato anno 1951. Ecco che, l’anno dopo, nasce sulla scia del Festival di Sanremo, nel 1952 nasce a Napoli il Festival Della Canzone Napoletana. Dove qualche anno dopo anche il Festival Delle Voci Nuove di Castrocaro. Dove nei primi anni ’70 ci stava un Festival a Lumezzane e per complessi formati da ragazzi dilettanti. Adesso non ricordo il nome, … d’oro. Dove un anno aveva vinto tal battaglia delle band un complesso di Rezzato, dove alla chitarra il mio amico della palestra California, esatto, Flavio. (che non l’unico artista e l’unico musicista a frequentare la palestra California, penso a Marco ex chitarrista the Exchalibur, e ex Johnny & Cash, a William valente e tatuato batterista ancora in attività, a Giuliano insegnante di violoncello, a Giuseppe chitarra dilettante come il sottoscritto, e lui più sul punk) Qualche anno dopo, la formula dei festival viene copiata dagli americani, e l’America un continente rispetto a l’Italia, che di logico impensabile sede fissa, esatto, gli americani avevano inventato il TOUR. Forse il primo e di gran successo, quello organizzato da un disc jockey di una radio americana, dove in tour, in itinerante le giovani band emergenti del nuovo genere musicale emergente, esatto, il Rock & Roll. Che però, ai tempi, sul finire anni ’50, musica malvista da l’establishment dei benpensanti. Che l’establishment a dire che Elvis Presley a fare la musica del diavolo, salvo poi adesso a santificarlo. Dove tal disc jockey glie l’hanno fatta pagare, e con una scusa, quello di processarlo del perchè, che beccava palanche per trasmettere se si o se no disco in radio. Esatto, che cosa ispirata da quel iniziale tour, quello poi che nel 1962 in Italia avevamo copiato e chiamato col nome di Il Cantagiro (poi Festivalbar, canzoni più gettonate nei juke box è del 1964). Ma di Festival in Italia ce ne sono stati e tanti, esatto, la gavetta, il cantare e il suonare dal vivo, in mezzo alla folla, esatto, niente a che vedere con i talent show televisivi di adesso. Esatto, il talent show, premiano solo chi ha contratto con scuderia più potente, con major casa discografica e chi con manager introdotto nel establishment, esatto, la bravura passa in secondo piano, prima che conta è l’aspetto, un viso che buca il video. Che poi sei poco capace di suonare o di cantare quello passa in secondo piano, prima di tutto essere un belloccio e una belloccia, e con firmato contratto capestro. Detto ciò, questo, ecco che anche il primo Festival italiano a l’aperto, è considerato, e da tutti e per convenzione, il Festival di Caracalla a Roma anno 1970. Dove, in pratica, esatto, noi italiani, ai tempi, i cantanti rivaleggiavano per popolarità coi più grandi calciatori e i più grandi ciclisti e i più grandi pugili. Ai tempi, la canzone è sempre stata vista come un campionato, dove invece che le squadre in campo, i cantanti a sfidarsi con le canzoni e a arrivare in vetta alla hit-parade, trasmissione radiofonica condotta dal grande Luttazzi. Esatto, anche a tal primo Festival Pop, quello di Caracalla, ci stava una classifica dei più bravi e voluta dalle majors case discografiche (ma lo sapete a quanto valeva il PIL de l’industria musicale, molto più Pil ecologico di tanti e tanti altri settori, e che però stato fatto morire, è questa la grande intelligenza di Homo Sapiens e Donna Sapiens? sai che non lo sapevo). Come in politica, dove ogni partito vuole uno dei suoi come ministro, a quel Festival ogni major casa discografica voleva e pretendeva far vincere il primo premio a un suo cantante e band. (cosa che ha ispirato il film cult School Of Rock, con protagonista Jack Black, anche musicista dilettante ma di alto livello) Ma ci pensate, i più promettenti e bravi artisti e musicisti e cantanti emergenti del panorama musicale e tutti quanti a tal manifestazione che a ingresso gratuito. Adesso per assistere a tal evento, minimo ti beccano, e minimo, ti beccano 150/200€. Ebbene, altra mentalità, la mentalità del bernoccolo degli affari doveva ancora fare strada per diventare come è adesso. Esatto, è col passar del tempo che la società umana si è guastata e di andare alla ricerca del fatturato, alla ricerca delle palanche, costasse anche il sacrificare cose ben più importanti, tipo? Esatto, tipo l’umanità. Ma lo sai cosa vuol dire 15mila persone e a gratis? (nessun organizzatore regalerebbe entrata a gratis, cosa dove a far pagare 50€ di adesso, che 5mila£ di quel tempo, e a testa, sarebbe cosa stata regalata, ma non l’hanno fatto. Adesso a evento così, che impensabile, minimo ti leccano 200€ a testa. E’ questo il progresso? E non venite a raccontarmi la storiella che ci si diverte di più adesso di una volta, che si vive meglio adesso di una volta. Carissimi, tanti e tanti di voi scambiano la comodità con la felicità?) e con le emergenti band giovanili tra le più famose a suonare sul palco? adesso di sicuro il bernoccolo dello sfruttare occasione ci tetterebbe dentro. La radio era presente in diretta con al microfono Paolo Giaccio e Mario Luzzatto Fegiz (chi de l’età del sottoscritto sa cosa intendo, esatto, la trasmissione radiofonica Per Voi Giovani, un vero momento cult per i giovani di quel tempo) Ci stava anche Radio Montecarlo, che grazie a sponsor Marlboro e Muratti Ambassador. Poi, il tutto reso possibile anche dalla vendita di birra presso gli stand gastronomici. Esatto, fiumi di birra a go-go. Diciamola tutta, spinelli a go-go, marjiuana a go-go, ma zero risse, zero coltelli, come invece adesso e in città. Due giorni vissuti in libertà, in pace musica e amore, giovani provenienti in autostop da tutta Italia, e a dormire sul posto in sacco a pelo, zero incidenti zero risse, solo che condividere con gli altri il momento di felicità (esatto, da Gaber … viver felici in mezzo a persone altrettanto felici …). Non di quel Festival, ma qualcosa il sottoscritto conosce, esatto, i qualche situazione nei anni a venire ci è anche passato. Chi presente a quel primo Festival, la coreografia e la situazione che ricorda con più piacere è quando sul palco son saliti quelli del musical Hair in scena al teatro Sistina di Roma (vero e proprio musical cult su la filosofia e modo di vivere hippie) per dire, in quel musical sul palco ci stavano, in scala ridotta per questioni di tempo solo un assaggio, ci stavano, tra gli altri, chi divenuti famosi adesso, molto famosi, per dire: TEO TEOCOLI, (che già aveva suonato coi Quelli, esatto, quelli di una delle canzoni più famose di metà anni ’60, la famosa canzone La bambolina Che fa No No No. Dove noi bambini, anno 1967, provavamo a scimmiottare nella stanza del Pepino, li a Carlina. Il complesso I Quelli, che al loro scioglimento e con l’innesto di Mauro Pagani poi son diventati Premiata Forneria Marconi, scusate se è poco) LOREDANA BERTE’ (mentre sua sorella Mia Martini RIP. La Mia Martini si era presentata a quel Festival, in quanto la fidanzata di Joe Vescovi RIP, il leader di una delle band italiane più famose del genere rock progressive, esatto The TRIP, dove il leader Joe Vescovi, tastierista, aveva sostituito il chitarrista Ritchie Blackmoore, che uscito dalla band diventato poi leader the Deep Purple. MIA MARTINI, a quel Festival la sua canzone e la sua performance canora aveva riscosso un enorme successo. Dove il successo gli aveva dato un po’ alla testa? notata da un discografico di una major casa discografica, ha mollato tutto e tutti, e è entrata in pompa magna in quel dorato ambiente de la musica di establishment. Esatto, abbandonando anche l’allora fidanzato. Carissimi, non è questo, quando sei giovane, quando hai fatto tanta gavetta, e ti mettono sul piatto d’argento milioni e milioni di palanche, come si fa a non capire le scelte) RENATO ZERO, RONNIE JONES e PENNY BROWN. Che quando avevano iniziato a cantare un pezzo del musical, la canzone Dateci Luce, i quindicimila presenti a accendere un fiammifero o l’accendino. (al tempo eravamo così, del fumare che faceva male poco importava, l’importante era vivere, tutti avevamo dei accendini in tasca e non solo la svizzera verde) Ci stavano a quel primo Festival di Caracalla, ci stavano, oltre a THE TRIP anche I NEW TROLLS, visti live l’anno seguente in un loro concerto a Rimini. Ci stavano THE PRIMITIVES, ma senza Mal, che li aveva abbandonati anni prima per carriera da cantante ben visto da l’establishment. Ai tempi, Mal, sogno erotico de le ragazze e delle donne del tempo, esatto quante tante si ditaleggiavano con photo di Mal davanti. the Primitives, la ex band del cantante Mal, dove però furono fischiati. Peggio era toccato al cantautore genere Folk, PINO MORABITO, fatto bersaglio anche di sassi. (esatto, gli italiani poco, sempre stato poco l’amore per la musica folk) Beh, è per forza di cose che non posso mettere tutti chi avevano partecipato, metto solo di chi mi ispira di sbrodolare cazzata. A quel primo Festival, tra i tanti, ci stavano anche I POOH, ai primi tempi con Fogli al basso. Esatto, gli esordi dei Pooh sono stati questi, in mezzo a quelli coi capelli lunghi, e anche con qualche canzone censurata. Anche loro, dopo beccato il successo, sono cambiati e cambiato stile di presentarsi, son diventati moderati e a contare le palanche? Esatto, non si può fargliene una colpa, lo hanno fatto tutti e lo fanno tutti, non tutti rimangono vergini davanti a situazione di fare tante e tante palanche. (non tutti sono nati dei Jim Morrison o dei Jimi Hendrix o Bob Marley o the Sex Pistols) the TRIP avevo già detto, dove che con New Trolls e Mal, erano, la loro esibizione registrata e stati inseriti nel film musicarello, i film coi cantanti e in voga a quei tempi, titolo del film: Terzo Canale Avventura a Montecarlo. Sta andando troppo lunga, per forza di cose serve altra puntata. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

Dove l’ultima giornata, dove dei infiltrati si sono esibiti in atti di violenza inaudita
e danneggiamenti verso il prossimo, verso il bene comune, e verso il bene privato.
esatto, la scusa, la mandrakata di vietare per sempre tal tipo di intrattenimento giovanile

sbrodolata che va a sparare cazzata che la maggioranza preferisce incontrarsi a l’aperto, ma che covid 19 impone la chiusura gabbia
Tutte le scuse sono buone? Tutte le scuse sono buone per tener le persone sempre più distanti? Distanti dallo sport e lo svago che contempla la socialità, (se gli studiosi dicono che l’Homo Sapiens e la Donna Sapiens sono animali bipedi sociali, una regola, una legge, la vedo dura a cambiare la natura, a meno che, con diktat e repressione) Distanti dal lavoro, distanti dai problemi degli altri (con le palanche in tasca e a ogni mese e anche a tempo di virus comandatore, che di meglio che fregarsene? Esatto, comodo fare i moderati con le palanche in tasca) Distanti dal divertimento notturno, che vera e propria valvola di sfogo per bipedi pieni di vita ma costretti in gabbia? Forse, di sicuro, la socialità, lo stare in mezzo agli altri, di sicuro è una medicina, una medicina che va a sostituire in modo naturale gli psicofarmaci di invenzione della chimica? (però goduria delle multinazionali farmaceutiche?) Carissimi, quando ci sta coprifuoco, non è bella situazione di vita, esatto, vuol anche dire che, in tal situazione è sospesa la volontà della maggioranza delle persone, dalla volontà del popolo. (esatto, la maggioranza in questo caso non vale, in questo caso la sovranità popolare non conta un bel ..zzo?) Questo del coprifuoco era solo in situazione di guerra, che adesso quando mai, che adesso quando mai in Europa o nei paesi Occidentali opulenti? Esatto, non sono più i tempi di una volta, quando hai assaporato la vita comoda, la comodità degli aggeggi, il divano e la televisione, quando mai un popolo va a cercare di fare la guerra tra di loro. (chi sta bene non va di sicuro a inventare una guerra, dove poi c’è anche da sudare e di non rimanere chiusi in gabbia e sul divano a guardare la televisione) Una volta, era una volta, adesso ci sta la comodità, che la comodità sempre guerra è? esatto, forse una subdola guerra contro Madre Natura? Esatto, madre Natura non ci aveva messo al mondo per farci camminare con protesi fatta a mezzo di aggeggi con le rotelle, ma ci aveva dato le gambe in carne e ossa e per muoverci. (poi, caro bambino e cara bambina, ma lo sai che a non usare le tue gambe che ti ha fatto la tua mamma è un vero e proprio non apprezzare il bel regalo che ti ha fatto la tua mamma. Caro bambino e cara bambina, ma lo sai che un mio ex atleta aveva vinto la corona di re, di chi aveva naso più grosso incoronato Re Naso. Ebbene la tal giornalista televisione labbra rosse tacchi a spillo, invitato alla sua trasmissione, gli fa intelligente domanda: ma lei non si trova a disagio con gli altri e a avere quel grosso naso che ha? e lui, vede, il solo pensare di farmi ritoccare il naso, il solo pensarlo è di offendere i miei genitori, il regalo che mi hanno fatto mettendomi al mondo. Se da un naso più o meno bello, più o meno grosso, dipende la felicità delle persone, vuol proprio dire che sono persone che valgono poco, molto poco, almeno, io la penso così. Bravo Francesco, io e te non abbiamo studiato, ma l’umanità è il bene più grande che ci hanno regalato i nostri genitori. Carissime e carissimi rifatti, solo per essere accettati? esatto, è l’estetica che si vede fuori, non il cervello che ci sta dentro? esatto, se sei poco colto quello non lo vede nessuno?) Che Madre Natura ci aveva dato le braccia per lavorare e per costruire e per creare, e di non usare solo le sue estremità, esatto, le mani, le dita, e per schiacciare tasti e bottoni. Ritornando a lo scandalo degli assembramenti, dove pur di non usare le gambe, la gente rischia di prendere autobus, treni e metropolitana, e li tutto bene? Quel assembramento li va bene? Dove invece in piscina, in palestra, al ristorante, al cinema, al teatro, al museo, a far tanto, per fare tot persone come su un bus in ora di punta, ci vuole almeno mezza giornata di frequentazione, e per fare tot assembramento che ci sta in cinque minuti di autobus, di stazione di metropolitana. Sai caro Stato cosa vuol dire unità? Unità vuol anche dire tutti uniti nella stessa situazione. Che se si parla di unità, tutto, e di logica tutto, il bene e il male, dovrebbe essere condiviso, e non essere condiviso solo i diktat del capo che al momento è in sella al cavallo del potere. Allora, portiamolo fino in fondo il concetto di unità, del tutti uniti nella lotta a tal Covid 19. Facciamo che, come fosse un coprifuoco, ogni lavoratore e ogni pensionato e ogni disoccupato e ogni imprenditore e ogni banchiere, in tempo di pandemia, in tempo Covid 19, tutti a beccare 1000€ al mese, esatto 1000€ al mese anche ai giacca e cravatta e le labbra rosse e tacchi a spillo, sia in parlamento che in televisione, dove che a la sanità però riservato il triplo, visto il triplo lavoro svolto. Esatto, tranne la sanità e chi porta la borsina del cibo quotidiano, esatto, tutti lo stesso stipendio, sia i dirigenti e sia i manovali, stesso mensile e tutti a casa e non di muoversi. Cosa così due mesi e il virus è sconfitto. Però, dopo passati due mesi e sconfitto il virus? Esatto, basta che un camion entra in Italia e ecco che siamo di nuovo punto e daccapo. Esatto, il virus non lo sconfiggi, col virus ci si deve convivere. Cercate di capire il virus non lo sconfiggi, ci si deve attrezzare e di convivere. (a guardare i dati, ben 2milioni e mezzo che sono stati beccati in Italia, e chi morti 100mila, e l’80% di questi sopra i 75 anni e con patologie. Ronaldo e Ibraimovich, dopo aver beccato il virus più forti di prima. Guarda che è da pensarci su, perchè non mi pare giusto, a mio avviso non mi pare giusto far morire oltre che di Covid 19, far morire anche di economia famigliare. Poi di logica che paesi stati beccati a la prima ondata, adesso sono più protetti, esatto, vaccino naturale di Madre Natura) In Africa, ci sta un fiume, e a due volte a l’anno una grossa mandria di gazzelle lo deve oltrepassare in cerca di cibo che ci sta da l’altra parte, questo a tutti gli anni, e due volte a l’anno. Ebbene, se nella foresta della jungla africana per mangiare si deve sudare, la gazzella a correre per scappare, e il leone a correre per acchiappare la preda, il coccodrillo no, il coccodrillo non corre, non suda, se ne sta paziente a aspettare chi animale stremato dal correre, esatto, gli viene sete, e viene al fiume a dissetarsi. Esatto, il coccodrillo per mangiare non deve sudare più di tanto. Solo gli animali nello zoo faticano di meno, esatto, glie lo portano su l’uscio della gabbia i bipedi guardiani. Ebbene, ritornando a tal fiume dove ci sta il guado per attraversarlo, li, in quel posto e in quei due periodi de l’anno, si radunano numerosi coccodrilli, esatto, in attesa, in paziente attesa del passaggio della mandria di gazzelle. Le gazzelle lo sanno che se partite in trecento, su l’altra sponda ci arriveranno in una ventina di meno. Questo sia a l’andata e questo sia al ritorno. Esatto, il gioco della sopravvivenza. Ma perché questo, esatto, perché di non attraversare il fiume, la carestia, altro che una ventina di gazzelle a morire e per mancanza di cibo. Ma noi non siamo gazzelle e questa storiella non l’abbiamo capita. Detto questo, detto che in situazione tragica attuale di Covid 19, non si può tollerare chi ne approfitta, e mai tante palanche come in questo momento, tante palanche, a camionate e come non mai a finire nelle tasche dei soliti noti, e palanche fatte sulla pelle dei suoi simili, non palanche fatte sulla pelle di altra specie animale e per sopravvivere. Detto questo, gli assembramenti, è da sempre che mal tollerati da l’establishment al potere, non vi dice niente la storiella dei malvisti carbonari, esatto, la Carboneria, che costretti a nascondersi, che guai a fare assembramento, esatto, tale e quale ai ragazzi che si radunano in strada adesso? Più o meno è cosa uguale, nel senso che non si deve far vedere che ci sta qualcuno col coraggio di infrangere il diktat. Che ricordatevi bene, ai tempi anche il popolo considerava fuorilegge i carbonari. Voi ditemi se, adesso ci stanno festival pop di musica dal vivo a l’aperto. Qualcuno lo tollerano, tipo quello di tal marca di birra, ma, festival dove ingresso solo a chi moderati di mente e di pensiero. Esatto, altra cosa se paragonati a quel che era e significavano tal festival pop musicali a l’aperto e fino a metà anni ’70. Da quei festival uscivano fuori chi poi diventati grandi star del panorama musicale. Esatto, era la gavetta per tanti sconosciuti che, dal vivo, e non come dai talent show televisivi, si facevano le ossa. Ieri sbrodolavo anche del batterista de I Ribelli, la band che accompagnava Celentano a inizio carriera. Ebbene, a una serata, a Celentano non si presenta il batterista, e come da sempre, prima de l’attrazione principale, ci sta il gruppo spalla, quello che ha il compito di riscaldare l’atmosfera prima del show della serata. Questo è un ragazzino del gruppo che suonava come apertura dello spettacolo, poco più che tredicenne, ma avendo visto l’esibizione di tal ragazzino sul palco, Celentano, gli fa, conosci queste canzoni? E lui, lui Gianni Dell’Aglio, le conosceva, e ecco che, di colpo di fortuna, da quel momento diventato il batterista de I Ribelli, la band che accompagnava Celentano negli spettacoli dal vivo. Ma stessa cosa anche di Demetrio Stratos, che prima cantava in un piccolo gruppo di paese, in balere di infimo ordine, dove poi, I Ribelli, abbandonati da Celentano, lo avevano convinto di diventare il loro cantante. Esatto, una volta era la gavetta a farti diventare un bravo musicista e un bravo cantante (per dire, David Bowie, ben dieci anni di gavetta prima di diventare conosciuto, dieci anni a suonare e a cantare sui palchi dei pub inglesi, e mal apprezzato, e spesso fischiato, prima di esplodere come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi) E non come invece adesso, che solo la pubblicità di tal manager introdotto nella televisione dei vari talent show a far decollare l’artista, previo contratto capestro. Esatto, la struttura della società è cambiata, la comodità di far morire la socialità innata dei bipedi umani, e per non aver problemi di rimanere in sella al cavallo del potere, si era andati a colpire le situazioni di “carbonari” della musica dal vivo. Esatto, con una mandrakata, fatta morire la musica dal vivo a l’aperto. Fatta morire la musica dal vivo nelle sale da ballo, che sostituita dai dischi prima e dai cd dopo. In questa assurda situazione, dimmi tu come fanno a nascere i musicisti? come fanno a nascere le band musicali? Il sottoscritto da be e bella che nei locali renderebbe obbligatorio solo che musica dal vivo, e il ritorno dei juke.box nei bar, e di eliminare le macchinette mangiasoldi. Quello si che è creare lavoro a zero impatto ambientale? esatto, ma con una cosa in più, con l’aggiunta di valore di creare socialità. Ma come si fa a essere cosi miopi e di non vedere il danno fatto a tutte le generazioni, questo che da domani meglio sarebbe rendere obbligatorio la musica di intattenimento, solo che dal vivo. Strumenti musicali ne gioverebbero, sia costruttori che venditori. Inseganti di musica ne gioverebbero, costruttori impianti amplificazione ne gioverebbero, i musicisti e le maestranze del backstage ne gioverebbero, ma lo sai quanto lavoro, ma lo sai quanto PIL è in grado di fare la musica? (ma se sei intento solo che a contar i morti di Covid 19 e di contare le palanche de l’Europa, dubito che riesci a avere un po’ di tempo di immaginare tal nuova situazione) Caro che sei immerso nei report delle banche, sicuro che cresciuto in altro ambiente non conosci questo spaccato di settore della musica dal vivo, che tanto Pil e tanto lavoro, e di lavoro non inquinante. Che la musica non sono solo gli artisti e i musicisti famosi, cerca di capirla, per uno che diventa una star, ce ne stanno centinaia e centinaia, a milioni nel mondo che porterebbero a casa la pagnotta e senza mai aver inciso un disco. Se pensate che il PIL si fa solo con le scatolette di latta e plasticone e con .ulo che gli esce smog, siete limitati, anzi, siete molto limitati. La musica regala gioia e felicità, non regala solo PIL ma anche tanto stress come le scatolette di latta e plasticone con ruote gommate. La sbrodolata inizia a diventare lunga, con la musica dal vivo, che il sottoscritto è diventato grande a seguire la musica dal vivo, continuo a sbrodolare domani, e proprio a sbrodolare dei tempi dei festival pop a l’aperto. Esatto, che festival di musica dal vivo a l’aperto, situazione invisa a l’establishment, che visto gli assembramenti, per tutelare il loro posto di comando, esatto, hanno avuto la tal geniale trovata di vietarli, e con la scusa dello sciagurato Re Nudo Parco Lambro 1976. Far casino si fa presto, mandi dentro squadra di experti infiltrati a fare casino, e ecco che la frittata è fatta, un popolo pacifico fa presto a diventare per l’opinione pubblica popolo di anarchici distruttori del bene pubblico e privato. SVEGLIATEVI. Domani inizio, a sbrodolare di Festival pop di Caracalla, a Roma. I grandi festival stranieri, questa volta ve li risparmio. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

sbrodolata di chi ci stanno a dire che tutti eguali, ma ci stanno eguali più eguali degli altri, esatto, gli speculatori che sperano nelle disgrazie e nelle tragedie de l’umanità e chi costretto a scegliere. meno male ci sta la libertà di scelta, si, la la libertà di scelta di cosa morire. (ma chi comanda la geopolitica, ha forse una calcolatrice al posto del cuore, di avere un data base al posto di avere un po’ di umanità?)
Toh, non solo quando chi prima inviso a l’establishment dopo morto gli dedicano monumento, e una piazza, e una via, e una scuola, e chi più ne ha più ne metta (esatto, non a tutti però, solo a quelli che sono stati amati dal popolo, quelli che per star dalla parte del popolo, hanno pagato sulla loro pelle) Adesso qualcosa si sta inceppando? Nel senso che, per la legge del contrappasso, dove chi prima era contro l’establishment, e specie quello della televisione, adesso, pensa te, ha fatto presto a cambiare idea e a salire sul carro a lui più vantaggioso, esatto, adesso lo si vede giorno si giorno no in televisione, più adesso di quando era al comando. Lo si vede spesso adesso in televisione (e fino a quando? fino a quando l’editore del suo libro finirà di pagare spazio televisivo? esatto, adesso in televisione solo chi che ha scritto libro da pubblicizzare. Guarda che questa cosa di far passare come informazione la pubblicità di un libro è solo che comica, esatto come tal royal family, che per farsi pubblicità? che compera spazio in telegiornali italiani?) e ben a suo agio in sistema di ingranaggio imbortolatore, che quello del gf andava a criticare, e che criticandolo, s’è anche fatto un nome, e sin dal 2008. Dove poi il popolo quando lo ha mandato a comandare assieme al suo movimento vaffa day, dimostrando che tolto che criticare e tolto che vedere la pagliuzza nel occhio degli avversari politici, una volta che salito sul cavallo di potere, andato in groppa del cavallo, con i voti del popolo, al lato pratico, salito sul cavallo non capace di cavalcare come diceva invece di esser bravo. Esatto, a diventare ne più e ne meno come chi li aveva preceduti. Esatto, quando era a l’opposizione, sempre contro al governo in carica, andato a far parte del governo in carica, esatto, a dire che per il bene de l’Italia, ci doveva stare di stare tutti uniti. Questa è bella, quando non era al governo lui si poteva criticare, andato lui a governare irresponsabili chi criticava il governo. Sai che non lo sapevo. Adesso, e sempre per la legge del contrappasso, non solo per l’establishment della televisione è diventato santo, nel senso che tal ex gieffino è presente con la sua faccia giorno si giorno no in trasmissioni televisive dove quelle lo criticavano, esatto, il miracolo, prima tal trasmissioni lo criticavano e adesso la stessa persona la vanno a santificare. Prima, quel che adesso diventato santo, che lui andava a criticare, di colpo adesso quel che prima criticava, adesso, divenuto essenziale e da sfruttare per farsi pubblicità con le cazzate sparate dal libro che ha scritto. Esatto, che con la pubblicità tv, dove il libro tra i primi in classifica per numero di vendita, purtroppo non per contenuto. Esatto, tutto uno sfruttare la situazione a suo favore, esattamente come si era comportato in tal casa gieffina, esatto, sfruttato situazione di criticare quando non al governo, sfruttato situazione una volta arrivato a comandare, sfruttato situazione adesso che è stato sbattuto giù da la sella del cavallo del potere. Esatto, tutto e solo che un magna magna, esatto, per tal gieffino ogni situazione buona per magna magna. Esatto, la legge del contrappasso, che da sempre va a dire che, il potere cambia le persone? Ma quando mai, le persone nascono di già egoiste e si comportano e pensano a secondo e solo in che situazione si trovano, se a l’opposizione in un modo o se al governo in modo opposto. Esatto, il gioco delle parti. Però, tal ex gieffino ha inaugurato una situazione mai vista prima, l’establishment non ha aspettato la sua morte prima di santificarlo, esatto, per questioni di fatturato, le trasmissioni televisive, fanno a gara per invitarlo, di fatto, di santificarlo ancora in vita. Questo che il futuro de l’Italia per che ritorni ancora un raggio di sole, il sottoscritto, la vede dura, molto dura. Nel senso che, le altre nazioni il gioco è più limpido e trasparente e non si cambia idea a secondo la convenienza di fatturato personale, se in altre nazioni cambiano idea, è solo che per fatturato del popolo, esatto, perchè forse popolo che non si lascia imbortolare facilmente? Questo che la cosa mi ispira di commentare una canzone, una canzone di I RIBELLI, il complesso beat che accompagnava Adriano Celentano ai inizi di carriera. Una canzone ispirata, diciamo pure copiata, da altra canzone straniera. La canzone è stata scritta da Gianni Dell’Aglio, che però, e è storiella che già avevo sbrodolato, per la Siae era di Ricky Gianco, visto che Gianni Dell’Aglio non aveva tessera Siae. La canzone vende bene, e come da accordi, Ricky Gianco, a ogni mese, dava a Gianni Dell’Aglio la percentuale che gli spettava di diritti d’autore. Poi, con una scusa, Ricky Gianco RIP, gli dice, è una menata, guarda, ti compero tutti i diritti, ti do un tot e finita lì, che così evitiamo di fare menata a ogni mese. Esatto, Gianni Dell’Aglio stato imbortolato? perché la canzone era diventata una delle hit più vendute di quel anno, e questo da report Siae lo poteva sapere solo Ricky Gianco, e che invece aveva minimizzato la cosa, esatto, come al mercato della vacche di Montichiari, chi disprezza guarda te che poi è quello che compra. La canzone è una bella canzone, una canzone che ti prende l’anima da l’emozione che sprigiona, esatto, se bella e forse copiata canzone, chi l’ha resa emozionante la voce di uno dei cantanti più bravi in assoluto nel campo della musica, e anche a livello mondiale, mi è difficile trovare molti altri con le sue qualità canore, esatto, mi riferisco a Demetrio Stratos, che visto live più di una volta, di quando aveva fondato il nuovo gruppo, esatto, la band AREA. Che, esatto, gruppo malvisto da l’establishment? no, molto malvisto. Ma ecco la sbrodolata della canzone Pugni Chiusi e con commento che mi fa vedere situazione di alcuni comparti di chi con partita Iva, che situazione di certi di partita Iva individuale, mi fanno ritornare a la mente i tempi che aveva vissuto il sottoscritto. Pugni chiusi (la disperazione di come non veder come poter continuare dopo già 1 anno buttato via) Non ho più speranze (esatto, oramai, che fai, anche se tutti si vaccinano, passa tanto del tempo, e se poi arriva da altra parte dei paesi poveri, con aereo o con nave o con treno o clandestino? E che quelli che hai vaccinato a suo tempo il vaccino esaurisce l’efficacia e si becca tal contagio n’è più e n’è meno? e però virus diventato più forte perché anche lo stesso virus si è modificato e rinforzato? E che pensabile fare turismo con mascherina e distanziamento? Scusate, andreste voi in vacanza in paese straniero e con obbligo di mascherina? Datela voi la risposta. Questo che m’immagino ristoratori e settore turismo ancora per anni in ginocchio) In me c’è la notte più nera (esatto, tanti i settori che il lavoro furbo da casa non permette di fare cassetto, nel senso che, anche i pranzi lavoro di mezzogiorno? Con lavoro furbo da casa dimmi tu se fanno girare economia?) Occhi spenti (esatto, intere categorie di lavoratori e partite Iva diventate come dei zombie, senza una meta da raggiungere, girovagare al buio) Nel buio del mondo (col buio nei occhi, nel cuore e ne l’anima) Per chi è di pietra come me (che la situazione li ha fatti diventare duri, che travolti da una cosa che mai si sarebbero aspettati, crollato il sogno, la realtà, dove loro a andare a chiedere elemosina e invece altri settori, e proprio e grazie a pandemia, di trovare il modo di lucrare su la situazione, che strano, di lucrare specie chi amici de l’establishment su la sella del cavallo del potere) Pugni chiusi (la disperazione che accompagna giorni sempre più bui) Perduto per sempre (senza speranza, senza contributo dello Stato che li ha obbligati e per legge. Se costretti a chiudere per legge, mi sembra il minimo di farli tener chiusi per il bene di tutti ma, ma con adeguato e dignitoso risarcimento, non di dargli mancia anzi, da fargli elemosina) Non ha più ragione la vita (esatto, non ci sta più una ragione per continuare a vivere. Esatto, l’unica soluzione e per non precipitare nelle mani spietate e stritolatrici de l’usura, di togliersi la vita, di suicidarsi. Dove l’istigazione al suicidio è proprio colpa principale dello Stato? che non dato risarcimento dignitoso? che fatto chiudere con legge tal lavoro? esatto, è stata la goccia che ha fatto traboccare il bicchiere, esatto, il obbligatorio rispettare legge è stato come dire, arrangiati, se non ce la fai, esatto, se non ce la fai suicidati, almeno non avrai più problemi. A queste persone gli sono vicino, molto molto vicino, da ex partita Iva e che finito anche in mano a strozzinaggio legalizzato, esatto, quello delle banche) La mia salvezza sei tu (la speranza? Carissimi, non si vive di sola speranza, la salvezza è un bel ristoro dignitoso) Sei l’acqua limpida per me, yeah (il ristoro dignitoso è la sola cosa che fa sentire un italiano orgoglioso di definirsi tale. Che lui orgoglioso di vivere in Italia, in un posto culla della civiltà, e culla della solidarietà) Il sole tiepido sei tu amore (il raggio di sole che riscalda, non solo il dignitoso ristoro dello Stato, ma la speranza di riaprire per quello che è la sua vita, di riaprire il suo posto di lavoro, dove l’amore non è una bella bionda che aspetta in gambe larghe, labbra rosse e tacchi a spillo e con bella tazza tatuata e dove miccare il biscotto, ma l’amore è il ritornare a sudare sul posto di lavoro) Torna torna qui da me (aspettare e aspettare di poter ritornare a sudare sul posto di lavoro) Pugni chiusi (la disperazione) Non ho più speranze In me c’è la notte più nera (il buio dei cattivi pensieri non fa altro che vedere intorno solo che disperazione, la speranza da be e bella che è andata via) Viene l’alba E un raggio di sole Disegna il tuo viso per me (di sicuro arriva anche l’alba, la notte che se ne andrà, Dio è morto, ma dopo tre giorni è risorto. L’umanità è di almeno venticinquemila anni a abitare il Pianeta Terra, di virus ne ha conosciuti e ne ha anche sconfitti, esatto, e solo e grazie a legge di Madre Natura, e non a seguire la legge del fatturato dei vaccini. Che la tecnica intelligente del vaccino è stata inventata solo da 250 anni su 25000 di vita umana sul Pianeta Terra, e che man mano fa diventare sempre più debole la specie umana. Anzi, più vaccini si inventano, da quando è stato inventato tal primo vaccino, è altrettanto sotto gli occhi di tutti che sempre più tanti nuovi virus sono nati e nascono ciclicamente, o no?) Oh, mani giunte (ecco che, esatto, arriverà anche il momento che il giorno prevarrà sul buio, e quel giorno, a mani giunte, si ringrazierà il Creatore, ma non confondete, non di ringraziare il creatore del vaccino) Tu sei qui con me (esatto, finalmente di essere ritornati a sudare sul posto di lavoro) E abbraccio la vita Con te, yeah… (più chiaro di così) Questo lo dovevo a quei con partita Iva, ai tempi, sono stato uno di loro, ai tempi sono stato con palla al piede e mani legate da lo strozzinaggio legalizzato delle banche, qualcosa ne so, anche se poco qualcosa ne so. Il sottoscritto era partito a aprire negozietto il 1980 e con 800mila lire di debito. Diventato dopo dieci anni il buio più nero il debito diventato 100milioni di £. Ma poi ecco che, il raggio di sole che ha squarciato le tenebre e aveva scacciato col buio aveva scacciato anche tutti i debiti, e grazie a sudare anche 12/14 ore al giorno e anche la domenica. Questo che dico allo Stato, fateli lavorare, fateli sudare questi de le partite Iva. Comodo beccare le palanche senza essere costretti di chiudere il vostro posto di lavoro? E invece, chi costretto per legge di chiudere, a quelli nessuno pensa, e pensa te, ne l’immaginario collettivo, che pensano solo che da egoisti, esatto chi che becca la pensione, chi lavora con la televisione, lavora ma non suda, non so se avete notato la sottigliezza, ebbene, una pleteora di privilegiati che vanno a additare come untori chi apre perché l’alternativa è il suicidio. Esatto, titolari di partita Iva come cavie di tal experimento scientifico, di vedere se il topolino rimasto senza cibo, cosa sceglieva di fare. Se andare dove ci stava il formaggio che però beccava la scossa elettrica, oppure se per non prendere la scossa elettrica non andava dove ci stava il formaggio e si lasciava morire di stenti e di fame. Ma cari scienziati di questa risma, ma andate affanculo. Caro Stato, ti supplico, non alle grandi multinazionali, pensa invece ai piccoli topolini che, la loro colpa, solo quella del sogno, sogno che si è trasformato in sciagurata scelta di diventare a partita Iva. Caro Stato Italiano, fai vedere che hai un cuore e non una calcolatrice al suo posto, batti un colpo, fai vedere che hai un cuore, fai vedere che oltre alle pantegane delle multinazionali ti stanno a cuore anche i piccoli e indifesi topolini delle partite iva individuali. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

sbrodolata che va a sparare cazzata su la situazione di Arca di Noè, dove che ai nostri giorni, il covid 19, come il diluvio universale di 5500 anni fa? speriamo (esatto, è arrivato il momento del riequilibrare le risorse del Pianeta Terra. Ma è sensato permettere a taluni di possedere migliaia di ettari di suolo del Pianeta Terra, quando ci sta chi nasce e senza nemmeno una stanzetta? è giustizia questa? 20 febbraio è stato anche il giorno della giustizia. è giustizia che è tollerabile che ci sta chi su le tragedie diventa miliardario e in pochi mesi, mentre altri costretti mano fuori a chiedere elemosina? questo è solo egoismo)
Come è che dicono gli experti scienziati? Esatto, di come sarà domani, esatto, di quello che si vive oggi è stata scelta fatta di ieri. E domani è come ci si comporta nella scelta de l’oggi. Se vero questo, che cosa si vuole? Hai voluto la bici, esatto, adesso pedala. Hai voluto l’auto, esatto, adesso pippati lo smog, pippati il traffico, pippati gli incidenti, pippati il bollo auto, pippati l’assicurazione, pippati il cristallo del parabrezza rotto, pippati i tagliandi dal meccanico, pippati di cambiare gli euro 5 in euro 6, pippati il pieno di benzina, e chi più ne ha più ne pippa. Esatto, questo di pippare in continuo, esatto, tradotto è stress e problemi. Esatto, la gente alla frenetica rincorsa della felicità, si è però scordata di una cosa, che la felicità è solo regalata da la semplicità, e che invece correndo e correndo sempre più in fretta, altrettanto velocemente ci si allontana e sempre più velocemente distanti dal raggiungere la felicità. Esatto, adesso non son più i tempi di andare in vacanza a Serle, a la Stella Alpina e al Albergo Belmonte, o passare le vacanze in Maddalena a l’albergo Le Cavrelle. Dove non in auto, dove ci si arrivava e fino ai primi anni ’60 in funivia. Dove le vacanze dei bambini erano alle colonie marine e montane. Adesso è il villaggio turistico e con tanto di animazione. Diventati solo che una popolazione di incontentabili e insaziabili egoisti. Se adesso il mondo è messo in questo modo, arrivato a questo punto, esatto sono state le scelte insensate fatte ieri, la scelta di vita fatta 50’anni fa dai vostri nonni? Esatto, i vostri nonni hanno voluto la bici e però adesso toccherà a voi bambini e bambine di pedalare. Comodo così? che purtroppo, tanti e tanti di voi, penalizzati da la continua e incessante bramosia dei vostri nonni di possedere sempre di più e anche di possedere il superfluo. Tanti che adesso bambini e bambine, e per forza di cose, da grandi, costretti di andare incontro a grandi e grossi problemi esistenziali, che non arrivati alla meta del vivere felice che vi assicuravano i vostri nonni? Mentre più facile è diventato il percorso che vi trascinerà sulla via di una infelice vita, che di sicuro a causa di scelta fatta dai vostri nonni nei tempi passati? Lo sapete cosa racconta il libro Il Milione? Esatto, il libro di Marco Polo, che partito coi cugini in viaggio sulla Via Della Seta, era ritornato che era già un uomo. Esatto, partito glabro era ritornato a casa con la barba. Per dire di quanto tempo ci stava, quando la vita era meno stress, quanto ci stava per fare 1km e a piedi e in carovana. E che dire di Antonio Pigafetta, che in un diario aveva descritto il viaggio intorno al mondo che aveva fatto assieme a Ferdinando Magellano, dove Pigafetta era un ardimentoso guerriero desideroso di avventura. Se la storia antica ci dice che Magellano non riuscì nel l’impresa di circumnavigare il globo, in quanto aveva trovato la morte nelle Filippine. Antonio Pigafetta, lui no, insieme a altri compagni di avventura, era riuscito a far diventare realtà il sogno del navigatore portoghese Ferdinando Magellano. Tre anni ci son voluti a Antonio Pigafetta a compiere la circumnavigazione de l’intero globo terrestre. Jules Verne, il famoso scrittore di romanzi d’avventura, il suo protagonista, esatto, il giro del mondo lo aveva fatto non in tre anni, ma in meno di tre mesi. Esatto, il famoso romanzo Il Giro Del Mondo In 80 Giorni. Poi, sempre e ancora più velocemente verso l’onnipotenza della scienza, che non contenti con la nave di metterci 15 giorni a partire da Genova e arrivare in America, ecco che, abbandonando la via d’acqua si è voluti andare a praticare le vie del cielo, sempre più veloci, sempre più inquinanti (il costo inquinamento a persona è saldamente in mano a l’aereo) Avete voluto l’aereo? Che gran comodità, che è il simbolo de la vita frenetica basata sul fragile terreno del sempre più in fretta e del sempre più veloce. (esatto, la del fretta frisù è cosa è lampante, adesso anche le comunicazioni via etere sempre più veloci, non più alla ricerca del contatto sociale umano, ma il veloce contatto su uno schermo disumanizzato. E se anni fa era tollerabile di aspettare 5minuti per avere linea, adesso già solo aspettare 5secondi è diventato un dramma) Dove i virus? Esatto, con tal velocità di spostamento, si fa solo che il loro gioco. (sapete il problema? Che forse, e speriamo di no, che forse vaccino anti Covid 19, questa filagna forse ancora per tanti anni, che la trafila prenotazioni non si esaurirà mai, chi vaccinati a gennaio 2021, a dicembre 2021 ancora di vaccinarsi. Ma è pensabile una vita così? Evidentemente la geopolitica mondiale ha detto di si. Che da be e bella che il sottoscritto, un complottista, gli puzza di cosa come prova tecnica. Perché guarda te che strano, i più penalizzati sono chi oramai non sono più consumatori attivi, solo che bisogno di assistenza a carico dello Stato? esatto, i nonni. Che i paesi poveri, dove tanti i politici a avere puzza sotto il naso di tal gente dei paesi poveri, dimmi tu, che come fanno quelli a vaccinarsi? Esatto, che se muoiono, tanto meglio per qualcun altro di altro colore di pelle? è forse questa la decrescita immaginata dalla geopolitica mondiale, eliminare le popolazioni dei paesi poveri, e però con scusa che è stato Covid 19? Esatto, pensare male si fa peccato. Il sottoscritto non è nessuno, non ha sfera di cristallo di guardarci dentro, sono solo che pensieri in libertà, o a tempo di Covid 19 è forse vietato di giocare con la mente? Però c’è un però, chi sopravvissuto di tal paesi poveri, esatto, diventato molto più forte e resistente, esatto, selezionato da Madre Natura, questo lo si vede già adesso nello sport, ma tra 50’anni, i bipedi più efficienti e in salute, vuoi vedere che diventeranno chi sono adesso, che sono in modo spregiativo, sono chiamati: “gli ultimi”) Dove ai tempi della vita vissuta in modo più lento, prima la situazione pandemia era relegata a fatto tragico, ma, di un ben definito territorio. Adesso, con le navi e con gli aerei e col commercio globale, il contagio tra nazioni e nazioni non è più arginabile, checchè se ne dica. Basta un addetto che lavora in aeroporto, che la frittata è fatta. Stessa cosa vale per le navi, basta un portuale, esatto, la frittata è fatta. Dopo 1 settimana, se va bene, dopo 1 giorno se è l’aereo, che il virus ha già fatto il suo viaggio e arrivato a destinazione, esatto, pronto a lavorare in altra nazione, a fare il lavoro e il compito che Madre Natura gli ha assegnato. Esatto, Madre Natura ci vede più lontano de l’Homo Sapiens e della Donna Sapiens, questo che per frenare la abnorme crescita demografica di una specie aveva inventato la malattia? Esatto, come la morte fa parte della vita, così la malattia fa parte del necessario e per mantenere in vita la specie, di non andare in futuro di andare a rubarci il pane l’un con l’altro? Di rubarsi il vaccino uno con l’altro? Il modello di società basato sullo sviluppo del consumismo il suo traguardo è solo che tragico finale, questo la logica, è di logica questo. Che a non invertire rotta, di andare a far finire, a far esaurire le risorse e anche il cibo e però obbligati di farsi le punturine? Il consumismo, per sopravvivere, deve che ci stanno sempre, e sempre più tanti bipedi, esatto, bipedi che però che obbligati a fare tanto shopping. Esatto, in modo di riuscire a piazzare tutti gli aggeggi che escono da insensate fabbriche lager di bipedi in catena di montaggio. Esatto, di quelli, che costretti per motivi di sopravvivenza, che non possono permettersi due minuti e di sedersi e di iniziare a pensare che questo modello di società è solo che modello suicida adottato da una intera umanità. Perché, scusate, è di logica, si deve diventare sempre più tanti perché dalla fabbrica, e grazie a la tecnologia, si fabbricano sempre più tanti aggeggi in 1minuto. Esatto, gli aggeggi fabbricati crescono più velocemente de la crescita dei consumatori. Questo non va bene per tal modello di società basato su lo sviluppo del consumismo. Questo che siamo arrivati adesso a 8 miliardi di bipedi infestanti, e che tra dieci anni, di bipedi infestanti, se ne conteranno ben 9 di miliardi e a crescere di 1 miliardo a ogni dieci anni, e fino a anno, dicono gli experti di economia, a crescere fino a anno 2060. Più in la mente Homo Sapiens e Donna Sapiens e Experti di Economia, non ci arrivano. Fortuna de l’umanità è il divino e soppranaturale? e che tra cinquant’anni di andare a chiedere grazia alla Madonna che ci mandi un bel virus letale, in modo di riequilibrare? Che la scienza contenta e a festeggiare e a brindare con le bollicine, per via di record trasvolata Londra/New York, fissato da Concorde in 5h. Dove poi, rimangiarsi tutto per via dei costi energetici, dove non solo inquinamento a go-go, esatto, cisterne e cisterne di kerosene a go-go. Sbrodolata ispirata da una canzone di Sergio Endrigo RIP. La canzone L’Arca Di NOE’. Dove non più il diluvio a cancellare la stupida umanità come a quel tempo, ma adesso, cambiati i tempi, il consumismo a cancellare l’umanità solo che omologata allo shopping sfrenato e per innalzare il PIL? Che però virus mandato da Dio? che deluso da l’umanità che aveva creato? Meglio ricordare ai bambini e alle bambine anche questa canzone, che anche di commentarla. L’ARCA DI NOE’. Un volo di gabbiani telecomandati (aerei con pilota automatico) e una spiaggia di conchiglie morte (che al posto delle conchiglie adesso plastica soffoca creature degli oceani) nella notte una stella d’acciaio (la luce di posizione di un aereo) confonde il marinaio strisce bianche nel cielo azzurro (la scia inquinante che lascia l’aereo, dove con aggiunta di tal sostanze chimiche, ci stanno gli scienziati che vogliono vedere di fare la pioggia come e quando vogliono? esatto, gli scienziati a sfidare e di andare sempre e a tutti i costi contro natura. Questo degli scienziati de l’andare contro Madre Natura, questa situazione è altro che rivoluzione e non accettare del perché ci sta la vita sul Pianeta Terra. Non gli assembramenti di piazza che preoccupano l’establishment, la scienza di molto ma di molto più pericolosa per la specie umana) per incantare e far sognare i bambini la luna è piena di bandiera senza vento (la storiella di tal bandiera impiantata sul suolo lunare che taluno sospettoso? esatto, i complottisti? che dicono che non di logica comportamento di tal bandiera e in assenza di aria?) che fatica essere uomini (esatto, anno 2021, la vita è diventata più difficile di vivere) partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa (la scienza dove è che ci porterà? Al benessere? O di andare a a rubarci il pane di bocca uno con l’altro? Di rubarci il vaccino uno con l’altro?) sarà come l’Arca di Noè il cane il gatto io e te (che sempre più che la via è il ritorno a una vita in equilibrio con Madre Natura, di ritornare contadini e di coltivare senza l’uso di chimica, forse è idea di non scartare. Esatto di situazione di non pensarci su) un toro è disteso sulla sabbia e il suo cuore perde kerosene (l’aereo precipitato al suolo, il trattore che disperde inquinante su quei terreni agricoli, dove poi crescerà quel che diventerà il cibo, e quel che mangia la terra è di logica che poi andremo a mangiarlo noi) e ogni curva un cavallo di latta distrugge il cavaliere (le auto come cavalli di metallo con le ruote, le auto, talmente in tanta quantità che adesso un incidente stradale è a ogni minuto. Però, si sa, gli incidenti di auto fanno anche aumentare il PIL, questo che l’establishment plaude?) terra e mare polvere bianca (per sopravvivere in questa jungla di cemento e catrame, di non pensare al peggio che andrà a vivere il futuro, esatto, meglio che di sniffare polvere bianca e per evadere dalla realtà di adesso?) una città si è perduta nel deserto (esatto, causa i fantastici centri commerciali, i negozi della città, di colpo, diventati preistoria del consumismo, dove niente più via vai di formiche a fare shopping, la città diventa sicuro un deserto) la casa è vuota non aspetta più nessuno (adesso a casa non arrivano più gli amici, non si aspetta più nessuno. Adesso, è di scena la tecnologia, un sms, una telefonata, la televisione, esatto, il contato fisico e la socialità da be e bella che situazione morta e sepolta) che fatica essere uomini (la vita diventata difficile e proprio e grazie alla scienza?) partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa (il porto di arrivo del modello di società basato sullo sviluppo del consumare sempre più risorse del Pianeta Terra, arriverà in un porto sicuro? Datela voi la risposta, gli experti economisti dicono di si, che andremo a vivere meglio, con più tanto benessere. Peccato che adesso è tutto al contrario, speriamo però che abbiano ragione gli economisti quelli experti) sarà come l’Arca di Noè il cane il gatto io e te (la salvezza, solo che la semplicità, esatto, un ritorno a l’Arca della salvezza, l’Arca di Madre Natura) partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa (solo gli experti economisti conoscono la rotta? Di aver fiducia degli experti economisti che ci faranno vedere una nuova America su Marte?) sarà come l’Arca di Noè il cane il gatto io e te (che più semplice che vivere con le cose essenziali, con l’amore di chi ci vuol bene, che il cane e il gatto di sicuro non ci tradiranno mai) partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa (dove porterà il miraggio del benessere, se di continuare a crescere di PIL?) sarà come l’Arca di Noè il cane il gatto io e te (esatto, accontentarsi della vita semplice, che non è andare a miccare il biscotto nella tazza di tal prezzolata bella bionda che aspetta in gambe larghe oltreoceano, e in sole 6/7h di volo) partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa (dopo aver abbandonato la civiltà contadina e per essere andati a abbracciare la civiltà industriale, dopo 60’anni come è che è diventata la situazione? Solo un caso? gli experti economisti, esatto, per loro solo che incidente di percorso, solo che un caso) sarà come l’Arca di Noè il cane il gatto io e te (caro Sergio Endrigo RIP, siamo di una generazione in estinzione, carissimo Endrigo, ma a chi vuoi interessi adesso il cane e il gatto? Poi de l’io e te, ci sta il femminicidio a dirci di quel che vale adesso l’io e te) Sono disgustato, molto disgustato, da questa società che solo che omologata al possedere anche il superfluo, possedere la comodità più insulsa. Non son più i tempi di quando il paese di Chiari non voleva dire problema di Covid 19, ma voleva dire Mauro Pagani e voleva dire PFM. Di quando Chiari, di quando voleva dire il sangue che aveva nelle vene Lawrence Ferlinghetti, esatto, il fondatore della libreria più famosa la mondo, esatto, la City Lights. Che Lawrence Ferlinghetti RIP di questi giorni, il 22 febbraio. Dove che in Italia è solo a la grande Fernanda Pivano RIP che dobbiamo dirgli grazie e per averci fatto conoscere Lawrence Ferlinghetti e la controcultura americana. Dove i simboli sono stati Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Gregory Corso & compagnia bella. Esatto, i miti della gioventù del sottoscritto, il sottoscritto è diventato grande leggendo Fernanda Pivano e le traduzioni che ha fatto degli emergenti artisti poeti e scrittori de quel che stato battezzato controcultura americana. Dove quando il sottoscritto l’anno che nasceva, a Lawrence Ferlinghetti sbattuto in prigione e perchè aveva pubblicato HOWL, esatto, L’URLO. Libro di poesie e poesia di Allen Ginsberg, poesia che aveva ispirato Francesco Guccini di quando aveva composto e scritto il testo della canzone Dio E’ Morto, canzone a sua volta censurata da l’establishment italiano. Esatto, dopo, come al solito, che Ferlinghetti non dava più fastidio a tal establishment, gli hanno dedicato anche una via a S.Francisco, la città della California dove che abitava (avevano perseguitato in Inghilterra the Sex Pistols, che strano, per poi vantarli a le Olimpiadi di Londra, e come prodotto doc de l’Inghilterra. Esatto, quando non dai più fastidio, da furbi? ti dedicano anche un monumento?) Esatto, Ferlinghetti morto da nonno, una lunghissima vita la sua. Ma però, è stato uno di quei nonni che non hanno assolutamente colpa del bel vivere distanziati, il vivere intelligente che adesso voi bambini e vai bambine, che siete costretti a vivere, ma magari a voi piace vivere così, in gabbia dello zoo, e che si sbaglia, sicuro il sottoscritto. Ben note sono state le battaglie di questi nonni della controcultura americana, e contro la bramosia de lo sviluppo al consumismo e allo sviluppo frenetico della ricerca della velocità del vivere, tutto sempre più in fretta, freneticamente e senza mai riuscire a assaporare il momento della felicità, sempre di corsa, sempre di fressa frisù non godere di niente. Esatto, ispirata da la canzone di Bruno Lauzi, La Tartaruga. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

DI LOGICA CHE SI VA INCONTRO A PROLEMI DI SALUTE,
E SE LA ABNORME ANOMALIA DI CRESCITA VALE PER LE PERSONE,
TANTO PIU’ VALE PER IL PIL
SBRODOLATA CHE VA A SPARARE CAZZATA SU QUESTIONE CHE SI PONE CHI HA MATERIA GRIGIA PERFORMANTE, E QUESTIONE SIN DAI PRIMORDI DE L’UMANITà, ESATTO, LE PALANCHE DANNO SEMPRE LA FELICITà? E ANCHE SE SONO POCHE? lE PALANCHE, ESATTO, NELLA REALTà, HANNO FATTO VEDERE CHE, LE PALANCHE CREANO DIVISIONE DI PIù CHE DEL COLORE DELLA PELLE, DI PIù CHE CREDO DI RELIGIONE
CONTINUAZIONE DI SBRODOLATA DI IERI, ANCORA COPIA INCOLLA. Eppure, anche nella tanto decantata culla della civiltà, anche nella civile Italia, solo negli ultimi 15 anni, guarda te, le amministrazioni locali non si sono e minimamente preoccupate delle problematiche conseguenze “globali” delle loro scelte urbanistiche (esatto, a parole, a bla bla bla si, amministrazioni molto attente alla disastrosa situazione ambientale, dopo, i fatti a far vedere colate di cemento) e approvate continue varianti espansive ai piani regolatori e colate di cemento e asfaltatura di campi, strade che intasate di auto, vere e proprie verruche maleodoranti del suolo del Pianeta Terra. Gli amministratori, nella loro miopia, non si preoccupano di capire che, in molti casi, la sopravvivenza delle loro comunità è assicurata dal fatto che –a differenza della vera Rapa Nui – i nostri territori sono sistemi ecologicamente legati tra loro, sistemi ecologicamente aperti, non una piccola isola, ma n’è più e n’è meno, sistemi che possono continuare solo se ci sta un equilibrio, esatto, è per forza che ci deve stare almeno un minimo di precario equilibrio. Mentre la progressiva cementificazione e catramazione del suolo ha messo in crisi, e da be e bella, rotto questo precario equilibrio. Questo, che a l’aumentare della popolazione mondiale, non può assolutamente corrispondere altrettanta cementificazione catramazione del suolo terrestre. Logico che per sfamare la sempre più tanta popolazione mondiale si deve aumentare la superficie da coltivare, esatto, più campi e erba e meno cemento e catrame. Ma cosa succederebbe se in troppi homo sapiens e donna sapiens e omini verdi, senza tenere conto di quello che succede altrove e in posti industrializzati, dove i campi? esatto, sono solo nei documentari della televisione. Ma riuscite a immaginare di costruire centri commerciali e capannoni e fabbriche, che vuol dire colate di cemento e catramazione, che vuol dire cancellare anche buona parte del territorio agricolo e boschivo. Che non vuol dire solo mancanza di habitat e rubato ai bipedi, ma rubato e anche agli animali, alla fauna, esatto, ma degli animali e della fauna chi se ne frega? è questo il pensiero di homo sapiens e donna sapiens e omini verdi? Cari amministratori, cari del fare, cari economisti, cari del crescere, ma avete materia grigia che sufficientemente performante di riuscire a farvi immaginare a come diventerebbe a continuare seguire le vostre insane e vecchie idee di, prima di tutto, bisogna far crescere il Pil? Ma veniamo a una seconda domanda. Davvero i parametri economici incidono sul nostro benessere e sulla nostra felicità? Perché quali sono i più importanti indicatori di riferimento benessere, esatto, la vita semplice e meno stressante (esatto la qualità e non la quantità). Il benessere non sono n’è il PIL e nemmeno delle aride cifre con segno +, ma il benessere è la qualità della nostra vita, esatto, che per tagliarla più fine, esatto, che conta è la nostra salute, la nostra cultura, il nostro vivere in armonia con le persone e col creato. Esatto, dove di primario, ci sta che il nostro benessere è per forza di cose solo che va a braccetto e che dipende anche dal benessere che vive il Pianeta Terra e chi lo abita, animali e vegetali compresi. Pensiamo, ad esempio, alla folgorante crescita dell’economia dell’ultimo secolo. Secondo le statistiche, l’economia Europea è cresciuta di 47 volte nell’ultimo secolo (dall’inizio del processo di industrializzazione), l’America del Nord, è cresciuta in 1 secolo di ben 678 volte in termini reali. Che media mondiale, ne l’ultimo secolo, l’economia mondiale globale è cresciuta 53 volte. (esatto, nel gioco del PIL, ne l’ultimo secolo, America del Nord nel gioco crescita insensata, esatto, quello che decantiamo come miracolo industriale, America del Nord batte resto del mondo 678 a 53. Ma chi è quello stolto che, ai posti di comando, di non vedere che questo pericolo di simulazione, di copiare il miracolo industriale, porta dritto sulla strada della morte del Pianeta Terra. Esatto, tutto quello che fanno i capitalisti gli viene aggiunto valore, nel caso degli industriali, diventa non il deleterio, ma diventa il miracolo industriale. Tu immaginati se altro secolo e crescita anche del resto del mondo a arrivare a 678 volte più di adesso. Ma chi è lo stolto omino verde che non vede il pericolo? Chi sono gli stolti omini verdi che non vedono che continuando di questo ritmo, che non vedono il rischio di andare incontro di default del Pianeta Terra?) Anche i redditi pro capite dei paesi occidentali sono cresciuti, cresciuti vertiginosamente, cresciuti velocemente e in modo impensabile e inimmaginabile fino a 1 secolo fa. Ma siamo sicuri che il benessere e la felicità siano aumentati in egual misura? E per tutti gli abitanti della terra? Evidentemente no. Beh, indubbiamente che c’è stata una prima fase in cui, la crescita economica ha portato ad un significativo aumento del benessere delle persone (anche se con una distribuzione imperfetta, crescita di assurda e insulsa e pericolosa sperequazione che ha allargato la forbice in favore dei paesi occidentali rispetto al resto del mondo). Poi, però, da qualche decennio, qualcosa si è inceppato e al crescere di redditi e crescita di PIL, esatto, non c’è stato un corrispondente aumento della felicità e specie della felicità della popolazione occidentale. (esatto, il PIL rende felici i soliti noti, banchieri in testa) Le ragioni sono spiegate dalle analisi di alcuni economisti. In particolare l’austriaco F… H…ha scritto un interessante saggio dal titolo “I limiti sociali dello sviluppo“, nel quale introduce il concetto di “beni posizionali” in economia. I beni posizionali sono, in sostanza, beni il cui principale valore intrinseco è dato dalla valenza simbolica, attribuito a tal bene simbolico solo che valore di convenzione di immaginario collettivo. Esatto, non il bene per quel che è il valore reale (dove il valore reale sono: Aria pulita da respirare, acqua buona da bere, cibo naturale, non tirato su con la chimica, che la chimica di logica che va a influire su la fabbrica chimica dei animali, esatto, che il primo a andare in tilt da sovradosaggio di chimica è il fegato degli animali) che non tanto l’effettiva utilità degli aggeggi fabbricati, ma la loro “riconoscibilità” che l’immaginario collettivo riserva a tal aggeggio. Una, auto, una casa, una maglia firmata da nome e nome pubblicizzato anche da testimonial che piacciono alla gente. Ad esempio, una maglia, un paio di pantaloni, che hanno e fanno lo stesso servizio di uso di una maglia e d’un paio di pantaloni che non pubblicizzati su riviste di moda, e venduti nei negozi di periferia, dove tal maglia e tal paio di pantaloni fanno n’è più e n’è meno, lo stesso servizio di maglia e pantaloni pubblicizzati su tal riviste e con tal testimonial, esatto, ma che, esatto, venduti a un costo di gran lunga superiore. (quel che i nostri vecchi montanari dicevano pagare la marca e non il prodotto per il sevizio che fa. Pagare la carta del prosciutto di più del prosciutto stesso. W la forza ammaestratrice della pubblicità) Non a caso molti beni posizionali sono definiti status symbol. Quello che conta non è il bene in se stesso, ma la possibilità che tal aggeggio della pubblicità, che ci ponga, il solo a possederlo, ci colloca nel l’immaginario collettivo, in una posizione diversa, più in alto, rispetto agli altri che però non posseggono tal aggeggio e di marca status symbol. (è questa la tanto decantata intelligenza di homo sapiens e donna sapiens? elevare un aggeggio a essere adorato come un Dio?) Spesso la soddisfazione derivante da l’acquisto di tal aggeggi è effimera: perché neppure l’acquisto dell’ultimo modello di aggeggio di marca e con grande campagna pubblicitaria (il cui bisogno è probabilmente indotto da un’abile campagna di comunicazione) di sicuro non ci farà stare bene. (ci farà star bene solo per un brevissimo tempo, solo fino a l’uscita di un nuovo modello di tal aggeggio) Se nel frattempo, infatti, uscirà il modello successivo (che altri acquisteranno) cesserà anche il piacere, di colpo a l’uscita di nuovo modello, oltre che sparire la effimera felicità che ci donava tal aggeggio, si andrà a provare senso di disagio. Esatto, a farsi vedere con tal vecchio modello ecco che la nostra vita diventerà, esatto, diventerà vita infelice, esatto, di andare incontro a un vero e proprio senso di frustrazione. (fino a 1 anno fa, con tal modello, felici, l’anno dopo, uscito nuovo modello e però noi avere modello vecchio, ecco che, con lo stesso identico aggeggio che felici 1 anno fa, di colpo, dopo un anno diventa problema esistenziale) All’aumento del denaro speso, non sarà corrisposto un aumento del benessere duraturo, anzi, benessere sempre a tempo più breve e effimero. (w le pecore che seguono la pubblicità della televisione, piffero incantatore in mano ai padroni incantatori e ammaestratori della vita del bipede gregge) Lo spiega molto chiaramente un altro economista, R… E…, il quale, nel 1974 ha elaborato un’intrigante teoria, denominata “paradosso della felicità” (o paradosso di E…), attraverso la quale lo studioso dimostra che la correlazione tra ricchezza e felicità è vera solo in minima parte. Quando la ricchezza serve a garantirsi beni fondamentali o beni comunque “utili” la correlazione con la felicità è diretta. Superata una certa soglia di ricchezza, non solo la felicità non aumenta, ma tende persino a diminuire, mentre subentrano le preoccupazioni. (le preoccupazioni mal conciliano a una vita semplice e felice. Magari sei felice intanto che stai nella “casa del scuriosato fratello”, quando in quella casa trovi tutto di pronto, ma viene anche il giorno che è di uscire, e di amministrare le palanche che ti hanno dato per dar spettacolo di ignoranza, ecco, con tal denaro piovuto in modo inaspettato e senza sudare, ecco che, è quando ce l’hai in tasca le palanche, che li iniziano anche le preoccupazioni?) Si rischia che andare a la ricerca di sempre e di più, di rincorrere sempre il molto di più (consumando e inquinando molto di più alla rincorsa del superfluo) ma che questo di più (di sicuro) è senza alcun beneficio reale in termini di benessere. Ma torniamo alla crescita degli indicatori economici. Pensiamo ad una curva di crescita annuale del PIL. Che più è veloce la crescita, esatto, prime si raggiungerà e proprio e grazie a la crescita esponenziale raggiungeremo presto il limite “fisico” sopportabile del Pianeta Terra. Dove l’habitat che impoverito di risorse per il mantenimento de l’equilibrio precario sul quale è cresciuto, e aveva vissuto e fino a adesso, come diventerà? come diventerà per chi lo abita questo habitat? (la capacità di carico, l’impronta ecologica, le risorse della terra, energia, inquinamento assorbibile sono fattori di che meglio non prendere sottogamba). Però, anche con altre funzioni di crescita, compresa la semplice crescita lineare, (esatto, ci starebbe di non la ricerca della crescita ma la ricerca de l’equilibrio) il limite, anche se più in là nel tempo, verrà comunque raggiunto e superato. E anche qualora, grazie alle innovazioni tecnologiche – che sono sempre la speranza degli economisti – si riuscisse a far salire l’asticella del limite max raggiungibile, da sciocchi pensare di con la tecnologia di riuscire a spostarla sufficientemente in alto, in modo da impedire che, prima o poi, di non arrivare al tragico momento disastroso che superata l’asticella limite, di cadere nel baratro di un Pianeta Terra distrutto da la intelligenza de homo sapiens donna sapiens e omini verdi. Del resto dobbiamo sempre fare attenzione alle parole e all’uso che ne facciamo. Quando parliamo di crescita e di sviluppo, dovremmo chiederci: “crescita e sviluppo di cosa?” (di conto in banca?) Immaginiamo la “crescita” di un bambino. Quando si dice “il bambino cresce”, sto dando una buona notizia. Quando parliamo di crescita, esatto, la nostra mente associa l’immagine del bambino che diventa sempre più grande e forte. Però, sappiamo bene che il termine crescita implica qualcosa di ben più complesso. Lo sviluppo psichico e cognitivo del bambino saranno e sicuramente altrettanto importanti della crescita fisica. Anzi, nella continua e veloce crescita, e speriamo non diventi invece un momento in cui potremmo preoccuparci se nostro figlio e nostra figlia continuasse a crescere in altezza e in peso. Un aumento eccessivo sarebbe “troppo” per quello che Madre Natura ha immaginato per homo sapiens e donna sapiens. Col passar del tempo, degli anni, tal situazione di abnorme crescita potrebbe anche nascondere una patologia e presumibilmente tal eccesiva crescita, quasi sicuramente, comprometterebbe anche la sua serenità e la sua felicità di adulto. Forse dobbiamo renderci conto che il PIL, esatto, è tale e quale come il nostro bambino e la nostra bambina? Esatto, non è così importante la continua crescita del PIL, l’importanza che basilare è l’armonia, sia fisica che psichica. È molto più importante la distribuzione della ricchezza e la ricerca di un benessere e di una felicità diffusi, gente felice in mezzo a gente felice. (non felici solamente i soliti noti? che creano e disfano a piacere?) Ecco, una crescita squilibrata, anche questa è una crescita, ma che solo che crescita squilibrata che deriva da un malinteso concetto di benessere. Anche quella squilibrata è una crescita, ma è non è una crescita sana. (sbrodolata fatta cover dal sottoscritto, personale adattamento tratto da un lavoro di Tullio Berlenghi) 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

sbrodolata su il pericolo imminente che hanno messo in guardia gli studiosi del Pianeta terra (far viaggiare la mente e non le astronavi?)
Il Pianeta Terra è un sistema a ciclo chiuso, dove il tutto è basato su un precario equilibrio, dove il rinnovamento delle situazioni favorevoli a l’ambiente hanno ritmo molto lento, ma se ci si mettono gli homo sapiens e la donna sapiens e adesso che sono arrivati anche gli omini verdi, che consumano tutto più in fretta, come la mettiamo? che consumano voracemente suolo e fonti di sostentamento, che homo sapiens e donna sapiens e omini verdi consumano 100 volte più in fretta di quello che Madre Natura riesce a rinnovare e ricostituire e rimanere in equilibrio precario, dimmi tu se bisogna essere ricercatori o di essere scienziati se questo modello di società di vita sul Pianeta Terra se potrà continuare ancora a lungo a rimanere in equilibrio precario. Certo, se da ignoranti avremmo accettato le leggi di Madre Natura, (a 8 miliardi di infestanti bipedi non ci saremmo e di sicuro già arrivati e nel 2030 arrivati a 9 miliardi di bipedi infestanti, e Covid 19, e suoi fratelli che di sicuro nasceranno a breve, tal coronavirus permettendo) se da ignoranti non si sarebbe andati, violentando, di non andare a frugare nella intimità di Madre Natura, di non andare a scoprire tutti i suoi segreti, magari saremmo ancora ignoranti? Ignoranti si, ma con vita più semplice, senza mamme e papà che, diventata la vita sempre più difficile di vivere, di che, non trovano altro, e per risparmiare anche ai loro bimbi la tragedia che è diventato il vivere da intelligenti, che non trovano che la soluzione finale, di abbandonare questo intelligente mondo e portando con loro i loro bimbi, esatto, la cosa che amano di più di tutto e solo per risparmiargli di vivere su questo Pianeta Terra reso sempre meno vivibile in modo semplice. La colpa? esatto, dei scienziati, dei ricercatori, dei experti. Ma è una vita semplice quella dei nostri giorni? la vita da formica dei nostri giorni moderni, è questa la vita semplice del modello di società che con tanta intelligenza continua sulla malefica via de lo sviluppo al consumismo? Vai su un ponte di una tangenziale, ci vuole poca fantasia a vederci dentro il via vai, avanti e indietro, tale e quale a delle formiche. Esatto, l’unica differenza sono le scatolette di latta e plasticone e con ruote in gomma e che dal .ulo gli esce del fumo che odora di morte. Ma come si fa a non capire il perchè di tal genitori costretti a un gesto extremo, abbandonati da tutti e specie dallo Stato, dove lo Stato costringe i suoi sudditi a legge della jungla d’asfalto, dove solo i più forti sopravvivono a questa spietata legge del sviluppo al consumismo, dove nei casermoni, alveari di bipedi di città, la parola solidarietà non è parola che hanno nel loro striminzito vocabolario, dove anche la comunicazione è slang digitale su uno smartphone, lontano anni luce dal contatto umano. Questo che vedo in tal genitori, quelli che non vedono un futuro per i loro figli, che pensano che con quel extremo gesto d’amore, di alleviare sofferenze future ai loro bambini e bambine. Ma lo Stato è spietato, deve guardare al bilancio, deve salvaguardare non la vita, ma di salvaguardare il PIL quello si. Di sicuro che non sono i banchieri a esser costretti a gesti extremi, quelli vivono in un altro mondo, un mondo dorato pieno di agi e privilegi. Banchieri che costringono moralmente a fare a taluni genitori, di compiere un extremo e grande gesto d’amore, e per non costringerli a far vivere ai loro bambini e alle loro bambine, di andare incontro a una esistenza difficile in questo mondo diventato intelligente, intelligentissimo. Però, non tutti chi ha studiato la situazione, non tutti gli experti sono per uno spietato modello di civiltà inventato da ricercatori, scienziati e experti che hanno voce in capitolo sulle cattedre della televisione. Esatto, ci stanno anche gli studiosi, quelli mai invitati in televisione (aggeggio rovina famiglie? Aggeggio rovina rapporti sociali umani? Aggeggio che serve di ammaestrare il popolo pecora? Aggeggio che serve a far digerire di stare il popolo pecora rinchiuso nelle gabbie dello zoo che son diventate le metropoli? Esatto, ditemi voi a che cosa serve a gli umani la televisione? a cosa serve? forse per vivere felici? o serve come una droga giornaliera e per evadere dalla realtà? Che la felicità vuol dire vedere sullo schermo starlettine labbra rosse e tacchi a spillo e i loro finti tira e molla amorosi, si è bella vita da vivere questa, incollati a la televisione e a innamorarsi della vita degli altri? specie reali e starlettine labbra rosse e tachi a spillo? si, sai che non lo sapevo che era questa la vita che eravamo venuti al mondo sul Pianeta Terra. grazie di avermelo insegnato. Un popolo televisivo pecora, che non di prendere in mano il loro destino, ma di appassionarsi a la vita degli altri, attori, starlettine labbra rosse e tacchi a spillo e saga royal family. Ma che bella vita che è questa. Che poi, a l’aumentare dei canali della televisione di pari passo sempre più difficile di vivere, e sempre meno socialità, e sempre meno felicità, dite di no? La televisione è una brutta e malefica bestia, è la Mantide di noi popolo cavallette divoratrici di storielle tv. Ma della televisione magari quando la musa verrà a trovare il sottoscritto e le prossime notti, forse una sbrodolata che spara cazzata proprio e tutta sulla televisione, la malefica e paralizzante televisione) Ma ritornando a gli studiosi fuori dal coro de l’establishment, esatto, quelli che considerati dalla televisione dei non experti, e che la televisione dice al popolo pecora di stare attenti alle bufale di tal non allineati experti contro. Solo l’establishment non spara cazzate? (esatto, ai tempi, l’establishment considerava Cristoforo Colombo, era considerato uno strampalato che sparava cazzate. Per l’establishment, Galileo Galilei, era uno che sparava cazzate) Che, detto questo, gli experti contro, che strano, però questi invisi experti contro nel loro campo qualcosa conoscono, ehm no, tanto che conoscono. Ecco, gli studiosi, quelli non di parte, quelli non pagati dalle multinazionali e dai capitalisti e dagli industriali, esatto, sto sbrodolando degli studiosi con onestà intellettuale, esatto, quei studiosi solo con occhio alla realtà, che non studiosi prezzolati in vendita a chi paga di più. Ebbene, tal studiosi per amore della realtà, per farsi capire, fanno un esempio che più chiaro di così. L’esempio è un esempio in scala ridottissima. Esatto, la famosa storiella in scala ridottissima della storia de l’isola di Rapa Nui, esatto, in scala ridotta di quel che quella tal isola in scala ridotta situazione attuale del Pianeta Terra. Ecco che di questa storiella che magari l’Alberto divulgatore scientifico televisivo, se vuol davvero bene a questo Pianeta Terra, meglio di lasciar perdere di storia di mummie e di pratica sessuale del leone, e di sbrodolare anche del perché di Rapa Nui ridotta com’è ridotta adesso. (e questo, di ricordarlo almeno 1 volta a l’anno) Ecco che, non il sottoscritto, adesso, faccio copia incolla di storiella di Rapa Nui e vado a sparare cazzata degli studiosi, che l’establishment ritiene studiosi che sparano cazzate. Copia incolla di un’interessante e chiara semplificazione di come funziona un sistema chiuso n equilibrio precario, è quella di vedere l’affascinante ipotesi di ricostruzione della storia di Rapa Nui. Rapa Nui, meglio conosciuta come “Isola di Pasqua“, con una superficie di 166 km2, è il più isolato pezzo di terra abitabile. Si trova nell’Oceano Pacifico, ad oltre 3200 km ad ovest del continente più vicino (il Sud America). Rapa Nui è famosa per i giganteschi monoliti raffiguranti volti umani – i Moai – di cui l’isola è piena. Attualmente Rapa Nui è priva di alberi e ci sono poche specie animali, mentre, secondo gli studiosi, in passato l’isola era rigogliosa e con caratteristiche adatte ad ospitare una civiltà in grado di costruire (e trasportare e erigere) i pesantissimi Moai. In pratica si suppone che gli abitanti dell’isola avessero sfruttato le proprie risorse ben al di là del limite di sostenibilità dell’isola. E, una volta superato il limite, hanno probabilmente iniziato ad intaccare il “capitale” delle risorse, ossia a mantenere invariati i propri consumi semplicemente attingendo alla comunque abbondante presenza di alberi, piante, animali, in misura superiore alla capacità riproduttiva del sistema ecologico. Questo comportamento ha portato al progressivo depauperamento dell’isola e, una volta raggiunto il “punto di non ritorno”, la lotta per la sopravvivenza ha portato alla distruzione di tutti gli alberi e all’estinzione di molte delle specie animali che popolavano l’isola, rendendola praticamente inabitabile. Proviamo ad immaginare le nostre città come tante Rapa Nui (dite che non succederà mai, che l’immondizia la porteremo su altri Pianeti? che le risorse le ruberemo a altri Pianeti? sicuri?). E proviamo a fotografare l’evoluzione storica, nel corso dei millenni e a confronto con gli ultimi 50 anni, a confrontare il consumo di risorse e del consumo del suolo. Negli ultimi anni in Italia il consumo del suolo è aumentato drasticamente. E il suolo è un bene fondamentale per la nostra esistenza e per il nostro benessere. Il suolo agricolo consente la produzione degli alimenti necessari al nostro sostentamento. Nei paesi occidentali l’impronta ecologica, ossia la quantità di territorio necessaria per garantire i consumi e gli stili di vita, è già superiore alla carrying capacity – la capacità di carico – del nostro pianeta. Se tutti consumassimo come gli statunitensi non potremmo essere più di 700 milioni. (esatto, se le nazioni, il loro popolo consumasse tanto come consumano adesso gli intelligenti occidentali, il volume e le risorse del Pianeta Terra, per rimanere in precario equilibrio, al massimo, di continuare a questo ritmo di consumismo, non ci dovrebbero stare di più di 1 miliardo di bipedi infestanti, ma purtroppo siamo già arrivati a 8 miliardi) Per fortuna consumiamo un po’ meno e, soprattutto, ci sono popoli che consumano pochissimo. (che dovremmo solo che ringraziare questi popoli, che gli occidentali hanno puzza sotto il naso) Ciò nonostante, al livello dei consumi attuale, il nostro pianeta è già insufficiente. Già adesso, come a Rapa Nui, stiamo attingendo al “capitale“, rischiando di compromettere la sopravvivenza del Pianeta Terra. Il limite l’abbiamo già raggiunto? no, l’abbiamo da be e bella che superato, nonostante la sostanziale iniquità della distribuzione della ricchezza e delle risorse. Girando per il territorio, è sotto gli occhi di tutti che tanti capannoni e tante fabbriche chiuse e dismesse e fatiscenti, degrado ambientale, che però, visto che costa di più ristrutturare, gli industriali comperano campi e via a la malefica opera di cementificazione e asfaltatura. Che dopo altri 50’anni, esatto, pure questi capannoni adesso nuovi e queste nuove fabbriche, nuove di trinca, di logica, di realtà, che diventeranno, tra altri 50’anni, solo che cosa vecchia e inservibile, che però ha consumato i campi, dove solo nei campi è possibile trovare sostentamento in equilibrio ambientale. Questo gioco però, il gioco dello sviluppo economico, porta solo in una direzione, che a continuare a rubare i campi a l’agricoltura e per costruire capannoni, esatto, riesci a immaginare a come è che diventerà? Carissimi, tagli un albero e ne pianti uno piccolo è regola che ci dovrebbe stare anche con capannoni e fabbriche e case, prima di andare a rubare campi, e per sempre nuove colate di cemento, perché non obbligare di riciclare l’esistente cementificato e però diventato vecchio? Ci stanno aree industriali completamente esposte al degrado ambientale, rifugio di degrado di società degli umani, sotto gli occhi di tutti il fallimento della società basata sul sviluppo al consumismo, e specie in Italia, nazione vocata a l’arte, vocata al bello, dove il turismo l’industria che dovrebbe diventare la più importante e trainante. Che in contrasto col degrado industriale del territorio. Lascia perdere l’acciaio, che cosa vuoi andare a produrre se siamo senza materia prima, (che vuoi stare in concorrenza di mercato senza avere materia prima, che devi dipendere dalle nazioni e devi comperargli materia prima e per produrre acciaio, questa è intelligente economia? sai che non lo sapevo) logico che Italia non starà mai in concorrenza di mercato se non possiede materia prima. La materia prima de l’Italia è la sua storia del passato, è la sua stupenda posizione geografica, è il suo territorio, i prodotti della sua terra. Ma che vuoi? vuoi attirare i turisti e far bella mostra dei gioielli del territorio? e anche se sul territorio a due km da tal gioielli ci stanno cumuli di immondizia e il degrado di capannoni fatiscenti sta colonizzando il nostro bel paese? oddio, bel paese è spararla grossa, diciamo ex bel paese. Che cosa è che vuoi produrre, che cosa vuoi fabbricare, quando ci stanno nazioni asiatiche che la manodopera costa venti volte di meno che in Italia. Che batate bene, non gli asiatici a diventare come noi occidentali intelligenti, noi intelligenti a diventare asiatici, a capirla. (che poi sono vicino a chi asiatici in America a essere presi di mira da tal stupidi americani buoni a nulla. La colpa, se in Italia la colpa è degli italiani buoni a nulla, in America la colpa è degli americani buoni a nulla, a capirla. Dove il sottoscritto, qualche amico asiatico ce l’ha anche avuto, e che a tal amico asiatico deve, e per riconoscenza, solo che dirgli grazie, specie a Simon, esatto quello del mitico ex brand di elettronica di consumo: marca Simsonik. Che non è l’unico asiatico, e al periodo del negozietto, che devo dirgli solo che grazie) Stessa cosa de l’experto di economia che entrato nel bar, al bancone del bar, dove vicino ci stava l’acquario dei pesci rossi, vede un asiatico che con dito immerso ne l’acqua, ordina ai pesci e questi eseguono. Gli dice: fate le capriole e loro i pesci a fare le capriole. A questo punto l’experto di economia, va li da l’asiatico e gli dice, e entusiasta e con trasporto, gli dice: lei è un genio, lei ha poteri e bla bla bla. Ecco che l’asiatico, gli dice, ma no, lo sanno fare tutti, l’intelligenza umana è di più di quella dei pesci, la nostra intelligenza umana, è superiore a l’intelligenza animale e specie di quella dei pesci, questo che li possiamo ammaestrare. L’asiatico beve il thè e va via. Ecco che, l’experto in economia, si guarda in giro, vede aria pulita, nel senso che nessuno li a guardare, e ecco che, esatto, anche l’experto di economia anche lui immerge il dito ne l’acqua de l’acquario dei pesci rossi, ma toh, si spreme le meningi, ma i pesci niente, anzi, dopo due minuti inizia l’experto in economia, con le labbra, lui, l’experto in economia a boccheggiare tale e quale ai pesci. Logico che gli industriali vanno a produrre e fabbricare in tal nazioni asiatiche a irrisorio costo di manodopera, e il sottoscritto dice: meno male che gli industriali vanno via da l’Italia. (in futuro sarà, diventerà solo che stata fortuna? chi vivrà vedrà) L’Italia, secondo parere che però vale zero, esatto, il parere del sottoscritto vale meno di zero, però, e si si può sparare cazzate anche in tempo di Covid 19, esatto, opinione personale, l’industria de l’Italia, non sono le fabbriche, l’industria de l’Italia sono il suo territorio e la sua storia di millenni. Sono i suoi prodotti, le sue montagne, i suoi mari, i suoi laghi, i suoi boschi, questa è l’industria italiana da export e che nessuna altra nazione possiede così bella (che però ha già iniziato a perdere di valore e grazie a il degrado ambientale). Dove, la storia del mondo, la maggior parte, è legata a la storia de l’Italia, dove nessuna nazione possiede tanta storia antica, specie di arte, archeologia, di usi e di costumi. Quando vedo che in America, dove sembrava impossibile di vivere, di creare economia e fatturato, ebbene gli americani, con fantasia, ci hanno inventato Las Vegas, a buon intenditor poche parole. Però, se quando i turisti arrivano in Italia e vedono immondizia accumulata ai bordi delle strade, fabbriche fatiscenti e in degrado, aree artigianali dismesse, dimmi tu che bella immagine di bel paese. Che niente questo, che spesso e volentieri al turista venuto a passar la vacanza, già solo a avere targa di altra provincia, esatto, gli ciulano l’auto, gli ciulano il portafoglio e gli ciulano pure la moglie. Esatto, dimmi tu se questo vuole ancora poi ritornare in Italia a passare le vacanze. Ispirata da un fatto vero, da Domenico, il mio ex vicino del mio ex negozietto di ponte san Marco. Che andato a passare weekend in tal città del sud, andato in auto, dopo una visita alla città, lui e la moglie, ritornati sul posto dove avevano parcheggiato l’auto, esatto, l’auto targata Brescia, che era sparita. Poi, ritornato a l’hotel, dove aveva lasciato la moglie e lui andato a far denuncia alla stazione di comando dei carabinieri, al ritorno, in camera aveva trovato la moglie con uno dei camerieri, esatto, anche il motivo del divorzio. Ma niente questo, sparito anche il borsello coi documenti, e mi fa, fortuna che avevo tirato fuori dal borsello il portafoglio. Carissimi, se l’Italia ha 100 volte meno turismo di quel che potenzialmente potrebbe ospitare, esatto, la colpa è proprio del popolo dei italiani, e lo Stato dove è che è? Altro mio cliente del negozietto, sentendo la storiella, fa, sai che quando sono stato in vacanza a un isola del sud est asiatico … la vendevano anche l’oro sulla spiaggia, ma nessun problema, ci stavano le guardie, e bastava una occhiata delle guardie perché il venditore smettesse di importunare il vacanziere. Esatto, in tal posto, qualche persona, poche e rare, qualche persona la vedevi senza dito e qualcuno senza mano. Ma è civiltà che si debba arrivare a questi sistemi di deterrente e solo per tutelare il turismo, ma siamo italiani o siamo ladri? o è la stessa cosa? (questa l’idea che tanti hanno degli italiani, fa male dire questo, specie se l’esempio lo da la politica italiana. Ispirata da la canzone di Venditti, In Questo Mondo Di Ladri) Inutile che adesso tutti i partiti nel loro simbolo inneggiano a l’Italia, e con tanto di logo del Tricolore. (ma sicuro che tra un paio d’anni il Tricolore sostituito da logo bandiera Europa, e tutto per imbortolare alle prossime votazioni. Esatto, non più italiani, che in politica, che situazione diventata forse di vergogna? tutti i politici a dire che meglio che diventare sudditi de l’Europa, esatto, perchè solo lì in Europa che si stampano le palanche e noi italiani bravi a mettere mano fuori a chiedere elemosina? esatto, sempre e n’è più e n’è meno come i secoli passati? sempre le palanche a comandare e non la politica a comandare) L’Italia, quella a parole, quella del bla bla bla parlamentare, non è purtroppo la realtà, i politici sono scollati da la realtà di vita che costretti i sudditi. Cari omini verdi, cari homo sapiens, care donna sapiens, voler bene a l’Italia? allora è di non farla diventare una pattumiera, ma, di farla ritornare con acqua pulita da bere al ruscello, di ritornare a respirare aria buona, in mezzo a un mondo che costretto a vivere con mascherina sulla faccia. Esatto, una Italia, di diventare come un bel centro benessere, ma più in grande, molto più in grande. L’argomento mi affascina, a domani. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)


sbrodolata che va a sparare cazzata che meglio e da subito di iniziare una fase di decrescita mondiale, che se si inizia sin da subito, è fase che diventa anche fase più semplice e molto meno traumatica di invece frenare la crescita di colpo (ma non è semplice, perchè ci sta materia 1 che è più 1 di altra materia grigia? di chi però su cavallo del potere? no carissimi, tutti nasciamo dei 1, solo che chi sul cavallo del potere gli piace di accumulare ricchezza materiale, esatto, accumulare il superfluo, esatto anche palanche & affini. Che non sta ne in cielo ne in terra di però di tutelare la loro discendenza e spargendo via onda televisiva che ci sta chi nasce 1 più di altri. Che strano però, la televisione a dire che chi 1 più di altri, solo che, guarda che strano, chi sono nati più 1 di altri, esatto, sono sempre i figli e gli amici e i simpatizzanti di chi la pensa come certi nonni conservatori di status quo e di establishment protempore. Esatto, quei tal 1 più di altri, cambiano idea e sempre a secondo di come la pensa il potere del momento)
Se ci sta qualcuno o qualcuna che pensa di crescere a l’infinito, in un mondo che vive su un Pianeta Terra, che di logica, che non può ingrandirsi di volume di più di quel che è. Esatto questo che è al momento il volume del Pianeta Terra magari forse si pensa che si può con la ricerca di farlo aumentare di dimensione e risorse? e di farlo diventare più grande? Purtroppo, al momento, nemmeno i scienziati, nemmeno i ricercatori, al momento, nemmeno loro sono riusciti al momento di scoprire la formula magica per far ingrandire di volume questo Pianeta Terra. Ecco che, forse l’aiuto può arrivare dai omini verdi? Gli omini verdi è di immaginario collettivo, che loro omini verdi, sono molto più avanti dei homo sapiens e della donna sapiens, e in loro sono riposte tutte le nostre speranze future? Esatto, adesso, la speranza della scienza sta tutta aggrappata nei omini verdi. Ma chi è che pensa che con volume fissato dal Creatore e di Madre Natura, volume che non espandibile e non maggiorabile in quel che è attualmente il volume del mondo. Ecco, se il Pianeta Terra non può crescere, che si possa continuare invece e esponenzialmente a crescere di PIL? E senza a arrivare al culmine di arrivare a goccia che fa traboccare il bicchiere? e a ogni anno sempre a crescere di PIL, (e crescere Italia, e crescere Europa, e crescere Russia, e crescere Inghilterra, e crescere Australia, e crescere America del nord e America del sud e America centrale, e Asia, e India, e China, e Korea, e Arabia, e Africa, e sud Africa, e chi più ne ha più ne metta, esatto tutti a crescere, e chi dovrebbe calare? tutte le nazioni del mondo solo che a crescere? sai che non lo sapevo) Esatto, solo che a crescere? ma a continuare a crescere, di logica va a calare qualcos’altro, o no, o i omini verdi hanno in mano bacchetta magica? Ma chi sono questi che credono questo della possibilità della crescita e in eterno? Esatto, sono quelli che non vedono una spanna lontano dal loro naso, sono quelli che pensano solo a l’oggi, dove il futuro, causa la loro scarsa efficienza di materia grigia, a cercare di immaginare di come che sarà, di come diventerà tra altri 50’anni, esatto, materia grigia poco efficiente inizia a fumare, il cervello si surriscalda e inizia a fumare dallo sforzo che non abituato, questo che tali al comando del mondo non riescono a immaginare, quando il cervello fa fatica, meglio di non pensare? Però, è di logico che sono loro che al posto di comando che pomposamente si definiscono 1 più di altri. Esatto, sono quelli a mentalità hitleriana, mussoliniana e KKK. Dove, per loro di tal mentalità chiusa e poco performante, quelli di materia grigia poco efficiente, quello che riescono a vedere solo l’oggi, per questo tipo di bipedi, non tutti gli uomini nascono con gli stessi diritti di scelta. Ma che pretendi da quei cervelli di visione solo de l’oggi, esatto, che già di immaginare di vedere come diventerà il domani, esatto, vedere il domani non riescono, il cervello gli si surriscalda e va che rischia di fondere, questo che non lo usano. Il rischio di andare a immaginare è rischio che cervello fonde. (ispirata da la canzone Imagine di J, Lennon) Ecco che, questi di materia grigia poco efficiente, sono loro però al timone di comando de la malsicura nave de l’umanità. Dove il timone del comando sono le palanche. Perché come tali experti e ricercatori e grandi conoscitori di tal tre grandi farlocchi libri, che non hanno raccolto la sfida di spiegare in televisione la storiella dei dinosauri in relazione con la Genesi. (dove la cosa, oltre al numero sette come ricorrente, di stortura ci sta, il settimo giorno s’è riposato. Dove il settimo giorno, ha “lavorato” sei giorni e poi s’è sempre e fino adesso riposato. O no? Il mondo sta andando a rotoli, l’opera che lui ha costruito sta andando alla malora e lui riposa ancora?) Che al popolo, come non gli si vuole spiegare la storiella dei dinosauri, non gli si vuole spiegare chi sono i proprietari e chi decide quando e come e quanto di stampare le palanche, e di chi i proprietari de le palanche stampate. E se chi stampa le palanche ha, o non ha, dei vantaggi nei confronti de l’operaio e del contadino, dove operaio e contadino, esatto, non potendo schiacciare il bottone della macchina stampatrice di palanche, la loro vita solo che di sudare? per una busta paga? oddio, di sudare se si ha fortuna di un posto di lavoro, altrimenti? Esatto, fila e coda in mezzo alle gambe e mano fuori e chiedere elemosina alla Caritas. Perché, in soli 50’anni, di palanche ne sono state stampate a tonnellate, e qualcuno avrà deciso, o no? Esatto facile comandare quando sei nella stanza che puoi schiacciare il bottone de la macchina stampa palanche, facile comandare quando stai in quella stanza della macchina stampa palanche. Ma poi, da leggenda, le palanche sono una invenzione di Palamede, esatto, una convenzione tra bipedi di una determinata porzione di Pianeta Terra. (esatto, una nazione può stampare fin quanto tanto vuole, ma se le altre nazioni non accettano tal moneta stampata, esatto, solo che carta straccia. Il denaro non ha un valore suo oggettivo, è il valore che gli si attribuisce e per convenzione. Nel senso, che se tutte le nazioni, non accetterebbero $ e €, esatto, il valore diminuirebbe che di colpo, se tutte le altre nazioni se si convenzionassero, e decidessero che transazioni solo che con altra moneta, ecco che sotto gli occhi di tutto che il denaro solo che carta, che ha valore non suo e oggettivo, ma secondo quanti stati sono convenzionati a tal moneta) Le palanche hanno un valore perché ci stanno persone che gli danno valore. Ci stanno capi perché ci stanno persone che ci danno valore a un pezzo di carta, pezzo di carta che non si può mangiare, ma tramite tal carta stampata e che non puoi però di mangiare direttamente, in cambio di tal carta stampata, ci stanno persone che ti vendono il cibo per sfamarti. Nel senso che, un pezzo di terra non asfaltato e cementato e senza ciminiera di fabbrica, su quel pezzo di terra qualcosa cresce, esatto, li si che è la crescita che salva tutti chi abita il Pianeta Terra. La terra, i campi, l’unica situazione dove ci sta reale crescita. Dimmi tu cosa fai crescere su asfalto e cemento e in fabbrica, cosa è che fai crescere di buono di mangiare su l’asfalto e sul cemento. Situazione di asfalto? e di situazione di cemento? e di situazione capannoni e fabbriche e di ciminiere? sono forse quelle situazioni dove forse cresce il grano? Alla fin fine, un pezzo di terreno, un campo, di colpo, diventerà più importante di distese e distese di asfalto e cemento e di centri commerciali. Esatto, dove situazione di asfalto e cemento uccide la vita, mentre i campi la fanno nascere e crescere. Esatto, non tutti gli uomini nascono uguali? Vuoi vedere che, magari, la costituzione americana, la prima che va a raccontare storiella, dove i padri fondatori della nuova nazione chiamata America, avevano preso abbaglio quando nero su bianco e ben in evidenza, nero su bianco: … tutti gli uomini e nascono uguali e con uguali diritti … (Dichiarazione d’indipendenza americana, 4 luglio 1776: “Noi teniamo per certo che queste verità siano di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono creati eguali …) Esatto, 1 vale 1, non come vanno a dire i giacca e cravatta e le labbra rosse tacchi a spillo in talk show televisivi e politici. Caro giornalista e cara giornalista, fagli questo di domanda al tuo prossimo ospite (se hai coraggio e se ti lasciano) Domandagli: ma la Dichiarazione D’Indipendenza Americana, ha ancora un senso al giorno d’oggi? poi vediamo quello che ti rispondono? Detto questo, ma chi è che può immaginare di crescere e ancora per decenni? Esatto, solo gli stolti? o se non sono stolti, sono gli ignoranti? nel senso di ignorare, quelli di non aver visione di futuro che preoccupa? Esatto, come diceva il tal docente di economia, chi immagina di possibilità di crescere in eterno, esatto, se non sono stolti, esatto, sono solo che economisti. Non è del sottoscritto, guarda te, è proprio cazzata sparata da un economista. Un autorevole docente universitario e di economia, un americano, l’economista americano K… B… Detto questo, da uno studio de l’Istituto di Tecnologia di Boston, studiati tutti i parametri dal 1970 ai nostri giorni, tra 100 anni, sarà quel che sarà. Esatto, cari bambini di adesso, i vostri figli saranno forse l’ultima generazione a abitare sul Pianeta Terra? Chi vivrà vedrà. Anche chi tifa per i omini verdi, magari ha dei figli e dei nipoti, ma che li sacrifica però su l’altare del PIL? Cari bambini e care bambine, quando in un prossimo futuro dovrete sistemare tutti i guai causati al Pianeta Terra, causato dai vostri nonni fanatici del PIL e simpatizzanti dei omini verdi, ricordate, che non tutti, e anche se pochi, però, ci sono stati chi aveva pensato al vostro futuro, di lasciarvi in eredità un Pianeta Terra ancora abbastanza vivibile, di non consumarvelo. Dove ritornare ancora a giocare a pallone per le strade, di giocare coi giochi in cortile, di giocare a l’aperto su suolo pubblico, e di no costretti a giocare però richiusi tra quattro mura, a giocare solo con le dita e per cambiare immagini di un piccolo schermo imbambolatore. (ma è giocare quello quando stai da solo e comandato da un piccolo schermo? sai che non lo sapevo. Poi, tenete presente che meno si gioca meno si impara. Il più bravo insegnate è il giocare a l’aperto in comapgnia di altri bambini e bambine. Di sicuro, non ci starebbero i minorenni che girano con coltello in tasca. Uno smartphone e un coltello sempre con se, quando va bene, perchè in tanti casi, uno smartphone e una pistola, e lo Stato? che forse non sbaglia mai? che vanno in televisione e sono i più bravi, che è tutto bello. Poi però la realtà a dire che aumenta e ogni settimana che qualcuno che viene ammazzato o bullizzato. Però lo Stato dice che tutto va bene … esatto cazzata ispirata da la canzone di Ombretta Colli … Facciamo finta che…Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che tutto va ben Che il cielo sia costantemente azzurro Che il sole splenda sempre allegramente Che tutto quanto sia sempre sereno Ruscelli, prati verdi e arcobaleno Facciamo finta che… Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che tutto va ben Che il povero sia in fondo un gran signore Che il servo stia assai meglio del padrone Che le persone anziane stian benone Che i giovani abbian sempre… un’occasione Facciamo finta che… Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che tutto va ben Tutto va ben, tutto va ben C’è la salute tutto va ben Sian tutti amici tutto va ben Siamo felici Facciamo finta che… Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che tutto va ben Facciamo finta che… Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che tutto va ben Facciamo finta che… Tutto va ben, tutto va ben Facciamo finta che… tutto va ben. Di logica che ci deve stare anche lo zampino del marito, esatto, Giorgio Gaber) Ma quanti sono chi gli piace di giocare con le dita a muoverle su un aggeggio, e quelli che gli piacerebbe di giocare a pallone in piazza? E le ragazze a girare in bici in piazza? E di ritornare di giocare a arrampicarsi su gli alberi, e di andare a pescare dentro nei fossi, e con forchetta in mano? e di giocare a nascondino nei capannoni e nelle fabbriche dismesse? E di bambini che gli piacerebbe di più il gioco avventuroso a l’aperto invece del gioco che costretti come animali di uno zoo dietro al sicuro delle sbarre di casa? Purtroppo, cari bambini e care bambine, i vostri nonni e i vostri genitori, al vostro futuro, esatto, hanno preferito la loro personale comodità. Esatto, da be e bella che l’establishment ha sempre pensato di più ai nonni che ai nipoti, che invece di pensare alle generazioni future. Esatto, pensare alla comodità de l’oggi, e sbattersene della futura grama vita delle future generazioni. Carissimi nonni, non fraintendete, non è situazione di quando l’assedio al castello, esatto, il saladino capo, rivolto al crociato capo del castello, lo aveva messo davanti a scelta, al ricatto, che gli aveva detto: qui abbiamo tuo padre, se ti arrendi, lasciamo in vita te e tutti quelli del castello e lasciamo in vita anche tuo padre, che se non ti arrendi ammazziamo tuo padre, e il crociato re cristiano a rispondere: mio padre ha già vissuto abbastanza, fai tu. A questo punto, il saladino capo, aveva abbandonato l’assedio e lasciato libero il padre di tal crociato re cristiano. Ma si può che dopo quasi passati duemila anni siamo ancora davanti a una scelta? tra vecchi e giovani? possibile che la tanto sapiens decantata da homo e donna, non risulti dai fatti? e però nemmeno dalle scelte state fatte negli ultimi 50’anni. Se la scelta è di decidere se conta di più la comodità distruttiva di quelli de la vecchia generazione o se invece di iniziare di pensare anche a la nuova generazione? E, che pomposamente, la scelta in mano a chi che pomposamente si sono definiti homo sapiens e donna sapiens, ma fatemi il piacere. Questo che, cari bambini e bambine, quando sarete diventati grandi, ecco, li si ci sta di non fare 1 uguale a 1, esatto, ci sono stati chi solo a volere la comodità de l’oggi, e chi a rinunciare a un po’ di comodità, che rinuncia voleva dire e vuol dire a pensare un po’ anche a voi nuove generazioni. Esatto, quando andrete a riscrivere i libri di storia, ricordate che c’è stato anche un popolo, poco numeroso, di bipedi, che avevano pensato a un mondo diverso di quello che, eredità dei nonni, siete costretti a vivere e vivere con una infinità inimmaginabile di problemi che dovrete risolvere. Esatto, quello che sei costretto a vivere oggi, sono le scelte fatte ieri dai tuoi nonni. Non tutti quando s’è trattato di fare scelta, di scegliere tra i bambini e le bambine o scegliere il PIL, esatto, qualcuno, coetanei dei vostri nonni e dei vostri genitori c’è stato chi, che aveva scelto voi bambini e voi bambine, però eravamo in pochi, molto pochi, gli altri intenti con sguardo fisso su un piccolo schermo, ammaestrati a scegliere il PIL. Esatto, i più tanti, che però avevano preferito cavallo del potere e che garantiva ai vostri nonni più tante comodità. Esatto, i più tanti nonni avevano scelto il PIL, che garantiva vita di paese dei balocchi. detto questo, uno studio di Istituto di Tecnologia di Boston, aveva avvisato che, a proseguire con questo layout di modello di sviluppo al consumismo, di andare a cadere in poco più di cento anni, in situazione di ninfee nello stagno, che a ogni giorno che passa, le ninfee nello stagno ci sta raddoppio, e quel giorno che si vuole pulire lo stagno, perché ci si è resi conto che metà dello stagno colonizzato da le ninfee, a la mattina dopo, quando si va li a cercare di ripulire lo stagno dalle ninfee, esatto, troppo tardi, per via del gioco del raddoppio, in una notte, metà stagno pieno di ninfee, in una sola notte e per via del raddoppio, le ninfee si sono già mangiate tutto lo stagno. Questo che, se non ci si pone adesso il problema, che di sicuro capita domani che arrivato quel giorno che si vorrà prender rimedio, esatto, troppo tardi, si dovrà fare frenata brusca, come tal sonda su Marte, passare da 20mila kmh, a arrivare 20 kmh e in breve tempo. Però il Pianeta Terra non è una sonda, che se l’operazione, se va male, in tal situazione distruggi una sonda. Ma, per quanto riguarda la umanità, animali e vegetali compresi, esatto, se va male per la situazione del Pianeta Terra di frenare bruscamente e di colpo? esatto, la vita de l’umanità animali e vegetali compresi, esatto, sul Pianeta Terra diventerà quel che diventerà. Questo che è meglio di innescare una decrescita sostenibile e fin da adesso, e decrescita graduale e a iniziare ancora da subito. Non il sottoscritto, che più ignorante in materia non ce n’è. Questo che la cazzata la sparano fior fior di insegnati di università, che poi non è detto del perché non vengono invitati dai padroni delle televisioni a illustrare la loro visione di nuovo modello di società civile, esatto, non è detto del perché le giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo non li invitano ai vari e quotidiani talk show politici (il vecchio e obsoleto potere è in difficoltà? e per rimanere in sella al cavallo deve inventare sempre più tanti ammaestratori con tanto di talk show politici a spalleggiare? Esatto, mai tanti come in questo momento i talk show politici a spalleggire. Forse perché la massa si sta svegliando? e che nel tentativo di rendere più pressante di imbortolare, tenere e con ogni mezzo la massa incollata con sguardo fisso e imbambolato alla televisone?) che tal docenti di economia sono forse anche più preparati di quelli che invece sempre che invitati dalle giornaliste labbra rosse tacchi a spillo, che invitano sempre quelli, diventati vere e proprie star televisive, experti prezzemolini con grandi doti di incantatori. Con di sbrodolare e sparare cazzate su la DECRESCITA SOSTENIBILE, a Lunedì. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

sbrodolata che va a sparare cazzata che finalmente l’onestà intellettuale ha avuto il suo giorno di sole dopo tanti anni di buio
ALEX SCHWAZER & SANDRO DONATI: OGGI E’ UN BEL GIORNO DOPO ANNI DI BUIO, FINALMENTE IL SOLE, SONO CONTENTO, SONO FELICE PER VOI DUE. IL SOTTOSCRITTO, DA BE E BELLA, NON DA ADESSO SIN DA LA PRIMA ORA CHE NELLA SITUAZIONE CI VEDEVA E SENTIVA PUZZA SOLO CHE DI MANDRAKATA AI VOSTRI DANNI. TANTE LE SBRODOLATE DOVE IL SOTTOSCRITTO SI ERA ANCHE ESPOSTO E IN VOSTRA DIFESA E ANCHE PASSANDO DAL ESSERE CONSIDERATO IL SOLITO COMPLOTTISTA E IN TEMPI CHE AVEVATE TUTTI CONTRO. ADESSO TANTI CHE DEVONO CHIEDERVI SCUSA. UN ELOGIO ANCHE A L’APPARATO DELLA GIUSTIZIA CHE NON S’E’ FATTO CONDIZIONARE DALLA GEOPOLITICA DE L’ESTABLISHMENT DI CIO E DI VENDICATIVI COMMERCIANTI DI DOPING. Toh, come è che è andata a finire la mandrakata che hanno versato palate e palate di fango su tal marciatore? Il sottoscritto, lasciatelo vantarsi, che per una volta, almeno una volta di aver visto più avanti dei prezzolati giornalisti e giornaliste solo che prezzemolini televisivi? Date atto al sottoscritto, che se non il primo, tra i primissimi che aveva sbrodolato che, nella situazione che si erano trovati Schwazer e Donati, la logica, diceva che ci stava puzza di mandrakata. Questo ancora quando tutti, specie in Fidal, avevano scagliato il sasso de l’infamia su tal marciatore, e chi pensava al contrario di Fidal, esatto, considerato solo che complottista. Adesso, cari della Fidal. Che per onestà intellettuale, la meno colpevole, dove la Wada a essersi macchiata di tal porcata, e non è l’unico caso. Le porcate fatte dalla Wada e per questioni geopolitiche, che organismo finanziato dal Cio, sono innumerevoli, e guarda te, a essere beneficiati gli atlantisti? e penalizzati tutti gli altri? sotto gli occhi di tutti che l’onestà di tal struttura è poco credibile. Mi rivolgo a chi adesso cambierà in fretta parere e opinione, e specie tal saltatore, fatemi il piacere di non salire sul carro di quelli innocentisti della prima ora. E troppo comodo adesso magari a andare a chiedere scusa? (Esatto, dopo che ammazzi il figlio o la figlia, gli vai a chiedere scusa ai genitori? E magari vuoi anche il loro perdono incondizionato?) Dopo tanta merda versata più su la persona che su l’atleta Schwazer, sarebbero scuse tardive e di dubbio gusto? non sincere e solo di convenienza? Sono contento, stracontento, sono contento per Alex Schwazer e per Sandro Donati, due persone che mi hanno sempre ispirato fiducia. Tanto che, se dovessi avere da parte notevole risparmio, non in mano alle banche, ma in mano a loro due, quello si. Questo per far capire la grande considerazione che nutrivo e nutro per loro due, che il sottoscritto non capiva perché non ci stava onestà intellettuale di voler vedere la mandrakata, che sotto gli occhi di tutti. Sotto gli occhi di tutti chi non ammaestrati dalla televisione, ma che ragionano con la loro testa. Che il sottoscritto li aveva sempre difesi e quando tutto sembrava contro di loro due, e tutti i loro amici, che dicevano essergli amici, ma andavano, e man mano, e con una scusa e quell’altra, si erano allontanati da loro due e per convenienza di non essere accomunati a loro. (esatto, non come il grande cronista dello sport, Crosa, che dopo la cocente sconfitta di tal spedizione, gli aveva detto a Pastorini, … sei stato, lo sei, e sarai sempre mio fratello …) Da sempre che il sottoscritto ha suo personale copyright, esatto … chi controlla i controllori? … Una porcata voluta del Cio? che istruito Wada di come attuare la mandrakata? e solo per tutela di verginità di Olimpiadi? che però verginità mai avuta e sin dalla prima edizione del 1896. Esatto, caso Airoldi docet. Ma si rende conto il Cio de la reputazione che gli ha distrutto a tal atleta, e prima di tutto è stato distrutto come persona, e questo è danno impagabile, un danno che non ha prezzo. E degli anni di vita sportiva che gli ha rubato a Alex? E del dolore che gli ha causato a i suoi famigliari e a chi gli voleva bene? La medaglia oro olimpica che gli è stata rubata, escludendolo con tal porcata, escludendolo con una scusa da Rio 2016, quello è proprio l’ultima cosa. (con una scusa il sottoscritto sbattuto fuori da due comitati, esatto, da quello Fidal e da quello Gardesano. Però, a Brescia la onestà intellettuale da be e bella che latita) Poi, era stata cosa, situazione ghiotta, situazione che con una fava beccati due piccioni? Esatto, perché a Sandro Donati, esatto, occasione che, e finalmente credevano, occasione di fargli pagare il fatto del suo schierarsi per la legalità di uno sport più pulito, dove per primo a denunciare l’andazzo e l’intrallazzo di situazione e scorrettezza e doping dentro nello sport. Cioè, uno che con onestà intellettuale ha fatto un servizio a l’intera comunità dello sport, invece di difenderlo, esatto, solo e continuamente che trovare ogni situazione buona di penalizzarlo, di volerlo screditare, e solo perché non faceva girare palanche come invece facevano e fanno girare le palanche i commercianti del doping? Detto questo, nubi a l’orizzonte, nubi, e specie, per le donne, esatto, tra le righe, a l’orizzonte si profila una mandrakata su la loro libertà di scelta. Ma per far capire meglio urge sbrodolata. Ecco che, in tal Stato, lo Stato più sovranista del Pianeta Terra? Nel senso che uno Stato a struttura piramidale, che più piramidale non ci sta. Che non il popolo a eleggere e scegliere. Dove il potere in mano a 1 solo. Esatto, uno Stato sovranista così non esiste nemmeno a cercarlo col lanternino. Che una volta che avevano distrutto il vecchio potere, si erano appropriati oltre che del territorio, anche della struttura di establishment che avevano abbattuto. Esatto, copiato pari pari da l’Impero Romano, dove Papa = Imperatore / Senato Romano = Cardinali / Vescovo = Console / Prete = Centurione. La piramide di tal Stato si basa su vincente e spietato di modello che viene da oltre duemila anni fa. Esatto, dove il rapporto adesso è ancora che questo, esatto, il servo deve solo che ubbidire al padrone. Esatto, se no? se non ubbidienti? Esatto, va di minaccia di ricatto di busta paga? li in tal Stato hanno forse paura, esatto, forse tanta e tanta paura di andare prima del tempo di andare a cospetto del Creatore? Esatto, chi lavora in tal Stato sovrano, chi no vax, forse verrà licenziato sui due piedi? Che poi mi sorge spontanea una domanda, questa: in caso che tal vaccino crea problemi di salute a chi vaccinato, chi è che paga il danno? Ma ci sarà modo di far valere ragione per malattia causata da tal vaccino? Carissimi, tiratevelo via dalla testa. Nessuno vorrà pagare di danno causa vaccino? ne i produttori? e ne gli ospedali? e ne gli Stati? Tirarselo via dalla testa di far richiesta di remoto e eventuale danno? Però, e se fosse solo 1 persona a subire danno da tal pratica? Che obbligati a tal danno per via di ricatto busta paga. Lì, come è che la mettiamo? perché di questa cosa le giornaliste tacchi a spillo e labbra rosse non vanno a toccare questo argomento di se ci sta o non ci sta risarcimento a persona che va incontro a problema causato da tal vaccino? Questo si che sarebbe fare giornalismo e servizio pubblico. Perché in questo caso di incorrere in eventuale problema dopo vaccino? la cosa, la situazione è fumosa e nebulosa? Che poi chi problemi con vaccino logico che sono casi sporadici, e che comunque mai si verrà a conoscenza via televisione. Si verrà a conoscenza solo quando ci stara chi con onestà intellettuale squarcerà tal velo. (esatto, tipo mattanza scuola Diaz G8 Genova? tipo pestaggio a Cucchi? Dove se non ci stava chi con onestà intellettuale e coscienza, avremmo bevuto giù i servizi del giornalismo televisivo. e fatto passare il falso per vero) Con un colpo di spugna, di colpo, con Covid 19, è stata cancellata anche situazione che loro tirano sempre in ballo, esatto, la tanto invocata la privacy. Che in tal Stato sovrano, la invocano sempre e però quando si tratta di palanche e di finanza. Che poi se metti naso nella finanza di tal Stato, poco dopo è facile che ci si va a trovare in situazione spiacevole? sono solo che coincidenza? Sin da l’antichità, esatto, quelli non tollerano altro pensiero che non sia il loro pensiero, una volta bruciavano, adesso licenziano. Di quelli di Sia Lodato Gesù Cristo, qualcosa il sottoscritto ne sa, poco, ma qualcosa il sottoscritto ha potuto conoscere de la loro visione del mondo. Che ricordo, il sottoscritto tre anni a fila primo nel Campionato Chierichetti a servire messa. Che la nonna, da inferma, gli ultimi anni di vita, faceva comunione ogni mattina, che don Basilio era quasi quotidianamente a casa di mia nonna, di quando diventata inferma al 100% non poteva andare alla messa quotidiana. Questo per onestà intellettuale non potevo tacere. Ma al giorno d’oggi, esatto, l’onestà intellettuale è solo che un problema? Esatto, il sottoscritto, un po’ indole don Pietro Boifava ce l’ha. Indole che a don Pietro Boifava e al sottoscritto non gli hanno di certo giovato nei rapporti col l’establishment. Tipo, adesso, sotto gli occhi di tutti, le minacciate espulsioni che tal movimento giallo, inflitte a tali non allineati e proni ai diktat del capo sopra la piramide gialla. Esatto, la libertà di pensiero in tal movimento ci sta, che però è libertà di pensiero solo se la pensi come chi comanda con la frusta. Esatto, niente confronto di opinioni, solo che ubbidire al vertice della piramide gialla, al faraone di tal movimento e con frusta in mano. Movimento che da sempre, nato contro i diktat del potere, ma che adesso, che vuol diventare primo partito del sistema. Questa si che è comica, nel senso che quando i governi precedenti puntavano su l’unità, loro sempre contro, adesso che sono loro a chiedere l’unità, e se c’è chi critica, li definiscono irresponsabili. Esatto, guarda che questa è proprio comica . Stessa cosa dei comandatori piramidali di tal Stato sovrano, che sempre stati contro il vecchio potere, andati loro a comandare, diventati più dittatoriali che mai. Ma è forse questa la tanto decantata democrazia? e anche di tal gialli grillini. Poi, nel l’immaginario collettivo, i gialli, esatto, sono i cinesi. Esatto, i cinesi, esatto, per i cinesi, l’insetto che porta fortuna è proprio il grillo. Tanti i cinesi che per scaramanzia, per attirarsi fortuna, esatto, vanno al mercato e comprano la gabbiettina dove dentro ci sta l’insetto grillo e la appendono in casa (le coincidenze sono diverse, esatto, i cinesi e tal movimento hanno tanto in comune. Esatto: il giallo, il grillo porta fortuna, la gabbietta dove sono rinchiusi i grillini) Ecco, donne, veniamo a voi, adesso è in scena il ricatto per chi no vax, ma, e di sicuro, quando andrà a comandare tal altra situazione, non di sicuro? solo che opinione del sottoscritto? esatto, solo che libero pensiero del sottoscritto e vedendo la realtà, dove la realtà è questa? che in caso di aborto vietato disubbidire? che vietato contraddire? altro che democrazia? Ebbene, donne, a forza di voler diventare oggetto del desiderio, a guardare le vetrine di negozi di scarpe a spillo, di guardare vetrine di negozi che vendono belletto rosso da valorizzare belle labbra che vanno a incorniciare una bella bocca, che son di più che solo belle labbra, esatto, sono anche belle labbra da baciare. Che a guardare le vetrine dei negozi allunga unghie e decorate, ecco a guardare questo, non vi state accorgendo che quando andranno a comandare quelli amici di lega color verde, esatto l’altra metà che stata metà ex governo gialloverde. Dove se i gialli sono i cinesi, i verdi? Esatto, i omini verdi, chi sono i omini verdi? esatto, ne l’immaginario collettivo, esatto, i omini verdi sono i marziani. (omini verdi = marziani = alieni = distruttori e consumatori di risorse dei Pianeti. Che adesso, ma come si fa a non capire, che non si può continuamente a consumare e solo per crescere, tal insensato modello di logica che porta a esaurimento risorse, suolo, territorio, logico che arriva il giorno che per forza di cose si innesca il crollo. Esatto, allora, meglio già da adesso a iniziare la sensata situazione di una decrescita sostenibile. Ma fin quando chi comanda hanno scarsa materia grigia, li a comandare perchè materia grigia mediocre, senza fantasia, dobbiamo rassegnarci. Esatto, la cosa verrà capita solo quando l’umanità arrivata su l’orlo del precipizio. Contenti voi, il sottoscritto fa anche presto a adeguarsi, e anche a vaccinarsi, da be e bella che il sottoscritto ha sempre fatto a meno della insensata comodità) Ebbene, care donne, tacchi a spillo o no, quando andranno a comandare la lega dei omini verdi, come adesso non si può dire di no al diktat del farsi vaccinare, tra qualche anno scordatevi la scelta di abortire o no. La scelta personale della donna, di abortire o no, sarà cancellata di colpo. Ci starà l’establishment dei omini verdi a ricattare tal medici che si presteranno a tal pratica abortiva in ospedale. Esatto, medico che praticherà aborto sarà licenziato. Questo che si ritornerà ancora al medioevo de l’aborto clandestino, come adesso a causa posto di lavoro perso, e senza una busta paga, tanti che diventano preda, esatto, di essere reclutati dalla delinquenza, e chi partita Iva? esatto, di andare in mano agli strozzini che amici dei banchieri. DONNE SVEGLIATEVI, se alle prossime elezioni vincono i omini verdi, il vostro destino è segnato, di colpo, ritornate indietro di 50’anni, di aver vanificato la lotta di quelle con le collanine e il fiore nei capelli e con profumo orientale di Patchuli. La vostra libertà e garantita solo che con quelli di onestà intellettuale, di più libertà con quelli colorati e anche di rosso comunista, esatto, il valore del bene comune. Il rosso, esatto, non solo sulle labbra, che nessuno al mondo ha belle labbra come le donne, e di qualsiasi colore sono, esatto, qualsiasi colore, esatto, le labbra delle donne sono labbra da baciare, di più, labbra che fanno sognare. Però, ricordatevi donne, il rosso non solo sulle labbra, ma anche nel cuore, il rosso anche nel cuore è garanzia della vostra libertà. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (anche con labbra di altro colore le labbra delle donne sono sempre seducenti, e specie se ci sta tanto rosso amore nel cuore) (mauro)

w i bla bla bla della politica (dove la politica, spalleggiata da le giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo, a dire di impegno e alta responsabilità, ma quando mai, la politica, sotto gli occhi di tutti, la politica che solo le diecimila euro al mese. comodo questo modo di fare politica?)
ANDRA’ TUTTO BENE, questo dicevano i disegni ben augurali che i bambini attaccavano sulla porta di casa. 1 anno dopo, ecco che adesso il virus, ha trovato modo di colpire anche i bambini? Che le varianti di tal virus nate dopo aver trovato i portentosi vaccini? Che sarà più intelligente il virus? Che il virus, senza cervello, più intelligente di quelli che pomposamente si sono definiti homo sapiens e donna sapiens? che adesso si plaude a bisogna fare riforma di questo settore, di quell’altro settore e quell’altro settore ancora? Se ci sta che meglio fare riforma, esatto, di logica, vuol dire che come adesso era e è cosa sbagliata, leggi sbagliate. Ecco, tenuto buono questo, allora perché chi lo diceva prima di questi, chi lo diceva decenni e decenni fa, era guardato con occhio di sospetto? Allora, chi erano quelli avanti e chi erano quelli indietro? Sai che, non vorrei mai che, chi decenni fa diceva che di economia si fa morire il Pianeta Terra, che di economia si va a far morire i popoli, ecco, non vorrei mai che, tra dieci anni qualcuno che adesso a dire che quelli solo che “pazzi”, dei “trogloditi”, tra qualche decennio a salire loro su questo cavallo e prendersi gli applausi. SVEGLIATEVI. Vediamo se siete pronti a seguire questo ragionamento. Adesso si parla, bla bla bla, e si parla a sproposito di unità. Cari ragazzi e care ragazze, vi ricordo che, ai tempi che il sottoscritto aveva la vostra età, chi girava con l’Unità in tasca, veniva guardato con sospetto. Vi ricordo che 50’anni fa chi parlava di unità era guardato con occhio di sospetto. Adesso, chi dice le stesse cose di quelli che le dicevano 50’anni fa, adesso loro saliti sul cavallo di potere, si prendono un trionfo di applausi. Esatto, sono sempre i mediocri a prendere gli applausi, e non solo nella musica e nella letteratura. Nel senso che, se hai visione lungimirante, se sei troppo avanti rispetto ai coetanei del tuo tempo, è come una corsa a piedi, se sei troppo forte, ti ritrovi dopo, e solo dopo 1km, a correre tutta la gara da solo. Che in una corsa a piedi è goduria, mentre nella vita sociale è cosa che non tutti riescono a resistere, lì, da soli, lì davanti a tutti. Ecco che, allora chi forte, e chi troppo avanti, perché tutti gli altri troppo indietro, che fa? esatto, ci sta chi continua la corsa da solo e in mezzo ai fischi, e chi, non altrettanto coraggioso e senza fede, rallenta, rallenta e fino a farsi raggiungere. Però, la sua vita non è vita che lo rende felice, nel senso sarà si con gli altri, in mezzo a tutti quelli indietro e accettato da tutti gli indietro, ma n’è più n’è meno non sarà felice, perché lui non è come gli altri indietro, lui è uno avanti anni luce, ma per convenienza fa finta di essere anche lui un indietro. Quando la economia inizierà a far scricchiolare questo modello di vita basato su il continuo e incessabile sviluppo al consumismo, ecco che un indietro salito su il cavallo del potere, dirà parole sante, la decrescita sostenibile, e di colpo, quelle parole invise da l’establishment di oggi, di colpo diventeranno parole di Vangelo? Che chi prima era stato a avvisare di pericolo e che bisognava cambiare direzione, esatto, sbattuto in prigione, e censurato dalla televisione (per fare dei nomi, D. Fusaro e A. Martino e il mondo di visione di Comunisti, esatto, magari è solo che coincidenza., che non cosa voluta scientemente. Prima ogni tanto li invitavano, adesso, di colpo, comunisti e sovranisti sono spariti dalla televisione, come mai? Ci starà un motivo che prima di si e adesso di no? che il governo sia forse a Brusselex, Berlino e Parigi e non a Roma?) Peccato che ci stanno i più tanti che, al posto di comando, sul cavallo di comando, la loro testolina non riesce a fargli vedere che PIL non vuole assolutamente dire che solo che situazione di benessere. Non confondiamo la crescita con il benessere. Ci starebbero mille esempi a dimostrare questo concetto. Per dire, e faccio copia incolla, il copyright non è del sottoscritto, faccio l’esempio della casa. La casa costruita male, consuma e disperde risorse, esatto, non è il benessere. La casa costruita bene è il benessere. Però, ci sta un però, esatto, la casa costruita male fa salire il PIL, incrementa il PIL, esatto, più tanto petrolio raffinato e consumato per via di riscaldamento di casa costruita male. Più tanto PIL per via di materiale scadente usato e che continuamente bisogno di cambiare serramenti, muri ammuffiti e che si scrostano e così, così chi più ne ha più ne metta. Esatto, tanto PIL a crescere ma poco benessere. Da l’altra faccia della medaglia, la casa fatta bene, esatto, una casa che non incrementa il PIL. Una volta che i muratori e gli artigiani hanno terminato la casa, esatto, il PIL si ferma. Meno consumo di petrolio, l’artigiano dei serramenti si ferma, l’imbianchino si ferma, il muratore e l’idraulico si fermano. Esatto, questo non è PIL, però è benessere. Stessa cosa del perché non è pensabile che si vada a riformare il settore che fa PIL e solo perché ci sta delinquenza, il tanto PIL generato di tenere attiva la delinquenza. Esatto, senza delinquenti, vuol anche dire calo forze de l’ordine. Senza avvocati. Senza tribunali. Senza giudici. Senza usceri e passacarte e addetti alla sorveglianza e alla pulizia. Senza uffici di tribunali, non lavorano settore cancelleria, carte e scartofie e informatica varia. Senza delinquenza è senza prigioni, catering cibo per detenuti crolla, lavoro di indotto carceri crolla come, esatto calo numero di secondini. Se non ci stanno i delinquenti, esatto, per il PIL è solo che brutta cosa. Esatto, tanti gli artigiani con meno lavoro per aggiustare e ripristinare quello che il delinquente aveva rotto nello scasso di tal situazione. Senza delinquenza non ci starebbero i ricettatori, non ci starebbe di corruzione in opere di appalto, non ci starebbe settore di guadagno con videosorveglianza, e chi ha più fantasia più ne metta di queste situazioni dove la delinquenza genera Pil, dove la delinquenza genera tanto e tanto PIL. Ma SVEGLIATEVI, ma non vedete che il PIL è solo che cosa malefica? Che il PIL prospera sulle brutte situazioni? Mascherine e siringhe comprese, esatto, settore sanità compreso, dove per far PIL ci deve stare cosa brutta, la malattia. Che non vorrei mai che e solo per il motivo del PIL, il far vedere la crescita, le malattie si inventano in laboratorio. Esatto, il PIL del commercio medicinali. Dove adesso, gira pure vaccino anti Covid su internet. Esatto, il vaccino anti Covid magari non risolve la tragica situazione di homo sapiens e donna sapiens, però, e di sicuro, aumenta il PIL. W il PIL. Altra cosa e qui posto un pensiero che tal giornalista labbra rosse e tacchi a spillo va a dire di situazione di imbecilli in piazza. Ma non riuscite proprio a vedere al di la del vostro naso? Non riuscite proprio a mettervi ognuno nei panni de l’altro? Ai politici, il senso nobile della politica, ma è beccare diecimila euro al mese il senso alto e nobile della politica? Si, sai che non lo sapevo. Detto questo, cari politici de l’alto senso della politica, vuoi vedere che, e questo vale anche per i nonni pensionati, cari politici e cari pensionati, sareste disposti a fare metà del vostro mensile con chi causa Covid 19 ha perso lavoro? (esatto, la concretezza della parola unità, parola che da bla bla bla, diventa situazione concreta) Vuoi vedere che questa de la parola de l’unità, che si vede parola che diventa concreta, e non solo parola che scatena applausi ne l’emiciclo, applausi che poi senza far seguire i fatti. Cara giornalista labbra rosse e tacchi a spillo, vuoi vedere che se fai a metà del tuo mensile di prezzolata pessima giornalista, vuoi vedere che con metà del tuo mensile rubato a l’onestà intellettuale, vuoi vedere che quei tali che definisci imbecilli in piazza, se dai loro metà del tuo mensile, in piazza non ci andrebbero più a fare gli imbecilli. Vuoi vedere che con metà del tuo mensile se ne starebbero comodi beati e pacifici a casa sul divano e con sacchetto di patatine e lattina di bibita in mano, se ne starebbero tranquilli a casa, comodi sul divano, davanti alla televisione a farsi imbambolare dalla tua performance televisiva, dove prima di andare davanti alle telecamere, prima in camerino di trucco e parrucco. Esatto, facile fare i moderati con le palanche in tasca. Di povertà il sottoscritto qualcosa ne sa, anche se poco qualcosa poco ne sa? Sbagliato, il sottoscritto qualcosa molto ne sa. (mi ricordo ancora i tempi di quando con Mariele e preoccupati del debito con la banca, Maurizio, a quattro anni, ci diceva: fate a meno di quello che guadagnate di darlo alla banca. I bambini parlano con il cuore, dicono quel che gli detta il cuore. Che i bambini pensate non ne soffrano a vedere i genitori preoccupati a pagare il mutuo e che rimasti senza lavoro? ma che considerazione avete dei bambini?) Orgoglioso il sottoscritto di provenire di famiglia povera, molto povera, primi anni ‘60 la famiglia più povera di Nuvolento. E qui è comica, se non fosse stata situazione tragica vissuta sulla pelle, è proprio di situazione comica. Allora, viene che fanno la festa del risparmio, che tradotto, la festa delle banche, e per attirarsi simpatie, le banche, avevano organizzato la festa del risparmio. Dove regalavano due salvadanai e con dentro 500£, 50€ di adesso. Ebbene, il sottoscritto e il mio coscritto Angelo B. a ricevere tal regalo, in quanto le due famiglie più povere di Nuvolento. Per quanto riguarda il sottoscritto, orfano di padre, morte bianca sul lavoro. Nonna, sordomuta e semi-inferma, fratellino di sei mesi a casa, il sottoscritto a scuola elementare, e la mamma a fare la serva nelle case dei signori e per tirare avanti la baracca. Il sottoscritto di povertà conosce tanto, questo che può anche sbrodolare tanto. Detto questo, ma cara banca, che pensavi, che il sottoscritto e il suo coscritto avessero avuto così occasione e modo di mettere 5£, ogni tanto, in tal salvadanaio. La comica, regalare salvadanaio a due bambini poveri, senza palanche da mettere nel salvadanaio. Cara banca, i bambini poveri, non sei di sicuro tu a insegnargli il risparmio. La vita gli ha insegnato il risparmio, ai bambini sfortunati nati poveri. Facile fare bla bla bla quando non si ha provato sulla propria pelle. Stessa cosa di chi, rivolgendosi ieri al giacca e cravatta in consiglio regionale, in telefonata alla tv gli aveva detto: comodo tu li in televisione e bla bla bla e io a casa nove anni a cercare lavoro e trovare tutte le porte chiuse. Esatto, la politica solo che bla bla bla. La politica è solo che una mandrakata? E che adesso spalleggiati dalle giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo, vogliono far passare che, esatto, la politica solo come situazione di alta responsabilità. Ma quando mai. Facile essere moderati con le palanche in tasca. Sotto gli occhi di tutti che la politica è solo che i diecimila euro al mese, e che chi non può pasteggiare a champagne e caviale? Esatto, ..zzi suoi. E chi deve fare fila kilometrica e coda in mezzo alle gambe e con mano fuori a chiedere elemosina? Esatto, ..zzi suoi. SVEGLIATEVI. 1 BBRACCIO MANY KISSES (mauro)

w gli experti (gustosa e divertente storiella di diavolo che fa le pentole ma non i coperchi)
Purtroppo, gli artisti, ben poco potere hanno di aprire la mente, sono sconfitti già in partenza da quelli che invece gli piacciono menti assopite. Esatto, menti cloroformizzate da la televisione, e specie, col cloroformio de gli experti che appaiono in televisione. La televisione è una arma di persuasione subdola e micidiale. Come tutte le armi, servono, più che altro, devono sottomettere un popolo, e una volta sottomesso, molto utili per tener di condizione di pecora un popolo. Tanti di voi siete giovani, siete cresciuti sotto gli insegnamenti di cara premurosa mamma televisione, pochi di voi che conoscono il pensiero di Per Paolo Pasolini, esatto, non un experto, ma un intellettuale. (ma poi, visto la natura di certo animo umano, animo solo che egoistico di avere di più del superfluo che già si ha, sempre alla ricorda di possedere di più di materiale, la scelta materiale è scelta de l’animo de la maggioranza degli umani. Esatto, la partita di una civiltà de l’essere felici in mezzo a popolo felice, questa partita è persa in partenza, e ancora prima di iniziare la partita. Questo che gli Alieni al potere lo conoscono molto bene, questo che Mark Twain non aveva nessuna speranza del che la razza umana fosse andata, nei secoli futuri, incontro a un bel vivere. Che diceva, che da individui solo che egoisti, la vita umana sarebbe e sempre più andata contro a problematiche sociali a non finire, e fino a scomparire? Esatto, Mark Twain non avrebbe scommesso nemmeno un dollaro su l’intelligenza della razza umani. Stessa cosa di Collodi, dove paragonava le persone a un Lucignolo, una massa di persone intente e solo a bramare di vivere nel paese dei balocchi. Che prima di rinsavirsi, e vedere il disastro della ricerca della bella vita, prima, avrebbero dovuto toccare il fondo, vedere coi propri occhi il disastro, lookdown, di una vita incentrata su modello paese dei balocchi. Ma la stessa cosa è narrata bene anche nella storiella del Vangelo, dove la massa, il popolo, messo davanti a la scelta, avevano scelto il materiale, le palanche, dove di vedere il futuro, dove di vedere a la loro fine de l’esistenza terrena, che cosa sarebbero andati incontro e dove sarebbero finiti? Questo, di visione de l’al di là, esatto, creava problemi di coscienza. Esatto, questo che avevano fatto la scelta di chi invece, per lui, che importante era il concreto e materiale da toccare, l’oro, di esser contenti di un oggetto e di un aggeggio, delle palanche, un qualcosa di toccare e di vedere e da poter contare, come grande soddisfazione, a tanti e tanti, il godere di contar le palanche. A proposito di schermo ammaestratore, e voi perché pensate siano stati creati tanti canali televisivi?) Pasolini, tale e quale ai mitici filosofi de l’Antica Grecia, dove persona, colta, molto colta, aveva cercato e invano di aprire le menti. Esatto, più le persone sono acculturate, meno si fanno ammaestrare da la televisione, esatto, sono le persone più difficili da ammaestrare, ma non solo, sono anche quelle persone che danno più fastidio a l’establishment, perché sono quelle che, aprendo le menti, vanno a ostacolare il progetto dei Alieni al potere. Ma alla fin fine, come diceva la grande coppia Gaber & Luporini, il successo è sempre dei mediocri. I quali mediocri hanno buon gioco, con i testimonial televisivi e i giornalisti tv e carta stampata, che prezzolati al loro servizio, indirizzano le menti a la visione di vita dettata da tal Alieni al potere. Questo che l’establishment va in cerca di mediocri bella faccia tv, e non vanno a ricerca e dar voce a intellettuali e a artisti di libero pensiero. Esatto, con la pubblicità e l’aureola che gli si è creata, creata a hoc, l’experto, agli occhi della massa viene visto come il Dio in terra. Fatto 2+2, ecco che l’establishment a gli acculturati, chi ha letto tanto e tanti libri, gli preferiscono gli experti, gli intellettuali non si fanno ammaestrare a differenza degli experti, i quali, pure loro, ambiscono alla seconda casa e alla vasca idromassaggio, e logico che, sono alla ricerca solo delle palanche, altro che banane. Per dire, quello che tanti e tanti noi, è sicuro, è lapalissiano, andremo a lamentarci domani, esatto, sono state le scelte di ieri e di oggi, e scelte, guarda che strano, scelte condizionate dagli experti, dove i loro più grandi amici sono le giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo? (esatto, si è visto anche oggi in televisione, le giornaliste a plaudire chiusura, lockdown. Ma care giornaliste labbra rosse e tacchi a spillo, non lockdown, ma a lookdown, esatto, guarda il baratro, ci stiamo avvicinando? quello non volete guardare?) Adesso è ancora la stessa identica situazione uguala a un anno fa, esattamente la stessa cosa, non è cambiato di una virgola. Un anno fa a cantare sui balconi e a credere fermamente negli experti, a cantare, come essere dentro in un gioco, con tanto di messaggi attaccati sui portoni, ANDRA’ TUTTO BENE. Esatto, passato 1 anno siamo ancora qua a dire, e sperando nei migliori, a dire: ANDRA’ TUTTO BENE. Ma devo raccontarvi una storiella che va a far vedere certa razza experti? Storiella che l’establishment ha fatto presto a dimenticare, esatto, presto a dimenticare come le mission lunari di progetto Apollo? Questa storiella è di quasi 40’anni fa. Viene che c’è da ricordare anniversario di tal artista di tal luogo. Esatto, una occasione unica per tal città per far girare il nome e attirare turismo. Allora, tal artista, la storiella va a dire che, scolpito con lo scalpello tre teste su tre pietre, grossi sassi, le aveva mostrate agli amici, i quali amici, venditori di lavori di artisti, esprimendo loro parere, bocciano e senza appello tal sculture (che teste che fac-simile al nostro Mostasù della Valletta di Virle. Ma carissimo Modigliani, ma lo sai che da noi, al mercato delle vacche di Montichiari ci sta il detto che, chi disprezza compra. Nel senso che tal commercianti di arte, logico che non venivano a dirti che era bel lavoro, bella opera, esatto, perché e facendoti credere di opere di poco valore, di comprare a basso costo. Ben hai fatto, se la storiella è vera, bene hai fatto a fargli vedere che piuttosto che venderle a loro, le hai buttate nel fiume) Modigliani, questo il nome di tal artista, la storiella dice che, preso da sconforto, ma di logica che un artista glie ne può fregar di meno delle palanche, ha fatto vedere che alle palanche, ha fatto quel che ha fatto, visto che le tre sculture non apprezzate, non c’ha pensato 1secondo e, arrivato sul ponte, le a gettate nel fiume. Visto che questa la storiella della leggenda, ecco che il Comune di tal città, finanzia il dragaggio del fiume e proprio allo scopo di ritrovare le tre teste scolpite da Modigliani. Apriti cielo, televisioni, giornali, riviste a parlare di tal evento. (che poi alla fine logico che doveva finire col ritrovamento, nel senso che il costo di quel dragaggio, e riferito a quel tempo, non sarebbe stato giustificabile ai cittadini se ci fosse stato fallimento. Di logica che da qualche parte gli ideatori della mandrakata avevano già le tre teste? che scolpite da altro e su commissione? Però, esatto, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi?) Capita che, però, tal grande pubblicità a tal evento aveva attirato attenzione. Ecco quello che non t’aspetti, dopo giorni a dragare, ecco che spuntano fuori le tre teste. Questo è stato un grande problema per chi aveva organizzato tal evento? nel senso che non erano le teste che avevano fatto commissionare loro? Che quelle che avevano commissionato, che tenevano ben sicure in altra cassaforte? Questo non ci voleva. Però, buon viso a cattivo gioco. Esatto, vengono invitati a dare giudizio gli experti, il giudizio de l’experto è fondamentale per dire se l’opera è sincera o è falsa. Esatto, è situazione di rigore è solo quando arbitro fischia, vera o non vera, tal opera, vale solo dietro attestato di arbitro che ha fischiato. Esatto, di experto che rilascia certificato di autenticità. Stessa cosa di canzoni inedite di tal cantanti famosi quando sono scomparsi, che sono morti, saltano fuori più tante canzoni di quando erano in vita. Guarda che è strana questa cosa. Detto questo, tutti gli experti invitati a confermare autenticità di tal tre teste scolpite, tutti gli experti (e dietro lauto compenso?) a confermare l’autenticità, tutti tranne 1, l’unico, il solo. Nemmeno tal sbraitatore, pure lui non in grado di dire che si o di dire che no. Anzi, solo tal 1, a dire, queste teste sono di due mani, non lo stesso che le ha scolpite. Difatti, l’unico a non aver accettato palanche? e l’unico a averci visto giusto (mi sembra strano, anche gli altri di sicuro ci avevano visto, solo che gli faceva comodo le palanche messe in gaiofa, in tasca, in tasca però, solo se dicevano di si) Ecco che, a poche ore de l’inizio dei festeggiamenti, tre novelli speranza, tre studenti de l’università, che fanno? esatto, convocano stampa e per dire che una testa erano stati loro, era opera loro, esatto, un gioco, una presa per il .ulo e a danno degli experti. Che poi, tirano fuori vhs e fanno vedere il filmato, testa che non avevano scolpito con martello e scalpello, ma con una punta da trapano e un black & decker. Di colpo, gli experti, di colpo a perdere reputazione costruita in anni e grazie a l’establishment (esatto, è l’establishment che ha bisogno vitale di creare persone e personaggi che il popolo si fida) ma la storiella non è finita qui. Quelli erano ragazzi, colti e istruiti, sta di fatto che le teste ritrovate col dragaggio erano proprio tre come quelle scolpite da Modigliani, ecco che le altre due? Esatto, dopo qualche mese viene fuori a lo scoperto anche il padre delle altre due teste. Un lavoratore, un portuale. Che forse di animo anarcoide? mal digeriva, e come il sottoscritto, mal digeriva gli experti calati in campo dal potere e per condurre il popolo bambino per mano. Esatto, non importa se experti di scarso valore, esatto, non la conoscenza e la competenza professionale, ma solo che raccomandati dal potere, e solo perchè experti senza onestà intellettuale? experti corruttibili? (e ci sta una bella differenza tra experti e esperti) Adesso faccio copia incolla, anche perché il sottoscritto mai avrebbe potuto descrivere meglio tal situazione, di come riportata da questo copia incolla. Si scoprì, infatti, che le altre due sculture erano opera di un tale Ang …glia, ventinovenne, lavoratore portuale, promettente artista. A differenza dei tre studenti, che avevano compiuto l’impresa per scherzo, quasi con innocenza, Froglia aveva motivazioni più profonde e complesse. “Non mi interessava fare una burla, – dichiarò ai giornalisti l’abile falsario – lo scherzo dei tre studenti è stata una variabile impazzita che mi ha intralciato non poco. Il mio intento era quello di evidenziare come attraverso un processo di persuasione collettiva, attraverso la Rai, i giornali, le chiacchiere tra persone, si potevano condizionare le convinzioni della gente. Inoltre io sono un artista, mi muovo nei canali dell’arte, volevo suscitare un dibattito sui modi dell’arte e questo mi è riuscito in pieno. La mia è stata un’operazione concettuale, se volete in un certo senso è stata anche un’opera d’arte, come quella di Christo che impacchetta i monumenti, ma non avevo alcun intento polemico contro l’amministrazione, né contro la città, né contro i critici d’arte come singoli.. Volevo semplicemente far sapere come nel mondo dell’arte l’effetto dei mass media e dei cosiddetti esperti possa portare a prendere grossissimi granchi”. Non furono soltanto gli “esperti” di Modigliani a prendere un “granchio” in quel contesto, ma anche gli esperti incaricati dalla Soprintendenza di Pisa che eseguirono l’expertise sulle sculture ritrovate. Angelo, infatti, cosparse sul retro di una scultura del catrame (per pavimentazione stradale), prodotto ovviamente inesistente al tempo di Modigliani, tra l’altro trattasi di elemento galleggiante In effetti i cosiddetti esperti erano ridotti al silenzio, incapaci di reagire e coperti di ridicolo. Tutto il mondo, dopo aver puntato gli occhi delle telecamere e l’interesse sulla cittadina toscana in cui era avvenuto il miracolo di un ritrovamento tanto atteso e desiderato, seppe dunque della beffa di Livorno. Tutta la vicenda giovò, e non poco, alla celebre marca di trapani elettrici Black & Decker, che impostò la sua campagna pubblicitaria sulle straordinarie potenzialità del proprio prodotto. Per quanto riguarda il resto, la vicenda si concluse con le lacrime di V… bé e il sorriso divertito dell’opinione pubblica italiana. La famosa “beffa” del 1984″ ebbe ripercussioni colossali nel mondo dell’arte, perché i più grandi critici d’arte italiani si coprirono di vergogna definendole autentiche anche dopo la confessione degli autori, i quali erano convinti che le loro opere ricavate con qualche ora di lavoro, sarebbero state subito riconosciute come false, e mai avrebbero pensato di innescare un caso internazionale. Come se non bastasse durante la “pesca miracolosa”, Jeanne Modigliani, figlia dell’artista, venne trovata esamine nella sua abitazione parigina in circostanze anomale, proprio quando stava per venire a Livorno per dichiarare false le DUE sculture (quelle realizzate da …glia) emerse dai fossi della cui esistenza era stata avvertita da una lettera anonima. L’episodio inaudito di Livorno sollecita un’altra considerazione, ed è la facilità con cui si riesce a falsificare l’arte moderna. Che una o più delle teste ripescate abbiano potuto suscitare un tale clamore in quanto sospettate false, tale ipotesi, presa sul serio è di per sé una prova della vacuità di quei prodotti. Il filo tra vero e falso viene a fondersi in un unico calderone in cui, come in talune zuppe di verdura, tutto è buono, tutto fa brodo.” In seguito, nel 1993, Ang …glia si decise a parlare, svelando nuovi particolari e facendo dei nomi che non aveva fatto nel 1984 quando disse di aver agito da solo. Grazie a queste rivelazioni, e alla denuncia di Gi… ino e Ca…. pi nei confronti di V… bé che attraverso i giornali continuava a dire che le sculture “pescate” dai fossi erano autentiche, venne riaperto il caso dalla magistratura che avviò un’inchiesta che investì gli ex assessori e dipendenti del Comune di Livorno. Come spesso accade in Italia, tutto cadde in prescrizione per decorrenza dei tempi.. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (morale della storiella? esatto, gli experti? esatto, gli experti te li raccomando) (mauro)
