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L’ADVENTURE DI DIVENTARE PRINCIPIANTE E ASPIRANTE CORRIDORE A PIEDI

( OVVERO, CHE TERRENO PREFERIRE? CITTÀ, ASFALTO? NO, GRAZIE, PREFERISCO IL BOSCO, LA MONTAGNA LA CAMPAGNA, PREFERISCO MADRE NATURA, SONO ALLERGICO ALLE FABBRICHE STORIELLA DI FAUNI E NINFE E NINFETTE E ANCHE DI QUATTROZAMPE, E DI QUANTO AL MONDO CI STA POCO O NULLA DI SICURO E CERTO, È TUTTA UN PASSAGGIO DI STATUS, PASSARE DA FUOCO E DIVENTARE ACQUA, ESATTO, È QUESTIONE SE HAI PALANCHE O NO È QUESTIONE SE SEI GIOVANE E HAI DEI SOGNI, OPPURE SE SEI DIVENTATO IL BENESTANTE E MODERATO E FACILE CHE QUANDO BECCHI LA POLTRONA VOLER TENERLA COSTI QUEL CHE COSTI, TENERLA E INCOLLARLA AL .ULO)

Spesso e volentieri, c’è chi si rivolge al sottoscritto facendogli delle domande, esordisce: tu che sai tutto, carissimi, il sottoscritto non è che sa tutto, è che ha letto tanto e tanto e che ancora legge tanto e tanto, che ha ascoltato tanto e tanto e che ascolta ancora tanto e tanto. Non è colpa del sottoscritto se ci stanno chi ha letto pochi libri e avuto pochi maestri. Esatto, non è brutta cosa fare anche tesoro delle esperienze di altri, di quelli passati prima. (ispirata dal mio maestro di radiotecnica, il primo giorno di lezione: e ancora prima di altre cose, un bel discorsetto rivolto a noi primigini, il succo del discorsetto lo riassumo così, con parole mie: per intraprendere la vostra corsa della vita, avete scelto questa strada, la strada della radiotecnica, quella che poi vi permetterà, si spera, di mangiare pane e polenta riparando televisori, radio, giradischi & affini e magari aprendo un bel negozietto. Ebbene, adesso, davanti a voi, avete due possibilità di scelta, o venire qua a scaldare il banco, oppure, secondo me, in modo intelligente, approfittare di questo tempo e di imparare da uno che ha esperienza di 30’anni in questo settore. Esatto, avete la fortuna che, voi in pochi anni, se vi impegnate, in soli tre anni, potete imparare quello che a me sono serviti più di 30’anni, se far tesoro o no della mia esperienza, la scelta è vostra, la decisione è vostra) di me nel meraviglioso e salutistico mondo della corsa a piedi. Secondo voi, perché il sottoscritto ama in particolar modo correre nel bosco, sui sentieri in mezzo al verde del bosco di bassa e media montagna? esatto, avete indovinato, perché e soprattutto ci trovo tanto piacere, beh, questo è sicuro, però, non è la sola cosa. Perché, dimmi, tu faresti il bagno in acqua putrida e inquinata dove ci sta immondizia galleggiante? No, e allora ditemi perché si dovrebbe preferire l’aria di città? secondo voi, l’aria che respiriamo, è più “buona” in città o nel bosco di bassa o media montagna o in aperta campagna? Secondo voi la qualità di ossigeno è migliore in città o nel bosco di bassa e media montagna o in aperta campagna? Una volta che vi siete dati la risposta, non devo aggiungere altro, la risposta che vi siete dati, già basta e avanza. Però, mi va di tagliarla più fine, in modo che sia anche cosa che tanti riescono a digerire il perché il sottoscritto ama il bosco, che non è solo e principalmente che ci stanno gli amici Fauni e che insieme andiamo a stuzzicare le Ninfe e le Ninfette andiamo anche a spiarle quando fanno il bagno nude allo stagno, e già questo basterebbe e avanzerebbe per andare a correre nel bosco. Ma facciamo un passo indietro, lasciamo stare le arrapanti Ninfette, che sicuro ti lustri la vista e magari, se ti va bene, magari palpeggi e micchi anche qualcosa. Esatto, il correre a piedi non è tutta la vita. Detto questo, vado a sbrodolare del perché fa bene alla salute correre a piedi e specie nel bosco o in campagna. La scienza, e in particolare anche Carl Diem, uno scienziato, era solito uso a dire che, l’ossigeno è uno degli elementi più importanti per il benessere del nostro organismo, esatto, per il bene della nostra salute. E’ stato dimostrato che è già intorno ai trent’anni che il nostro organismo perde e man mano durante il resto degli anni a venire, perde, e sempre più man mano passano gli anni, perde la capacità di immagazzinare ossigeno. Da Warburg, quello della teoria del ossigenazione, una sua celebre e famosa frase recita: L’Ossigeno è il più grande Benefattore della Vita degli esseri umani. Per vivere e vivere in salute, gli esseri umani hanno bisogno di respirare e di respirare di ossigeno (coronavirus insegna) Nel senso che, un essere umano può vivere dei giorni senza bere e anche più di una settimana senza mangiare, ma non può stare senza ossigeno per più di tot minuti, e il cervello ancora meno. Questi due scienziati, dati alla mano, hanno fatto vedere e dimostrato che, un essere umano che pratica da anni e anni regolare e quotidiana attività motoria di resistenza, biologicamente, e proprio grazie alla maggior capacità di ossigenare il suo organismo e il suo corpo, ebbene, capita spesso e volentieri che, è più giovane di almeno 20’anni rispetto alla sua età anagrafica. Non lo dice il sottoscritto, poi, logico, che come ho già detto nelle sbrodolate precedenti, tutti i libri che parlano di corsa a piedi, riportano entusiasmanti racconti e storielle sui benefici alla salute indotti dal correre a piedi, sta a voi discernere, tra propaganda e realtà. Però, cosa incontrovertibile, la matematica non è un’opinione, la corsa di resistenza, fatta a ritmo non massimale, aumenta di molto la capacità di ossigenazione del nostro organismo, esatto, la capacità di assimilazione di ossigeno da parte del nostro organismo. Quando siamo a riposo, sedentari, il nostro organismo riesce a assumere tot litri di ossigeno al minuto. Quando corriamo lentamente, la capacità di assumere ossigeno da parte del nostro organismo aumenta, aumenta anche di quattro volte. E più ossigeno circola nel nostro corpo e nel nostro organismo, meno probabilità di andare incontro a eventuali malattie ci sono, e l’autore afferma che, l’ossigenazione è pratica valida anche per prevenire di “situazioni di cancro”. Questo è anche un libro che parla del correre a piedi come prevenzione contro il cancro. (ma poi ci sono tanti centenari che, la corsa a piedi non sanno nemmeno cos’è) La corsa di resistenza, oltre che ha farti imparare a assumere sempre più ossigeno, ti fa imparare anche a come buttare fuori più tanta anidride carbonica, esatto, buttare fuori aria sporca e irrespirabile. Nel senso che, una persona allenata, quando respira, tira dentro più tanta aria pulita, più ossigeno, e butta fuori più tanta aria sporca, esatto più tanta anidride carbonica. (però, va di logica che, se ti alleni in città, può anche succedere il contrario, nel senso che, più tiri dentro aria, più l’aria che tiri dentro nei tuoi polmoni è solo che polveri sottili, smog di tubi di scappamento delle auto e fumo grigionero delle ciminiere, e poco, molto poco ossigeno) Detto questo, ma che aspetti vieni a allenarti nel bosco, (vieni alle corse del Torneo Podisticonon star a patire in città. (esatto, cazzata ispirata dalla canzone di G. Gaber … come è bella la città … che stai a fare in campagna vieni a vivere in città …se tu vuoi una bella vita, devi venire in città …come è bella la città, come è viva la città …) Sonntag era giornalista di professione, per lavoro, ebbene, per Sonntag, l’unica cosa bella della città è che in allenamento c’è meno probabilità di incontrare cani che in campagna. Per Sonntag, tre sono i nemici giurati dei podisti e dei runner: i giornalisti e i mass media in genere, il traffico sulle strade e i cani lasciati liberi. Secondo il sottoscritto, se per quanto riguarda i giornalisti e il traffico, non c’è rimedio, per i quattrozampe lasciati liberi che a volte vi capita anche di incontrare, qualcosa si può fare. Diciamo una cosa, prima di tutto che, un quattrozampe fuori dal suo territorio ha tanta paura e alla vista di una persona scappa, oppure, il quattrozampe gli va incontro alla persona e solo per chiedergli aiuto, per cercare amicizia. Cosi è stato per Winner, il quattrozampe del mio ex atleta Nico, che poveretto, abbandonato, la prima persona che ha visto è stato Nico, l’ha seguito e non l’ha più mollato, gli è andato sempre dietro e fino a casa, a questo punto, Nico, l’ha tenuto con s’è e adesso sono inseparabili. (questo fatto mi dà ispirazione un giorno di sbrodolare di uno degli scrittori da me più amati, Jack, non Keourac, ma Jack London, e specie di due libri autobiografici, dove London oltre che il protagonista il suo spirito è rappresentato dai due quattrozampe, Il Richiamo della Foresta, di quando London aveva dei sogni, libertà, uguaglianza e contro l’establishment dei capitalisti industriali, mentre Zanna Bianca, quando diventato famoso e benestante, quei sogni di gioventù hanno lasciato il posto ai privilegi della casta benestante. Esatto, a l’inizio, in gioventù il fuoco, il fuoco della fiaccola de l’..rchia, ispirata da una canzone di Guccini e quando hai fatto, sei riuscito a fare le palanche, ecco che da fuoco tanti e tanti diventano acqua, esatto, moderati e per non perdere privilegi. Sai che cosa così mi fa venire alla mente tanti e tanti giacca e cravatta, che prima delle elezioni non gli importa la poltrona, solo due legislature max, poi, quando viene che sono stati eletti, da quella poltrona non vogliono più scollarsi e gli inciuci, comunella per interesse personale, che prima era cosa assolutamente da condannare, fatta da loro, la comunella, è solo che cosa buona e giusta e per il bene della nazione, guarda che è bella questa cosa) Altro discorso è se passi nel territorio del cane da guardia, che ritiene cosa sua e del suo padrone, e che nessuno senza essere invitato dal suo padrone può entrare. A questo punto, smettete di correre, non guardatelo con aria di sfida e mai correndo cambiate direzione e senza dargli la schiena. Altro modo, è rivolgersi al cane con tono amichevole, fare i complimenti e attirare l’attenzione del padrone. Alla più brutta, raccogliete dei sassi, già a vedervi coi sassi in mano, o un bastone in mano, il quattrozampe indietreggia, se poi glie ne tirate uno, gira alla larga, vi tiene sotto tiro con lo sguardo e ringhia, ma non si fida a avvicinarsi, altro discorso se sono due o più e nel loro territorio. In questo caso, sono ..azzi, sia per voi che per il padrone, che se non è assicurato e non aveva chiuso il cancello della proprietà e i cani vi hanno aggredito, esatto, gli costerà un bel po’. Da esperienza personale del sottoscritto, di quando sono stato morsicato al polpaccio dal pastore tedesco sbucato dalla rete di recinzione della villetta. Detto questo, dei nemici dei runner e dei podisti, che in primis i giornalisti, riprendo a sbrodolare di corsa a piedi. La corsa lenta, quella praticata dal principiante è straordinariamente attività con pochi rischi (pero mai dire mai, se sei predisposto geneticamente, chi lo sa? per la legge di Murphy, meglio che tu in ogni caso, almeno un controllo annuale, un tagliando annuale, meglio farlo. Perché la legge di Murphy dice che: se una cosa ha una sola probabilità di andar male, quella sola e unica probabilità non la perderà, se c’è paragone con coronavirus è del tutto casuale) Che poi, nota bene, la corsa lenta è consigliata anche nella riabilitazione di persone che sono state colpite da infarto. Migliorare il funzionamento dell’apparato cardiovascolare e cardiorespiratorio, tramite la corsa lenta è un ottimo investimento in fatto di salute. In caso di infarto, si hanno anche più probabilità di un sedentario di portarla fuori, di sopravvivere. Riporto sempre dal libro, non essendo un esperto, riporto dal libro e riassumo con mie parole quello che ha scritto Sonntag. Poi, capita e non di rado, che anche gli esperti e i professionisti di settore, esatto, i cardiologi, hanno una conoscenza approssimativa sugli effetti che ha su l’apparato cardiocircolatorio il correre a piedi. Anche se è cosa rara che capiti, chi schiatta in gara di corsa a piedi o in allenamento di corsa a piedi, che però è percentuale straordinariamente bassissima, un caso su ogni dieci morti di vescovo (c’è qualcuno che si tocca?) ebbene, la maggior parte di questi rari casi, ebbene, il predestinato? chi che è schiattato (le donne è caso più unico che raro) aveva anche certificato medico sportivo valido. La sicurezza, la certezza, ma che parole sono? La certezza e la sicurezza assoluta, se non si tratta di matematica, è mera illusione. (e il grande Tino Scotti RIP ci aveva fatto anche scenetta per dire che anche la matematica è un opinione) Stessa cosa di quando gli esperti di settore, dicono: il problema è causa del logoramento, è causa di anni e anni e km e km che hai fatto corsa a piedi. Sonnatag sostiene che nessun organo si logora il perché si è usato spesso, dice, che se ci sta logoramento alle articolazioni è solo per la mancanza di protezione adeguata e inesistenti precauzioni nel modo di fare allenamento svolto negli anni e anni e nei decenni e decenni. Non è un segreto che un sedentario è molto, ma molto più logorato negli organi e nelle funzioni della mobilità di una persona che è decenni e decenni che pratica la corsa a piedi in modo lento. (la corsa a piedi in modo lento, il jogging è quel che si definisce, la corsa della salute, per rimanere in salute e Sonntag ci tiene a sottolinearlo) Riassumendo, non ci stanno molte restrizioni e controindicazioni nel praticare la corsa lenta, però, non tutti siamo uguali, ci possono stare, per alcuni, alcune patologie, che sono più che valide ragioni di salute per non iniziare a intraprendere l’adventure della corsa a piedi. Se ci sono a monte degli impedimenti dovuti a personale caso clinico, lasciate perdere, continuate a camminare, che secondo il sottoscritto è valida alternativa per star bene e in salute. Non solo che per Galloway, per Lydiard, ma anche per Sonntag è preferibile iniziare a correre nel parco, fuori dal traffico, e se possibile nel bosco di bassa montagna, (che poi Sonntag si allenava nella foresta della Germania dove il caso ha voluto che, esatto, il .ulo e la fortuna di allenarsi anche il sottoscritto sui sentieri di quella foresta e facevo bigiornaliero, il primo a ore 6, il secondo a ore 18. Quella volta che sono stato cinque giorni a uno stage di lavoro e proprio lì in quel posto) almeno fino a quando la stagione lo permette. Poi, col buio, per forza di cose ci si deve adattare a correre su strada, su l’asfalto. In questo caso, fate attenzione di avere, di usare le scarpe più adatte. Lo sbaglio di tanti e tanti runner, è proprio questo, dare importanza alla scarpa da gara e, trascurare la scarpa di allenamento, che invece è l’attrezzo principale e più importante strumento di allenamento del podista e del runner. La scarpa di allenamento è la più necessaria del corredo di qualsiasi runner, è quella scarpa che, la scarpa che usi cinque volte di più di quella da gara, che la gara sono 8/10km, che puoi avere ai piedi qualsiasi scarpa a profilo basso. Mentre la scarpa di allenamento la usi, la sfrutti per 50km a settimana, esatto, cinque volte di più, spendi qualche decina di euri in più e compra quella più adatta a te, sicuro che poi li risparmi in sedute dal fisioterapista (fisioterapisti, nulla di personale, a ognuno il suo lavoro, ci mancherebbe, e meno male che ci state) Altra cosa, passare da allenamento su asfalto a allenamento su sentiero del bosco, non comporta traumi. Viceversa, chi è abituato a correre e fare allenamento su morbido sentiero di montagna, occhio, a passare di colpo e tanti km a fare allenamento su asfalto, è traumatico, l’asfalto è fondo duro, l’impatto e la sollecitazione articolare del corpo su l’asfalto è maggiore, e se non ci si è riabituati, magari qualche dolorino fa capolino. Dovete dare il tempo necessario alle vostre articolazioni di riabituarsi, di solito, nel giro di una/due settimane, il problema è risolto. Un consiglio che mi sento di dare, specie ai competitivi, magari fate mix, non completamente e solo su asfalto o su sentiero, oppure, alternate, giorno su asfalto e giorno su sentiero, date retta, evitate un bel po’ di complicanze dovute a dolorini o eventuali infortuni. Continua ancora domani, di cosa ti aspetta passare da status camminatore, a status di Principiante e aspirante a diventare Runner, adesso hai già un idea, ma ci sono ancora alcune cosettine che devo dirti (mauro)

 

Werner Sonnatag, omaggiato in occasione a una delle diverse Spartathlon che ha partecipato.
maurizio m. che è stato un ex mio atleta, quando hai occasione di fare una vacanza, falla a settembre
e partecipa alla Spartathlon, è la tua gara, sono 246km, il tuo pane

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