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SBRODOLATA CHE VA A SPARAR CAZZATA SUL IL CAMBIAMENTO DE LA SITUAZIONE

DA IMPERO ROMANO A DIVENTARE SACRA ROMANA CHIESA, DAI GLADIATORI A DIVENTARE I CAVALIERI, DA CASERME DI SOLDATI A DIVENTARE LUOGHI DI CULTO, DA IL MASCHIO DOMINANTE A IL GRUPPO DOMINANTE

Allora, i primordi de lo sport sono prima di tutto motivi di sopravvivenza, non serve andare a scuola per capire che chi essere anche più atletici, questa situazione ai nostri antenati faceva la differenza, esatto, più avevano percentuale di scampare. Esatto, la lotta per la sopravvivenza, di cacciar le prede e non essere a loro volta preda, esatto, il cannibalismo. Però a differenza di altri animali, la materia grigia de il bipedi umani è (almeno lo era) di molto più performante e in grado di crescere performance intellettiva su base esponenziale secolo dopo secolo (2/4/8/16/32/64/128/256 e chi più ne ha più ne metta) al raddoppio dei secoli precedenti. Di pari passo si è notato una sempre meno predisposizione a sopportare le fatiche che comporta al fisico. (ricordatevi che i runners di Grecia Antica percorrevano lunghe distanze e in tenuta da soldato. Che non le ripetute di Emil Zatopek con gli anfibi militari, quello che aveva portato al max il concetto di allenamento con le ripetute. Aveva preparato anche la maratona con le ripetute e battendo pure il record) Esatto, a ogni decennio de l’era industrializzata, dove il lavoro di fatica è stato appaltato a delle macchine, anche forza e resistenza fisica e atletica sono andate sempre più affievolendosi. (dove che genitori poco atletici è di logica che trasmettono geni e dna sempre meno performanti e che i figli a ogni decennio sempre meno forti e meno resistenti. Esatto, non è la stessa cosa il lavoro con la forza delle braccia al lavoro fatto fare dalle macchine, non è la stessa cosa il cibo naturale e senza conservanti, con il cibo della farmacia. Che magari sarà anche per questo che da vecchi siamo in difficoltà a combattere e sconfiggere taluni coronavirus? Al momento non son venuto a conoscenza di morti Covid 19 di atleti praticanti. Sai che magari l’attività motoria è di più che una bella medicina, che è proprio un salvavita. Non vorrei mai che la cazzata diventasse gufata. Ma basta, non se ne può più di permalosismo, come non se ne può più del superstiziosismo) Dopo questa prima era di comparsa del bipede umano sul Pianeta Terra, la natura socievole di noi bipedi umani, ha fatto si che ci si aggregasse, l’assembramento, che diventava una tribù e a dar vita a la cooperazione per tirare avanti la comunità. (tutti sulla stessa barca, non come è adesso che qualcuno su nave da crociera e qualcuno a affogare in mare) Però, come diceva Gioppino Dai Tre Gozzi, tante son le teste, tante sono le opinioni e tanti sono i pareri e tante sono le idee, si rischiava di vedere che quel che faceva uno, esatto, lo stava a disfare l’altro. Ecco che, come negli animali le decisioni sono prese e cose a secondo la gerarchia, (ai tempi la gerarchia non era data da l’intelletto e dai voti, dai migliori. Che detto tra noi, e se fosse stato quello che comandava prima a dettare le regole che dobbiamo rispettare adesso? ma vi immaginate quanti a uscire in televisione e con in bocca la parola incapaci. Anche a rispondere a quello, per il bene degli italiani, ma gli italiani non sono solo mica i vecchi, ci stanno anche i giovani che vogliono vivere una vita decente e non in gabbia. Parere e opinione personale di un vecchio che ama la gioventù. Ai tempi la gerarchia se ne fregava dei migliori, contava solo la forza delle braccia, di essere il più forte, il più atletico, il più sportivo. La gerarchia partiva dal più forte e fino a arrivare al più debole, e questo, anche in fatto anche di ingroppare le femmine, ai primi tempi, probabilmente, era la pecorina anche per noi bipedi umani. Altrimenti non si spiega che tribù primitive di bipedi umani, fino a 500anni fa, dice certa narrativa, ingroppavano le donne ma ancora e solo alla pecorina. Dove sono stati i missionari, diventati poi proprietari di quelle terre, dove a insegnare a quelle tribù primitive che gli emancipati bipedi bianchi europei, gli piaceva invece donna sottomessa, esatto, donna sotto e uomo sopra. Che in gergo, posizione scotomata, posizione del missionario. Ecco a quel punto, probabile che anche le tribù di primitivi erano comandate dal maschio dominante. Esatto, ai primordi, il maschio più atletico a essere quello di ricoprire la carica di maschio dominante. Diventando poi situazione e posizione scotomata, come posizione di essere il Re. Ma poi stai Re e maschio dominante fino a che sei forte atleta, e non è che la cosa dura tanto tempo, esatto, la vecchiaia arriva per tutti. Questo lo avevano ben capito anche i nostri primordiali antenati, anche perché anche i nostri primitivi antenati avevano capito che, di gran lunga, è l’unione che fa la forza. Dove a differenza degli animali, i bipedi umani, con la parola riuscivano a creare simpatia di vedute condivise, esatto, riuscivano a creare gruppo. Questo che uno poteva essere forte fin tanto che voleva, ma, esatto, da che detto dal maestro di karate del film cult Karate Kid Il Ritorno, cinque contro uno è troppo per chiunque. A questo punto si è iniziato a guastare l’animo dei bipedi, di non più che pensare e solo a la comunità di appartenenza, ma di escogitare come fare per andare a comandare. Logico che per fare questo, per comandare, si doveva tirare dalla propria parte, di fare gruppo gli uomini più atletici della tribù. Ecco che, se prima ci stava il Re, il maschio dominante e gli altri un gradino sotto, tutti a pari livello, la cosa, il modello sociale non poteva più reggere quando i villaggi diventati sempre più grandi e più numerosi di abitanti. Logico che chi comandava non poteva sperare di durare a lungo sul gradino più alto e a comandare, e se, l’unione fa la forza, il secondo passo è stato creare un altro gradino sotto al primo, dove sotto il primo gradino che posizionato il Re, ci stavano le guardie del Re, che arrogatosi il Re il pieno potere di vita e di morte sui sudditi, e grazie a aver inventato il secondo gradino, col compito di eseguire gli ordine del Re maschio dominante e chi non rispettava i diktat imposti, esatto, lo andavano a trovare le guardie del Re. Ecco che, lo spermatozoo dello sport stava a fecondare. Perché, probabile, che il Re, tra le sue guardie, ci metteva solo gli uomini più atletici della tribù, e era sicuro un vanto a far parte delle guardie del Re maschio dominante. Che per scegliere i bipedi a far parte delle guardie, esatto, venivano buoni dei giochi atletici di combattimento corpo a corpo. Esatto, come più che probabile, il primo sport a essere nato, esatto, è stata la lotta uomo contro uomo. Ma poi che fai, il villaggio si ingrandisce sempre più, gli altri villaggi vicini si ingrandiscono sempre più, solo le guardie non garantiscono il mantenimento de lo status quo. Ecco allora di creare un altro gradino, esatto, di creare l’esercito dei soldati. Esercito di atleti che diventati soldati e che anche questa categoria di bipedi che stavano su questo gradino, erano esentati dal faticare con la forza delle braccia, esatto, erano esentati dal lavorare. Tanti e tanti che avrebbero voluto entrare ne l’esercito di soldati del Re maschio dominante, ecco che per fare scelta, cosa meglio che dei giochi atletici? dove era modo di vedere la forza e la resistenza di chi aspirante soldato. Esatto, lo sport è nato per reclutare gli elementi della tribù, che quelli più forti a entrare ne l’esercito. Che uno dei loro compiti, esatto, di sottomettere i sudditi ai diktat del Re maschio dominante e per fare la guerra, smania di potere e di grandezza, e per anche difendere il Re e i suoi possedimenti dai nemici. Ai tempi i Re, e specie gli Imperatori, non è che avevano lunga vita, o morivano in battaglia o morivano assassinati o morivano avvelenati. Ma questo di Re e Imperatori e compagnia bella è altro argomento che va direttamente a toccare la piramide sociale, che ai nostri giorni non più una piramide ma diventati un cono troncato, anzi, una piramide con in cima una terrazza, una piattaforma, dove non più una punta dove uno solo al comando, ma una base abbastanza ampia tanto da farci stare comodamente tutto quel che è composto l’establishment di comando. Ma la piramide sociale è altra storiella, che magari a qualcuno indigesta, ecco che magari, di sbrodolare de la piramide sociale, e ce ne sta di sbrodolare, ma un’altra volta, magari un’altr’anno. I primi atleti che la storia dei bipedi ricorda, che la storia ricorda con le leggende, esatto, sono gli eroi e i miti di Grecia Antica. A Grecia Antica ci stavano tanti di quei forti atleti che non ti dico, dove un atleta che aveva vinto più tante gare di forza, stato, lasciamo perdere i vari semidei, tipo gli Hercules & affini, imparentati con le Divinità. Uno che la leggenda antica ricorda che stato forte atleta, è stato Milone da Crotone. Esatto, quello che ha insegnato a noi cosa vuol dire modulare l’allenamento. Che Milone, è stato quello che ha fatto capire al mondo sportivo il concetto di gradualità di sforzo, il concetto di progressione che ci deve stare nel programmare il ciclo di allenamento annuale. Che Milone, che la leggenda dice un gran bevitore di vino ai pasti, che se diamo credito alla leggenda, Milone, ingurgitava dieci/dodicimila kcal al giorno. Ebbene, Milone, il giorno che era nato il vitello, entrato nella stalla, lo aveva sollevato e così poi tutti i giorni a venire, e a sollevarlo giorno dopo giorno, esatto giorno dopo giorno il vitello diventava sempre più grosso e Milone diventava sempre più forte, fino e ancora a sollevarlo e anche quando era diventato un toro. Più bel esempio di cosa vuol dire la gradualità, nemmeno la scienza più brava a far capire il concetto. Poi, triste fine per lui, brutta morte gli è toccata a Milone. La leggenda dice, che inviso a una Divinità, questa gli aveva teso un tranello. Milone, mentre camminava nel bosco, aveva visto il tronco di un albero con una fessura, infilato le mani per scèppare, spaccare il tronco, una volta infilate le mani dentro, il tronco si era richiuso, e Milone, pur forte che era, non riusciva a tirare fuori le mani imprigionate dentro il tronco de l’albero. A notte sono arrivate le belve del bosco e lo hanno sbranato, fatto a brandelli, se lo sono mangiato a pezzettini. Carissimi, ai tempi alle leggende ci credevano, e come che ci credevano. Però, a tutt’oggi, ne l’immaginario collettivo, gli atleti de l’antichità quelli che ne l’immaginario collettivo i più atletici e forti sono stati alla gran lunga, esatto, quel che stati i Gladiatori. Le leggende sui Gladiatori si sprecano, celebrati i loro combattimenti il millanta e millanta film. Dopo che il Cristianesimo aveva abolito e vietato qualsiasi gioco atletico e abolito e vietato qualsiasi divertimento, gli atleti erano scomparsi, grande importanza veniva dato agli uomini di Sacra Romana Chiesa, dove la leggenda narra che uno dei uomini più malvagi apparsi sul Pianeta Terra, esatto, Attila, no non Abatantuono, l’Attila originale, che non si era arreso davanti a gli eserciti di Roma, ma si era arreso al capo della Sacra Romana Chiesa. Attila il flagello di Dio si era arreso non un esercito, ma si era arreso a un uomo solo, al Papa. (dopo questa leggenda, e chi avrebbe osato mettersi contro il Papa?) Dopo, da quel fatto, il saio e la croce erano armi che hanno soggiogato i popoli più della lancia e della spada. Non il sottoscritto ma la storia a dirlo, dove tutte le caserme dei soldati de l’Impero Romano, ex Impero Romano, venivano rase al suolo e costruiti edifici dove a abitare non più i soldati ma uomini di Chiesa, specie i frati. La Pieve di Nuvolento è un esempio, che da caserma diventata una Chiesa. ma stessa cosa anche il monastero di S.Bartolomeo, che da caserma di soldati legionari romani, che serviva da posto di avvistamento, diventata residenza di frati. Da quel momento gli atleti forti sono scomparsi, nascevano atleti dalla narrativa, dalle leggende scritte su libro, esatto, dai poemi, e specie opere e poemi e romanzi di autori italiani e di autori francesi. Esatto, terminato il periodo de l’Impero Romano, stava prendendo vita il periodo degli Stati, con un infinità di Stati e Staterelli, quel periodo conosciuto anche come medievale, dove la parte più atletica sono stati i Cavalieri avevano sostituito ne l’immaginario collettivo della popolazione, esatto, i Cavalieri avevano sostituito i Gladiatori. Si era entrati nel periodo del Feudalesimo e della Cavalleria. Dove la leggenda dice che gran bel periodo fatto di regole nobile, dove il più forte a difendere il più debole, specie le belle fanciulle segregate nella prigione della torre. Quante tante sono le leggende e le storielle che parlano di quel periodo della Cavalleria e del Feudalesimo. Dove che due i leggendari eroi che mo stanno molto simpatici, dove forse il sottoscritto si sente molto vicino come indole a Sir Lancillotto. Che la narrativa a dire che uno degli atleti più forti di quei tempi, dove l’armatura il cavallo e la spada davano al Cavaliere una certa aureola di semideo che in lotta contro l’ingiustizia terrena, dove che tal cavalieri erano il sogno erotico di tutte le donne. Sir Lancillotto, che personaggio inventato dalla letteratura romanzesca, ma ai tempi, in realtà, vissuti realmente ci sono stati anche chi aveva fatto anche di meglio di Sir Lancillotto, che rimasti cavalieri imbattuti per decenni, se trovo dove ho messo il libro vado poi a sbrodolare di qualcuno di questi Cavalieri che partecipavano ai Tornei e Giostre Cavalleresche. Però, al sottoscritto, quello che il suo prediletto, è sempre e comunque Sir Lancillotto, perché a differenza di Robin Hood, altro personaggio di letteratura che mi sta simpatico, molto simpatico, a lui, in amore a Robin Hood gli è andata bene. Diversa cosa a Sir Lancillotto, il quale si era innamorato di una donna che, per la morale di quei tempi, non poteva essere sua, e anche se i due si amavano, questo perchè che già donna di un altro. Esatto, spesso e volentieri a tanti e tanti, la vita riserva questo, di innamorarsi di donne che non si può. Anche a voi come a Sir Lancillotto vi sarà capitato di innamorarvi di una donna che la morale non accettava e non avrebbe compreso tal amore. sarà capitato anche a voi che vi piaceva una donna e che però, a dire: perchè la donna che mi piace ce l’ha invece chi non la merita. Dove è però più spesso che la donna che ci piace, noi non gli piacciamo a lei. Esatto, ognuno di noi ha sicuramente avuto in cuor suo la sua Ginevra, e quelli come il sottoscritto, morta una Ginevra, hanno sempre un’altra Ginevra che gli viene nel sogno a turbare le notti. Carissimi, non venite a dirmi che non avete mai provato questo sentimento, il sentimento di Sir Lancillotto. Ripensando a Ginevra, adesso sono diventato un po’ triste, continuo domani e ripartendo de il periodo dei Tornei Cavallereschi. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

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