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cara bella e amata corsa a piedi

che bello a andare a correre a piedi quando c’è il pacco gara

La forma fisica è un aspetto soggettivo che deve adattarsi a la persona (non la persona a adattarsi a l’allenamento, ma l’allenamento adatto a la persona, che un po’ di differenza ci sta) e è per forza di cose che deve diventare individuale. Non esiste la forma fisica unica che tutti possono indossare e che va bene per tutti. La forma fisica si deve modellare sulla persona, a ogni persona la sua, perché ogni persona è diversa da l’altra. Esercizi che fanno bene a una persona, magari, e siamo a casi limite, a un’altra sono esercizi da sconsigliare. Esatto, la forma fisica, così come è la forma mentale, è individuale (come la forma fisica, anche la forma mentale si può allenare, e anzi, si dovrebbe allenare e migliorare. Una cosa da far andare a braccetto, la mente e il corpo) Esatto, tàch co tàte gràpe, ogni testa, e ognuna ha il suo modo di vedere, ognuno ha il suo fisico da mantenerlo il più efficiente che può (però la vedo dura, con lo stile di vita intelligente che ci è stati costretti da adottare, che prima della salute del Pianeta Terra, prima le palanche, la vedo dura). Perché oggi come oggi è importante una buona forma fisica? che forse perchè, e finalmente, che la gente, la massa, ha capito che, la forma fisica è quella che li rende più o meno efficienti nella vita di tutti i giorni. E poi, tanti anche per l’estetica, la forma fisica dona maggior bellezza. (e chi non gli piace o gli piacerebbe di essere desiderato?) Che l’efficienza del l’organismo e del corpo, vanno anche di pari passo con la più o meno buona forma fisica che ha in quel momento la persona. Se negli anni passati, nei decenni e decenni passati, la cosa si rivelava meno impellente, è solo perché nelle attività lavorative ci stava ancora da sudare, esatto, ci stava ancora un po’ di manualità, il fare fatica e fare ancora un po’ di movimento sul lavoro. (adesso col lavoro da casa, quello che chiamano furbo, lo smartworking, ci stanno chi lavora a letto o sul divano, nemmeno più due metri a spostarsi e con le loro gambe, ditemi voi a che tipo di salute andranno incontro questi furbi campioni del sedentarismo) Questo deteriorarsi ogni giorno e sempre più della forma fisica delle persone, e anche in giovane età, (esatto, uno scadimento di forma fisica non dovuto solo a l’età) ebbene, questo deteriorarsi delle qualità atletiche della gente è gran parte, per maggior parte, causato dal modello di vita sociale. Esatto, l’intelligente stile di vita sociale della nostra società civile e moderna, che si basa sulla ricerca spasmodica della comodità, esatto, del evitare di fare anche quelle due gocce di sudore (che ti sporca il collo della camicia bianca) dovute forse a due minuti di fatica. (esatto, chi è fuori forma e non è allenato suda molto prima, fanno prima a venirgli le gocce di sudore) Stile di vita introdotto a inizio secolo scorso dalla nuova e moderna civiltà dei consumi. (modello di vita che ha portato gli industriali a diventare dei paperoni? e forse per questo benedetto dai ricchi e capitalisti? che con la pubblicità e giornalisti prezzolati fanno vedere la storia al contrario? esatto, che meno male ci sono stati e ci sono loro a creare lavoro?) Non dovete avervene a male, è sotto gli occhi di tutti la situazione. Una situazione che fa comodo solo alla mentalità industriale che per sopravvivere, però, ha bisogno del malefico consumismo. Il quale consumismo, porta con se una cosa ben più grave del rovinare la forma fisica alle persone. Il consumismo, è per forza di cose stile di vita che genera rifiuti e immondizia che vanno a far ammalare il Pianeta Terra. Operai costretti in fabbrica, alla catena di montaggio, che sempre più veloce perché adesso, lasciando a casa gli operai, è diventata catena di montaggio robotizzata e, l’operaio, esatto, costretto a buttare via gli aggeggi che fabbrica, quello che ha pagato e con le palanche che si è sudato lavorando 8 ore al giorno in fabbrica, spendere denaro per acquistare aggeggi da lui fabbricati e poco dopo, si è costretti a buttarli via, diventati solo rifiuti e immondizia. E perché? esatto, perchè se vuole che la fabbrica non chiuda, è lui stesso, l’operaio che deve mantenerla in vita spendendo quel che guadagna, in un cerchio malefico conosciuto come il serpente che si mangia la coda. Esatto, suda e suda per una busta paga, che con le palanche della busta paga compera l’aggeggio che fabbrica in catena di montaggio, e che dopo deve buttarlo via e costretto a comperarne un altro perché se no si ferma la fabbrica e la catena di montaggio dove lui lavora e poi perde la busta paga. Ma carissimi, ma è logica questa? Andare in fabbrica sudare e spendere per comperare aggeggi che dopo devi buttare via e di seguito in un moto perpetuo fabbricare futura immondizia? Ma è logica questa? Non sarebbe forse meglio rivedere il modello di vita della società degli homo sapiens e delle donne sapiens? Esatto, non sarebbe meglio di trovare un altro modello di vita sociale e abbandonando il malefico modello della mentalità industriale e del consumismo, che alla fin fine che cosa è che ci dà? Esatto, di non sudare, esatto, ci ruba la forma fisica, in compenso, ci regala lo stress quotidiano. Non solo, ci sotterra di rifiuti e immondizia. Che questo modello di società, per sopravvivere, ha bisogno di fare inquinamento, malefica situazione che ci fa respirare e bere e mangiare male. Ci fa mangiare cose che NON crescono naturali ma crescono con la chimica. Ci fa mangiare ortaggi e frutta CON pesticidi, ci fa mangiare carne CON steroidi, anabolizzanti e affini, (quel che mangia la terra quel che mangiano gli animali, alla fin fine lo mangiamo anche noi. E mangia oggi e mangia domani, esatto si deve correre in farmacia) e solo perché? per far girare le palanche? che poi, sicuro che girano le palanche, tra sanità e para sanità che con l’inquinamento hanno lavoro assicurato. Esatto, che il Covid 19 è niente a confronto del fatturato che garantiscono le altre malattie. E qui se la ridono le multinazionali farmaceutiche? che ciao che oro sono medicine e pastiglie e supposte? Multinazionali farmaceutiche e chimiche, le quali, accendono la candela quotidiana a Santa Civiltà dei Consumi? Non prendetevela a male, ho solo tagliato un po’ più fine quello che ci sta a pag.1 del libro dove prendo ispirazione della nuova sbrodolata, il libro dal titolo: Fitness. Dove si dice anche che, la moderna società civile ha sempre più a che fare con: stress da lavoro, affollamento, inquinamento acustico, inquinamento atmosferico, con la comodità e conseguente inutilizzo della muscolatura, la sedentarietà del divano e occhi fissi su uno schermo che sia tv o smartphone. L’ascensore e l’auto e il monopattino al posto delle gambe. Cosa che per forza di cose che poi, società consumistica che adora il Dio della fretta frisù, la gente ne va a risentire sia su psiche e soma. Sono sempre a pag1 del libro Fitness che sta ispirando il sottoscritto. Ecco che, per cercare di contrastare questo stile di vita che è causa di portare a una cattiva forma fisica, tanti e sempre più, hanno capito l’importanza del fare anche una quotidiana attività fisica. Però, anche qui, per il sottoscritto, più che altro per moda e, un po’ per l’economicità, un po’ perché è attività che lascia più libertà di quando praticarla, un po’ per la moda, il praticare la corsa a piedi è diventata attività molto ma molto popolare, di massa. Quando sei in strada, non passa 1minuto che non si vede una persona che corre a piedi. La cosa non è sfuggita, non è passata inosservata la situazione alla società dei consumi, e che sempre più ha propagandato a suo vantaggio questa facile attività, che tutti possono praticare e in qualsiasi momento e senza strutture pubbliche apposite, che non si deve pagare a correre per le strade e a qualsiasi ora. Cambiando nome a tal pratica, e ribattezzandola, come è d’uso nello sport, ribattezzando con parole inglesi o americane che sono figata per gli italiani, la stessa cosa, in fin dei conti è la stessa attività fisica, ma vuoi mettere queste nuove parole, queste parole sono una figata che piace e piace molto. Esatto, il correre a piedi, da podismo, ha cambiato nome per esigenze di affari, e è diventato il jogging e il running. (a l’inizio le società sportive amatoriali di corsa a piedi erano tutte o quasi tutte G.P., dite che non è vero, dite di no. Poi l’amatore si è montato la testa, ha voluto e vuole scimmiottare i Top Runner, e anche l’amatore ha voluto la sua personale tessera Fidal, e ecco che, le società sono diventate quasi tutte Atl. Adesso, furoreggia il Running, e già si intravede a l’orizzonte qualche società con la parola Trail) Esatto, la società dei consumi non s’è lasciata sfuggire l’occasione di fare affari sfruttando la necessità della gente di fare della attività fisica e per non perdere anche quel minimo di forma fisica che gli è rimasta. Esatto, e per tanti motivi, la corsa a piedi è la prima tra queste attività scelte dalla gente, la più facile da praticare. Il business ha visto la cosa, non se l’è lasciata sfuggire l’opportunità, tanti gli organizzatori col bernoccolo degli affari a organizzare corse a piedi, esattamente con la stessa mentalità che si usa in qualsiasi altra attività commerciale. Esatto, campagna pubblicitaria, tanto di testimonial, offerte, che consistono nel pacco gara più o meno salato a secondo la velocità di comperare il biglietto ingresso, che è il cartellino iscrizione con tanto di numero gara. Adesso, il settore della corsa a piedi è esploso in modo atomico e adesso le gare di corsa a piedi tirano dentro tutte le tipologie di clienti, da chi cammina a chi corre, a chi si traveste in maschera, a chi da babbo natale, a chi con spray florescenti, a chi con t-shirt rosa, dentro tutti, basta pagare. Esatto, dentro tutti, dai Top Player (che li pagano? esatto l’ingaggio pagato con le iscrizioni degli amatori?) e tutti quelli che hanno abboccato, gli amatori che pagano salato e solo per partecipare a gara pubblicizzata, ai camminatori che pagano meno perché fanno la camminata o la versione più corta di quella corsa a piedi tanto pubblicizzata. Tutti dentro, ma prima, esatto, prima passare tutti alla cassa. (meno i Top Player?) Alla fine della giornata, manodopera a costo zero che sono i volontari, premi pagati dagli sponsor, che a loro volta si rifanno con gli amatori che poi vanno a acquistare il tal prodotto, che glie lo fanno pagare di più, per via di ammortamento della pubblicità alla gara. Ma più che altro che lo fanno perché il vantaggio che hanno tirato fuori 10, ma l’organizzazione gli fa la fattura di 30? No, pensar così non si può, pensar così è pensar male e si va di sicuro a l’inferno. Alla fine tutti ci guadagnano, tutti parola grossa, di sicuro non ci guadagnano gli iscritti. Carissimi, non facciamo le verginelle. (è solo il Torneo Podistico che non vuole sponsor tra le balle. Esatto, il Torneo Podistico è una realtà che si autofinanzia, tutto quello che fa il cassetto del tavolo iscrizioni serve per i premi di giornata, per l’ambulanza e per la festa finale. Nemmeno 1 decimo di dollaro rimane nelle tasche degli organizzatori) Detto questo, sbrodolato questo, e sono ancora e solo a pag.2, la forma fisica è ben altro che il solo correre a piedi. Il correre a piedi è una gran bella attività motoria, la più bella, però, anche la corsa a piedi va a interessare solo 1 dei 3 aspetti basilari della forma fisica. La corsa a piedi migliora l’aspetto più importante, l’aspetto cardiorespiratorio. Con la corsa a piedi però, non si va a migliorare l’aspetto della flessibilità, con la corsa a piedi non si va a migliorare l’aspetto della forza. Questo che la corsa a piedi, per chi va alla ricerca della migliore forma fisica, solo la corsa a piedi, anche se la migliore e la più bella, non è attività completa. -continua- (mauro)  

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