BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata che va sparare cazzate su l’argomento prediletto del sottoscritto, esatto, la libertà di pensiero.

che ispirata, caro pagani, da una canzone di guccini, dio è morto. Adesso data l’età, sto alla finestra a guardare e sto aspettando e finalmente di vedere una generazione capace di una rivolta pacifica, la tanto amata rivolta senza armi e senza violenza. il tipo di rivolta che ci ha fatto vedere gandhi a liberare una nazione dalla schiavitù della corona(virus?)

Ma da quando che si aveva iniziato a capire che l’informazione non la raccontava del tutto per filo e per segno di come invece i fatti reali? di come era invece la realtà? Di quando è che qualcuno, aprendo gli occhi, stava vedendo che i mass media, telegiornali, giornali e televisione, i loro racconti, la loro narrativa era solo che mistificazione dei fatti e a secondo di come faceva comoda al suo padrone del giornalista? quello, esatto, quello che faceva paga fine mese al giornalista. Quando certa parte di bipedi ha iniziato a grattarsi e ad avere allergia nel sentire e leggere le storielle del l’informazione de l’establishment? In Italia eravamo a cavallo degli anni ’70, e grazie anche a Fernanda Pivano, che ci raccontava e ci parlava de l’America, non quella della informazione comunicativa narrativa ufficiale, che già dal ’63 o giù di li, in America, era nato un nuovo modo di vedere le cose, di approfondire le notizie. Poi questa è bella, se è narrativa ufficiale sono sempre notizie, se è realtà del fatto, di dire la verità. Ma c’è ancora qualcuno che crede alla storiella della verginella di pelle bianca, che a dover essere immolata, e detto da informazione di Stato, per ingraziarsi gli Dei. Son passati millenni ma poco è cambiato, lo Stato, le comunità, anche se cambiato il vestito, la pelle è ancora quella, quella che solo certa informazione ufficiale a dire di essere la verità, e il gregge, il formicaio, l’alveare e il popolo bue, a crederci. Stesso fatto, ma raccontata storiella non da informazione ufficiale, ecco che, se sono notizie che non vengono da quella campana ma da altra campana, sono solo bufale. (e allora? a chi credere, è difficile, molto difficile, perchè entrambe le informazioni non sono libere, ma sono di parte, l’informazione libera non esiste, esistono le persone di libero pensiero, ma l’informazione libera non esiste, non può esistere. Poi, c’è stato un momento chi, se la sono presa a morte coi giornalisti, i cosiddetti anni di piombo, ma questo è terreno pericoloso, però magari e solo di striscio, domani qualcosa di quei anni vado a sparare, non pallottole come a quel brutto e tragico e insensato e insulso modo di far sentire la propria voce, da una parte l’informazione sbagliata, da l’altra parte lo sbagliato e non tollerabile di sparare alle gambe a chi metteva nero su bianco un pensiero, condivisibile o non condivisibile, ma inaccettabile che se non pensiero condivisibile di sparare alle gambe. Che poi, guarda te, quelli che sparavano alle gambe e non solo, venivano da quella parte che diceva: non sono della tua parte, però mi batterò fino alla mia morte e perchè tu sia libero di esprimere il tuo pensiero in pubblico. Ecco, venivano da li, predicavano bene, ma razzolavano male, molto male, il far del male a intere comunità e a tante e tante famiglie, e anche e in primis ai loro genitori. Quello è stato un gran brutto periodo, e anche se brutto terreno, domani una qualche piantina voglio provare a piantarla. Poi, non serve andare in piazza con le corna in testa e pitturati con i colori di guerra, ma Gandhi, non vi ha insegnato proprio niente? Andando a far tumulti in piazza è solo il gioco che vuole l’establishment, la scusa di accorciare ancora di più la catena delle libertà. La protesta è sempre quella pacifica quella che apre le menti, non la protesta violenta, ma la disubbidienza pacifica. La disubbidienza di Gandhi, di incrociare le braccia e di non creare PIL, dove tutti solidali a aiutarci un con l’altro chi in difficoltà, ma incrociare le braccia, vuoi vedere che poi le multinazionali costringono i governi a cambiare, perchè se si fermano tutti i piccoli, che tutti i piccoli, tutti gli operai e operaie e gli impiegati e le impiegate e i piccoli imprenditori, tutti però a abbandonare l’egoismo e il tornaconto personale e per due mesi andare al Pane Quotidiano, e non più a fare acquisti, crolla il loro mondo, quello di …azon, col …zzzo che il prossimo anno è ancora il più ricco de mondo se più nessuno acquista aggeggi inutili. O siete drogati di aggeggi. Quando con tre panini e una bottiglia di acqua al giorno puoi campare. Non resisti due mesi a questa vita? senza fare acquisti per due mesi, vedi come cambiano le cose, e se cambiano. Diventerebbe un riscrivere le regole e non più la legge della jungla di pesce grosso mangia pesce piccolo, dove le multinazionali a papparsi le piccole imprenditorialità a conduzione famigliare . I ricchi, se nessuno gli fa da servo, e più nessuno che non glie la fanno trovare comoda e pronta, i ricchi, non son capaci nemmeno di tagliarsi e di imbottirsi un panino, vedi come fa presto a cambiare la politica dei governi. Ma vedo che purtroppo a tanti, anzi, quasi tutti, da Gandhi nulla hanno imparato. Difatti si lamentano in piazza e dicono per il pane, ma purtroppo è per la ricarica dello smartphone. Carissimi, le rivoluzioni non si faranno con le canzoni, ma non si fanno e di sicuro con le armi e la violenza. Il sottoscritto qualche capello bianco ce l’ha, agli anni di piombo aveva vent’anni, di narrativa qualcosa conosce. Gandhi il suo pacifismo ha liberato una intera nazione dalla schiavitù, la violenza in piazza ha solo sostituito un carnefice con un altro carnefice. Tutti al Pane Quotidiano a fare la fila, non di 1km, ma di 20km, poi vuoi vedere come cambia la suonata? lo vuoi vedere a sciopero dello shopping come cambia la suonata, Non dirmi che non sei capace di stare due mesi a tre panini al giorno e 1 bottiglia di acqua e di resistere a non fare ricarica. Tutto il mondo social crollerebbe di colpo, sai che bello che chi a guadagnare coi social a vederli prender paura. Esatto, non fai niente di male, se tutti, tutti però, se non si usa più lo smartphone per due mesi, vedi il mondo a cambiare, eccome che cambia. O è come aveva detto John Lennon? che voi stare due mesi senza il consumismo non ci sapete stare) Dove la furbata è stata appiccicargli, e insegnare ancora alle elementari, che chi a pensare così, solo che dei Contro, nati sballati, fallati, e bacati di materia grigia. Esatto, non vi dice niente di aver battezzato chi suona l’altra campana Controcultura, e Controinformazione. Non di dire, l’altra campana a suonare, ma far diventare una cosa di guerra chi prospettava i fatti di vederli da altra angolazione. Esatto, di andare a definire chi non allineato, un Contro a la unità della comunità, dei disubbidienti a minare la stabilità della comunità. Poi, se per comunità si intende un gregge, un formicaio, un alveare, ecco che da questo punto di vista si capisce l’establishment. Carissimi, c’è poco da fare per difenderci dalle notizie, sia che sono da una parte o che sono da l’altra parte. Difficile di non bere tutto giù, bere giù come fosse .oca .ola, e specie, se il tutto quello che raccontano e mistificando le storielle, quello che ci versano da bere i prezzolati giornalisti. E dopo, tal narrativa ufficiale (c’è una bella differenza tra giornalisti e prezzolati giornalisti che esprimono il proprio pensiero. Rolling Stones, non la mitica rock band, esatto, il giornale musicale. Il direttore di tal rivista musicale, un giorno telefona a Lou Reed, e gli dice: ciao Lou, senti, sono a chiederti un favore, se a tempo perso, magari, mi butti giù anche due pagine di argomento che vuoi, e Lou risponde, va be se è per farti un favore, lo faccio ben volentieri. Lou, gli spedisce le due pagine, il direttore le prende in mano e inizia a correggere il pensiero e a modificare, taglia di qua modifica di la, ne esce un bel pezzo, un gran bel articolo. Ecco che il direttore, rispedisce a Lou il suo pezzo e modificato, per farglielo firmare. Lou, lo legge, poi prende in mano il telefono e gli telefona al direttore di tal rivista musicale, gli dice: ciao, sono Lou, senti, a proposito de l’articolo, senti, visto che che l’hai tagliato e modificato e ricucito come che hai voluto tu, senti non capisco che mi avevi telefonato a fare, visto che quello che mi hai dato da leggere è il tuo articolo, il tuo pezzo e non quello scritto da me, scusa, che sei venuto a rompermi i ..oglioni a fare? Te lo facevi tu e finita li, o ti faceva comodo sbattere in copertina magari, ben in evidenza in copertina contiene anche articolo di Lou Reed? Scusami questo che è il tuo di pezzo, firmatelo tu, e non usare il mio nome, e amici come prima. Carissimi, non tutti sono come Lou Reed o come Pier Paolo Pasolini. Servi si nasce, se non sei capace d’altro, rasseganti a fare il servo, la tua pagnotta quotidiana è assicurata)  Detto questo, a cavallo anni ’70 si era capito che i giornalisti non erano persone libere, che avevano al collo la catena della busta paga di fine mese, dove che temevano il bastone del padrone, e che per avere la carota mensile in busta paga, resettavano il loro cervello e installavano la app del loro direttore di giornale, e il quale, a sua volta se l’era resettato e per farsi installare la app del padrone del giornale. Questo che a cavallo degli anni ’70 nasce quel che in tono e termine dispregiativo, chiamata la CONTROCULTURA e CONTROINFORMAZIONE. Ai tempi, tali movimenti ispirati di persone della cultura, come unico mezzo per far vedere il fatto anche da altro punto di veduta, erano costretti, a quei tempi passati alla storia come il primordiale periodo del “mediattivismo”. Esatto, dove si ciclostilavano in proprio dei fogli e poi distribuiti personalmente e a mano, durante le varie manifestazioni pubbliche in piazza e in strada, e a cavallo anni ’70 ce ne stavano di manifestazioni in piazza, eccome ce ne stavano. Esatto, non confondiamo con sardine e merluzzi. In genere il filone della Controcultura e della Controinformazione si incentrava sul denunciare la censura imposta da l’establishment al pensiero non asservito agli organi di potere: specie al potere politico e potere economico. Dove che i mass media tradizionali e tutti in mano a questi due poteri, vanno a dire, e vedi la pubblicità, che non si doveva star a farsi influenzare dalle bufale, le famose fake news di organizzazioni nate solo che per creare disordine e instabilità. Poi, lo capite anche voi che come la stessa cosa adesso, il potere quello tradizionale in mano al potere politico e al potere economico, sono di mille volte più potenti di una informazione senza mezzi. Dove è facile per l’informazione de l’establishment, con la forte e fortissima pubblicità di propaganda, far passare per bufale e fake news anche la verità, e questo grazie proprio ai prezzolati experti, di far passare per fake news tutto quello che non fa comoda a l’establishment, e questo grazie a gli experti e grazie agli scienziati e grazie a la scuola. Dove Magari sempre meglio rinfrescare anche con la storiella de la canzone di Bennato Edoardo, esatto, la canzone In Fila Per Tre. Dove per l’establishment, che sistema governato da la politica, ma di più da l’economia, va a dire che, chi va a screditare l’informazione de l’establishment, esatto, sono solo che delle persone in malafede, vedere il male ovunque, dei visionari che gli manca una rotella, esatto, solo che COMPLOTTISTI. Questo è quello che pensa l’establishment, il potere della politica e il potere de l’economia, e invece voi che come la pensate?  Questa cosa mi fa pensare a una risposta che aveva dato Dario Fo RIP a un giornalista, e che a questo tempo di Covid 19 attuale più che mai. Negli anni ’70 in Italia saltavano in aria treni e stazioni ma non ci arrendemmo alla paura, se lo avessimo fatto, se ci fossimo chiusi in casa, se avessimo sospeso gli spettacoli, avrebbe vinto la strategia della tensione. Adesso bisogna fare lo stesso. Dopo cosa è che va a dire la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI? Esatto: Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Chissà se men in black sono al corrente di tal articolo, spero di si. Detto questo, che argomento la libertà di pensiero è mio cavallo di battaglia prediletto, la sbrodolata continua anche domani e a sparare, non pallottole, ma solo che cazzate su questo argomento. Intanto, termino la sbrodolata con la canzone simbolo che fa vedere il vestito confezionato ai sudditi dai sarti de l’establishment. Presto vieni qui, ma su non fare così Ma non li vedi quanti altri bambini? (e bambine) Che sono tutti come te Che stanno in fila per tre Che sono bravi e che non piangono mai E’ il primo giorno (di asilo) però domani ti abituerai E ti sembrerà una cosa normale Fare la fila per tre, risponder sempre di sì E comportarti da persona civile Ehi! Vi insegnerò la morale (ma quale?) e a recitar le preghiere (ma quali?) E ad amar la patria e la bandiera (la patria e la bandiera delle ex fabbriche italiane che sono state costrette dagli italiani a fare fallimento e a chiudere, e a creare invece che PIL, di creare conseguente perdita posti di lavoro e disoccupazione, è forse questo, caro establishment politico/economico, il tanto amore di patria e di bandiera che ci hai insegnato? Sai che non lo sapevo) Noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori (esatto, gli italiani, hanno inventato il telefono e la radio, ma non confondiamo, non siamo più quelli di una volta, adesso siamo moderni, dimmi che smartphone hanno inventato gli italiani di adesso, dimmi che social hanno inventato gli italiani di adesso. Cara bella e sexy influencer, devi solo che dire grazie a gli stranieri se fai camionate di palanche coi social, perchè con l’inventiva de gli italiani di adesso patiresti la fame. La fortuna tua i social e gli italiani e specie le italiane, che ti ammirano, e voler solo che copiare il tuo life style, che ti seguono e ti copiano come che tu sei l’oracolo) E discendiamo dagli antichi romani E questa stufa che c’è basta appena per me Perciò (voi complottisti e te mauro) smettetela di protestare E non fate rumore quando arriva il direttore Tutti in piedi e battete le mani Ehi! Sei già abbastanza grande Sei già abbastanza forte Ora farò di te un vero uomo Ti insegnerò a sparare, ti insegnerò l’onore

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