BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

belmonte running

Buongiorno! Buon 19 Marzo!Partenza li allo slargo di via Muradelli, direzione della vecchia strada, antica strada, già a i tempi de l’Impero Romano (esatto, ai tempi i bipedi erano anche più atletici, esatto, ai tempi la sedentarietà era cosa proprio sconosciuta. Partivano per un viaggio che adolescenti e ritornavano che avevano la barba, una moglie e prole. Esatto, quando in montagna si doveva salire con le proprie gambe, spesso e volentieri si sceglieva la via più breve e anche se più impegnativa. Esatto, la stradina è tratto de la Antica Strada Della Valsabbia, che dalla bassa portava e attraversando la Valsabbia portava verso il trentino) andiamo in discesa e fino a contrada Ronco, girando a dx ci passiamo Chiesa dei Santi Fermo e Rusticosu i piedi a la Chiesa dei S.S. Fermo e Rustico e per andare in salita a fare la strada de la Cocca, che contrada divisa in due dalla provinciale, che ai tempi non ci stava. Se volevi andare a Castello (e don Pietro Boifava quante e quante volte che l’avrà fatta? quando a andare a celebrare la S.Messa li alla Chiesa di Castello di Serle e passando da la Cocca. Ma strada che quelli di Serle, ai tempi, strada che facevano per andare anche a Brescia e passando da S.Gallo e Botticino Sera e Caionvico e S.Eufemia e arrivare dove adesso p.za. Arnaldo. Che frate Arnaldo, altro tipo tosto e che aveva avuto il coraggio di ribellarsi al potere costituito e ben prima di don Pietro Boifava, dove a l’Arnaldo gli era andata peggio, esatto, secoli prima il potere costituito era più repressivo e specie più cruento e cattivo, e a l’Arnaldo, l’allievo di frate Abelardo gli è toccato, da chi predicano il perdono, che l’anno fatto diventare tale e quale, come legna da ardere sul fuoco. Esatto, di chi che avevano più timore, il potere costituito, a quelli e a quelle li bruciavano, ma dopo scrupolosamente averli torturati per estorcere quello che volevano sentirsi dire. Esatto, li bruciavano per due motivi? uno che per non vedere sgorgare il sangue dal loro corpo, ma più che altro e allo scopo che non rimanesse più niente da venerare a chi rimasti in vita e delle stesse idee di chi stato bruciato. Esatto, così come quelli di quella parte predicatori del perdono dovevano venerare le reliquie, vere o false, di chi stati simboli del potere costituito, a lo stesso motivo non potevano rischiare che chi a ribellarsi al potere costituito andassero a venerare le reliquie di chi considerati da loro dei ribelli. Ho iniziato con la vecchia stradina che portava a Castello di Serle, l’ho collegata al ribelle don Pietro Boifava, che sceso a combattere l’esercito austriaco a S.Eufemia e dopo di andare a quel che adesso p.za Arnaldo e a parlare de frate Arnaldo sono scivolato a sbrodolare di Santa Tortura, pardon Santa Inquisizione. Esatto, se le cose sono fatte di quelli del potere costituito sono sempre sante, almeno ai tempi erano sempre sante, mentre se le stesse cose le fanno quelli de l’altra parte sono blasfeme? Meglio mi fermo, chi corre a piedi tanti e tante che corrono a piedi queste cose gli danno fastidio a sbrodolare di ingiustizie gli da fastidio) Ecco che presa la vecchia stradina de la Cocca, facciamo tutta la contrada, e anche Cocca di Sopra e verso la fine di contrada Cocca di Sopra, a l’ultimo bivio, giriamo a sx e per andare a fare via Pianone che poco dopo svoltiamo a dx e per andare a fare un sentiero dentro un bel castagneto, e andiamo a seguire il tracciato che ideato e realizzato da gliValsugana23ragnoli appassionati della mountain bike, e in primis il campione di casa di tal specialità, esatto, Yuri Ragnoli, dove che questi i successi più recenti

2023 – 1°
Dolomitica Brenta Bike Marathon 2022 – 2° G.s. Scott Racing Team Asd 2021 – 1° G.s. Scott Racing Team Asd Campionato Italiano Xcm Casatenovo (LC) 2020 – 1° Asd easy Infinity 2019 – 1° Scott Racing Team 100 Km Dei Forti Marathon Campionato Trentino. Dopo, su bel sentiero immerso in bel e maestoso bosco castagneto facciamo il giro intorno a quel rilievo che conosciuto come el Doss de Pulsiniga e su bella stradina andiamo in direzione del Gasulì. Arrivati li al Gasulì andiamo in discesa asfaltata, brevissimo tratto e giù, arrivati su la strada provinciale andiamo in salita a fare la Antica Strada de la Valsabbia, adesso con pavimentazione distrutta e sconnessa, esatto, l’acqua quando è tanta prende tal strada come un torrente e la sua forza va a movimentare tutte le pietre e i massi che pavimentavano e pavimentano quel che ai tempi una gran bella mulattiera. Serle - I Fanti e la diversitàFuori da la mulattiera ci troviamo a una pozza, dove ci sta il parcheggio dei Fanti e di fronte a la Collina del Fante. Passiamo davanti a la Collina del Fante e andiamo in salita per un breve tratto su la stradina militare e poco dopo secco secchento a dx dentro al percorso di mountain bike e per andare in direzione della strada della Ruchera, dove arrivati su l’asfalto li si vede a come siamo messi a domenica. Come siamo messi per via di meteo, che se brutto meteo, il ritorno lo facciamo su l’asfalto, mentre se che bel meteo facciamo la strada sterrata de la Ghisalba e che passa da le cave. Serle - Arte e gastronomia al BelmonteEcco che siamo vicinissimi a l’arrivo, a che via scegliere lo si decide a domenica mattino. Il ritrovo e il campo gara, siamo al coperto riparati e sulla bella terrazza panoramica del Ristorante Belmonte, che ricordo che Carlo, o meglio dire Andrea, suo figlio, ci offrono un buon caffè. Per quanto riguarda i premi è presto e si mette sul piatto di portata e tenendo conto de le preiscrizioni. Mentre per quanto riguarda l’oggetto ricordo, un bel oggetto, ma che mi piace che rimane sorpresa. ALOHA (mauro)

Termometro guardoni e spiorgnoni ancora in calo, esatto chi a spiare dal buco della serratura l’andazzo del torneo tramite l’intelligenza artificiale di google sono costantemente in calo e anche se la domenica pomeriggio il triplo di scuriosatori rispetto a chi che sono stati a gareggiare. In un mese c’è stato un evidente calo, dimezzati di netto i guardoni, passati da trecento a centocinquanta di domenica appena passata.