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SBRODOLATA CHE VA A SPARARE CAZZATE SU LA RIGIDITÀ DI PENSIERO.

LA SCUOLA RIGIDA E TALEBANA DEL PENSIERO, ESATTO, IL PENSIERO COI PARAOCCHI, DOVE LA SCUOLA, UNA CATENA DI MONTAGGIO DOVE DI FABBRICARE CON LO STAMPINO I FUTURI SUDDITI, E SE GIÀ ANCORA DA PICCOLI SUDDITI VENUTI FUORI MALE, CHE NON STANDARDIZZATI E OMOLOGATI A RIGIDE LINEE GUIDA MINISTERIALI, PRESTO BUTTATI NELLO SCARTO DELLA SOCIETÀ

In una lettera un suo ex alunno gli dice alla professoressa, che sicuro che lei, di lui e dei altri mille ragazzi, dei tanti suoi alunni che ha bocciato, non si ricorda, ma che lui, di lei, si ricorda molto bene. Adesso sono diventato un padre di famiglia, ma non posso non pensare a l’istituzione dove lei lavora, quanti che ne avete respinto, quanti che ne avete bocciati e “cacciati via” da scuola, di, in qualche modo, costringerli di  a lavorare nei campi, o a fare i manovali nelle fabbriche e nei cantieri o a fare i garzoni di bottega. (ricordo stiamo parlando di tempi di più o meno 60’anni fa) Quella istituzione dove che lei lavora, istituzione che chiamata scuola? A chi più bisognoso, e che avevano solo bisogno di altro metodo di insegnamento, quelli, non avete saputo o non avete voluto aspettare. Che con una bocciatura, che ci avete tagliato fuori da altri percorsi di vita, e a noi rimaneva solo che accettare, esatto, e che ci avete costretto ai più umili lavori, esatto, a voi, di noi, di noi bocciati fate presto a dimenticarvi. Carissime maestre e maestrine care professoresse e professorine, e cari maestri e professori, voi vi ricordate di dei vostri alunni, però solo i vostri alunni, esatto, però vi ricordate solo di quelli che ce l’hanno fatta a salire ai vertici della scala sociale piramidale. Ecco, di quelli si, di quelli si che vi ricordate e che vi vantate di essere stata la sua maestra delle elementari e di essere stati le sue professoresse e i suoi professori delle medie del liceo e de l’università, di quelli non vi dimenticate, di quelli vi vantate. Ma vi dimenticate sicuro di quelli come noi, che bocciandoli, un giudizio perentorio, gli avete prospettato un futuro da proletario. (Dopo, che vuoi, quando si insegna a rigide linee ministeriali, è un insegnare coi paraocchi, esatto, fuori dalla vista del paraocchi, per tal insegnanti non esiste niente, per loro, per quei tipi di insegnanti il mondo è tutto li, esatto, solo quello che vedono loro. Detto questo, però, dove sta il problema? Thomas, era solito ripetere: non importa il lavoro che la vita t’ha costretto a fare, l’importante, qualsiasi lavoro si deve fare, però, lo si deve fare bene. Per il sottoscritto, avere giudizio negativo sulla propria persona da parte di altre persone, è cosa da accettare di non farne un dramma e di non farne un cruccio. Bisogna anche saper accettare il giudizio degli altri, non cadiamo nel l’errore del permalosismo. Se altri hanno poco lusinghiera opinione di noi, liberi di pensarlo e liberi di esprimerlo, esatto, la libertà di pensiero, e se ci sta chi si offende, esatto solo che un tipo permaloso, molto permaloso. Ve lo dice uno che sul libretto scolastico di scuola media ha timbro che certifica che il sottoscritto è persona poco arrivata di comprendomio. Logico, sul libretto scolastico riportato il concetto e con altre parole. Di, detto con altre parole, che il sottoscritto, di uno poco sveglio, uno molto lento nel capire le cose, meglio mandarlo a lavorare, a zappare, non sprecare denaro e tempo a mandarlo a scuola, meglio fargli piegare la gobba da subito, esatto, che tutto di guadagnato per lui e per la famiglia. Questo che non è sparata quando il sottoscritto dice: e poi, sono nato fesso. Esatto, stessa cosa che aveva riportato sul suo libretto scolastico un mio ex collaboratore salariato ai tempi del negozio di Ponte S.Marco. Che invece, i genitori, a ogni scarrafone è bello a mamma sua. Che invece, a dieci anni di distanza, prima il sottoscritto e poi il mio ex collaboratore, invece, tutti e due a andare a fare la scuola di radiotecnica, dove un po’ di testa, un po’ di ragionamento si deve anche fare. Esatto, perché farsi un cruccio di star li a vedere cosa gli altri pensano di te? non ne vale la pena di farsi condizionare dal giudizio degli altri. Vedi il calabrone, nonostante che la scienza va a dire che per come è fatto, per la sua struttura del corpo tozzo che ha, non potrebbe volare, invece il calabrone se ne frega del giudizio della scienza e vola ugualmente e alla faccia degli experti scienziati. O forse, siamo forse quei tipi che sono di famiglia iscritta a associazione Benpensanti, dove più di tutto conta cosa gli altri pensano di noi? La conosci la canzone il sociale di Guccini? Sei forse tale e quale?) Un altro professorone, vantandosi di insegnare a l’università, gli dice a don Milani, gli dice: vede don, lei, lei non ha studiato di questa materia, non può capire, e lo diceva senza guardarlo negli occhi, cosi, parlava e parlava, una nenia , un copione buono come scusa e in tutte le occasioni? un copione che sembrava imparato a memoria? un parlare come recitare le tabelline di matematica a memoria? e sai come che è bravo uno che conosce le tabelline di matematica a memoria? Esatto, per lui tutti gli alunni erano dei numeri, se fuori diversi, dentro, la loro anima e la loro materia grigia, tutti uguali uno a l’altro, non faceva differenza, non stava a provare di capire di approfondire meglio la natura de l’alunno e per trovare il modo di fargli capire e seguendo la natura della psiche del l’alunno. Se un alunno non capiva al primo colpo, la colpa non di chi spiegava e insegnava, ma la colpa de l’alunno, che indietro di comprendomio, mai l’insegnate, tal tipo di insegnante mette in dubbio il suo metodo di insegnare. Mai che si prova a pensare: ma sarò stato in grado di farmi capire da tutti gli alunni? di questo tal insegnanti se ne fregano, fanno la differenza con chi impara subito la lezione echi invece gli ci vuole più tempo, e se ci sta che gli serve più tempo per capire, esatto, quello è un alunno fallato e per il resto della sua vita. Questo che sentenzia tal tipo di insegnanti. Esatto, ci stanno tanti e tanti insegnanti che per loro, i bambini, gli alunni, sono solo che un numero, non dei bambini e persone e ognuno diverso fra di loro, e allo stesso tempo, logico, a loro modo tutti intelligenti, cambiano solo i tempi di apprendimento. (che dopo, la prossima sbrodolata ho altra cazzata di sparare cazzata di quel che l’immaginario collettivo, tanti hanno di cos’è l’intelligenza) Esatto, tanti che hanno solo una visione di come insegnare, con i paraocchi son capaci di insegnare in quel solo modo standardizzato da l’istituzione scolastica e studiato non per tirare fuori il meglio da ogni alunno, ma insegnamento ministeriale e per fabbricare sudditi tutti uguali, sudditi creati a scuola con lo stampino. (… e impara quei libri a memoria C’è scritto che i saggi e gli onesti Son quelli che fanno la storia Fanno la guerra, la guerra è una cosa seria Buffoni e burattini, no, la guerra, non la faranno mai! … da la canzone di Bennato che posto alla fine, ma causa impegno questa volta non la commento) Dove chi fuori norma di apprendimento ministeriale omologato, esatto, chi non rientra nei parametri, esatto: bocciati, come fossero prodotti di fabbrica fallati. Tanti insegnanti questo sono, a loro volta, insegnanti istruiti a indossare paraocchi e da insegnare in quel unico modo ministeriale standardizzato e omologato. (ma lo sapete che col mio maestro di radiotecnica, qualche lezione la avevamo fatta anche li alla pasticceria poco distante, se non ricordo male la pasticceria Capuzzi, su a la stazione della funivia in Maddalena, a l’aeroporto militare di Ghedi, in Castello e altre location. Viene un giorno, e questa è storiella che avevo già raccontato, viene un giorno che il nostro maestro di radiotecnica per impegni deve essere sostituito. Ci mandano un insegnante con tanto di curriculum, già qualche libro di elettronica che aveva scritto e già qualche libro scritto da lui nel carniere della collana scritta da gli experti e dedicata a l’argomento. Ecco, il nostro maestro, che ricordo a tutti che insegnava elettronica pur non avendo pezzo di carta in mano, esatto tipo quei bravi allenatori di calcio, ma senza pezzo di carta in mano. Dove il mio maestro, in mano, solo diploma di perito agrario per far contenta la famiglia, ma la sua passione era sempre stata l’elettronica. Poi ce ne stanno a centinaia e centinaia di musicisti con pezzo di carta del conservatorio in mano, ma incapaci di comporre la più semplice delle canzoni o melodie. Mentre viceversa, ci stanno orecchianti, chi suona a orecchio, che di canzoni, e tante belle canzoni ci hanno regalato. Ebbene, dopo qualche ora, arriva in classe il nostro maestro, e si mette in disparte e ascolta la lezione de l’experto. A un certo punto, l’experto in elettronica dice, ecco che servono sempre due fili per accendere la lampadina. Salta su il mio maestro e dice: no, dice che la lampadina la si può accendere anche con un filo solo? Ebbene, il mio maestro, preso il capo della lampadina e collegato al polo positivo del alimentatore a 12V, l’altro capo della lampadina l’aveva fissato al telaio. Poi. preso il polo negativo del alimentatore, lo aveva e anch’esso fissato al telaio. Esatto, alla lampadina arrivava solo un filo, e guarda te, la lampadina si era accesa. Se non hai fantasia di artista, dimmi tu come che puoi risolvere le situazioni. Gli experti con paraocchi, cresciuti a rigidi schemi comportamentali, e specie, cresciuti a rigidi schemi di pensiero, limitano di molto la fantasia creativa, esatto, essendo i primi loro a esser di limitata fantasia, che pretendi. Un giorno, un mio compagno gli dice al maestro di radiotecnica, qui è bruciata questa resistenza di tot ohm, ma di resistenze di tot ohm le abbiamo finite. Il maestro rompe una matita e con la mina che c’era dentro la sostituisce a la resistenza, d’incanto la vecchia radio si era messa a funzionare. Non d’incanto e per magia, ma per profonda conoscenza della materia e della fantasia del maestro di radiotecnica. Che uno dei suoi crucci, era di quello di farci vedere la situazione da più tanti punti di vista possibile, non in unica direzione. Dove Covid 19, di averlo visto solo da un solo punto di vista, non ha fatto vedere a chi comanda che ci sta anche e forse altro modo di vedere la situazione, che spero, che il brutto per le famiglie, non solo il nonno morto a causa Covid 19, ma di più brutto ancora, di perdere il lavoro il papà e anche la mamma e anche il fratello e la sorella più grandi. Di non avere e di non vedere futuro davanti. Sai che non so quale delle due situazioni diventerà la peggiore per una famiglia. Un giorno, il maestro, e sempre ne l’ottica de l’arte di sapersi arrangiare nelle varie situazioni che si possono incontrare nella vita, come esempio, preso due scatolette di latta, aveva tagliato due striscioline, in mezzo ci aveva messo della carta e arrotolando le striscioline con in mezzo la carte aveva costruito un rudimentale condensatore, e la radio si era rimessa a funzionare. Esatto, non è che se il vasetto di yogurt presenta scadenza 20 aprile, non lo puoi mangiare il 25 di aprile. Il brutto è quando ci stanno speculatori che vanno a ritirare prodotti in scadenza e con nuova etichetta fasulla gli cambiano data di scadenza. Non so se son riuscito a far capire il concetto, che quello della rigidità mentale è un limite, un grande limite. Questo e specie quando ci si deve confrontare con le altre persone, che logico che ognuno con delle differenze di pensiero e visione di vita. Ma come si fa a non capire, ma come si fa a volere che gli umani diventano solo che robot standardizzati, persone con pensiero e comportamenti che fabbricati con lo stampino, e se non si rientra nello stampino, considerati fallati e buttati nello scarto della società. Ma come si fa a prevedere uno standard e una omologazione e chi fuori standard e omologazione, di fatto, considerati esseri bipedi fallati e di tagliarli fuori da la società. In alcuni casi, se chi giudica, dice che fallati di pensiero, o sbattuti in manicomio, o sbattuti spesso, sbattuti dietro le sbarre della prigione? E’ questa la tanta intelligenza dei bipedi che pomposamente si sono battezzati Homo Sapiens e Donna Sapiens?) Esatto, tanti insegnanti ministeriali non sono capaci di insegnare in nessun altro modo, se non quel modo robotizzato imposto dal ministero. Poi, esatto, inutile adesso di lamentarsi che la televisione è diventata la maestra di vita, la più brava maestra che ci sta al mondo, altro che insegnanti con tanto di pezzo di carta che certifica la loro competenza di experti del settore, la televisione, l’experto in televisione ammaestra molto di più. Sta diventando lunga sbrodolata e allora con lo sparare cazzate stamattina termino qua. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)                                                  È stata tua la colpa, allora adesso che vuoi? Volevi diventare come uno di noi E come rimpiangi Quei giorni che eri Un burattino ma senza fili E invece adesso i fili ce l’hai! Adesso non fai un passo se dall’alto non c’è Qualcuno che comanda e muove i fili per te Adesso la gente Di te più non riderà Non sei più un saltimbanco Ma vedi quanti fili che hai! È stata tua la scelta, allora adesso che vuoi? Sei diventato proprio come uno di noi A tutti gli agguati Del gatto e la volpe, tu L’avevi scampata sempre Però adesso rischi di più! Adesso non fai un passo se dall’alto non c’è Qualcuno che comanda e muove i fili per te E adesso che ragioni come uno di noi I libri della scuola non te li venderai Come facesti quel giorno Per comprare il biglietto e entrare Nel teatro di Mangiafuoco Quei libri adesso li leggerai! Vai vai e leggili tutti E impara quei libri a memoria C’è scritto che i saggi e gli onesti Son quelli che fanno la storia Fanno la guerra, la guerra è una cosa seria Buffoni e burattini, no, non la faranno mai! È stata tua la scelta, allora adesso che vuoi? Sei diventato proprio come uno di noi Prima eri un buffone Un burattino di legno, ma Adesso che sei normale Quanto è assurdo il gioco che fai!

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