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sbrodolata che va a sparare cazzata introduttiva a quel che diventerà di far vedere come è facile e comodo fare il ..algiolio col ..uletto degli altri

Detto di Giusto Pio che filo di collegamento con la ex etichetta discografica DDD (esatto, morta anche la Drougheria Di Drugolo) del barone del Castello di Drugolo, i cantanti e i musicisti che hanno inciso dischi con tal etichetta sono stati tanti, e anche personaggi di successo. Tra i quali: Eros Ramazzotti, Mia Martini, Enzo Jannacci, Fausto Leali, Fiorella Mannoia, Jo Squillo, Giorgio Faletti, Matia Bazar, Fabio Treves e qui siamo per palati fini, e le Orme, dove adesso vado a sbrodolare. La formazione che aveva dato vita alla band e diversa da quella che il sottoscritto vista dal vivo più di una volta, e nel periodo di maggior splendore. (Collage / Uomo Di Pezza / Felona e Sorona, i tre dischi dei tre anni di loro maggior vena creativa) Il nome scelto in omaggio a una band inglese, the Shadows, (che band inglese e che accompagnava Cliff Richard) che tradotto Le Ombre, ma al momento di ufficiallizzare il nome, li siamo delle parti di Venezia, siamo nel Veneto, e in tante zone del Veneto, esatto, “ombra” vuol dire anche un bella caraffa di vino. Questo che per non passare per avvinazzati e ubriaconi, cambiarono il nome in Orme (le orme sono un segno, una traccia del passaggio, e mai cosa più aderente a quel che sono state la band italiana LE ORME. Una delle prime, se non la prima band a suonare progressive italiano) Gli inizi non sono facili per la band di Aldo Tagliapietra, al provino rifiutati da la casa discografica EMI, e non è l’unica cazzata di tal etichetta. (chi lo ha detto che gli experti sono l’oracolo? Esatto, tutti possono anche sbagliare. Quando si è umani e non robot programmati, a volte capita di sbagliare giudizio) Trovarono la etichetta CAR Juke Box che gli pubblicò il loro primo 45 giri, passato inosservato. Causa obbligo di leva del batterista originario, lo viene a sostituire alla batteria Michi Dei Rossi, e dove il sottoscritto ha una sua bacchetta. Esatto, ai tempi era d’uso dei batteristi delle band di lanciare le bacchette mentre suonavano e tra il pubblico, e ero riuscito a brancarla. (altre volte erano altre cose, una t-shirt, un berretto, una camicia, una canottiera e così via) Ma non è l’unica di bacchetta che avevo brancato e anche di altre band famose ai tempi. (però, son passati gli anni e mi ricordo solo quella del batterista de le ORME, per via che è l’unica color arancione. No, non in senso di Covid 19. le altre le ho li ma non saprei dargli il nome) Michi Dei Rossi era venuto via da la band abbastanza conosciuta in Veneto, Hopopi, la quale aveva anche partecipato a un Festival Pop a Liverpool e su invito de i Los Bravos, esatto, quelli della hit Black Is Black. In Italia, ai tempi, esisteva un tempio della musica beat, esatto il diventato famosissimo locale Piper di Roma. A quei tempi, Le Orme, suonando spesso al Piper, si fanno apprezzare e conoscere nel mondo della musica. Viene che alla registrazione di un loro disco, si unisce a le Orme un bravo tastierista e ex fondatore della band da dove veniva il batterista, esatto, il tastierista fondatore the Hopopi, il grande Tony Pagliuca, uno dei più bravi di quei tempi alle tastiere. Tony Pagliuca fu ingaggiato a completare la band di cinque elementi, e per andare in sala di registrazione e a incidere il loro primo successo, quello che li ha fatti conoscere a un vasto pubblico, la canzone SENTI L’ESTATE CHE TORNA e che ottiene un buon successo a la manifestazione Un Disco Per L’Estate, manifestazione canora orhanizzata dalla Rai. Dove il retro del famoso 45 giri è una canzone dedicata alla allora famosissima ragazza del Piper, esatto, canzone dedicata a Mita Medici. Poi, senza nessuna pretesa di far palanche vanno ancora in studio di registrazione, e solo per la gloria, incidono Ad Gloriam, esatto, (un disco solo per la gloria ma zero palanche) un flop, tanto che la casa discografica CAR Juke Box li licenzia. Vicissitudini, fanno rimanere la band in tre, Aldo Tagliapietra al basso, Michi dei Rossi alla batteria e Tony Pagliuca alle tastiere. Tony Pagliuca è il primo dei tre a capire che l’epopea del beat italiana era finita, morta e sepolta, che da l’Inghilterra, e no da l’America. (caro Mucchio Selvaggio, che abbastanza nota e autorevole rivista musicale dei tempi passati) Da l’Inghilterra stava arrivando una ventata di nuovo sound, esatto, il rock progressive. (la nuova ondata di nuovo modo di fare musica aveva fatto chiudere quelle due ex riviste, che conosci bene, che poi mettendosi assieme hanno dato vita alla più bella rivista musicale di sempre, esatto CIAO 2001, e non che stato Ciao 2001 a far diventare famose le band inglesi rock progressive, e anche se in parte è però verità sacrosanta quello che dici. Andate a rileggere la sbrodolata di come avevano fatto a diventare famosi in Italia the Genesis, logico che tutto quel genere musicale ne ha tratto vantaggio e pubblicità da Ciao 2001. Ma come detto prima, caro Mucchio Selvaggio, il rock progressive ha fatto nascere Ciao 2001, e morto il rock progressive è morto anche Ciao 2001, e non viceversa. Alberto, visto che ti piace ascoltare anche la musica rock progressive dei vecchi tempi, adesso vado a sbrodolare qualcosa che magari piace anche a te) Esatto, Tony Pagliuca uno dei primi musicisti italiani a capire che era finita la pacchia, la pacchia del copiare le canzoni dei cantanti e delle band stranieri, che finito il tempo delle vacche grasse, era arrivato che per fare musica bisognava essere capaci, non più solo che bravi a copiare. Del far successo e palanche che tanti cantanti italiani, a fare successo e palanche e senza sudare, esatto, in modo furbo copiando le canzoni degli altri, di band e cantanti stranieri. Già la cosa era lampante, un paio di anni prima due riviste per giovani BIG e CIAO Amici, si fondono e danno vita a la rivista per giovani CIAO 2001. Nel 1970, diventa direttore il mitico Saverio Rotondi, dove il cambio di passo è notevole, dove la rivista, con l’arrivo di Saverio Rotondi al timone di comando, in brevissimo tempo, la rivista diventa la Bibbia e il Vangelo musicale dei giovani italiani amanti di un certo tipo di musica. Esatto, non la canzonetta italiana che amata dai genitori, Mina, Celentano, Morandi, Zanicchi, tanto per intenderci. Tony Pagliuca va a Londra per capire di più di questo nuovo modo di fare musica e canzoni. Ecco, che li a Londra, conosce un inviato a tempo perso che scrive per Ciao 2001. Che allora un ragazzo universitario che inviava tutte le settimane articoli sulle band inglesi, 20mila lire a articolo, e era un bel prendere, era un bel modo di mantenersi gli studi a Londra. Questo ragazzo italiano a Tony Pagliuca lo introduce nel mondo del rock progressive inglese, dove fa la conoscenza della musica di storiche band: Quatermass, Nice, Yes, ELP. Ritornato a Venezia, Tony Pagliuca, convince i suoi due compagni de LE ORME che era il momento di cambiare modo di fare musica. Gli dice che oltre manica ci sta per arrivare un tsunami musicale, una nuova ondata di note musicali che travolgerà anche il beat italiano e il vecchio modo di fare musica. Questo che per fargli capire, gli dice che, devono assolutamente anche gli altri due, che anche loro a sentire la nuova musica. Occasione più bella non ci sta, siamo a anno 1970, e la più bella occasione? esatto, Festival Isle Of Wight 1970, ecco che partono e che da l’esperienza ritornano molto arricchiti e di nuova ispirazione musicale. Nel frattempo cambiano etichette discografiche, dalla TELEGRAM passano alla PHILIPS RECORDS. La svolta viene nel 1971 con la pubblicazione de l’album COLLAGE, pietra miliare della musica italiana. Nel senso che a detta degli appassionati viene considerato il primo disco del genere progressive italiano, dove poi quasi allo stesso tempo, sono nate tante band italiane a fare questo genere di musica (musica anche difficile da suonare, per suonare genere progressive devi essere capace di suonare, non puoi barare, o sei capace di suonare o se no ti rimane di fare la canzonetta o il liscio) A questo album segue il leggendario album UOMO DI PEZZA, dove viene premiato con disco d’oro per raggiunto livello di vendite. Poi, nel loro tour seguente, alla voce, udite, udite, niente pò pò di meno che Peter Hammil, esatto, il leader the VAN DER GRAAF GENERATOR. Il successo non si ferma, arriva anno 1973 e nuovo disco d’oro in poche settimane, con l’album FELONA E SORONA. Di quel periodo anche la nata amicizia con the Genesis. Il successo non si ferma, le ORME vengono ingaggiati e per un live al famosissimo, MARQUEE CLUB di Londra, uno dei templi della musica e riconosciuti a livello mondiale. La furbata della loro ex casa discografica, esatto la CAR Juke Box, è di battere il ferro intanto che è caldo, e ripubblica un loro vecchio 45 giri, e nonostante l’opposizione della band, ma i contratti sono contratti, Le Orme non ci possono fare nulla, e con loro disapprovazione, il disco viene pubblicato. Da li in poi, un lento declino, esatto, dopo un po’ l’ispirazione dei primi dischi non c’è più, capita anche agli artisti più bravi. Nel 1975 o giù di li, obbligati dalla casa discografica, sono costretti a partecipare a Sanremo, Tony Pagliuca non ce la fa, non vuole cadere così in basso, non riesce a mentire a se stesso e ai sui ideali e non va sul palco, sostituito da una controfigura (tanto a Sanremo le canzoni sono, almeno una volta erano in playback, poteva esibirsi chiunque, bastava muovere le labbra. Non solo a Sanremo, ma alla televisione è ancora così. esatto, basta, non se ne può più di star imbambolati alla televisione a star a ascoltare cantanti che muovono solo le labbra ma non sono loro a cantare, ma a cantare la base musicale. Non se ne può più di questa torbida e paludata falsità, che ha impregnato tutta la vita sociale, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti) La loro storia continua fino ai nostri giorni ma con formazione non più originale, sempre nuove formazioni, che già da metà anni ’70 diventati gelosi e litigiosi tra di loro. Per quanto riguarda il sottoscritto, le ORME, sono morte musicalmente già a metà anni ’70. Il resto solo che sfruttare il nome e per business. Vediamo con le Orme dove è che posso far arrivare il filo di collegamento? Ecco il filo è ancora di scuderia DDD, e che tramite Roberto Vecchioni, e da questi che anche cantante e compositore e cantautore, ai tempi, in contratto DDD, in modo di saltare a la band tanto amata dalle ragazzine: I NUOVI ANGELI, esatto, dove anche loro scuderia DDD e che con la loro canzone marchio, quella che li ha portati al grande successo, che canzone dove ci sta lo zampino anche di Vecchioni. Esatto, la canzone DONNA FELICITA’. Questo mi da modo, nella prossima sbrodolata, di farvi capire quando il sottoscritto dice: facile di fare il gay e il ..algiolio col ..uletto degli altri. Detto questo, non posso non pubblicare la lettera, lettera che sbrodola di quel che era stato per noi allora giovani, di quel che era stato CIAO 2001, e della nostalgia di quei tempi, a leggere di questa lettera qualche lacrima mi ha bagnato le guance. Eravamo tanti e tanti e tante e tante, dove è che vi nascondete?

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