BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

la resistenza

(la resistenza è cosa che non è di tutti, sia che si tratti di resistenza agli abusi di potere, sia che si tratti di resistenza fallica sotto le lenzuola, e sia che si tratti di resistenza dell’atleta nel continuare la fatica, oltre la sopportazione, e anche se la mente ti dice di mollare)

Ma perché devo allenarmi a correre piano se invece voglio andare più veloce? Tu, mauro, non me la racconti giusta. Perché, scusa mauro, ma cosa ne sai, che quando gareggiavi ti ho sempre battuto. Invece, gli atleti, tanti di quelli che hanno vinto di qua e vinto di la in ambito provinciale, loro mi dicono: se vuoi correre veloce, devi allenarti a correre veloce, anzi, in allenamento, devi allenarti a correre più veloce che in gara, in modo poi, che quando vai a gareggiare, fatichi di meno e vinci anche la gara. Carissimo, carissima, carissimi, carissime, quante volte ho sentito questo, e qualcuno di questi “guru” dell’allenamento basato sulle ripetute, e sempre più veloci, l’ho anche conosciuto, ma da be e bella che qualcuno di questi non gareggia più, anzi, non corre più. Tanti atleti che due/tre anni alla grande e poi sono diventati dei perfetti disaparecidos. Carissimo, carissima, carissimi, carissime, non è che il sottoscritto si è messo nella testa, che vi vuole allenare. L’allenatore è persona della quale si deve nutrire fiducia, perché da voi ritenuto a l’altezza di tal compito. Se non ci sta la fiducia, non ha senso nemmeno l’allenatore. Diversamente, di tanti e tanti altri runner, il sottoscritto è considerato un incompetente, nel senso, che uno scarso come atleta, sicuro che è scarso anche in conoscenza di metodologia di allenamento, pensare così è più che normale, è la logica del concreto. Sono in tanti a pensare che il miglior allenatore è chi è stato anche forte ex atleta. Pensate così: nessuno è meglio di un allenatore che ha vinto tanto da atleta. Accettereste dei consigli da uno che, come il sottoscritto, in carriera non ha mai vinto niente di importante? Esatto, non li accettereste. Nessuno meglio del sottoscritto conosce la situazione degli atleti amatori caserecci che vogliono arrivare al Top di categoria, in modo di andare in gare e beccare tante sportine. Nel senso che, quando la gara va bene, sono stati bravi loro, gli atleti. Quando la gara va male la colpa è sempre dell’allenatore. Vedi anche la storiella di  una mia ex atleta del Monte Maddalena 1. Prima gli dava gli allenamenti da fare, glie li dava Marco 1. Poi, non contenta, visto che quel gruppetto di la andava forte, ha cambiato allenatore, e gli allenamenti adesso glie li dava l’altro Marco, Marco 2. Viene la gara che la mia ex atleta, forse l’atleta che in carriera ha cambiato più allenatori e squadre di tutti, va ancora male. Allora cosa fa? Esatto, contatta un altro allenatore, e quello, visto gli allenamenti delle settimane prima, gli dice che, gli allenamenti che sta facendo, gli dice: ma quelli che stai facendo adesso di allenamenti non vanno bene per le gare che fai te, sono allenamenti per gare in montagna. Apriti cielo, questa qua ha dato fuori di matto, il giorno dopo prende il telefono e telefona a casa del allenatore Marco 2, che, la stessa atleta, poche settimane prima ne parlava talmente bene, mi fa: sai Marco 1 è bravo, ma Marco 2,  beh, lui è un’altra cosa, lui è uno che ci sa fare, un professionista. Dopo solo tre settimane la cosa era completamente cambiata. Sta difatti che dopo la ancora brutta gara, telefona a Marco 2, ma la telefonata la prende la moglie del tal allenatore – la telefonata è questa: c’è Marco? No, non c’è, è fuori – ecco, suo marito mi ha rovinato. E voi cosa volete abbia pensato la moglie di questo allenatore? esatto, ha pensato che il marito avesse una tresca con altra donna e che l’aveva inguaiata, mettendola incinta. Ma la storia non è finita. Questo allenatore a sua volta, il giorno dopo tal telefonata, telefona al sottoscritto, in malafede aveva pensato che era stato il sottoscritto a dire alla tal atleta che gli allenamenti che gli aveva dato non andavano per niente bene. Il sottoscritto faceva di tutto per tenere insieme quella squadra, e a fatica. (ma se poi dentro la squadra ci stanno atleti che si fanno dispetti l’un con l’altro, che vuoi pretendere. Che vuoi pretendere se vai a dire cose non vere del sottoscritto e solo per far dispetto al sottoscritto e rovinare l’atmosfera. Dove è stato il godere di vedere disfata una squadra, la più forte squadra, la più amata) Ma poi, come si fa a pretendere di tenere insieme la più bella squadra di corsa a piedi del circuito provinciale amatoriale, quando in squadra ci sono delle “testine” così. Esatto, cosa impossibile, difatti così poi è stato, tutto si è disfato. Detto che non accetterei mai, e per nessun motivo, (anche perchè mi sento ancora e mi vedo ancora nei panni di atleta di categoria competitivo, nel senso che quando le cose le faccio ci metto impegno, e mettermi a disposizione di una atleta, toglierebbe poi tempo al sottoscritto, intento a costruire la propria piramide) nel senso che magari ci avevo anche provato a allenare la Ledi, ma se poi non mi si ascolta, che ..zzo devo perdere tempo a fare. Per gli atleti che vogliono arrivare ai vertici nazionali e mondiali, un allenatore e un fisioterapista non bastano, a quei livelli c’è sempre dietro una equipe. Ma di questo avevo già sbrodolato nelle pagine precedenti. Carissimo, carissima, carissimi, carissime, lo so che per voi l’importante sono le ripetute. Carissimo, Carissima, sicuro che a tutti piace arrivare in cima il più in fretta, il prima possibile, però c’è un però, per andare forte bisogna prima imparare a andare piano. Ma lo sapete che anche un atleta del Sollevamento Pesi fa il suo bel allenamento per migliorare la RESISTENZA, lo sai o non lo sai? Lo sai che anche i Body Builder, i Culturisti, anche loro fanno il loro allenamento per migliorare la Resistenza? E sicuro che anche chi passa un po’ di tempo a leggere le cazzate di questo sito, sicuro che deve essere dotato di una buona resistenza. Ma che ..zzè questa Resistenza? (che poi al sottoscritto sia molto più per altro tipo di resistenza, vedi che pensi male, non sto parlando della resistenza fallica sotto le lenzuola in compagnia di leggiadra fanciulla, con sguardo ammaliante, dolce e voglioso, incastonato in un bel viso d’angelo, due belle labbra carnose e sensuali, labbra da baciare, cazzata ispirata dalla canzone yeahh di Mal dei Primiteves … la cover di noi ragazzi di 11 anni faceva così … la tua bocca è un grosso richiamo per il … zzo che ho in mano … yeeeeeh …. Bei tempi, anno 1967 uno degli anni più belli di sempre, anche se a ottobre rovinato dal assassinio di Ernesto lì, distesa sul letto, sinuosa e voluttuosa eccitante silouette di leggiadra fanciulla fatta di belle curve, di  burrose tette da palpare e turgidi capezzoli che puoi anche appenderci anche un quadro, capezzoli da leccare, passare le mani sugli eccitanti fianchi e con le mani stringere forte verso te la meravigliosa creatura, e dirigere il fratellino nelle vicinanze del bel boschetto di peli e dove nel boschetto ci sta nascosta, ci sta la porta del paradiso e prendendo con le mani le sublimi eccitanti forme alte e sode del meraviglioso lato b, tirare la leggiadra fanciulla verso di te in modo da sfregare l’interno delle tue cosce dentro le sue cosce, in adesso gambe larghe, ovvero, cosce come terminali erotici che stanno al termine di due lunghe e belle tornite gambe e sorrette da caviglie affusolate. Ecco, anche in questa fantasia, anche qui, la storiella, parla di resistenza di due tipi. Mentale e Corporea, ovvero, psiche e fisico. Ovvero, resistere di fronte a inebriante e eccitante capolavoro, che sia di Madre Natura o no, sempre visione eccitante è, ecco, resistere e insistere nel fare giochi preliminari, fare il fondo lento, e non venir subito al dunque, nel senso di movimento sussultorio del materasso, resistere o cedere alla piacevole ricerca del orgasmo, e subito? esatto, come fare allenamento alla velocità. Ma resistenza è anche una volta che hai miccato il biscotto nella bella tazza dove ci sta particolare e inebriante succo doping del godere e in fretta andare alla ricerca irrefrenabile del piacere, cercare di resistere, di resistere e riuscire fare almeno qualche secondo di up&down, sperando che il biscotto resista il più possibile dentro la tazza piena di quel bel succo inebriante sperando e pregando che il fratellino non venga a sputare subito, e che la durata in paradiso, la permanenza in paradiso non sia così veloce e breve come è che è di solito. Logico parlo per me, che fai, vai a buttare 400€ per soli 4”. Che poi, sperando, che anche questa volta, come le volte precedenti, la leggiadra ragazza, non debba poi tirar fuori dalla borsetta l’aggeggio di plastica, quello in grado e sempre duro, in grado di dare stimolanti vibrazioni e piacevoli sensazioni, ovvero, il modo della leggiadra fanciulla di continuare per conto suo il viaggio in paradiso e mentre tu vai in bagno a darti una ripulita, e al ritorno nella camera da letto, al solito, la leggiadra fanciulla che ti dice, per non perdere il cliente, ti dice: sei stato un leone, e tu, contento e soddisfatto, non l’hai capita. Tu pensi che ti abbia fatto un complimento, che sei stato forte, come è forte il re della jungla, da ignorante quale sono, non sono a conoscenza che il leone è uno degli animali più veloci, ma non in gara, ma nel gioco del godere. Esatto, non ho capito che la leggiadra fanciulla intendeva che sono stato veloce come il leone a venire, a far fare schiuma al fratellino, quattro secondi e sono venuto, esatto, tale e quale al leone. Detto di resistenza, visto che quella sotto le lenzuola non è il mio sport, la resistenza che piace di più al sottoscritto, è quella che si ricorda in questi giorni, la Resistenza Partigiana, dove questi monti delle Valli del Marmo, sono pregni di questa storia. La resistenza contro la subdola prepotenza e i subdoli abusi di potere, cosa che non è mai finita, è nel dna del sottoscritto, che vuoi farci. Resistere e sbrodolare delle prepotenze e dei soprusi del potere, è un vizio che non ho perso. E indovinate, in casa, un bel ritratto ce l’ho anche, ma avete sbagliato, non avete indovinato, il ritratto che ci tengo, non è di una modella, non è di una attrice, non è di una influencer, e nemmeno di leggiadra fanciulla, e di chi è? Ma non l’hai capito, esatto, è un bel ritratto di Ernesto. Detto della resistenza che mi piace di più, ma si può ancora sparare cazzate e anche in tempi moderni di Coronavirus? sai che non lo so. Però, magari, domani continuo la sbrodolata sparando cazzate sulla resistenza che interessa a chi pratica la corsa a piedi) Il concetto che forse fa comprendere meglio cosa si intende per resistenza atletica, per me è quello che a pag.156 ci sta nel libro L’Allenamento Ottimale (salto un po’ da un libro a l’altro, e non è nemmeno cosa facile, sai il tempo che vola a far passare la sessantina di libri e più che ha Maurizio, e solo di quelli e che parlano di allenamento per le corse a piedi, prova tu, poi mi sai dire. Fortuna vuole che, l’intelligenza del homo sapiens dopo più di cinquemila anni, è riuscita a prospettare una nuova vita, la vita del intelligente homo sapiens murato vivo in casa, che questo tempo di Coronavirus ha anche un suo bello, di bello, di molto bello, questo periodo da murati in casa, quello che non ti manca è proprio il tempo. Altra cosa sarebbe stata, se le giornate servivano per programmare e allestire una gara del Torneo Podistico, li il tempo vola, vola via in altro modo. Modo più concreto e manuale e meno di fantasia. Chissà se in futuro si potrà ancora sparare cazzate e anche se hai microchip sottopelle come i quattrozampe) Veniamo al concetto che sta alla base di cosa si intende per RESISTENZA. Per Resistenza si intende la capacità psico-fisica e organica dell’atleta di opporsi a l’affaticamento. La Resistenza Psichica comprende la capacità dell’atleta di riuscire a resistere il più a lungo possibile a uno stimolo che lo indurrebbe a interrompere lo sforzo (tanti e tanti gli atleti con grandi doti atletiche, ma mancano di capacità mentale di sopportazione alla fatica) La Resistenza Organica e Fisica è la capacità di resistere allo sforzo da parte degli apparati che compongono il nostro corpo: cuore, polmoni, muscoli, e chi più ne ha più ne metta. Domani vado ancora a sbrodolare di Resistenza, che magari oltre che resistenza nello sport, anche resistenza sotto le lenzuola? Dipende, dipende dalla Musa ispiratrice, di come che riescono a eccitare la mia mente le mie Muse, che poi ne ho più di una, (e se penso a loro, le mie Muse, già si muove qualcosa nelle mutande) se poi ci mettiamo anche i Fauni, (che mi insegnano delle cose che, non racconto, perchè poi dovete andare a confessarvi) la fantasia ciao che correre, la fantasia galoppa. (mauro)

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