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SBRODOLATA CHE VA A SPARAR CAZZATE SU SITUAZIONI LEGATE A UNA ROSA PROFUMATA DI VERGINITÀ

CHE DOVE CI STAVA CHI LA RAPIVA E NON SI SAPEVA IL PERCHÈ, ESATTO IL DRAGO. CHE VA A SPARARE CAZZATA CHE LE ICONE SUL PODIO DE L’IMMAGINARIO COLLETTIVO AI TEMPI BUI DEL MEDIOEVO ERANO 1° MADONNA / 2° DIAVOLO / 3° DRAGO DOVE CHE PER INTERESSE IL SOVRANO A VOLER DARE DA IMPALMARE LA SUA FIGLIA PRINCIPESSA AL VECCHIO E BAVOSO SOVRANO CONFINANTE, E CHE L’AMATO DELLA PRINCIPESSA, LA QUALE SEMPRE BELLA E AFFASCINANTE E SOPRATTUTTO, RIGOROSAMENTE VERGINE, IL SUO AMATO DOVEVA E PRIMA DI COGLIERE LA ROSA PROFUMATA DI VERGINITÀ DELLA SUA ADORATA PRINCIPESSA, DOVEVA VEDERSELA ANCHE COL DRAGO E COL CAVALIERE NERO, SAI LA FATICA DEL CAVALIERE DEL BENE SENZA MACCHIA E SENZA PAURA PER MICCARE IL SUO BISCOTTO NELLA TAZZA CALDA DELLA SUA AMATA E VERGINELLA PRINCIPESSA

La sbrodolata è ancora di sparare cazzate su quei tempi di quando che ci stavano i Cavalieri, gli atleti più forti. Dove il Cavaliere, oltre a forte atleta, non solo la durezza e il pugno di ferro, ma anche la gentilezza e la cortesia. Dove la narrativa di leggenda storica a dire che, quando una donna si sentiva offesa, esatto, la nobildonna, la donna di casata ricca, quelle che abitavano nel castello, dove le donne Nobili avevano la facoltà di scegliere un loro Cavaliere e per lavare l’offesa o ritenuta tale, che fatta alla loro nobile persona, la nobildonna a scegliere fra i Cavalieri quello che doveva lavare l’affronto subito e avrebbe lanciato il guanto di sfida a chi aveva offeso la tal nobildonna. Sai che questo di essere scelto da delle Nobili donne, era un vanto per qualsiasi Cavaliere, a dimostrare quanto i Cavalieri tenevano in considerazione le donne, o almeno, questo dalla leggenda di letteratura e questo da leggenda di filmografia. (dove che sicuro se tempi di adesso, tal nobildonne, esatto, sicuro che tal nobildonne avrebbero scelto il loro Cavaliere, per difendere il loro onore, lo avrebbero scelto tra chi Cavalieri a gareggiare in gare Fidal Brescia, e di sicuro non in gare del Torneo Podistico. Esatto, sempre molto poche le donne che partecipano alle gare del Torneo Podistico esatto, gare Fidal Brescia sono le gare che ne l’immaginario collettivo, sono le gare Nobili della corsa a piedi, dove a partecipare solo che tesserati, esatto, con tanto di blasone e stemma di casata, e invece, che le gare del Torneo Podistico, dove si può partecipare anche senza essere Nobili Cavalieri e senza tanto di stemma di casata, esatto, ne l’immaginario collettivo, quel che i runners, donne e uomini della zona delle Valli del Marmo si sono fatti idea delle gare del Torneo Podistico. Questo che le nobildonne il loro Cavaliere adesso lo andrebbero a scegliere alle gare Fidal Brescia e difatti sempre più tante a diventare nobildonne e di partecipare a gare solo dove ci stanno i Cavalieri senza macchia e senza paura e di non partecipare alle gare dove ci stanno i Cavalieri Fantozziani, esatto le gare del Torneo Podistico. Che, dove ci stanno a gareggiare i Cavalieri senza macchia e senza paura, esatto, gare ritenute l’èlite delle gare in provincia, le gare Sovrano della provincia. Però, sono lento di comprendomio, non ho capito, èlite anche in bellezza del giro? èlite anche in posti panoramici mozzafiato? o èlite solo perchè la classifica e la sportina premio di categoria?) Detto questo, però, c’è un però, ai Cavalieri, a riscuotere fama e successo, attiravano sempre più interesse mediatico, attiravano sempre più l’attenzione del popolo e questo forse a la Chiesa un po’ dava fastidio? Non il sottoscritto a dirlo, ma i fatti, tanto che, passata la moda delle Crociate, la Chiesa aveva fatto presto a mettere i bastoni nelle ruote a gli organizzatori di Giostre e Tornei Cavallereschi. Non il sottoscritto, ma ispirate dalla narrativa di scuola, dai fatti che ci stanno sui libri di storia, che costretti di studiare a scuola. Esatto, dopo che, la Chiesa, di aver fatto morire l’epopea dei Gladiatori e che dopo secoli dove erano gli uomini di Chiesa a essere quelli più in vista, la concorrenza dei Cavalieri, di sicuro, era cosa che andava a modificare lo status quo esistente a quei tempi. Dove il popolo più che a mettere il poster delle icone dei Cristiani, a mettere attaccati alla parete della camera, i poster dei Cavalieri senza macchia e senza paura. Dove i Cavalieri, coi loro modi gentili, le donne le trattavano bene, che avrebbero donato la loro vita pur di salvare una donna (che quasi sempre le nobildonne considerate donne, anzi spesso e volentieri a loro, alle nobildonne gli si rivolgevano genuflessi e chiamandole Madonna. Che logico, le donne lavoratrici sempre animali rimanevano, e anche ai tempi della Cavalleria. Però, le donne, mai state trattate male dai Cavalieri, dove il detto una donna non la si deve schiaffeggiare nemmeno con una rosa. Esatto, magari qualcuna di donne state snobbate, ma mai state trattate male, come invece capitato a tal Giovanna D’Arco, e chi conosce la storiella sa di cosa si parla. Che qualche secolo dopo, la Chiesa, a correre ai ripari e di farla diventare S. Giovanna D’Arco, dove adesso considerata tra le dieci più importanti Sante del Cattolicesimo. La solita storiella, prima ti bruciano, fanno di te un gran bel falò, poi, quando non puoi più dar fastidio ti fanno un monumento, e loro sempre li a comandare le anime e con tutti gli sbagli che hanno fatto, e con tutte le nefandezze e tutti gli sbagli e tutte le teorie e i convincimenti sbagliati, esatto, nulla è cambiato, i vertici sono sempre quelli. Passati i Sovrani, passati i Vassalli, passati i Valvassori, passati i Valvassini, passati i Cavalieri, i vertici, sempre li al loro posto di comando. Guarda che è quantomeno bizzarra la situazione, sbagli su sbagli che hanno fatto vedere di essere stati capaci di fare, e come si fa … ma meglio che mi fermo, la realtà è molto più brava del sottoscritto a far vedere le cose e di sicuro che più brava del sottoscritto di aprire gli occhi) Ecco che, La Chiesa, forse per recuperare un po’ di simpatia tra il genere femminile, ecco che, di colpo, appare su la scena principale della fede, appare la Madonna. La Madonna, la mamma di Gesù, per secoli stata messa nel dimenticatoio, di colpo, una donna, che fino a due minuti fa, le donne ritenute solo che sbaglio di lavoro di Dio, le donne, le pie donne si prendevano la scena principale della Chiesa. (mi viene alla mente di quando stato per uno stage di lavoro in Germania, ero rimasto stupido che, come qua da noi ci stanno tutte Santelle a ricordare e a omaggiare la Madonna, la in Germania, le più tante Santelle erano a ricordare Gesù Crocifisso, questa cosa non mi era passata inosservata e sin dal primo giorno. Poi, pensando a la situazione provavo a contare quante Madonne e quanti Gesù Crocifisso incontravo sul percorso. Non ci stava paragone, rispetto a l’Italia la situazione era proprio invertita. In Germania di Gesù Crocifisso ce ne stavano molti, tanti di più rispetto alle Santelle delle varie Madonna, esatto, che in Italia ci stanno una Madonna per tutti i gusti. E adesso siamo a maggio, il mese dedicato alla Madonna, diventato simbolo delle Chiesa, dove ci stanno più preghiere per la Madonna che per Dio e per Gesù e tutti i Santi messi assieme, la cosa è quanto mai bizzarra? Diciamo che a quel tempo, stava prendendo la scena sempre più da protagonista malvagio un’altra figura, e a contendere la scena a la Madonna, no, non mi riferisco a le Vergini, che la verginità c’entri con paradiso e inferno, boh, il sottoscritto non l’ha mai capita, però le donne a questa cosa ci hanno sempre creduto. Detto questo, chi rivaleggiava per fama con la Madonna, esatto, quell’altra figura usata dalla Chiesa e per incutere terrore? La figura che nei dipinti e nelle immagini, quella che contendeva il primo posto alla Madonna nelle hit parade de le immagini, esatto, il diavolo. Ai tempi anche la fantasia aveva fatto tanta strada, si riusciva a immaginare storielle più che nei secoli precedenti, dove tante storielle, ma mi fermo, sarebbe di andare a parlare anche di business legato al Santuario Mariano, e se il Papa in persona a dire che di scegliere, esatto, di scegliere tra il Dio dei Cieli o il Dio Denaro, la cosa mi lascia perplesso, perchè il fatturato e il business che ci sta intorno ai Pellegrinaggi dei luoghi Santi e specie il business legato a doppio filo ai Santuari Mariani, che nemmeno fabbriche di centinaia e centinaia di dipendenti. Giro di palanche forse esentasse? con offerte per chiedere grazia, e per grazia ricevuta e merchandising di vario genere, non sto a dire, basta andare in uno dei tal Santuari, dove ci stanno hotel che lavorano a tempo pieno, e dove non ci sta alta e bassa stagione, che non trovi mai posto nemmeno di parcheggiare l’auto, e non ti dico quanti bus a aria condizionata. Esatto, però, come sempre ripetono tutte le religioni, quel che conta non è il denaro, e lo ripetono in continuazione, quel che conta è la fede. Se ci stanno milioni che vanno a bagnarsi nel fiume Gange è per la fede. Se ci stanno chi fanno calca ai vari sepolcri e ai vari muri, esatto, è per la fede. Se ci sta chi va a i Santuari quelli della fede, esatto, è perché li fa sentir bene, e nessuno deve stare a giudicare. Il fatto è che, spesso e volentieri a giudicare sono proprio gli uomini di fede, quelli di tanta fede che vanno a mettere paura a chi non ha fede. cazzata ispirata da una canzone … quel che spesso hanno mascherato con la fede … Adesso chiudo questo argomento legato alle credenze religiose perché sicuro che è argomento indigesto a tanti e tanti, a tanti che non ti dico, cresciuti sin da piccoli col paraocchi è da capirli) Detto questo, a quei tempi, ai tempi della Cavalleria, ci stava un’altra figura malvagia a sementare, a dar fastidio a le belle e leggiadre donzelle, le belle e affascinanti pulzelle, le belle dolci e sensuali fanciulle, esatto, ai tempi, a dar fastidio alle belle ragazze, ma solo a le belle ragazze e di buona casata (esatto, le brutte, non gli interessavano nemmeno al drago, che poi il drago, ma perchè rapiva le belle ragazze con tanta dote e che non le caponava, e che non chiedeva riscatto, ma perchè ste ..zzzo di drago si incaponiva a rapire le belle ragazze? mai nessuno dei experti ha ancora dato risposta in televisione) esatto, oltre a due dei principali simboli della religione, ci stava anche un’altra figura sul podio delle figure medievali più gettonate, esatto, sul terzo gradino ci stava, esatto, il drago, che però amico delle streghe, e probabile che imparentato col diavolo. A parte cazzata, il drago dei tempi del basso Medioevo, dei tempi del Feudalesimo era figura che, ne l’immaginario collettivo comune, era figura orripilante e in grado di lanciare fuoco e fiamme, dalla bocca e dalle narici, e con grandi ali e in grado di volare, e dotato di grandi artigli, dove il drago, il suo passatempo preferito, di far paura e di rapire e rinchiudere la bella e dolce fanciulla, già promessa sposa, ah, dimenticavo, meglio dire: bella e dolce e vergine fanciulla e già promessa sposa. Che poi non capisco del perché il drago andava a incaponirsi a rapire la bella dolce e leggiadra e verginella fanciulla quando poi non voleva di caponarla, ma che il suo divertimento solo che di rinchiuderla, e sempre di rinchiuderla nella prigione della torre più alta del castello. Esatto, ma ci sarà stato un motivo? Non si incaponiva di rapinare la bella e dolce e leggiadra e verginella fanciulla e per caponarla, non la rapiva per un riscatto, non la rapiva per una vendetta, la rapiva e solo per metterla in prigione e sempre prigione della torre più alta del castello, sai che tipo strano e bizzarro che era il drago. Che poi, quel che mi fa sorridere, esatto, è che anche i draghi avevano il loro castello, sempre in posti impervi, su le alte cime. Dove poi, il Cavaliere senza macchia e senza paura, doveva fare una fatica che non ti dico per andare a liberarla e di ricondurla tra le braccia del suo promesso sposo. Carissimi, da i leggendari mitici eroi di Grecia Antica erano passati già più o meno duemila anni, ma alle leggende il popolino ci credeva, eccome che ci credeva. Le donne, ai tempi della Cavalleria, specie le principesse e le nobili fanciulle, che sempre e rigorosamente vergini, che non avevano ancora regalato a nessuno la loro rosa, ebbene, tal figlie di Feudatari, erano sempre più che belle, esatto, le figlie dei nobili, chissà perché, ma guarda che è strano, che le figlie dei Nobili, specie i Sovrani, le loro figlie sempre più belle delle figlie dei servi della gleba, sempre più tanto più belle della più bella figlia di chi alla loro servitù. Dove però, tal belle e leggiadre figlie, colte e istruite, che sapevano danzare e di suonare musica, non erano tante, ma che di Cavalieri che volevano sposarle, esatto, di Cavalieri ce ne stavano tanti che avrebbero voluto impalmarla, la concorrenza era tanta. Spesso e volentieri, la letteratura, contrapponeva a sfidarsi i due maggior spasimanti, il Cavaliere del Male e il Cavaliere del Bene. Dove il Cavaliere del male amava il nero, e sempre raffigurato in sella a il cavallo nero. Dove il Cavaliere nero mai a amare la bella Principessa, ma solo di volerla caponare e di prendersi e di papparsi la sua dote. Mentre il Cavaliere del bene, lo spingeva il cuore, era l’amore che muoveva il suo ardore, dove che sempre dipinto e raffigurato in sella a un cavallo bianco. Ebbene, la cosa non cambiava di molto ai tempi di Grecia Antica , di Roma Imperiale, anche ai tempi del Feudalesimo, la principessa di proprietà del Re padre, dove la dava in sposa al più valoroso dei Cavalieri? Ma quando mai, al più ricco, al più danaroso, al più potente finanziariamente. Quasi sempre, nella narrativa di leggende di Cavalieri senza macchia e senza paura, ci stavano due rompi ..oglioni che, lo facevano per interesse malvagio, esatto, i due erano il drago e il Cavaliere nero. Mentre il terzo a rompere i ..olglioni al Sovrano, esatto, era il cavaliere del bene, esatto, quello amato dalla Principessa. Che il Cavaliere del bene, al Sovrano gli ropeva i ..oglioni perchè gli scombussolava i suoi piani di far sposare la sua figlia Principessa con vecchio e potente e bavoso Sovrano (in alternativa, la leggenda proponeva che era il figlio inetto di tal potente e bavoso Sovrano e ricco e potente, che pretendeva la mano di tal bella dolce, e soprattutto, verginella donzella) dello stato confinante, e in modo che imparentarsi di accrescere la potenza di entrambe i due Sovrani. Ecco che con la disputa di vedere a chi sarebbe stato di prendere la rosa della verginella Principessa, una di queste situazioni era legata alle Giostre Cavalleresche, a l’esito finale della Giostra Cavalleresca, dove il campione, chi vincitore, si sarebbe impalmato la verginella Principessa. Con la Giostra Cavalleresca e i Torneo Cavalleresco, eaatto, ci si va a ricollegare allo sport, allo sport in età feudale. Però domani. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

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