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monte magno off road sabato pomeriggio 22 aprile rally del bosco wild martedì mattina 25 aprile

Buon Mercoledì | Buon mercoledì, Buongiorno divertente, Buongiorno

MONTE MAGNO OFF ROAD Per quanto riguarda la gara di Monte Magno già stato detto che non arriviamo su a le antenne, non andiamo su a i 1000mt di quota, rimaniamo più in basso, andiamo in direzione del sentiero del Monte Acuto, che in photo e che è anche quel sentiero che avevamo fatto e quando eravamo passati dal Santuario di Madonna Della Neve sul Monte Renico.

Però, noi stiamo più in basso, molto più in basso, e a partire da i 600mt di quota su slm, arriviamo a 750mt, scolliniamo nei pressi di quel bel sentiero che stato battezzato via Giulia, che scolliniamo poco più distanti e poco più in alto, a 750mt slm, che arrivati al punto più in alta quota, dopo in discesa e che manca 1,5km a l’arrivo.

Del giro tagliamo tutto il sentiero che rimane dietro a la Baita de gli Alpini, perchè quel pomeriggio gli Alpini vanno a tagliare quei alberi che caduti sul sentiero, esatto, quelli che avete visto a lo scorso anno, quelli che avete scavalcato e che vicinissimi a l’arrivo.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 2023-abc-rally-del-bosco-ipg-pub-724x1024.jpg

RALLY DEL BOSCO WILD. Il ritrovo è presso il campo di calcio di Nuvolento, via Guareschi, in photo esterno de l’ingresso. Possibilità di servizi igienici e possibilità di caffè prima de la gara. Nel senso che con l’iscrizione diamo in omaggio il buono caffè, e come buona abitudine de gli anni passati, di quando i titolari dei vari bar, prima de la psicosi covid, che ci facevano stare anche dentro nel bar a fare le iscrizioni. Ecco che adesso è raro trovare un bar che ci fa fare iscrizioni dentro, e vuoi per la natura dei posti dove facciamo campo gara, che proprio non ci sta un bar e anche per via di situazione legata al covid, che i titolari sono restii a dirti di si. A questa gara, siamo a l’esterno non siamo in luogo chiuso e anche se al coperto e visto che USO Nuvolento ci viene incontro e ci lascia fare iscrizione a l’esterno ma dentro la recinzione del campo di calcio, il minimo che possiamo fare, esatto, è di fare consumazione. Buongiorno caffè 10 immagini belle da condividere - Bgiorno.itChe ripeto, il caffè è omaggio del Torneo Podistico, che al momento de l’iscrizione a cartellino intero oltre al numero di pettorale vi sarà consegnato anche il buono caffè. Il giro ricalca il giro di quella edizione che avevamo fatto il Rally del Bosco e con la neve, dove che eravamo fatto campo gara sempre li presso il campo di calcio. Partenza da la ciclabile che direzione via Castello e per andare a prendere il Sentiero scb530 li a dove ci sta una cabina de l’acquedotto. Attraversiamo la vecchia provinciale per Serle e per andare a passare davanti a un altra cabina de l’acquedotto, e ci ritroviamo su la vecchia strada ma ancora in buono stato, che stato il tratto de la vecchia strada de l’antico Impero Romano. (esatto, ai tempi, e ancora prima dei frati Benedettini, Nuvolento era paese di punta, importante a l’economia e ai collegamenti viari de i Consoli de l’Impero Romano. Esatto con questa strada arrivavano fino in Valsabbia e da li in Trentino. Dove che Nuvolento è uno dei pochi posti dove sono ancora visibili resti di una antica villa di un Console de l’Impero Romano. Esatto, quella che si trova per andare a la Pieve, dove che Nuvolento uno dei pochi paesi che può vantare una antica Pieve. Dove che le Pievi erano anche sede de l’apparato amministrativo de l’Impero Romano, di quando diventato Impero Sacra Romana Chiesa. Esatto, le Pievi erano, facevano funzioni tali e quali a il Municipio) Il tratto poi prosegue verso Berana, verso Serle, ma noi no, arrivati a la Santella de la Madonna, la Salve Regina, che in photo, che fatta erigere, fatta costruire dal nonno del mio vicino di casa. Un modo di ringraziarla, e in qualche modo, in modo concreto e non solo a preghiera. Detto questo, li a la Santella abbandoniamo la vecchia strada de l’Impero Romano e per andare su in salita e a sx e su sentiero escursionistico e conosciuto come Sentiero scb530. Andiamo in direzione de la Biciocca, contrada di Serle e per poi andare in direzione Manzaniga, che sempre contrada di Serle, questo tutto su sentiero, e che attraversa quel che si può considerare un museo della pietra a cielo aperto. Arrivati su a la stradina forestale sterrata, li siamo a le Reere. Teniamo a sx e per andare a passare la sbarra e poco dopo a dx per entrare in quel stupendo e misterioso sentiero tagliafuoco e che termina nei pressi di quel che stato battezzato e adesso conosciuto come Roccolo Bianchini, ex roccolo del Pepino Bianchini, che prendo occasione e lo saluto. Arrivati li al roccolo tiriamo via dritto e per andare in brevissimo tratto di discesa, ma attenzione, non fino in fondo a la discesa, dove che a metà discesa ci sta un sentiero che gira a sinistra in mezzo a dei bei pini marittimi. Andiamo in direzione di quel posto che stato battezzato e conosciuto come la ex posta del Moglie, così che scotomato Andrea, che prendo occasione e anche a Andrea lo saluto. Andrea un ragazzo anche lui come il sottoscritto venuto su grande in contrada Carlina, che si può tranquillamente dire e senza tema di smentita, che via Carlina stata la via Pàl di Nuvolento. (che anche li a Ponte Catene e dove i ragazzi da la strada si tuffavano nel Rudone, anche li ai tempi era via Carlina. Dove che adesso via Carlina che stata smembrata, e dove come a tutte le contrade di Nuvolento, anche a contrada Carlina ci sta la Santella dedicata a la Madonna, dove, ai tempi, i contradaioli la tenevamo meglio di quel che adesso) E chi conosce qualcosa dei libri per ragazzi sa cosa che intendo per via Pàl di Nuvolento. (basta fare rewind indietro di mezzo secolo e frugare nei ricordi del passato e i tornei di calcio a contrade che vinti da contrada Carlina & Castello. Dove che facciamo campo gara li presso il campo di calcio e dove venivano i soldati di naja, la fanteria, a fare il campo esercitazioni estivo, ecco il posto dove facciamo campo gara, che adesso zona urbanizzata, ai tempi era ancora al naturale e zona scotomata i Penegai de Carlina, che stradina sterrata che portava in mezzo ai campi e dove noi bambini a la settimana di Pasqua, con braghe corte e zoccoletti ai piedi correvamo con le catene del fuoco, perchè era finito l’inverno e allora si pulivano anche le catene del fuoco, a sgurà le cadene, e dove poi le donne ci davano la mancia, 5£ / 10£ / 20£ ma quando trovavi la donna generosa, ma sai che salti di gioia con 20£. Si poteva passare la domenica pomeriggio a l’Oratorio e a divertirsi, esatto, con solo 20£. Quel che il 1cent di adesso. I tempo sono cambiati, però in meglio o in peggio, datela voi la risposta) Però prima di prendere il sentiero in discesa e che porta a la ex posta di caccia del Moglie, svolta secca secchenta, inversione a U e su altro sentiero. Questo giro è il giro più selvatico e selvaggio, più wild e che si può trovare in bassa quota. Esatto, il bosco di Nuvolento e grazie a le varie Amministrazioni Comunali che si sono succedute, hanno sempre tutelato a lo stato selvatico il bosco di Nuvolento, un fiore a l’occhiello per tutti i cacciatori de la zona. Ecco che dopo un sentiero wild, andiamo a fare la bella stradina che va in direzione della posta di caccia del Sala, tiriamo via dritto e in discesa e per ripassare ancora davanti a il Roccolo Bianchini, ma su l’altro lato. Ecco che a l’innesto con la bella strada forestale sterrata, li giù a dx e in discesa. Appena finita la discesa svolta secca secchenta a dx e per andare a fare un sentiero wild, che va in direzione anche de la posta di caccia del “Panino” che stato scotomato così per via che il fornaio di Nuvolento. Però noi no, noi a una deviazione prendiamo altro sentiero e per arrivare su altra bella stradina forestale sterrata, li svoltiamo a sx e poco dopo secco secchento a dx e per andare a prendere dei bellissimi sentieri wild, dove che adesso usati molto anche da gli appassionati de la mountain bike. Quelli erano sentieri che era uso fare anche il Nardi RIP, che papà de la Rossana, una mia ex atleta, e il suo papà de la Rossana in compagnia dei suoi due cagnolini e in cerca di tartufi. Una volta gli faccio, ma riesci a trovare qualcosa? e lui mettendo le mani in tasca ha tirato fuori due piccoli cosi e che sembravano piccolissime patatine, ma erano dei tartufi, e mi aveva detto che a volte li trovava anche un po’ più grossi. E dopo a fare bel tratto di zigo zago di sentiero in bosco wild, ecco che arriviamo a la stradina forestale sterrata e in discesa e che termina a la sbarra di Rino Bafo, che prendo occasione e lo saluto. Di Rino solo che bei ricordi, e anche di quella volta che eravamo andati a Merano a trovare un nostro comune amico sotto naja. Fuori da la sbarra di Rino Bafo, a differenza de le passate edizioni, questa volta, svolta secca secchenta a sx, in direzione de l’antica fonte e per andare a prendere e ancora una volta un tratto di Sentiero scb530, un sentiero escursionistico e in salita e in mezzo a la corna, che roccia caratteristica del territorio carsico. Dopo, un sentiero ancora escursionistico e per passare a la grotta della Campanela, che oramai con la volta crollata, e per finire ancora su la antica stradina de l’Impero Romano e per fare a ritroso il km che avevamo fatto in partenza, solo che a questa volta in discesa.

Ecco che l’ultimo km è tale e quale al primo km, ma fatto in senso contrario, in discesa, e per dopo arrivare li alla ciclabile poco distante dal campo di calcio, dove oltre a la Partenza a lo stesso posto anche l’Arrivo. 1 ABBRACCIO (mauro)