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pappardella & sbrodolata

esatto, a le donne, della corsa a piedi gli piace solo l’aspetto del fashion, de farsi vedere?
e gli organizzatori e le aziende e le influencer da be e bella che l’hanno capito?

(prefazione della sbrodolata che domani si va a sparare cazzate su la corsa a piedi, su l’atletica, sui protagonisti delle olimpiadi del secolo scorso. Il nuovo secolo ha snaturato lo sport, approfittando che che il branco segue il branco, le sardine seguono le sardine, i merluzzi seguono i merluzzi, le ochette seguono le influencer, per il sottoscritto, l’atletismo s’è fermato a anno 2000. Fortuna vuole che da questa cosa è nato il trailrunning, che però, destinato a far la stessa fine de l’atletica)

Chi ama correre a piedi, li vedi, sono quelli che si dedicano e anche con la dovuta serietà a questa attività, che è anche la primordiale attività di pratica motoria del homo sapiens, l’andare alla ricerca di cibo è stata la prima attività motoria dell’umanità. Lo scappare dagli animali grossi predatori della foresta e dei boschi, è stata la prima forma di correre a piedi. esatto, lo scappare è stata la prima forma del correre a piedi. Solo dopo è venuto il correre per acchiappare il cibo che scappava. (la caccia è venuta dopo del raccogliere, e anche se subito dopo, ma comunque secondaria rispetto a l’andare a raccogliere qualcosa da mangiare. Per raccogliere non serviva compiere complicati ragionamenti, cosa invece indispensabile per andare a caccia. Dove si deve pensare e escogitare se vuoi acchiappare la preda, che sin da gli albori dell’umanità, la preda era e è più veloce dell’homo sapiens, almeno sul breve. Poi, rincorrere e rincorrere, l’homo sapiens è diventato anche più resistente, e, ha notato che, la preda era meno resistente di quel che resisteva a correre lui, e ha imparato che se riusciva a stargli dietro, dopo un po’ la preda si stancava anche, e che era anche costretta a fermarsi, e sfinita dalla fatica. tanti animali non hanno la valvola della fatica, a differenza del homo sapiens, che quando si fa troppa fatica, il corpo e l’organismo si proteggono mettendo in atto il meccanismo dello svenimento. La preda no, non si ferma per svenimento, si ferma perchè schiatta.  Questo è quel che insegnano e che si va a dire, ma, il sottoscritto questa cosa non l’ha mai creduta fino in fondo. Nel senso che, c’è bella differenza tra avere meno resistenza e il farsi acchiappare. Nel senso che, carissimi, la vegetazione, ai tempi primordiali, dominava. Per qualsiasi preda sarebbe stato facile far perdere le loro tracce nella foresta, ai tempi primordiali, il Pianeta Terra è nato foresta, non ce ne stavano di campi da arare. C’è chi dice che anche in Italia, ai tempi primordiali, ci stavano, per dire, leoni e elefanti. Esatto, l’homo sapiens era n’è più e n’è meno un animale come la preda che andava a cacciare, viveva in piccoli branchi e visto che oltre che possedere più materia grigia, perché di questi tempi, e più si è andati avanti sempre più a usare materia grigia, però non si riesce di far capire l’importanza di quel equilibrio che ci deve stare per mantenere la biodiversità, unica garanzia della sopravvivenza del Pianeta Terra. Senza una visione di un futuro a lungo termine, caro homo sapiens e cara donna sapiens, avete firmato la vostra condanna a l’estinzione. Esatto, dal pensiero dilagante, che dice che: intanto voglio vivere comodo io, chi viene dopo si arrangi come mi sto arrangiando io adesso. Ma perché devo andar a prendere l’acqua alla fonte quando ho comodo il supermercato sotto casa? Chi se ne frega della plastica e dello sporco e dei rifiuti e de l’immondizia, beh, e anche a ora che sarà andato in malora tutto, be e bella che sarò morto. Non avete mai sentito questo ragionamento? E pensare che questo ragionamento proviene e specialmente dalle persone che, purtroppo, e magari non per loro colpa, ma da situazione di posto e da famiglia che son nati, ebbene, chi ragiona in questo modo, esatto, sono sempre più spesso quelli hanno avuto meno istruzione scolastica. Ai primordi della società degli umani non ci stava un capo riconosciuto, si seguiva chi era il più bravo a cacciare, chi era il più forte in senso di forza fisica, nel senso, chi ha detto che tu sei il capo? E allora come gli animali a fare la lotta tra i due contendenti, il più forte diventava il capo e gli altri coda in mezzo alle gambe. esatto, ispirata dal film di Abatantuono: Attila…) Esatto, più che il correre, a l’homo sapiens, era l’astuzia a far beccare la preda, esatto, le trappole. Ecco che, per beccare sempre più prede e per sfamare la sempre più numerosa tribù, gli homo sapiens dovevano sempre più far viaggiare la materia grigia, esatto, allenamento dopo allenamento, la materia grigia è quel che è diventata capace adesso. Di pari passo, più la materia grigia è diventata capace di correre veloce, meno l’homo sapiens ha usato le proprie gambe, esatto, l’inizio della rincorsa alle comodità. Detto questo, più la materia grigia de l’homo sapiens diventava performante, meno invece lo diventavano i muscoli. Arrivando al punto in cui siamo arrivati, a far imparare ai bambini, non di imparare a camminare e a correre e a arrampicarsi e a praticare la lotta, ma indirizzati e sin da piccoli ha usare gli aggeggi e a conoscere la farmacia che dovrebbe insegnare le medicine giuste da prendere e per qualsiasi malattia. Si vedono adesso bambini che girano per strada, non più al gioco del rincorrersi, ma a girare per strada con aggeggi con le rotelle, meglio se motorizzati. Questa è una scelta dettata dalla moda, poi è anche vero che, da quella ricerca fatta dagli americani, sono proprio quelli con basso indice di istruzione a rincorrere le mode e le tal cose, e strano, sono quelli con maggior alto grado di istruzione a praticare un po’ di attività fisico motoria. (quando vedo tanti e tanti della sanità che corrono a piedi, questo la dice lunga che il correre a piedi fa più che bene. Però il correre a piedi per la salute è una cosa, amare la corsa a piedi è altra cosa. Non confondiamo tra kiwi e kiwi) Detto questo, detto tutto questo, la corsa a piedi, da pedestre che era, è diventato podismo e poi, una volta diventato running, americanizzata la parola e la pratica, è diventato cosa di moda. Negli ultimi anni il running è diventato anche cosa di fashion. (ci sta pure un sito e un blog che si chiama proprio in questo modo, chi lo cura? esatto, lo cura una donna, che di corsa a piedi è solo da l’altro ieri che ha sentito parlare? troppo giovane, di corsa a piedi è entrata è l’ha conosciuto già che era di moda e che però adesso lo sta sfruttando?) Ma cosa c’entra il correre a piedi con fare gara tapasciando e camminando in maschera? Tapasciando e camminando colorati flou? tapasciando e camminando travestiti da babbi natali e affini? Tapascioni e camminatori con corna in testa? Tapascioni e camminatori travestiti da super eroi? E chi più ne ha più ne metta. Ci stanno quelli che il fashion è il loro stile di vita e se lo portano dietro dappertutto. Esatto, anche a letto, con tal marca di intimo pubblicizzato da tal influencer? con tal preservativo pubblicizzato da tal’altra influencer? che poi sono sempre le donne che abboccano di più, è di loro natura voler essere, e a tutti i costi, voler essere fashion. A quel tipo di corse a piedi più folkloristiche che competizione, la maggioranza sono donne, che non è l’aspetto gara che gli interessa, ma è solo l’aspetto fashion e stare in mezzo a tante sardine e merluzzi come loro? Detto questo, si fa presto a vedere chi ama la corsa a piedi, chi ama il running, e non per moda. Esatto, se dopo 1 anno li vedi che non son migliorati nemmeno di un po’, di questi la corsa a piedi è solo che un ritrovarsi in compagnia (che non è che è brutta cosa, anzi, il divertimento è più importante che l’ossessione di andare a acchiappare la sportina) esatto, la performance gara, il cercare di andare a migliorare almeno di un po’ la loro caratura atletica, di quello, non gli passa nemmeno per l’anticamera della mente. Difatti, che quelli che la corsa è solo perchè moda, a loro gli piace di più lo stare nel branco e vivere alla moda, e più il branco è grande più ai modaioli gli piace stare (una corsa a piedi che fa tanti partecipanti, l’anno dopo farà ancora più partecipanti, se una corsa a piedi fa pochi partecipanti, l’anno dopo farà ancora meno partecipanti. Ma questa cosa si vede da internet, di come sono fatti gli homo sapiens e specie le donne sapiens, difatti quando entrano dentro a scuriosare, cosa è che vanno a scuriosare, la cazzata che ha ricevuto più visualizzazioni e non quella con meno visualizzazioni. Esatto, stessa cosa di bella bionda NYCM, che è la maratona che offre più disagio in assoluto, perché prova te stare due ore fermo in quel posto e col problema di cambiare l’acqua al pesce o di far fare un po’ d’acqua a la fontanella, ma li tutti zitti, nessuno a lamentarsi, anzi, a partire in massa a branchi, tipo i merluzzi e le sardine, e a partire da l’Italia attraversare l’oceano per poter dire, una volta ritornati, mi sono fatto la bella bionda americana, logico che non ti vanno a dire in quanto l’hanno finita, quel che conta è l’attestato di finisher, e anche se ne hanno camminato più della metà del percorso. In poche parole, gente porta gente, ecco il perché tal belle influencer, più oche che belle, pagano agenzie che il loro lavoro è tirare su di molto e molto le visualizzazioni delle loro cazzate messe in rete, sicuro che la rete grande è più facilitata a acchiappare e a beccare più tanti pesciolini, che con quelli che abboccano, si pagano le spese dovute a tal agenzie che hanno trovato modo di far tante palanche facendo in modo di aumentare il numero di visualizzazioni delle cazzate di tal belle e oche influencer. Ci sono già stati casi di suicidio di tal belle, più oche che belle, che si sono suicidate per motivo che, le visualizzazioni delle loro cazzate andavano sempre più in calando, e penso che, la lista dei suicidi si allungherà ancora, e di molto) Chi ama il correre a piedi, tutti hanno un denominatore comune, esatto, oltre a un costante allenamento settimanale, il cercare giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, di migliorare di chiudere il loro giro abituale di allenamento e sempre in minor tempo. Quello di cercare di migliorare la caratura atletica e l’andatura di corsa, è lo spartiacque tra chi ama correre e chi corre solo perché adesso è moda e fa figo, e quelli che lo fanno solo per lo star bene e in salute, e quelli che lo fanno per perdere peso, che è in fin dei conti è anche quello la ricerca della salute. Poi c’è anche dell’altro? Esatto, chi ama il correre a piedi, a differenza di chi corre solo perchè di moda, chi ama si informa di cosa è correre a piedi, vuol conoscere il più possibile il Pianeta Running. Ad esempio, fai presto a capire, se a un runner per moda, e anche alle fashion runners colorate in viso gli domandi che cosa è per quel tipo di runner perchè di moda, gli domandi di cosa è la parola Adenosintrifosfato? ebbene, ci metto su le palle (che tanto non mi servono più) che non hanno mai sentito di questa parola. Conoscono magari Acido Lattico, così, perché se ne parla a sproposito. Che le senti queste fashion runners, che le incontri mentre tapasciano con la bottiglietta in mano e bardate di tutto punto, con le stringhe delle scarpe rigorosamente in abbinamento cromatico al colore della scarpa, le senti a dire: domenica sono stata a fare la gara e ho ancora l’Acido Lattico nelle gambe. Carissime e carissimi del fashion, il corpo umano è di natura con Acido Lattico presente ne l’organismo, logico che, sotto sforzo aumenta, e a volte, ci sono stati casi che ha portato anche alla morte. Non preoccupatevi, voi fashion runners questo rischio e pericolo non lo correte. Però, carissimi e carissime del fashion, lo sapete che gli studi e le analisi di laboratorio danno per l’Acido Lattico un T50? ovvero un tempo di recupero del 50% a ogni ora che passa. Che fatto 100 l’Acido Lattico, dopo 1 sola ora il tuo organismo ne ha già smaltito la metà e sei a 50. E dopo un’altra ora, ne hai smaltito ancora la metà, e sei a 25. Che passata un’altra ora sei arrivato e arrivata a 12,5. Che un’altra ora ancora e sei a 6,25. Esatto, via via così, nel senso che nel giro di max 8h, di Acido Lattico in più lo hai già smaltito del tutto. A le ore 18 della domenica, se hai fatto gara a ore nove, de l’Acido Lattico in più non c’è più traccia. Però ti fanno male le gambe, i muscoli delle gambe, che sarà? Logico che ai tipi di runner quelli del fashion questo glie ne può fregar di meno. Già prima di voler sapere di come mai dopo la gara gli fanno male i muscoli delle gambe non glie ne può fregar di meno, difatti già subito e finito la gara le vedi con lo smartphone in mano, quando va bene, perché talune lo smartphone se lo portano anche appresso, attaccato al braccio. Purtroppo per il correre a piedi, da quel che era una cosa seria (tanto che, è iniziato da quando le donne e che non è da tanto che gareggiano anche nella maratona, oddio, gareggiano è parola grossa, diciamo joggereggiano e camminano, e che però hanno introdotto il fashion nella corsa a piedi, esatto, è solo da quando la corsa a piedi ha conosciuto il fashion che la corsa a piedi ha perso un bel po’ dignità) Sai che più passano gli anni e meno sono quelli a conoscere di parole tipo, inizio dalla lettera A. Esatto pochi quelli rimasti a conoscere di cosa vuol dire e riferito alla corsa a piedi, cosa stanno a dire queste parole: ACCLIMATAZIONE, AEROBICO, AERODINAMICA, ALLENARE LA RESISTENZA AEROBICA, ALLENARE LA RESISTENZA ANAEROBICA, ALLENAMENTO INTERVALLATO o meglio conosciuto come Interval Training, la differenza tra ANAEROBICO ANALATTACIDO e LATTACIDO, CAPACITA’ VITALE, CARICO DI LAVORO, CICLI E MESOCICLI, MACROCICLO, CIRCUIT TRAINING, differenza tra CONTRAZIONE ISOCINETICA ISOMETRICA ISOTONICA, CREATINFOSFATO, DEBITO DI OSSIGENO, DEFATICFAMENTO, ELASTICITA’, ENDURANCE, FREQUENZA PASSO e FALCATA, FARTLEK, e di quanti tipi di FIBRE, FORZA MASSIMALE e VELOCE, GLICOGENO, INTENSITA’ DI LAVORO, MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO, conosciuto come VO2MAX, MIOGLOBINA, MITOCONDRI, MOBILITA’ ARTICOLARE, PERIODIZZAZIONE, RECUPERO, RESISTENZA MUSCOLARE, RISCALDAMENTO, RITMO, SERIE, SKIP, SISTEMA ATP-CP, STILE, STRETCHING, TEST, VOLUME DI LAVORO e chi più ne ha più ne metta. Ridare dignità alla corsa a piedi, è ricominciare a andare a scuola, è ritornare ai tempi che la corsa a piedi voleva dire anche studiare, a differenza di adesso, che la corsa a piedi è solo avere in mano attestato di partecipazione a tal gara. Care e cari della corsa a piedi di moda e fashion, conoscete di Mennea? e di Tilli? Cari e care della corsa di moda e fashion, conoscete anche di: Morale, Ottoz, e dei duelli di Ovett e Coe? e della Dorio e della Pigni? Di Napoli e Viren, Mei e Roelants, Antibo e Panetta, di Fava, Cova e di Cindolo e Bordin, Fogli, Magnani, conoscete di Merlo? Detto questo, la storia della corsa a piedi è soprattutto la storia di chi l’ha fatta diventare grande storia scritta col sacrifico, l’impegno e la conoscenza di quello che ci sta dentro. Esatto sto parlando e sbrodolando di quando correre a piedi, gli influencer di quei tempi, dicevano che non era cosa per persone di classe, solo che cosa per poveri che non avevano paura di sudare. Carissimi, ai tempi, fagioli e cotiche erano solo che per poveri. Adesso, la corsa a piedi come strumento, uno strumento che ha trovato nella moda del fashion il modo di far tante palanche, esatto, adesso non solo i leprotti corrono, ma anche le oche. Alla prossima e con la storia di chi ha fatto diventare grande l’atletica e il correre a piedi. Ispirata da quel bel tomo in cinque volumi che è quella fantastica storia delle Olimpiadi degli anni passati. (mauro)

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