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non si deve andare a scuola per imparare a correre, a scuola, si deve andare per non disimparare a andare a correre

Ci sono cose che tutti gli animali ne sono dotati e fin da che vengono al mondo, chi più chi meno, esatto, ogni animale che già dalla nascita ha a corredo le doti naturali che lo caratterizzano, e che gli serviranno nel corso della sua esistenza terrena più o meno faticosa, più o meno bella e fin quando rimarrà sul Pianeta Terra. Esatto, sta tutto come si suol dire: sta già tutto nel proprio dna. Così anche le gambe: non si deve andare a scuola e superare un esame per diventare capaci di usarle. Non si deve andare a scuola per imparare di attaccarsi con la bocca al capezzolo della mamma e di ciucciare, e non c’è bisogno di andare a scuola imparare di piangere se non si riesce. Stessa cosa è l’animale homo sapiens e donna sapiens, che alcune capacità sono di natura, che a secondo de l’età sono più o meno efficienti. Non glie lo insegna nessuno a l’homo sapiens o alla donna sapiens, non deve andare a una scuola per imparare di tirarsi su dritti in piedi e di mettersi su due gambe e di provare di farle muovere in sincronia. Di solito si impara dopo aver imparato, e sempre dopo aver imparato da soli, senza una scuola che insegna prima di gattonare. Detto questo, viene naturale, dopo aver imparato a stare in piedi e di stare sulle nostre gambe e viene naturale anche di iniziare di correre. Esatto, non bisogna andare a scuola per imparare di correre. Caso mai, adesso, bisogna andare a scuola per NON disimparare di correre. Adesso, con questi aggeggi moderni costruiti da homo sapiens e donne sapiens intelligenti? Esatto, adesso uno schiaffo a Madre Natura lo si può dare, adesso con le rotelle si può mollare un bel sonoro schiaffone a Madre Natura, che cattiva e sadica, che ci aveva obbligato per millenni e millenni a sudare e solo per muoverci con le nostre gambe, e sadica, di farci fare fatica usando le nostre gambe e se volevamo spostarci da un luogo a l’altro e senza fretta. Adesso no, adesso l’intelligentissimo homo sapiens e l’intelligentissima donna sapiens dopo aver inventato la ruota, per far faticare gli animali a tirare il carretto al posto nostro, ecco che, la grande intelligenza, è arrivata a le rotelle. Dopo aver inventato gli ingranaggi e inventato un motore, un aggeggio che gira basta dargli da mangiare un po’ di energia, ecco che, applicando motore e ingranaggi e rotelle agli aggeggi, futura immondizia, a spostarci è diventato molto ma molto più facile e molto ma molto meno faticoso e, di bello, che possiamo fare tutto sempre più in fretta frisù. (di bello di questa futura immondizia è che hanno di faticare di meno gli animali, che ricordo, sono sempre stati sfruttati e poche volte si sono lamentati) A proposito dei famosi ingranaggi, no, non quelli che certa filosofia? quella che va a dire che ognuno di noi è solo un piccolo e insignificante particolare del ingranaggio delle grandi ruote dentate del sistema che tiene in vita lo status quo della società civile. Siamo a scuola, il maestro, fa una domanda: chi di voi bambini mi sa dire chi è stato l’inventore degli ingranaggi? tutti zitti, nessun bambino risponde, il maestro, con aria di sufficienza, che lui quello intelligente e che conosce le cose, con tono di disapprovazione, come dire, che ignoranti che siete, alzando la voce dice: asini, l’abbiamo studiato la settimana scorsa, non vi ricordate di Fritz, non vi ricordate che vi avevo insegnato di questo, di come Fritz aveva avuto la geniale idea di trovar modo di inventare gli ingranaggi, già vi siete dimenticati? asini, a scuola state attenti e a casa studiate. E adesso vediamo, razza di somari, mi sapete dire chi è stato il primo uomo a emettere un urlo? (visto che conoscete da che parte pendo, non pensate subito al libro di poesie di Allen Ginsberg, esatto Howl, Urlo, che a sua volta, poesia che aveva ispirato la canzone Dio è Morto, esatto, al Guccini) Pierino alza la mano e si alza in piedi, il maestro con tono incredulo, dice: bravo Pierino, da te non me lo sarei mai aspettata una risposta, dimmi Pierino, di a questa razza di somari chi è che è stato il primo uomo a emettere il primo urlo, e Pierino: signor maestro, è stato Fritz, quando gli si sono stritolati i ..oglioni la prima volta che ha fatto girare gli ingranaggi. Detto questo, come si fa a non pubblicare il testo di una canzone che va a criticare un certo modo di insegnamento, il modo di insegnare tipo lavaggio del cervello? La canzone, è una graffiante canzone di E. Bennato e che va a puntare il dito su il tipo di insegnamento preferito da chi comanda l’establishment. Poi, sapete da che parte pendo, e sicuro che siete a conoscenza e che avete indovinato che il testo della canzone è rivisitato al modo di vedere del sottoscritto, che non è detto sia il modo quello giusto, anzi, sicuro che è il modo sbagliato, anzi, è una barzelletta, e le barzellette non hanno mai fatto male a nessuno, spero. Del testo rivisitato della canzone In Fila Per Tre di E. Bennato, il sottoscritto, ne ha fatto personalissima cover, ricalcando e rincarando la critica a certo modo di insegnare di come comportarsi alle future generazioni. Poi, ognuno la vede come è in grado di vedere. Poi ognuno capisce quello che è in grado di capire. Spero che, se si poteva fare satira e prendendo di mira l’establishment 40’anni fa, lo si è liberi e ancora adesso, adesso al tempo di nuovo e moderno e intelligentissimo modello di Coronavirus e battezzato Covid 19. Che guarda che è cosa importante, perché per prima cosa l’establishmen metteva da sempre, da sempre la finanza e l’economia al primo posto nelle agenda giornaliera di tutti i governi. Esatto, al primo posto sempre il PIL, che è un po’ che non lo tirano più in ballo, stessa cosa dello SPREAD, magari sono parole passate di moda? Ecco, consumi e economia che parole che sono sempre state al primo posto di importanza per chi governa, tranne che con questo speciale Covid 19? dove prima, di prima di economia e consumi, prima, viene la salute. Fa niente se muoiono tre volte più persone per colpa e a causa de sofisticazione del cibo e inquinamento industriale che di Covid 19. A proposito, di Covid 19, qualche email per chiedere se era in previsione di aprire a qualche gara del Torneo Podistico ancora quest’anno. Carissimi, nessuno meglio di voi sa quanto mi piacerebbe riaprire al più presto col gioco del Torneo Podistico, però, c’è un però: fino a quando i partecipanti del Torneo Podistico sul campo gara non potranno stringersi la mano, fin quando non potranno darsi un bacio sulla guancia, fin quando non potranno fermarsi presso il ristoro e conversare liberamente, di gare, esatto, nemmeno a parlarne. Se togli il piacere di stringere una mano, di dare un bacio sulla guancia, di conversare liberamente con gli amici, che, dopo i bei giri nel bosco, sono la peculiarità principale quello che di bello ci sta al Torneo Podistico, esatto, che è la bella atmosfera e l’aria genuina che si respira sul campo gara, detto questo, mettere gare in calendario senza queste tre belle cose non ha nessun senso. Aspettiamo e vediamo come andrà a finire la storia del “andrà tutto bene” ma tra quanti anni? Di bello c’è che, il sottoscritto, le previsioni le sbaglia sempre tutte, non ne azzecca mai una, e questa è più che una speranza, una mezza certezza che ci vedremo sui campi gara più presto di come vi immaginate adesso. Detto questo, scusa establishment che comandi, non essere permaloso, è solo un gioco e per fare audience? Sai, nelle canzoni e ancor di più nelle cover ci può stare di tutto, e magari anche qualcosa che ti irrita, però, c’è ancora la santa libertà di pensiero? Spero di si, e la santa libertà di criticare usando le canzoni facendole come delle barzellette? Ecco, dopo questa introduttiva sbrodolata, ecco la sbrodolata barzellettata della cover di In Fila Per Tre by il sottoscritto e che va a puntare il dito su certo modo usato da l’establishment di crescere le nuove generazioni, che devono imparare a non rompere i ..oglioni?. Presto vieni qui, ma su, bel bambino non fare così, ma non li vedi quanti altri bambini che sono tutti come te, anche loro col loro bel grembiulino e il loro bel fiocchettino, vedi che belli che stanno in fila per tre, vedi che bravi e che non fanno i capricci e non piangono mai, è il primo giorno, però vedrai, che già da domani ti abituerai, e ti sembrerà un bel gioco normale a fare la fila per tre, di risponder sempre di SI e di comportarti da personcina civile. Guarda quante belle bambine che giocano con le loro belle bamboline. Sono la maestra e vi insegnerò tante belle cose, vi insegnerò la morale delle belle persone perbene, vi insegnerò a recitar le nostre belle preghiere, vi insegnerò ad amar la nostra bella patria e la nostra bella bandiera, che erano parole di moda anche ai tempi di quando c’era quello bello della camicia nera. Sarete trattati da grandi signori e con tutti gli onori come si deve a noi che discendiamo da un popolo di eroi e di grandi inventori e di grandi internet navigatori, e poi, siamo solo noi che abbiamo conquistato il mondo su le ali delle grandiose e gloriose legioni imperiali. E cosa pretendete purtroppo bambini questa stufa che c’è basta appena per me e non rompete i ..oglioni, arrangiatevi e datevi da fare e tu mauro smettila di protestare. Cos’è fare questo casino perchè manca il cestino, dai non fate così state buoni, per favore non fate rumore che tra un po’ arriva il direttore mi raccomando quando entra tutti in piedi e battete le mani e con calore. Sono il maestro e adesso sei già abbastanza grande, sei già abbastanza forte, ora farò di te un vero uomo, e ti insegnerò l’onore, ti insegnerò a odiare i nemici ti insegnerò a sparare e a come ammazzare i cattivi, però adesso state calmi e non spingete e vi raccomando state sempre in fila per tre come insegnato da me. In fila per tre marciate tutti con me e ricordatevi che i libri di storia che dovete imparala a memoria e anche tu mauro ..oglione che sta scritto che noi siamo i buoni e siamo di quella parte della storia che dice che abbiamo sempre ragione. Sempre in fila per tre marceremo dritti verso la gloria  e con ardore arriveremo con onore a la vittoria. Ora che sei un uomo devi cooperare, non metterti a far casino se per strada è stato ammazzato uno del popolino, mettiti in fila per tre senza protestare e se fai il bravo e l’ubbidiente cittadino, che con la nostra raccomandazione ti faremo avere un posto fisso in amministrazione e l’aumento di paga dovuto a la tua promozione. Però ricordati che devi conservare l’integrità del nucleo familiare, ti devi sposare e mai adulterare, firma il contratto, su dai non farti pregare, smettila di mugugnare, se vuoi salire sul carro della nostra parte a certe regole devi per forza sottostare. Ora che sei padrone delle tue azioni, ora che conosci anche le nuove orazioni, ora che hai goduto di tante lezioni ora che sai prendere decisioni, ora che sei in grado di fare le tue scelte ed hai davanti a te tutte le strade aperte, attento, prendi la strada giusta e non sgarrare, se no poi te la facciamo pagare. Non mugugnare, mettiti in fila per tre e non ti allarmare perché a ognuno daremo la sua giusta provvigione. Capisci a me, per tutto questo a qualche cosa però devi pur rinunciare, ti pare, è il minimo, in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere, non stare a sottilizzare, perciò adesso basta recriminare mettiti in fila per tre e a testa bassa torna a lavorare e se proprio non trovi niente da fare, dai, non fare la vittima se ti devi sacrificare, che se a te non ti va bene puoi sempre emigrare. Perché in nome del progresso del consumismo e della nostra amata nazione, se a te non va bene, puoi sempre di dire un’orazione. Ehi ehi, cos’è questa fretta, ehi, calma calma, avanti, ehi avanti, no così, non sparpagliati, ho detto avanti in fila per tre (cover by mauro, chissà se il grande maestro e la grande maestra approveranno? sai, è tempo di nuovissimo Coronavirus, si sa mai. Quarant’anni fa si poteva, sono vecchio, adesso non so, non conosco le nuove orazioni)

 

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