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viaggio nei meandri della mente, viaggio tra credenze e riti pagani e tra malocchio, superstizione e sfiga

(e anche storiella di un pupazzo e storiella del potere delle mutandine)

the King Crimson, questa è la copertina del disco dove è incisa la canzone che ho citato nella sbrodolata.
Non è a caso, il 16 maggio è nato il loro leader e grande chitarrista, il mitico Robert Fripp

Visto che a forza di a parlar di eventuale infortunio, qualcosa al polpaccio m’è anche capitato (cambiando terreno di allenamento, passando da sentieri del bosco a asfalto, tre giorni di asfalto, mi s’è presentato dolore al polpaccio che vediamo se sono capace di farmelo passare alla svelta. Il rischio il sottoscritto lo sapeva, però ecco che consiglio che ho sbrodolato, il sottoscritto non l’ha messo in pratica e adesso c’è da vedere di risolvere quanto prima, il problema che mi son creato da solo. Esatto, la colpa solo che mia e di nessun altro, non tener conto dell’esperienza passata poi a volte si paga dazio). Ecco, che cosa è che vanno a pensare tanti e tante runner alle prese con fastidioso problema di infortunio? Esatto, una delle cose che vanno a pensare è che qualcuno che gli vuole male gli ha fatto malocchio. In genere, le persone, e sono tantissime, quando qualcosa va storto, non stanno li a vedere del perché, del perché se la causa è stata nel loro modo di fare sbagliato, (ma quando mai sbagliano) esatto, tanti e tanti e tante e tante a pensare che sono stati gli altri a fare malocchio, a portare sfiga. Mai gli va di pensare se la causa è stata nel loro modo di fare sbagliato, della loro scelta sbagliata, esatto, dal detto: la colpa è sempre altrui, i meriti sono sempre propri. Ma è modo di ragionare questo? ma è modo di affrontare i problemi questo? La superstizione fa parte della natura umana, e specie nello sport, c’è ne sta a quintali. Nel mondo dello sport, molto diffusa la credenza dell’influenza dell’occulto sugli avvenimenti. Tanti gli sportivi, uomini e donne (ho notato che le donne di meno, però quelle poche a questa cosa, che ci sono persone che hanno poteri di danneggiare altri, a questa cosa ci credono di più) a affidarsi prima della gara a gesti scaramantici, di superstizione. Il più classico, il più gettonato di questi segni scaccia sfiga o chiedere aiuto celeste, poco cambia, per chiedere favore alle divinità, esatto, è il classico segno della croce. (l’umanità è stata in balia di se stessa per più di tremila anni e più e molto di più, esatto, migliaia e migliaia di anni senza segno della croce, poi, tutto è diventato un segno della croce, esatto, tante croci. Che bada bene, croci che dovevano salvare l’umanità, e che invece va il contrario, esatto, va tutto e sempre di male in peggio, sia per l’umanità, che per gli altri esseri viventi e sia per il Pianeta Terra, ohè, ma non è che sia la croce a portare sfiga?) Per un calciatore, oltre che la classica croce al collo, e farsi il segno della croce, e tanti per tre volte, (perchè due o quattro non va bene?) per i calciatori è molto d’uso anche toccare il campo di gioco e baciarsi le dita. Altri classici e gettonati gesti antisfiga prima della gara sono: fare le corna, toccare ferro, iniziare la gara con un determinato piede, portare un cornetto, portare collanine o amuleti, infilarsi qualcosa nelle mutande, portare mutande di un certo colore, ecco, tutte cose che hanno il potere di portar buono e di tenere lontano la sfiga. Miriade di oggetti che di volta in volta, e a secondo in che ambiente è cresciuto l’alteta, oggetti considerati veri e propri talismani propiziatori e parasfiga. (spesso è volentieri tra questi oggetti talismani e taumaturgici ci sta anche qualcosa che è appartenuto a una persona cara deceduta) Per il calcio s’è visto qualcuno seduto in panchina, che si dice credente, se visto anche gettare riso e sale, alla faccia del esser credente. Qualcuno inizia ancora il giorno prima o la settimana prima, con il protocollo dei riti propiziatori, con pellegrinaggi e ceri e candele votive dedicate e per chiedere favore a tal santo, e per cosa? esatto, per arrufianarsi il santo o la santa e chiedergli favore di far vincere la propria squadra . Vi ricordate di tal e bravo calciatore, uno dei più forti di sempre, esatto quello che la sua canzone preferita, al tempo, è stata Hotel California, ebbene, sotto la fascia di capitano portava una scritta che doveva portar bene, e poi, non iniziava a giocare se prima non palpava tante volte un pupazzo, in un rituale che doveva portar bene. Che poi, tutte cose che avrebbero dovuto portar bene, ma guarda te, che la partita più importante di tutte, ebbene, ha sbagliato il rigore, e che difficile che sbagliava il rigore. (e questo la dice lunga sul potere dei riti e dei gesti e degli oggetti con poteri scaramantici) Ma scusate, perché una divinità, se siamo tutti figli suoi, perché una divinità dovrebbe fare favori a un figlio e penalizzare un altro figlio? Questa cosa non sta n’è in cielo e n’è in terra. Non potrà mai esistere un genitore, per tanto snaturato, un genitore che preferisca un figlio o una figlia a l’altro fratello o sorella, e anche se magari sono fratello o sorella combina guai. Ma come si fa a pensare che una divinità tifi per una squadra piuttosto che a un’altra. Anzi, come si fa a pensare che una divinità tifi per qualcuno. Ma come si fa a pensare che un atleta invidioso, con la mente o con sortilegi o pagando fattucchiera o stregone, possa stravolgere il destino di un’altra persona, esatto, cosa di poteri occulti senza logica, cosa che non sta n’è in cielo n’è in terra. La causa non è di tal iettatori, non è di tal occultisti, di tal stregoni o di tal fattucchiere, la causa sono le stesse persone, esatto, siamo noi stessi coi nostri comportamenti e col nostro modo sbagliato di fare, che ci danneggiamo, e da soli, e senza bisogno di nessuno. (a farci del bene no, forse noi non siamo capaci, ma, a danneggiarci, siamo bravissimi da soli, non serve che ci vengono in aiuto delle divinità) Facile dare a colpa a gli altri? Sempre colpa degli altri? Non è mai colpa nostra? Uno, uno degli sportivi più grandi di sempre, era solito fare una cosa, ebbene, a poco è servito affidarsi alla scaramanzia. Se a fare scaramanzia si va a finire su un letto d’ospedale, meglio non far scaramanzie. Una coppia, in un gioco di sport di coppia, era solita fare e a procedere a un rituale toccandosi reciprocamente le dita, non si è mai capito perché, non è mai servito a niente, non hanno mai vinto niente di importante, magari qualche torneo da oratorio, ma a livello internazionale non hanno mai vinto niente. Detto questo, i tifosi non sono da meno, anzi, li la fantasia nel chiedere i favori alle divinità e santi & affini, li coi tifosi, la fantasia di rituali è varia e infinita. Ceri e candele, con i tifosi, si sprecano. Tra i rituali più curiosi ci sta anche dar da bere grappa al campo di calcio, avvolti nella bandiera della loro squadra, ci sono tifosi che, risalgono in ginocchio le strade che portano ai santuari, casa di tal Madonna (che anche la Madonna sarà tifosa di qualche squadra? Che gli interesserà il gioco del calcio? Che gli interesserà che la tua squadra vinca o che perda? che gli interesserà farti un favore solo perché sei devoto? esatto, per darti il premio che ti sei meritato e grazie a l’adorazione?) Scelta dei numeri della maglia, per tanti calciatori, è altro campo dove regna la superstizione. Tanti e tanti sono gli atleti e di ogni sport, esatto, anche nella corsa a piedi, e che credono a: negatività, malocchio, jettatura, e per combattere queste cose, che c’è eccome chi ci crede, e per scaramanzia, si abbandona volontariamente o anche solo per copiare, esatto, cosa che ha visto fare a altri campioni e si abbandona alle più disparate pratiche propiziatorie o di scongiuro, esatto, quelle copiate da altri campioni. (Jerry, che ha di tutto meno che dello sportivo, copia e spesso il gesto che faceva Bolt, per cosa? per scaramanzia o per attirarsi simpatia? sai che non lo so) Tutte queste pratiche messe in atto dagli umani, esatto, sono terreno fertile di studio di psichiatria e psicologia. In certi casi queste pratiche diventano veri e propri rituali schizoidi e paranoici (esatto, ispirata da due belle canzoni una è 21st Century Schizoid Man, the King Crimson, e l’altra canzone è Paranoid, the Black Sabbath, che sono le loro più famose canzoni e entrambi visti live a Brescia, esatto, al mitico “Ciambellone” e nel periodo di queste rock band del loro maggior splendore. Bei tempi, e chi usava i gommini, Aids e Coronavirus? esatto non erano ancora nati e se ti capitava l’avventura, e capitava, giù la cerniera e via, e di malattie nemmeno l’ombra, tal malattie sono state inventate dopo. I ragazzi di adesso non sanno cosa si sono persi, hanno guadagnato uno smartphone, esatto, vita in virtuale, ma non sanno, e non sapranno mai cosa si sono persi) In pratica, tanti e tanti atleti credono a una volontà degli altri contro di lui, esatto, quando le cose vanno male, e solo quando le cose vanno male, interpretano in modo occulto tutto quello che non conoscono e non riescono a capire. Da qui che il comportamento di tanti atleti e di tante atlete diventa cosa con caratteristiche Schizoidi e Paranoiche, ecco, siccome questi soggetti credono nella volontà negativa degli altri contro di lui o lei, allora vanno a rassicurarsi e a proteggersi con tal rituali, pagani o no, datela voi la risposta. O è cosa di Benedetta intelligenza? Un allenatore di calcio, usava lo stesso cappotto dalla prima fino a l’ultima di campionato e anche con trenta gradi a l’ombra. Che poi un cappotto o la cravatta gialla di tal altro intelligente, avessero il potere di condizionare la partita, non solo loro due ci credevano, ma anche i tifosi delle rispettive squadre ci credevano. Stessa cosa di quando, ai tempi dei nostri ignoranti antenati si sgozzavano agnelli e capretti o si immolavano vergini bianche a tal divinità, per chiedere favore o per chiedere perdono, esatto, a quei tempi tutto il popolo ci credeva. (però adesso di giovani vergini bianche adolescenti, ma ci staranno? Sta attento Coronavirus che se ne trovano una giovine e vergine, e è abbastanza una, tu sei finito, la immolano, e tu, mio caro Coronavirus sparisci per sempre) Come pratica pagana, la ritualità scaramantica, assume anche pratica magica, che è eredita dei nostri antenati, esatto, quelli che adesso riteniamo che erano ignoranti, esatto, quella di quando i popoli erano ignoranti (perché caro amico che hai scritto il libro, e che sei mio coetaneo, e che sei di Brescia, perché adesso come è che sono i popoli? Per te sono diventati forse intelligenti? Non so, dimmi tu) e sottomessi e impauriti, di quando i popoli potevano essere soggiogati e controllati con paure indotte a arte dalle caste del potere (c’è qualcuno che dice che anche adesso? c’è qualcuno che dice che adesso non è più così?) Se un atleta deve mettersi qualcosa dentro le mutande per far andare a suo favore le cose, ma che uomo c’è dentro gli atleti e gli sportivi? (non sono parole del sottoscritto, ma di uno dei maggiori conoscitori della mente degli homo sapiens) Dai riti scaramantici a passare a chiedere aiuto alla chimica il passo è breve, (se non funziona con le divinità, magari a provare con la scienza? esatto, col talismano del doping?) se ti metti le mutandine di tal colore per vincere la gara o la partita e pensi che questo, che magari hai anche vinto, pensi e sicuro che è stata la forza occulta del colore delle mutandine, a farti vincere la gara o la partita. Poi è altrettanto sicuro che, se la partita l’hai persa, allora pensi che le divinità non ti vogliono bene e ti affidi alla scienza, e per fare un dispetto alle divinità che non ti hanno voluto bene, questa è occasione e scusa per giustificare di andare da l’altra parte, verso la scienza, esatto, nelle cose di chimica spinta, esatto il doping. Ecco che se ti sei rivolto al doping è solo che colpa delle divinità, non è colpa tua, la colpa è delle divinità che non ti hanno ascoltato, che non ti hanno voluto bene, e dopo tutto quello che tu sei stato disposto a fare per la tal divinità. Ecco che a questo punto, ecco che è pronta la scusa: visto che la divinità non mi vuole bene, è solo per forza di cose che sono stato costretto a ricorrere al doping, non è colpa mia, è stata la divinità a costringermi a tale pratica. Spesso e volentieri quelli che finiscono per primi nelle torbide acque paludose e pericolose del doping, esatto, sono proprio i soggetti scaramantici e superstiziosi, esatto, quelli che credono che sono gli altri o le divinità a decidere le sorti di una gara o di una partita. Questo è un argomento, quello della psicologia del l’atleta, è argomento molto interessante. (però sicuro che a tanti è argomento indigesto, e allora al momento non continuo su questo filone) Concludendo, il ruolo dello sport dovrebbe anche essere, tra tante altre cose, oltre che insegnare a portare mutandine di un certo colore, il ruolo dello sport dovrebbe anche essere un ruolo che fa crescere, che fa diventare un ragazzo, lo fa diventare un uomo, ma che uomo diventa con tal e simili maestri che abbiamo nello sport? Alla prossima. (mauro)

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