BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

lettere in redazione (sbrodolata ispirata dalle lettere di una ventina di anni fa e arrivate in redazione della rivista Podismo)

Tante lettere che arrivavano, arrivavano perché sbrodolo di anni 2000, (adesso non so più com’è, come la interpretano la loro passione i nuovi della corsa a piedi) ma tantissime le lettere a toccare il tasto: costi cartellino iscrizione, premiazioni mai lunghe abbastanza, natura delle premiazioni da carità (a proposito, nella pagina delle curiosità una persona si fa una domanda: chissà come premiano a quella corsa a piedi dalle parti della Fika nigeriana, chissà in che cosa consisterà il premio in natura li alla corsa della Fika? Magari in Svezia, se ti domandano facciamoci una Fika, lì ti offrono una pausa caffè, ma alla corsa della Fika nigeriana? cosa ti daranno come premio? un premio in natura? Ma si può ancora sparare cazzate? Una volta e già solo vent’anni fa si poteva, adesso non son più tanto sicuro) In redazione, tante lettere e tante lamentele di partecipanti e tante lettere e lamentele degli organizzatori. Però, mentre gli organizzatori poco e niente possono fare, nel senso che non possono star dentro nella testa a tutti i partecipanti, esatto, accontentare tutti, sai quanti partecipanti e ognuno col suo tiramento. Vedo che a ogni gara, di ogni gara ci sta una lettera di lamentela, però notavo, che della bella bionda newyorkese in gambe larghe, tante e tante le lettere, nessuna che tocca tasti disorganizzativi (ve be che lì sono i più bravi al mondo, no non è marketing o pubblicità a dirlo. Questo si evince dalle lettere di chi con la bella bionda ha miccato biscotto nella tazza, e se lo dicono loro che lo spiattellano, ma non per vanto, ma per suggerimento di dire a chi la bella bionda non l’ha conosce ancora, di non star a pensare, di fare subito l’iscrizione alla prossima edizione) e questo mai, mai un disguido e mai e in nessuna edizione, guarda che questa cosa ha del sensazionale, mai un disguido e a nessuna edizione. Complimenti allo staff organizzativo. Ma ritornando agli improvvisati organizzatori italiani, e se un partecipante si fa male magari a casa, magari lavorando in giardino, comodo iscriversi alla gara e dire che si è fatto male in gara? è capitato anche questo. Esatto, sai che rogne deve andare incontro l’organizzatore italiano, specie se piccolo organizzatore, sai che rogne? Sono invece i partecipanti che hanno il telecomando in mano, loro si che possono scegliere il programma che vogliono, esatto, a che corsa domenicale partecipare (che poi, caro partecipante, non sei obbligato a partecipare, non viene lì l’organizzatore a pregarti, a implorarti, e tu a partecipare e solo per fargli un favore. La scelta, caro partecipante è solo che tua e sicuro che l’hai fatta vedendo il volantino di presentazione. Stessa cosa de l’enorme successo che riscuote in televisione senzionalistica che mette in diretta le disgrazie degli altri, dove il sottoscritto cambia subito canale. Star a sentire le miserie e le disgrazie e i problemi degli altri, non è il mio genere, ma chi comanda in televisione, sa che la maggioranza, il popolino, specie quello che se la passa male, è contento di vedere in televisione chi se la sta passando male peggio di lui e allora li accontenta. Ciò non toglie che chi vuole fare business con le miserie e le disgrazie degli altri, da spiattellarle a tutta Italy, padronissimo di farlo, che poi è un modo di fare tanti telespettatori, meglio, più palanche tirano fuori i vari sponsor delle disgrazie spiattellate e ricamate in pubblico. Esatto, col telecomando, caro partecipante, come sei tu a scegliere il canale, stessa cosa della corsa a piedi, sei tu a scegliere dove andare. Sta a te scegliere se una improvvista gara del Torneo Podistico o una seria gara istituzionale, se guardare le miserie altrui o le tette della Edwige, che il sottoscritto va diretto sulla seconda opzione. Caro partecipante, dopo non lamentarti di costo, di premiazioni, di natura dei premi. A volte, bisogna anche mettersi nei panni di un organizzatore, specie se piccolo, e va di logica che più è piccola organizzazione e è più facile andare incontro a sbagli di percorso, a premi striminziti, a carenza di volontari e così via, esattamente come al Torneo Podistico. Se della corsa vi piace il giro in posto nuovo e in mezzo alla natura è un conto, se vi piace la competizione con tanto di classifica e categorie ci stanno altre gare. Tipo quelle donne che si sono riunite in una lettera e hanno criticato gli organizzatori perchè gli uomini premiati a categoria e le donne no. Le donne solo le prime dieci a l’arrivo. Carissime, non era maratona istituzionale Fidal, che vuoi, premiare a categoria una ventina di donne, dove anche chi ha chiuso ultima dopo cinque ore sarebbe stata premiata come prima e il sesto assoluto sotto le 2h40′ è rimasto a becco asciutto. Tante e tante le lettere che riguardano i premi, il modo di premiare e tante che di quelli che hanno preso il premio, c’hanno sputato sopra definendolo ridicolo. Una maratona e con cartellino iscrizione a 15mila lire, 8€ e oggetto ricordo, ma lo sai cosa vuol dire? Vuol dire che hai fatto km 42,195, gli stessi km di quelle che si pagava le 70/80 mila lire, 40€. Carissime e belle e sexy maratonete, guardate che a gli organizzatori è stato un modo di farvi fare una maratona, che se vi facevano pagare cinque volte di più, che non gli importava di premiare a categorie, voi avreste pagato l’iscrizione 50mila lire in più come alle maratone più blasonate, gli organizzatori e coi vostri 50mila lire in più che avete pagato vi facevano una bella sportina premio di 50mila lire. Sai che è facile premiare a categorie quando il premio te lo fai pagare dentro l’iscrizione, sai che guadagno. Svegliatevi) Carissimi e Carissime che vi lamentate della lievitazione dei costi subiti dal cartellino iscrizione nel corso dei decenni, e anche Matteo Piombo, basta non partecipare (e il fatto che qualcuno partecipa e non paga quota cartellino iscrizione e però, poi magari pretende anche? Come il tipo che quel anno, pretendeva di essere risarcito da l’assicurazione e senza aver fatto cartellino iscrizione, guarda che questa è grossa. A domanda, fammi vedere il cartellino iscrizione, la risposta, esatto, devo averlo perso quando sono inciampato e caduto. A suo dire non era segnalato il pericolo) Come mai non vi lamentate del lievitato costo tessera Fidal nel corso degli anni? (che decenni fa a Brescia faceva 4mila lire, 2€, e adesso dieci volte di più. Come mai nessun lamento? Basta non rinnovarla 1 anno, vuoi vedere che le cose cambierebbero, e cambierebbero venendo incontro al movimento dei corridori a piedi. Se ci si lamenta e poi la domenica dopo ancora a fare cartellino iscrizione, ma cosa è che hai di lamentarti? Esatto, stessa cosa del lamento dei piccoli organizzatori. Cari piccoli organizzatori, ma di che vi lamentate? tutti uniti a non più organizzare, vuoi vedere che la burocrazia cambia e viene incontro anche ai piccoli organizzatori e non solo ai grandi della classe business. Adesso un piccolo organizzatore, se va bene riceve critiche e lamentele, ma se va male, va incontro a processo penale, va incontro, se gli va male, va incontro che deve mangiar fuori la casa. Esatto, a causa della causa che gli fanno i famigliari di tal partecipante rimasto secco in gara, o invalido per incidente capitato in gara. Cari piccoli organizzatori, ma siete piccoli solo come budget gara o piccoli anche di cervello? E il sottoscritto in primis. Ma come mai a gli inizi, anni ’70, alle corse a piedi ci stava un altro spirito, più di socialità e amicizia? Esatto, la società degli umani man mano sempre più furba e scaltra, sempre più cattiva, e sia da parte dei partecipanti e sia da parte degli organizzatori, esatto, ogni occasione è buona da sfruttare e per far palanche. Questo modo di correre a piedi, siete proprio voi lamentosi che lo mantenete e non lo fate cambiare con un segnale forte e deciso, e allora, di che vi lamentate? Due sono le cose, o a voi sta bene così, o non siete capaci di immaginare un altro modello di correre a piedi, non è che è per legge che siete costretti a partecipare. Dopo, lamentarsi, tutti bravi. Adesso, il miracolo Coronavirus, che ha annullato le gare podistiche, che strano, adesso, a quelle poche che si son fatte, di lamenti coi organizzatori, esatto zero di zero, organizzatori bravissimi. Adesso, ogni commento, da più parti solo che elogi, cari partecipanti, vi si sta forze a strizzare il ..ulo? avete forse paura che a lamentarsi con gli organizzatori come spesso eravate usi a fare, avete forse paura che magari gli organizzatori poi se la prendono a male? e che dopo non organizzano più? E che dopo voi rimanete senza gare? Esatto, perché di solito a lamentarsi sono proprio chi non ha mai organizzato un ..zzo di un ..zzo. Quelli che la NYCM, che ti dicono vanno anche per fare un po’ di turismo e conoscere la città, questo dimostra l’intelligenza? Cioè, che vai a visitare la città proprio nel periodo più brutto, quando devi fare la fila e per tutto. Quando in città ci stanno 60/70mila persone in più del solito, e come te, dicono, li per turismo, sai che è cosa intelligente questa. Però, se cosa così in Italy, code e file così, carissimi e carissime, sai che lamenti, coda così ai musei italiani sai che lamenti, mentre il doppio di coda ai musei newyorkesi, esatto, li tutto bello. Ma mi facci il piacere. La bella bionda newyorkese e che aspetta tutti quanti in gambe larghe è altro argomento molto gettonato delle lettere in redazione. Si notano distintamente due partiti: chi va a dire che se non hai fatto NYCM non sei un appassionato di corsa a piedi e l’altro partito che li tacciono di modaioli e non di appassionati dei km 42,195. Che non son dello stesso parere e che tirano fuori che la maratona è vanto solo se la si chiude in tot tempo. Che tirano fuori la quantità di maratone che hanno fatto e sotto le 3h30’. Gli uni a raccontare di come è bella la bionda newyorkese in gambe larghe, la favola del tutto bello, gli altri. a rispondere con la bellezza della storia che si respira in altre maratone meno caotiche. Ognuno a tirar fuori la realtà dei fatti e dei luoghi dove sono stati. Dopo è vero che l’ignoranza de l’immaginario collettivo, è questa: quando a uno gli dici che ti piace correre a piedi, ecco subito la solita domanda, che è solo quello che son capaci di domandare: MA SEI STATO ANCORA A FARE LA MARATONA DI NEW YORK? Questo la dice lunga su la grande forza della pubblicità e del marketing e della moda, se perfino una persona comune, che della corsa a piedi non glie ne può fregar di meno, conosce della bella bionda newyorkese e vogliosa in gambe larghe, questo la dice lunga sulla forza della pubblicità, ma anche de l’ignoranza che tanti e tanti, e non solo la massa, hanno dello sport della corsa a piedi. -continua- (mauro)

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