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LA COLPA? DI CHI HA VOTATO? O DI CHI È STATO VOTATO? (ALLE PROSSIME ELEZIONI TENETELO PRESENTE)

man in black nel immaginario collettivo de l’iconografia,
da non confondere da l’unico man in black simpatico al sottoscritto,
da non confondere con Johnny Cash

Causa brutto periodo dove non sono ispirato, dove la musa non viene più a trovarmi di notte, per forza di cose, che vado a vedere di far conoscere le cazzate che sparavano, al pari del sottoscritto, altri. Questa mattina ho scelto la mitica coppia Gaber & Luporini, che per il sottoscritto veri e propri maestri che non si sono lasciati ipnotizzare dagli alieni ai posti di comando. In pratica vado a postare il testo di una canzone di Giorgio Gaber. Dopo, c’è da dire che, Gaber, il salto di qualità, di passare dalla parte degli ultimi degli emarginati e a combattere gli alieni amanti delle comodità e del progresso, ma che progresso? Quello di stampare sempre più tante palanche per poi farle mettere in tasca agli amici? Dopo, spiegatemi una cosa, DUEMILAMILIARDIEMEZZO di euro di debito ha l’Italia, esatto, aumenta sempre di più, si stampa sempre di più. Che fate il conto, quanto ammonta il debito di ognuno di noi e anche di chi non ne ha nessuna colpa? Ma se si ha un debito, è perché qualcuno ti ha prestato del denaro. E chi sarà mai questo qualcuno che ha prestato denaro a l’Italia? Sarà qualcuno che quel denaro che presta lo ha guadagnato sudando? Lavorando? Eh no, carissimi è un qualcuno che stampa denaro a piacimento? il denaro, le palanche i dollaroni non crescono come i funghi, non è cosa stagionale, è più facile, si stampa, basta stampare e a secondo convenienza di qualcuno? esatto, stampare è più facile e comodo che sudare e lavorare, o dite di no? E chi è o chi sono chi comanda la macchina stampatrice di denaro? Carissimi, dietro a quella macchina stampa denaro, esatto, ci sta un padrone, una volta era l’Imperatore, e adesso? Carissimi giornalisti, spiegate al popolo chi è il padrone o chi sono i padroni della macchina che stampa il denaro. Spiegate bene il criterio che usano i padroni delle stampatrici del denaro e per stampare e quando e quanto tanto stampare, che adesso è uno stampare quotidiano. Esatto, ispirata dalla famosa frase: non mi importa chi comanda o chi andrà a comandare, l’importante che mi lascino ancora stampare denaro. Esatto, e chi controlla chi deve controllare i controllori? Detto questo, il testo è dei due mitici il grande Luporini, e il grande Gaber. Il salto di qualità, Gaber, l’ha fatto e proprio e dovuto a quel meraviglioso giorno che ha avuto la fortuna di conoscere Luporini. Prima era persona di grande successo, persona disimpegnata, persona che non aveva ancora aperto gli occhi. Persona che aveva si le ali, ma non sapeva volare. Luporini gli ha insegnato anche a volare. Luporini e il sottoscritto mi sa che saremmo andati molto d’accordo, mi sa che avremmo passato nottate e nottate a parlar del futuro. Detto questo, il testo va a toccare anche il tasto dei Man in Black, i famosi Man in Black. Dico famosi per quei di quelli della generazione del sottoscritto. Logico che adesso ai giovani di adesso, Man in Black vuol dir niente, perchè i giovani di adesso menti vuote e assopite e cloroformizzate? non solo, di più, menti ipnotizzate dalle immagini di uno schermo, dove le immagini più belle sono proprio quelle dove appaiono loro da protagonisti, esatto, i selfie, i famosi e costruttivi selfie. La canzone, per il sottoscritto, gli è stata ispirata anche da lo strampalato e allunato avvocato del film cult Easy Rider. Carissimi giovani, non state a spremervi le meningi, che non siete usi, vi va in fumo il cervello, poi, su col morale, c’è da esser contenti, stasera gioca l’Italia. L’Italia, esatto, la mamma di tutti, noi tutti siamo suoi figli, ma una mamma che fa distinzioni? Ma che mamma è? Per una mamma non ci stanno, o meglio, non ci dovrebbero stare figli di serie A e figli di serie B. In famiglia se va bene, deve andar bene a tutti, se va male deve andar male a tutti, e anche ai figli in giacca e cravatta, esatto, anche a loro e, specie in tempo di Covid 19 è di logica, se no che mamma è? esatto, anche a loro, i nostri amati fratelli in giacca e cravatta, come a noi, busta paga da cassa integrazione. Se il peso della situazione lo devono portare tutti, che lo portino anche loro, i nostri privilegiati fratelli, quelli che sono stati votati, esatto, e loro per primi, esatto, anche loro con busta paga da cassa integrazione. Esatto, loro i primi che dovrebbero dare esempio, ti pare? Ma dopo la sbrodolata, ecco il testo della canzone LA PRESA DI POTERE. Un mastino. Un mastino nero, lucido, plasticone, tecnologico digitale. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte uno schermo fatto di miliardi di pixel. Una mano su un mouse che clicca l’elemento contestatore da cancellare. Da l’occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica…immagini che ipnotizzano, che cancellano la mente. Psss… psss… psss… Alieni, giacca e cravatta e rigorosamente camicia bianca, gli alieni hanno le facce mascherate le scarpe lucidate e coi portaborse che li seguono anche la sera. Non fanno niente, stanno fermi seduti, parlano e parlano, senza concludere, senza far seguire i fatti alle parole. Alle porte delle città hanno messo dei grossissimi mastini a videosorveglianza che stan seduti ai loro piedi e li tengono per mano, pronti a azzannare a comando. Han circondato la città con la videosorveglianza la stan guardando da lontano sono imponenti e silenziosi. Chi sono? Chi sono? I laureati e gli studiosi. Eh, zitti, c’è l’Italia che sta giocando e dai balconi l’Italia rideva e cantava. parlava di calcio nei bar e Psss… psss… Ora si muovono sicuri e coi loro volti mascherati e gli sguardi fissi, minacciosi vengono avanti silenziosi i passi lenti, cadenzati. Portano strane borse nere piene di aggeggi tecnologici e senza l’ombra di paura stanno occupando i punti chiave, tengono in pugno la Questura. Dagli occhi chiari dei mastini parte una luce molto intensa che lascia tutti ipnotizzati. Chi sono? Chi sono? L’intellighenzia i giornalisti, gli experti e gli scienziati. E l’Italia intanto, intanto che quelli prendevano il potere, spaparanzata sul divano guardava il quiz a premi, frequentava la movida nei bar e intanto l’Italia rideva e sui balconi cantava. Psss… psss… Ora lavorano più in fretta si son fatti moltissimi alleati anche dentro le radio e le televisioni, la RAI, le grandi industrie, gli operai anche le scuole e i sindacati. Ora si tolgono la maschera già sicuri di aver vinto, adesso sicuri di aver vinto anche la maschera va giù, ormai non serve più, non ne han bisogno più, esatto, stan già seduti in Parlamento. Ora, con la televisione, che bello, i loro volti si possono finalmente vedere, sono di una razza superiore, sono bellissimi e imbellettati. Chi sono? Chi sono? Sono i tecnocrati experti italiani. Eins zwei, eins zwei, alles kaputt! E chi se ne frega, c’è l’Italia che gioca stasera e l’Italia ancora sui balconi a cantar (cover ricamata della canzone La Presa di Potere, ricamata dal sottoscritto) Alla prossima -continua- (mauro)

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