BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata che va a sparare cazzata di quel che spesso è situazione che ci si infila il sottoscritto.

Dove che il mio ex giovane collega di lavoro, alla mattina, vedendo la situazione, cercava di tirarmi su di morale con la battuta: è arrivato il momento de l’oroscopo, ariete: oggi giornata dura per l’ariete. il proverbio cinese regala uno spiraglio di luce e di speranza

Dopo la batosta subita in gara sabato, il tale, il generale protagonista del famoso libro di Gabriel Garcia Màrquez, vedendo il mio viso triste mi direbbe: dai mauro, su con la vita, è dalla sconfitta che si impara a vincere. Si impara di più dalle sconfitte che dalle vittorie. A questo punto, se fosse qui davanti a me gli direi: ma caro Simon, quante sconfitte ancora deve subire il sottoscritto e prima di imparare? esatto, c’è un limite alle sconfitte o è di andare avanti in continuo, e le sconfitte nel campo della corsa a piedi sono già una sfilza e compreso la poca partecipazione alle gare del Torneo Podistico, il poco gradimento delle gare del Torneo Podistico, ma carissimo Gabriel, guarda che la vita non è mica racchiusa e tutta nella corsa a piedi, la vita è fatta di tante situazioni quotidiane. Esatto, che spesso e volentieri è una quotidianità fatta e costruita con le scusanti. Esatto, tutti bravi a parole, meno bravi coi fatti, bravi a tirare fuori scuse, poco bravi a realizzare quel che detto capaci di fare, però a parole, a chiacchiere, mai coi fatti. Però, fosse solo che per la gara, sarebbe già cosa da be e bella archiviata, ma è proprio questo ultimo periodo del sottoscritto che si è infilato in un filotto di cose che vanno in modo diverso di come che il sottoscritto vorrebbe che andassero le cose. Ma l’erba voglio, esatto, non cresce nemmeno nel giardino del re e c’è da farsene una ragione. Bisogna accettare e aspettare. Ecco che allora Samuel Beckett direbbe al sottoscritto: mauro, che stai aspettando? stai forse aspettando Godot? a che servono le scuse? Inutile che dice al sottoscritto che, se hai tentato e hai fallito una volta, se hai tentato e fallito anche la seconda volta, ritenta ancora e fallisci ancora, ma la prossima volta, fammi un favore, cerca di fallire un po’ più meglio, che il gingillo non rimanga così moscio e però anche senza cagare nelle brachette. E Thomas a dirmi, no, non il Thomas mio ex collega di lavoro, ma Thomas Jefferson, aggiungerebbe, se vuoi qualcosa che non sei mai riuscito a beccare, devi anche cambiare il modo che hai di andare a beccare. Esatto, direbbe Albert Einstein, ma non quello della pubblicità intelligente di tal supermercato, che se risparmi una volta, se vai due volte risparmi il doppio, ma allora perché non tre volte che risparmi il triplo. Ma detto questo, Einstein mi avrebbe detto: mauro, se pretendi che a fare cose sempre uguali e sempre le stesse e che non hanno mai portato a risultato, come pretendi che le stesse, a rifarle, portino poi a altro risultato? mentre Duke Ellington, mi direbbe: mauro nella vita ci sono solo due regole, la prima, la regola n°1, dice di non mollare mai, e la seconda, la regola n°2, dice di non dimenticare mai la regola n°1. Mentre il noto scrittore di narrativa fantasy C.S. Lewis, mi direbbe: mauro, non si è mai troppo vecchi per avere nuovi sogni e di centrare nuovi obiettivi. Ma caro mio C.S. Lewis, il mio sogno era quello e è quello, e non c’entra un ..zzzo con le corse a piedi, e per quel sogno bisogna però di sognarlo in due lo stesso sogno, e per quel sogno sono, purtroppo, forse vecchio? vecchio e stupido? Tante le cose che ho messo via, ma questa situazione non mi riesce di metterla via. Certo, avessi quindici anni di meno, certo che troverei il coraggio, se ci fosse stata un’altra situazione, magari un’altra occasione sarebbe anche capitata. Purtroppo, il destino a volte ha le sue regole, il tran tran quotidiano ha le sue regole e se ne frega di quel che le persone sognano, anzi, Murphy mi direbbe, se ci sono due strade, quella che porta al sogno e quella che porta a niente, mauro sta pur sicuro che il destino prende di sicuro la strada che porta a niente. Caro Murphy, simpaticamente e affettuosamente, ma va a prenderlo in quel posto. Adesso, purtroppo, posso solo che aspettare, star a guardare la situazione e aspettare, aspettare quella situazione Godot che forse mai, ci metto il forse, esatto, la speranza, anche se moribonda, respira ancora, che a aspettare e a aspettare la situazione Godot, che mai più arriverà e intanto saranno passati gli anni. Esatto, alla età del sottoscritto ti mantieni vivo col sogno, e ecco che mi viene alla mente la canzone di Lucio Dalla, La Casa In Riva Al Mare, e non riesco a fermare una lacrima che mi scende. I pensieri si fanno tanti, tanti e tutti in quella direzione, troppo vecchio per continuare a sognare, dove se da giovani sognare è anche naturale, da vecchi a sognare è solo che mera e pura illusione, illusione che ritorni ancora quel tempo che 1 anno fa, uno sguardo ti ha regalato la felicità. Adesso, è la situazione che di colpo, la situazione si è cambiata, di colpo, mi viene alla mente la mitica canzone the Rokes. La chitarra è qui davanti a me, ecco che voglio provare gli accordi, ma le parole della canzone mi rendono triste, e invece di suonare, la chitarra la vorrei spaccare, ma poi, da vecchio, che qualcuna ne ha passata, ecco che dico, la situazione non cambierebbe ne più e ne meno, nemmeno a rompere la chitarra. Adesso basta sono troppo triste, ecco che pubblico il testo e vi saluto, voglio restare da solo con la mia tristezza. C′è una strana espressione nei tuoi occhi Vogliono dirmi che non mi ami più Vogliono dirmi che non mi vuoi più bene Mi fanno già capir che io ti perderò. Come è strana stasera la tua voce Mi sta dicendo che non ho più il tuo amor Mi sta dicendo che tu non vuoi parlarmi più Mi fa capire che, che io ti perderò. E’ finita così semplicemente La fiamma è spenta, il nostro amor non vive più E nei tuoi occhi vedo quel che non sai dire Non dirlo, già lo so, che tu mi lascerai. Ti perderò. Poi, ecco che un antico proverbio cinese mi viene in aiuto e mi dice. Mauro, se il momento migliore per piantare un albero era venti anni fa, il secondo momento migliore è adesso. CIAO (mauro)

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