BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata che va a vedere le scelte sbagliate che ai tempi erano state fatte

abbagliati dal miraggio, che invece gli experti dicevano cosa che più bello non si può. Che strano, più ci stanno experti a sbrodolare, più si va a vedere che dopo dieci anni diventa tutto il contrario di quello che andavano a dire di bello, che di colpo tutto il bello non ci stava, che è rimasto solo che il brutto, più brutto di come era prima

w la deforestazione per impiantarci dentro gli allevamenti intensivi, che quelli si che fanno fare tante palanche alle multinazionali e in nero anche a tal presidente?

Causa piacevole intervallo di Training Company, esatto, allenamento quotidiano in compagnia, la sbrodolata quotidiana è leggermente stato postato in ritardo sul tempo usuale. Detto questo, la sbrodolata è ispirata di aprire la finestra su come eravamo e come siamo diventati. Il modello di aver fatto scelta di società a su tempo consigliata, esatto, consigliata dagli Experti, che modello basato sullo sviluppo del consumare quanto più si può di risorse del Pianeta Terra, di fabbricare quanti più e inutili aggeggi, questo che hanno fatto diventare la vita degli Homo Sapiens e della Donna Sapiens, nella situazione attuale. (perché quando devi e magari in prossimo futuro, che forse dovrai sopravvivere in situazione particolare, esatto, la plastica mangiala tu se sei capace. Che magari riesci a sopravvivere e a portarla fuori mangiando i prodotti della terra, ma di sicuro non riesci a campare mangiando solo che pastiglie e pillole, esatto, mangiando solo che la chimica industriale. Ci stavano e ci stanno ancora e forse, e non solo in Amazzonia, tribù che non conoscono nemmeno cosa è il pane. Ma non per molto ancora, visto che tal presidente di dire a il resto de l’umanità di farsi i ..zzi suoi, e che a nessuno deve metterci il naso se lui da autorizzazione alle multinazionali del cibo in scatola e del fast food, e degli allevamenti intensivi, di autorizzarli, dopo che ha magari preso palanche in nero? di autorizzarli a tagliare piante e alberi della foresta amazzonica, considerata tal foresta millenaria, il principale polmone del Pianeta Terra. Che magari, spianare la foresta, in un prossimo futuro posto molto adatto per far atterrare le astronavi della Regina Aliena? Che il loro pane, quello di tante tribù sparse nei più remoti angoli del Pianeta Terra, e anche le tribù che vivono nella foresta de l’Amazzonia, che il loro pane, esatto, sono il anche “legno”. Esatto, arbusti, che da grandi diventano veri e propri alberi e piante, che quando sono appena appena grandicelli, li triturano,  della fibra di tal piante ne fanno una poltiglia che il loro organismo riesce a digerire e riescono a vivere. Esatto, sani e forti, e senza l’acqua nella bottiglia di plastica che sta nel frigo, e pensa te, che vivono anche e ci riescono, esatto, a vivere anche e senza la televisione e anche senza problemi di stress causati dalla piovra della burocrazia. Mentre a la domenica, no, la domenica è giorno di festa, tal tribù, si concedono un lusso, si concedono il cibo della festa. Esatto, alla domenica, al villaggio e tutta la comunità riunita, grande festa a pranzo e a cena, mangiano gli insetti che hanno catturato le donne e i bambini e le bambine durante l’intera settimana. Questi qua, queste tribù qua, sono migliaia e migliaia di anni che sono sopravvissute in questo modo e senza l’uso della ruota, e sopravvissute senza la chimica. Solo adesso che hanno problemi, solo di adesso che con lo scomparire e distruggere la foresta, hanno dei problemi, stanno scomparendo dalla faccia del Pianeta Terra. Esatto, da quando sono arrivati gli Homo Sapiens e la Donna Sapiens, esatto, quelli dalla pelle bianca a mentalità industriale, quella che guarda solo il profitto de l’attimo e senza di pensare minimamente a le generazioni future, di però, pensare tanto e solo alle palanche, di come distruggere il Pianeta Terra e per loro e unico interesse personale. Non è difficile indovinare che fine faranno tal tribù, che a ruota chi seguirà nella fase che porta a l’estinzione della vita sul Pianeta Terra? perchè da be e bella che il sottoscritto che va a dire che da be e bella che si è oltrepassato il punto di non ritorno. Ci vorrebbero ancora quelli dai capelli lunghi? ma molti più però questa volta, che in pochi, ai tempi avevano fatto finire anche la guerra in Vietnam. Non i Presidenti, non il Papa, ma erano stati quelli dai capelli lunghi a far finere la guerra in Vietnam, cari ragazzi e care ragazze, questo non dimenticatelo mai. Non tutti hanno delle colpe de la situazione attuale che si è venuta a creare e proprio a causa del malefico consumismo. E le tribù de l’Ammazzonia? esatto, non sbagliate, faranno la stessa fine dei nativi americani. Che non dimenticatelo, che agli “indiani”, il vaiolo glie l’avevano regalato proprio quelli della pelle bianca. Esatto, regalandogli le coperte degli ospedali, le coperte che erano state infettate da quelli malati di vaiolo. E conoscere un po’ la storia de la bipede umanità?) Che adesso, e in soli e solenti 60 anni di sfrenato fabbricare per fare consumismo e schiavi della comodità, tutto quello che si è fabbricato in questi ultimi 60 anni, è cosa che non sta n’è in cielo n’è in terra. Diventato un vivere in mezzo alla sporcizia, di respirare aria sporca, di bere acqua inquinata, esatto, di vivere forse una vita senza futuro? vivere un tanto al sacco?  costretti per mancanza di futuro sereno, costretti solo di guardare l’attimo del presente e senza pensare 1secondo al futuro. Questo è quello di dove ha portato questa deleteria pratica di andare a consumare e sempre in modo più tanto, e molto male, le risorse del Pianeta Terra. (dove la regola, sarebbe stato, di piantare seme di giovane pianta al taglio di pianta vecchia?) Adesso, c’è da dire che, in questi ultimi dieci anni c’è stato e ci sono chi inizia a stringersi il loro .ulo e dalla paura che il futuro diventerà brutto bruttento e anche per loro? Ecco, sono quelli che adesso vanno a dire che l’energia rinnovabile, che l’economia circolare, esatto, adesso sono quelli che vengono visti come persone con grande visione. Ma non per rivendicare qualche merito di quelli ai tempi che coi capelli lunghi. Ma dico a voi ragazzi che, già nei primi anni ’60 ci stavano tanti di quelli coi capelli lunghi, a dire che, di stare in guardia del pericolo che si stava a andare a incontrare e di portarci in casa. Che mettevano in guardia che ci stava un branco (esatto, le multinazionali, il braccio armato della Regina Aliena) molto potente di Homo Sapiens e Donna Sapiens e a mentalità industriale, che andava, e andava in branco a stuprare Madre Natura. Esatto, cari ragazzi e care ragazze, quei tipi che mettevano in guardia del pericolo erano però considerati, ai tempi, considerati degli indietro. Anche se dopo soli 60’anni, esatto, adesso ci sta chi fa palanche e considerato avanti e solo perché dice le stesse cosa già dette da quelli dei capelli lunghi e già 60’anni fa. Allora, chi erano quelli che avevano più tanta visione, e non solo a un palmo di naso, e non solo di avere visione di gioco di vedere e solo il vantaggio momentaneo? Esatto, datela voi la risposta, la risposta adesso è sotto gli occhi di tutti. Però, ai tempi, quelli, e quelle idee, erano considerati indietro e, anzi, veri e propri nemici del progresso (dove fanno finta di non capire che ci sta bella differenza tra progresso e sviluppo al consumismo). Quelli che adesso e finalmente vedono il pericolo di situazione che si è venuta a creare e solo dopo 60 anni, e che però adesso si prendono il merito di aprire gli occhi a voi ragazzi e a voi ragazze, ma lo sapete che erano quelli che battevano invece le mani al petrolio, al cemento, a l’asfalto, al bitume, a un mondo fatto di città. Che loro battevano le mani a quelli che credevano intelligenti che dal tanto intelligenti sono andati a usare l’acqua che beve il diavolo, esatto, il petrolio. Esatto, tal intelligenti, hanno preferito l’acqua del diavolo, invece che usare l’acqua del fiume Chiese e per generare l’energia per far funzionale le loro fabbriche degli opifici. (esatto, il petrolio, l’acqua del diavolo, consentiva di impiantare fabbriche e stabilimenti in campagna, anche dove non scorreva il fiume. Esatto, non più a impiantare le nuove piantine e a seminare i campi, ma a impiantare i plinti di cemento armato e per tirar su bei stabilimenti e belle fabbriche e bei centri commerciali, non più l’erba, ma cemento e bitume diventati padroni dei campi) Esatto, uscita l’acqua da un opificio, più a valle, la stessa acqua andava a fare energia in altro opificio, e più a valle ancora altro opificio e ancora a funzionare grazie alla stessa identica acqua, esatto, sempre con la stessa acqua di prima. E più a valle ancora, altro opificio e però sempre stessa acqua, e più a valle ancora sempre la stessa acqua che, partita dalla Valsabbia andava man mano km dopo km, la stessa acqua e rinnovabile, a dare la forza motrice di generare l’energia indispensabile per far funzionare l’attività de l’opificio e degli stabilimenti. Poi, e chi conosce di queste ex realtà produttive, direttamente sotto gli occhi e non perché realtà studiata sui libri di scuola, ma vissuta ai tempi di quando ci stavano le donne che in quei opifici ci andavano a lavorare. Ma può darsi e anzi, sicuro che le fabbriche che sfruttavano l’energia data dalla stessa acqua erano molte di più. (tipo l’ex Maglio di Nuvolento, tipo l’ex calzificio di Nuvolera, si quello che noi ragazzi andavamo a stuzzicare le donne che facevano il secondo turno e che uscivano a ore 22) Ma, e a conoscenza del sottoscritto, va be, anche i mulini, che quella è cosa anche ovvia. Ma a Roè ci stava un grandissimo opificio e non vi immaginate di come era grande, dove adesso riconvertito e diventato un grandissimo centro commerciale, e anch’esso abnorme situazione di possedere una sola mentalità, una sola e unica visione coi paraocchi, esatto, la mentalità del killer assassino di piccoli negozietti. Dove, ai tempi, il negozietto dava da mangiare a l’intera famiglia, dove il detto si è trasformato da: il cassetto è benedetto, è diventato: il cassetto è maledetto. Dove è diventato: W la fila alla cassa del supermercato, dove la società proprietaria della catena di tal supermercato pacifico e beato a contare l’incasso che è stato fatto. Esatto, con la mente sto ripassando il tempo passato, di dove e di quando ci stavano i piccoli negozietti. Di quando la vita era sicuro più facile e che la gente mi sembrava più felice. Il contatto sociale dato a l’incontrarsi e a scambiare due chiacchiere dentro il tal negozietto, rendeva la giornata molto più bella. Per dire, dentro a la forneria, non si comperava solo il pane, il valore aggiunto era il calore del contatto tra le persone, esatto, a parlare e stare in contatto con le persone che vivacizzavano la comunità. Quello che adesso è diventata cosa solo che virtuale, esatto, sono i contatti, ma falsi e drogati dei social, dove che conta sono solo le visualizzazioni e non il sentimento. Ai tempi, era il sentimento, il contato fisico dentro i negozietti, dove, invece adesso, la mentalità industriale che trova la sua linfa nel consumismo, aveva inventato anche la pubblicità. Esatto, il convincente modo di far credere alla gente che nella vita conta il possedere più tanti oggetti e aggeggi, che il possedere più tante cianfrusaglie, che è quella la felicità. Adesso, cari experti, non venite a raccontar banane in televisione. Una volta si stava bene, e si era contenti anche di poco. Caro experto, non venire a dirmi, con microfono in mano, a raccontarmi la banana che è adesso che si è felici. (puoi imbortolare i ragazzi e le ragazze che non hanno vissuto quei tempi, non il sottoscritto, che quei tempi li ha anche vissuti. Che era più bello il bar quando ci stava anche il juke-box e non le macchinette mangiasoldi. Che fanno palanche sfruttando l’avidità insita nella mente di tanti Homo Sapiens e di tante Donne Sapiens, da diventare una grave malattia dove lo Stato ci guadagna mandando in rovina le famiglie?) Adesso ci stanno più tanti e tanti suicidi di una volta, e cari giornalisti, come mai di questo state molto attenti e badate bene di non darne notizia ai telegiornali in prima serata. Che per voi giornalisti adesso si muore solo di Covid 19? Una volta ci stava la piccola bottega de l’artigiano, che voleva dire creare e insegnare il lavoro, che li i ragazzi e le ragazze imparavano anche di lavorare, e non solo che costretti da l’establishment, costretti, per mancanza di lavoro, costretti di vegetare come adesso costretti tanti di voi ragazzi, e tante voi ragazze, specie voi ragazze. Che però, se vedo un gruppetto di ragazzi su delle panchine, magari qualcuno lo becchi anche senza smartphone in mano. Ma mai, e dico mai, se sono un gruppetto di ragazze, se sono ragazze emancipate? ognuna a stare con suo bel smartphone a l’ultima moda e in mano, da sfoggiare e di far vedere che si fa sfoggio di esser brave a usare il dititino sul piccolo schermo, e non solo a diteggiarsi la fessurina. Questo che il sottoscritto consiglia a voi ragazzi, consiglia di fare cosa sensata e intelligente, imparare a cavarvela da soli e senza di dipendere, il consiglio è questo: andate, il prima possibile, a fare un bel corso serale di economia domestica, di imparare a cucinare qualcosa, di imparare a usare la lavatrice, di imparare a stirare, esatto, di imparare a cavarvela anche da soli. Esatto, nella vita si sa mai di che donna ci si va a innamorare. Specie di questi tempi, specie con le ragazze che ci stanno adesso. Meglio che ci pensate per tempo, se un indomani non volete solo che mangiare per il resto della vostra vita cibi precotti al microonde, o fatti arrivare a casa da quelli dello scooter, esatto, i rider, pensateci adesso. Esatto, un bel corso serale di economia domestica è il più bel investimento che potete fare sulla vostra vita futura. Le ragazze di adesso, mi fa male a constatarlo e a vedere la realtà, (logico, che non tutte, ma tante e tante si) ma le ragazze di adesso, hanno anche altri grilli per la testa, non solo la famiglia e i figli. Adesso, e a ragione, bisogna anche capirle, i due sessi siamo molto diversi, per questo che i due sessi si completano, che grazie alla loro diversità vanno dar vita del progetto di Madre Natura, esatto, quello della vita sul Pianeta Terra. Adesso, dopo millenni, che costretta con la forza, di sottomissione al macho, adesso, le donne, la loro lotta, è entrata in altra fase, e anche quella di superare il maschio in tutto e per tutto. Esatto, che se giusto il concetto che ognuno deve essere garantita la sua visione personale del suo futuro, nel senso che, se le donne, se tante e tante donne, il ninnare i figli piccoli, di preparare i manicaretti al marito, di pulire la casa, sono diventate cose che pesano e non le fa sentire realizzate, è anche da capirle, non facciamo i macho con il ..zzo ma senza cervello. Che poi non è detto, non sta scritto da nessuna parte che a l’uomo è dispensato dal fare i lavori domestici, dove che sta scritto che il macho non deve contribuire a tenere in ordine la casa, di non far da mangiare, di non fare il bucato, di non stirare, questo non sta scritto da nessuna parte, è solo che privilegio che il macho si è arrogato, e grazie alla sua forza fisica. Dove in diversi casi, le donne dopo le otto ore di lavoro, arrivate a casa, non hanno finito, esatto, iniziano i lavori di casa. Poi, esce in tv quella in tacchi a spillo labbra rosse unghie lunghe e decorate e a dire, un’ingiustizia che il 90% di chi ha perso lavoro il mese scorso, sono delle donne. Cara, anzi, carissima, ma mi fai conoscere una donna che sta in fonderia? Mi fai conoscere una donna che fa il muratore? Mi fai conoscere una donna che fa il camionista? E chi più ne ha più ne metta, e le eccezioni sono a confermare la situazione. Le attività che chiudono, sono attività solo che del privato e solo quelle maggiormente a contato col pubblico, esatto, turismo, spettacolo, ristorazione, e bar compresi, ma anche alle donne che si dedicavano alla pulizia di tal ambienti. Dove, e carissima, in tal attività chiuse era impiegato personale al 90% femminile. L’hai capita questa? (perché qualsiasi padrone, a parità di efficienza lavorativa, preferisce la donna a un uomo. Non solo perché la paga di meno, ma anche perché magari ci ha anche fatto un pensierino?) E pensa te, che tu, tu si che sei una donna miracolata, perché, nonostante che, per il sottoscritto vali poco, anzi, quasi niente, esatto, come hai fatto a trovare tal lavoro? sbaglia il sottoscritto come sempre e che invece hai capacità di fare il tuo lavoro? hai ottenuto solo il posto grazie ai tacchi a spillo e a le labbra rosse e alle unghie lunghe e decorate? o magari per raccomandazione? O pensi che ti hanno dato lavoro proprio perché sei brava nel fare il lavoro che stai facendo? Allora, ritornando a l’energia rinnovabile, l’acqua partiva da l’alta montagna, e arrivata a Vobarno dava modo di dare energia alla acciaieria e ferriera, e che ci arrivavano anche i binari del treno in tal ex grande grandissima fabbrica e stabilimento, adesso pure quello zona commerciale. Poi, la stessa acqua, arrivava a Roè e faceva energia in tal grande grande opificio, e migliaia le donne li dentro a lavorare e di tre turni giornalieri. Esatto, adesso pure quello diventato zona commerciale (esatto tutte le grandi fabbriche e opifici son diventati zone commerciali e che vendono i prodotti dei cinesi. Dove tal produzione che ci stava, la mentalità cinese, quella aggressiva e dei prezzi bassi, incuranti de l’inquinamento e con lo sfruttamento dei loro operai e operaie, di fatto, hanno causato più danno che benessere) L’acqua usciva da l’opificio di Roè, con tanto di rotaie per il treno e l’acqua usciva e arrivava a Villanuova e arrivata a Villanuova, faceva altra energia per far funzionare altro e grandissimo opificio, che adesso, pure quello, che è diventato grande centro commerciale, e anche lì ci stavano le rotaie del treno. Ma torniamo indietro un passo, a quei opifici, si lavorava a tre turni giornalieri, non ci si fermava mai e nemmeno la domenica, e gli opifici, per facilitare alle donne di arrivare sul posto di lavoro, andavano a prenderle con la corriera, corriera di proprietà, e poi, a fine turno, le riportavano a casa. Tal opifici avevano anche le rotaie del treno che entravano nei piazzali. Esatto, ci stava anche il treno che andava in Valsabbia, poi, forse per far favore a tal fabbricante di auto, è stato smantellato il treno che andava fino a Idro e altra linea che arrivava e fino a Gargnano. Forse per far favore a tal potente fabbricante di auto, per agevolarlo, di andare a e fabbricare tante strade e, per forza di cose, di andare a rubare anche i campi da coltivare. Il settore del trasporto, per forza di cose che, è diventato trasporto non più pubblico e col treno, ma diventato settore del privato, e trasporto tutto su gomma, materiale altamente inquinante. (esatto, la storiella di correre incontro alla suadente e bellissima sirena del falso progresso. Esatto quello di abbandonare i terreni da coltivare e per andare in fabbrica, questo non è il progresso, questo è un suicidio di massa. Fortuna che ci stanno diverse giovani coppie che, e sempre più, sempre più le giovani coppie che abbandonano la città e fanno il percorso inverso di quello fatto dei loro nonni, esatto, dalla città fanno ritorno ai borghi rurali della campagna e specie un ritorno ai paeselli di montagna. Dove ai loro figli e figlie gli fanno imparare a usare il loro corpo di come lo aveva pensato per noi Madre Natura, e per tenerlo efficiente, esatto, di fargli imparare di usare le gambe e le braccia, di sudare) Esatto, specie a partire dagli anni ’60, l’auto diventata l’oggetto del desiderio. Dove chi possedeva auto di lusso era persona invidiata e che spesso sbagliando, il popolino, noi ci si faceva idea, che tali possessori di auto di lusso, ci si faceva idea senza senso, che tali, al solo fatto di possedere un auto di lusso, che erano anche persone e famiglia felice. Ai tempi, chi possedeva una auto di lusso, esatto, per lui, era di più facile, miccare il biscotto nella tazza delle ragazze, di chi invece non aveva auto di lusso. Carissima, sono queste le tanto decantate donne che hai in mente tu? che anche ai tempi le donne a dar più importanza a l’immagine che a altro di ben più importante e che nulla ha a che fare col possedere e l’immagine. (che viene li al negozio il tal industriale, e rivolto agli amici che venivano a passare un po’ di tempo a sparare cazzate al ex negozietto del sottoscritto, rivolto a questi ragazzi, lui già cinquant’enne, gli fa: se avessi io ancora la vostra età, me ne farei una al giorno, ogni giorno una ragazza diversa. Salta su Ezio e gli risponde, se avessi io le tue palanche, non una al giorno me ne farei, tutti i giorni me ne farei due diverse. Carissimi, queste sono cazzate di noi cafoni, ma però inutile negare che ci sta anche un fondamento di realtà. Esatto, voler negare questo vuol dire negare la realtà) Il sottoscritto è anche un cafone, e questo sicuro, e sarà ancora di quelli indietro, ma di questo tipo di donna e di questo tipo di uomo che considerano gli altri non come persone, ma una cosa dove trarre vantaggio e godimento, esatto, ce ne stanno di più di quel che si immagina. (esatto, tanti e tante gli uomini e le donne che girano col cartellino del prezzo attaccato) Poi, l’acqua de l’opificio di Villanuova, una volta fatto girare le turbine, uscita, andava a dare energia a l’opificio di Gavardo, e anche li, il cotonificio era lavoro di tre turni e domenica compresa e era con le rotaie del treno e anche li adesso solo che zona commerciale. Dove questi centri commerciali che ne son venuti fuori, c’è impiegato, che hanno trovato lavoro, nemmeno 1decimo de le donne e degli uomini che ci lavoravano dentro in tal stabilimenti negli anni ’60. Poi, dopo qualche km, l’acqua andava a fare energia a l’opificio di Ponte S.Marco, che anche li era cotonificio. Che prendeva energia da quel laghetto che ci passiamo davanti quando facciamo la gara Lumache A Spasso Tra Le Cascine (poi la chimica ha assassinato la produzione della fibra di cotone, dove il cotone è fibra naturale, dove con il petrolio, l’acqua del diavolo, con tal fibra lavorata con la chimica, a ricavare fibra sintetica e più performante, magari più performante, ma di sicuro più inquinante) Dopo, poco più avanti li, ne veniva prelevata una buona quantità e tramite la rete della roggia Calcinata e andava a fare energia a la filanda di Calcinato. Esatto, e anche questa attività ammazzata. Esatto, in 60 anni, un filotto di stabilimenti ammazzati dal cosiddetto e chiamato erroneamente progresso, che invece solo che sviluppo al consumismo. Dove sorgeva la filanda, che stava dove ci sta adesso il Municipio, l’area era quella. L’argomento mi affascina, a vedere delle porcate che hanno fatto gli experti nei tempi passati, delle scelte sbagliate che sono state fatte e indotte di far tal scelte dagli experti, e sempre più il sottoscritto va a rinforzare la frase, dove è suo copyright, la frase che dice: non è detto del perché in qualche modo sei andato a comandare che poi sei anche capace di fare. Quello lo devi dimostrare. Esatto, il tanto decantato progresso sta andando a dimostrare che, ai tempi, esatto, state fatte tante scelte sbagliate. L’argomento mi affascina, esatto, la sbrodolata continua anche domani 1ABBRACCIO MANY KISSES. (mauro)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.