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storiella di come la corsa a piedi nel bosco riesce a…

far cantare l’uccello sotto le lenzuola, storiella di progetto di nuove gare del torneo podistico zona garda occidentale

Questo mondo (più che altro massa di homo sapiens e donne sapiens) è impazzito, alla spasmodica rincorsa al potere, questa corsa al potere costi quel che costi, ha forse fatto impazzire chi sta sopra il trono del mondo. Già mondo che era malato a causa del rincorrere la comodità e le palanche, la corsa spasmodica degli umani di mettere più tante palanche che si può in tasca. Di mettere in tasca cosa non di natura, cosa inventata per giusta causa, ma poi usato per andare al potere, esatto, a ogni imperatore, ci stava sempre nuova moneta, esatto, legioni romane che facevano diventare imperatore chi pagava di più. La storia, anche la storia antica insegna questo, che una cosa non di natura, che i nostri vecchi dicevano non lo becca nemmeno le galline, esatto, le palanche cosa inventata e non naturale, e stampabile a piacimento, è questa la tanto decantata modernità? ma che vai a dire, è solo fotocopia delle brutture del passato. (sbrodolata ispirata da una canzone del grande Giorgio Gaber, uno che, ai primissimi anni di carriera, vista la sua naturale simpatia che riscuoteva presso la gente comune, era diventato uno strumento di intrattenimento de l’establishment, ma che però, a un certo punto della sua vita ha aperto gli occhi e si è ribellato alla ingiustizia, prendendo le difese dei più deboli, degli emarginati, degli ultimi, degli operai) La canzone continua, e continua l’ispirazione. La scuola, ma che maestri pensate ci stanno a insegnare, esatto, quelli che stanno agli ordini e ligi ai dettami de l’establishment, logico che se non rispetti la vecchia obsoleta e stanca e putrida morale che ti inculcano e che serve a l’establishment per continuare a comandare e a avere privilegi, se non stai agli ordini, ti cacciano, rimani senza busta paga e te la fanno pagare. (gli statali devono obbligatoriamente seguire programmi statali, non c’è altra via. Che se poi, fortuna che non è come in Francia, che se cerchi di far aprire le menti, ci stanno quelli nati e cresciuti col paraocchi, che per una idea che gli hanno inculcato da piccoli, trovano giusto ammazzare un maestro di scuola perchè non ha le idee con le quali è stato cresciuto lui. Belle idee, quelle di andare per il mondo a ammazzare le persone che non la pensano come te. Però, carissimi, già l’avevate fatto con un vecchio prete, molto anziano, e che non era in grado di difendersi, è questa la vostra forza e coraggio? lo sapete che nel Bronx ci stanno tanti, ma tanti che non ti dico, che non hanno la vostra idea, perchè, mi domando, dove è che sta il vostro coraggio? solo con gli indifesi e gli inermi? facile fare i coraggiosi con gli inermi, andate nel Bronx a fare stragi, dopo magari cambierò opinione anche di voi) Da sempre, e sin dal tempo dei faraoni, guai andare contro l’establishment. (però, il grande Mosè, anche lui come il Signor G, a un certo punto si è ribellato, e che Mosè, era secondo solo al figlio del faraone, esatto, aveva tutti i privilegi, si è ribellato, è andato a cercarsi guai e per difendere uno schiavo, la forza di combattere l’ingiustizia. Di queste persone ce ne stanno poche, qualcuna l’ho anche conosciuta. Invece qualcuna di queste persone, per prendere le difese dei più deboli l’anno anche ammazzata di botte) Però, che vita è, la vita che devi fare quello che ti comandano gli altri e solo perchè stanno nei cieli, sul trono o nelle stanze alte e nelle stanze dei bottoni di comando? Che vita è dove uno sopra a disporre di tutti i privilegi e gli altri sotto a piangere la loro triste esistenza da operai poco gratificati e mal pagati, sfruttati. (esatto, tipo gli ex schiavi di Egitto dei faraoni, che si conosce il faraone della piramide ma non il nome degli schiavi che sono morti nel tirarla su a mano, a suon di frustate. Che vita è, vivere nei privilegi quando il popolo se la passa male. Ma secondo voi, non sarebbe più bello un mondo dove si vive felici in mezzo a altra gente felice. Carissimi, siamo tanti, noi del popolo siamo tanti, esatto la maggioranza vince, non fate come i vostri nonni che si sono fatti ammaestrare dalla televisione. Sbrodolata sempre ispirata da un’altra canzone del signor G.) E solo perché sono al potere hanno forse diritto a tutto, di fare e disfare a piacimento? Se non si trova dentro di noi di spezzare questo sistema, questo status quo, non potrà mai nascere un nuovo rinascimento della umanità, un rinascimento che porta fuori dal più buio medioevo, nel quale siamo ripiombati, un rinascimento dove al centro ci sta la persona, l’uomo e la donna, così, semplicemente come li ha voluti Madre Natura, e non più homo sapiens e donna sapiens. Il nuovo rinascimento deve mettere la persona, l’uomo e la donna semplici al centro della vita, e non il potere e le palanche al centro e sopra a tutto. Non pensate male, sempre ispirata dalla canzone di Giorgio Gaber, e da un medico, un medico che il sottoscritto apprezza più di chiunque altro, di questo settore della medicina. Non fatemi mettere il nome. Un uomo e una donna nuovi, questo sicuro che daranno vita anche a uno sport nuovo, rinnovato, sicuro uno sport che dove la lealtà sta al primo posto, alla faccia di De Coubertin. Uno sport dove anche la sconfitta fa parte del gioco. Uno sport praticato indipendentemente da palanche e sponsor e cassetto tavolo iscrizioni. Qualcuno dice che siamo ancora in tempo a cambiare rotta, mentre ben conoscete che da be e bella che, il sottoscritto dice: da be e bella che dice che abbiamo oltrepassato il punto di non ritorno. Di bello che non ci indovino mai e nemmeno una volta. Detto questo, però, per la legge delle probabilità, ci sta sempre una prima volta e in tutte le cose, speriamo non sia in questo caso. Purtroppo, il mondo è diventato un vero e proprio circo, e quando il trapezista sbaglia la presa e cade e magari si fa molto male, ecco che subito in pista scendono i clown a sdrammatizzare (televisione). Esatto, non ci sta nessuna differenza con quello che capita alla società, è ne più e ne meno, il show must go on del circo. (lo spettacolo deve continuare) Esatto, ci sta il morto, che non sono le persone, il morto è l’economia, e ecco che, velocemente, i proprietari del circo mondiale danno ordine di stampare carta moneta e di darla a chi si sente danneggiato, e in pompa magna lo comunicano agli organi di informazione, televisione e prima serata in primis. Esatto, un modo di tener buoni, in modo di far sopire i malumori. Sono vecchio, questo sistema di usare televisione e palanche l’ho già visto anche a cavallo anni ’70 in altra nazione, non fatemi mettere il nome. Visto che ho parlato di vecchio, ecco che mi viene ispirazione e quella di sbrodolare di vecchi. Carissimi, millanta volte che il sottoscritto ha sbrodolato che fior fior di medici vanno a dire che chi pratica la corsa a piedi invecchia molto più lentamente di un sedentario. Ma questo medico, va a dire che, studi alla mano, che chi corre a piedi, il fondo, le gare trail in mezzo alla natura, con ossigeno più buono, di qualità migliore, invecchia più lentamente anche di un mezzofondista e che si allena in pista in città. Se poi la città è la mia città, una delle più inquinate in Italia e in Europa, come sarà la storiella? Ma poi, basta prendere le classifiche delle gare del Torneo Podistico, e vedi che sono tanti quelli di 50’anni che battono quelli di 30’anni. Ma poi, ci sta anche il forte atleta della bergamasca che di anni ne ha più di 60. Esatto, che quando va male, fa terzo posto assoluto. Non fatemi mettere il nome degli atleti. Le classifiche ci stanno, esatto, però mi dite che dalle classifiche non si vede l’età, esatto, l’età non si vede, vecchi di anagrafe, giovani di corpo e di spirito. Diciamo che anche il corridore a piedi nel bosco invecchia, è la legge della natura, però, se va di pari passo del sedentario per quanto riguarda l’anagrafe, non sta così, per niente così, per quanto riguarda l’età biologica. L’invecchiamento di organi e muscoli, fase caratteristica nei sedentari, nei corridori di corsa a piedi nel bosco, questa fase naturale della vita subisce un rallentamento, di più, una frenata. L’età biologica di un 50/60 enne che corre 1h al giorno nel bosco, non ha nulla da invidiare a l’età biologica di un 20/30 enne sedentario al bar o sul divano a rimaner imbambolato allo schermo dello smartphone mentre guarda il nuovo porno e intento a trastullare il gingillo nelle mutande e per le donne, esatto, accarezzare la gattina. Anzi, spesso e volentieri i muscoli e gli organi di un 50’enne che si allena nel bosco, sono messi meglio, e specie l’uccello, messo meglio, molto ma molto meglio di quello di un sedentario 20/30enne. (che magari servirebbe una donna a provare e a confermare se si o se no? Si può ancora sparare cazzate? Sai che non lo so, spero di si, che anche se brutto periodo, si possa ancora sparare cazzate. Sai, adesso, di questi tempi, sono molto permalose le persone. Magari mi avvisate, che faccio presto a imbavagliare la tastiera del computer) Vi ricordate di quel medico che quando i suoi pazienti gli si rivolgevano per curare la malattia de l’uccello che non cantava più sotto le lenzuola, esatto, il medico gli diceva di uscire a correre e di fare 10km al giorno di corsa lenta, il famoso jogging. Diciamo che la corsa aerobica è il toccasana per muscoli e organismo, e anche per l’uccello, per preservarli il più possibile da l’invecchiamento. A questo proposito, le ripetute, con la produzione di acido lattico, se da una parte migliorano la performance sportiva, da l’altra parte inducono a un invecchiamento più veloce rispetto a chi pratica corsa lenta. Esatto, meno produzione anche di radicali liberi, molto ma molto dannosi per la salute, oltre che, sostanze di scarto in grado di facilitare l’invecchiamento. Ricordatevi che il papà dei trailmanrunner italiani, a 60’anni o giù di lì, senza mai aver fatto ripetute, metteva in fila dietro di lui runner molto più giovani e anche di 20/30 anni. Sedentari, niente è perduto, si può diventare dei corridori di corsa a piedi a qualsiasi età, ci sta chi ha iniziato dopo che sono andati in pensione e hanno vinto dei campionati italiani di corsa a piedi. Ci sono esempi di chi ha iniziato a 70’anni e a 90’anni corre ancora, e questo anche di donne. Ma di questo avevo già sbrodolato, se volete saperne di più andate a l’archivio sbrodolate e cliccate la sbrodolata: vecchio a chi? Detto, questo, la salute val di più di qualsiasi coppa, anche la coppa più bella al mondo, non vale un briciolo di quel che vale la salute. Carissimi vecchietti e vecchiette, non andiamo a strafare, non fate come il sottoscritto, voi, compratevi un cardiofrequenzimetro, poi, usate la formula 220 meno i vostri anni, ecco il risultato è la frequenza max dei battiti che potete far raggiungere al vostro cuore, state attenti a non superare tal max. Non scherzate, la salute val più di una sportina. Caro runner di 60’anni, per te sarà così (220-60=160 max battiti del cuore) L’allenamento più bello per te, caro amico e amica 60’enne è arrivare a correre 1h a 140 battiti, (la famosa target zone) correre 1h al giorno nel bosco a 140 battiti, nel giro di pochi mesi, ringiovanisci sicuro degli anni. Se non conosci i boschi, va nel parco, più fuori città è, meglio è. Oppure se hai pazienza, quando si riapriranno, e se riapriranno le gare di corsa a piedi, per te sono stato a trovare giri nel bosco sempre più stupendi, magnifici giri, che solo farne uno sei ringiovanito e ringiovanita di 1 anno. In questo ultimo periodo sono stato a fare giri, tanti giri dalle parti delle montagne del lago di Garda occidentale (che sai che quasi quasi il prossimo anno di gare facciamo solo colline e montagne e lungolaghi del lago di Garda, in questi tre mesi ho trovato di fare almeno una trentina di gare, gare nuove, gare stupende. In special modo nella zona Foresta Garda Occidentale, nome proprio dato dalla regione. Ma anche Salo’, Villa, Cunettone, Manerba, Maderno, Gardone Riviera, gare tutte nuove più che stupendi giri, magnifici giri. Questo che magari a Antonella gli dico di aggiungere Foresta Garda Occidentale. Organizzatori, quelli che già organizzate gare in tal posti, il Torneo Podistico, con la sua 70’ina di partecipanti non vi porta via nulla, non vi porta via commercio, non prendetevela a male, non è per rompere i ..oglioni, è solo per far contenti i miei aficionados partecipanti. Che poi, già lo sapete, tanto, i miei aficionados, se seguono il calendario del Torneo Podistico, alle vostre gare difficile che partecipano. Anche perché le gare del Torneo Podistico sono le gare più nuove, che non hanno mai fatto, portano con se il profumo della fresca novità. E forse anche perchè che sono più a buon mercato? gli stessi giri più o meno ma a più buon mercato? Ecco, magari quello che frena che vengono a partecipare a qualcuna delle vostre, è anche il costo cartellino iscrizione che ci sta a qualche vostra gara. Detto questo, sono solo una 70’tina di partecipanti media gara e la metà senza visita medica, di sicuro che il Torneo Podistico non va a rovinarvi commercio, poi, ci si può sempre mettere d’accordo, facciamo magari gara lo stesso giorno, dividiamo le spese equamente, e quando il Torneo va in pareggio, il resto del cassetto rimane tutto a voi. Esatto, tipo come avevamo fatto con la gara di Muscoline: Caminada sota la tor de Muscoline. Sai, non non votando nei posti dove facciamo gara, magari abbiamo, troviamo più paletti, le regole dovrebbero essere uguali per tutti, però, l’esperienza passata dice di no, che se sei del posto è facile e tutto fattibile, se non sei del posto tutto diventa difficile e più spesso impossibile. Purtroppo, la legge dei due pesi e delle due misure, che pende sempre a favore di chi vota in tal posto, e penalizza chi, a organizzare, non è del posto) Alla prossima e altro argomento. -continua- (mauro)

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