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WOW, CE L’ABBIAMO FATTA, SIAMO ARRIVATI IN VETTA AL QUINTO LIVELLO, SIAMO DIVENTATI VERI RUNNER

Con questa puntata andiamo a vedere cosa dice Galloway di questo ultimo stadio della metamorfosi e dell’evoluzione del corridore a piedi. Questa, per Galloway, è la fase della completezza, quella fase che ha raccolto e racchiude tutto il meglio di tutti gli elementi di crescita che ci stanno in ognuna delle quattro fasi precedenti. C’è stata una fusione, la corsetta, l’allenamento, il correre in libertà sono elementi che si sono fusi in un amalgama, quel amalgama che è la nostra vita di tutti i giorni. In questa fase, tutte le cose importanti della nostra vita, siamo diventati bravi e in grado di amalgamarle bene, miscelarle nel modo giusto e appropriato e vedere la realtà della situazione che stiamo vivendo in un tal preciso momento. In questa fase si riesce a dare alle svariate situazioni, e anche di questioni di cuore, la giusta importanza da dedicare a ognuna di esse, che siano situazioni di: rapporti sentimentali, l’amore, la famiglia, i tuoi Pet amici a quattrozampe, gli amici due gambe, il cibo, il riposo, gli hobby, la musica, il lavoro, il sesso, (a proposito, poi è notorio che il sottoscritto sbrodola spesso di sesso, pur senza esperienza diretta sul campo, ma sbrodola solo di cose lette sui libri e come dice il famoso allenatore di calcio, esatto, Mourinho, che dice: chi parla troppo di calcio, di calcio sicuro che ne sa poco) i viaggi, i musei, il running, l’adventure, le vacanze (e chi più ne ha più ne metta, esatto, di più vita ha vissuto) il tutto lo vedete nella loro luce più vera. In questa fase la passione del correre a piedi non prevarica gli altri aspetti importanti della vita di una persona, ne è parte integrante e importante, ma non è situazione prevaricatrice. Quando avete raggiunto questo equilibrio tra le cose importanti della vita, ecco, chi corre a piedi, è arrivato alla fase dell’ultimo e paradisiaco gradino della scala del corridore a piedi (ispirata dalla tesi di laurea in scienze motorie di mio figlio e anche dalla canzone, una delle più belle canzoni di tutti i tempi, esatto, da Stairway to Heaven the Led Zeppelin) Adesso, che siete arrivati su in cima alla scalinata che vi ha portato in paradiso, vi voltate indietro, ma non vedete la fatica che vi è costata a tenere duro, di quello che avete saputo patire e soffrire per fare questo percorso irto e disseminato di ostacoli (ispirata dalla mitica canzone the AC/DC, esatto, la mitica canzone anche colonna sonora del film School of Rock, la mitica It’s a long way to the top Percorrendo le autostrade, andare a suonare un live dopo l’altro Sosta in tutti i pub e anche i più malfamati e suonando il rock ‘n’ roll Facendoci derubare, (pur di raggranellare qualcosa, venire pagati a secondo il pubblico che viene a vederti, ma, tolto le spese. E se tra il pubblico scoppia una rissa, puoi dire ciao alle palanche di quella serata. I primi tempi il pubblico di una rock band, venuta fuori dalla gavetta, ovvero, non raccomandata dalle case discografiche, è come alle gare del Torneo Podistico, esatto, pubblico scarso, pochi partecipanti. La prima volta the Ramones dal vivo, esatto, n° dieci i clienti del pub, i camerieri e il personale erano molti di più degli spettatori. Il Torneo Podistico non solo le prime volte, da be e bella che spesso non si arriva nemmeno a una trentina di partecipanti e se non ricordo male, una volta solo in undici partecipanti, questo, ovvero, la scarsissima reputazione avuta a l’inizio, è quello che ha reso grandi the Ramones, the AC/DC e il Torneo Podistico) strafare, intossicare (un po’ d’aiuto dagli amici, esatto, doping speciale, è cosa normale e anche per una rockstar non solo per gli atleti che stanno a barare) Fratellino spezzato (nel gergo del gioco alla ammalata e al dottore, situazione che può capitare quando la donna sta sopra a l’uomo), possedere, battere (ovvero, dopo il live, farsi una groupie o una del pubblico che ha assistito al live. Quando stai sul palco, le cose sono invertite, sono le belle donne che si propongono e solo per loro interesse personale e anche per finire sulle riviste di spettegolezzi, la pubblicità gratis che si fanno) Vi dico gente, diventare rockstar (runner) è più difficile di quanto sembri E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita, quella che hai preso, se si ha voglia di fare rock’ n ‘roll (è una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita quella che hai preso, se vuoi proprio diventare un runner o una runner) E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita, se si ha voglia di rock’ n ‘roll Se si pensa che è facile fare adventure da una notte Provate a suonare in una band di rock roll (esatto, stessa cosa che organizzare una corsa a piedi? sembra facile?) E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita, quella se si ha voglia di fare di rock’ n ‘roll Hotel e Motel, ti fanno venir voglia di piangere (a volte pensi anche di mollare. Al sottoscritto ciao che una volta è capitato di piangere, che ha pensato di mollare) La ragazza fa la dura vendita, (occhio, alle belle ragazze, ci sta sempre un loro tornaconto dietro a quelle belle e che ti fanno occhi languidi?) la ragione perché (per pubblicità o per palanche, fa lo stesso, è dura vendita del suo corpo) Invecchiare, ingrigire, essere rapinato Sotto-pagato, essere venduto, di seconda mano Ecco come va a suonare in una rock band (è come organizzare corse a piedi? non è tutto rose fiori, un tutto baci e abbracci?) E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita, se si ha voglia di suonare rock’ n ‘roll E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita, se si ha voglia di fare rock’ n ‘roll Se vuoi essere una star del palcoscenico e dello schermo Attento, è dura e violenta E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita verso l’alto, se si ha voglia di rock’ n ‘roll E’ una lunga strada irta e sconnessa e in forte salita se si ha voglia di suonare rock’ n ‘roll Beh, è una lunga strada E’ un lungo cammino, avreste dovuto dirmelo E’ una lunga strada, così lunga strada Però, c’è un però, abbiamo tenuto duro, adesso, lassù in cima, da sopra alla scalinata, ci voltiamo indietro, ma non vediamo più la fatica che ci è costata arrivare fino a lì, adesso assaporiamo solo la felicità. Per dirla come Galloway, IL RUNNER è anche persona felice, oddio, per me, la parola felice, è parola un po’grossa, ma sicuro che, IL RUNNER è persona più contenta di tanti e tante persone che non sanno cosa si son persi assieme alla corsa a piedi. Arrivati fin qui sopra, in cima, in vetta, ecco abbiamo trovato tanto di quel che cercavamo: benessere, contentezza, piacere, e anche se adesso, la corsa a piedi, non è l’unica cosa che ci interessa più di tutto, adesso, la corsa a piedi è diventata come le altre cose importanti e primarie della vita di una persona, non la sola e unica cosa che ci assorbe il pensiero. In pratica, adesso la corsa è diventata una cosa che si fa e senza pensarci su troppo, è diventata come mangiare, dormire, baciare, non sappiamo quando, ma avrà il suo spazio a l’interno della nostra giornata e, se capita quella volta che saltiamo la corsetta o l’allenamento, non sarà isteria, non staremo più in ansia, non cascherà più il mondo, non ci crollerà più il nostro mondo sotto i nostri piedi. E se gli scienziati domani direbbero che la corsa fa male alla salute, accoglieremmo si la notizia con interesse, ma tireremo n’è più e n’è meno, dritto con la oramai nostra e bella abitudine, esatto: corsa, corsetta e allenamento e gara, esatto, attività diventata quotidiana. Solo noi e non gli scienziati conosciamo quello che è stata in grado di regalarci la corsa a piedi: stabilità, serenità, salute, movimento attivo che ci ha portato anche a una grande maturità? (sicuro che nel caso del sottoscritto non si direbbe?) Anche se ci piacerà correre in compagnia, in questa fase, ci piace molto anche a correre da soli, in solitario, perché oltre al movimento fisico, la corsa a piedi stimola anche la meditazione, stimola la pace interiore e stimola la riflessione. (cose che quando pensi solo che alla sportina domenicale?) Fior fior di manager hanno trovato soluzioni a problemi e proprio durante una corsetta in solitario. Solo in questa fase si arriva allo stato dell’arte del correre a piedi, ovvero: essere in grado di combinare con sapiente equilibrio il giusto impegno, la giusta fatica, la giusta resistenza, in poche parole, vuol dire che si è arrivati a conoscenza del giusto allenamento che fa bene per noi, il nostro vestito su misura. (spesso è in questa fase che si ottengono i risultati migliori in gara, perché si è imparato anche a ricorrere alla nascosta e importante energia interiore, che solo pochi sono in grado di tirare fuori, e quelli capaci sono tutti di questo quinto livello. Poi, logico, ci starà anche chi corre a piedi da cinquant’anni, ma avrà imparato poco e niente del correre a piedi) Arrivati di entrare nella ristretta schiera dei RUNNER, vi accorgerete che è il giro quello che vi interessa di più, è un bel giro in posti in mezzo alla natura, nei boschi, (non lo dice il sottoscritto, lo dice Galloway) il piacere della corsa sarà correre in mezzo alla natura, a contatto con la natura, e non più la sportina di categoria, il farsi vedere che si è forti. Ecco, con questa quinta fase, ovvero, IL RUNNER, si chiude anche il capitolo dedicato ai vari livelli di un corridore a piedi. Domani andiamo con un altro capitolo, quello de L’INIZIO dell’adventure del running. (mauro)

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