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trail a case vecchie

18 Aprile buongiorno immagini ⋆ Toghigi♥PaperIl giro si snoda tutto su i sentieri del monte Cavallo e del monte Di Dietro. La partenza è li da la piazza del Municipio di Nuvolera, in direzione de la Chiesa e dopo cinquanta metri, arrivati li alla Chiesa, svolta secca secchenta a dx dentro in via Cittadella, dove ci sta la scuola e poco più avanti gli orti comunali. Andiamo dritti verso la sbarra della sede degli Alpini di Nuvolera. Girato a lato de la sbarra andiamo dritti dentro al villaggio del Presepio Vivente, dove che facciamo due viuzze del presepio vivente e al varco che nei pressi de la mangiatoia di Gesù Bambino secco secchento a dx, a andare a prendere l’irto sentiero e che va diretto fin su a Case Vecchie, esatto, quel sentiero che conosciuto anche come “sentiero delle capre”. Ma è anche sentiero che arriva a la Big Bench di Nuvolera (panchina gigante) e che li si incrocia, dove anche il sentiero scb530 va a innestarsi dentro al sentiero delle capre. Esatto, li a dove scherzosamente e ironicamente ci sta il RIFUGIO DEL MONTE CAVALLO, dove nello stabbiotto ci stanno le poesie in dialetto del “Bepino Zambel”. Che i camminatori che partiti prima, hanno anche qualche minuto da dedicare a leggere le poesie in dialetto bresciano, a partire prima, hanno anche modo di conoscere de l’antico modo di vivere, di quando ci stava ancora da sudare e però non ci stavano milioni e milioni di persone costrette a far la fila al PANE QUOTIDIANO, dove quei tempi che non ci stava la comodità, che l’effetto collaterale ci ha regalato di ammalarsi di stress i tempi che i suicidi erano rarai, rarissimi, e adesso? e specie senza suicidarsi a causa dei social. Esatto, poesie che ci fanno conoscere uno spaccato di vita del passato, di quando non ci stava internet. Il Il sentiero principale del monte Cavallo va in sommità tra corne e bosco e segnato anche bianco/rosso Cai, ma noi, a un certo punto, teniamo come riferimento la bolinatura della gara di Marcia di Regolarità, color azzurro chiaro. A dove deviamo da tal percorso di marcia, noi ci mettiamo la nostra farina bianca o le nostre fettucce e comunque segnamo bene la deviazione. Ecco che dopo poco più di un kmm che arriviamo a Case Vecchie. Che quando non ancora di moda le fabbriche e le catene di montaggio e la robotizzazione,Timbra il cartellino del Collega: licenziato (Cass. 13269/18) la montagna dava di che vivere a le persone, a l’intera famiglia (e ai tempi le famiglie erano composte anche da una decina di famigliari) e di vivere senza lo stress, senza di timbrare il cartellino e lo scandire del tempo era dato dal ritmo del sole della pioggia e delle stagioni. Esatto, il bosco di bassa montagna dava di che vivere, pascolo per gli animali da allevamento, castagne, frutti di bosco, alberi da frutto, selvaggina e chi più ne ha più ne metta.. (guardate che a fino a un secolo fa, voi non vi immaginate di quanto tante le famiglie de le Valli del Marmo che avevano minimo un paio di mucche, che voleva anche dire latte dal produttore al consumatore. Quando adesso e grazie a i  miracolosi antibiotici, ma sai a quante tante persone intolleranti al lattosio. Mentre fino a 1 secolo fa, il latte appena munto era il re della dieta dei nostri bisnonni. Qualche famiglia teneva anche le pecore e le capre e quasi tutte le famiglie la gabbia dei conigli e gli animali da cortile. Esatto, gli animali da cortile quelli erano di quasi tutte le famiglie, esatto, nel cortile ci stava la buca del letame, adesso gli schizzinosi lo chiamano stallatico. Viene fuori il primario di medicina e dice che, un tempo ci stavano meno problemi di tal malattia legata ai nervi, perche era di salutare respirare l’odore, adesso gli schizzinosi gli dicono puzza, ai tempi tal malattia dei nervi era quasi sconosciuta e proprio e grazie a l’odore del letame respirato da le persone. Non il sottoscritto, ma il primario che ospite a il programma ELISIR, Rai 3. Esatto, a fino 1 secolo fa nei paesi non ci stavano i condomini a quattro cinque piani, e quasi tutte le famiglie a avere il loro orto coltivato con verdure e piante da frutto tirati su senza chimica, dove il sapore era quello originale. Per dire, chi ha meno di 50’anni di sicuro non riesce a immaginare il sapore originale di quel che era la frutta al naturale e della verdura al naturale, il sapore quello vero del cibo, quando ai tempi della infanzia e della gioventù del sottoscritto. Esatto, il supermercato con il reparto surgelati è venuto dopo, per primi a essere stati allevati a cibo industriale e di supermercato sono stati quelli delle città. Via Fratelli Porcellaga - BresciaDove noi ragazzi di paese a andare dentro a la Upim, che in photo o a la Standa, che poco distante, esatto che forse i primi due centri commerciali sorti a Brescia, e a noi ragazzi di paese era come di andare al lunapark. Esatto, per noi ragazzi di paese di andare il sabato a Brescia era diventata una moda, ci si andava in autostop. Esatto, erano tempi diversi, meno cattiveria, meno stress, più fiducia nelle persone. Esatto, noi autostoppisti e senza saperlo, a contribuire a meno caos di auto in centro e meno smog e l’aria più salutare anche per i cittadini. Ma però sai come che davano fastidio gli autostoppisti, specie se coi capelli lunghi, come che davano fastidio a le istituzioni, allo status quo e alla Chiesa. Esatto, invece di ringraziare tal generazione, ringraziala per vero esempio concreto di situazione di ecosostenibilità, eravamo presi di mira e perchè non si praticava il consumismo? che non davamo di lavorare a quelli degli imballaggi e a quelli de le scatolette, ai tempi solo che di latta e gommate. Davamo così tanto fastidio che con situazioni create, studiate a tavolino da l’establishment del consumismo, e grazie a la televisione e ai giornali e ai giornalisti compiacenti e costretti da una busta paga, di dipingere gli autostoppisti coi capelli lunghi come persone e gente cattiva, di più, di andare a dipingerli tutti che drogati, fare di tutta l’erba un fascio e dipingere qualsiasi coi capelli lunghi e con i jeans solo che dei delinquenti. Esatto, se ai tempi si indossavano i jeans anche a la domenica si era considerati dei ribelli a le istituzioni, alla stregua di deliquenti. Guarda adesso, che indossare i jeans è diventata una moda, specie se con gli strappi su le ginocchia, e quando chi stati i primi, ai tempi li sbattevano anche in prigione. Mai nessuno ho sentito di chiedere scusa a chi stati sbattuti in prigione e per il modo che si vestivano, modo e moda che adesso va per la maggiore. Mai nessuno ho sentito a chiedere scusa a Jim Morrison che sbattuto in prigione perchè sul palco a simulare una sega, che non intendo l’attrezzo del falegname.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è nannini-tette-al-vento.jpg Quando che chi a cantare la canzone America canzone, testo scritto anche con lo zampino del grande Vecchioni, sul palco davanti a migliaia e migliaia di persone a tirarsi su la maglietta e mostrare a tutti e a tutte le sue tette. Esatto, mai nessuno delle istituzioni ho sentito di dire scusa a chi stati messi in prigione e solo per il loro pensiero, che in contrasto con il potere dominante. Esatto, la televisione e i giornali di vedere quelli coi capelli lunghi, di vederli tutti delinquenti e di non vedere i veri delinquenti, esatto, quelli in giacca e cravatta? specie se li in emiciclo? Però si sa che uno schermo è molto seduttivo, esatto, vedi il successo planetario de lo smartphone, e ecco che, passato 1 secolo anche a Case Vecchie adesso non abita più nessuno) Arrivati li a Case Vecchie andiamo su bella stradina sterrata a dove che a fino una ventina di anni fa, in estate, spesso e volentieri, a la sera, il sottoscritto, venivo fin quassù a fare le ripetute. La bella stradina sterrata va giù in direzione de la Valletta di Virle e di Gazzolo di Botticino Mattina e al fondo de la Valle di Nuvolera, e passando dal Cua, dal Raffaele, li a cascina Tonolini. Però noi no, noi ci fermiamo prima, a poco dopo il bivio per Sot Nigoi (Sottonuvole, dove a quest’anno mi piace ancora di mettere dentro questo giro, che tanti bei ricordi mi evoca.cavalcata de la via del marmo - AMICI TORNEO PODISTICO WELCOME SOTTONUVOLE TRAILRUNNING che in immagine tal posto, che però siamo già su monte Camprelle, il punto più alta quota de la bassa Valli del Marmo) Secco secchento a dx in discesa e al bivio ancora a dx, che un bel sentiero che fa una specie di bisagoga in fitto bosco e che termina ancora a Case Vecchie, ma più spostato da dove siamo passati a l’andata. Arrivati li andiamo e sempre a seguire la bolinatura azzurro chiaro a fare ritorno. Passiamo a poco distante dal EL SERCOL e iniziamo a andare in discesa, occhio, è sentiero escursionistico, e se in salita se cadete vi sbucciate un ginocchio, ma se cadete in discesa vi sbucciate la testa, e non a le gare del torneo, ma Sergio ne sa qualcosa. Ecco che arrivati al boschetto di piante grasse, esatto, da li siamo sempre scesi in discesa, ma a questa edizione no, a questa edizione andiamo anche noi a fare il tratto, il traverso verso sx e che stato pulito per la gara di Marcia di regolarità. Andiamo in direzione del Capanno Delle Taere, del capanno di Vito, gli passiamo a lato e scendiamo il sentiero che diventato un po’ meno escursionistico e abbastanza corribile, esatto, anche se in discesa è diventato un po’ più corribile. Arrivati al quadrivio di San Rocco anche noi a seguire la bolinatura azzurro chiaro e per passare a lato de la Croce degli Alpini e arrivare a altro quadrivio, da li ci siamo già passati a la partenza, questa volta non si va in salita, ma si va via sul traverso e per dritto, verso Cavrene, passiamo a lato della ex cava abbandonata e ci troviamo su a l’asfalto, li a sx, presepio vivente di Nuvolera - YouTubedirezione Presepio Vivente, direzione orti comunali, direzione della Chiesa e arrivo li a l’Oratorio Buon Pastore, dove che siamo partiti. Anche questo è un gran bel giro, che niente da invidiare a gli altri de le edizioni precedenti, di quando mettevamo dentro anche la POFFA. Che se a questa edizione abbiamo tagliato il sentiero della Poffa, al suo posto ci abbiamo messo dentro il sentiero del Capanno delle Taere, e forse è anche l’ultima volta che troviamo tal sentiero ben pulito e sbarbato e forse l’ultima volta che ci sta opportunità di farlo. ALOHA (mauro)