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sbrodolata della comodità e del bello dello shopping

…solo che piffero in bocca a la mentalità industriale e esca e per attirare merluzzi e sardine nella rete. Storiella del perchè avevano perso, un genocidio della mentalità del rispetto a Madre Natura

Tutti diventano bravissimi venditori quando entra in negozio chi vuol assolutamente comperare. Esatto, la stessa cosa di quando a metà degli anni ’60 ci stava lo scontro tra le due visioni di modello della società, cosiddetta, società civile. Facile che ha vinto la visione della ricerca della comodità, trovami chi non gli piace la comodità. Però la comodità è cosa dettata da l’impulso egoistico delle persone, non è scelta dettata da l’aver usato la materia grigia, e se usata, usata però male, senza una visione più lontana di un palmo dal naso. (che poi dimmi dove sta il civile quando non si vuole nemmeno fare 100mt. con le proprie gambe. Una società che preferisce le rotelle alle gambe, sei sicuro che questa è civiltà? e che invece non è altro per dar modo alle fabbriche di produrre aggeggi e che diventeranno l’anno dopo solo che immondizia? esatto, oramai siamo entrati in un tunnel dove difficile uscirne fuori e senza farsi male. Che in futuro di farsi male, molto male. Che però è di dire grazie ai nonni che negli anni ’60 avevano applaudito a questa pandemica scelta. Non è che mai nessuno ha colpa delle brutte situazioni. Che solo il sottoscritto gli è stata fatta pagare la colpa della sciagurata gara in Maddalena. Comodo questo? esatto, l’establishment mai nessuna colpa, quando brutte situazioni, ecco, ecco pronta la scusa, esatto, quella pronta a dire: ma chi è che lo poteva prevedere? nessuno lo poteva prevedere) Dove sta la civiltà quando si sputa dentro nel piatto di Madre Natura, che a forza di sputare nel piatto dove si mangia, è di logica e per forza di cose che arriva il giorno che dentro al piatto ci troverai solo che sputo. Carissimi, non confondiamo la civiltà con la ricerca spasmodica della comodità. Dove, i merluzzi e le sardine per primi a voler di rincorrere la comodità. Che merluzzi e sardine, cresciuti fin da piccoli di avere visione (per il sottoscritto il peccato originale de l’umanità) che chi meno suda, davanti a gli altri è persona intelligente. Logico e è sotto gli occhi della realtà che, la comodità è magica esca per attirare merluzzi e sardine dentro nella rete e fare buona e grassa pesca. Esatto, sempre e ancora un fatto di immagine, quella immagine che traspare dalla pubblicità televisiva, dove si pubblicizza di tutto e solo per andare a dire che tal aggeggio e futuro rifiuto, ma che rende però la vita comoda, e chi se ne frega delle nuove generazioni. Esatto, la pubblicità televisiva, solo che una grande sinfonia di televisione e giornali e riviste e influencer tacchi a spillo labbra rosse e unghie lunghe decorate, che insieme e di concerto che vanno a decantare la comodità dei tanti aggeggi (che poi però diventano immondizia dopo poco. Che per via che per forza di cose è serpente che si mangia la coda, che si deve sempre e ogni anno acquistare modello nuovo e buttare quello vecchio che ancora non si era guastato) e delle tante medicine, viste tali e quali a una bacchetta magica. Esatto, quando a quei anni c’è stato di prendere direzione, con il trucco di mandrake della pubblicità, buon gioco ha avuto la mentalità industriale di vendere la storiella di un futuro pieno di comodità. E voi che pensate? Esatto, rimasti solo 1 su 1000, i rispettosi di Madre Natura, a non farsi ipnotizzare e a non farsi sedurre di quel che si andava a dire progresso, logico che sono stati eliminati (il progresso è ben altra cosa, il progresso è la parità, è le pari opportunità, è eliminare le disuguaglianze, è abbandonare la situazione di privilegi dati dal posto e dalla famiglia che una persona gli è capitato di nascere, il progresso è ben altra cosa, non di sicuro la comodità, che la comodità allarga la forbice tra ricchi e poveri, sempre più tanti più poveri e sempre ricchi a diventare ancora più ricchi. Ricchi che però, si dicono che sono Cristiani. Esatto, dove che i potenti giurano su La Bibbia. Una vecchia e vetusta storiella che per la scienza è solo che farlocco grande libro, sbugiardato in tutto e per tutto dalla realtà. Che si dicono Cristiani e però con le armi in pugno difendono la Cristianità, dove Gesù aveva rimproverato Pietro, il suo discepolo prediletto che gli aveva ordinato di mettere via la spada. Esatto, adesso ci stanno quelli con le armi in pugno che si dichiarano Cristiani, disattendendo però, in tutto e per tutto gli insegnamenti del l’altro grande libro, esatto Il Vangelo. Il Vangelo, che per i veri Cristiani, ma è ammissibile per Il Vangelo che ci stanno dei veri Cristiani ma anche ricchi? ricchi? Se si, sarebbe solo che controsenso. Dove Il Vangelo, per i veri Cristiani, è di obbligatorio di seguire e per non andare, una volta che morte terrena giunge a chiamarci, di non finire a l’Inferno. Non sono storielle del sottoscritto, sono storielle della Chiesa? Che strano però, la Chiesa da 1800 anni è stata e sempre e ancora adesso nei palazzi del potere governativo. A gli inizi in proprio, e adesso mandando ai posti di comando uomini a chi gradito dalla Chiesa. Esatto, questo ancora adesso nei paesi della Cristianità e specie in Italia) Ecco, la comodità, la comodità come specchietto per le serlode, le allodole? No, la comodità è la grande rete che ha modo di pescare tanti e tanti merluzzi e tante e tante sardine. Da stolti, di vedere solo il guadagnare di sudare meno, di portare a casa più tante palanche per poi andare a fare lo shopping (esatto, la mentalità del consumismo e con la quale sono stati cresciuti dalla mamma televisione e sin da piccoli) Il bello dello shopping, questo è stato un bel piffero magico nella bocca dei incantatori della scuola della mentalità industriale (che in soli dieci anni, la potenza dello shopping, aveva spazzato via quel che restava della mentalità contadina prima e allo stesso tempo cancellato del tutto anche la mentalità montanara) Però, caro della mentalità industriale, facile vendere quando ti trovi chi vuol a tutti i costi comperare. La mentalità industriale, furbescamente, per dare modo di far partire il cosiddetto volano del consumismo, hanno iniziato a stampare palanche e a distribuirle ai lavoratori, aumentando il salario in busta paga, quella busta paga che si beccava in fabbrica. A frotte i contadini a lasciare i campi e per entrare in fabbrica. (per dire, anno 1960 popolazione mondiale 3 miliardi di abitanti bipedi, in dieci anni poi, cresciuta di 1 miliardo ancora e poi più che raddoppiata in soli cinquant’anni. Dove a questo ritmo si festeggerà i 10miliardi tra poco più di 70’anni. Però e è proprio per questo motivo che sono nati una serie di problematiche che i decantatori de lo sviluppo al consumismo, con materia grigia notoriamente poco performante, nel senso di poco avvezzi di ragionare su distanza di anni, figuratevi su distanza di decenni e figuratevi su distanza di secolo) Esatto, la continua crescita demografica, assorbiva completamente la produzione degli aggeggi fabbricati in tal fabbriche. Era un giro virtuoso, il giro virtuoso de l’incantatore, il bipede dispensatore di comodità. Esatto, la mentalità, quella conosciuta anche come “la visone di vita di Ford”, l’inventore della catena di montaggio. Visione che diceva: aumentare la paga salario ai operai, farli lavorare in fretta e per produrre sempre più a basso costo, basso costo che gli permetteva con la busta paga che beccavano, in 1 anno di cambiali, di girare anche loro sulla auto che loro fabbricavano. Questa mentalità, per certo establishment, mentalità che ritiene valida ancora adesso, però adesso, adesso, qualcosa di questo ragionamento si è andati a constatare che era ragionamento completamente sbagliato, esatto, presi dalla euforia della comodità, non ci si è soffermati a vedere l’altra faccia della medaglia della comodità. Allora, intanto che c’è stato impressionante aumento demografico, era anche facile vendere tutto quello che si fabbricava. (e quando ci stava a volte ristagno, si stampavano palanche e si aumentava la paga salario ai lavoratori e per dargli modo di fare ancora più tanto shopping. Scusate è sotto gli occhi di tutti, se nel 1960 la popolazione mondiale era di 3miliardi e ci stavano n°30miliardi di pezzi di carta moneta circolante. Che dopo cinquant’anni, popolazione di 7miliardi, ebbene, ben n° 21miliardi di pezzi carta moneta circolante. Se questo non è fatto lampante che sta a dire che si può stampare carta moneta come e quando si vuole, che altro esempio volete che vi faccia. Devo tirarvi fuori ancora la storiella di quando ci stavano gli Imperatori? Però ci sta un però, quando circolano tanti pezzi di carta moneta, esatto, meno valgono, e per tenere alto il valore della carta moneta, notoriamente che se ti trovi nel deserto o nella jungla, dove non ci stanno negozi, le palanche non ti danno sopravvivere e portarla fuori, nel senso che le palanche non le beccano nemmeno le galline. Detto questo, per tenere alto il valore della carta moneta, esatto, una volta erano i Re, quelli che vi piace vedere i servizi su tal casa reale sulle reti di …iaset, dopo sono stati, scusate il giro di parole, dopo sono stati gli Stati a tenere alto il valore inventando le tasse. Nel senso, ti do con una mano le palanche, poi, con l’altra, con le tasse, te le vengo a prendere, io Stato, con l’altra mano, me le vengo poi a riprendere dalla tua tasca. L’argomento è un po’ lungo da sbrodolare, per forza è da fare a puntate) 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

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