BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

sbrodolata che spara cazzata di come bello e facile fare il gay e il ..algiolio col …uletto degli altri

Allora, dobbiamo fare un passo indietro, nel senso che, prima che the Beatles rivoluzionassero il modo di fare musica, che poi loro stessi, avevano imparato dai rokers americani. Esatto, anche Liverpool citta di mare, con un porto attivo, esatto, una specie di Napoli inglese, li arrivavano le navi e con le navi arriva anche tanto di quello che proveniva da l’America, e anche i dischi, e con i dischi la loro musica. Detto questo, in America nasce uno strumento musicale che a sua volta rivoluzionerà l’assetto e la configurazione strumentale in uso fino a quel tempo, dove in America si dava tanto spazio al pianoforte, ai strumenti a fiato e al contrabbasso. Dove la chitarra dei primi tempi non riusciva a emergere fra i vari strumenti musicali. Poi, un ragazzo, che lavorava già in una fabbrica di strumenti musicali, a tempo perso faceva degli esperimenti su come inventare un suono nuovo da dare a tal strumento ancora a livello di chitarra acustica e con microfono separato. Appassionato di elettronica, tagliò una vecchia chitarra acustica ci mise dentro un pezzo di ferro, applico dei pick up, che sono quelli che ricevono il suono e permettono di poi modificarlo a piacimento e grazie a amplificatore e aggeggi vari. Il ragazzo si era accorto che inserendo dentro nella pancia della chitarra un pezzo di ferro si otteneva un suono maggiore e diverso, la leggenda narra che il pezzo di ferro che aveva usato era un pezzo di rotaia del treno, e sua mamma che si era impressionata a tal suono, corre nella stanza e gli dice: cos’è questo suono? Era nata la mamma della chitarra elettrica di come la conosciamo adesso. Da li poi si sviluppò l’idea e l’embrione da lo stato sperimentale, diventata la chitarra elettrica di come conosciamo. I due marchi che sono al vertice in questo settore, sono, esatto, sono Gibson e Fender. Portati a la notorietà da tutti i più virtuosi chitarristi, non ce ne sta uno che è uno che non hanno suonato con queste due marchi chitarre, e grande nomea anche per quelle che costruisce il liutaio newyorkese? Monteleone. Che chitarra solo su ordinazione e aspettare anche 1 anno e più. Esatto, il liutaio è un artista, non tanto per il commercio, non tanto per le palanche (e anche se forse sono le più costose, esatto se vai dal migliore, già lo sai, esatto, è come voler diventare possessori di una auto Pagani) quanto per il principio di lavorare solo quando ci sta ispirazione, con cura e con passione. Esatto, per lui artista, come tutti gli artisti, lo strumento, non un oggetto da vendere, ma esattamente partorire e far crescere un figlio e una figlia, un pezzo di cuore. Visto che siamo sulla leggenda, e per far capire l’epopea beat italiana, in Italia, a Castelfidardo, patria della Fisarmonica. Dove prima degli anni ’60, la fisarmonica, in Italia, era strumento ben più importante de la chitarra. Dicevo, a Castelfidardo, un giovane viene attratto dal successo che riscuote in America la chitarra elettrica, e visto che gli italiani quello che veniva da l’America era Vangelo da copiare, ecco che riconverta la piccola fabbrica di fisarmoniche e si mette a costruire chitarre. E a costruire sotto licenza di altri marchi esteri. Dove da le parti de la Jugoslavia sotto licenza di altro marchio, dove importava quelle chitarre acustiche, gli lavorava dietro e le faceva diventare chitarre elettriche, producendo in fabbrica lui stesso i pick-up e gli amplificatori. Le marchia Eko. Eko è stato un bel marchio, che voleva dire anche chitarra di qualità, dove adesso arrivano da l’Asia certe chitarre che … meglio tacere. Esatto, come quella che strimpella, che masturba il sottoscritto, ma non fatemi mettere il nome. Esatto, alle prove di laboratorio parametri tra i migliori, ma poi, a lato pratico, è quel che è, inavvicinabili rimangono Gibson e Fender, ma ce ne stanno di migliori, chitarre artigianali di mastri liutai e non di fabbrica. Però, il sottoscritto, che fai, non tanto al costo, esatto, è per l’uso, che vuoi che uno scaccione come il sottoscritto, che se ne fa di una Gibson, puoi avere la chitarra più bella al mondo ma se non sai suonare. Esatto, puoi avere li davanti a te sul letto comodo e anche la più bella bionda in gambe larghe e vogliosa e labbra rosse pitturate e tacchi a spillo e unghia lunghe decorate, ma se non tira, dimmi tu? forse godi? o forse ti arrabbi? Detto, questo, il motivo ecco perché il sottoscritto non masturba la Gibson. Esatto, sarebbe come andare a arare il campo con una Ferrari, questo per dire e per far capire, che non solo la marca, ma poi è l’uso reale che se ne fa. Detto questo, le Eko, ai tempi della gioventù del sottoscritto erano buone chitarre e confermato dai chitarristi delle band che usavano la Eko, a quei tempi (adesso sono tutti grandi nella testa, solo nella testa però, poi li senti suonare e …) Per dire, la Eko l’hanno usata anche i mitici the Rokes, I Nomadi e anche i New Dada. Ebbene, a sedici anni il sottoscritto andava a gli Artigianelli, e scendendo alla fermata della corriera, vicino a piazzale Arnaldo, a piedi si faceva p.za Tebaldo Brusato e poi via Musei. Però, spesso e volentieri per entrare in p.za Tebaldo Brusato, faceva e con il …rio e il …rio di Gavardo, loro elettrotecnica, e …ella e il sottoscritto radiotecnica, dove …ale T di Brescia zona viale Piave. Che si era fatto crescere i basettoni come il leader the Mungo Jerry, esatto, quelli de la hit In The Summertime, famosissima hit di quei tempi. Ebbene, a volte passavamo da vicolo Orientale, dove ci stava negozio di riparazione e vendita strumenti musicali, gli zii di un mio ex atleta Monte Maddalena, che anche lui con negozio di strumenti musicali. Ebbene, al sottoscritto, quando si passava di li, gli si muoveva qualcosa nelle mutande (si fa per dire) quando passava da quel piccolo negozietto, dove in vendita anche qualche modello di chitarra a marchio Eko. Un sabato mattina, il sottoscritto e il …cio, entrano in tal negozietto e gli domandano di una chitarra, il negoziante ci fa vedere una Eko, bella chitarra a quei tempi, costo 30mila lire, ma due ragazzi di 16 anni, vuoi che hanno 30mila lire da spendere per una chitarra? Esatto, erano altri tempi, ecco che, visto che per le nostre finanze era cosa impensabile, il sogno era stato abbandonato. Che 30mila lire nel 1972, era metà stipendio di un apprendista, diciamo 500/600€ di adesso, e noi non lavoravamo. Ecco, ritornando a Eko, cambiato e fatto riconversione della fabbrica di fisarmoniche, a costruire chitarre elettriche. Però c’è un però, in Italia pochi a cavallo anni ’60 a suonare la chitarra elettrica e stile rock. Ecco, che l’idea è stata di organizzare corsi per chitarra elettrica, (esatto, se volevi vendere chitarre elettriche si doveva avere anche chi le sapeva poi suonare. Esatto, creare clientela, dove la chitarra elettrica subito amata di giovani, e dopo vi dico anche il perchè, questo che ai tempi una miriade di ragazzi a formare un piccolo complessino, una band giovanile e proprio grazie a l’avvento in Italia e grazie a la Eko, che W la chitarra elettrica) dove avevano ingaggiato anche musicisti americani, e che dovevano insegnare a musicisti italiani e i quali poi, gli italiani una volta appreso la tecnica, a fare i corsi di chitarra elettrica per l’Italia e per conto della Eko. Esatto, quello era periodo di cambiamento, ma in meglio, nel senso de la socialità, di formare gruppi e amici che condividevano le passioni, ma in vicinanza, e non tramite schermo. Dove un virus, voluto o non voluto, sta mandando in crisi una intera umanità. Una umanità con su le spalle almeno venticinquemila anni di storia, che sempre sconfitto virus e senza multinazionali a guadagnare, a guadagnare sporco? esatto, approfittandosene? Di quel periodo, intorno a l’anno 1963 che inizia a prender vita una band italiana di successo (adesso band, una volta in Italia erano i complessi, e in Inghilterra erano i gruppi e in America le band, lo capite da soli da chi copiato) Esatto, quella della quale vado a sbrodolare, solo un poco, esatto, non è che c’è tanto da sbrodolare di creatività, più che altro di copiare. Esatto, band nate per lavoro, non nate a livello artistico. Band nate perché chi suona ispirato e anche compositore di musica oltre che musicista lui stesso. Non facciamogliene una colpa, ai tempi erano quasi tutte così le band, che tanti a imparare a suonare, e per aver tante chance in più di miccare biscotto in tazza di bella fig.A. Esatto, chi sul palco, volendo ha tante occasioni, se gli tira, micca biscotto e a tutte le sere. Questo che quando a Enri gli avevo detto, vedi li in quel locale, a inizi anni settanta era locale da ballo e per i turisti, specie tedeschi, che a passare vacanze nei tanti appartamentini e negli alberghi e hotel e campeggi di Pieve di Manerba. Ai tempi, se diventavi amico di uno dei musicisti, rischiavi solo che di miccare il biscotto nella tazza della amica che era andata a assaggiare il biscotto del tal musicista della band, esatto, solo che tedeschine e olandesine. (bei tempi di quando si dormiva in spiaggia a la romantica o più spesso sul prato dietro la pieve. Bei tempi quando ci stava anche la compagnia di ragazzi di Brescia, che saluto …zio, che a fine estate per ricordo mi aveva regalato una sua camicia) Esatto, quando mai un italiana, quello anche loro, ma quando andavano in vacanza a Rimini e dove nessuno le conosceva. Bei tempi, prendo altra occasione e saluto Roswitha, un flirt giovanile durato una estate, e ai tempi, bellissima giovane ragazza austriaca, che ai tempi non ho mai capito perché ci stava con me, quando c’era di meglio in giro, molto meglio di quelli che sbavano per lei. Questi tempi il sottoscritto li ha vissuti e nessuno glie li può portar via, mai più portare via. Non si sta a parlare di aggeggi, li si parla di Vita con la V maiuscola. Cazzata ispirata da .a.io, amico del sottoscritto e ex chitarrista de la band giovanile di Rezzato: Il Bandolo Della Matassa. Che prendo occasione e lo saluto, saluto lui e .r.do, esatto, l’assicuratore di Rezzato. (amici che frequentano la palestra California) scherzando, mentre stavamo a sparare cazzate, a.io mi aveva detto, ho iniziato a suonare la chitarra e perché era bel modo di conoscere più tante ragazze. Sapete come che i chitarristi ci vanno giù con le pennate degli accordi. Il tipo, lavorava in ditta vicino al … del sottoscritto, suonava la chitarra in complesso di liscio, il marito della bella donna iniziava a lavorare a l’una, il chitarrista di liscio iniziava a l’una e mezza e a venti metri da la casa della bella donna. Uscito il marito per andare al lavoro, entrava lui e usciva al suono della prima sirena della ditta dove lavorava. Esatto, come un orologio, a una e venticinque usciva e entrava in ditta. Chissà come era buona la tazzina di caffè della bella donna. Chiuso con cazzata, non facciamo le verginelle, sicuro che non è di tutte e non e di tutti, quando mai, è solo uno spaccato di realtà, che da mondo è mondo. Detto questo, che se non hai grandi doti di compositore e sei sprovvisto di musa che viene a trovarti e a portarti ispirazione, esatto, non ti rimane che copiare. Difatti, il primo 45 giri dei I NUOVI ANGELI, è una canzone copiata, titolo La Caverna, la famosa canzone (ma ai tempi nessuno sapeva, esatto, in Italia chi vuoi ..zzo conosceva la gente comune di musica e canzoni, quelli della canzonetta italiana, che ..zzo vuoi che conosceva di canzoni straniere) copiata da la canzone I Can’t Control Myself, che della band the Troggs e il retro del 45 giri? Esatto, altra copiatura, la canzone dei mitici the Kinks, la canzone Sunny Afternoon. (the Kinks, per noi ragazzi alternativi alla canzonetta italiana dei Morandi e dei Celentano, ci piacevano di più the Beatles, dove the Beatles, i primi tempi a suonare Yeh-Yeh, dove the Kinks, ben più musica cattiva, senza strizzare l’occhio alle ragazzine. Provate a sentire la chitarra di Dave Davies, poi mi sapete dire. Una sera ci sta ricevimento con presenti le più famose band inglesi, al che, uno, non fatemi mettere il nome, finisce per …er, giovane musicista di una band che aveva un disco nella hit parade inglese, rivolto a lui. a Dave Davies gli fa, e per sminuirlo, gli fa: ma a che posizione sta in classifica il vostro disco? E Dave, che aveva un caraffa di birra in mano, glie la versa interamente sulla testa, e dicendogli: quando noi abbiamo mandato ai primi posti della hit parade le nostre canzoni tu avevi ancora i denti da latte, un po’ di rispetto, moccioso) Ritornando a I Nuovi Angeli, dopo poco copiano la mitica Happy Togheter, esatto, the Turtles. Dopo copiano la canzone  What a Way to Die di Charles Weiss e Stepnen Schlaks. Dopo copiano la canzone Piccolo Man the Friends, questa volta svedesi e non inglesi. Con questa copiata canzone iniziano a capire che questo tipo di musichetta piace alle ragazzine, e ci danno dentro, e cambiano un po’ stile e suono e sonorità. Ma le zone alte della hit parade italiana le raggiungono con la canzone Ragazzina, canzone copiata a the Sir Douglas Quintet, la loro canzone Mendocino. Dopo copiano la canzone a the Beatles: Carry That Weight. Poi, è la volta di Edoardo Bennato (che però c’è gabolata? Musica firmata da un altro e non de l’autore Bennato) a scrivergli la musica e le parole anche lo zampino di Mogol, è la canzone che li lancia definitivamente ne le preferenze de le ragazzine, la canzone: Color Cioccolata, dove arrivano in semifinale a Un Disco Per L’Estate 1970. Altra copiatura, questa volta a esser copiati Ike & Tina Turner, la canzone: River Deep, Mountain High e altra copiatura la famosa Obladì Obladà, esatto di quella che Gianni fa le pizze i toast al Superbar e Lilly canta la night del Ragno Blù, esatto, che poi Gianni gli dice a Lilly, bimba vuoi metterti con me e lei gli risponde non ti lascio più, sai come piacevano queste parole alle ragazzine. Queste canzoni, sai come gli piacevano alle ragazzine. Però mai come quelle dei COLLAGE. (le ragazzine venivano li al negozietto e a comperare ancora le canzoni dei Collage, mentre i ragazzi con i Dyane, R4, e gli Squalo, quelli comperavano cassette musica Afro, esatto, quelle che il sottoscritto andava al COSMIC, esatto quelle di Baldelli & TBC, le duplicava con l’Aiwa doppia piastra e tripla velocità, arrivavano da tutte le parti, ci stava chi faceva la collezione. A quella generazione COSMIC, che tutti clienti di autoradio con suono a alto volume in auto, con casse che pompavano di brutto, devo solo che dirgli grazie, la mia fortuna. Esatto, senza quella generazione non saprei come e se sarei uscito dai debiti. Ma la generazione Les Cigales & Cosmic & Thyphoon & Baia degli Angeli & Melamara, questi meritano capitolo a parte) Che poi hai capito perché Demetrio Stratos ha lasciato I Ribelli e per dar vita a AREA, esatto, che anche I Ribelli a cantare questa canzonetta Obladì Obladà, che anche a John Lennon questa canzonetta filastrocca non gli è mai andata giù, definendo la canzonetta: è merda della nonna di Paul. Già nel ’67 quando si erano incontrati a quel magnifico e memorabile evento di musica h24 The Technicolor Dream, (di questo evento e ispiratore delle Combinate Colorate del Torneo Podisrico ho sbrodolato millanta volte ma magari un giorno ci ritorno su) quello organizzato da Hoppy (malvisto da l’establishment) Yoko Ono gli aveva aperto la mente a John Lennon, e a fargli conoscere altra strada, basta con le canzonette per ragazzine, esatto, perché Obladì Obladà, canzone the Beatles, a detta dei appassionati di musica, non solo del sottoscritto, la loro peggior canzone. Altra copiatura la canzone Neanderthal Man che fatta da the Hotlegs, dove questa originale, canzone di battesimo in pista in sala, da ballo del sottoscritto, esatto, Dancing Capretti. Dopo, la canzone che li ha resi famosi più che mai, esatto, quella dello zampino di Vecchioni, esatto, Donna Felicità, dove fanno secondo posto al Festival Bar, dove avevano venduto cifra sbalorditiva di quella canzone, oltre 1milione e mezzo di dischi. Il successo le porta a partecipare come ositi al famoso show americano, una vera e propria istituzione americana, esatto The Ed Sullivan Show (ci erano passati anche the Doors, con la canzone LIGHT MY FIRE, dove però era stata censurata di dire la parola “higher”, che riferito al contesto della canzone era di dire di andare oltre e riferito a esperienze spinte e in tutti i campi. The Doors dicono: va bene, ok, poi visto che ai tempi la televisione non era ancora arrivata al livello di falsità e programmazione che è arrivata, nel senso che tutto dal vivo, live e reale, esatto, buona solo la prima. Non come adesso che se ci sta un capello fuori posto, rifanno, e a volte rifanno cinque o sei di volte. Esatto, voi vedete la trasmissione e il programma fluido, mentre in realtà adesso è tutto falso, quello che vedete non è in diretta, tutto registrato e rifatto il tutto come più conveniente di far vedere. SVEGLIATEVI. Ritornando a the DOORS, entrano in scena e, anzi, invece di tagliare la parola, Jim Morrison la ricalca, HIGHER, dopo l’esibizione, va li il dirigente e gli fa: voi qui non ci tornerete mai più, e loro: solo una volta ci volevamo venire e per rompervi i ..oglioni, ci state .. sul …. la parola mettetela voi. Esattamente quello che dieci anni dopo hanno copiato di fare the Sex Pistols a tv e show tv inglese. Ci stanno anche modi che vai nella tana del lupo a rompere i ..oglioni, a aprire gli occhi ai imbambolati telespettatori. Vasco è uscito dal palco di Sanremo quando ancora stava andando avanti la canzone in playback. A capirla) Dopo, altra copiatura, la famosa Proud Mary, canzone the Creedence Clearwater Revival. Per il sottoscritto versione più bella quella di Ike & tina Turner al live di Amsterdam a metà anni ’70. Dopo anche Lucio Battisti a farla live in tv, esatto, di quando con Mogol aveva miracolato la Rai quel 23 settembre 1971. Dopo, altra copiatura e altro successo, la canzone francese Wakadi Wakadou, di certo Daniel Popp. Altra copiatura è stata di copiare canzone Just Another Sunday, dove che strano, a i Nuovi Angeli glie la copiano a loro volta una band tedesca, dove diventa la canzone una hit de l’anno in Germania. Dopo, esatto, altra copiatura, forse una delle ultime, la gente inizia a mangiare la foglia, non gradisce le canzoni copiate, una delle loro ultime copiature la canzone Trop Belle Pour Rester Seoule di Ringo Willy. Dopo copiate le canzoni Kuku Ui Kuku Ei e copiata la canzone Hey Hey. Ecco, finito la pacchia del copiare, più difficile fare i gay e i …algiolio con il proprio ..uletto. Doveva essere breve pappardella, ma non volevo spezzettare in due. 1 ABBRACCO MANY KISSES (mauro)

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