BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

la maratona? solo se modaiola?

solo come un pellegrinaggio? (seconda parte della storiella che dice: tutte sono km 42,195 I km sempre quelli, tutte le maratone stessa distanza, maratone uguali, però ci sono maratone più uguali di altre. Orwell, hai detto parole sacrosante)

Ma la corsa a piedi, che cosa è che è diventata? La maratona è forse diventata come una vera e propria pianta con tanto di cultura industriale? fatta crescere con tanto di scienza OGM? Ma in origine, che cosa era la maratona? Perché nel corso dei decenni si è andato a modificare lo spirito primordiale e avventuroso che ci stava? Corsa a piedi, che come qualcun altro sport che ha già più di 1 secolo di storia. Esatto, gara nata poco più di 1 secolo fa e solo per celebrare un personaggio, una leggenda di tal nazione, anzi, gara nata, più che altro, per invogliare il re di fargli scucire palanche, con lo stratagemma del tasto del vanto, dare un motivo al re, il motivo di farsi vedere al re trionfante nel suo stadio davanti ai suoi sudditi e fare il giro di pista finale, assieme al principe suo figlio e al vincitore, che per forza di cose doveva essere un greco e di Atene. Maratona come un tasto, toccare il tasto giusto per fargli tirar fuori al re un po’ di palanche per allestire e finanziare tal olimpiadi moderne. Un evento mondiale che ne avrebbero accresciuto la sua immagine di re davanti al mondo intero. (per il tapascione accrescere la sua immagine davanti a amici e conoscenti) Da subito, la maratona, gara di corsa a piedi rivelatasi la gara più dura de l’intero programma olimpico, ai tempi pochissime gare e pochissimi atleti, anzi, nemmeno atleti, erano reclutati al momento, operai dopolavoristi o soldati. (di reclutati al momento, come comparse, qualcosa ne so, essendo stato il sottoscritto un reclutato de l’ultimo momento, a l’uscita della messa per i giovani, reclutato da Oscar Bollani de l’Uso Nuvolento e con la mitica maglietta nera de G.E. Nuvolento, e per partecipare a una staffetta pomeridiana a tre frazionisti a Paitone. Dove il sottoscritto il più scarso degli altri due miei coscritti frazionisti, esatto, solo che una comparsa. Ai tempi erano le gare della domenica e, specie per il giovanile, pomeridiane. Esatto, ai tempi, andare alla Santa Messa era ancora un precetto che si rispettava, che anche lo sport rispettava) Detto questo, però, esatto, alla gente, agli spettatori gli piacciono di più gli sport dove si fatica, al popolo gli piacciono di più le imprese e gli atleti che soffrono in gara, e ai tempi, la gara di maratona gara dove ci stava più da sudare, più da soffrire, non era gara per tutti, esatto, era fare un’impresa. Anche perchè era inconcepibile arrivare dopo le quattro ore. Sicuro che i partecipanti non erano le migliaia di adesso, liberi tutti, dentro tutti. Ai Campionati Italiani, era già un successo gli 80 partenti, e 1000£ di iscrizione, esatto i 50 cent di adesso, avete letto bene, 50 cent e non 50€. Si sta a sbrodolare dei tempi a cavallo degli anni ’70. Questo che nella maratona ci stavano tutti gli ingredienti per farla amare dalla gente, dal popolo. Fino a cavallo degli anni ’70, è stata corsa a piedi per atleti allenati, dove, dopo i fasti dei primi del secolo scorso, dove gli italiani avevano fatto vedere che erano eccellenti fondisti, arrivati a cavallo degli anni ‘70 il solo Pippo Cindolo a tener testa in qualche modo ai grandi maratoneti delle altre nazioni. (dopo, Pippo Cindolo, ha aperto la porta a tanti altri, che a un certo punto, l’Italia è diventata patria di maratoneti, i più forti a livello mondiale. Se il campione fa diventare famoso uno sport, Poli, Gianni Poli, è stato chi ha fatto diventare famosa la maratona a Brescia e provincia. Le gesta di Gianni Poli, che era seguito dal medico bresciano Gabriele Rosa, i suoi successi a livello mondiale, hanno fatto innamorare della maratona tantissimi podisti bresciani. Che poi non son mai riuscito a capire perchè la federazione non ha mai voluto avere niente a che fare con tal medico e tecnico, visto anche i grandi successi che riscuotevano in giro alle gare sparse per il globo gli atleti della sua scuderia. Buttare nel cestino la metodologia e l’esperienza accumulata nel corso dei anni del dott. Rosa, questa scelta della federazione non l’ho mai capita. Ma anche come non ho mai capito tante altre scelte fatte prima ancora e dopo, scelte che poi, logico che si son rivelate sbagliate. Esatto, le scelte fatte con criterio basato solo su simpatia/antipatia, per il sottoscritto non è il miglior criterio. Detto questo, e parlo della provincia di Brescia, su l’onda dei successi di Poli, ma non dimentichiamo nemmeno Osvaldo Faustini e nemmeno Raffaello Alliegro, man mano, sempre più gli operai bresciani, poco più che hobbysti della corsa a piedi, tanti e tanti a voler emulare tal campioni maratoneti bresciani, o quantomeno di scuola bresciana) Detto questo, sempre più i podisti che volevano vedere di riuscire anche loro a portarla a termine una gara di maratona. Nel senso che ai tempi, chi riusciva a portare a termine, a finire una corsa di maratona, e in tot tempo, che intorno agli anni ‘80/’90 erano le 3h30’, ebbene, chi ci riusciva, era guardato con ammirazione. Poi, come la scoperta de l’America ha cambiato il mondo, così è stato per la maratona, esatto la bella bionda newyorkese ha cambiato la pelle alla gara di maratona. La bella bionda newyorkese, ha fatto vedere al mondo che la maratona non è solo che una semplice gara, ma una situazione da sfruttare per fare tanto business e con pochissimo investimento di capitali. Poi, col passar degli anni, scadendo la qualità dei tempi finali di chi arrivava dietro, esatto, sempre più tanti e sempre più tanti a iscriversi a una gara di maratona. (come nei giochi a quiz televisivi, per renderli un po’ interessanti, gli autori devono fare domande più facili, più elementari, ma tanti e tante nemmeno a conoscere le cose più elementari. Questa cosa si vede specie tra i vip, i personaggi famosi che osannate, che tanti e tanti di quelli, di cultura elementare, zero al quoto. Però a voi va bene così, e state incollati alla televisione, contenti di vedere che il personaggio famoso è più ignorante di voi) Esatto, visto i numeri in crescendo fatti registrare dalla gara di maratona, anche in Italy, qualcuno col bernoccolo degli affari, in questa cosa della corsa di maratona c’ha visto dentro un bel business e c’ha tettato dentro. Esatto, tante palanche nel cassetto a fronte di irrisorio o quasi zero impegno finanziario. Premi? pagati dagli sponsor, logico, dietro loro vantaggioso tornaconto, non fatemi mettere il nome del tornaconto degli sponsor, che per ultimo è proprio la pubblicità, dai che avete capito che è la fattura gonfiata. Gli straordinari dei dipendenti comunali, e chi li paga? Esatto, i residenti del comune dove ci sta tal corsa di maratona, esatto, le straordinarie pagate da chi della corsa di maratona si ritrova penalizzato e pure disagiato (mi ricordo che a Nuvolento, una volta, sono dovuto andare a le ore ventitre a prendere l’auto parcheggiata e per forza di causa strada chiusa, l’auto lasciata al Parolo, causa manifestazione, ma non di corsa a piedi) Ai residenti del comune, intendo quelli che pagano le tasse comunali, non glie ne può fregar di meno di una corsa a piedi, quelli, i residenti, tanti e tanti, con ben altri problemi che quelli di star a vedere a passare una corsa a piedi. Poi, e i negozi del paese? che per un tavolino fuori e una tenda, loro, i negozi, devono pure pagare tassa in più. Mentre spesso e volentieri, a una maratona, che magari arrivano li i vari negozietti e che fanno commercio con i podisti, piazzano giù banchetti, previo già concordato pagamento a gli organizzatori e non concordato con il Comune e di mettere giù stand commerciale. Ma come si fa a penalizzare un negozio del paese, il quale, deve pagare l’occupazione di suolo pubblico, e invece, tal manifestazioni che tengono impegnate le strade anche per delle ore? quella situazione è pure finanziata dallo stesso Comune e da quelli vicini (i primi in un tre ore ci arrivano al traguardo, ma carissimi, ci stanno anche quelli delle sei e sette ore, e li come la mettiamo? Mio parere personale, ma che cavolo vorrà dire chiudere una maratona a 40’anni o a 50’anni in più di quattro ore? E a fare maratona a 60’anni in più di cinque ore, che cosa credi di aver dimostrato? Agli altri nulla, però magari ai tuoi personali problemi di testa, e essere riuscito a terminare una maratona questa cosa è per te come una medicina. Esatto, di una corsa a piedi chi crea problemi è chi non agevola l’organizzazione, tipo anche alle corse domenicali, tapascioni che si spillano il numero e vogliono partire con chi è competitivo. Tipo quella volta in Monte Magno, che un partecipante a mezzogiorno non era ancora arrivato. Avevo fatto il giro in senso contrario e l’avevo trovato a 2km da l’arrivo, che beatamente camminava. Mi ha detto, ma non c’era scritto da nessuna parte che ci stava tempo max. Carissimo, ma lo sai che per quelli come te un organizzatore è costretto a pagare gli straordinari a l’Ambulanza, esatto, si è pagato 25€ in più, per il tempo in più che è stata sul campo gara e solo per te, e che è stato un favore, essendo la sede de l’Ambulanza a solo 3km da dove ci stava la gara. Esatto, 25€ in più per via che un tapascione non è partito prima e che si era spillato il numero competitivo e partito con gli altri, ma non correndo, ma per camminare. E un po’ più di rispetto per gli organizzatori? Dopo ho capito il perché, aveva prenotato lo spiedo e per le 13, questo che lui non aveva fretta, lui aveva fatto i suoi comodi fregandosene dei problemi che avrebbe causato a gli organizzatori. Anche i volontari servizio gara hanno una casa dove a mezzogiorno li aspettano a tavola. Esatto ispirata dalla canzone di Bennato, la canzone Feste di Piazza …Tutto è finito, si smonta il palco in fretta, perché anche l’ultimo degli addetti ai lavori c’ha a casa qualcuno che lo aspetta. Restano da raccogliere sparsi disordinatamente i bicchieri usa e getta a perdere abbandonati dalla gente, abbandonati dalla gente, abbandonati dalla gente…) Ma adesso, decennio dopo decennio, siamo arrivati a travisare anche il significato del primordiale spirito di sacrificio della corsa di maratona, (adesso è come una scampagnata, basta finirla, e non importa se camminando. Ma per voi, correre è camminare? scusa, la logica dice che. se il marciatore non può correre, causa penalità e dopo tre volte sei squalificato, ma è così difficile mettere questa regola qua anche nella corsa a piedi, beccati tre volte a camminare, esatto, squalificati, fuori da l’ordine di arrivo. Forse è logica e ai vertici alti non la capiscono. Però, capiscono bene le palanche che gli organizzatori delle maratone organizzate per fare business e guadagno, quel tipo di maratone le capiscono benissimo, tutte le federazioni mondiali sono foraggiate da quel tipo di maratone, sicuro che le federazioni non vanno ad ammazzare una gara quel che per loro è la gallina delle uova con dentro le palanche) da il riuscire a finirla entro tot tempo, il più basso possibile, nel corso dei vari anni, si è passati a l’importante è finire, e non nel senso della canzone di Mina. Adesso, la maratona, esatto, basta partecipare, decennio dopo decennio a travisare il gesto atletico e sportivo e sempre più diventando invece come una specie di pellegrinaggio di massa. Esatto, adesso, la maratona ha perso la sua connotazione sportiva, per entrare, e grazie alla furba pubblicità di scaltri organizzatori con il bernoccolo degli affari, a far diventare la maratona un gran bel business, dove runners, podisti, jogger, tapascioni e camminatori, in costume da babbo natale e in maschera o col le t-shirt rosa e imbrattati di colori fluorescenti, tutti devono riempire il cassetto iscrizioni, e chi se ne frega del tempo impiegato. Esatto, gli organizzatori, tanto, non pagano i volontari servizio gara a tempo a ore. Che poi, se hanno costi, tutti i costi sono pagati da gli altri, esatto, chi lavora per loro, i volontari, lavora a gratis, o magari per uno spiedo in compagnia a fine anno. Per il resto? Esatto gli sponsor e i vari patrocini comunali onerosi, esatto, le tasse dei cittadini che della corsa a piedi non glie ne può fregar di meno. Ecco che è facile intuire che il cassetto iscrizioni, spesso e volentieri rimane tutto intero di solo guadagno per gli organizzatori. Dicevo, adesso, la maratona, oltre che business per organizzatori col bernoccolo degli affari, per i partecipanti tapascioni, che è il loro unico modo di mettersi in mostra davanti agli amici, il famoso detto e il famoso modo di dire: io c’ero. Sai quante lettere di lamentele ci stanno di tapascioni che non si vedono dentro nella classifica, dove il suo nome non appare in classifica, sai i lamenti. Maratona come un farsi vedere, uno status symbol, deve essere cosa certificata da una classifica, se no come fa a dire il tapascione senza il suo nome che appare in classifica? (questo che tanti intelligenti tapascioni fanno gareggiare altri al posto suo, esatto, per poter vantarsi con gli amici della sua posizione e del suo tempo in classifica. Carissimi e Carissime, la realtà supera la fantasia. Per non parlare dei grandi maestri di sartoria) Perché carissimi, ma km 42,195 dovete sapere che, per tanti e tanti tapascioni, non son corsa di maratona, per loro, per i tapascioni del vantarsi, ci stanno km 42,195 più km 42,195 di altri. (da gli animali della fattoria di Orwell, dove tutti gli animali sono uguali, però qualche animale è più uguale degli altri) Esatto, dipende in che paese, città e metropoli, più il posto è modaiolo, per i tapascioni del farsi vedere, più i km 42,195 valgono di più. Non è dire ho fatto la maratona in tot tempo, esatto, è dire ho fatto NYCM. Vedi la differenza, vedi che non è che sei un vero appassionato di maratona, che ti piace la corsa di maratona, che ti piacciono i km 42,195, esatto, a te caro tapascione del farsi vedere, vai a fare la maratona solo per dire sono stato a fare la maratona tal dei tali. Esatto, la maratona pubblicizzata e modaiola e solo per vantarsi. Carissimi e Carissime, questo non è esattamente quel che è lo spirito del vero maratoneta. Lo spirito del maratoneta è anche quello di voler chiudere, finire la maratona in tot tempo, se no che senso ha? Carissimi e Carissime, avete confuso forse la corsa a piedi coi pellegrinaggi? Iscritti coi bastoncini, iscritti in maschera, iscritti che la fanno a staffetta e chi più ne ha più ne metta, dico a voi, è sport questo? Datela voi la risposta, magari è tutto di tutto, ma di sicuro, così, non è sport. Il sottoscritto non ha mai sentito parlare di sport non competitivo, che lo sport non competitivo ci deve stare e per forza una classifica? Ma visto che la maratona per tanti e tanti tapascioni, la maratona è il modo di farsi passare per sportivi anche se non lo sono, questa cosa fa comodo a tutti. Povera gara di maratona, talmente declassata a livello di performance sportiva che adesso ci tettano dentro tutti, tapascioni e camminatori e anche le agenzie di viaggio che coi tapascioni e i camminatori ci tettano dentro e gli fanno credere ai tapascioni che basta portarla a termine per essere uno sportivo. Che sai che grande affinità hanno le agenzie di viaggio con lo sport? Esatto, per il business facile e che costa poco, adesso si tira dentro di tutto, tanto, ai Top Runner, non gli faccio pagare l’iscrizione, gli regalo il pettorale e a quella decina di livello mondiale riconosciuto gli do anche rimborso spese sostanzioso, tanto mi ripago con le migliaia e miglia di tapascioni che si iscriveranno. Perché logico, il grande nome mi fa andare la mia maratona sui giornali e alla tv, esatto, pubblicità a gratis, e che lo sponsor mi paga di più dopo. Prova a mettere dei cancelletti a ogni 10km, vedi l’anno dopo quante meno iscrizioni. Prova mettere tempo massimo di 1h ora in più del primo di categoria, vedi l’anno dopo quante iscrizioni in meno. Esatto, se si tratta di sport, questo dev’essere, dev’essere che deve trattarsi di corsa di sport e non di problemi per far felice la psiche di qualche partecipante. Una maratona, adesso come adesso, più della metà dei partecipanti non fa una corsa a piedi, la fa esattamente con lo spirito che si partecipa a un pellegrinaggio. Poi, se la maratona è quella della piccola città, si sta a guardare il pelo ne l’uovo, alla bella bionda d’oltre oceano e in gambe larghe, esatto, tutto bello, e anche se ci stanno più di un disagio da sopportare per chi partecipa. Che una volta che sei arrivato, in mezzo a quella calca e per andare a cambiarti di indumenti sudati devi fare 2km ancora a piedi. Perché li con la bella bionda newyorkese va bene, e invece a una maratona di provincia questa cosa è criticata? (ma lo sai una volta che a la Corrida di Nuvolento il tavolo iscrizioni, e badate solo l’iscrizione, era distante nemmeno 1km dal campo gara, poi tutto il resto era allo stand in piazza, ebbene, sai le critiche al sottoscritto, e con tanto di lettera ammonizione del comitato gardesano. Carissimi, ve lo dico affettuosamente e simpaticamente, ma andate … Esatto, come un giorno a detto un grandissimo campione di corsa a piedi F.P., questo mondo della corsa a piedi non è più sport con la S maiuscola, adesso è la S maiuscola di supermercato non è più il mio mondo, è cambiato, si è trasformato in un affare commerciale, pieno di gelosie e interessi e con partecipanti che gareggiano alla stessa velocità che spingono il carrello del supermercato. L’ultimo baluardo sono rimaste forse le Ultra e le Trail? forse le uniche rimaste dove ci sta un po’ di passione e far sacrificio? dove adesso la corsa a piedi è niente di più di un pellegrinaggio non al santuario ma a tal maratone metropolitane? Dove da padrone la fa più che la passione a comandare è la moda del momento. Fortunatamente a queste gare fuori da l’asfalto c’è ancora da sudare e a tante ci stanno dei cancelletti. Però, il fighetto dice forse così: sudare per sudare, a gare che non ti viene niente di immagine, meglio spendere di più, e sudare di meno e andare a farsi la bella bionda d’oltre oceano che aspetta vogliosa in gambe larghe, e logico, in compagnia delle altre sue sorelle sparse per il mondo, che hanno imparato bene anche loro. Sai che immagine più bella a dire sono stato a farmi la tal maratona modaiola) Ma poi, gli straordinari pagati dal Comune per far rimuovere tutti i rifiuti dati dal grandissimo impatto ambientale dovuto alle migliaia e migliaia di partecipanti, chi è che lo paga? Esatto, paga chi paga le tasse in quella città, non lo paghi mica tu maratoneta, ne tu, e ne gli organizzatori. Comodo questo? Ti lamenti se suonano il clacson dopo che sono decine di minuti fermi su una strada pubblica e da te occupata, ti lamenti coi organizzatori perché il traffico non era controllato perfettamente, e allora, chi hai costretto al disagio cosa dovrebbero dire? oltre che pagare le tasse per il tuo sporco, dovrebbero subire anche in silenzio il tuo godere? Che per te, caro maratoneta, correre è un farsi vedere, per loro fermi dentro l’auto è una tortura. E non dir di no, che ti ho visto ancora come sei nervoso quando in città e con la tua auto, che al semaforo c’è quello che non fa partenza a razzo appena appena acceso il verde, che gli strombazzi col clacson. Tu hai fretta, e non pensi che la tua stessa fretta ce l’hanno anche chi per motivi di lavoro è bloccato sulla strada mentre tu beato e pacifico godi a correre e a farti vedere con tuo nuovo completo da running? Questo è lo specchio della società moderna, cambiata in peggio, lo spirito primordiale da be e bella che ha lasciato il posto allo spirito alieno. Adesso, anche la corsa a piedi è diventato solo che abbigliamento, aggeggi, selfie e maratone modaiole. Le decine e decine di riviste di questi ultimi 30’anni, mi hanno fatto vedere, in trent’anni, di come la corsa a piedi è stata cambiata dal business. Esatto, si è perso per strada il modo e lo spirito del correre a piedi degli inizi, lo spirito genuino e primordiale. Come dal film Serafino, fortuna che mi rimangono ancora i monti e i boschi delle mie valli e il TORNEO PODISTICO -continua- (mauro)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.