BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata su il pericolo imminente che hanno messo in guardia gli studiosi del Pianeta terra (far viaggiare la mente e non le astronavi?)

Il Pianeta Terra è un sistema a ciclo chiuso, dove il tutto è basato su un precario equilibrio, dove il rinnovamento delle situazioni favorevoli a l’ambiente hanno ritmo molto lento, ma se ci si mettono gli homo sapiens e la donna sapiens e adesso che sono arrivati anche gli omini verdi, che consumano tutto più in fretta, come la mettiamo? che consumano voracemente suolo e fonti di sostentamento, che homo sapiens e donna sapiens e omini verdi consumano 100 volte più in fretta di quello che Madre Natura riesce a rinnovare e ricostituire e rimanere in equilibrio precario, dimmi tu se bisogna essere ricercatori o di essere scienziati se questo modello di società di vita sul Pianeta Terra se potrà continuare ancora a lungo a rimanere in equilibrio precario. Certo, se da ignoranti avremmo accettato le leggi di Madre Natura, (a 8 miliardi di infestanti bipedi non ci saremmo e di sicuro già arrivati e nel 2030 arrivati a 9 miliardi di bipedi infestanti, e Covid 19, e suoi fratelli che di sicuro nasceranno a breve, tal coronavirus permettendo) se da ignoranti non si sarebbe andati, violentando, di non andare a frugare nella intimità di Madre Natura, di non andare a scoprire tutti i suoi segreti, magari saremmo ancora ignoranti? Ignoranti si, ma con vita più semplice, senza mamme e papà che, diventata la vita sempre più difficile di vivere, di che, non trovano altro, e per risparmiare anche ai loro bimbi la tragedia che è diventato il vivere da intelligenti, che non trovano che la soluzione finale, di abbandonare questo intelligente mondo e portando con loro i loro bimbi, esatto, la cosa che amano di più di tutto e solo per risparmiargli di vivere su questo Pianeta Terra reso sempre meno vivibile in modo semplice. La colpa? esatto, dei scienziati, dei ricercatori, dei experti. Ma è una vita semplice quella dei nostri giorni? la vita da formica dei nostri giorni moderni, è questa la vita semplice del modello di società che con tanta intelligenza continua sulla malefica via de lo sviluppo al consumismo? Vai su un ponte di una tangenziale, ci vuole poca fantasia a vederci dentro il via vai, avanti e indietro, tale e quale a delle formiche. Esatto, l’unica differenza sono le scatolette di latta e plasticone e con ruote in gomma e che dal .ulo gli esce del fumo che odora di morte. Ma come si fa a non capire il perchè di tal genitori costretti a un gesto extremo, abbandonati da tutti e specie dallo Stato, dove lo Stato costringe i suoi sudditi a legge della jungla d’asfalto, dove solo i più forti sopravvivono a questa spietata legge del sviluppo al consumismo, dove nei casermoni, alveari di bipedi di città, la parola solidarietà non è parola che hanno nel loro striminzito vocabolario, dove anche la comunicazione è slang digitale su uno smartphone, lontano anni luce dal contatto umano. Questo che vedo in tal genitori, quelli che non vedono un futuro per i loro figli, che pensano che con quel extremo gesto d’amore, di alleviare sofferenze future ai loro bambini e bambine. Ma lo Stato è spietato, deve guardare al bilancio, deve salvaguardare non la vita, ma di salvaguardare il PIL quello si. Di sicuro che non sono i banchieri a esser costretti a gesti extremi, quelli vivono in un altro mondo, un mondo dorato pieno di agi e privilegi. Banchieri che costringono moralmente a fare a taluni genitori, di compiere un extremo e grande gesto d’amore, e per non costringerli a far vivere ai loro bambini e alle loro bambine, di andare incontro a una esistenza difficile in questo mondo diventato intelligente, intelligentissimo. Però, non tutti chi ha studiato la situazione, non tutti gli experti sono per uno spietato modello di civiltà inventato da ricercatori, scienziati e experti che hanno voce in capitolo sulle cattedre della televisione. Esatto, ci stanno anche gli studiosi, quelli mai invitati in televisione (aggeggio rovina famiglie? Aggeggio rovina rapporti sociali umani? Aggeggio che serve di ammaestrare il popolo pecora? Aggeggio che serve a far digerire di stare il popolo pecora rinchiuso nelle gabbie dello zoo che son diventate le metropoli? Esatto, ditemi voi a che cosa serve a gli umani la televisione? a cosa serve? forse per vivere felici? o serve come una droga giornaliera e per evadere dalla realtà? Che la felicità vuol dire vedere sullo schermo starlettine labbra rosse e tacchi a spillo e i loro finti tira e molla amorosi, si è bella vita da vivere questa, incollati a la televisione e a innamorarsi della vita degli altri? specie reali e starlettine labbra rosse e tachi a spillo? si, sai che non lo sapevo che era questa la vita che eravamo venuti al mondo sul Pianeta Terra. grazie di avermelo insegnato. Un popolo televisivo pecora, che non di prendere in mano il loro destino, ma di appassionarsi a la vita degli altri, attori, starlettine labbra rosse e tacchi a spillo e saga royal family. Ma che bella vita che è questa. Che poi, a l’aumentare dei canali della televisione di pari passo sempre più difficile di vivere, e sempre meno socialità, e sempre meno felicità, dite di no? La televisione è una brutta e malefica bestia, è la Mantide di noi popolo cavallette divoratrici di storielle tv. Ma della televisione magari quando la musa verrà a trovare il sottoscritto e le prossime notti, forse una sbrodolata che spara cazzata proprio e tutta sulla televisione, la malefica e paralizzante televisione) Ma ritornando a gli studiosi fuori dal coro de l’establishment, esatto, quelli che considerati dalla televisione dei non experti, e che la televisione dice al popolo pecora di stare attenti alle bufale di tal non allineati experti contro. Solo l’establishment non spara cazzate? (esatto, ai tempi, l’establishment considerava Cristoforo Colombo, era considerato uno strampalato che sparava cazzate. Per l’establishment, Galileo Galilei, era uno che sparava cazzate) Che, detto questo, gli experti contro, che strano, però questi invisi experti contro nel loro campo qualcosa conoscono, ehm no, tanto che conoscono. Ecco, gli studiosi, quelli non di parte, quelli non pagati dalle multinazionali e dai capitalisti e dagli industriali, esatto, sto sbrodolando degli studiosi con onestà intellettuale, esatto, quei studiosi solo con occhio alla realtà, che non studiosi prezzolati in vendita a chi paga di più. Ebbene, tal studiosi per amore della realtà, per farsi capire, fanno un esempio che più chiaro di così. L’esempio è un esempio in scala ridottissima. Esatto, la famosa storiella in scala ridottissima della storia de l’isola di Rapa Nui, esatto, in scala ridotta di quel che quella tal isola in scala ridotta situazione attuale del Pianeta Terra. Ecco che di questa storiella che magari l’Alberto divulgatore scientifico televisivo, se vuol davvero bene a questo Pianeta Terra, meglio di lasciar perdere di storia di mummie e di pratica sessuale del leone, e di sbrodolare anche del perché di Rapa Nui ridotta com’è ridotta adesso. (e questo, di ricordarlo almeno 1 volta a l’anno) Ecco che, non il sottoscritto, adesso, faccio copia incolla di storiella di Rapa Nui e vado a sparare cazzata degli studiosi, che l’establishment ritiene studiosi che sparano cazzate. Copia incolla di un’interessante e chiara semplificazione di come funziona un sistema chiuso n equilibrio precario, è quella di vedere l’affascinante ipotesi di ricostruzione della storia di Rapa Nui. Rapa Nui, meglio conosciuta come “Isola di Pasqua“, con una superficie di 166 km2, è il più isolato pezzo di terra abitabile. Si trova nell’Oceano Pacifico, ad oltre 3200 km ad ovest del continente più vicino (il Sud America). Rapa Nui è famosa per i giganteschi monoliti raffiguranti volti umani – i Moai – di cui l’isola è piena. Attualmente Rapa Nui è priva di alberi e ci sono poche specie animali, mentre, secondo gli studiosi, in passato l’isola era rigogliosa e con caratteristiche adatte ad ospitare una civiltà in grado di costruire (e trasportare e erigere) i pesantissimi Moai. In pratica si suppone che gli abitanti dell’isola avessero sfruttato le proprie risorse ben al di là del limite di sostenibilità dell’isola. E, una volta superato il limite, hanno probabilmente iniziato ad intaccare il “capitale” delle risorse, ossia a mantenere invariati i propri consumi semplicemente attingendo alla comunque abbondante presenza di alberi, piante, animali, in misura superiore alla capacità riproduttiva del sistema ecologico. Questo comportamento ha portato al progressivo depauperamento dell’isola e, una volta raggiunto il “punto di non ritorno”, la lotta per la sopravvivenza ha portato alla distruzione di tutti gli alberi e all’estinzione di molte delle specie animali che popolavano l’isola, rendendola praticamente inabitabile. Proviamo ad immaginare le nostre città come tante Rapa Nui (dite che non succederà mai, che l’immondizia la porteremo su altri Pianeti? che le risorse le ruberemo a altri Pianeti? sicuri?). E proviamo a fotografare l’evoluzione storica, nel corso dei millenni e a confronto con gli ultimi 50 anni, a confrontare il consumo di risorse e del consumo del suolo. Negli ultimi anni in Italia il consumo del suolo è aumentato drasticamente. E il suolo è un bene fondamentale per la nostra esistenza e per il nostro benessere. Il suolo agricolo consente la produzione degli alimenti necessari al nostro sostentamento. Nei paesi occidentali l’impronta ecologica, ossia la quantità di territorio necessaria per garantire i consumi e gli stili di vita, è già superiore alla carrying capacity – la capacità di carico – del nostro pianeta. Se tutti consumassimo come gli statunitensi non potremmo essere più di 700 milioni. (esatto, se le nazioni, il loro popolo consumasse tanto come consumano adesso gli intelligenti occidentali, il volume e le risorse del Pianeta Terra, per rimanere in precario equilibrio, al massimo, di continuare a questo ritmo di consumismo, non ci dovrebbero stare di più di 1 miliardo di bipedi infestanti, ma purtroppo siamo già arrivati a 8 miliardi) Per fortuna consumiamo un po’ meno e, soprattutto, ci sono popoli che consumano pochissimo. (che dovremmo solo che ringraziare questi popoli, che gli occidentali hanno puzza sotto il naso) Ciò nonostante, al livello dei consumi attuale, il nostro pianeta è già insufficiente. Già adesso, come a Rapa Nui, stiamo attingendo al “capitale“, rischiando di compromettere la sopravvivenza del Pianeta Terra. Il limite l’abbiamo già raggiunto? no, l’abbiamo da be e bella che superato, nonostante la sostanziale iniquità della distribuzione della ricchezza e delle risorse. Girando per il territorio, è sotto gli occhi di tutti che tanti capannoni e tante fabbriche chiuse e dismesse e fatiscenti, degrado ambientale, che però, visto che costa di più ristrutturare, gli industriali comperano campi e via a la malefica opera di cementificazione e asfaltatura. Che dopo altri 50’anni, esatto, pure questi capannoni adesso nuovi e queste nuove fabbriche, nuove di trinca, di logica, di realtà, che diventeranno, tra altri 50’anni, solo che cosa vecchia e inservibile, che però ha consumato i campi, dove solo nei campi è possibile trovare sostentamento in equilibrio ambientale. Questo gioco però, il gioco dello sviluppo economico, porta solo in una direzione, che a continuare a rubare i campi a l’agricoltura e per costruire capannoni, esatto, riesci a immaginare a come è che diventerà? Carissimi, tagli un albero e ne pianti uno piccolo è regola che ci dovrebbe stare anche con capannoni e fabbriche e case, prima di andare a rubare campi, e per sempre nuove colate di cemento, perché non obbligare di riciclare l’esistente cementificato e però diventato vecchio? Ci stanno aree industriali completamente esposte al degrado ambientale, rifugio di degrado di società degli umani, sotto gli occhi di tutti il fallimento della società basata sul sviluppo al consumismo, e specie in Italia, nazione vocata a l’arte, vocata al bello, dove il turismo l’industria che dovrebbe diventare la più importante e trainante. Che in contrasto col degrado industriale del territorio. Lascia perdere l’acciaio, che cosa vuoi andare a produrre se siamo senza materia prima, (che vuoi stare in concorrenza di mercato senza avere materia prima, che devi dipendere dalle nazioni e devi comperargli materia prima e per produrre acciaio, questa è intelligente economia? sai che non lo sapevo) logico che Italia non starà mai in concorrenza di mercato se non possiede materia prima. La materia prima de l’Italia è la sua storia del passato, è la sua stupenda posizione geografica, è il suo territorio, i prodotti della sua terra. Ma che vuoi? vuoi attirare i turisti e far bella mostra dei gioielli del territorio? e anche se sul territorio a due km da tal gioielli ci stanno cumuli di immondizia e il degrado di capannoni fatiscenti sta colonizzando il nostro bel paese? oddio, bel paese è spararla grossa, diciamo ex bel paese. Che cosa è che vuoi produrre, che cosa vuoi fabbricare, quando ci stanno nazioni asiatiche che la manodopera costa venti volte di meno che in Italia. Che batate bene, non gli asiatici a diventare come noi occidentali intelligenti, noi intelligenti a diventare asiatici, a capirla. (che poi sono vicino a chi asiatici in America a essere presi di mira da tal stupidi americani buoni a nulla. La colpa, se in Italia la colpa è degli italiani buoni a nulla, in America la colpa è degli americani buoni a nulla, a capirla. Dove il sottoscritto, qualche amico asiatico ce l’ha anche avuto, e che a tal amico asiatico deve, e per riconoscenza, solo che dirgli grazie, specie a Simon, esatto quello del mitico ex brand di elettronica di consumo: marca Simsonik. Che non è l’unico asiatico, e al periodo del negozietto, che devo dirgli solo che grazie) Stessa cosa de l’experto di economia che entrato nel bar, al bancone del bar, dove vicino ci stava l’acquario dei pesci rossi, vede un asiatico che con dito immerso ne l’acqua, ordina ai pesci e questi eseguono. Gli dice: fate le capriole e loro i pesci a fare le capriole. A questo punto l’experto di economia, va li da l’asiatico e gli dice, e entusiasta e con trasporto, gli dice: lei è un genio, lei ha poteri e bla bla bla. Ecco che l’asiatico, gli dice, ma no, lo sanno fare tutti, l’intelligenza umana è di più di quella dei pesci, la nostra intelligenza umana, è superiore a l’intelligenza animale e specie di quella dei pesci, questo che li possiamo ammaestrare. L’asiatico beve il thè e va via. Ecco che, l’experto in economia, si guarda in giro, vede aria pulita, nel senso che nessuno li a guardare, e ecco che, esatto, anche l’experto di economia anche lui immerge il dito ne l’acqua de l’acquario dei pesci rossi, ma toh, si spreme le meningi, ma i pesci niente, anzi, dopo due minuti inizia l’experto in economia, con le labbra, lui, l’experto in economia a boccheggiare tale e quale ai pesci. Logico che gli industriali vanno a produrre e fabbricare in tal nazioni asiatiche a irrisorio costo di manodopera, e il sottoscritto dice: meno male che gli industriali vanno via da l’Italia. (in futuro sarà, diventerà solo che stata fortuna? chi vivrà vedrà) L’Italia, secondo parere che però vale zero, esatto, il parere del sottoscritto vale meno di zero, però, e si si può sparare cazzate anche in tempo di Covid 19, esatto, opinione personale, l’industria de l’Italia, non sono le fabbriche, l’industria de l’Italia sono il suo territorio e la sua storia di millenni. Sono i suoi prodotti, le sue montagne, i suoi mari, i suoi laghi, i suoi boschi, questa è l’industria italiana da export e che nessuna altra nazione possiede così bella (che però ha già iniziato a perdere di valore e grazie a il degrado ambientale). Dove, la storia del mondo, la maggior parte, è legata a la storia de l’Italia, dove nessuna nazione possiede tanta storia antica, specie di arte, archeologia, di usi e di costumi. Quando vedo che in America, dove sembrava impossibile di vivere, di creare economia e fatturato, ebbene gli americani, con fantasia, ci hanno inventato Las Vegas, a buon intenditor poche parole. Però, se quando i turisti arrivano in Italia e vedono immondizia accumulata ai bordi delle strade, fabbriche fatiscenti e in degrado, aree artigianali dismesse, dimmi tu che bella immagine di bel paese. Che niente questo, che spesso e volentieri al turista venuto a passar la vacanza, già solo a avere targa di altra provincia, esatto, gli ciulano l’auto, gli ciulano il portafoglio e gli ciulano pure la moglie. Esatto, dimmi tu se questo vuole ancora poi ritornare in Italia a passare le vacanze. Ispirata da un fatto vero, da Domenico, il mio ex vicino del mio ex negozietto di ponte san Marco. Che andato a passare weekend in tal città del sud, andato in auto, dopo una visita alla città, lui e la moglie, ritornati sul posto dove avevano parcheggiato l’auto, esatto, l’auto targata Brescia, che era sparita. Poi, ritornato a l’hotel, dove aveva lasciato la moglie e lui andato a far denuncia alla stazione di comando dei carabinieri, al ritorno, in camera aveva trovato la moglie con uno dei camerieri, esatto, anche il motivo del divorzio. Ma niente questo, sparito anche il borsello coi documenti, e mi fa, fortuna che avevo tirato fuori dal borsello il portafoglio. Carissimi, se l’Italia ha 100 volte meno turismo di quel che potenzialmente potrebbe ospitare, esatto, la colpa è proprio del popolo dei italiani, e lo Stato dove è che è? Altro mio cliente del negozietto, sentendo la storiella, fa, sai che quando sono stato in vacanza a un isola del sud est asiatico … la vendevano anche l’oro sulla spiaggia, ma nessun problema, ci stavano le guardie, e bastava una occhiata delle guardie perché il venditore smettesse di importunare il vacanziere. Esatto, in tal posto, qualche persona, poche e rare, qualche persona la vedevi senza dito e qualcuno senza mano. Ma è civiltà che si debba arrivare a questi sistemi di deterrente e solo per tutelare il turismo, ma siamo italiani o siamo ladri? o è la stessa cosa? (questa l’idea che tanti hanno degli italiani, fa male dire questo, specie se l’esempio lo da la politica italiana. Ispirata da la canzone di Venditti, In Questo Mondo Di Ladri) Inutile che adesso tutti i partiti nel loro simbolo inneggiano a l’Italia, e con tanto di logo del Tricolore. (ma sicuro che tra un paio d’anni il Tricolore sostituito da logo bandiera Europa, e tutto per imbortolare alle prossime votazioni. Esatto, non più italiani, che in politica, che situazione diventata forse di vergogna? tutti i politici a dire che meglio che diventare sudditi de l’Europa, esatto, perchè solo lì in Europa che si stampano le palanche e noi italiani bravi a mettere mano fuori a chiedere elemosina? esatto, sempre e n’è più e n’è meno come i secoli passati? sempre le palanche a comandare e non la politica a comandare) L’Italia, quella a parole, quella del bla bla bla parlamentare, non è purtroppo la realtà, i politici sono scollati da la realtà di vita che costretti i sudditi. Cari omini verdi, cari homo sapiens, care donna sapiens, voler bene a l’Italia? allora è di non farla diventare una pattumiera, ma, di farla ritornare con acqua pulita da bere al ruscello, di ritornare a respirare aria buona, in mezzo a un mondo che costretto a vivere con mascherina sulla faccia. Esatto, una Italia, di diventare come un bel centro benessere, ma più in grande, molto più in grande. L’argomento mi affascina, a domani. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.