BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

LE INSIDIE CHE CI STANNO DIETRO LO STATUS COMPETITIVO DI CATEGORIA (ANCHE STORIELLA DI BAMBINI E DI MARITO E MOGLIE E DI ANZIANI STAGIONATI)

Lo status di corridore a piedi COMPETITIVO, finalmente, e non ci credevi, ma ci speravi, finalmente lo hai raggiunto. Tanti, lo raggiungono facendo un’altra trafila, e per certi versi meno problematica, ovvero, arrivano allo status di Competitivo attraverso le fasi giovanili, esatto, giocando con i compagni di età, entrando già da piccoli in una società di atletica ancora da bambini o da ragazzi (anche uno dei motivi che tanti diventano solo che meteore giovanili. Il motivo dei danni dell’acido lattico in un bambino e negli adolescenti, questo tasto l’ho già toccato nelle sbrodolate precedenti) Non è che questa fase di iniziare dalle giovanili, portando i pargoli ancora in giovane età a correre a piedi non nasconde insidie. Che se si inizia a correre ancora da bambini, la fase con paraocchi dello status Competitivo nasconde meno insidie, meno insidie di quella da iniziare a voler correre a piedi da adulto e man mano diventare Competitivo. Però, detto questo, se inizi da bambino per certi versi diventa cosa naturale. Questa fase, per qualsiasi bambino o bambina, e sin da l’inizio dalla prima corsa, è solo competizione. I bambini è di natura che sono competitivi (caro pseudo istruttore giovanile, inutile che sbraiti a bordo pista e per caricare i tuoi allievi, i bambini sono già carichi by self, anzi, dovrebbe essere il contrario, dovresti fargli capire, e ancora a questa età, che la troppa ansia e il troppo agonismo vanno a peggiorare anche la performance gara. La prima cosa che dovresti fare è non acerbare e a caricare le situazioni, ma sdrammatizzarle. Poi, tanti bambini e bambine smettono, perchè pensano che se non beccano la sportina, la loro mamma e il loro papà gli vogliono meno bene. La loro testolina di bambini e questo che gli dice, ecco perchè con scusa di non star bene, eviteranno il più possibile di andare a gareggiare. Carissimi, ai bambini bisognerebbe fargli sentire affetto non solo quando vincono. Anzi, spesso e volentieri, la presenza dei genitori sui campi gara è la cosa che più va a rovinare potenziali futuri Top Player Runner) Poi basta star a guardare certe gare giovanili, perché al bambino o alla bambina, arrivati a una certa età mollano. Esatto, non gli è stato dato di crescere secondo il proprio ritmo naturale, (ci sono adolescenti che si sviluppano fisicamente prima, e vanno a vincere solo perchè sono più avanti con lo sviluppo fisico, non vanno a vincere per merito del istruttore giovanile. La conosci la storiella di quella professoressa che per giustificarsi ha detto: si aveva 14 anni ma era già ben sviluppato come un adulto, questo il motivo che se l’era portato a letto. Questi sviluppati precoci, arrivati in età della gioventù sono i primi che mollano, perchè più di li non migliorano e, arrivati a l’età della gioventù che chi gli arrivava dietro a questi sviluppati precoci, adesso e tutti gli arrivano davanti. Caro istruttore delle giovanili, le conosci queste situazioni? o no, o vai un tanto al sacco?) basta a vedere dove a bordo campo, a bordo pista, a bordo strada, esatto, trovi tal allenatori di tal società di Atletica Giovanile e li vedi, assatanati, li vedi sbraitare, (riversano sul bambino e la bambina i sogni di quello che gli avrebbe piaciuto essere ma non lo sono diventati? Pensano che la grande pressione su questi bambini, li aiuti poi a tirar fuori il grande atleta? ma quando mai, purtroppo, la realtà dice ben altro. Dice che i campioni della corsa a piedi che hanno ottenuto risultati a livello importante, hanno iniziato intorno ai 16 anni a fare allenamenti specifici, esatto, in età giovanile, la carta vincente si chiama, esatto, nella età di bambini e adolescenti, la carta vincente si chiama Multilateralità. Caro pseudo tecnico delle giovanili, conosci questa parola? sai cosa vuol dire?) tal pseudo tecnici, li vedi come si sgolano a incitare o a sgridare i loro allievi. Seppur in possesso di “brevetto” Fidal di istruttore giovanile, visto che il Torneo Podistico è cosa e sono corse e gare per adulti, questo il motivo che tralascio l’argomento delle categorie di corsa a piedi giovanili. Ce ne stanno già tanti che rovinano ragazzi e ragazze allenandoli come fossero già adulti, non serve che ci si metta a “bruciare” i ragazzi e le ragazze anche il sottoscritto. Quand’anche ci stanno, eccome se ce ne sono delle belle storielle da raccontare (tipo quella di far bere a un ragazzo di 15 anni cinque caffè prima di una gara in pista? ma lasciamo perdere, sicuro che è meglio che lascio perdere se no mi viene allergia, mi viene orticaria, e se l’orticaria diventa insopportabile, poi devo mettere anche nomi e cognomi) Tanti di quelli che da adulti, che sono passati a correre e che li troviamo nello status di Competitivo, ebbene, per loro è un ritorno alle origini (anche il sottoscritto ha fatto qualche gara delle giovanili, maglietta G.E. Nuvolento, dove il mitico Oscar Bollani, ci metteva tanta e tanta passione. Ne ha avviato tanti e tanti di bambini e bambine e ragazzi e ragazze verso il meraviglioso mondo della corsa a piedi, il meravoglioso mondo USO Nuvolento Atletica. Oscar, a cavallo anni ’70, anni e anni che è stato anche il più forte runner di Nuvolento. Ai tempi a battagliare in gara anche con chi è stato anche mio ex atleta di grande caratura, Fiorenzo Bertoletti, ex mitico Monte Maddalena 1, che prendo occasione e lo saluto. Dalla scuola di Oscar sono usciti a esempio: Davide Castignoli e Daniela Zizioli, chi mastica di corsa a piedi sa cosa intendo dire. Un po’ di gossip, di spettegolezzo non guasta, quando non compromette, non guasta) Esatto, diversi Competitivi Master provengono dal settore giovanile, dove poi per via di scarsità di risultati, logico che vai a smettere. Dove che, se non fai amicizie dentro il gruppo di ragazze e ragazzi che frequentano le gare di atletica, e che non sei a livello alto, a livello top, è anche logico che, dove quello che conta è il risultato, il vincere, il premio, e una volta che sei entrato a livello assoluto e non arrivi in alto alla classifica , è anche, e più che logico che smetti. ( a quell’età non ti interessa più di tanto andare a beccare la sportina di categoria) Anche perché, e è logico, le gare sono la domenica mattina, e poi sei giovane, e se poi frequenti i locali notturni, dimmi tu, già non sei di quelli top, se poi dormi poche ore il sabato notte, anzi la domenica mattina, che fai, vai in gara spompato? e se si, che pensi risultato verrà fuori? A questo punto, tanti e tanti quelli che, verso i 18 anni, che smettono. Li ritrovi più in la coi anni, quando sono diventati dei papà e delle mamme, esatto, che portano a correre i loro bambini, e intanto che aspettano, iniziano ancora a coricchiare, e poi, adesso, da più maturi da esperienza vissuta, adesso che hanno messo su famiglia, ricominciano, e tanti anche con bei risultati, che mai hanno avuto così belli e nemmeno da giovani. Nel senso che corrono più veloci adesso di quando erano giovani, specie vale per le donne. L’unico problema che per tanti che hanno smesso di correre a piedi, esatto, intanto che sei bambino e ragazzo, l’organismo e il metabolismo basale è di un certo tipo, e con gli allenamenti si consumano calorie e il metabolismo funziona in un certo modo e,  una volta che si rallenta, il pericolo e il problema è proprio questo, cambia il metabolismo, si mette su peso, (la fortuna di alcuni è anche questa, è che se anche si fermano un anno o due o anche di più, non mettono su peso) e vedi che, da ex atleti di caratura, adesso sono diventati grossi, fanno fatica già solo rientrare nello status di Jogger. Qualcuno li vedi, da campioni provinciali nelle categorie giovanili, adesso con una ventina di kg in più, li vedi arrancare in fondo al gruppo, e da qui poi il passo è breve, è l’inizio di un percorso a l’inverso, esatto, da Jogger sono tornati indietro a status di Principiante. Ovvero, alle corse domenicali un po’ correndo e un po’ camminando, e poi sono ritornati indietro a status di Camminatore. Non è il solo motivo che ci sta percorso inverso, esatto, una volta che sei arrivato in cima, è logica che poi, proseguendo da l’altra parte si va in discesa, si ritorna al punto da dove si era partiti. Esatto, questa cosa, questa metamorfosi si chiama: età, con l’età che avanza, non solo ti viene il male dell’agnello, esatto, cresce la pancia cala l’uccello. Ma per forza di cose, di cose di Madre Natura, che volente o nolente, si vedrà a vista d’occhio e anno dopo anno, si vedrà il calare della velocità del correre in gara. Si vedranno le salite di qualche anno prima diventare più in piedi, e anche se sono le stesse. Però, da più che stagionati, dove che conta di più è la salute e non l’allenamento, qui diventa una corsa a eliminazione, dove, a una certa età ben avanzata, ecco, resisteranno a gareggiare solo gli anziani più in salute. Non più classifica di categoria lunga decine di atleti, ma spesso e volentieri, categoria dove sarà difficile contarne tre. Ecco, arrivati a queste categorie di stagionati lungo termine, basta la salute, esatto, basta camminare che vai a beccare, e sicuro, che vai a beccare la sportina di categoria. Sicuro che cosa che dieci/vent’anni fa era solo cosa inimmaginabile, visto la “spietata” concorrenza che ci stava nelle categorie precedenti. Spesso e volentieri, capita che se non si sono instaurate solide amicizie che frequentano le corse domenicali, tanti stagionati e che non glie ne frega della sportina, abbandonano le corse domenicali e vanno a camminare in solitario in posto vicino a casa, facendo capolino in una corsa domenicale di tanto in tanto, quando è più vicino a casa. Ma ritorniamo a chi, iniziato a correre da adulto e che ha fatto e passato tutta la trafila Camminatore/Principiante/ Jogger e è arrivato allo status di Competitivo. (che soprattutto, vuol dire gare Fidal, il vanto è avere la tessera Fidal. Che poi, tanti e tanti che adesso, per non essere vincolati, fanno tessera Run Card. Esatto, quella tessera che fa grande concorrenza alle società di atletica, che vedono minato un grande bacino di utenza, dove prima era terreno fertile per reclutare sempre e nuovi atleti) Arrivati allo status di Competitivo, nella vita di tanti, questa fase cambierà lo stato delle cose, l’allenamento e la gara diventeranno attività che stanno in cima alla lista, esatto, cosa prioritaria, e le altre cose saranno subordinate alla attività del correre a piedi. A volte o spesso, è proprio in questa fase di Competitivo è da qui che, per alcuni, magari, si spera di no, ma la realtà è la realtà. Ovvero, il pericolo è che, per beccare la sportina domenicale a tutti i costi, si verrà, magari, e si spera di no, ma a volte è capitato e capiterà ancora che, la smania di andare a beccare la sportina di categoria andando alla ricerca di gruppi di allenamento e sempre più veloci, esatto, gruppi di corridori a piedi, tale e quali drogati della sportina di categoria  come voi, ecco, il pericolo è proprio questo, di andare a creare situazione non bella in seno alla famiglia. Nel senso, che fai, se c’è l’allenamento accompagni la moglie a fare la spesa? perdi l’allenamento? non credo. Che fai, se la tal domenica c’è da andare a gareggiare lontano, che fai? non vai perché sei invitato a mezzogiorno a mangiare dai suoceri? e non vai a gareggiare? non credo. (non metto il nome. Ma questo caso che vi racconto è lampante sul come alcuni si sono fatti prendere dalla corsa a piedi. Esatto, detto che la corsa a piedi è una droga, una droga che fa bene alla salute, e che si diventa corsa dipendenti, però, il rischio è di andare in overdose da corsa? no da corsa, ma da sportina dipendenti, il pericolo e il rischio ci sta. Ebbene, il fratello di un corridore a piedi di status Competitivo, deve fare il battesimo alla figlia e allora gli domanda al Competitivo: sei libero la tal domenica? che andiamo fuori al ristorante a festeggiare il battesimo e con tutti i parenti – la risposta del Competitivo non si è fatta attendere – eh no, sai, ho la gara di campionato a …. Visto l’indisponibilità del fratello Competitivo, allora gli propone un’altra data, gli dice: sai, devo saperlo, è per mettermi d’accordo col prete. Il fratello Competitivo, a questa nuova data che gli è stata proposta, ci pensa, e poi gli viene in mente che in quella data forse c’è la tal gara di tal altro campionato. A questo punto, il fratello che deve fare battezzare la figlia, un po’ seccato, gli dice: ascolta … non metto il nome ma la storia è vera, il sottoscritto presente. Il fratello del competitivo gli dice in tono seccato: dimmi tu la domenica che sei libero, che il battesimo gli dico al prete che lo facciamo quella domenica che tu sei libero dalle tue corse a piedi) Da status solo che Competitivo, arrivati a non collocare nella giusta scala di valori, il pericolo e il rischio è quello di non vedere la realtà, il pericolo  di perdere di vista le cose veramente importanti. La vostra passione del correre a piedi, esatto, la droga del correre a piedi, e la fissazione della sportina di categoria, vi potrebbe anche portare in spiacevole situazione famigliare, può capitare che in casa, i rapporti tra moglie e marito, andranno a prendere una svolta non tanto bella. Svolta che, nel peggior dei casi, fortunatamente pochi, (ma poi chi dice fortunatamente? magari è anche cosa che fortunatamente è andata a finire così, nel senso che moglie e marito, e fortunatamente, avranno modo di rifarsi una nuova vita più bella, e con la scuola del passato, sicuro che diventerà anche vita più bella da vivere. Se ci sono alcuni casi realmente accaduti, e magari ce ne sono, la cosa non è voluta, è solo che casuale, non siate permalosi. Se si parla di corsa a piedi questo è anche argomento da non trascurare, da mettere in guardia, non vorrei mai che poi qualcuno mi venga a dire: però non me l’avevi detto. Ispirata dal libro di Galloway a pag.28. E se questo argomento l’ha toccato anche Galloway, vuol dire che non è poi, cosa e eventuale situazione così tanto remota) andrà a sfociare magari anche nel divorzio? Ho toccato un brutto tasto? Meglio mi fermo? si, meglio che mi fermo, continuo domani su un altro versante di cosa altro ci può riservare lo status Competitivo. Ma poi avevo già sbrodolato anche di questo nelle precedenti sbrodolate che riguardavano i livelli che ci stanno nella corsa a piedi. Non c’è niente di altro da aggiungere, o c’è poco da aggiungere, vediamo dove mi porta l’ispirazione domani. (mauro)

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