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La ricerca della pietra filosofale

(siamo anno 2020, non siamo ai tempi del medioevo, ma gli alchimisti che lavorano nei laboratori di ricerca sperimentale, non solo nel medioevo anche ai giorni nostri sono come le formiche, lavoratori infaticabili alla ricerca della pietra filosofale)

alchimisti

Non c’è dubbio che l’ormone della eritropoietina, nelle gare di endurance, da vantaggio. (in gara di maratona, tra pulito o sporco, ci ballano 4 minuti. Cosa detta da un top runner pentito) Prima, del epo (ma ancora adesso, cari top atleti, non facciamo i verginelli o le verginelle) si ricorreva prevalentemente a l’auto-emotrasfusione. Non eri scoperto dai controlli e avevi grande vantaggio a fronte di eventuale pericolo per la salute. Entrambe le pratiche sono con probabilità di pericolo per la salute, dipende da atleta a atleta. Il senso di questi due modi di barare, è quello che entrambe aumentano i globuli rossi, che ogni gittata cardiaca, consente di far arrivare più tanti globuli rossi ai muscoli. Il più grande pericolo è che aumenta di molto la percentuale di ematocrito. Ci sono leggende che dicono che ci sono stati e ci sono ciclisti, che dormono con la bici sui rulli vicino al letto, perché il sangue diventando molto viscoso, diventando una marmellata, non scorre bene in circolo, bisogna stare sempre in movimento, e al momento, se serve, si deve andare, e per forza, se non vuoi rimanere stecchito, si deve salire sulla bici e a fare un’oretta di rulli. La fabbricazione della eritropoietina è iniziata verso la fine degli anni ’80. Il solito vizio del homo sapiens, che, come dice un uomo di scienza, esatto, Camus, dice: l’homo sapiens è l’unica creatura, l’unico essere vivente che rifiuta di essere come lo ha fatto Madre Natura. Non riesco a capire l’homo sapiens, ma che senso ha andare e sempre contro Madre Natura, e solo per mettere in tasca tante palanche. Ma che senso hanno gli esperimenti spinti di laboratori ricerche, e solo per trovare la pietra filosofale (il punto di arrivo dei laboratori di sperimentazione scientifica delle multinazionali farmaceutiche). Ben sapete che fin da l’antichità, (gli alchimisti, i vecchi laboratori che adesso sono gli scienziati delle multinazionali farmaceutiche) che l’homo sapiens è alla ricerca della pietra filosofale. La leggenda dice che innumerevoli e impagabili sono i pregi della pietra filosofale, basta trovarla. Siamo anno 2020, ma, guarda te, c’è ancora chi investe denaro per andare alla ricerca della pietra filosofale, esatto, tale e quale agli antichi. Ma cari scienziati, ma investire in Madre Natura, quello no? Investire per non modificare Madre Natura? ah, quello no? ah, ho capito, perché non è cosa che ti fa guadagnare le palanche. Della pietra filosofale si dice che: è un elisir di lunga vita, una panacea per tutti i mali, in grado di tener lontano tutte le malattie. Inoltre, dona la conoscenza assoluta, passata e futura, si conosce il passato, da dove veniamo, e si conosce il futuro, dove andremo. Inoltre, fa distinguere, a vista, il bene e il male, cosa è bene e cosa è male. Ma cosa più importante di tutte, per gli avidi che investono nella ricerca, è che con la pietra filosofale si soddisfa la propria avidità, nel senso che, la pietra filosofale riesce a trasformare qualsiasi metallo, qualsiasi cosa, la trasforma in oro puro. Non so per le altre qualità, però, i laboratori avanzati di avanzata ricerca, sicuro che con la loro attività l’oro l’hanno trovato, la loro pietra filosofale l’hanno trovata. Proprio non riesco a capire il perché non si debba accettare di vivere secondo Madre Natura. La continua ricerca della pietra filosofale ci ha fatto arrivare molto lontano, ma lontano dove? forse con le scoperte sempre più sensazionali? o lontano dalla felicità? Cari ricercatori, si vede che non conoscete le canzoni di Bennato, la conoscete questa? … voi che strappate tutti i segreti alla natura e non ci sarà più niente che vi farà paura e sarete voi a far girare la terra con un filo, come una trottola, dall’alto di una stella …Guardate come qualcuno si guadagna tante palanche, carissimi, ma perchè fabbricare epo artificiale? prodotto che fa fare tanto fatturato e la maggior parte di provenienza doping. Carissimi, siete a conoscenza di come fanno a fabbricare la eritropoietina artificiale: la tecnica è quella della ingegneria genetica, l’epo, da prima, si è trovato il modo di isolarla, l’hanno isolata dalla pipì di pazienti anemici. Poi, una volta isolata, è stata usata come uno stampo per costruire frammenti di dna specifico. Con questo dna specifico usato come una sonda, sono andati a scoprire dove è il gene del epo. Una volta scoperto il gene, lo hanno riprodotto clonandolo. Preso un altro gene di un particolare tipo di batterio, lo si inserisce nel gene del epo, (esatto, miscuglio) il gene del batterio a sua volta riesce a produrre eritropoietina in grandi quantità. Ma non è finita, l’epo è una proteina legata a zuccheri, e come risolvere, esatto, l’assemblaggio può essere svolto solo con cellule di mammiferi. Per questo, il batterio che produce eritropoietina, è stato iniettato in cellule del povero criceto, (questa volta non il pipistrello o la scimmia o il cane o il maiale) allo scopo e solo, per fabbricare l’ormone epo artificiale con proprietà stessa di quello naturale. L’alto costo di questa epo fabbricata in laboratorio, i ricercatori lo giustificano. Lo giustificano con la scusa che la procedura per fabbricare l’epo artificiale è complessa e costosa. Da qui si evince che, visto che per un atleta di gare di resistenza, il doping che rende di più in fatto di migliorare la performance gara è lavorare sul sangue, fare di tutto per far aumentare i globuli rossi, ecco il grande commercio di epo artificiale. Non per niente che tanti e tanti runners, fanno uso e abuso di Ferro, Vitamina B12 e Acido Folico. Non son più i tempi di mia nonna, che vedendomi gracilino, andava dalla Rinalda a comperare la carne macinata di cavallo e ci spremeva su un limone. Però, mia nonna, anche se sordoparlante, gli dicevano la mota, la muta, ebbene, più contenta di tante nonne di adesso che hanno tanto e tanto di più, chissà di questa cosa. Una sera, parlando con un atleta di 70’anni e più, si va su questo argomento, mi fa: ma quanto hai di emoglobina? rispondo, beh, non è che son ben messo, arrivo quasi a 13, come? Rimane stupido, ma sai che quando ero assoluto io arrivavo a 17. Detto questo, è vero che chi ha meno emoglobina, l’organismo è diventato in grado di utilizzarla meglio, un rendimento maggiore, però, carissimi, chi ha emoglobina più alta è più avvantaggiato. Qualcosa ne so, anche se poco, qualcosa ne so, nel senso che, quando facevo la cura Tredici-Jacoponi-Arcelli. Carissimi, sapete che quando faccio le cose mi piace andare fino in fondo, e per migliorare, allenamento su allenamento e anche diete e farmacia. Alla mattina a colazione, visto che di questa dieta funzionava meglio se fatta a digiuno, ecco che, bistecca di cavallo al sangue e con su tanto limone e una spremuta d’agrumi. L’emoglobina andava a 14, la differenza la vedevo, da 13 a 14, c’è una bella differenza. In questo senso le donne sono più svantaggiate, perché di norma il loro livello è di 12/14, mentre per gli uomini il livello si alza, si va da 14 a 17. Ecco, quando sei atleta di alto livello, tutti questi parametri sono sotto controllo, sei seguito, per questi esami non devi prendere appuntamenti, non devi pagare. Poi, per chi non è atleta di alto livello, a qualcuno, la passione, la voglia di competizione, il voler migliorare, la voglia di vedere dove puoi arrivare, ebbene, prendono il sopravvento. Non è cosa di fantascienza che qualche ciclista o runner amatore, si sono comperati anche una mini-camera iperbarica. Oppure che le loro vacanze le passano in altura, non è la stessa cosa allenarsi in altura, ben oltre i 2000mt di quota, o al piano. La conferma me l’ha data anche un ex atleta, mi fa, in agosto, una volta, sono stato tre settimane su al Sestriere, quando sono ritornato a gareggiare a settembre sul cremonese, facevo sempre bei risultati, tante volte primo posto, viaggiavo ai ritmi di, facciamo i nomi? Ci starà permalosismo? Mi diceva, viaggiavo ai ritmi di Cosentino, di Mura, di Zenucchi, di Sopini, di … Da qui si evince che, un allenamento, quasi scientifico, che una dieta quasi scientifica, di farmacia scientifica, possono far fare un salto di qualità, questo sicuro. Però c’è un però, più si va alla ricerca di cose scientifiche, più si perde di vista il bene principale che regala l’attività sportiva, esatto, il divertimento e la salute. Scientificamente su scientificamente, si arriva al quel punto che, l’organismo ti presenta il conto. Quella volta che quelli che gli sei sempre arrivato davanti, quella volta che sono quelli a lasciarti dietro, carissimi, ecco che smettere di correre è il passo seguente. Quanto ne ho visti in trent’anni di competizioni di quelli che, incarognati, e solo perché arrivavano secondo posto. (una volta due della stessa squadra, esatto i tempi del Monte Maddalena 1, due mie atlete, una per non dar soddisfazione, non ha trovato di meglio che ritirarsi dalla gara e far perdere il campionato di corsa campestre alla squadra. Carisssimi e carissime, quel Monte Maddalena 1, non era sconfitto dagli avversari, ma sono stati gli stessi atleti della stessa squadra a buttare al vento e tutto quello che si sarebbe potuto vincere, sia in campo maschile e sia in campo femminile) Quanti ne ho visti che piuttosto di dare soddisfazione a chi aveva vinto, inscenavano infortunio poco prima dell’arrivo, un modo per avere scusa. Mettiamo dei nomi e delle gare? Poi ci stanno quelli che, ah, stamattina non sono al massimo, perché ieri sera sono stato là, qua, su, giù, sono stato a mangiare uno spiedo che non ti dico, el ma roma amo adess, mi si ripropone ancora adesso. Esatto, mettevano le mani avanti prima, in caso che non arrivavano a beccare la sportina, e solo per salvare il loro ego. Poi, guarda te, messi così male al via, toh, facevano la loro gara più bella di sempre. Ma possibile che non si può partecipare a una gara e solo per divertimento? e solo per il giro bello che di sicuro ci sta sul posto? partecipare per conoscere posto nuovo che altrimenti quando mai? si può, ce ne stanno tanti che la gara non è la sportina, la gara va al di là della sportina. Che tranne che asfalto e auto e case e a volte ripetere due volte il giro, se per qualcuno è il massimo, ce ne stanno tantissimi che niente di tutto questo. Non si spiega se no del perché l’Atletica in pista è in calo mentre il Trailrunning nei boschi di bassa montagna è in continua crescita. Se serve conferma, la conferma è sotto gli occhi di tutti, esatto, il Torneo Podistico. Dove le prime gare di quest’anno, la media partecipazione è stata tre volte di più delle gare dei primi anni. Detto questo, se per migliorare vado di bistecca di cavallo e agrumi, e magari anche di integratori, e Vitamine e Ferro e Acido Folico, beh, è cosa accettabile, anzi, perché no? Ma andare a fare auto-emotrasfusione o peggio ancora, epo artificiale, quello no, è andare a pagare tra qualche anno conto molto salato, e quello sono ..zzi tuoi, ma è anche barare, cosa che non ha niente a che fare, che non dovrebbe avere niente a che fare con lo sport. Quelle cose, anche se non va bene nemmeno per gli atleti d’elite, i top player, quelle cose lasciamole fare a chi partecipa alle Olimpiadi o ai Campionati Mondiali. (mauro)

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