trail de la vedetta

Ecco che sono stato in Maddalena, e come spesso capita, anche a questa gara faccio taglia e cuci, un collage di quelle che state le due precedenti edizioni. In pratica, andiamo a fare in andata il percorso ginnico e per arrivare allo slargo nei pressi de la Margherita. (che le precedenti due edizioni facevamo al ritorno e in discesa) Esatto, a questa volta il tratto finale che stato a le due edizioni precedenti, q questa volta questo tratto diventa il tratto iniziale. Dopo che fatto un bel tratto del percorso ginnico (che nome di battesimo Sentiero Gasusi, Stradina Gasusi che in photo) e di aver fatto la bella stradina che porta a la Margherita e arrivati al posto che stato battezzato Ràsega, esattamente che in photo e impreziosita da la splendida Donatella,Che ricordatevi sempre che, a fianco di ogni splendida donna, esatto, che non dietro, ma al suo fianco ci sta sempre uno splendido uomo (esatto, sbaglia il detto di saggezza popolare quando a dire che dietro a una splendida donna ci sta uno splendido uomo. Adesso tal detto è stato revisionato e adesso lo splendido uomo sta sempre al fianco de la sua splendida donna. Che poi la Donatella, ai tempi, ai primi tempi era la mascotte portafortuna del torneo. Che lei a partire prima, quando vedevo la Donatella ancora da lontano, che la vedevo arrivare sul punto dove che facevo controllo, mi si allentava la apprensione, nel senso che, vedendo arrivare lei avevo conferma che il giro era ancora tutto segnato bene. Sai che come ero contento ai primi anni, di quando non avevamo volontari sul percorso, sai come che ero contento di vedere la Donatella) Tal posto è stato battezzato Ràsega, e li si va in salita a prendere il sentiero Bailetti che esattamente in photo (a le precedenti edizioni tal brutto bruttento tratto lo facevamo in discesa) e andiamo in salita, occhio, li si va a imboccare anche la traccia de la pista downhill la Cagnolera e dopo, presa una variante, che un po’ da stare attenti, attraversamento e per andare su una variante del Circolare 13. Ecco che poco dopo siamo in vetta, siamo nei pressi del piazzale del Monte Maddalena. Per rendere più fluido il giro, invece di attraversare tutto il piazzale sterrato, facciamo 400mt di asfalto (nel senso che su l’asfalto i segni di farina si vedono meglio che su lo sterrato del piazzale, che non si sa a come poi parcheggiano le auto) e passiamo da il posto che stato battezzato dal nostro amico, uno dei più rappresentativi del torneo, che tal posto l’ha battezzato IL BOSCO RITROVATO, e dove che proprio li a Il Bosco Ritrovato fisseremo il traguardo volante che battezzato GPM, Gran Premio de la Montagna. Enrico di Olmeneta, se non si trova chi se la sente, se non viene a trovarci Alberto, il compito lo assegno a te. Il compito di mettersi li a registrare il passaggio al GPM dei primi tre battistrada uomini e de le prime tre battistrada donne (non ricamiamoci su la parola battistrada donne, si può ancora sparare cazzate e anche se non ci sta più il governo dei migliori? meglio mi fermo, sono andato su una delle mie cavalle di battaglia, meglio mi fermo) Se invece abbiamo la fortuna, oltre che il piacere, di avere sul campo gara anche Alberto, li al GPM a registrare i passaggi dei primi tre M/F ci sta Alberto. Che visto che Alberto a il giro de la gara Monte Picastello Trail, la nuova gara, che new entry del torneo, e che stata mesa in calendario il 4 giugno. Dove che per rendere la gara più interessante, a Alberto gli piacerebbe anche di fare traguardo volante di Gran Premio Montagna in vetta al m.te Picastello e traguardo volante dopo 1,5km di gara. (Alberto, può essere considerata anche come prova di rodaggio, quella di lunedì in Maddalena. E visto che a la gara del Picastello, visto che l’idea è partita da te, ti toccherà di fare a te tal servizio, però meglio forse prima di fare una prova prima del 4 giugno?) Ecco che, dopo un centinaio di metri siamo vicinissimi al Grillo (non nel senso del famoso comico, ma del ristorante che in photo) Arrivati al Grillo, a lo slargo giù in discesa da la stradina sterrata e per andare sul sentiero che anche Circolare 13. Questo è un bel tratto di sentiero, quello che ai tempi, quello che preferito da la Angela e da Giovanni. Ecco che vi accorgerete che una decina di metri di tal sentiero sono stati fatti anche a l’andata, questo che li ci vuole anche un volontario? probabile che si. Magari il sottoscritto, nel senso che così ho modo di fare scatti photo a due volte, uno a l’andata e l’altro al ritorno. Dopo, ci sta da fare attraversamento, ecco che andiamo a fare il sentiero che a questa edizione non si deve sbarbare dai rovi, il sentiero che passa anche dal capanno di caccia e ci ritroviamo sul curvone de la strada asfaltata che porta su in Maddalena. Arrivati li e per rendere il giro un po’ più fluido, preferisco metterci dentro 300mt di strada asfaltata e in leggera discesa. (perchè fare in discesa il sentiero che in photo e a gli altri anni lo facevamo in salita, esatto, a farlo in discesa tal sentiero più che escursionistico, fatto in discesa, mi preoccupa di più che inserire i 300mt di discesa asfaltata, dove che magari si incrocia anche qualche auto. Ma poi tal tratto di asfalto è tratto che fanno anche con la gara di mountain bike e loro a gareggiare non sono in pochi come che invece noi) Qui sul tratto asfaltato ci mettiamo due volontari. Questo che a questa gara i vigilantes sul campo gara resteranno solo che Ottaviano e Andrea a controllare lo spiazzo che è senza via d’uscita. Esatto, non ci sta via di fuga, se non che attraverso il monte e con le proprie gambe. (a meno che il complice o la complice del topo aspetta con l’auto a motore acceso li su la strada? e in prossimità del tornante?) Allo slargo, ecco che abbandoniamo la strada asfaltata e per fare tal sentiero, quello che stato fatto a la prima edizione. Che a la prima edizione lo avevamo messo dentro a l’andata e in salita. A questa edizione ce lo mettiamo dentro in discesa, ecco che terminato tal bel sentiero e corribile, molto corribile. Terminato il sentiero attraversamento e passiamo da la sbarra, e occhio, si va anche verso il campo del tiro con l’Arco, quello Dinamico quello dove si fa un percorso nel bosco e a caccia de le sagome degli animali, per questo motivo, esatto, occhio. Il campo è quello gestito da gli Arcieri di Santa Giulia, e dove che le vedete le sagome degli animali bersaglio. Tolto che da dare solo che una sbarbatina li nei pressi de l’arrivo, di più lavoro questo giro non dà da fare. Esatto, la vegetazione e complice la siccità, non è come a la passata edizione dove che sono stato su i sentieri e con Fiore a sbarbare alcuni tratti di sentiero invaso dai rovi. Per me, parere personale, questo giro dovrebbe risultare meno impegnativo dei giri de le precedenti due edizioni. Per quanto riguarda di segnaletica, tale e quale a le precedenti gare, si va un paio di ore al mattino prima de la gara e si segna solo che a le deviazioni, e ancora a segnare con farina bianca. A questa gara, se non ricordo male, è la seconda gara in carriera organizzativa dove che ci metto dentro un traguardo volante. A la prima volta eravamo a anno 1997, la gara PREMIATISSIMA. Dove che ci stavano due traguardi volanti, il primo al secondo km, e il secondo traguardo volante al quarto km, e dove che la gara poco più di sei km, era una serale e eravamo a venerdì 20 giugno li al Baratello di Calcinato. Scarsa scarsissima partecipazione per essere gara Fidal, solo che n°85 classificati e per tutto il Ben di Dio di premiazioni. Dove che Ettore Zilioli rimasto li fino a mezzanotte e per stilare le classifiche da consegnare in comitato Fidal a entro il martedì. Per la cronaca: traguardo volante dei 2km vinto da Previcini e da la Sala. Traguardo volante dei 4km vinto da Campana e da la Sala. Traguardo finale vinto da Antonelli G. e da la Sala P. Ecco, l’unico pensiero è: cosa che mettere sul piatto del traguardo volante? boh, vediamo quel che mi ispira arrivati a la mattina de la gara. 1 ABBRACCIO (mauro)