BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

LA STORIELLA, LA CANZONE DI GUCCINI: IL VECCHIO E IL BAMBINO E CON COMMENTO SBRODOLATO DAL SOTTOSCRITTO

Un vecchio e un bambino si preser per mano E andarono insieme (esatto, insieme, alleati, complementari l’un a l’altro. Non ci sta prevaricazione da parte di nessuno dei due protagonisti la storiella, n’è di uno e n’è dell’altro) incontro alla sera La polvere rossa si alzava lontano (la polvere rossa del terriccio, a causa degli scavi effettuati nei campi e per la creazione di un nuovo sito industriale, con tanto di belle fabbriche con tanto di belle ciminiere e con tanto di belle banche e con tanto di bel centro commerciale, con tante vetrine e tanti negozi e un bel spazio giochi per bambini e con tanto di nursey point, esatto, di W lo sviluppo del consumismo. A propositi di Nursey, a quelli della generazione del sottoscritto, di sicuro gli viene subito alla mente il magnifico disco the Genesis, esatto: Nursey Crime, dove il loro periodo di maggior splendore artistico, noi ragazzi, al live aspettavamo il momento della canzone The Musical Box, che dal vivo, al live, era proposta sempre in lunghissima durata, almeno di durata il doppio della versione su disco, una bella long extendent di un venticinque minuti minimo. Finito di sbrodolare, me la sparo nella stanza a alto volume) E il sole brillava di luce non vera (ma la luce non era quella del Sole, ma quella della luce dei fari delle ruspe, che, grazie alla luce artificiale, di fare lavoro in fretta, quasi h24, in modo di mettere su in fretta e furia tal sito industriale/commerciale) L’immensa pianura sembrava arrivare Fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare E tutto d’intorno non c’era nessuno Solo il tetro contorno di torri di fumo (belle colonne di prezioso e salutare denso fumo grigionero, esatto, quello delle belle ciminiere delle industrie già presenti in altra zona commerciale/industriale poco distante) I due camminavano, il giorno cadeva (esatto, stava per diventare la sera, forse intende la sera de l’umanità? E dopo la sera, cosa che arriva? Esatto, il buio più profondo, prima che ritorni il giorno, prima deve starci la notte) Il vecchio parlava e piano piangeva (l’essere in condizione di esser costretto a subire inerme a lo stupro di Madre Natura, la fine del sogno di quelli della sua generazione, la fine del ritmo del tempo e delle stagioni lo rendeva triste e rassegnato) Con l’anima assente, con gli occhi bagnati Seguiva il ricordo di miti passati (di quando non ci stava ancora il selfie, si preferivano di fare le cazzate in compagnia degli amici. Era ancora lontano il mito de l’immagine, situazione andata sempre più a impossessarsi de l’animo delle persone, l’immagine alla moda a diventare come vero e proprio idolo da idolatrare. Ai tempi della sua generazione, non i like, non i quanti follower, esatto, non ci stava l’io, per quelli della sua generazione ci stava il noi. Solo che erano pochi e non davano importanza alle palanche. Che i suoi coetanei, ma della mentalità dei vecchi, invece, tanta l’importanza che davano alle palanche, al punto di vendersi, anche a vendersi l’anima per averne un bel po’ di palanche in tasca. Ma che vuoi, quelli che la pensavano come il vecchio della canzone, esatto, molto pochi, una minoranza senza palanche. Senza avere una televisione, senza potere su l’informazione, esatto, che vuoi pretendere di creare opinione? esatto, quella del vecchio, di logica, diventata una generazione in estinzione. Di quella generazione la televisione ne ha fatto un sol boccone, sopraffatta, da la generazione di quelli alla Lucignolo, di quelli di quella bella la vita del paese dei balocchi, di una Milano da bere. Oramai, anzi, da be e bella che si è estinta la sua generazione, quella che voleva vivere felice ma solo se in mezzo a altra gente libera e felice. Esatto, tal ideali morti e sepolti come morta e sepolta la sua generazione, scomparsa per sempre. Dove, cari vecchi burattinai del teatrino, quelli che da giovani siete sempre stati alla ricerca della comodità, adesso voi comodi a accettare lookdown, comodi a casa con pensione e vitalizi che vi siete arrogati inventando legge a hoc e per favorirvi in tutto e per tutto? a scapito del popolino? Bello e comodo il vitalizio? e che vi viene pagato per intero e accreditato su uno dei vostri innumerevoli conti correnti, ma che non avete in Italia? Come mai voi patrioti italiani non vi fidate delle banche italiane? Come mai voi che, dai forza Italia, però per quanto riguarda la vostra salute preferite le cliniche a l’estero? Sicuro che un motivo ci starà, un motivo che ci tenete nascosto a noi del popolino? come mai, o siete voi i primi a non fidarvi de l’Italia? Ma carissimi dei vitalizi, come mai vi fa così paura il sentimento popolare? Che in modo spregiativo chiamate populismo, avete paura che poi salti qualcuna delle teste dei vostri amici? che la vostra comoda vita vada a cambiare? Ma non ci pensate a chi ha famiglia da mantenere? e che si trova costretto per legge a non lavorare e di andare diligentemente in fila e a chiedere l’elemosina? Pensate solo alle vostre comodità, di far di tutto, pur di non perderle? Cari vecchie decrepite cariatidi di un establishment che bada solo ai privilegi di qualcuno, e se ne frega del popolino, VOI, per il bene dei italiani cosa sareste disposti a fare? sareste disposti a lanciare un piccolo segnale di unità e di far vedere coi fatti di stare tutti sulla stessa barca?  ci stareste voi, accettereste voi vecchi pensionati e vecchie cariatidi titolari privilegiati di succulenti vitalizi, esatto, accettereste di dare metà della vostra pensione e metà dei vostri vitalizi a capofamiglia che ha dovuto chiudere, e per legge, la sua attività. Ci stareste a questa cosa di solidarietà fatta vedere non a parole ma coi fatti? Che adesso non lamentatevi, questo modello di società l’avete e a suo tempo voluto solo che voi vecchi. Ci state a dare metà della vostra pensione a chi costretto a chiudere per legge? Voi dite di NO, dite che se una legge è senza senso e che favorisce solo una parte della popolazione, ma che ..zzo di legge è?  Ma questo vale solo per voi? Per il popolino invece deve accettare le leggi perché, quelle che avete inventato, quelle che deve rispettare il popolino, per voi, tutte le leggi hanno invece un senso? Certo che, voi vecchi, di mentalità, vecchi e vecchio e sempre riferito a mentalità e non a anagrafe, voi vecchi avete una personale opinione della solidarietà, del come vedere il concetto di equità. Esatto, cari vecchi ai posti di comando, avete un modo un po’ bizzarro di concepire la solidarietà e l’equità) I vecchi subiscon le ingiurie degli anni (qui non si parla di mentalità, qui è proprio situazione che si crea e man mano che passano gli anni, situazione di legge di natura, di Madre Natura, esatto, non legge di governo. Esatto, tutti siamo a conoscenza che con gli anni i ricordi si sfumano e che spesso i sogni si vanno a mescolare e a confondere con le storielle, con gli anni anagrafici non ci sta solo un decadimento del fisico, ma e soprattutto della mente? No, questo del decadimento mentale non è di tutti, immuni dal decadimento mentale, e per legge? esatto, immuni ci stanno qualche vecchi, però, solo quelli ai posti di comando? quelli sono sempre di mente pronta, mente sveglia e brillante e efficiente. sai che non lo sapevo. Esatto, ci stanno vecchi più vecchi di altri, questo dipende solo se sei al comando o se sei solo che un numero, un numero che comodo beato e pacifico guarda la santa televisione e con palanche che ogni mese trovi sempre e puntuali sul tuo conto corrente. Esatto, che da neo pensionato, il sottoscritto, qualcosa ne sa, anche se poco, qualcosa ne sa) Non sanno distinguere il vero dai sogni I vecchi non sanno nel loro pensiero (esatto, spesso e volentieri i sogni dei vecchi, i sogni quelli di quando erano giovani, esatto, spesso i loro sogni si mescolano con le storielle. Esatto, si nasce riformatori apri scatolette di tonno, ma si muore comodamente da democristiani, barricati dentro tal scatoletta, si fa di tutto per non più uscirne. Esatto, una volta entrati in tal scatoletta di tonno con sede a Roma, chi riesce a entrare, tutti, o quasi tutti, a voler restarci dentro il più tanto possibile, di far di tutto per non uscire fuori, anche al costo di diventare squallidi personaggi senza più nessuna dignità, e pur di tenere il culo incollato a tal poltroncine che ci stanno nella scatoletta di tonno che vendono a Roma) Distinguere nei sogni il falso dal vero E il vecchio diceva, guardando lontano (camminando col bambino era arrivato su una collinetta, a l’imbrunire della sera, le ombre della sera e l’immaginazione facevano sembrare più grande la pianura sottostante, e il vecchio, gli dice al bambino: chiudi gli occhi, ascolta le mie parole) Immagina questo coperto di grano Immagina i frutti e immagina i fiori E pensa alle voci e pensa ai colori E in questa pianura fin dove si perde (racconta al bambino di quando invece era lui ancora un bambino. Di quando invece del centro commerciale e delle fabbriche ci stavano i campi e anche oltre la collina. Gli va a raccontare la storiella di come era quel posto cinquant’anni fa, di come quando lui che adesso bambino, diventerà grande, di far di tutto per radere al suolo il centro commerciale e le fabbriche, e far ritornare al loro posto i campi di grano) Crescevano gli alberi e tutto era verde Cadeva la pioggia, segnavano i soli Il ritmo dell’uomo e delle stagioni” Il bimbo ristette, lo sguardo era triste E gli occhi guardavano cose mai viste (esatto, gli occhi del bambino, conoscono solo i centri commerciali, conoscono solo le fabbriche, conoscono solo le verruche di asfalto, conoscono solo il cemento, conoscono solo i plinti di cemento armato, non conoscono i fiori, gli occhi del bambin o non sa cosa siano i campi con dentro i fiori. Però, il bambino, chiudendo gli occhi, riusciva perfettamente a vedere le immagini che gli raccontava il vecchio, che a vedere meglio che dentro uno schermo con tanti mega pixel. La sua mente riusciva a immaginare come era una volta quel posto. Rimase molto stupito che chiudendo gli occhi e ascoltando la storiella del vecchio, la sua voce come una guida che gli permetteva di vedere i colori di sentire i suoni, di odorare i profumi, di come era in origine quel posto) E poi disse al vecchio con voce sognante: “Mi piaccion le fiabe, raccontane altre …  1 Abbraccio, Many Kisses (non so quando e se potremo rivederci sul campo gara, la faccenda si sta mettendo molto male, esatto, Grosso Guaio A Chinatown, dopo il Covid 19, avremo e di sicuro ancora un po’ di timore a partecipare alle corse a piedi, e specie quelle con tanti partecipanti. Esatto, dopo il Covid 19, il Covid di malattia contagiosa de l’economia non si fermerà con il vaccino. Non ci vuole una scienza e nemmeno molta fantasia a immaginare questo. Di bello che il sottoscritto, non ne indovina mai e nemmeno una) Speriamo di vederci a presto sui campi gara, intanto: 1 Abbraccio, Many Kisses. (mauro)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.