Ecco che non può essere un caso che Podismo Lombardo pubblicato tempo fa volantino sbagliato e per quel che riguarda il torneo. (gara del tesio li a S.Carlo, quando loro pubblicavano vecchio volantino che tal giorno gara a Puegnago. Dove che il tipo mi telefona e mi fa, ma la gara è a Gavardo o è a Puegnago, perchè sul sito del torneo c’è Gavardo e su Podismo Lombardo c’è Puegnago) Che mi hanno fatto notare che su Podismo Lombardo hanno pubblicato anche classifica sbagliata, non può essere un caso. Che pubblicato una classifica che riguarda 2023 e che qualcuno modificato con 2024. Allora, le cose sono due. Nel senso o è qualcuno di Brescia che invidioso e che invia castroneria? o sono loro di Podismo Lombardo che sono vendicativi, e copiano dal sito quello che gli fa comodo e se non gli fa comodo inventano errore?? Dico vendicativi, perchè abbiamo chiuso rubinetto e che non beccano più le 350€ dal torneo? nel senso che siamo stati noi del torneo, ai tempi, tra quelli inserzionisti, quelli chi a foraggiare Podismo Lombardo, con 350€ a l’anno per il banner in home page. (e non fatemi mettere il nome a chi intestato il bonifico, e che magari dopo va avere noie e guai per non aver registrato a le entrate incasso, che magari non è tracciabile con bonifico, magari che intestato a altra persona e allora si configura il nero?) Cari amici di Podismo Lombardo, siete vendicativi e perchè non vi abbiamo più foraggiato? Visto che ne il sottoscritto e che nessuno del torneo vi passa niente di niente da pubblicare, (niente a nessun altro sito, stiamo in piedi e solo con le nostre gambe, non abbiamo bisogno de la vostra stampella) questo vuol dire che voi entrate da guardoni? che entrate nel nostro sito e copiate solo a quello che può farci scomodo? altrimenti datemi mail di chi vi passa tal mail errate, che mi scuso con voi e me la prendo con chi vi passa mail errate di contenuto e che riguardano il torneo. Allora, voi visitatori, amici o nemici, tenete presente che il sottoscritto e i suoi collaboratori, non inviano niente di niente a nessuno, tantomeno a chi Amici Podisti Bresciani, che li saluto, visto che tra di loro ci stanno anche amici del torneo. Quel che credo che è vendicatico credo proprio che sono quelli di Podismo Lombardo. Di di no carissimo di Podismo Lombardo, mostra la mail che ti è arrivata che a dire notizie errate su le nostre gare. Che puoi parlar male di noi fin quando vuoi, che non ci fai ne caldo ne freddo, che se godi come i guardoni sono affari tuoi. Dopo ci stanno i guardoni che oltre che spiare le coppiette in camporella, ci stanno guardoni che non si limitano a spiorgnare, ma che gli piace di fare i dispetti, e tu sei uno di quelli? Detto questo, fate quello che volete, che non solo le 350€ che non beccate più dal torneo, ma nemmeno 1€. Anzi, carissimo sai che, da quando siamo venuti via da te siamo anche cresciuti, te ne sei accorto e ti da fastidio? (vuoi vedere che adesso tirano via la classifica) CHE RIPETO AI VISITATORI, QUELLO CHE COME GIA’ RIPETUTO PIU’ VOLTE E ANCHE GLI ANNI PASSATI, VI CHIEDO FAVORE DI NON FARE COPIA INCOLLA E USANDO IL NOSTRO SITO. E ANCHE SE LO FATE CON BUONE INTENZIONI, DE LA VOSTRA PUBBLICITA’ E’ L’ULTIMA COSA CHE ABBIAMO BISOGNO E L’ULTIMA COSA CHE CHIEDEREMMO E ANCHE SE A ESSERE NE LA CACCA. GRAZIE. 1 Abbraccio (mauro)

Ecco che come annunciato ieri mattina, esatto, sono stato a la gara di corsa in montagna organizzata tradizionalmente il 1° maggio da gli Alpini di Gavardo e per vedere di trovare ispirazione al nostro giro di domenica. Una gara di marcia di regolarità e con abbinata la gara di corsa in montagna. Esatto, mi sono presentato al via e per unire l’utile al dilettevole. Dove che, rispetto a lo scorso anno, anche loro cambiato metà giro e dove anche noi teniamo buoni due sentieri de la gara degli Alpini di stamattina. Il dilettevole è stato la gara, mentre l’utile è stata la collaborazione che ci hanno assicurato gli Alpini di Gavardo, dove in primis, che anche noi possiamo fare campo gara li a la loro sede e non li ai tavoli del parco. Un bel posto dotato di tutti i comfort, servizi igienici / bar / servizio doccia, oltre che al servizio parcheggio. Che dopo la gara di ieri mattina ecco che m’è venuta ispirazione di cambiare anche noi metà giro. Dove che tiriamo via il sentiero m.te Poletti. In pratica, e se non piove, perchè se piove anche noi siamo costretti a mettere dentro un po’ di asfalto in discesa. Dicevo che, in pratica, il nuovo giro diventa immaginato così: direzione di via Monte in discesa, ma poco dopo a dx in direzione del serbatoio e a l’inizio de l’abitato, ATTENZIONE, svolta secca secchenta a dx, è l’inizio del percorso vita, che noi ci arriviamo giù di spalle e di sicuro che non vediamo i cartelli indicanti la direzione. Questo che dovete voi aprire bene gli occhi, perchè noi più che mettere segni di farina bianca, e segnare spesso con diverse frecce sul la stradina, più di tanto non possiamo fare. Esatto, segneremo fitto e spesso con la farina, ma con tre volontari in meno de lo scorso anno, più di tanto non possiamo fare. Se vi trovate a passare dal volto e a trovarvi su lo stradone, è di logica che vi siete persi la deviazione. Le altre due volte che abbiamo fatto il percorso vita non avete sbagliato, nessuno a sbagliare, ma il percorso vita lo prendavamo di bocca e in salita. Domenica lo prendiamo da dietro, e non pensate male, logico che si intende che è il sentiero che prendiamo da dietro. Esatto, che se di bocca è salita, di dietro è di logica che è discesa. Dopo si sa che quando è discesa uno e una magari si fanno prendere la mano e magari si ritrovano su lo stradone? Ecco che dopo un giro di lancio di 600/700mt circa che intorno al parco di Monticello, che ci ritroviamo a fine giro di lancio a passare dentro al parco di Monticello e a passare ancora davanti a la sede degli Alpini e per andare a fare in salita la vecchia via del Tesio, che battezzata in dialetto: senter del tes. Che è quel sentiero in due pezzi e che a lo scorso anno tal due tratti li avevamo fatti in discesa, dove ci stava la Franca tal due tratti lo scorso anno sono stati l’arrivo, mentre a quest’anno sono la partenza. Andiamo diretti a Casa Tedoldi e passando prima da Casetta Tonolini e di fare la bretella di sentiero e per sbucare fuori li al Quadrivio Casa Tedoldi. Ecco che in immagine il giro, che spero che si capisce il giro di lancio, dove che arrivati a Casa Tedoldi dopo andiamo a fare breve tratto della stradina sterrata battezzata Zappellone, ma non arriviamo a la cementata, perchè a dx ci sta il sentiero che hanno pulito gli Alpini per la loro gara. Unica cosa che noi, il loro sentiero de la gara di ieri, noi lo facciamo al contrario, in salita e dove tal sentiero lo troverete bolinato di azzurro cielo. Il sentiero escursionistico termina a Gasine, a dove noi, arrivati su la bella stradina sterrata, ATTENZIONE, svoltiamo a dx, dove mentre i segni di bolinatura azzurro cielo li vedete che vanno a sx. Che mentre noi invece andiamo a dx (che comunque è di logica che ci mettermo dei nostri segni, anzi che probabile che ci metteremo volontario. Non sicuro, probabile) e per dopo poco andiamo giù in discesa a dx e per andare a fare il Sentiero del Cinghiale. Esatto, che è quel sentiero che lo scorso anno avevamo fatto al contrario e tutto il sentiero e andiamo a immetterci dentro il sentiero dove che arrivati a l’innesto, li secco secchento a sx, a fare il sentiero Cai Gavardo, che sentiero escursionistico in leggerissima discesa. Il sentiero Cai Gavardo che va su a Rode. Dopo il sentiero si inerpica e diventa traccia tra le rocce (che lo fanno anchi chi uomini e donne e anche se anziani, logico, lo fanno anche loro di passo e non correndo) che è un sentiero escursionistico in irta salita e dove che credo nessuno lo farà correndo, di bello che è breve tratto, seppur tanto impegnativo. Arrivati su a la bella stradina forestale sterrata, a lo scollinamento non è ancora finita, ancora trecento metri impegnativi e anche se non più tra le rocce, è forse ancor più brevissimo tratto impegnativo di quello tra le rocce, un 100mt di spaccaossa. Terminato lo spaccaossa ecco che siamo a scollinare proprio al cartello che segnala che siamo arrivati a Rode. Li a sx, è bella e facile stradina forestale sterrata e in discesa, (occhio, tante volte i sassolini, visto che spesso e volentieri i sassolini di strada sterrata, a volte diventano anche situazione di passo e grip sdrucciolevole. Esatto, non vorrei mai che una scivolata, una caduta, qualcuno o qualcuna di andare a misurare tal tratto) passiamo fuori lo slargo dove ci sta la pista downhill battezzata DH SQUALO. Ecco che sempre rimanendo su stradina forestale sterrata andiamo ancora a rincontrare la bolinatura azzurro cielo de la gara degli Alpini. Ecco che arrivati su la strada asfaltata, li siamo a Pra di Bogno Superiore e pieghiamo leggermente a dx e a fare attraversamento per andare a fare il sentiero scb 530 in discesa che va giù a Pra di Bogno Inferiore (già solo questo tratto, Sergio, la gara non fa per te, è tipo quella di Case Vecchie di Nuvolera, forse meglio che prendi occasione di fare servizio volontario, dove ha già dato conferma anche la Anna) Ecco, dopo, tutto dipende, dipende che se le rocce sono bagnate, e per sicurezza dei partecipanti, invece di fare il sentiero scb 530, arriviamo giù a Pra di Bogno Inferiore su stradina asfaltata, che sono da fare 500mt di asfalto, ma se buona botta, che piove o non piove, andiamo li ai piedi del m.te Rena e facendo il sentiero wild survivor. Dico se botta buona, perchè tal sentiero che due anni fa avevamo fatto in salita, se buona botta, lo facciamo in discesa, dove se in difficoltà si possono usare gli alberi sono come dei corrimano de le scale. Esatto, dico buona botta perchè li è privato e non so. Che se buona botta, tagliamo fuori l’asfalto e le rocce e tagliamo fuori Pra di Bogno Inferiore e per passare direttamente a fare il sentiero Mario Merelli ai piedi del m.te Rena. Fuori dal sentiero del m.te Rena ecco che siamo arrivati a località Casotto, e li diventa esattamente come a lo scorso anno. Dopo di logico che trovate segnato il giro, basta che aprite gli occhi, e non più di tanto perchè segnato bene. Dove che a lo scorso anno ci aveva dato una grande aiuto anche Alberto, che si era preso in cura di controllare il sentiero Mario Merelli da m.te Rena e fino a Casotto. Ecco che andiamo ancora giù in discesa e però a questa volta non arriviamo li al cancello di ferro, a questa volta, a dove c’è il grande masso, li su la dx parte un sentiero che va in discesa, una discesa wild survivor, nel senso che chi a sopravvivere a tal sentiero? é un sentiero in fitto bosco che va in discesa con un po’ di bisagoga, curve, e anche qui usate gli alberi come corrimano. Fuori da questo sentiero wild ecco che siamo arrivati su il sentiero della Madonnina, vedete ancora la bolinatura, che stato il sentiero de la partenza de la gara degli Alpini, noi li metteremo tanta farina bianca e fettucce appese ai rami, li svoltate a sx che mancano 400mt a l’arrivo. Seppur più lungo e impegnativo del giro de lo scorso anno, il giro è più fluido e senza che va a incrociare. Dove che in photo il campo gara, partenza e arrivo li a la sede degli Alpini di Gavardo. Sono contento di avere modificato il giro, contento di aver trovato questa soluzione alternativa, che per me non è meno bella che passare dal sentiero del m.te Poletti e che contento e anche se però mi sono mezzo acciaccato. Nel senso che, gara questa mattina, giro di prova del giro di domenica, che fatto al pomeriggio dopo la gara, e mi sa che mi è uscito problema con sciatica, dove adesso a spingere sento dolore alla chiappa e alla coscia. Ma poi come che dice il sottoscritto? esatto, i dolori come son venuti, a non pensarci, poi vanno via da soli. (i dolori come sono arrivati, così poi se ne vanno) Ultima cosa, che ho lasciato per ultimo, e perchè la più importante: di dire GRAZIE a gli ALPINI di GAVARDO, se domenica al bar caffè omaggio e se il dopo gara, chi vuole, anche possibilità di fare la doccia. ALOHA (mauro)  

Con questo giro andiamo a fare altro pezzo di quel che grande il monte Tesio, che e minimo, per conoscerlo ancora e conoscerlo meglio, esatto, magari ci starebbero dentro di fare ancora due gare, mai dire mai, ma se si fanno è per forza di cose al 2025. Dove una gara un giro che fa tutto il perimetro de la base militare e il m.te Olivo, e l’altro che va giù da le parti di Vallio e Sopraponte. Esatto, questo monte oltre che essere grande e misterioso (non urbanizzato come in Valtenesi) questo monte è caratterizzato anche da l’essere tanto carsico, centinaia di grotte e di buchi, nascondiglio perfetto di tante specie di fauna e selvaggina, dove ai tempi anche un vero paradiso per i lupi. Ma senza andare fin dentro la pancia del monte, guardate che resti de l’orso sono stati trovati anche li a Prevalle, li al m.te Budellone, li a la grande grotta del Buco Del Frate. Guardate che quando il sottoscritto ancora un bambinello, giravano le storielle che sopra i monti di Serle ci stavano i lupi. Che per il sottoscritto, esatto, storielle e solo per far paura ai bambinelli e a le bambinelle e in modo di tenerli buoni e mansueti. Quel quel che adesso tal situazione è diventata la televisione, che la televisione ha sostituito il lupo, dove a tener buoni i bambinelli e le bambinelle adesso ci pensa mamma televisione. Nel senso che le mamme, mettono il loro pargolo davanti a la televisione, e il pargolo li calmo e imbambolato davanti a la televisione non fa capricci e la mamma beata e pacifica a smanettare col suo smartphone e a spettegolare con le amiche e sempre tramite il caro amico smartphone.  Nel senso che, ai tempi, che a settant’anni fa a Serle a ogni famiglia aveva almeno due fucili da caccia in casa, e la cosa che più li avrebbe fatti contenti, di beccare un lupo. Da be e bella che sono andati via i lupi da questo territorio, come da be e bella che sono andati via gli orsi. Beh, l’orso su le nostre montagne bisogna magari tornare indietro di migliaia e migliaia di anni. Ma lo sapete che una cinquantina di anni fa in tutto il comprensorio de la Alpi Giudicarie, dove i monti e le montagne dove le gare del torneo sono le ultime propaggini di tal comprensorio de le Alpi Giudicarie. Ebbene, c’è stato un periodo che gli orsi in questo comprensorio a rischio estinzione, a causa di braccarli e a costringerli di cambiare aria e perchè i turisti de la montagna, esatto, quelli in 4×4, esatto, se ci stanno gli orsi ci girano a la larga dai posti e di conseguenza non fanno beccare palanche a gli albergatori di alta montagna. Quando che sono spariti gli orsi, che si stima che da censimento ne erano rimasti solo che nove in tutto il comprensorio delle Alpi Giudicarie, ecco che solo allora il bipede s’è reso conto che, il bipede, solo alcuni bipedi hanno denunciato che di questo passo, specie estinta dopo specie estinta, che costretta a estinzione a causa del bipede, (si per l’ossessione quella di arrivare in cima a la montagna, ma in 4×4, e che fa fare però tanto fatturato e così si fa Pil, che non la rockband di Johnny Rotten) questo che e per fortuna alcuni ambientalisti avevano costretto i governanti a ripopolare ancora tal comprensorio e anche di questa specie di orso, e anche se di famiglia non autoctona. Che stati a comperare alcuni orse e orsi in Slovenia, dove la altra mentalità? a ognuno il suo parere e le sue opinioni. Un giorno G… e per dire di come che grande questa montagna, mi aveva suggerito di partire con una gara dal fiume Chiese e fare la mulattiera che va su al m.te Paina, a la croce del m.te Paina e fin su a la croce del m.te Tre Cornelli. Dove Matteo invece mi aveva suggerito un  trail lunga distanza a fare le tre croci più conosciute Tre Cornelli / Monte Magno / Paina di Fostaga, che in photo.

(che con la gara di domenica ci passiamo distanti 300mt, ma che non la vediamo)

Che allora aggiungo e perchè non una 50 miglia, (80km) e di arrivare a fare giro di boa a l’altra croce, quella di Valverde, che sta sul il monte che sovrasta la Valverde e anch’esso battezzato m.te Paina. Tutto bello, tutto eccitante tutto avventuroso, ma come diceva il vecchio maestro di karate? esatto, quando è troppo, è troppo per chiunque. Esatto, di accontentarsi de le 40/50 gare si gli 8/10km, una gara a settimana è già tanto e tanta roba per una sola persona, che ricordatevi, non il sottoscritto, il tutto sta procedendo bene e solo perchè ci stanno dei volontari che, che forse qualcuno di voi non riuscite a immaginare che stanno anche loro facendo sacrifici? e per essere sul campo gara a tutte le domeniche? Guardate che basta poco per chiudere il torneo (e di chiuderlo malamente? il torneo si è sempre chiuso malamente, e sin da la prima edizione li al Centro Sportivo Rigamonti, dove il tipo era arrivato sul campo gara minaccioso e facendo fotografie al sottoscritto e alla situazione e minacciato il sottoscritto di denuncia, quando il sottoscritto in mano nero su bianco dal Comune e da chi gestiva l’allora pizzeria adiacente al nostro campo gara. Esatto, il torneo sempre partito bene, questo forse il problema, che ha suscitato invidia in quel che è l’establishment de la corsa a piedi di Brescia e provincia. Dove che a la prima edizione avevamo chiuso malamente in ventotto partecipanti, tranne che chiuso bene a lo scorso anno, dove la non competitiva il doppio partecipanti de la competitiva) a come avete imparato a conoscerlo, e di ritornare a classifica senza tempi finali, solo a punteggio. Esatto, basta che un paio di volontari saltano a qualche domenica, e senza ordine d’arrivo e classifica, e senza movieri sul giro, esatto, già bella che saltato tutto, per la goduria di qualcuna e qualcuno? Che poi, ci stanno chi hanno capito e non si capacitano de la mentalità di tanti e tante partecipanti, uno di questi a dirmi, quante saranno le gare dove che servono volontari sul percorso? quanti saranno chi giocano anche col torneo? basterebbe a ogni domenica un partecipante diverso a ogni gara, una sola gara a l’anno a fare servizio e non nascerebbe nessun problema. Caro S…, vedi, non tutti hanno mente aperta, e specie, non tutti sono disposti a sacrificare una loro partecipazione in gara e per tenerne in piedi un calendario di una 50ntina di gare, che situazione che andrebbe di vantaggio a tutti. (perchè? perchè a ognuno gli interessa solo che il proprio orticello?) Esatto, più tante gare più tanta scelta di gare dove andare a correre, un calendario annuale in più non è anche più bella situazione per qualsiasi appassionato di gare di corsa a piedi? o solo la Fidal capace di allestire bei giri e belle gare? (dove, e non metto il nome, è permaloso, quando a dire di una gara Fidal: questa qui è una gara del …zzzo, se non sarebbe di campionato provinciale Fidal non ci parteciperebbe nessuno) Esattamente un calendario gare in più è meglio per gli appassionati runners, di logico che non è meglio per gli altri organizzatori, i quali, che invece un calendario in più lo vedono tale e quale a concorrenza che gli fa riempire di meno il cassetto del tavolo iscrizioni. Detto questo, un calendario annuale in più, cinquanta gare in più a l’anno è esattamente, diventa come i canali della televisione, e dopo, col telecomando, esatto, uno sceglie il programma, pardon, la gara che più lo ispira. Ma caro amico, a come diceva il mio compare di nozze? esatto, diceva … Adesso chiudo, sono in partenza e per essere al via a una gara di corsa in montagna, degli amici che ci ospitano a fare campo gara domenica prossima. Vedi come è bella e da sempre buoni frutti la collaborazione, vedi che è bello quando si può scegliere di dove andare a correre. Dove che libera scelta, e a ogni domenica ci staranno chi che andranno da ammaestrati a la gara scelta dal domatore e anche controvoglia di gareggiare a tal gara, chi invece altri, a tal gara di prima preferiranno gareggiare a altra gara, e ci staranno anche chi invece a tal due gare di prima a scegliere gara altra ancora. Questo che se pochi partecipanti al via la colpa non è dei runners o dei calendari, la colpa è degli organizzatori. Esatto, colpa di chi organizza le gare del torneo se al torneo sempre pochi al via. Che bello quando che si è liberi di scegliere, quando che a gareggiare non è imposto. Esatto, come che a nessuno e nessuna è imposto di fare il servizio volontario in gara, a nessuna e nessuno è imposto di fare lo “scoglionamento”, a nessuna e nessuno è imposto di partecipare a le gare del torneo. Però, e d’altra parte, i partecipanti non possono imporre le loro volontà a gli organizzatori del torneo, ti pare? Come aveva detto il tal assessore al sottoscritto? ah si, adesso ricordo: patti chiari amicizia lunga. ALOHA (mauro)

Ecco che stessa cosa come a domenica passata, la via da prendere per arrivare li sul campo gara, sul Tom Tom inserite via Alpini Gavardo. Che, esatto, sta a dx di  via Fornaci, esatto, chi vuole (dove che ci stanno chi già iscritti a le prossime gare fino a fine maggio, e chi invece mai parteciperebbero a le gare del torneo, e non parteciperebbero nemmeno con dolce euchessina e nemmeno sotto tortura. Esatto, bella la libera scelta) che dopo per chi arriva da la parte di Brescia, poco prima di entrare ne la via del centro (esatto, a dove che un anno avevano bloccato il traffico e ci avevano fatto dentro una gara del Miglio su strada, gran bello che durato solo una edizione) dicevo, lasciato lo stradone principale a l’altezza de l’uffico postale e svoltato in via Fornaci, a dopo quattrocento metri a dx e in salita via Alpini, e dopo due curve in irta salita ecco che li siamo arrivati a Monticello Parco, dove ci sta anche la sede degli Alpiniesatto, li a lo slargo dove ci sta anche la Santella. La partenza come a lo scorso anno, il primo tratto, breve tratto in discesa, e dopo poco, svolta secca secchenta a sx, subito in salita nel sentiero che va su al m.te Poletti. Arrivati al bivio di sentiero, a sx, esatto, direzione casetta Tonolini, che in photo. Che già ve l’avevo raccontata la storiella de la casualità di come che ho conosciuto Tonolini, l’ex collega di lavoro di Alessandro Massardi, e quando erano ancora entrambi tecnici riparatori delle saldatrici. Ecco che arrivati li a Casetta Tonolini tiriamo via dritto in direzione de l’inizio della stradina battezzata lo Zappellone. A un certo punto, svolta secca secchenta in salita e per fare tutto lo Zappellone (che poi se mi ispira di fare variante, a metà Zappellone entriamo a sx nel bosco e fare un sentiero wild in mezzo al fitto bosco, sentiero che battuto anche da i cinghiali. Dove l’ho fatto due volte in tutto, e entrambe le due volte mi sono imbattuto a tu per tu con il cinghiale, a la seconda volta erano due, ma niente, a entrambe le due volte mi avevano ignorato e andati per fatti loro. Esatto, ne la catena alimentare non sta in alto, esatto, il cinghiale non è un predatore, il cinghiale è un raccoglitore, un gran raspatore, che non so cosa che va a cercare sotto terra, le radici e specie le ghiande? dove ci stanno ghiande ci stanno cinghiali come dove ci stanno lucertole ci stanno anche le bisce, e quando un essere vivente è capace di vivere cibandosi di radici? quelli in pericolo di estinzione siamo invece noi, che abbiamo perso la capacità, giorni dopo giorni, anni dopo anni millenni dopo millenni, che il nostro organismo ha disimparato di cibarsi anche di radici e di quel che aveva pensato per noi Madre Natura, che anche noi a come tutti gli animali non ci veniva il mal di pancia a bera l’acqua de la pozzanghera. Adesso, dopo antibiotici su antibiotici, ci viene il mal di pancia e già solo a bere l’acqua del rubinetto. Dove vedi adesso nel bosco quante castagne ancora a terra, già solo a 1 secolo fa, non avremmo trovato nessuna castagna a terra nel bosco. Esatto, non erano ancora nati i supermercati a rendere delicato l’organismo del bipede. Che più è delicato l’organismo meglio è per le multinazionali farmaceutiche e meglio per i governanti, nel senso che le multinazionali farmaceutiche guadagnano tante palanche a vendere schifezze di chimica e i governanti possono vantarsi di aver creato posti di lavoro e grazie a le assunzioni forza lavoro de le multinazionali farmaceutiche. Esatto, un lavoro di squadra, industriali al servizio di far diventare sempre più delicati i bipedi, e altri industriali a creare posti di lavoro fabbricando schifezze farmaceutiche.  Dove adesso siamo diventati talmente intelligenti che diventati solo capaci di cibarci di cibo fabbricato industrialmente e quello di Madre Natura non sapremmo nemmeno da dove iniziare a digerirlo. Dopo il cinghiale è raro che si ciba di altri animali più piccoli, e se lo fa è perchè li ha trovati morti nel bosco, esatto, non è un cacciatore, come invece cacciatore è il lupo, il quale lupi, dove che quando convivono ne lo stesso territorio, il cinghiale diventa il cibo del lupo, non tanto il maschio, i piccoli e le femmine a diventare il loro pasto. Dove il cacciatore che hanno più paura tutti gli animali è proprio il bipede. Scusa, se i bipedi riescono a sottomettere anche l’elefante a la sua volontà, sia al lavoro e sia al circo, a proposito di circo, il cinghiale e il lupo non li puoi vedere al circo, i leoni e le leonesse si) Arrivati li al quadrivio di Casa Tedoldi, che in photo l’esterno di tal casetta andiamo in direzione Omber de l’Agnilì, che tradotto per chi non delle Valli del Marmo, il buco dell’agnellino? (agnel = agnello, agnilì = agnellino) Esatto è alternativa al tratto de lo scorso anno, che a questa edizione non ci mettiamo dentro la bretella di sentiero, che anche se tanto bello, quello che collega Casetta Tonolini a Casa Tedoldi. Il motivo, da experience (esatto, l’experience è quella cosa che paghi tanto cara ma che ti insegna anche molto) per via di non far incrociare il giro, e di evitare di mettere li un volontario, a dove lo scorso anno ero li a fare scatti photo, e proprio li al quadrivio. Dopo e per arrivare a Rode, abbiamo due alternative, il sentiero escursionistico degli stambecchi, o il sentiero wild dei amanti del survivor. Vediamo a come sono messi, qual’è dei due sentieri è il più pulito. La terza alternativa, quella di fare la bella stradina forestale sterrata che viene su da Rampenaga, quello è troppo impegnativa e anche se ci arrivano col 4×4, che carrabile, però è impegnativa, che un bel vertical in cronoscalata. Ma sai a quante belle gare che si potrebbero allestire, il fatto che il sottoscritto da solo più di tanto, esatto, accontentarsi del torneo, che già tante gare, già tanta roba. Arrivati a scollinare a RODE (da pronunciare in dialetto, le rode come a dire le ruote) Ecco che arrivati al punto più alta quota, che sempre più in basso di quel che più basso il giro di domenica passata, che domenica passata siamo partiti da 650mt di quota.Arrivati a Rode, teniamo a sx la stradina forestale sterrata e che va a Pra di Bogno Superiore, (in salita ci si arriva in bocca a p.za Sovino, dove siamo passati con la gara domenica passata) ma non è esclusa alternativa, che in questi giorni vado a vedere come è messo un sentiero in bosco wild e se si passa, invece di venire giù dal sentiero scb530, che fra roccia e massi, scendiamo dal sentiero wild in mezzo al fitto bosco. Dopo una l’altra o quell’altra alternativa, ci troviamo ne più e ne meno li a Pra di Bogno Inferiore, che a questo altro segnavia esatto, li ai piedi del m.te Rena. Ecco che arrivato a Pra di Bogno Inferiore andiamo a fare il sentiero Cai Gavardo Mario Merelli, e passaggio da località Casotto andiamo a fare l’arrivo tale e quale a lo scorso anno. Esatto, il tratto finale tale e quale a lo scorso anno, che però, e questo se non piove e se le pietre sono asciutte, a questa edizione andiamo a allungare e a fare 800mt in più, quelli del percorso vita che stato sistemato da gli Alpini di Gavardo, e di entrare nel parco dal lato opposto rispetto a l’edizione de lo scorso anno e arrivare li a la sede degli Alpini di Gavardo. Gli Alpini, che solo di dire GRAZIE ALPINI, che siete stati a pulire il bosco da l’immondizia da chi amanti de la gita fuori porta. Che non dico stupidi, che saranno tanto istruiti ma anche un gran maleducati e un gran sozzoni e senza rispetto altrui. Istruiti e intelligenti e visionari che loro nel bosco ci vedono una bella discarica a cielo aperto. (esatto ma oramai più si va avanti e più vedi di queste cose, che il bipede tiene pulito e cura solo che il suo orticello di casa propria, esatto pensa solo per s’è. Sempre più che sono a chi gli piace di andare a insudiciare e di sporcare il bosco, di farlo diventare una pattumiera e una discarica a cielo aperto e lo si è visto anche domenica li a TRE CORNELLI, che ne la dolina c’avevano scaricato di tutto e di più. Questo che non è mai abbastanza di dire GRAZIE a gli Alpini ma di dire GRAZIE anche a tutte le Associazioni di Volontari che cercano di rimediare in qualche modo ai danni causati da chi pensano solo a le loro comodità. Dopo i rampolli di famiglia, che a usare i sentieri del bosco come una pista di motocross, esatto, l’inciviltà e il disprezzo del bene comune è sotto gli occhi, meno de la televisione, dove mamma televisione, mamma schermo a far vedere e mettere in cattiva luce solo chi a imbrattare i capolavori dei bipedi esposti in un museo? e chi prende per una discarica il capolavoro di Madre Natura? la mamma televisione con il suo figlio prediletto, esatto, il telegiornale, non si indegnano se a essere imbrattato è il bosco? Forse perchè il bosco è un bene comune mentre il museo è un bene fonte di palanche a chi proprietario. Mentre il capolavoro di Madre Natura, visto che è a gratis, esatto, per il telegiornale quello fa niente se diventa una discarica. Esatto, quando si paga tanto, spesso e volentieri, si pensa anche di aver fatto un bel acquisto? e i cinque euro che il costo cartellino iscrizione a gara del torneo, troppo poco? allora sicuro che brutta gara. Esatto, che quando avevo il negozietto mi sentivo rispondere, hai ragione mauro, questo suona meglio, ma questo è scritto Pioneer, ohè contento tu a spendere di più per sentire suonare peggio, contento tu contenti tutti) Questo che segue è a grandi linee come che stato immaginato il giro CASA TEDOLDI di questa edizione 2024, dove che cambiato l’avanti indietro li al quadrivio di Casa Tedoldi e per via di non fare incrociare andata e ritorno e di evitare di mettere li un volontario. (visto che a quest’anno siamo tre in meno) Il giro di domenica passata, i pochi che li al via, una volta terminato il giro, a dire di un gran bel giro in mezzo al bosco, ma vi posso assicurare che questo di domenica prossima non è da meno, che forse ancora più caratteristico e che peculiarità di queste montagne delle Valli del Marmo. ALOHA (mauro)

Dimenticavo puntuale come ogni martedì arrivato anche il report di google, che il report a dire che i guardoni in calo, che non li eccita più di spiare le coppiette in camporella nel bosco del torneo? che se ventidue in gara a spiorgnare e a godere sono stati n°112 i guardoni domenicali pomeridiani. (esatto, passati da 300 guardoni di tre mesi fa a 100 guardoni di domenica passata, in calo la domenica, in crescita i giorni feriali, domenica o feriali sempre di guardoni trattasi) Che strano, il sito in crescita del 10% in più di visitatori, ma che a domenica passata il punto più basso, magari adesso vengono a spiorgnare dal buco della serratura durante i giorni feriali? Ma detto questo ecco in grafica quel che ha detto google

Prima di iniziare a sbrodolare del giro del monte Tesio basso, visto che a ogni dopo gara stampo grafico de la partecipazione in modo di avere in archivio uno storico che riguarda il torneo, a questa volta ho voluto fare confronto e per vedere la differenza di cassetto dopo diciassette gare, il saldo, però, esatto, al momento, e al momento è positivo. A quest’anno dopo diciassette gare nel cassetto del tavolo iscrizioni ci stanno 1465€ in più, più grasso di 1465€ di quel che pesava lo scorso anno dopo 17 gare. Questo che solo grazie a voi, di dirvi a voi PARTECIPANTI, di dirvi GRAZIE. GIRO A CASA TEDOLDI un giro che a lo scorso anno è stato volutamente snobbato, esatto, i pochi partecipanti, anche se, dal detto pochi ma buoni, esatto, una frase fatta, ma senza senso. Però è strano che a lo scorso anno che gara li a Gavardo, a mancare proprio atleti di Gavardo? No, carissimi, non è strano, è la regola. Quando il il torneo e il sottoscritto, o che organizzano chi non di quella parte, quando organizzano in un paese dove ci sta altra società organizzatrice, è di logica che quelli di tal società non partecipano. (per dire, ma no non mettiamo nomi, esatto, il permalosismo è sempre in agguato a dietro l’angolo) Sono li a fare scatti photo a una gara, i due, che presumo marito e moglie passano di li e mi dicono, ah c’è una corsa a piedi? e come mai non ci stanno i volantini affissi in paese? lo facevamo, addirittura premiavamo il primo uomo e la prima donna del paese, ma zero. Guarda che la gara è qui a … e del paese di … nessun iscritto, e quelli sono runners che lo sanno che stamattina c’è la gara in paese, sai che piuttosto de la gara sottocasa preferiscono fare 50km e andare a un’altra e per beccare niente. (esatto, quando si sta su i …oglioni, non c’è premio, non c’è dolce euchessina che tenga, quando stai su i …oglioni, piuttosto ti fanno dispetto, piuttosto il marito per far dispetto a la moglie, ci da un taglio al gingillo, e la moglie piuttosto che darla al marito, esatto, si cuce la patonza. Dove in photo, chi hanno testolina e occhi col paraocchi, che vedono solo quello, non intendo quelli e quelle che credono che la corsa a piedi è solo le gare Fidal. Questo è solo un aspetto, il fatto che chi al potere che vedono solo la gabolata che gli hanno inculcato e ancora quando bambini, per loro è normale stare da la parte del potere e di prendere la bambina ancora piccola e di cucirgli il sesso. Ma non è da adesso che è così, è da la venuta del bipede sul Pianeta Terra. Per dire e anche se esempio che da fastidio a tanti. Una volta chi NON Cristiani bruciavano i Cristiani, dopo, passati alcuni secoli, erano diventati i Cristiani a bruciare chi NON Cristiani, esatto, la legge del contrappasso. Carissimi, avete memoria corta? ah, avete memoria corta e non vi ricordate già più di quando la Fidal scomunicava chi andava a correre in montagna. Dopo quelli che gli piace di correre in montagna son diventati tanti, tante palanche, e ecco che a la Fidal di osannare anche le corse in montagna. Quanta memoria corta che ci sta, si va solo per calcolo di convenienza? Bravi runners de la montagna, una volta vi bastonavano, non voi adesso, ma ai vostri genitori appassionati de la corsa in montagna, loro si che erano bastonati. Che la Fidal stata costretta a tirare dentro le corse in montagna, stata costretta a tirare dentro le corse in montagna, costretta dal Governo di allora, a cavallo anni ’70. Dopo hanno visto che la corsa in montagna portava nelle casse tante palanche e palanche da usare e da dare a chi correre in pista e ecco che adesso con le tante palanche e grazie a la corsa a piedi, adesso la Fidal non storce più il naso a parlare di corse a piedi n montagna. Dove ai tempi la corsa in montagna era e solo e grazie a l’ente ENAL, ente che soppresso dal Governo di quei tempi. Tanti e tante di voi sono giovani e non conoscono la storia della corsa a piedi, esatto, adesso è diventata moda e cambieranno sport quando cambierà la moda. Esatto, adesso pochi i giovani di pelle bianca a correre a piedi, i più tanti e le più tante sono andati a seguire la moda del PADEL. Ma le mode passano, ma le mode cambiano) Questo che le gare anche di altri organizzatori che NON filogovernativi allo status quo, (che per Status Quo non si intende la rockband) pochi i runners paraocchi Fidal del posto e a partecipare. E non fatemi mettere i nomi di situazione nero su bianco, reale. Del giro, CASA TEDOLDI (che ripeto nome del posto, e niente a che fare col cognome del sottoscritto. O magari è colpa del sottoscritto se hanno battezzato tal posto Casa Tedoldi?) dove rispetto a lo scorso anno andiamo a fare giro di boa più su, a fare giro di boa a Rode e a scendere a Pra di Bogno Superiore, nel senso che a la domenica mattina sei km come che lo scorso anno, esatto, magari sono un po’ pochi, dove a lo scorso anno avevamo fatto giro di boa a Pra di Bogno Inferiore. Al momento in fatto di iscrizioni vedo con piacere il nome de la Ilaria, che spero che guarita, esatto, che spero di non aggiungere una categoria, la categoria stampellati. Nel senso che, Ilaria, su i sentieri sconnessi e con le stampelle non è il max. Ma la Ilaria di questa gara ha un bel ricordo (forse questo che questa gara gli sta simpatica) che anche se non il suo terreno, dopo una bella gara, andata in premiazione a la prima edizione. La Ilaria che me la ricordo e che a dieci /undici anni fa partiva da Preseglie e per arrivare li a la Palestra California a partecipare a la situazione : CORRI CON NOI PALESTRA CALIFORNIA, gestita dal sottoscritto e dove che eravamo in quattro gatti, tre gatti e una bella gattina. Eravamo, lo zoccolo duro, il sottoscritto, l’altro Mauro di Molinetto, il Giuseppe RIP, che aveva già settant’anni passati, che era il papà del Marco Gatto, il chitarrista di Bedizzole e anche ex runner da 1h23′ su la mezza di Bedizzole. Che ex chitarra della coverband di Nuvolento: the Excalibur. Dove che quando sciolta la band, a formare con l’altro chitarrista de la cover band di Nuvolento, l’Amadei, il duo Johnny & Cash. Dove che non ho mai saputo chi era Johnny e chi era Cash, e che la Ilaria stata la quarta bella e sexy gattina di tal quattro gatti che eravamo. Dove ai tempi, la Ilaria, stata la prima donna a vincere una combinata del Torneo Podistico, (nel maschile Osvaldo Bagnatica) la combinata CERTE NOTTI. Tal experience conclusa dopo un paio di mesi e perchè tanta e troppa partecipazione. Si capisce quando ci si fa su una risata e su le cose che vanno magari poco bene, a male? esatto, ridere su le cose che vanno a male non è da tutti, solo da “tipi matti?” Carissimi, l’ottimismo è prendere le cose per il verso giusto, e questo allunga la vita, almeno credo, e a star a ascoltare gli experti del settore, esatto, i dottori del corpo ma anche i dottori de la mente. Questo giro non è una novità, questo giro di domenica prossima l’avevamo fatto ai tempi di clausura Covid e con Training Company, anche con Il Carlo e la Melania di Rezzato, che magari si ricordano. A domenica scolliniamo a Rode, dove sono quattrocento metri di sentiero da stambecco. Però Sergio, non preoccuparti, non lo facciamo in discesa, lo facciamo in salita. Però occhio, che se la discesa è tutta su stradina sterrata forestale e carrabile, occhio al fondo sdrucciolevole a causa i sassolini che ci stanno su la strada. Dove che Roberto da il suo terreno ha messo la sbarra e penso che non ha tanto piacere che gli giriamo attorno. Questo che stando così la situazione, è per forza di cosa che per evitare 1km di asfalto, dobbiamo fare il sentiero scb530 in discesa, e è discesa tra corna e sassi e massi, il bello che è breve tratto, che di logica che lo evitiamo in caso di pioggia. E una volta fuori da tal sentiero andiamo a girare intorno a le pendici del monte Rena e a fare il sentiero Mario Merelli e da li diventa tale e quale al giro de lo scorso anno, a passare da località Casotto. E’ stato bello il giro di TRE CORNELLI? questo di CASA TEDOLDI non è da meno, e anche se caratterizzato da più tanta roccia e corna. In gue gare, abbiamo fatto tutto il monte Tesio domenica scorsa in alto, domenica prossima in basso. Adesso per via di recuperare la segnaletica sul giro di ieri vi saluto, ma il buongiorno già ve l’ho fatto, che sia anche per voi una bella giornata. Avevo iniziato a sbrodolare di grafico, eccolo. ALOHA (mauro)

Ecco che intanto è pronta da scuriosare la prima classifica, esatto, quella di tappa. Dove che su la premiazione di Luca Bertoldi c’è stata svista, esatto, che non gli è stato consegnato il premio spettante al primo a tagliare il traguardo, chi a firmare l’Albo d’Oro de la pagina di questa edizione di TRE CORNELLI TRAIL. Niente va però perso, l’errore non fa pagamento e rimediamo a la svista a la prossima tappa. Che la prossima tappa sempre stessa strada per arrivare sul campo gara, ma quattrocento metri più in basso, 4km di strada più in basso. Detto che il primo uomo a tagliare il traguardo Luca Bertoldi, la prima donna a tagliare il traguardo la Maria Grazia Roberti. Che n°22 classificati, record negativo stagionale e venticinque premi sul piatto portata de le premiazioni, esatto, quasi tutti a andare a casa con qualcosa. Purtroppo, causa mancanza macchinetta sul percorso, le photo solo quelle che li a l’arrivo. Dopo da dire GRAZIE a Anna, che oltre che a prestare servizio moviere, ha trovato modo di fare alcuni scatti photo con il suo smartphone. Che di logica, di dire GRAZIE a i volontari e a chi tesserati CAI Gavardo, che li sotto il gran porticato e intenti con un profumatissimo spiedo. Ecco, adesso carissimi e carissime guardoni domenicali, adesso potete scuriosare e godere.

37’33”	Bertoldi Luca. 96 (1) atl. gavardo ’90	30	-1	5	340
37’36”	Moratto Fiore 75 (5) valverde & friends	30	-1	5	340
39’49”	Bergamini Marco 76 (5) valsabbia & friends	28	-2	5	310
41’34”	Piazza Viviano 73 (5) lovers team	26	-3	5	280
41’51”	Folchini Alberto 84 (3) magic lake & wonderfull valtenesi	30	-1	5	340
42’37”	Mariotti Luigi 82 (4) valtrompia & friends	30	-1	3	320
43’00”	Sigurtà Marco 80 (4) lovers team	28	-2	3	290
44’49”	Leone Vittorio 79 (4)	26	-3	3	260
45’30”	Roberti Maria Grazia 66 (7) atl. gavardo ’90 (990)	30	-1	3	320
45’46”	Zanola Michele 72 (6) valverde & friends	30	-1	3	320
46’28”	Cavagnini Daniele 62 (8) valsabbia & friends (270)	30	-1	2	320
48’04”	Zuin Massimo 72 (6) valtrompia & friends	28	-2	2	280
48’49”	Fontanella Ferdinando 68 (6) lovers team	26	-3	2	250
49’37”	Papetti Daniela 65 (7) lovers team	28	-2	2	280
51’14”	Boletti Franca 70 (6) atl gavardo ’90	30	-1	2	310
52’37”	Maggi Sergio 56 (9) atl. gavardo ’90	30	-1	1	300
53’54”	Sgorbati Federico	24	-4	1	210
55’16”	Marini Pietro 62 (8) alt paratico	30	-1	1	300
58’53”	Danieli Matteo 79 (4) valsabbia & friends	24	-4	1	210
59’12”	Salogni Vincenzo 84 (3) lovers team	28	-2	1	270
1h02’27”	Pelucchi Gianluigi 57 (9) lovers team	28	-2		260
1h08’37”	Mabellini Chiara 64 (7)  valsabbia & friends	26	-3		230

Di seguito la parte de la classifica che sta in alto, dopo è di logica che in excel, in archivio ci stanno tutti i nominativi. Ma a concludere questa particolare classifica dedicata a Gavardo e quel che ai tempi la sua QUADRA, mancano e ancora e solo quattro gare, questo che la vedo dura a chi non è li in alta classifica di sperare nel bel premio, che minimo sono i primi tre punteggi. Esatto a le prime gare si pensava a premiare i primi dieci, ma ci stava media partecipazione a livello 60. Poi siamo calati a media livello 50, e adesso è quattro gare le ultime quattro gare che media sotto livello 40. Si vede proprio, si vede lontano un miglio che non vi piacciono i premi? Che carissimi, non confondiamo la tanta partecipazione con il bel giro. Per dire, il disco Mi Scappa La Pipì Papà di Pippo Franco ha venduto più tante copie de il disco La Locomotiva di Guccini. Che la partita di calcio è la situazione che fa più tanto audience di qualsiasi altro sport, e allora gli altri sono tutti brutti sport? Che diceva Mark Twain a proposito dei bipedi? esatto, … Ma chiuso con considerazioni a alta voce ecco di come sono messi chi se la stanno giocando per i bei premi finali in palio a questa combinata QUADRA DI GAVARDO, e fossero premiati e solo i primi tre, che sicuro che beccheranno il premio anche di altre combinate, che non solo di questa combinata, secondo voi, chi a fine anno si avranno portati a casa più tanto e con giri più belli e meno costosi? voi che dite, quelli che in gara al Torneo o chi in gara alla Fidal? datevela voi la risposta. 

Sono quattro gare a fila che si registra bassa partecipazione, e che penalizzato anche il gioco a squadre. Ma ecco quel che dice il campionato THE BEST TEAM, che aggiornato sempre in tempo reale e come in tempo reale tutte le altre classifiche, esatto, non si va a giorni e mesi come in altre situazioni?

Che segue è la situazione di quel che sotto il materasso di dote secondi di abbuono e che sotto il materasso di questi atleti e atlete, sai che a fine anno di ogni anno chi gioca col torneo si porta sempre a casa tanto di più, ma che spende molto ma molto di meno, esatto, 5€ a iscrizione.

Che segue è invece la situazioni di chi, e ricordo che al momento, esatto, perchè può sempre capitare che a gli atleti e a le atlete che in classifica poi gli si va a rompere il Tom Tom e non riescono più a trovare il campo gara del torneo, come è capitato a la metà dei partecipanti a le prime gare, poi, esatto, gli si è rotto il Tom Tom e non son più riusciti a arrivare in tempo sul campo gara. Si può ancora sparare cazzate? Che ricordo de la RAINBOW, a fine anno, a i premi venti de la lista, che omaggiati di festa finale, di Game Over Party 2024, mentre su fondo verde, che ricordo sempre al momento nel senso che questa del fondo verde è situazione quella che cambia più di spesso, ma al momento chi in fondo verde quelli che se la giocano per il cartellino iscrizione omaggio a tutto l’anno 2025. Che ricordo i primi sette che partecipato a le gare con minor partecipazione, e la gara di stamattina è un bel colpo messo a segno di chi era a TRE CORNELLI. Dopo chi manca ne l’elenco, perchè fuori da la RAINBOW, che gli manca la partecipazione a la prima fase iniziale, e questo gli manca la gara di Puegnago, ma a le ultime quattro gare, che quelle di più scarsa partecipazione Vincenzo Salogni c’era. E sono più che sicuro che a fine anno Vincenzo è proprio uno degli atleti che beccherà il cartellino iscrizione a gratis e a tutte le gare del torneo 2025. Chi gioca col torneo, non solo ha modo di correre stupendi giri, ma anche di tenere da parte palanche e che da usare in altra situazione, esatto, anche abbigliamento sportivo e scarpe, e voi che andate a pagare 50/60€ iscrizione di quattro gare e per una t-shirt? ah, dite, coi cartellini iscrizione omaggiati al mio presidente, a me che sono atleta forte e che porto tanti punti a la società, a me tanto, a me l’iscrizione me la paga il mio presidente. Che bella questa, società che vanno a foraggiare col cartellino iscrizione e proprio la società più forte. Esatto, tanto chi vince il primo premio è sempre e solo quella squadra, che viene pagata anche e soprattutto con le palanche de la vostra iscrizione. Che diceva Mark Twain a proposito di bipedi? Dopo lo so che da fastidio a tanti e a tante quando quando si va a tagliarla più fina.

Da la tabella RAINBOW che sopra, in fondo verde quelli che al momento se la giocano per il gioco FREE TIKETS (dove da tener presente anche Salogni Vincenzo) dove che a fine anno omaggiati i primi sette di questa combinata. Combinata che non sono le gambe protagoniste, ma protagonista la casualità e la volontà di beccare.