BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata che sta a fare differenza, differenza tra la vita di mezzo secolo fa e quella vita di adesso, dove ci sta più tanta performante intelligenza artificiale, esatto, non naturale. Di una domanda ai nonni: era più bello di vivere quando eravate giovani voi, o è più bello per i vostri nipoti di vivere adesso? datela voi la risposta

Beh, parlare, anzi, sbrodolare solo che dei complessi bresciani è sbrodolata che anche se bella e lunga, però, va a sminuire il fermento che si librava libero ne l’aria, ne l’aria che ci stava di quei tempi, non solo a Brescia, in tutta Italia, vedi le immagini di copertina, del Palermo Festival Pop anno 1970. Esatto, tutta Italia respirava bella aria e fresca che tempi non di Covid 19, le regioni tutte uguali. Ecco, che, allora che fare, non posso mettermi a fare una enciclopedia dove ogni lettera tutti chi protagonisti della musica di quei tempi, mezzo secolo fa (esatto, solo mezzo secolo è passato, ma sembra una eternità. Mi piacerebbe domandare ai nonni di adesso se si viveva più felici senza smartphone o invece più felici i loro nipoti con lo smartphone) esatto, si va a random, un colpo ai Festival Pop e un colpo al panorama musicale de l’epopea beat italiana (che epopea beat italiana, quando mai, tutta una truffa, una mandrakata fatta sulla ignoranza del popolo de quei tempi. Non solo i falsi indumenti usati made in Usa, ma anche le false canzoni che di altri ma fatte passare per proprie. Che poi, spesso e volentieri le cover sono meglio degli originali, ma almeno di dirlo. Per dire, la canzone the Beatles fatta da Joe Cocker è molto meglio de l’originale, esatto mi riferisco e specie in versione live, dove ho avuto fortuna di vederlo live nel suo periodo di maggior splendore, esatto mi riferisco alla canzone With A Little From My Friends. Che poi non Fausto Leali il Joe Cocker italiano, ma Joe Cocker il Fasto Leali inglese, Leali ha iniziato prima, dopo è venuto Cocker e dopo ancora Adriano Pappalardo) clicco dei nomi a caso di quei anni e vediamo il filo che li lega e cosa ne viene fuori. Il primo, nome me lo ispira il cd che sto ascoltando, un cd de I NOMADI. Ecco il filo, il cd de I nomadi, il filo mi porta diretto al cantante Augusto Daolio RIP e ecco che inizio a sbrodolare. Sin dalle origini, I NOMADI si sono distinti per una musica anche di denuncia e impegno sociale, esatto, quello che al tempo le chiamavano le canzoni di protesta. Mi ricordo ancora quando a inaugurazione di Dancing Capretti Estivo, erano stati chiamati a fare l’inaugurazione I NOMADI. Siamo li fuori dal Bar Vienna di Nuvolento, passano fuori due di Prevalle col camioncino scoperto, uno lo conoscevamo bene, anche perché noi a Nuvolento il P..a di Nuvolento e a Prevalle il P..a di Prevalle. Ci salutano, e gli chiediamo: dove state andando? stiamo andando a Calcinato a sentire I NOMADI, veniamo anche noi, e ecco che noi quattro ragazzi dietro al cassone del camioncino, a fare la Gavardina, Pontenove, Ponte San Marco e Calcinato. Ecco, la sera de l’inaugurazione. Ai tempi, (esatto, quando hai i denti non hai il pane, quando poi hai il pane non hai più i denti) non erano tante palanche il costo del biglietto, ma erano altri tempi, le palanche le si tenevano da parte per la domenica pomeriggio. Ecco perché serata passata fuori sul camioncino a ascoltare le canzoni de I NOMADI, visto che era live a l’aperto, non si vedeva ma si sentiva, si sentiva la voce di Augusto Daolio, esatto, che stato una delle più belle voci italiane. Dove che della band originale rimasto solo il co-fondatore, esatto, Beppe Carletti. Che gli inizi, loro due, Beppe e Augusto, avevano iniziato con l’aver dato vita alla band I MONELLI. Due anni, poi nel ’63, cambiato stile, cambiato formazione, Augusto Daolio e Beppe Carletti a dar vita a I NOMADI. Tra i primi a esser stati a dar credito a un allora sconosciuto Francesco Guccini, dove cantavano le sue canzoni. Al momento, come longevità, sono forse la più vecchia band ancora in vita e sul Pianeta Terra, secondi solo alla mitica band inglese the Rolling Stones, intendo come anni di carriera musicale. Ecco che il filo è diventato la longevità e, allora mi viene di ricordare altra band longeva, ma più a sprazzi e senza mai raggiungere la fama, è stata la band di Bergamo: I CHIODI, dove incisero il loro primo disco con la Novelty casa discografica (da dove poi prende il nome la band che accompagnava anche Fausto Leali) Quello era il tempo delle furbate del cosiddetto beat italiano, dove che mai esistito, solo che tante e tante canzoni famose rubate a artisti stranieri, esatto, si teneva tutto nascosto che erano cover, rifacimenti di canzoni incise, ma in originale canzoni di altri. (ma poi ci stavano dilettanti che facevano cover della cover, esatto stessa canzone ma cantata da un dilettante, dove stessa canzone il disco costava 300£ e invece originale costava 900£. Come in America la furbata era a far suonare sul disco operai a stipendio della casa discografica, i cosiddetti turnisti. Domandate a Leon Russell, che quello che con una band aveva accompagnato Joe Cocker nel suo tour americano, il mitico Mad Dogs An Englishman, e perché questo? esatto, gli operai più bravi a suonare dei musicisti della band titolare del disco. Ma sul disco non si poteva dire, non si potevano mettere i nomi degli operai che avevano suonato. Esatto, i fans non avrebbero capito, i fans pensavano che erano i loro idoli a suonare sul disco, dirgli la verità, esatto, di colpo non avrebbero più amato i loro idoli. Esatto, di colpo, si sarebbe fermato il giro di affari che ruotava intorno alla band e al cantante. Esatto, si sarebbe fermato tutto il fatturato e tutto l’indotto che gira intorno a gli idoli dello spettacolo. Esatto, compreso anche le false storie amorose, create a arte e per vendere riviste specializzate in spettegolezzi e che non avrebbero interessato più a nessuna ragazza e a nessuna donna. Poi, suonare dal vivo è altro paio di maniche, nessuno si accorge di qualche steccata, dal vivo, ci si accorge solo se si va fuori tempo, mai ci si accorge delle steccate. Questo che il sottoscritto ci si accorge che suona malissimo, oltre che suonare sporco, perché quasi sempre fuori tempo, esatto, uno scaccione. Ma tanto il sottoscritto non deve andare a suonare in piazza, è un passatempo e rimane un passatempo) Ai tempi ci stava ancora tanta ignoranza di quel che si faceva in fatto di canzoni a l’estero, nessuno ai tempi conosceva le canzoni straniere. Le case discografiche pagavano il dipendente che lo mandavano in Inghilterra e in America a comperare centinaia di dischi a la volta. Poi, li ascoltavano, e la canzone che più si adattava al gusto del ascoltatore medio italiano, ne facevano cover, stessa musica ma con testo e parole cambiate, testo completamente diverso ma in italiano a raccontare nella canzone quello che al consumatore di dischi italiano medio gli piaceva. Esatto, gli italiani a copiare canzoni degli altri, e gli altri a copiare le canzoni degli italiani, anche se molto meno di quel che copiavano gli italiani. Difatti, viene che, I CHIODI indovinano la canzone da copiare, esatto, I’M Believer, esatto, una hit di quei ..tronzetti the Monkees. Però, stessa idea l’aveva avuta anche Caterina Caselli, (la canzone, esatto, la canzone Sono Bugiarda) e al tempo una delle cantanti più famose d’Italia, e con una cover più bella, con testo più bello per il consumatore di dischi italiano medio, aveva rovinato le vendite del disco a I CHIODI. Detto di casa discografica Novelty, ecco che diventa il filo di congiungimento per altra storiella, ecco che nasce storia di altra band. Ai tempi, non ci stava distanziamento, e le feste di paese, specie quelle dedicate al patrono erano cosa sentita. Siamo primi anni ’60, la musica era solo dal vivo. I musicisti per raggranellare qualche soldo si sobbarcavano km e km, visto la concorrenza che ci stava, già tanto trovare una sagra o festa libera da poter suonare per poche palanche. (non è come adesso, che sparita la concorrenza, sono le band a fare il prezzo. Esatto, è stato fatto morire un intero settore e anche economico, ma riuscite a immaginare il giro che ci sta dietro a un evento musicale dal vivo? non è solo la vendita della strumentazione, se avete fantasia, usatela, e fatto morire e solo perchè dava fastidio che gente coi capelli lunghi si radunava in massa, e solo perchè a chi coi capelli lunghi poco ammaestrabile da l’establishment in sella al cavallo del potere) Come capitava a volte, l’organizzazione, era quel che era, esatto lo stesso identico come al Torneo Podistico. Viene che, Fausto Leali, a quel tempo Fausto Denis (ma poi era è usuale cambiare di nome, di prendere nome che ti appiccicava la casa discografica, specie le donne a cambiare nome di battesimo con altro che suona meglio) arriva in paese a tal festa del patrono, prima di lui ci sta un complessino di ragazzi, piemontesi. Arrivato sul posto Fausto Denis Leali, nemmeno conosceva questi ragazzi, quelli che poi sarebbero diventati la sua band, esatto, Fausto Denis & the Novelty. Esatto, che stato il discografico a farli conoscere e mettere assieme. Il successo, se così si può chiamare, non tardò a arrivare, anche perché, poco dopo, entrarono nel giro del Clan di Celentano. Esatto, una specie di scuderia di cantanti e complessi de l’epoca, e capitanata da Adriano Celentano. Quello che poi dieci anni dopo aveva fatto anche Lucio Battisti con la etichetta discografica la Numero Uno. Sta di fatto che, Fausto Denis e the Novelty, hanno l’onore di fare da spalla anche al tour italiano dei the Beatles anno 1965. Assieme a I New Dada, dove spiccava Maurizio Arceri RIP, (dove poi aveva con la moglie Christina Moser dato vita a un duo, che prendeva dalle loro iniziali, i Krisma. Dove a metà anni ’60 Maurizio Arceri era ne l’immaginario erotico di tutte le donne. Esatto, facevano amore col moroso ma pensavano che stavano con Maurizio Arcieri) a differenza di Fausto Denis Leali, proveniente da famiglia povera, ma la taglio corta, a differenza, I New Dada, provenivano da la borghesia benestante. Il terzo a fare da spalla alle tre serate italiane del tour the Beatles ci stava anche un altro cantante, Peppino di Capri. Dai ricordi di Fausto Denis & the Novelty, ne viene fuori che the Beatles erano quattro ragazzi alla mano, non si atteggiavano a star, anzi. Tanto che, hanno avuto piacere che di due loro canzoni Fausto Denis Leali e the Novelty avevano voluto fare cover. Però c’è un però, ai tempi, se non andavi con una hit nei primi posti della hit parade italiana, era dura a sbarcare lunario e solo a salire sul palco delle sagre e feste paesane. Ecco che, quando Peppino di Capri, lui si famoso e con diverse hit a entrare nella hit parade, questo che quando Peppino di Capri mette su una nuova band I New Rocker’s, band che doveva accompagnarlo alle serate, si è ricordato dei Novelty e ne aveva ingaggiati un paio. Esatto, come si fa a non capire, sei giovane, le palanche che si fanno a suonare per feste e sagre son quel che sono, (esatto a feste e sagre il pubblico non paga ingresso, tutto offerto dal comune, questo che questo manca, mancano le vecchie feste e le vecchie sagre a ingresso gratuito, dove spesso facevano tanto bene alla psiche delle persone, ma anche allo spirito delle persone. Una socialità che terapia meglio di una medicina) ecco che quando il cantante famoso ti fa vedere le palanche, come si fa a dirgli di no. Stessa cosa de la band dove suonava il mio compare di nozze, non riuscivano a “sfondare” e quando due di loro hanno ricevuto offerta da Marcella Bella, piantato la Bottega Del Fabbro sono entrati nella band che accompagnava Marcella Bella. (una volta a un torneo serale di calcio, il titolare di una squadra che doveva disputare la finale, non si è fatto trovare in campo, si è venuto a sapere che aveva preferito andare in panchina di altra squadra che disputava torneo serale di Polpenazze, esatto, beccava 200mila£ a fare panchina, mentre a fare titolare nella finale, dallo sponsor della squadra beccava a giocare 80mila£.) Carissimi, quando le cose si fanno per lavoro, la prima cosa sono le palanche. Quando le cose le fai per passione di raggiungere sogno, le palanche contano meno, molto di meno. Per dire, la canzone più famosa di Bob Marley, No Woman No Cry, non è firmata solo da Bob Marley RIP. Sicuro che siete a conoscenza che Bob Marley è stato una persona di gran cuore generoso, nato povero, nato poverissimo nel malfamato quartiere Trenchtown di Kingston capitale della Jamaica. Esatto, il malfamato quartiere di Trenchtown, dove gli aveva dedicato anche delle canzoni al suo quartiere. Ebbene, aveva un amico che ancora giovane era diventato disabile, al suo sostentamento ci pensava Bob Marley. Un giorno l’amico disabile gli fa a Bob Marley, fortuna che ci stai tu, non riesco a immaginare come riuscirei a sopravvivere se ti capitasse qualcosa di brutto, li al quartiere le sparatorie fra bande rivali erano a tutti i giorni, quotidianamente. Ebbene, ecco che, Bob Marley aveva fatto firmare quella canzone anche al suo amico disabile, in modo che, se gli fosse successo qualcosa a lui, il suo amico avrebbe tirato avanti coi diritti d’autore di tal canzone. Non un’altra canzone, quella più famosa. Bob Marley l’ha sempre detto, quando ho scritto quella canzone, già lo sapevo che sarebbe diventata una hit mondiale. Ma di Bob Marley i benpensanti l’hanno sempre dipinto in brutti colori, dove una persona più alla mano di così, difficile trovarla e che nasca ancora. Per dire, Bob Marley deve fare, su pressione della casa discografica, deve fare tour in America e per far aumentare le vendite dei dischi, che in Inghilterra mvendite già alle stelle. Viene che sta partendo il tour the Commodores, quelli di Lionel Ritchie, e l’impresario gli dice: sentite perché per risparmiare sulle spese del tour li uniamo assieme quello the Commodores e quello di Bob Marley & the Wailers. Viene che il contrasto è su chi deve avere il ruolo di protagonista e chi il ruolo gruppo spalla, l’impresario gli dice, sai magari the Commodores sono americani, forse è meglio che è Bob Marley a fare da spalla, e il discografico, ma quando mai che Bob Marley, ai vertici delle classifiche inglesi, gli si fa fare da spalla e con nome sul manifesto più in piccolo. Lì presente alla discussione ci sta anche Bob Marley, il quale, zittisce il suo discografico e rivolto a l’impresario gli dice: the Commodores sono un eccellente gruppo e Bob Marley & the Wailer sono lieti e onorati a far loro da spalla. Carissimi, ne ho visti pochi che, da situazione di gallo nel pollaio, hanno accettato di fare umile lavoro e parte di gallina. (anche Jimi Hendrix RIP, cosa che il sottoscritto, al suo posto, non avrebbe mai accettato. Far da spalla e in America a quei ..tronzetti the Monkees, lui che aveva sfidato Eric Clapton a casa sua. Lui che aveva mandato a…’ulo Little Richard RIP, che tanti di chi metterò nomi non sono più in vita, ecco che però magari capita che non di tutti metterò il distinguo. No, caro Jimi, non stava ne in cielo ne in terra, tu nigger e per delle palanche in più, no non sta ne in cielo e ne in terra) Ne ho conosciuti e visti pochi, uno, è stato il mio maestro di radiotecnica, a pulire i cessi che noi sporcavamo di merda e che però non pulivamo. La sbrodolata sui complessi italiani dei anni ’60 e ’70 continua, c’è tempo, tanto, prima che qui al Torneo Podistico si ritorni a gareggiare con la corsa a piedi in vicinanza, minimo passa ancora altri uno o due anni, e minimo. Oramai il virus, questo virus diventerà forse come il virus de l’influenza? diventerà situazione ciclica? ce lo troveremo sempre tra i piedi a ogni anno? e a ogni anno nuova mutazione? Speriamo di no. Tanto, forse meglio che chi di dovere, di pensare che bisogna iniziare a pensarci di conviverci? ma in altro modo? O rimaniamo dietro le sbarre fino a quando? Ancora altri anni? e ancora distanziati e con mascherina anche dopo portentoso vaccino di laboratorio? Se tanto mi da tanto, mi sa che i contatti umani rimarranno solo che un ricordo. (che i nostri nipoti studieranno a scuola di quando i bipedi, però poco intelligenti, che non capivano la bellezza del contatto tramite uno schermo, da poco intelligenti amavano contatti sociali in vicinanza e a tu per tu, a scambiarsi anche effusioni amorose e baci, esatto, cosa di altri tempi e tempi sorpassati) Esatto, non ho ancora capito cosa più grave? il perché si intasano gli ospedali? o perché è alto tasso di mortalità? Perché, per dire, ne muoiono di più per via di problemi cardiovascolari, e non è che smettono di vendere sigarette, alcolici e carne e formaggio, tra causa principale di aumento di malattia di colesterolemia, che a sua volta, causa che predispone a problemi cardiovascolari. Capisco che non c’è contagio, ma i morti in quel caso non contano? Esatto, in Italia, stesso tasso di mortalità, 100mila anno morti di Covid 19, 100mila anno morti per via di problemi cardiaci. I numeri sono quelli, di diverso l’intasamento negli ospedali. Ma se non ci stanno ospedali la colpa sarà di qualcuno? o no? Esatto, la principale colpa ce l’ha proprio il popolo, che dove era quando si stava a tagliare posti in ospedale? Poi, stessa cosa delle visite mediche che si aspetta mesi e mesi, se va bene, se va bene che non aspettare 1 anno. Stessa cosa dei sportelli di uffici della burocrazia, a fare code, ma il popolo a protestare non si vede? non si vede nessuno a dire ma mettiamo due sportelli in più con due operatori in più. Il popolo perde mezza giornata di lavoro e per 10minuti di burocrazia, e però il popolo si lamenta e basta? Tanto stasera c’è la finale del Grande Fratello, che vuoi di più. Che l’ha detto anche il tale, che nessun programma a andare in onda e spesso ne l’arco di 1 anno e in prima serata come la sincera e istruttiva tal trasmissione tv, e visto chi guarda tal programma, che sono tantissimi, e forse tu pensi di cambiare l’Italia con chi incollato al Grande Fratello? Auguri. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)

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