BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

RUNNER COMPETITIVO DI CATEGORIA

(QUESTA È LA FASE TRE, LA FASE PIÙ CRITICA, LE SEPARAZIONI E I DIVORZI RIGUARDANO IN PARTICOLARE QUESTA FASE. GALLOWAY A DIRLO, NON IL SOTTOSCRITTO)

Man mano che passa il tempo, i mesi e gli anni, vi verrà la curiosità di vedere dove potete arrivare se ci mettete un po’ più di impegno. Ecco, quel po’ di impegno in più di fare della corsetta quotidiana, di farla diventare un allenamento quotidiano, e solo per volere andare più forte. Questo anche perché, quelle volte che con gli amici andavate a correre, vi seccava un po’ arrivare sempre dietro a quello che vi stava un po’ antipatico, e che non perdeva occasione di dirvi. Caxo, set rìàt àdèss, me, l’è zha tre minùcc che s’o rìàt. (caspita, sei arrivato adesso, io è già da tre minuti che ho tagliato il traguardo) Capite anche voi che, una volta va bene, due anche, tre si sopporta, ma poi basta, possibile che tutti imparano a andare sempre più forte, mentre io devo solo che mai mettere il numero gara, adesso, da domani (di solito è il lunedì, il giorno dopo l’ennesimo sfottò) inizio a fare sul serio. E allora il via a seguire la tal tabella di allenamento proposta dai tal mensili che parlano della corsa della corsa a piedi. (perché a questo punto, non perderete un numero di quei mensili) Poi, di logica, farete anche un po’ d’attenzione anche a come mangiare (alimentarsi),e vorrete entrare nella simpatia di un gruppetto di runner, (la famosa tessera Fidal) in modo di fare allenamento con loro, i famosi allenamenti di gruppo, le famose ripetute. Logico che, gli allenamenti di qualità fatti in gruppo (solo più tardi, vi accorgerete che non tutto è oro quel che luccica) sono per lo più un modo di sopportare il faticoso allenamento mentale che è messo a dura prova e proprio con le prove ripetute. Avviene che, il miglioramento si vede, il tipo (mister simpatia) che prima e subdolamente vi sfotteva, a tutte le gare avrà sempre una scusa tipo: ieri, sono stato a aiutare un amico a fare trasloco, (un modo furbo questo, subdolamente usato per umiliare ancora di più, in modo di rimarcare ancora di più il valore della sua performance gara, nel senso che, se non aveva faticato a fare il trasloco, se era più riposato, ciao che distacco avrebbe dato) un’altra volta è stato a fare la cena con quelli della ditta, quell’altra volta è stato a una riunione e fino a tardi, insomma, ne avrà sempre una, e questo man mano che, a ogni gara il distacco che vi darà diminuirà sempre, e diminuirà a gara dopo gara, fin quando arriverà che lo passerete, e arriverete prima voi di lui. A questo punto, (mister simpatia) tirerà fuori l’altra serie di scuse, tipo, è tutta settimana che non mi alleno, nel fare allenamento ho preso una storta alla caviglia, sono caduto e ho picchiato il ginocchio e adesso mi fa male. Poi, quando il tipo simpatico (mister simpatia) che ai tempi vi prendeva in giro, visto che anche se ha cambiato il suo gruppo di allenamento, andando con un gruppo di runner più veloci, perché non gli andava giù che voi gli arrivavate sempre davanti, ma nonostante il suo rodersi dentro e a cercar modo di andare più forte, n’è più e n’è meno vi arrivava, n’è più e n’è meno vi arrivava e sempre e ancora dietro, a questo punto, ecco che inizierà a starvi lontano, a non più darvi confidenza. Un modo furbesco che adotterà, in modo da tutelarsi quello di non più a star a parlare con voi, il modo di evitare quella cosa che più gli da fastidio, ovvero, ritornargliela? ovvero, il rinfacciare, quello che lui godeva fare con voi, esatto, non voler sentirsi dire, quello che lui godeva nel dire a voi: Caxo, set riàt àdèss, me, l’è zha tre minùcc che s’o riàt. A questo punto, la cosa che pensava mister simpatia, invece, a voi era l’ultima cosa che vi viene da pensare, perché adesso vi siete accorti di essere migliorati, migliorati di molto, e adesso altro che mister simpatia, adesso inizierete a voler entrare dentro nei primi cento della classifica, e ce la metterete tutta, e ci riuscirete. Ecco, una volta riusciti, vorrete di migliorare ancora, l’obiettivo dei 4 minuti a km. Poi, migliorare ancora, allenamento su allenamento, per riuscire e anche voi a beccare la sportina di categoria. A questo punto vi siete discostati di molto di quello che rappresenta la vera essenza del correre a piedi, dei benefici che la corsa a piedi regala al nostro stare bene. A questo punto siete diventati solo che di animo competitivo, quello che vi fa godere è solo la gara, solo la competizione, e del benessere che dona la corsa a piedi di meno non ve ne può fregare. Tutto questo, prima che ve ne rendiate conto, vi troverete nella situazione della frenetica ricerca del correre sempre più veloci (qualcosa ne so, anche se poco qualcosa ne so) dimenticando che la corsa a piedi, del motivo che avevate iniziato, e che perchè per voi era solo un piacere, il reale bel piacere che vi donava la corsetta quotidiana. Adesso, nella fase tre, quella di Runner Competitivo, quel piacere l’avete perduto, adesso quello che conta è solo battere l’avversario e andare a beccare la sportina. Ecco a questo punto siete arrivati alla fase numero tre, la fase di: RUNNER COMPETITIVO DI CATEGORIA e in questa fase, a questo stadio, senza che voi ve ne accorgete e senza rendervi conto, siete ossessionati dalla gara, del voler gareggiare, del voler vedere quanto siete migliorati, del voler vedere quanto siete forti. Tanto più la competizione vi avrà preso, tanto più la corsetta quotidiana diventa solo che allenamento che deve servire per andare sempre più forte. Il vostro piacere della corsa domenicale diventerà solo questo: contenti solo se beccate la sportina, tristi se l’avversario e specie l’avversaria vi ha battuto. Saltare un allenamento, una gara, vi sembrerà una cosa che vi porterà alla rovina completa del vostro stato di atleta competitivo. Ogni corsa domenicale per voi diventerà solo che una sfida, una battaglia da combattere. Man mano cambierete gruppi di allenamento, perché logico, non si può essere sempre al picco della forma atletica, e quella volta che chi avevate sempre battuto vi passerà davanti, in voi, comincerà a farsi strada l’ansia di performance gara. In gara non ci andrete tranquilli e questo non sarà una bella cosa, probabilmente arriverete ancora dietro, a questo punto, per non sprofondare nella depressione, ecco che, inizierete a andare a cercare gare più facili (tipo quelle del Torneo Podistico? Carissimi, questa è la malignità di quelli delle gare Fidal, perché la realtà è anche questa, è sotto gli occhi di tutti, chi vince alle gare del Torneo Podistico, anche nelle gare Fidal, anche a quelle gare, li trovi nei primi posti delle classifiche. Vedi caro maligno che sbagli, quelli che vengono alle gare del Torneo Podistico, non vengono per le sportine, visto che non ce ne stanno, e se ci stanno, sono di scarso valore. Quelli che vengono al Torneo Podistico, è perché l’orgasmo glie lo fanno venire i bei giri che ci stanno. Non scambierebbero mai un giro delle gare del Torneo Podistico, nemmeno per due gare Fidal, comitato dove si bada di più alla carta che avvolge il contenuto, che alla bontà del contenuto stesso. Dell’uovo di pasqua, ai runner del Torneo Podistico, gli interessa la qualità del cioccolato, non la bella carta dipinta che lo avvolge. Il Torneo Podistico è il giocare con la corsa a piedi, le categorie 5 anni per 5 anni sono le sportine) dove c’è qualità minore di runner competitivi. Una volta che il vostro spirito competitivo vi avrà sopraffatto, perderete di vista la realtà dei vostri limiti. Nei casi più conclamati, si può arrivare a aumentare lo sforzo nella seduta di allenamento, sommando fatica su fatica, non vi accorgerete che invece è del riposo che ha bisogno il vostro corpo. Non vi fermerete un giorno, perché penserete che se vi fermate un giorno o una settimana, tutto andrà perso, la fatica di mesi e anni, penserete che fermandovi una settimana, ebbene, tutto andrà perso. Allora, fatica su fatica diventerete irritabili, renderete difficile anche la vita in casa, e alle critiche della moglie o del marito, vi rifugerete in quel che voi, li in quel brutto momento di scarsi risultati che state ottenendo, vi appoggerete a un vostro compagno o vostra compagna di allenamenti, o anche a un amico o un amica che vedete alle corse domenicali, e che voi pensate sia la sola o il solo che può capirvi. L’ho detto, in questa fase arrivati a questa situazione non vedete più la realtà. Ma non è finita, continuando, sicuro che c’è il rischio di andare incontro a un infortunio, a questo punto, penserete che il vostro corpo vi ha tradito, e voi, per ripicca (come a volte succede tra fidanzati, che scoperto il tradimento, si ritorna il pan per focaccia) smetterete di correre, pensando così di fargliela pagare al vostro spirito e fisico da atleta, smetterete di gareggiare e smetterete di fare la corsetta quotidiana. Ecco, che anche qui si conferma che non vedete più la realtà, perché in questo modo non è che la fate pagare a qualcuno di estraneo, in questo modo la fate pagare solo a voi stessi. In questo modo andrete dritti sulla via del peggiorare la vostra qualità della vita. Poi, il tempo guarisce anche le ferite più profonde, magari ricomincerete ancora a correre, ma questa volta in modo diverso, almeno si spera, si spera che la lezione sia servita, che qualcosa dal passato abbiate imparato. Imparare dai nostri errori è la più bella scuola che ci sia. La morale è sempre e solo quella, l’atleta sta nella testa, l’atleta, il runner agonistico, il runner di categoria competitivo, non può avere solo che attenzioni per l’allenamento e il mangiare, anche lo spirito e la mente vanno allenati e nutriti nel modo giusto. Ecco, dopo questa batosta, ma non è detto che sia obbligatorio passare da questa fase per andare alla fase successiva, quella che Galloway ha chiamato: Lo Sportivo. Tanti che passano nello stadio del Runner Sportivo e senza le croci e delizie della fase tre, quella di Runner Competitivo. Qualcuno lo conosco anche, sono diversi, non fatemi mettere i nomi, ecco, un indizio potrebbe essere di andare a vedere che chi pur correndo a buon ritmo, non si mette il numero gara. Prossima sbrodolata, esatto, LO SPORTIVO. (mauro)

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