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la resilienza, non è partire col piede giusto e arrivare col piede sbagliato, la resilienza è partire male e arrivare bene

(Brunod, era partito male alla corsa ciclistica dei campionati militari, caduto dopo un km e in sella a un ferro vecchio, arrivati ai piedi della salita, ecco che, man mano, superava uno dietro l’altro gli altri concorrenti, arrivando in solitario e con quasi due minuti di vantaggio sul secondo classificato)

Partire col piede giusto si è a metà de l’opera? così dice il proverbio? ma il sottoscritto è da be e bella che invece dice: non è partir bene, è a arrivare bene che conta. E non c’entra niente attuale situazione Coronavirus, qui si va a sbrodolare di situazioni di cose di corsa a piedi e partite benissimo ma, esatto, arrivate malissimo. Anzi, visto che del fallimento del CPAB (l’allora neonato, comitato nato in grandissima salute, esatto, comitato podistico amatori bresciani, godendo della benedizione non solo di diverse società podistiche amatori ma anche di Uisp e Aics, neonato comitato che diventato grande, che avrebbe dovuto fare le scarpe al comitato Fidal Brescia? poi, il neonato, man mano, è cresciuto malaticcio, abbandonato e finito miseramente al cimitero. Esatto, quella storiella dove il sottoscritto era stato uno dei principali a contrastare tal progetto e proprio iniziando con una campestre passata alla storia, la indimenticata CAMPESTRISSIMA ’99. Esatto, andate a vedere le società sportive quelle che hanno organizzato le campestri Fidal Brescia e quelle che hanno organizzato CPAB. Esatto, andate a vedere le società che hanno organizzato in pista, chi Fidal Brescia e chi CPAB. Esatto, che quelle società ex CPAB, poco dopo, rientrato il dissenso, gli sono state riaperte le porte o portone, e accolte con tanto di tappeto rosso e con tutti gli onori e con tutti i favori, e che le tali ex dissidenti, adesso hanno anche voce alta in comitato Fidal Brescia. Esatto, la storiella del Figliol Prodigo in chiave moderna in campo corsa a piedi bresciana. Esatto, che il sottoscritto e qualcun altro che si era dato da fare per contrastare tal ex CPAB erano poi di colpo stati emarginati, e con il sottoscritto a ricevere un calcio in .ulo. Anzi, due volte calcio in .ulo dal comitato Fidal Brescia. Tante Grazie) avevo in qualche occasione già sbrodolato. (così, per ricordare un po’ la storia passata della corsa a piedi amatori bresciana) Sfogliare le pagine delle vecchie riviste ci si rende conto di come è cambiato il mondo della corsa a piedi, e, sfogliando sfogliando, ho trovato altre due situazioni che partite col piede giusto, sono poi arrivate male, malissimo. Con piedi amputati in un caso, e col malcontento e dissapori nell’altro. Partito bene ma arrivato male è stato anche il CIRCUITO GARE D’ELITE, dove il sottoscritto aveva fatto 7° finale di categoria, posizione di classifica non per meriti del sottoscritto, ma per scarso interesse a partecipare a tal circuito degli atleti quelli più forti. Chi invece era partito alla grande, coinvolgendo anche nomi e situazioni illustri, è stata una delle più grandi bufale della corsa a piedi bresciana, a che mi ricordo solo un paio di gare forse tre e poi tutto risolto con una bufala, tutto si è volatizzato nel nulla e con la scusa a causa della burocrazia. (ai tempi la burocrazia, carissimi C.I. e D.M. era di manica larga , di manica molto più larga di quella di adesso, nel settore corse a piedi. A quel tempo, la corsa a piedi era nei suoi periodi di maggior splendore, tutti che davano una mano per avere in paese e in città una corsa a piedi, gli sponsor erano loro a venire a cercarti, per attirarsi simpatia. A quel tempo potevi gareggiare senza essere tesserato ad alcunchè di società sportiva. Dite di no) E me la ricordo bene quella sera, con il promotore de l’iniziativa a fare da anfitrione nella sala del Comune di Puegnago. Anfitrione che illustrava una bella iniziativa, però solo sulla carta e con tanto di nomi importanti a essere coinvolti. Esatto sto parlando del: GRAN PRIX La Grande Corsa. Esatto, era stata coinvolta anche la tal rivista, (che la rivista non centra nulla, anzi a mio modo di vedere è stata una delle parti lese e assieme a gli organizzatori che avevano aderito a tal iniziativa messa in piedi da C.I. e D.M., più visti in giro) che a giugno ’97 grande enfasi su il nuovo progetto che stava per nascere e il numero dopo, agosto ’97 già a annunciare lo stop di tal iniziativa. Me la ricordo bene quella sera che il tipo davanti a l’assemblea dei gruppi del Comitato Gardesano, andava a illustrare l’iniziativa e a promettere mari e monti, e a prender baldanzoso la parola, perfino a scavalcare il gotha del consiglio con la famosa frase: è sempre l’assemblea che decide e non il presidente. (poi invece con la cacciata dal calendario della Corrida di Nuvolento, sedici anni dopo, è stato il carismatico presidente a decidere e non l’assemblea, il presidente senza sentire l’assemblea aveva deciso autonomamente, senza mettere niente ai voti, che era una questione e situazione che non era prevista dal regolamento. Esatto, stata regola inventata al momento e tutti zitti per cacciare con la scusa della Corrida di Nuvolento, cacciare dai ..oglioni il sottoscritto, visto che running&adventure in pochi anni era diventata la squadra più forte in assoluto del comitato gardesano, esatto, alle ex forti, ma poi state superate, non ci sono state a perdere, gli dava fastidio oltre che invidia. Quel che rattrista, che tutti i presidenti dei gruppi presenti, tutti zitti, tutti coda in mezzo alle gambe, ma quel che rattrista ancora di più è che gli atleti quando c’è stato da prendere e mangiare gratis, tutti col sottoscritto, quando si è trattato di far valer la ragione, tutti a tirarsi indietro e a schierarsi con i potenti del ghota. W L’Assemblea quando esercita un suo diritto o W L’Assemblea quando subisce un dictat? Datela voi la risposta, ma carissimi, la risposta l’avete già data sette anni fa, a voi sta bene L’Assemblea che subisce il comando carismatico. Carissimi presidenti è stata vostra libera scelta non esercitare il diritto de L’Assemblea. Che poi, in diciotto anni che ho partecipato, L’assemblea non è mai esistita, c’è sempre stato il carismatico al di sopra anche dei vari presidenti) Ma ritorniamo alla grande bufala? No, ma non avendo ispirazione di altro argomento, continuo, mi spiace per voi, che però, con un click siete liberi di cambiar sito, la scelta è vostra, al Torneo Podistico nessuno è carismatico. In pratica, il progetto, era di scegliere tutte le domeniche una gara dove ci sarebbero stati il famoso speaker e il video operatore, a fare un servizio sulla gara, e per poi, tal reportage trasmetterlo in tv, nel programma NON SOLO RUNNING, dove erano stati annunciati come ospiti fissi Adriano Panatta e Gelindo Bordin (poi, una corsa del sottoscritto è si andata in onda su Non Solo Running, ma il sottoscritto, e specie mio figlio, gli erano sempre stati simpatici al conduttore. La gara Trofeo Pizzeria Girasole a Montichiari, vittoria di Luca Mura e Daniela Zizioli) Trasmissione trasmessa in tutta Italy, tramite il network televisivo CINQUESTELLE (cinquestelle, da non confondere con la politica, che visti i risultati … continuate voi il sottoscritto ha paura a terminare la cazzata) Dopo le prime quattro gare di rodaggio dove qualcosa si era anche visto (StraPuegnago, StraPalazzolo, Trofeo Lupos Lumezzane, Vasela/Castignico) al 22 di giugno, si sarebbe dato il via ufficiale a tal circuito gare Gran Prix La Grande Corsa. La prima avrebbe dovuto essere il 22 giugno, la gara, En Gir Per Traaiat, 29 giugno Trofeo Mtr Pontoglio, 6 luglio Passeggiata S.Elisabetta Polpenazze, 13 luglio StraBovezzo, 20 luglio Memorial Plebani Adrara, 27 luglio Corriamo Per La Pace Romano di Lombardia, 3 agosto Diecimiglia di Navazzo (quel tre agosto è anche uno dei giorni che non dimenticherò mai). Ma se le cose non lo sai immaginare come fare , dimmi tu come è che le puoi realizzare? Difatti, grande enfasi a buttare li tanto di regolamento e ancor più allettante montepremi finale. Il regolamento prevedeva le categorie, tre quelle femminili, quattro quelle maschili, e in entrambe l’ultima partiva da 41 anni in su. Sai che non avevo sentito nessuno di 50/60/70 enni a lamentarsi? Esatto, tutto dipende da che parte stai, sai se cosa così il sottoscritto, esatto, sai che lamenti, che tiramenti. Perché dovete sapere che la cosa era anche interessante, più che interessante, nel senso che, si assegnava punteggio di 30pt e a scalare fino al trentesimo di categoria e che beccava 1pt. Già da qui è evidente che i 50’enni sarebbero stai penalizzati, ma ancor di più i 60’enni. Perché tra quelli di età più giovane avevano tre categorie: Assoluti, Amatori fino a 30’anni e Amatori fino a 40’anni. Voi capite che, di amatori fino a trent’anni ci sarebbe stata molto meno concorrenza, perché quelli giovani, quelli forti erano negli Assoluti. E dunque, esatto, tanti di vent’anni a beccare magari 20pt e anche se erano arrivati dietro molto, ma molto dietro, distacchi abissali con un 50’enne, che però non beccava punti, perché nella categoria doveva lottare con chi poco più che quarant’enni. Stessa cose valeva per le donne. Sai che cosa così, sai quanti a lamentarsi col sottoscritto. Però, visto che erano quelli de l’altra parte, quelli dalla parte perbene, esatto, lì tutto bene, lì nessun mugugno, nessun lamento. E ce ne sarebbe stato di che lamentarsi, logico, tolto gli Assoluti e le Assolute, sicuro che per il resto era tutto sballato. A quel punto qua, se uno di 60’anni, giocava per il premio, sicuro che sarebbe passato a far tessera di assoluto a stagione in corso, come si poteva ai tempi. Nel senso, ma quando mai trovi n°30 assoluti in un ordine di arrivo di garetta domenicale, dimmi tu. Ma niente questo, e dimmi tu quando è che trovavi dieci atlete assolute in una garetta domenicale. (ispirata da un forte atleta di categoria, ma non abbastanza forte in categoria G del comitato gardesano, tanto che a stagione in corso, era passato assoluto, giocando d’astuzia, domenica si domenica no era in premiazione, esatto, quando non ci stavano n°5 assoluti in gara andava a premio. Non sarebbe stata così se rimaneva con tessera Amatore, visto che nella categoria G era chiuso da atleti più forti di lui, almeno una quindicina più forti di lui. Questa cosa fatta dalle donne sarebbe stata ancora più facile, ai tempi, spesso e volentieri le assolute non superavano le due presenze) Ma perché uno avrebbe dovuto giocare d’astuzia? Beh adesso vi posto il montepremi, poi capite da soli. Assoluti 1° 4milioni di lire, dopo venti gare. 2° 3milioni / 2milioni / 1milione, poi a scalare fino al trentesimo e che beccava 100mila lire. Le donne Assolute: 1,5milioni / 1milione / 500mila / e a scalare fino alla decima posizione che beccava 100mila lire. Settore Amatori Maschile 1° 2,8milioni / 2,1milioni / 1,4milioni / 700mila lire e a scalare fino al trentesimo che beccava 70mila lire. Per le donne Amatori: poco più di 1milione la prima / poi la seconda 700mila lire e a scalare fino alla decima posizione che beccava 70mila lire. Tutto bello, tutti a battere le mani, me la ricordo quella sera a Puegnago, nella Sala Consigliare. Dopo, dopo la partenza col piede giusto, che lì ho visti a l’opera forse solo a due o tre gare di rodaggio, non di più. Ebbene, dopo la bellissima partenza si son ritirati subito, sia quelli del Gran Prix che la trasmissione Non Solo Running. Esatto, il progetto non aveva basi solide e se non hai basi solide, che se costruisci castelli in aria, spesso e volentieri questa cosa può capitare di dover abbandonare il progetto. Detto questo, il Torneo Podistico è partito malissimo, col piede sbagliato, anzi col piede zoppo e camminando con una stampella, e che potrebbe chiudere i battenti in ogni momento, però è sei anni che va avanti, questo è il settimo anno, ma non lo contiamo, nessuno, nemmeno maga Magò è più forte di un Coronavirus, vedi il film della Disney, quello del mago Merlin e Semola. Che vuoi, che la corsa a piedi del Torneo Podistico è talmente cosa insignificante, che mai e poi mai ci starebbe un bookmaker a dare quotazioni, esatto, cosa talmente imprevedibile che potrebbe chiudere domani come andare avanti fino a che il sottoscritto riuscirà a correre su e giù dai monti. Al Torneo Podistico giochiamo come le regole e le disposizioni e le leggi lo consentono, e qui si, carissimi C.I. e D.M. è lotta dura con la burocrazia. Esatto, rigore è quando arbitro fischia, esatto, e un arbitro è più facile che fischia rigore contro a una piccola squadra che a una grande squadra, esatto, la famosa sudditanza. A la prossima sbrodolata non so che argomento, ah, ma prima, visto il permalosismo dilagante nel mondo della corsa a piedi ecco la rivista da dove ho preso ispirazione: La Grande Corsa n°101 pag.103 e n°102 pag. 93 del 1997 (a proposito di anno 1997, gran bel anno: vittoria di squadra nel Campionato di Corsa su Strada, sia maschile e sia femminile, con Atl. Monte Maddalena Brescia. Vittoria contro squadre di organico molto più ampio e foraggiate da tanto di comune e di sponsor. Grande titolo sul Giornale di Brescia a rimarcare questo exploit o espluà fate voi. Esatto, battere il Lumezzane, il Bedizzole, la Scavolini, società che ai tempi, con budget dieci volte di più a disposizione di quello che poteva avere quel Monte Maddalena. Esatto, stessa cosa che il Leicester di quando aveva vinto la Premier League. Ma per il Monte Maddalena titolo che vale doppio, sia al Maschile e sia al Femminile, esatto, un miracolo? carissimi, l’aria era giusta intorno a noi, avevamo tutto il tifo della gente, stessa cosa del tifo che aveva Muhammad Ali vs George Foreman, che pur da sfavorito dalla stazza e da la giovane età di Foreman, Ali, proprio grazie al tifo, aveva trovato modo del colpo del ko. Esatto, quel anno il Monte Maddalena aveva inferto il colpo del ko alle società più quotate e più favorite. A scanso del pensar male, guardate che non è come è d’uso fare di altre società o comitati, il grande titolo e l’articolo reportage del Giornale di Brescia non è stato pagato, quel Monte Maddalena piaceva e piaceva tanto, di più, era amato e anche dai giornali) -continua- (mauro)

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