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la difficile situazione di essere runner donna

Lo sport, difficilmente si inizia a praticare uno sport perché piace il tal sport. Molto più spesso lo sport si inizia a praticarlo come gioco. Quasi sempre i maschietti iniziano con le partite a pallone a l’oratorio, o tra amici. Poi, il più delle volte sono i genitori che li instradano a praticare un qualche sport. Poi, di solito, un bambino va a scegliere non lo sport che gli piace di più ma lo sport dove è più bravo. (logico che se ha orecchio musicale, quasi sicuramente andrà a imparare a suonare o a cantare, se gli piacerà e sarà portato per il ballo, esatto, andrà a scuola di ballo. E una volta vinto dei titoli importanti a sua volta aprirà una sua scuola di ballo. Il sottoscritto è andato tre mesi a fila a scuola di ballo, poi, visto che mi piaceva a correre a piedi, ho anche smesso, ma posso ancora riprendere. Esatto, andare a ballare ci sta sicuro più che da divertirsi che a organizzare gare, e a tirarti solo che problemi addosso. Esatto, le persone che frequentano le sale di ballo sono anche persone più divertenti e positive e il ballare è sempre e comunque una bella attività motoria) Detto questo, il bambino e la bambina diventati dei giovincelli e delle belle e sexy giovincelle, continuano a praticare la tal specialità sportiva solo se riescono a emergere, esatto, se sono bravi. Arrivati al tempo della gioventù continuano solo quelli bravi in tal specialità. Altrimenti, arrivati a l’età che ti piace la compagnia del altro sesso, ecco che, se non sono bravi, tanti smettono e vanno a ricorrere altri divertimenti. Le ragazze smettono anche più precocemente, senza risultati una bella ragazza smette già ancora prima di arrivare a 16 anni, a quel l’età sono già delle belle signorine e altro che pensare allo sport, il fashion prima di tutto. Esatto, di bambine e di bambini, continuano e fino a arrivare anche in età adulta, ma solo se ci stanno soddisfazioni di carriera agonistica, che vuol dire: solo se sono brave e bravi. Quando andavo a gareggiare, di ragazzi dai 18 ai 20’anni non ce ne stavano molti, ma di meno le ragazze. (basta prendere in mano qualsiasi classifica per rendersi conto) Ecco che poi, per la legge del contrappasso, verso i quaranta/quarantacinque anni le cose si invertono. Esatto, chi aveva smesso con lo sport, a quel età spesso riprende a fare un po’ di attività motoria, di solito si tratta di andare a praticare di bici o di corsa a piedi, e in qualche caso, il nuotare in piscina, oppure frequentare la palestra. Mentre quelli che sono stati atleti di alto livello, arrivati a quaranta/quarantacinque anni, tanti e tanti, smettono con lo sport per dedicarsi anima e corpo al lavoro. Spesso un lavoro collegato al loro precedente sport praticato. Ma perché chi da giovane non è mai stato un atleta, uno sportivo, inizia con lo sport più in la coi anni? e proprio intorno ai 40’anni? Me lo sono chiesto tante volte. Diciamo che i quarant’anni sono esattamente quel che è il mese di settembre per il calendario, ovvero, il mese dei ripensamenti, (ispirata da Guccini. A quarant’anni non sei giovane ma neppure vecchio, davanti hai ancora un futuro in cui ci possono stare dei sogni. Poi, dipende, c’è chi i sogni li ha ancora a 80’anni e chi già a venti anni ha già smesso di sognare) a quarant’anni, tanti si guardano a lo specchio e, realizzano che sono proprio fuori forma, non tanto sportiva, quanto estetica. Spesso si ritrovano in s sovrappeso e con un bel zaino di grasso da portare in vita. Esatto, a un certo punto,  a settembre si maturano anche le persone (40’anni. Poi le eccezioni ci sono, l’esempio è magari il sottoscritto?) le quali, iniziano a comprendere cosa si intende per: la salute prima di altre cose, prima delle cose di piacere e che sono spesso solo che passeggere. (quando si hanno problemi di salute non si pensa altro di come venirne fuori il più in fretta possibile, ghè né mia de bàle, si inizia a riguardarsi la salute) Questo il motivo che anche la corsa a piedi vede ingrossare le fila dei partenti e proprio a partire dai quarant’anni in su. Poi, visto che il correre a piedi, più della bici e del nuoto e del calcio, è attività che ti lascia anche libero di praticare questa attività in modo quando più ti fa comodo, ecco che, arrivati a una certa età, la corsa a piedi diventa per sua natura la cosa più semplice da praticare. Detto così, sembra cosa lineare e logica, esatto, in apparenza sembra logica, ma non è così. Non è così se sei una donna. Per una donna uscire a fare allenamento da sola è, e mi spiace constatarlo, per una donna che si allena da sola, il rischio di andare incontro a brutte cose è molto alto. Perché alto è il degrado sociale, senza aver messo mano prima, giorno dopo giorno si è fatto aumentare la delinquenza. (che la filiera della delinquenza è un settore che crea un indotto di lavoro e crea fatturato che non ti dico. A partir dagli avvocati,  e poi a tutto quello che ci sta dietro un processo, dagli uscieri ai passa carte. Dal lavoro che la vittima deve far fare ai vari artigiani del settore e per aggiustare cose che i delinquenti hanno rotto. Esatto, la delinquenza è più che funzionale alla logica consumismo, questo il motivo che ci sarà di aspettarci di peggio. Che magari, tra un po’ di anni, come già in America, gli inventori e la patria del consumismo, che come in America si potranno comperare i revolver al supermercato? Allora, se copiamo tutto dagli americani, copiano dagli americani anche il fatto della visita medica sportiva in fatto di corse a piedi. Che la possono morire anche delle persone in gara di maratona, ma l’organizzatore non rischia, responsabile di se stesso deve essere il partecipante, non può l’organizzatore stare nella testa del partecipante, caro legislatore, l’hai capita? ho a te va bene così poi si apre fascicolo d’ufficio e ci sta qualche avvocato che magna?)  Il continuare a lasciar passare, a giustificare sempre il carnefice e a far sentire in colpa chi ha subito, i delinquenti ci hanno tettato dentro. (prova informarti di quanti stupri ci stanno in un anno, solo di quelli denunciati, esatto, con regole e pene più educative, la cosa diventerebbe in diminuzione e non in aumento. Se la cosa diventa in aumento vuol dire che non si è capaci di fare il proprio lavoro, questo è cari legislatori, sono i fatti che fanno vedere che sono leggi, e che chi le fa applicare, fa vedere che anche se applicate, sono leggi che non risolvono i problemi. La legge il suo compito è solo quello di regolamentare e risolverli i problemi, esatto le leggi devono risolvere, l’hai capita? Esatto, non è detto che il solo perchè hai preso i voti con false promesse, che poi sei anche capace di lavorare, prendere le palanche e senza sudare non vuol dire di essere capaci di lavorare, vuol solo dire di essere dei dritti, dei furbi, l’hai capita? Questo è il mio parere personale, ma si potrà esprimere pubblicamente il proprio pensiero e anche a tempo di tal e nuovo virus mai esistito prima? sai che non lo so) Purtroppo, col andare troppo avanti, siamo entrati in una società civile che se ne frega del rispetto, che di Madre Natura ben pochi gli danno il rispetto che gli si dovrebbe, un rispetto religioso? No, ma almeno non disperdere la tua immondizia e solo perché ti fa comodo? E se ti dicono non pensi anche agli altri, alle nuove generazioni, e tu mi rispondi, esatto, mi rispondi: della società civile? chi se ne frega. Che adesso tanti a dire: prima i miei comodi, poi, esatto, sempre e ancora e sempre i miei comodi. Non è il sottoscritto, è la situazione che dice che viviamo in una jungla di asfalto e cemento, lo dicono i fatti. Esatto, vige la legge dei prepotenti, vige la legge delle palanche e della delinquenza. Poi penso allo sport che dovrebbe insegnare il rispetto, dovrebbe, perchè tra tutti gli sport, il calcio, che nello sport è un Dio, vedo che lì c’è poco da imparare di rispetto, se non siamo come nel film Rollerball, causa i tifosi, poco ci manca. Con tifosi delle varie squadre, (esatto, squadre che sono prese tale e quali come fossero una divinità, e i tifosi, seguaci e credenti ferventi che predicano la violenza per far rispettare la loro divinità di squadra pallonara) che non ci pensano un secondo a compiere azioni anche criminose, vere e proprie azioni punitive e che qualche volta lasciano sul terreno anche il morto. Ebbene, se per un uomo, il correre da solo su una pista ciclabile specie se a l’imbrunito, è cosa che può anche rischiare, per una donna no, è cosa da sconsigliare e sconsigliare vivamente. Ditemi voi se è civiltà questa, privare della libertà di muoversi a una persona, come e quando vuole e a l’orario che vuole, e solo perché quella persona è una donna e è da sola. Ma che civiltà di società è questa qua, esatto, ditemelo voi, è questa la civiltà figlia del progresso? sai che ti dico: tienitelo tu questo progresso, di questo progresso ne faccio volentieri a meno. Che i reati sono sempre reati e brutta cosa, indipendentemente di chi li subisce, ma se reati che vanno a colpire le persone più deboli e indifese, qui non ci siamo, siamo arrivati a toccare il fondo, si è arrivati a insozzare, e con l’immondizia che ci sta nella mente, si è arrivati anche a cancellare la coscienza che ci ha regalato Madre Natura. Arrivati a questo punto al legislatore bisogna che si dia una mossa, se è vero che si vuol risolvere il problema, e che il giudice deve giudicare e senza paura (è il mestiere che lui ha scelto, e ha scelto e giurato di farlo bene, il più bene che si può) e anche delle eventuali ritorsioni che magari andrà a subire? questo dipende, sta tutto se vuoi onorare il lavoro che si è scelto di fare. (ricordo che il sottoscritto è stato costretto a pagare le tre multe prese in dodici minuti e in stato di evidente buonafede, e le ha pagate. La stessa cosa capitata a altri gli è andata diversamente. Forse perchè il sottoscritto non era e non è un delinquente, che non faceva e non fa paura?) Qui, in questo caso delle donne runners, si sta parlando di privare la libertà alle persone, con la prepotenza caratteristica delle belve, che visto la preda debole e indifesa, la attaccano. Però qui no, quando mai si apre d’ufficio un fascicolo, qui bisogna aspettare la denuncia di chi ha subito. Ma caro legislatore, non hai capito che il 99% non denuncerà mai perchè ha paura di altre ritorsioni, caro legislatore, la capisci questa cosa? dietro la scrivania a l’aria condizionata stai li a aspettare che la vittima denunci, comodo così. Però, il magistrato di turno, se ci sta un problema in una corsa a piedi, esatto cosa non di delinquenza, al legislatore non va bene che uno organizza una gara, e che se un un partecipante si fa del male, che se succede problema, il tal magistrato di turno va a indagare e sempre l’organizzatore, e sempre si trova qualcosa che la legge dice non a norma e sempre gli si addebita qualche colpa. ma ci starà magistrato di turno anche per i problemi che sorgono al runner quando fa allenamento? (ritorno sul fatto che, mia opinione e mio parere personale, da organizzatore di centinaia e più di corse a piedi, per il sottoscritto la legge sulle corse a piedi è una legge senza senso) Ritornando alla donna runner, il legislatore dice: cara mia donna, arrangiati, se hai paura a uscire da sola, arrangiati, trova qualcuno che ti accompagni a fare allenamento (scusa è solo che per andare a beccare chi fuma lo spinello che ci stanno le poliziotte infiltrate e in borghese? non è possibile fare questa cosa anche col settore del running, con poliziotte in canotta e short su piste ciclabile a l’imbrunire? Questa è ispirata da un fatto realmente accaduto, dal fatto John Sinclair, chi ha passato gli anta da un bel po’ sa cosa voglio dire) Mentre a l’organizzatore, il legislatore dice: arrangiati, se non vuoi avere a che fare col magistrato, fai a meno di organizzare. (è questa la risposta? beh, non mi resta che riprendere a andare a scuola di ballo) Non ci siamo, perché è accettato da tutti che una ragazza di 16 anni, che per lei è a suo rischio e pericolo andare a allenarsi da sola su una ciclabile? È questo cosa da lasciar passare e senza trovar un rimedio valido e duraturo, un rimedio che scoraggi e non invogli i malintenzionati che godono solo a stuprare? Ma stessa cosa è della donna di 60’anni che corre a piedi, è ne più e ne meno, come la ragazza di 16 anni, soggetta a andare incontro a pericolo di stupro. Esatto, tutte le donne, se corrono da sole, a l’imbrunito e in posti fuori mano, tutte le runners sono in pericolo, sono a rischio stupro. Non sono migliaia e migliaia di casi? Esatto, perché poverette, da be e bella che sono costrette a correre al chiaro e in pieno centro abitato. Carissimo, non sono migliaia e migliaia di casi, hai ragione, hai ragione sono appena (mi dici: sono appena qualche centinaia, fosse anche uno solo, quel uno non è da tollerare) qualche centinaia a l’anno gli stupri su delle runners che cosa vuoi che sono. (e senza quelle che hanno subito e per vergogna non parlano, quelle non fanno statistica) Per forza, adesso son pochissime che escono a l’imbrunito. E chi è che donna va a l’imbrunito a correre sulla ciclabile in campagna o in posti fuori mano? ci vai tu cara legislatrice? La legge in Italia fa acqua da tutte le parti, però non sono del mestiere e non me ne intendo, magari invece è il sottoscritto che ci vede male e prende lucciole per lanterne, e che la legge che ci sta e chi si fa applicare è la più rigorosa e sensata possibile. Anzi è sicuro così, e mi scuso con la legislatrice, mi scuso per la farneticazione in fatto di legge giusta o non giusta, che meglio di così per le donne, esatto, ma cosa vogliono di più. Le donne sono libere di uscire a correre da sole, nessuno glie lo vieta, se poi a qualcuna viene stuprata, esatto fa parte del gioco. Cari benpensanti, ma che bel ragionamento che fate, cari benpensanti e che pensate che nascere donna è una colpa, una sfortuna, ma andate tutti a, esatto, andate …affa… Ispirata da una intervista fatta a una runner che era stata assalita, in questo caso non da uno stupratore o dal branco, ma era stata assalita da due cani di grossa taglia e che l’hanno mandata a l’ospedale per sei mesi. Non ci siamo, correre deve essere una libertà personale, non deve diventare un terno al lotto. Legislatrice, ci pensi su? Grazie. Alla prossima. (mauro)

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