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sgambada in cariadeghe (al passo che più vi pare e piace)

Buongiorno ♥ 31 Gennaio - Il potere dei pensieri | FacebookPrima di andare a sbrodolare de la seconda parte del giro, de gli ultimi quattro km, prima e come tutti i martedì che arriva il report scuriosatori di google che riguarda il sito. Ecco che dopo, più in basso, pubblicata anche la photo del termometro scuriosatori google. Quando il termometro a dire che, poco più di una sessantina a partecipare a Drugolo e quando a la stessa domenica a scuriosare, a spiare dal buco della serratura (che ha un senso per chi partecipa, nel senso che è un torneo e ci stanno chi che gioca e vogliono conoscere quel che stata la loro performance gara. Ma qui non si capisce bene, non credo che i più tanti a spiare dal buco della serratura solo che tifosi del torneo, anzi …) il report di google dice che a entrare dentro a suriosare tal gara nel sito, compreso chi della concorrenza? che in totale giornaliero, entrati a scuriosare e per spiare la situazione di domenica passata, entrati in duecento, che più del doppio dei partecipanti. Ma ecco che segue il grafico dove i picchi che sempre e proprio a la domenica pomeriggio.

Detto questo, detto de lo spettegolezzo di google, chiuso con l’intelligenza artificiale che che comanda google, più interessante per gli amici, quelli che invece col torneo ci giocano, esatto, per chi gioca di sicuro meglio di andare a sbrodolare de la seconda parte del giro. Ecco che arrivati su el senter dei omber, a questa volta non lo facciamo tutto, che dopo il “poiat”, questo che in photo in fondo alla dolina, i camminatori, quelli forse lo vedono, logico che chi corre, invece del “poiat” guardano a dove mettere i piedi sul sentiero. (fare il “poiat” era un arte, non tutti sono capaci di fare il “poiat” che è quel accatastamento di legna messo in un certo modo, con sue regole e in modo di far diventare la legna carbone e non farla bruciare e dopo diventare cenere. Dove che a Serle ci stavano dei veri e propri maestri del “poiat”.  In photo un “poiat” al lavoro.Catuozzo | Pro Loco Cervinara Ebbene, la legna accatastata seguendo un particolare protocollo, non doveva bruciare, questo che si doveva rimanere svegli a turno, perchè il carbone, a seconda de la dimensione del “poiat”, a volte, per far diventare tutto carbone passavano anche più di ventiquattro ore. Beh, non bisogna aver studiato, di essere dei commercialisti per capire che questo aveva un costo, paga la famiglia e dagli vitto e alloggio, era un costo e questo che i carbunì serlesi da bravi produttori si sono evoluti in bravi commercianti. Questo che nessuno in Italia diventato bravo commerciante di carbone di legna come bravi sono ancora adesso i carbunì serlesi. Chiuso sbrodolata) Ecco che riparte il racconto di come che sono gli ultimi quattro km di questo giro. Ecco che subito dopo essere arrivati al punto del “poiat” che in photo giù nella dolina, andiamo a fare una variante di sentiero che mai stata fatta dal sottoscritto, tante edizioni in Cariadeghe e questa è la prima volta. Andiamo in direzione di uno degli “omber” più famosi l’omber en banda al bus del zel. Speleologa intrappolata: necessarie 20 ore per liberarla - Corriere Brescia(in photo el bus del zel dove che rimasta intrappolata la speleologa, noi ci passiamo distanti solo a poche decine di metri, ci passiamo su i piedi a suo fratello, il buco che vicino. Dove in dialetto serlese, en banda, vuol dire: esatto, vuol dire vicino) Ecco che arrivati li al el bus en banda al bus del zel, che da li prendiamo il traverso e per arrivare su una mulattiera tagliafuoco, che stato anche un tratto in discesa de la prova del campionato italiano assoluti di corsa in montagna, ma noi no, noi lo facciamo in salita, che non impegnativa più di tanto. Arrivati a un curva larga, svolta secca secchenta a dx e per andare a fare un traverso in direzione del grande faggio dei due corvi e per poi andare a fare il traverso che porta in quel posto che già ci siete passati in discesa, e questa è però la sterrata stradina forestale direzione sx in salita in direzione passo caalì val surde , arrivati li a passo caalì val surde, che in photo, che siamo arrivati quasi a 1000mt di quota arrivati a questo segnavia secco secchento a sx e andiamo a fare il sentiero dei ciclamini, in direzione area pic-nic poco distante dal Monastero di S. Bartolomeo. Ecco che 100mt di stradina asfaltata e secco secchento dentro a dx e per andare in direzione del grande albero dei pipistrelli, che in photo e si arriva a una posta di caccia, li la traccia è poco chiara, se prendete direzione giusta, vi trovate su lo slargo che poco dopo ci sta la stradina asfaltata e stradina che va al ristorante Valpiana, dove ancora un quattrocento metri di stradina asfaltata, che siete arrivati e che terminato il giro di questa edizione. Stamattina tanta sbrodolata, ma è quello che mi è venuto in mente a ripercorrere con la mente alcune situazioni collegate a questo giro. Michele, come vale per tutti i partecipanti, sempre un piacere vederti al via. ALOHA (mauro)