BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

vecchia a chi?

(in photo una vecchia che adesso ha 94 anni, e nella photo aveva 92 anni. Il sottoscritto nemmeno a vent’anni era capace, ma di sicuro sono tanti i giovani e le giovani con un bel po’ di kg che eccedono che non sarebbero in grado. vecchio, non è questione di anagrafe, è questione di mentalità)

Lo sbaglio più frequente che qualsiasi atleta e di qualsiasi sport e anche del più bravo runner, è quello di interpretare l’allungamento e lo stiramento, esatto, interpretare lo strecthing come se si sta facendo una gara, è facile andare in competizione, e in competizione coi propri limiti, esatto, si va a gareggiare anche contro noi stessi, e per vedere fino a che punto riesce a stirarsi, o sarebbe meglio dire strapparsi? Se poi lo stretching si fa quando ci stanno altri che lo fanno assieme a noi, ecco che nasce subito la gara a chi si stira di più. Logico, più che logico che, l’allungamento è corretto solo se fa bene, sembra logico ma vi assicuro che non è così, ne ho frequentato qualcuno di questi corsi, e ho potuto notare che quella mezz’ora dedicata allo stiramento diventava solo che una competizione tra i partecipanti (bei tempi di quando si frequentava il corso che organizzavamo con Tino, esatto, l’ex parrucchiere di Calcinatello, e a insegnare veniva Luigi, il professore di educazione fisica nativo di … Anni ’84/’85/’86/’, alla palestra delle scuole elementari di Calcinatello. A questo proposito, appena riapre la Palestra California domando a Paolo se ci sta una possibilità di fare 1 ora di lezione di stretching e mantenimento corso riservato agli stagionati, esatto ai pensionati, al mattino, al mattino presto. Qualcosa che fa bene alla salute degli anziani, non è mai troppo tardi per incominciare, istruttore? esatto, il sottoscritto, che tra attestati e esperienza quasi quarantennale, magari qualcosa ne sa. Poi, logico che minimo ci dovrebbero stare una ventina gli iscritti al corso, questo è cosa logica, non si può occupare un salone per due persone). Nel senso che, sai che bravo sono se faccio vedere come mi allungo di molto. Sai che vergogna, se invece faccio vedere che non mi di allungo molto. (a tutti i corsi che ho frequentato, e anche quelli alle palestre comunali di Bedizzole e Nuvolento, esatto, il sottoscritto sempre tra quelli meno mobili e meno flessibili, esatto, di flessibile solo la mente? magari avessi la mobilità e la flessibilità corporea delle atlete e delle donne che ci stavano a quei corsi) Tenere secondi e secondi posizioni e posture extreme che arrecano solo che dolore e niente allungamento, esatto, e per cosa? Anzi, dovete sapere che quando ci sta dolore, ecco, li, quando c’è dolore, i nostri muscoli fanno cosa che va al contrario di quello che vorremmo, esatto, per difendersi dal eccessivo stiramento, invece di allungarsi, sai cosa fanno? esatto, si accorciano, e se vuoi contrastare la resistenza tirando ancora di più il muscolo, devi tirare il doppio, fino al risultato? esatto, fino a risultato sicuro di andare a lesionarti, esatto, la scelta è stata tua. (a parte il fatto che l’unica cosa bella che, meglio che se tirerebbe di più, e più spesso, esatto, se a tirare tanto di più e più spesso sarebbe proprio quella appendice la, esatto, hai capito, peccato però che quella parte la non la fai tirare solo con lo stretching, magari meglio provare con una sensuale e sexy donna? Sai che non ci avevo pensato) Devi capire che, caro atleta e caro runner, che non siamo stati fatti tutti e uguali, nati tutti da uno stesso macchinario di stampaggio industriale, questo il motivo che non esiste l’allungamento quello giusto e uguale e che sia lo stesso che va bene per tutti. Anche lo stretching, come per l’allenamento, è solo che riuscire a confezionare vestito su misura, esatto, adatto a noi, e che tenga conto del nostro corpo e del nostro fisico e del nostro organismo. Non è assolutamente importante vedere fino a dove riuscite a allungarvi. Tanti pensano, se mi allungo tanto così, meglio, ho dei vantaggi, e pensano, allora, più lontano arriverò a allungarmi più vantaggi avrò? e sicuro che pensano questa cosa, però, c’è un però, non è affatto così. Magari fosse così semplice. L’allungamento è cosa e strettamente individuale e personale (non tutti hanno il fratellino delle stesse dimensioni, non tutti hanno il fratellino della stessa lunghezza, non tutti hanno il fratellino dello stesso calibro, non tutti hanno il fratellino che fa schiuma in tot tempo, non tutti hanno fratellino che quando sputa fa arrivare la sputata lontano alla stessa distanza, c’è chi il fratellino tira a 3,15, c’è chi il fratellino tira a 9,45, c’è chi il fratellino tira a mezzogiorno, e c’ anche chi come il sottoscritto segna sempre ore 6,30. E allora che vuoi? vuoi che abbiamo il fratellino che può essere diverso da tutti, esatto, ognuno un fratellino, uno diverso da l’altro, con caratteristiche ognuno diverso da l’altro e, poi pensi che i muscoli invece no? secondo te i muscoli ce li abbiamo tutti uguali? Pensi che le persone tolto il fratellino, tazza per le donne, tutto il resto, tutti i muscoli sono poi uguali, con le stesse e uguali caratteristiche e capacità e per tutte le persone? Sai che non lo sapevo) Questo che, se conosci un po’ di anatomia del corpo umano, ti rendi conto che, se usi un po’ di materia grigia, ti rendi conto del perché non puoi scimmiottare e copiare quel l’altro che fa allungamento vicino a te, ti sembra cosa logica questa o non ti sembra? Secondo te, a cosa serve l’allungamento? Esatto, serve a ridurre la tensione muscolare, l’irrigidimento muscolare, in modo di rendere il movimento dei muscoli più fluido e con meno attrito, esatto, serve per far in modo che, il corpo diventi un po’ più mobile e flessibile, esatto, che poi ti renda anche più sciolti i movimenti quotidiani e non solo in gara. Stretching non vuol dire far arrivare il tal muscolo alla maggiore estensione possibile e anche se ci sta dolore, insistere di più, esatto, è cosa che spesso porta un regalo, un bel regalo che si chiama eccessivo stiramento, e questo, se tutto va bene, perchè più spesso, tirando quando si sente dolore, ci si va anche a procurare una lesione alle fibre muscolari. Esatto, tirando, e tirando in modo eccessivo, sei andato sulla via giusta che porta al temuto infortunio. Grandi maestri di questa salutare pratica, e fondamentale, per mantenere un corpo e un fisico tonico e scattante, esatto, sono i nostri amici quattrozampe. Guardate un gatto o un cane, loro non sono andati a scuola, seguono ancora quello che facevano i loro antenati, fanno spesso una cosa che Madre Natura gli ha regalato di conoscere e sin dalla nascita, esatto, cosa che conoscono per istinto e che fanno perchè gli fa solo che bene (cosa che noi homo sapiens e donna sapiens abbiamo da be e bella perso di vista, questa gran dote ce l’avevamo anche noi, e avuta anche noi in regalo da Madre Natura) esatto, ai nostri quattrozampe nessuno gli ha insegnato il modo di allungarsi, eppure lo fanno bene e nel modo giusto. Senza essere andati a scuola, sanno come fare e fin dalla prima volta, esatto, e senza mai eccedere e a strapparsi, e lo fanno ogni qual volta quando serve e anche più volte al giorno. Avete sentito ancora di un cane o di un gatto che si sono lesionati perché hanno ecceduto nello stirarsi i muscoli? No, di cani & gatti no, però di runner che si sono lesionati facendo stretching, qualcuno e qualcuna li ho anche conosciuti. Beh, ma noi non siamo animali, noi siamo homo sapiens, che vuoi di più dalla vita, siamo gli eletti, gli esseri superiori. Esatto, ci sta sempre, e anche in questo campo, qualche fenomeno che pensa di imparare presto e subito il modo giusto di fare stretching, dopo qualche stiramento farà presto a ricredersi. L’atteggiamento da fenomeno, che è l’atteggiamento migliore per andare incontro a cercato infortunio, risale da una credenza insensata, esatto, tanti e tante che siamo e ancora retaggio di certa cultura, esatto, quella che dice che: senza soffrire non si ottiene nulla (non confondiamo il sudare, la fatica con il sacrificio di sottoporsi a dolore e resistere al dolore e per ottenere migliori risultati. Lasciatela alla pubblicità la storiella che dice: se bella vuoi apparire, almeno un poco devi soffrire) Questo modo di pensare, genera la ..ronzata che, e molti ne sono convinti, che è cosa vera, esatto, quella ..ronzata che dice: se ottengo risultato facendo soffrire un poco il corpo, facendolo soffrire di più, vuoi vedere che ottengo di più. Ma per favore, va be che, la mamma degli imbecilli è sempre incinta, ma come si può pensare che si migliora il proprio stato di benessere fisico continuando giorno dopo giorno a far soffrire il corpo, eppure ci sta ancora nel 2020 chi pensa questo. Esatto, allungandomi non al massimo, allenandomi non al massimo sforzo, ebbene, sono migliorato, ecco, allora se mi allungo e mi alleno il doppio, miglioro sicuro anche il doppio, magari fosse così semplice. Logico, non è nemmeno da spiegare che, tutti i muscoli del nostro corpo svolgono una loro precisa e importante funzione, che se impegnati con adeguato impegno, n’è troppo blando e ne troppo faticoso, si mantengono funzionali e sani e invecchiano più lentamente, cosa che, se invece vengono scarsamente impegnati, esatto, fatti rimanere quasi inattivi, presenteranno difetti di sviluppo, si ammaleranno più facilmente e invecchieranno prima. Sembra cosa studiata a scuola di questi tempi moderni, e invece, guarda te, è cazzata di tal Ippocrate, vissuto ben 450 anni prima di Gesù (allora c’è stato anche chi e anche in tempi ben più antichi diceva cose abbastanza interessanti per l’umanità) Adesso, a margine dello Stretching, vado a sparare un po’ di cazzate riguardo alle persone stagionate, che solo la mentalità industriale visto che sono arrivati a una certa età, li relega ai margini, esatto, che sbatte fuori dal giro, (non come il running&adventue e il Torneo Podistico, che li non son stati sbattuti fuori per colpa di raggiunta vecchiaia, anzi, il contrario, sbattuti fuori per per eccesso di gioventù, esatto, da giovani sbarbatelli pestare i piedi a vecchie cariatidi, che erano e sono decenni e decenni che la corsa a piedi di Brescia e provincia è solo che cosa loro? no carissimi, no vecchi di età, ma di mentalità vecchia quello si, hanno ciao che dimostrato di essere di mentalità stravecchia? esatto) costretti a cedere a mentalità vecchia, e di persone altrettanto vecchie con la scusa di: sei vecchio, (che in giacca e cravatta a comandare sai quanti ce ne stanno, lo sai? ma non è l’età, è la mentalità, che li vedi, anche quelli che anagraficamente hanno poco più di quarant’anni, sono di mentalità industriale, esatto, di un secolo fa. Che poi ci stanno di quelle che le vedrei più come pornostar che come deputate, quella è mia opinione personale, si può ancora esprimere i propri pensieri personali? e anche ai tempi di Coronavirus? sai che non lo so) esatto, vecchio e vecchia come si trattasse di una persona ammalata e contagiosa. Questo avveniva specie nel secolo scorso, perché è da un po’ di tempo che viene rivalutato, e di molto, il ruolo della persona stagionata. Ma era così già da l’antichità, (i nostri antenati avevano molto considerazione degli anziani, dei vecchi, delle vecchie no, le donne anche i nostri antenati non le tenevano in considerazione, esatto, dovevano esser brave e diventar buone solo quando al momento di far contento il fratellino) poi il progresso moderno, la società dei consumi ha dato, della persona stagionata, una immagine di persona che è solo che un peso per questo modello della società consumistica. Esatto, che non essendo il consumatore di qualche decennio prima, quello che praticava shopping sfrenato qualche decennio prima, era di fatto, considerato solo che un peso che gravava sulla società consumistica. Logico che una persona stagionata fa meno consumismo di una persona giovane, nessuno sta qui a negarlo. Ma caro a mentalità industriale, lo sai benissimo anche tu che attività motoria e esercizio fisico mantengono in buona salute e ritardano l’invecchiamento, sicuro che lo sai. Che forse è per questo che vai a ostacolare questa cosa? Vai a ostacolare questa cosa solo che per tuo interesse? esatto, questione di palanche? e per interesse di far fare palanche anche ai tuoi amici delle multinazionali farmaceutiche? Dimmi caro sig. a mentalità industriale, che hai fallito. Il fallimento della tua società a mentalità industriale, che è cosa, giorno dopo giorno, cosa sotto gli occhi di tutti che ha raggiunto il capolinea, che il tempo ha dimostrato che come mentalità ha fallito. Che il tuo modello, quello che dice che: per vivere, c’è bisogno e assolutamente di fare consumismo, di far diventare le persone senza anima, solo individui che istruiti dalla pubblicità, i quali, ipnotizzati dalla pubblicità, nella loro vita devono solo che comperare. Esatto, tot persone, per te, caro a mentalità industriale, per te, tot persone valgono a dire = a tot n° potenziali consumatori. Dimmi te caro amante della mentalità industriale, ma come fa una persona a stare in buona forma fisica, se: le hai costrette a vivere in ambiente metropolitano, esatto, le grandi città. Se hai costretto le persone a acquistare una scatoletta con ruote gommate e solo per spostarsi più velocemente. E per far questo, che sotto sotto ci sta anche lo zampino di far funzionare poco e male, esatto, rendendo insufficiente e inadeguato il trasporto e lo spostarsi con mezzi pubblici? Sai che cosa dice uno che conosce il corpo umano meglio di me e di te messi assieme? Lo sai? No? Allora te lo dico. Borz, dice che: l’esercizio fisico adeguato alle caratteristiche individuali della persona, ebbene, è consigliabile a tutte le età. La scarsa agilità, cosa che, si riscontra spesso nelle persone stagionate, dice che non sono legate al processo di invecchiamento, ma sono problemi causati al disuso articolare e muscolare e alla scarsa attività motoria, esatto, il camminare e il correre, cosa che, se viene abbinata anche a solitudine e emarginazione, ecco del perché è più facile invecchiare, esatto, il famoso mal del vecchio e mal della vecchia. L’ispirazione della sbrodolata viene dal libro: L’anziano e la sua psicologia. Continua alla prossima (mauro)

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