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W il progresso

w il progresso (ironico) con ciminiere che fumano

Esatto, ieri ho fatto una gaffe, ho scambiato due canzoni. Le canzoni in questione sono COME POTETE GIUDICAR the NOMADI e la canzone MA CHE COLPA ABBIAMO NOI the ROKES. Tutte e due le canzoni parlano della stessa cosa, quella di due visioni di modello di società umana. Non sta a me dire qual’è la migliore visione. Sta di fatto che questo modello di civiltà basato sul consumismo è forse raggiunto al capolinea? Nel senso, che forse non è più pensabile continuare a consumare risorse, territorio, che vuol dire creare immondizia, rendere l’acqua meno potabile, rendere l’aria meno respirabile, mangiare cibo infarcito di farmacia. Adesso, si sente spesso e volentieri parlare di prevenzione, questo per quanto riguarda il Coronavirus (il Coronavirus è percepito come l’uovo oggi) mentre non si sente per niente parlare di prevenzione della salute del Pianeta Terra (che è cosa che nel immaginario collettivo, è cosa percepita come di gallina domani) Prevenire è meglio di curare, sembra scontato, ma è sotto gli occhi di tutti che non è così. La gente, che a l’establishment e per l’establishment non sono persone, ma solo tot numero di potenziali consumatori. Per l’establishment, non esistono le persone, ma esistono solo consumatori, che bisogna far diventare consumator-dipendenti con la martellante pubblicità, meglio se usando la televisione. Ovvero, il bipede animale consumatore, in questo modello di società, è funzionale solo se fa consumismo. Che ripeto, il consumismo è il perno sul quale gira e sta in piedi questa illuminata società. Il consumismo fa girare il mondo del lavoro e girando il mondo del lavoro, esatto, gira anche l’economia. Questa potrebbe essere anche una bella formula da adottare, però c’è un però, in questo modo non ci si può permettere di fermarsi nemmeno 1 minuto, si deve continuamente lavorare e far crescere i consumi, cosa che inevitabilmente porta diversi settori anche alla saturazione. Arrivata la saturazione di mercato e per quel tipo di prodotto fabbricato in catena di montaggio, ecco che, correrà in aiuto la pubblicità, la quale, lavorerà su due fronti. Uno, per far vedere il nuovo prodotto che andrà a sostituire il vecchio, ma che fino a adesso era andato più che bene. Secondo, la pubblicità mostrerà che chi usa ancora il vecchio prodotto, sarà considerato solo che alla stregua di un pezzente. Il fatto che a consumare e consumare, poi si consuma anche qualcos’altro, e le materie prime sono solo la cosa meno importante. La storia del continuare a consumare, porta, e logico, porta con se la sperequazione e le differenze e l’allargamento delle forbici tra ricchi e poveri, le famose caste e categorie, creando anche tensioni sociali, dove i più poveri, viene il momento che prendono decisione, decisione che i più ricchi hanno paura, e che fino a adesso sono riusciti, e bene, a controllare stampando palanche. Ma sarà ancora per quanto? La soluzione di eliminare chi dà fastidio, ovvero, i poveri. Che forse pensano e forse: dove sta il problema, al loro posto faremo fare il lavoro ai nostri bei e fiammanti robot. Poi i nostri pronipoti, per via del evoluzione della specie, riusciranno a respirare anche in presenza di inquinamento e di tanto co2, e con una pastiglietta dentro il bicchiere, riusciranno a bere anche l’acqua inquinata. Poi, con tal nuovo aggeggio, però, bada bene, della tal e famosa marca, altrimenti non è la stessa cosa. La cosa affine a miccare il biscotto è come farlo con brutta fig.A o con bella fig.A, dipenderà dalla marca, e che col tal aggeggio, con le ventose attaccate alle tempie e con gli occhiali speciali, forniti a corredo, ti fanno provare la stessa bella cosa di provare orgasmo come fosse reale, con bella o brutta fig.A, questo, logico, dipenderà dalla marca del tal aggeggio. Questo è il modello che sta alla base della logica dei consumi. Fabbricare e fabbricare h24 aggeggi che danno grande comodità, e poi, dopo poco, sostituirli con altri. E i vecchi aggeggi fabbricati? Esatto, solo che immondizia. Fine prima parte (mauro)

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