trail de la vedetta

Ma da dove arriva questo nome di battesimo di questa gara? questo nome di battesimo de la gara arriva da anno 2019 e dal posto che ci aveva ospitato e per fare campo gara. Esatto, eravamo a 20 gennaio 2019 e di avere un posto iscrizioni al caldo era anche l’ideale. Questo posto ideale lo avevamo individuato presso il ristorante La Vedetta, questo che devo solo dire grazie a Davide de l’ospitalità e che ci aveva messo completamente a nostro agio (però, attenzione, arrivati li al cartellone de la pubblicità che in photo, non si va in direzione del ristorante, li tiriamo avanti dritti su la strada principale.

Dove al cartellone pubblicità in photo, non fate deviazione, non seguite la freccia, li a la fermata del bus di S.Gottardo tirate via dritto e per salire un paio di tornanti e poco dopo che vedete il cartello stradale del 6°km, poco dopo, su la dx vedete lo slargo, li ci sta anche il campo gara, entrate dentro a lo spiazzo sterrato a bassa velocità, nel senso che, proprio a l’ingresso, il terreno è leggermente sconnesso) Dopo, il Covid, la psicosi del Covid, ha modificato tante situazioni e anche per quanto riguarda le corse a piedi, i locali pubblici non è che erano tanto contenti di vedersi il locale pieno di persone sudate. Come si fa a non capirli. Però, c’è un vecchio detto di saggezza popolare che dice che: non tutti i mali vengono per nuocere, e abbiamo trovato, grazie anche al Covid, trovato un nuovo posto e che migliore per fare campo gara. Migliore non tanto nel senso dei servizi, ma migliore nel senso che abbiamo evitato il km asfaltato di via Buttafuoco, che strada asfaltata da fare in andata e anche al ritorno. Esatto, che da altro detto popolare, quello che dice che: il bisogno aguzza l’ingegno. Questo che avendo spostato il campo gara, si sono eliminati anche 2km di asfalto, e evitare di ripetere lo stesso tratto di asfalto. Questo giro, a differenza de gli altri giri in Maddalena, il campo gara lo facciamo non su in alto, ma lo facciamo a poco più del 6km, a poco più del 9°tornante. Col campo gara siamo a metà Monte Maddalena. In pratica il campo gara è a quota 550mt slm, e arriviamo a scollinare, al giro di boa, su a 800mt slm del ristorante Grillo. Dopo è per forza di cose che, se si parte e si arriva allo stesso posto, che dopo una salita ci sta una discesa. (però c’è un però, come anche che diceva il mio amico Carlo, che prendo occasione e lo saluto e gli faccio gli Auguri di Buona Pasqua, come gli Auguri di Buona Pasqua a tutti chi partecipa a volte a le gare del torneo, ma anche a chi che non ha mai partecipato. Ebbene, Carlo, quando si conversava del più e del meno e a volte si scivolava su argomento corsa in montagna, Carlo a volte ci faceva presente che dopo una discesa, se si parte e si arriva a lo stesso posto, dopo una discesa ci sta sempre una salita. Esatto, è la metafora de la vita, che la vita è un susseguirsi di salita e discesa) Come impegno è più o meno come a la gara di domenica passata li ai Tre Cornelli. In pratica e per facilitare anche di segnare, devo vedere, perchè probabile che vado a cambiare la partenza e a cambiare un tratto del Circolare 13. Nel senso che dopo un centinaio di metri, al giro che ho tracciato, dopo si forma una specie di imbuto e in discesa e su sentiero escursionistico. Ecco che sono indeciso, di magari cambiare la partenza. Dove a cambiare ci stanno due alternative, il sentiero stretto iniziale e che però non crea imbuto, o la terza alternativa a partire da la bella e ampia strada sterrata variante de la Stradina Sterrata del Gasusi. (che quel posto dove una volta avevo visto la Silvia C e Giambattista A, che anche Giambattista stato un ex Monte Maddalena e un ex top runner di categoria. Che una volta li avevo visti tutti e due a fare allenamento su quel tratto) Certo, questa terza alternativa e anche se si accorcia il giro di mezzo km sarebbe preferibile, sarebbe. Il fatto che però c’è un però, che la partenza è distante 400mt dal campo gara, e questo implica altra problematica. Bisogna vedere a come mi ispira a la mattina presto, prima de il ritrovo de la gara a quando andiamo a segnare il giro. L’altra perplessità, e sempre per facilitare di segnare, è di andare diretti a Il Bosco Ritrovato dove che facciamo GPM e che invece di passare da il Circolare 13 e di passare fuori il piazzale, per non fare incrocio avanti e indietro di una decina di metri, che li è per forza di cose che serve 1 volontario. Di cambiare tal tratto e di accorciare e tirare su dritto in salita. Che però c’è un però, è di logica che quando si deve passare da quel posto, se il tratto diventa più breve la salita diventa più impegnativa. La pendenza più impegnativa. Esatto, non è la stessa cosa fare il Circolare 13 o fare La Cagnolera, che una discesa per gli amanti del downhill, ma noi a farla in salita e che salita. Nel senso che, il Circolare 13, Enrico, è quel posto dove che sei sempre stato tu a controllare attraversamento. Allora facciamo così, se Alberto o qualcun altro volontario, che non Ottaviano e Andrea, che loro due sono chi controllano il movimento sul campo gara. Se si dispone di 1 volontario in più teniamo buono l’avanti e indietro del Circolare 13, che una decina di metri, se teniamo buono il Circolare 13 scolliniamo in questo posto che in photo, che adesso sistemato e diventato la sede dei appassionati de la bici de le ruote grasse, e poco dopo, rimanendo su la strada asfaltata gli arriviamo in bocca al GPM e però con il Circolare 13 gli arriviamo in bocca più dolcemente e anche allungando un po’. (che poi, visto che salita più dolce magari ci si impiega di meno perchè meno impegnativo?) Dopo la Franca, per lei servizio moviere, li allo slargo e per farvi prendere il sentiero, il bel sentiero che va giù fino al posto che battezzato la Carbonera. Li alla Carbonera siamo dentro nel bosco gestito da Compagnia Arcieri Santa Giulia Brescia, occhio a le frecce vaganti? Dopo, forse e probabile di trovare più gente del solito? questo dipende, dipende dal meteo, nel senso che essendo a Pasquetta, La Maddalena e le sue aree pic-nic, diventano la gita fuori porta preferita dai cittadini. Però, noi a ore 10 già siamo tutti al traguardo sul campo gara, dove che a lo scorso anno e per tal gara, il 1° classificato, Marco Saia, un mio ex atleta ci ha impiegato 28′, e mentre l’ultimo ci ha impiegato 48’30”. Questo che non credo che i cittadini arrivano ancora presto, che ancora a ore 10 a scarpinare su i sentieri de la Maddalena. La photo che segue è del quotidiano Brescia Oggi on-line e ritrae uno spaccato di quel che è la Maddalena al giorno di Pasquetta, la meta fuori porta preferita dai cittadini.

Ecco che, magari a domani vado ancora a fare il giro e per trovare ispirazione. Esatto, quasi mai si trova il più bel giro a la prima volta. Poi, che cosa dice il detto di saggezza popolare? esatto, dice che, le situazioni e anche se già belle, non è detto che non si possono di farle diventare ancora più belle di quel che sono. 1 ABBRACCIO (mauro)