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il piacere di sudare (donna sudata gran bella …pata)

Quando si inizia a fare attività motoria di una certa intensità, il nostro corpo aumenta la sua temperatura, ma il nostro organismo sta bene solo entro un tot limite inferiore e superiore di gradi corporei, e questo anche quando si fa attività motoria, e meglio se si rimane tra 36° gradi e 40° gradi di temperatura corporea. Tanto calore va a modificare l’equilibrio del l’organismo, e che non gradisce, e a volte, troppo calore, è anche causa di problemi e anche seri . Le principali fasi con quale il nostro organismo regola il calore del nostro corpo sono quattro, ma a noi quella che interessa di più è l’aspetto della fase di evaporazione del sudore. (evaporazione del sudore è cosa naturale, di termoregolazione fatta in modo naturale. Chi corre a piedi, un runner il suo apparato di termoregolazione, esatto, la fase del sudare, è più efficiente di quello che possiede un sedentario, un pigro, che purtroppo, non sono abituati a sudare. A mie parole quello che ci sta scritto nelle pagine del libro che sono dedicate al sudare) Tramite la cute il sudore evapora e il nostro corpo, proprio grazie a l’evaporare del sudore riesce a mantenere la temperatura del nostro corpo entro certi limiti. (troppo calore corporeo favorisce anche poca efficienza nello smaltire di acido lattico. Il cavallo ha perso la gara di 30km contro l’uomo, 1 solo anno, esatto, quel anno che era giornata molto calda, e per via della criniera che gli ostacolava lo scambio da sudore liquido a farlo evaporare più in fretta. Vi ricordate il mio ex atleta, il mio forte ex atleta, come ci teneva a questa cosa della depilazione, da ex ciclista ci teneva a avere corpo depilato e specie le gambe, e aprendo con una sostanza da lui preparata, aprendo bene anche i pori della pelle, Se era forte e faceva questo rituale, sicuro che aveva capito che a qualcosa gli serviva, esatto, gli serviva per fare buona performance gara. Se ti impegni a raggiungere alti traguardi, perchè trascurare anche le cose più banali? Da runner da alto livello è cosa che ha senso, da tapascione non ha nessun senso. Non ha nessun senso di depilarsi e aprire i pori per arrivare trecentesimo. La stessa cosa del tal principiante ciclista che pesa 90kg, e quando va a acquistare la bici sta li a soppesare la bici, sta li a misurare il grammo più o meno della bici) Quando la temperatura esterna è temperatura alta, non potete e per questo motivo, aspettarvi grandi performance gara, e specie se c’è tanta umidità nell’aria. Le migliori performance gara sono a muscoli e corpo moderatamente riscaldato e in giornate fresche, non umide. In una gara, correndo a alta intensità, (e poi dipende dalla distanza e dal clima) si possono perdere, con la sudorazione, si perdono fino 1,5 litri di liquidi a l’ora. C’è da dire che i runner sono più bravi dei sedentari a innescare la fase di sudorazione, indispensabile per mantenere entro certi limiti la temperatura corporea. (che poi la pelle che diventata più calda del organismo, e del ambiente esterno, fa evaporare meglio e più in fretta il sudore prodotto dallo sforzo) Con la sudorazione si perdono liquidi, in maggior parte sale e potassio, ma anche altri elementi e anche traccia di proteine. Non si può pensare di perdere due litri di liquidi al giorno e non reintegrare con la stessa quantità i liquidi persi. Cosa bere? L’acqua è la sola cosa indispensabile, se uno si alimenta correttamente, l’acqua è l’elemento più importante. Il resto, la maggior parte, la maggior parte sono acqua colorata per soddisfare la vista e far venir voglia di bere. Però, se si beve solo che acqua, ci può stare che la si elimina anche troppo in fretta, ecco anche il motivo, che i runner, a l’acqua ci aggiungono i cosiddetti Sali Minerali. (che poi sono anche tante bottigliette colorate a sfruttare questo principio. Acqua colorata con aggiunta di Sali Minerali) I Sali Minerali, fanno un po’ di ritenzione dei liquidi, in modo di un po’ di autodifesa a l’insorgere di disidratazione, causa dei fastidiosi crampi muscolari. Quello da tenere sotto controllo sono i valori di Potassio, perché sia che siano scarsi, sia che siano alti, e non rimangono dentro in un certo range di livello minimo max, è cosa che va a creare problemi al cuore. Esatto, poco o troppo Potassio, percentuali esageratamente fuori norma vanno a disturbare a livello cardiaco. Ne ho conosciuti millanta di runner con sovraccarico di Potassio, che poi diventando carica sempre più alta e di maggior livello, esatto invece di migliorare la performance gara la peggioravano. Uno di quelli anche il sottoscritto. Prima della gara, già ve l’ho raccontata la storiella, meglio usare il sistema …ari, non il tal dottor, ma l’ex runner di grande caratura, esatto, l’ex trombettista, (come sei bella, se fossi un pittore ti dipingerei, se fossi in poeta ti canterei, ma sono solo un trombettista, ispirata dalle solite t-shirt riminesi) esatto, quello che è stato anche al Festival di Sanremo e ha suonato anche con Drupi. Correggetemi se sbaglio. Ecco, prima della gara, cosa faceva? esatto, meglio il beverone, che contiene, oltre ai liquidi, anche i carboidrati. Che se sei carente di carboidrati disponibili prima della gara, la sudorazione, in gare di meno di dieci km, è l’ultima cosa che ti fa fare una pessima performance gara. C’è anche un metodo empirico per conoscere il nostro tasso di sudorazione, ma magari ne sbrodolo quando magari un giorno sbrodolerò di test da campo. C’è da dire che qualcuno pensa che è meglio partire che non sente freddo, e per questo motivo, secondo me sbagliando, corre troppo vestito. Il caso del l’aspirante runner che sto seguendo, che saluto, devo fartelo perdere questo vizio, che è solo che di aspetto psicologico. Per me cosa che gli viene e si porta dietro dagli allenamenti di quando faceva il calciatore a livello giovanile. Ma poi è cosa abbastanza intuibile di come vestirsi in allenamento e in gara. Butta un occhio a quelli che arrivano in alta classifica e in gara, guarda loro e sei a posto. (ve la ricordate la storiella della campestre del sei gennaio di tal anno, che nevicava, ebbene, sotto la neve in tre “matti”, solo in canotta e un paio di guanti, esatto Lazzaroni, che ha vinto, Pini premiato di categoria e il sottoscritto quasi ultimo. Che la pozione casalinga di riscaldamento, esatto, l’olio di riscaldamento di Lazzaroni: olio d’oliva + grappa, e a untarsi e specie le giunture. Esatto, erano trent’anni fa, erano i tempi del fai da te, non è come adesso che c’è tanto, di tutto e di più per quanto riguarda il correre a piedi, e tutto per far spendere a qualcuno le palanche e a qualcun altro a mettersele in tasca le palanche, esatto, sfruttando la passione della corsa a piedi dei sempre più tanti appassionati dell’attività motoria) Per quanto riguarda l’allenamento, come vestirsi, dipende dal tempo e dalla stagione. La regola è vestirsi a strati e con abbigliamento tecnico. Man mano che ti scaldi puoi togliere, che se è giornata fredda, tra uno strato e l’altro degli indumenti indossati, si va a creare una specie di intercapedine che ti va a far respirare meglio la pelle, e allo stesso tempo, ti va a isolare meglio da l’esterno. Le scarpe, dipende molto da come è il tuo arco plantare, e dal tuo appoggio sul terreno. Se vai in negozio dove al banco c’è il commesso che pratica o ha praticato corsa a piedi, forse è meglio. Sempre valido il consiglio di recarsi, per tutto quel che riguarda da le scarpe a l’abbigliamento, meglio recarsi da Forrest Gump, piuttosto che al centro commerciale. Mauro, è anche uno che se ne intende e anche più di un po’. (Mauro, la prossima volta è caffè pagato?) Visto che prima ho sbrodolato di integratori, li attaccato al negozio di Mauro, ci sta anche il negozio dove lavora Eva, a fare la commessa, esatto li al negozio specializzato in integratori alimentari. In un colpo due servizi. I plantari, i primi plantari, mi ricorderò sempre sono stati a farli fare con Franco, il marito della Agnese, correva anno 1992. E anche Franco a quei tempi correva, e correva più forte del sottoscritto. Che prendo occasione e saluto Franco, Agnese e Gabriele. I plantari, se è stato bravo il podologo, e te li ha fatti che vanno bene al tuo tipo di piede, sono un bel acquisto, possono risolvere delle fastidiose problematiche che eventualmente, possono sorgere nel correre a piedi. Se quel che Stefano Baldini ha detto della scarpa, tanto di più vale per il plantare personalizzato (che poi, prendi una scarpa neutra, ci infili il tuo plantare personalizzato, e che vuoi di più) A proposito di plantari, un saluto a Ritchie, lui lo sa il perché. Gli accessori non sono cosa fondamentale per correre, per correre ci vuole la voglia, e un buon paio di scarpe, il resto è solo che coreografia, anzi, spesso e volentieri, moderni accessori vanno a ridurre la concentrazione in gara. Detto questo, in allenamento magari è anche cosa che vi fa passare il tempo e a tener controllato quello che dicono gli aggeggi l’allenamento diventa anche più divertente. Sto parlando di app, di cardiofrequenzimetro, sto parlando di cronometro, sto parlando di gps, sto parlando di cuffiette, sto parlando di berretto, sto parlando di occhiali, di guanti, di polpaccere, di manicotti, di zainetto, di borraccia. Ma ritornando a l’essenza del correre a piedi, ma perché i mammiferi bipedi riescono a correre per più tanto tempo, (non più veloce ma per più tanto tempo sicuro) di qualsiasi altro animale? Oddio, se avessero seguito le orme di Madre Natura, tutti ne saremmo ancora capaci. Perché adesso a mano a mano, di voler la comodità, che questo patrimonio si andrà magari a perdere? (andranno a perderlo e forse prima i figli di sedentari) Uno studio ha detto che il bipede umano, ha in dote decine e decine di geni specifici per la resistenza allo sforzo, genetica che altri animali non possiedono, e che sono geni che sono adatti propria a la resistenza del correre a piedi. Per dire, di questi genetica del correre a piedi, il bipede umano, per dire, ha dote più del doppio di una scimmia. Esatto, dote che tanti e tanti homo sapiens non sanno di che farsene, loro usano gli aggeggi, dicono che è più comodo usare gli aggeggi e non si suda. Dicono che se il creatore avesse voluto che  gli homo sapiens correvano, ci faceva nascere direttamente con le rotelle e non nascere con i piedi. Magari il Creatore si, ma Madre Natura? lei, ti ha donato questa sequenza genetica in regalo, e tu, tu caro sedentario che fai? non trovi che di meglio che buttare via il regalo? De gustibus, alle scelte personali non si comanda. Nella corsa a piedi ci sta, o almeno ci stava un detto, esatto, forte in campestre forte dappertutto. Questo che dieci km su asfalto sono, oltre che più traumatici e specie per la colonna vertebrale, le ginocchia e il bacino, esatto, dieci km su asfalto sono meno allenanti di dieci km su sterrato ondulato. Nel senso che fare dieci km su sterrato ondulato richiede più dispendio di energie, in pratica, dieci km su sterrato ondulato richiedono più forza muscolare. Che per estensione, se vai forte su sterrato, su asfalto, a stesso sforzo, vai più forte. Ma già vi avevo detto di non fossilizzarvi a correre su un unico tipo di superficie, in modo che, quando capita una gara su terreno e superficie che a voi che non piace, almeno non rischiate qualche dolorino campanello d’allarme a eventuale infortunio? Alla prossima (mauro)

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