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madonna del rio trail & road

Buon lunedì - Facciabuco.comCarissimi e Carissime, il buon giorno non possono più darvelo paperino e paperina, in quanto ci stanno che pubblicando immagini su google, pubblicandole come un esca acchiappa polli, ti lasciano che tu le pubblichi, anzi che vogliono che tu le pubblichi e così dopo aver messo l’esca su google, una volta che ti sei fatto adescare, poi dopo ti fanno arrivare a casa lettera minacciosa di un avvocato e che devi pagare l’esca, pardon le photo che hai pubblicato, e contravvenendo a un principio assoluto quando si vende, principio che quando si vende un prodotto, ci deve essere chiaro e tondo a quanto costa tal prodotto. Esatto, il prodotto non può essere usato come esca e per fare business, approfittando di chi in buonafede. Questo che per forza di cose saremo anche costretti a pubblicare meno photo che prese da google, che a mio modo di vedere complice de la truffa. Detto questo del perchè in fatto di photo si cambia, ecco che parte la sbrodolata sul giro di domenica prossima. Il posto di ritrovo de la ludico motoria mandrakata è lo stesso che stato a la prima edizione, che arrivati al centro commerciale Italmark di Roè Volciano, dopo RICOMILLA, subito dopo svolta a dx cartello dove il cartello stradale GAZZANE, e sempre rimanendo su la via principale e svolta e quando siete arrivati a l’altezza del bar svolta a sx che l’ultima traversa di via Garibaldi. In pratica il punto di ritrovo è il giardino pubblico e che rimane dietro a la Casa di Riposo di Roè. Il posto ha caratteristica di essere posto ventoso, e fino a le ore 10 ci sta su un bel venticello e che viene giù da le montagne circostanti. Se il posto di ritrovo è tale e quale a la prima edizione, invece, è stato cambiato tutto il giro. A la prima edizione era stato giro fin troppo impegnativo, in pratica si andava giù a il Santuario Madonna Del Rio, poi si risaliva fino a Bagnolo e si prendeva la salita in direzione Gazzane e arrivati a passo Anguine, si scendeva giù da la strada del m.te Guine. Un bel giro, ma niente a che vedere con quello di domenica prossima, che come dice il sottoscritto? esatto, e tu pensi di andare in un posto e di trovare subito il giro quello più bello? Ecco che seppur meno impegnativo, il giro di domenica prossima per me diventa anche più bello di quello de la prima edizione. La partenza è tale e quale a quella de la prima edizione, da via Leopardi andiamo su la caratteristica via Carabbiolo ma arrivati li a lo slargo teniamo la stradina asfaltata di via Inga (la storia di Giovan Battista Inga, che un sindacalista e partigiano assassinato dai fascisti, di questa storia già avevo raccontato a la prima edizione e non ho voglia adesso di ripetere) Facciamo tutta via Inga in discesa, sono 800mt di discesa e fino a l’innesto con via Matteotti, altro che stato assassinato dai fascisti (mentalità talebana o mentalità fascista, dimmi tu dove che sta la differenza?) Che poi, sia Inga che Matteotti avevano simpatie per la mentalità comunista. Ma il comunismo sai a come è stato insegnato e fin da i primi giorni di scuola di aver paura dei comunisti. Carissimi, Mussolini è diventato quel che diventato e perchè da sveglio, l’aveva capito che il popolo ha paura del comunismo e da furbo da socialista è diventato di destra, di extrema destra, che di logica situazione che va a tutelare i ricchi. (stare sempre da la parte dei potenti è scelta di vita di quelli furbi?) A quel tempo, al tempo de la prima guerra mondiale il mondo occidentale era metà con simpatia a sx e metà con simpatia a dx. Poi, nel 1917 ecco che la rivoluzione bolscevica ha fatto pendere tutto l’occidente verso la simpatia a dx, che più dx non si può. Mussolini e il fascismo: riassunto | Studenti.itEsatto, i ricchi, quelli che avevano in mano i mezzi per indottrinare l’opinione pubblica avevano dipinto il mondo comunista come un mondo barbaro, dove i preti in Chiesa a dire che i comunisti mangiavano anche i bambini. Ecco che in questo clima di terrore verso il bolscevismo, Mussolini, ha avuto buon gioco a diventare quel che diventato. Esatto, senza la paura del comunismo non sarebbe nemmeno nato il partito fascista. Esatto, ma ancora adesso è così in occidente, specie in America, che hanno un terrore che non ti dico del comunismo. Che se vai in giro con abbigliamento color rosso sei segnato a dito, stessa cosa ai tempi di mio nonno Carlo, ma non ti dico, anche Jack Kerouac se l’era vista brutta quando nel suo viaggio con l’amico Neal Cassady Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è bus5-1.jpg(che entrambi in photo, di quando Jack era stato in California ospitato da l’amico Neal, dopo a un certo punto si era rotta l’amicizia, perchè a la moglie di Neal gli piaceva andare a rifare il letto anche di Jack. In photo che scattata da altro amico e mentre tutta la combriccola a ubriacarsi) da l’est a l’ovest in autostop e che jack a indossare pantaloni rossi. Esatto, è passato un secolo dai fascisti, nonostante questo si va avanti e sempre con più tanta differenza sociale? dove oggi più che mai ceti ricchi ricchenti e poveri dove che il loro unico problema è come riuscire a arrivare a fine giornata. Dove che in Italia, a le elezioni del dopoguerra, gli alleati americani a pilotare le elezioni e anche dando in pasto a l’opinione pubblica processi contro i partigiani, che accusati di nefandezze e anche se senza prove certe, sbattuti in galera i partigiani e invece, guarda te che questa è bella, amnistiati i gerarchi fascisti e anche se si che loro colpevoli di nefandezze di un atrocità inaudita.donna rasata a zero E rapare a zero le donne che state in qualche modo amiche dei partigiani, quello è solo che il minimo de le nefandezze compiute dai post fascisti. Esatto, chi che va a votare è solo chi sta bene e che hanno meno problemi, e vanno a votare per mantenere i loro privilegi, altro che democrazia. Mentre i poveri? ma che …zzzo glie ne frega a chi povero di andare a votare, fascisti o comunisti a comandare, i poveri sempre poveri sono e sempre poveri rimangono. (e se adesso ci sta il 50% che non vanno a votare, questo la dice lunga di quanto che sono aumentati i poveri e anche in Italy) Esatto, i poveri e nullatenenti, che per i media della televisione è un mondo invisibile, e che non è bello a far vedere in televisione e perchè non fa share, non fa audience? e però solo a quando comandano le destre? mentre quando che comandano le sinistre in televisione si parla solo che di poveri, disoccupati, e di chiusura fabbriche? comoda così di far vedere solo che uno spaccato di realtà, che però spaccato di realtà, però solo quello che va a favore dei ricchi? Esatto, come d’incanto quando vanno a comandare le destre, come per incanto da la televisione spariscono le code kilometriche al Pane Quotidiano, esatto, solo che una goffa mandrakata per nascondere la realtà, però sai quanti ancora ce ne stanno che credono al telegiornale. Carissimi, non si può passare da via Inga e da via Matteotti e senza ricordare a le nuove generazioni chi sono stati, chi che hanno sacrificato la loro vita per far vivere in libertà la mia generazione. Ecco che arrivati a l’innesto con via Matteotti li abbiamo due alternative, o attraversare l’uliveto o rimanere su la strada asfaltata e arrivati a l’altezza di via Cavour che si trova a sx, li arrivati a dove che ci sta il Santuario della Famiglia che in photo, svolta secca secchenta in salita e per passare dal caratteristico borgo di Agneto dove che nato il famoso pittore settecentesco Pietro Bellotti. Ecco che inizia la strada vicinale sterrata di Agneto e che termina li in via Carabbiolo, arrivati a l’innesto, svolta secca secchenta a dx, in discesa sterrata, ma solo per poco perchè dopo poco ancora svolta e secca secchenta a dx e in discesa che è una traccia e dopo diventa un sentiero e dopo diventa una bella stradina, che porta al caratteristico borgo di Renzano. Al bivio teniamo verso sx e inizia la strada sterrata e che porta in bocca al Santuario di Madonna Del Rio. Arrivati li al Santuario, passati sul ponticello teniamo a sx e per passare sotto al portico e in direzione dei gradini che vanno verso la Cascata, un salto di nemmeno un centinaio di metri, ma con la caratteristica che salto dentro in una grotta. Attenzione, noi non andiamo dove ci sta la Cascata, subito che finito i tre gradini svolta secca secchenta a sx e per fare un giro largo e che ci porta attraverso a sentiero stretto strettento, ma che usato anche dai appassionati de la mountain bike, che andiamo a passare dal ponticello sul rio, il ponticello più in alto e che poi da origine a la cascata e al nome de la Madonna del Santuario. Andiamo in direzione Milord, però poco dopo e dove ci sta il segnavia che in photo, noi direzione GAZZANE facciamo in salita quel che gli appassionati de la mountain bike fanno in discesa. Il primo tratto di qualche decina di metri è abbastanza impegnativo e con fondo sdrucciolevole. Usciti dal sentiero e passaggio ancora da altro ponticello sul rio che sta ancora più in alto, fuori dal ponticello ci troviamo su stradina asfaltata, noi andiamo a dx, andiamo in salita, sempre su in salita e dopo diventa sentiero e stradina sterrata, che ai tempi via spesso e volentieri usata anche dai pastori e che passa anche da dei capanni di caccia. Si rimane sempre su la stradina sterrata (che a la passata edizione avevate fatto in senso di marcia contrario)  e fino a l’innesto con la strada vicinale cementata de le Guine, ecco, giù in ripida e breve discesa e per arrivare su il piano, arrivati al bivio, teniamo a sx e andiamo in direzione di via Garibaldi e di via Leopardi, dove che arriviamo al giardino pubblico dove che stata fatta anche la partenza. Ma poi, da 44 SCATTI, buttate un occhio a l’album de la ludico motoria mandrakata, esatto, quel che gara premiata, che premiano i primi classificati, gli altri, che più furbi del sottoscritto, invece di chiamarla gara la chiamano ludico motoria e finita li. Esatto, per la burocrazia non conta la sostanza, conta quel che scritto sul volantino. Magari a domani vado a sbrodolare di quel che da conoscere di persone e personaggi illustri nativi di questo posto, specie di Volciano, che ai tempi era borgo famoso, più famoso di sicuro di Gazzane e di Roè. 1 ABBRACCIO (mauro)