RUN WALKING TRAIL & ROAD
Oggi 22 aprile, GIORNATA MONDIALE DEL PIANETA TERRA, per sensibilizzare i bipedi del rischio di continuare su la strada del consumismo e de le comodità. Basta non se ne può più di belle parole che però non seguite dai fatti. Grazie experti e grazie scienziati, che nel giro di soli 60’anni siete riusciti a far ammalare tutto quello che avete messo mano. A come diceva il mio compare di nozze, il bipede è il cancro del Pianeta Terra, dove che per puro egoismo e per andare alla ricerca spasmodica de le comodità sta mandando il Pianeta Terra in malora. Dopo già conoscete da che parte pende il sottoscritto. Esatto, che passato questa giornata tutto diventerà ancora di peggio, a ogni anno giornate mondiali dopo giornate mondiali, a l’anno dopo però diventata sempre più peggio, alla faccia di quel che si vuol sensibilizzare con questa giornate mondiali. 
A ogni anno e da decenni e decenni a ogni 1 gennaio, giornata mondiale de la pace, che testimonial anche il Papa, e però, a ogni anno ogni anno dopo, esatto, sempre più tante guerre. (l’unica volta che si era riusciti a fermare una guerra meriti da quei puzzolenti dei capelli lunghi, esatto, quelli del MUSIC PEACE & LOVE) A ogni 1 maggio, festa dei lavoratori, a ogni anno dopo sempre più tante morti sul lavoro de l’anno prima. A 8 marzo festa de la donna e a ogni anno dopo femminicidi in aumento rispetto a l’anno prima. A ogni anno giornata mondiale de l’acqua e a ogni anno sempre più tanto spreco di acqua de l’anno prima, e più tanta deforestazione de l’anno prima e più tanta immondizia e inquinamento de l’anno prima. Anche a nome di chi vivrebbe bene e in armonia col creato, natura e animali, e anche senza tanta spasmodica comodità, quella di camminare con le proprie gambe e non con le rotelle di un monopattino e di conversare a tu per tu e non tramite un aggeggio con lo schermo. (e qui ci starebbe da aprire altra parentesi sui pericoli di questo piccolo schermo, che quel giorno che tutti i piccoli schermi al mondo, tutti a l’unisono a ricevere tutti lo stesso comando, e costretti a ubbidire per forza a tal comando, non ti dico il pericolo, non riesci a immaginarlo?) Cari experti, cari scienziati GRAZIE, grazie di farci assistere allo stupro di nostra madre, MADRE NATURA. (e qui ci starebbe ulteriore commento e proprio e grazie a due canzoni, una di Guccini e l’altra di Bennato. Che Antonella a dirmi, hai visto mauro che quando commenti le canzoni, che le fai capire a cosa intendeva chi l’ha scritte, visto come si impennano le visite al sito? Però le cose vanno fatte per ispirazione e non per calcolo per profitto per vantaggio, questo che adesso, visto anche impegno altro, non me la sento di star a pigiare tasti e per commentare le due canzoni, magari al prossimo 22 aprile de il prossimo anno) 
A ogni anno giornata mondiale de liberiamoci de la plastica, e a ogni anno dopo sempre più tanta plastica de l’anno prima, esatto più tanto inquinamento e più tanta sporcizia ne l’ambiente. Ma poi, gli imballaggi, sai che il sottoscritto andava a comperare la cioccolata (che ancora non era nata la Nutella) da la Bice e la Bice prendeva il grosso contenitore e con la paletta prendeva la cioccolata dal contenitore e te la metteva su la carta e il pane te lo metteva ne la sporta. (esatto, non si usava l’auto a andare a fare la spesa, portavi con te la tua sporta che sempre quella, niente di imballaggio. Per dire, adesso per la cioccolata ci sta un vasetto e un coperchio di plastica e un imballaggio che contiene sei o dodici vasetti, dove tal imballaggio messo su di un pallet, dove che il pallet trasportato e messo su di un camion e per consegnare nei vari negozi, pardon centri commerciali e supermercati. Dove a un tempo erano le gambe dei bipedi a spostarsi per andare a i negozi di vicinato e evitando il degrado ambientale causato da le auto, pardon scatolette di latta e plasticone e gommate, che tal gomma di copertone d’auto e di camion a volatizzare ne l’aria e noi a dire grazie a experti e scienziati per farci respirare tal fumo di tubo di scappamento e di respirare tal gomma che consumata dal copertone de la ruota de il comodo automezzo che andranno a creare immondizia) GRAZIE EXPERTI e GRAZIE SCIENZATI e anche a nome di chi incolpevoli di tal degrado ambientale, che costretti a subirlo e perchè ci stanno dei intelligenti bipedi al potere.
Ma si potrebbe continuare con migliaia di altri esempi e sempre con il finale lo stesso fallimentare risultato, che però centra in pieno il cuore di Madre Natura e la fa soffrire. (ripeto quel che mi diceva il mio compare di nozze RIP, il bipede è il cancro del Pianeta Terra) Dove ci sta sicuramente qualcuno che ci guadagno con le giornate mondiali dedicate a questo e a quello, esatto, ci guadagnano fior fior di quattrini gli organizzatori di queste giornate mondiali, che imbortolano la massa, che imbortolano il popolo gregge, solo con belle parole. (belle parole come le corse dichiarate charity? quelle che dichiarano intenti di beneficenza?) Esatto, predicano bene ma razzolano male, e questo per far favore ai loro amici industriali? che i veri padroni del mondo. Detto questo, altra cosa, prima di iniziare a sbrodolare di TRE CORNELLI TRAIL, prima di andare a sbrodolare de l’andazzo del torneo. Ecco che dopo sedici gare, i dati dicono questo, dicono che le prime otto gare la media partecipanti a gara è stata di n°60, mentre a le ultime otto gare la media è scivolata, che scivolata è eufemismo, dove la realtà a dire che la media partecipanti a gara è precipitata a n°40. Dove che se il grafico che segue ci fa godere del confronto con lo scorso anno, invece ci fa rattristare se il confronto lo facciamo tra le prime otto gare e le ultime otto gare disputate fino a adesso. Dopo, esatto, c’è da farsene una ragione se i runners e le runners vanno a gareggiare dove li attira la pubblicità e vanno a correre a seconda di simpatia/antipatia verso gli organizzatori.
(ma per forza di cose che non è nemmeno questo, di sicuro che non può essere questo. Che invece e magari che noi del torneo non vediamo la realtà? che non vediamo che sono solo che gare organizzate male e gare poco attraenti e per niente seduttive?) Esatto, non tanto il giro se bello o brutto, ma altri fattori influiscono su le scelte di tanti, e specie, di tante. (dove in primis la moda, e in secondis il correre come soldatini e per far favore ai graduati della società sportiva che hanno tessera? logico, oltre di andare a gareggiare dove ci stanno, dove che contenti di pagare di più, pagare anche 10€ di più a gara, ma di trovare però i servizi migliori a corollario gara) 
Detto questo, la prossima è la gara n°17 e il numero 17 si porta dietro una brutta nomea, nomea sfruttata ad arte da maghi, stregoni, streghe e fattucchiere a fregare tante e tante palanche a chi in difficoltà, a chi in grave difficoltà. Il 17 è anche il numero che maghi e fattucchiere, il numero che usano per portare sfiga a qualcuno e a qualcuna, che le cose di fargliele andar male.
Oppure tal sedicenti maghi e seducenti fattucchiere ti vendono a caro prezzo amuleti e intrugli per sconfiggere la sfiga che causata dal numero 17. Però, per noi del torneo che siamo già nati male, nati sfigati di proprio, e sin da la prima gara a dieci anni fa, che sin da l’inizio (che però diventata la più bella realtà del podismo di Brescia e provincia) che mai andata bene al torneo in fatto di grande partecipazione. (che, esatto, la più tanta partecipazione che c’è stata a una gara del torneo sarebbe un clamoroso flop di qualsiasi altra gara) Che dopo, anche con serpeggiante ostracismo de l’establishment della corsa a piedi di Brescia e provincia, anche con scarsa partecipazione, il torneo è a lo stesso diventato una bella realtà, e senza di ricorrere a pagare maghi e fattucchiere o andare a Lourdes come suggerito da la nostra affascinante e sexy amica. Nel senso che, sai a quante volte che il diciassette era la media partecipanti di tante e tante gare del torneo, specie a i primi anni. Che ce la siamo sempre fatta andare bene e anche con dodici partecipanti, questo la dice lunga di quel che i superstiziosi hanno paura, noi del torneo il diciassette ci fa n’è caldo e ne freddo. Chiuso la sbrodolata su l’andazzo. TRE CORNELLI TRAIL. A questa edizione viene subito dopo una delle gare di mountain bike più belle di tutta la provincia.