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quando la corsa a piedi diventa una malattia

S. Antonio Mavignola: partenza della rampagada 2016 
in canotta gialla si vede anche il sottoscritto

…quando organizzare una corsa a piedi diventa una malattia (storiella che mette in guardia le ragazze e future mogli storiella che consiglia di aprire gli occhi di stare attente a che passione ha il futuro marito, nel senso: meglio un futuro marito con la passione del ballo o un futuro marito con la passione della corsa a piedi?)

Sbrodolata ispirata da due lettere scritte da due mogli ancora giovani e attraenti a una redazione di rivista di corse a piedi di lunga lena. Rivista Marathon n°6/7. Parto con la sbrodolata. Tanti sono i runners che hanno iniziato o riiniziato a correre a piedi in età abbastanza stagionata, e anche vicino ai quarant’anni. Un’età, dove, quasi sempre, si è riusciti anche a metter su una famiglia. La sbrodolata tocca il tasto del rapporto tra la corsa a piedi e la famiglia. A l’inizio la moglie accetta di buon grado, vede il marito che si allena tre volte la settimana, e con tutti i vantaggi del caso, esatto, anche sotto le lenzuola diventa molto più dinamico e resistente, il ringiovanimento si vede e si tocca. Poi, che bello, accompagnarlo qualche volta alle gare è anche come scappare dalla solita e noiosa routine domenicale. Tutto questo, la novità del nuovo cambio di vita è anche cosa che riempie di entusiasmo anche il fine settimana. Però, c’è un però, intanto che si è agli inizi, intanto che sono tre allenamenti la settimana, intanto che è una gara ogni tanto. (qualche volta, nel weekend, avevo portato anche Mariele, a le gare che si svolgevano sulla riviera romagnola, e lei gradiva. Era il periodo prima che mi innamorassi della Val Rendena. Che a lei, a Mariele, è sempre piaciuto di più il mare della montagna) Poi, così senza nemmeno accorgersi, allenamento dopo allenamento, il marito runner diventa sempre più forte, e non contento, vuol migliorare ancora, vuole arrivare a beccare e anche lui la sportina, esatto, come quelli forti. A questo punto la situazione si va di nuovo a modificare, non più la corsetta tre volte la settimana e la gara ogni due settimane. Dopo qualche anno da gli inizi, il marito runner, e inconsapevolmente, si ritrova a fare 5/6 allenamenti la settimana e con la bella stagione anche due gare la settimana. La cosa, la corsa a piedi è diventata, in qualche modo, una cosa prioritaria rispetto a tutto il resto, moglie e famiglia compresi. In famiglia, questa cosa della corsa a piedi inizia a creare qualche problema. Capita che a letto, sotto le lenzuola, la moglie, dopo qualche settimana di astinenza forzata, magari, una notte ha voglia più di altre notti, ma il marito runner, che nel frattempo è diventato di buon livello di categoria, pensa che è meglio di no, perché la mattina dopo ha una gara di campionato, una gara importante, esatto, che è cosa più importante che far contenta la moglie. La moglie, anche se ha delle voglie, e questa volta nel senso di cibo, deve rinunciare, che fai? fai abbinamenti di cibo gustosi, ma scorretti per la performance gara del povero maritino runner, e spesso, per non star a spadellare due volte, anche la moglie deve adattarsi a mangiare sempre quello che deve mangiare il marito runner, esatto, cibo poco gustoso ma, che teoricamente, dovrebbe far andar forte forte in gara il marito runner e fargli portare a casa la sportina. (perché nel frattempo, il marito runner, col passar degli anni, è diventato anche un esperto nutrizionista e salutista, imponendo alla famiglia la sua legge e anche in fatto di cucina) Poi, ecco che ci stanno le sagre paesane, magari la moglie gli piace anche di andare a fare una ballatina, ritrovare le amiche con i rispettivi mariti, che loro si si divertono, senza essere schiavi delle regole del running. Però no, il marito runner deve stare controllato, niente divertimento se non giova alla performance gara, se può diventare cosa che va a compromettere il beccare la sportina. La moglie, anche se, e a ragione e a diritto, qualche volta vuole fare un po’ tardi in qualche locale notturno, deve scordarselo, prima di tutto viene la passione del marito runner, esatto, c’è la gara del marito runner che ha la precedenza. In poche parole, la corsa a piedi è diventata l’amante che, è l’unica in grado di far godere il marito runner. Purtroppo per la moglie, un amante non in carne e ossa, che almeno una volta e per tutte, rifilarlo addosso a lei questo marito runner, e la moglie finalmente libera di trovare un altro marito con ben altra passione. (a Cinzia, è da be e bella che gli vado a dire, stai attenta, raddrizza le antenne, non metterti assieme a un ragazzo che corre a piedi, e peggio ancora, a uno che organizza corse a piedi) Di colpo o man mano che passa il tempo, le persone del giro che le mogli dei mariti runner frequentano, per forza di cose, diventano solo che gli amici quelli del marito, esatto, anche loro dentro nel giro della corsa a piedi. Tutto, sia quella del marito runner che quella della sua moglie deve essere messo, esatto, in subordine alla corsa a piedi. Non solo che è la moglie che dopo qualche anno inizia a odiare la corsa a piedi, ma anche i figli devono fare il conto con un padre assente. Mai che al marito runner gli passa per la testa che quello che fa la moglie è un sacrificio, (che costringe la moglie a fare un bel sacrificio e solo perché al marito runner gli piace di correre a piedi, dar sfogo alla sua passione) Che caro marito runner, la moglie fa le cose per forza e non lo fa perché gli piace. In questa estrema situazione, capita, a volte o spesso, che le coppie si disfano. Ecco, se in qualche caso e per qualche motivo il runner non smette il vizio, la droga del correre a piedi tutti a tutti i weekend, ben che vada, in casa ci starà sempre discussione (in casa del sottoscritto in primis, e è da be e bella, da prima che la corsa a piedi diventasse anche moda) A volte capita che un infortunio serio, va a modificare ancora la situazione, e che la coppia si ritrovi a cambiare stile di vita, e questa volta uno stile di vita condiviso. (tipo il corso di ballo e a andare a ballare e frequentare e stare assieme a persone e gente molto simpatica, che gli piace divertirsi e che non parlano solo di tempi di ripetute di kilometri e di classifiche) Poi, non è raro il caso che, a volte è capitato, anzi, più che a volte, capita la moglie vada a innamorarsi di un altro runner, amico del marito, e ecco che, divisa tra marito runner e amante runner, per la moglie le due cose diventano ancora più stressanti da far convivere, esatto, la vita di coppia diventa più stressante e quasi insostenibile, col risultato che, esatto, son rovinate due coppie, quella del marito e quella della moglie del amante, e a questo punto, le due mogli in condizione di super stress psichico, abbandonano entrambi i due runner e per cadere in braccio a un terzo uomo, che sicuro non è un runner. Esatto, in modo di rifarsi una vita e recuperare un po’ di quello che si è perso nella vita, avendo passato la vita a assecondare un appassionato runner col paraocchi. Tante mogli capiscono, nel senso che, se è questione di lavoro, nulla da dire. Ma cosi, la corsa come hobby, ma che hobby è quello che ti costringe a essere dipendente da questa cosa? e oltre ogni senso? e che costringe chi ti è vicino a vivere una vita noiosa? Caro marito runner, secondo te, questa è bella cosa? Cari mariti runner, ci avete pensato ancora a che vita fate fare alle vostre mogli? Poi, è anche vero che, ci stanno tante e tante coppie che questa cosa del correre a piedi è stata fonte di rinsaldamento, e più di quello che riuscite a immaginare. Nel senso che, a forza di seguire il marito runner, anche la moglie ha iniziato a correre a piedi, e adesso, entrambe, moglie e marito, sono più uniti di prima e proprio e grazie alla corsa a piedi. L’atleta sta nella testa, ma l’amore sta nel cuore, e il buonsenso è mercanzia che non si trova in negozio, si deve andare alla continua ricerca, e a volte non si riesce a trovare quel che si cerca, perché non si cerca bene. Il runner che si è innamorato della corsa a piedi, purtroppo, vede solo quello, non vede nient’altro. Quando annoti tutti gli allenamenti, con tutte le sensazioni, tutti i tempi, che vai a leggere tutte le classifiche, conosci a memoria tutti i tipi di modelli di scarpe, ebbene, non è che ti piace la corsa a piedi, ti sei ammalato di corsa a piedi, e è un male quasi incurabile. Di peggio c’è solo un’altra malattia, esatto quella di organizzare, e anche se male, organizzare tante gare per appassionati hobbysti di corsa a piedi col paraocchi, e che pensano che la loro moglie è contenta di fare una vita così. Non pensate male, non è del sottoscritto, la sbrodolata è di due mogli, tra l’altro me le immagino molto belle e attraenti, le due lettere sono pubblicate a pag.12. Alla prossima (mauro)

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