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sbrodolata che va a dire che i ragazzi e specie le ragazze italiane, più che vivere in prima persona gli amori, preferiscono…

di star di vedere la vita degli altri, gli amori de gli altri, le donne italiane, imbambolate davanti alla televisione a guardare programmi scandalistici dove interpreti principali sono chi ha subito corna o chi ha fatto corna, sono queste le intelligenti donne italiane? che fameliche divoratrici di riviste scandalistiche e amanti di canzoncine melodiche dove si parla di storielle d’amore, andate a buon fine, andate male, e storielle d’amore ritrovate. Volete cambiare l’Italia con queste donne? auguri

Testo della canzone Isola di Wigth prima in versione italiana. Visto che del Palermo Festival Pop gli si era dato nomea di l’Isle of Wigth italiana. Dove il testo è per una platea di italiano medio, quello che le canzoni che piacciono di più e i dischi che vendono di più sono sempre i soliti, le storie di amori trovati, di amori persi, di amori che si ritrovano. Esatto, sono canzoni per ragazzine e donne italiane che gli piace di scuriosare le storie e le tresche amorose degli altri, esatto, mai tante trasmissioni tv e tanti giornali scandalistici come ci stanno in Italia, mai in tutto il resto del mondo. Detto questo, ecco il filo che collega la sbrodolata. Esatto, Wight Is Wight. Canzone scritta e incisa l’anno prima del più bel Festival Isle of Wight di sempre, esatto, quello di fine agosto 1970. (esatto anche il Festival di Wight come il Festival di Woodstock ce ne stati una serie prima, hanno iniziato prima del anno dove sono esplosi ne l’immaginario collettivo, e per il Festival di Wight, sicuro che da traino l’ha fatto anche la canzone di Michel Delpesh, nel senso che canzone scritta anno 1969, dove poi, coincidenza, il Festival di Wight del ’70 diventato il più memorabile, e per il sottoscritto, c’entra anche la pubblicità della canzone) Dove, in Italia, I DIK DIK hanno fatto cover l’anno dopo de l’uscita de la canzone l’originale, esatto, la versione dei DIK DIK è del 1970. Ma di versioni ce ne stanno diverse che circolano nel mondo. Però, tra quelle con più successo proprio la versione italiana (per certe cose gli italiani sono maestri) e che nel testo molto diversa da l’originale. (leggete i due testi dopo capite il perchè il testo originale in Italia non sarebbe stato capito e apprezzato, anzi, di più, osteggiato, a dir poco) Ecco le due versioni, prima quella italiana. Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi canta hippy hippy pi Hippy pi Hippy pi Al mercato un dì andai così Per curiosare qui e là E non sapevo cosa fare Fra divise blu e giacche lunghe di lamé Ho visto te Miraggio bianco intorno a me Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi ama hippy hippy pi Hippy pi Hippy pi Senza una valigia io e te Siamo partiti un giovedì Nei nostri occhi c’era un sì Pioggia di farfalle intorno a noi Mi davi la tua gioventù Nessuno mi ha fermato più Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi canta hippy hippy pi Hippy pi Sai cos’è l’isola di Wight E’ per noi l’isola di chi Ha negli occhi il blu Della gioventù Di chi ama hippy hippy pi Questo è il testo della cover italiana diverso della canzone originale francese, che tutt’altra cosa. Ma anche se testo completamente diverso, cambiato, e per far contente le ragazze italiane, a l’autore originale, a Michel Delpesh, piacque così tanto che lo incise anche lui. (WIGHT IS WIGHT è il titolo originale. Diciamo che il titolo forse è per scimmiottare una canzone di metà anni ’60 e che aveva avuto grande, grande successo, la canzone Black Is Black dove Whigt la pronuncia si avvicina a White, colore bianco. E dove Black invece colore nero. Che la scimmiottatura diventa da Nero è Nero a Bianco è Bianco. Per il sottoscritto no, il sottoscritto è di quei tempi, e lo spirito giovanile di certa generazione lo ha anche vissuto, dove al primo posto ci stavano certi valori, esatto, pane al pane. Quel che vero è vero, non di camuffarlo. Tipo, ma sono di colpo sparite le code kilometriche alla Caritas? perchè dai telegiornali della tv di Stato sembrerebbe così. Se così son contento. Niente fa male agli occhi come vedere gente abbandonata e che deve arrangiarsi e di perdere la dignità, e di mettere la mano fuori a chiedere elemosina. Tipo la storiella del ricco Epulone e del mendicante Lazzaro?) ma ecco la traduzione più vicina a lo spirito de la canzone originale. Wight è Wight,  Dylan è Dylan, Wight è Wight, Viva Donovan  È come un sole Nel grigio del cielo, (paragona quella folla di capelli lunghi dai vestiti colorati come un raggio di sole che va a squarciare una società grigia e imbruttita dalla rincorsa alle palanche e alla comodità) Wight è Wight, e Hippie, hippie-pie, Hippie-pie, Hippie-pie Sono arrivati su quell’isola brulla Come un ciclone inatteso Come un fiore prima della stagione Come una pioggia di farfalle (una folla inattesa, che non si pensava che esisteva, una miriade di colori a dar vita a una isola desolata, brulla senza vita, esatto, che tradotto, una nuova generazione a dar vita e colore a una società di benpensanti di mentalità solo che grigia) A cui non si è mai creduto Wight è Wight, (a questi di questa generazione mai gli si è dato credito. Anzi, tal nuova generazione, da sempre messi ai margini della società, di più, osteggiata in tutti i modi e con ogni scusa. Generazione che non voleva diventare solo che un numero, solo che consumatori, ai comandi del consumismo)

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