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il pasto pre gara, ovvero, il beverone?

C’è un modo giusto da seguire nel campo de l’alimentazione? Detto che ogni popolo si ciba di quel che offre la terra dove vive, ecco, magari fare attenzione alle Calorie ingerite, non è cosa del tutto fuori luogo, cosa da prendere in considerazione. Ci stanno lavori pesanti dove se vuoi avere energia per durare fino a sera, la dieta arriva fino a prevedere anche più di 4000 Calorie al giorno. Ma sono lavori che sei costretto, non li hai scelti, lavori che non vogliono fare quelli della generazione delle comodità, esatto, che non hanno nulla a che vedere con lo smart working, col lavoro che fai stando seduto o in piedi dietro a uno sportello. Questo il motivo che si dice che, chi fa lavoro sedentario, chi fa vita sedentaria, sono persone che corrono seriamente il rischio di assumere più Calorie di quelle che consumano, che vuol dire andare incontro a problemi di salute e una cattiva qualità del quotidiano, bisognosi poi di prendere pillole colorate, un colore per ogni patologia. Esatto il tipo di vita che ci ha costretto a fare il modello sociale basato sul Consumismo, regalando al mondo, e anche, una sempre e più crescente di popolazione obesa. Testuali parole riportate nel libro: La mancanza di precisione nel regolare l’assunzione di cibo da parte di chi svolge una blanda attività fisica è la causa che giustifica l’obesità dilagante che si sta osservando nelle società sedentarie, tecnicamente avanzate e meccanizzate e alla rete connesse. La dieta degli atleti americani alle Olimpiadi del 1936 era di circa 7000 Calorie al giorno, vale a dire 3 volte di più di una normale dieta giornaliera. Però, gli autori di questo libro, Consumo di Calorie così elevato non ha nessun senso. Loro hanno fatto questo ragionamento: un runner che per allenamento corre fino a 180km a settimana al ritmo di 4 minuti a km, il consumo è di circa 15kcal al minuto, e il fabbisogno in più giornaliero, non supera le 1200kcal giornaliere. Il runner in questione, con 4000 kcal giornaliere, basta e avanza. Un atleta di alto livello che si allena 90 minuti al giorno (se ti alleni meno di 90 minuti al giorno, come puoi pretendere di diventare atleta di alto livello?) se uomo, si deve supplementare con non meno di 50kcal per kg di peso corporeo. Mentre per le donne, quelle devono supplementarsi con circa 45kcal per kg peso corporeo. Uno studio in questo senso ha fatto notare che alcuni uomini e tante donne runners, non raggiungono una razione energetica adeguata al tipo di allenamento. La grande anomalia, però, è stata riscontrata nelle atlete del nuoto, che se allenamento intenso, abbisogna di non meno di 5500kcal giornaliere, il massimo consumo registrato in atlete donne. Ecco, è stato notato che la media kcal giornaliere delle nuotatrici non superava le 3500kcal, cosa che faceva registrare un deficit energetico e di conseguenza peggiorare se non addirittura compromettere lo stato di forma atletica delle nuotatrici. Poi, c’è anche da dire che, sport molto duri, tipo ciclismo, le famose corse a tappe, o il triathlon, necessitano di un apporto energetico maggiore rispetto al peso corporeo. Non tutti gli sport sono uguali e si differenziano e anche notevolmente, ci stanno sport che contano molto di più i Carboidrati e sport dove contano molto le Proteine. Pensate che in alcune tappe di montagna al Tour de France, i ciclisti consumano fino a 9000kcal giornaliere. Poi una curiosità, in una gara in Australia, una gara di 1000km Sidney/Melbourne, l’ultramaratoneta greco, esatto, Kouros, chiuse la gara in 5 giorni e 5 ore, distaccando il secondo di 1 giorno e 40 minuti, esatto, 24 ore e 40 minuti. Il motivo è da vedere nella capacità del greco di bilanciare il dispendio energetico con una adeguata assunzione di kcal giornaliere. Queste cose non si fanno così, a caso, portare a termine queste imprese, oltre alla pratica, serve anche la teoria, la conoscenza de l’Alimentazione Corretta. Ecco, adesso vado a parlare di cosa che riguarda gli atleti stagionati come il sottoscritto. Ebbene è stato notato, che presi come cavia degli atleti di 60’anni e più, e che facevano una sessantina di km a settimana, questi, sebbene assumevano molte calorie in più dei loro coetanei meno attivi, non aumentavano di peso, anzi, tendevano a diminuire il peso corporeo. Detto questo, è sotto gli occhi di tutti che le persone su di età che praticano running, mantengono un fisico più magro e leggero, e presentano un minore rischio di malattie cardiache e anche se nella dieta è riscontrata elevata percentuale di grassi. Da qui si evince che, il controllo del peso, è cosa che ha più a che fare con l’attività fisica motoria che a diete consigliate dagli esperti e anche pubblicità di televisioni. Nel senso: uscite di più, camminate, correte, andate in bici, andate in piscina, magari spendete lo stesso denaro, però lo spendete in salute e non in medicine, e di fare diete sarà l’ultimo dei vostri problemi. Ecco che adesso vado a parlare di pasto prima della gara. Noi runners, (il sottoscritto ex runner, visto che è anni che non gareggio più, e da quando sono andato a lavorare per la famosa ditta di Roma, ho anche messo su qualche kg, però solo sulla pancia) spesso e volentieri gareggiamo al mattino, esatto, dopo il digiuno notturno. Dopo un dieci ore di digiuno è anche di logica che c’è un esaurimento di riserve corporee di carboidrati. Di logica che, il pasto prima della gara assume una grande importanza per una performance massimale, deve garantire carboidrati (e magari andremo a vedere l’importanza dei carboidrati in altro momento) e garantire idratazione ottimale. Da qui si evince che, digiunare prima della gara non ha alcun senso (però non tutti sono concordi su questo fatto. Tanti gli atleti che conosciamo anche noi e che hanno fatto le migliori performance e proprio a seguito di digiuno pre gara. Non fatemi mettere i nomi) Cosa fondamentale, è tenere conto della digeribilità del pasto pre gara. Si dice che, proteine e grassi, rimangono nel tratto digestivo più a lungo dei carboidrati. Detto questo, si consiglia di non assumere cibo nelle tre ore che precedono la gara. In America sono abituati un po’ diversamente da noi, la, il classico pasto pre gara è: bistecca e uova. Come da noi ci stanno tanti che alle 5 del mattino si fanno una pastasciutta, in America si fanno bistecca e uova. Nonostante tutti gli studi dimostrino che un elevato contenuto proteico non favorisce una performance gara massimale, in America, il classico pre gara è ancora (però il libro è datato a una ventina di anni fa) bistecca e uova. Vi ricordate di quando uno dei nostri migliori piloti d’areo, i caccia militari, ha fatto stage in America, esatto, diceva: la in America, tranne pochi, la non sono capaci a correre a piedi. Si dice che per una massimale performance gara, il pasto pre gara deve, e per forza, comprendere i CARBOIDRATI. I Carboidrati reintegrano il GLICOGENO Epatico e Muscolare che abbiamo esaurito nel digiuno notturno. I Carboidrati vengono digeriti e assorbiti molto prima di Grassi e Proteine, e dunque, forniscono energia molto prima. Il pasto pre gara deve essere consumato 3/4 ore prima della gara e deve prevedere, più o meno, 4 gr di Carboidrati ogni 1kg di peso corporeo (fate voi il calcolo) Il consiglio, sono i pasti pre gara liquidi, quelli che si trovano nelle confezioni già pronte a l’uso. Il vantaggio del pasto pre gara liquido deve essere anche cosa che ha un fondo di verità. Nel senso che, spero di non svelare segreto e ancor più spero di non suscitare permalosismo, uno di quelli che è stato uno dei più forti runner di Bs e non solo, esatto, G. Ferrari, il suo pasto pre gara era proprio uno di questi beveroni pronti e già confezionati. Ecco, adesso vediamo questa cosa è una specie di decalogo, anzi, dodecalogo. 1) Molto consigliabile tanto consumo di Frutta, Verdura e Cereali, mentre è sconsigliato lo smoderato consumo di Carne, Grassi, e Formaggi. 2) Si dice che è da seguire le indicazioni della Accademia Nazionale delle Scienze, e di basare l’alimentazione sui otto alimenti e nutrienti che vengono consigliati. Però, caxo, ma metti anche il nome di ste otto alimenti, o no? 3) Una alimentazione bilanciata e che tiene conto del rapporto dei nutrienti e delle vitamine e dei minerali, da sola è più che sufficiente per qualsiasi atleta. E anche qua ci vedo contraddizione. 4) Un apporto alimentare che contenga 1,5gr di Proteine ogni 1kg di peso corporeo, è più che sufficiente per qualsiasi atleta. Anche qui ci vedo contraddizione. 5) Si dice che, nella dieta, la percentuale dei Grassi non deve superare il 30% e i Carboidrati, meglio se non raffinati, devono raggiungere il 60%. 6) Più l’allenamento è intenso e più lunga la durata, più si consuma il Glicogeno, meglio che deve essere ripristinato coi Carboidrati. 7) Non abusare di supplementi vitaminici, oltre soglia massima, si potrebbe invalidare la performance massimale, ma il pericolo maggiore è andare incontro a l’insorgere di altre malattie. 8) Poi ecco la contraddizione, adesso si va a dire che: una intensa attività fisica motoria, produce tanti Radicali Liberi e potenzialmente dannosi, questo il motivo che si raccomanda di assumere Vitamine e Minerali Antiossidanti. 9) Si dice che una intensa attività fisica motoria produce anche eccessiva sudorazione, causa di notevole perdita dei Minerali, questo il motivo e è consigliabile rimpiazzare i Minerali persi col sudore 10) Anche se una intensa attività fisica motoria determina anche alte richieste energetiche, si consiglia di non eccedere con le kcal giornaliere. Non so cosa vogliono dire, fammi un esempio, o no? 11) Il pasto pre gara deve preferire alimenti digeribili, è consigliato il pasto liquido ad alto contenuto di Carboidrati. Mentre è sconsigliato il pasto pre gara a base di Grassi e Proteine 12) Ecco, che si va a santificare i prodotti già pronti e confezionati. Si va a consigliare che il pasto liquido (il beverone) pre confezionato, contiene le percentuali giuste e bilanciate per consentire una performance gara massimale, tenendo conto che con un pasto del genere, si fa il pieno di energia ad alta digeribilità e si scongiura la disidratazione. Caspita, questo bel tomo è fatto di circa 800 pagine, sai che se proteine e grassi sono indigesti, questa storia de l’Alimentazione Nello Sport, comincia a essermi indigesta. Non so se ce la farò, adesso siamo arrivati e in sintesi, a una trentina di pagine. Dopo un po’, sempre le stesse cose, vengono un po’ a noia. Tipo, di quando marito e moglie sono stati in campagna dal nostro amico? esatto, di quando la moglie vedendo il nostro amico contadino ha voluto togliersi una curiosità e, gli ha domandato: ma come mai quelle mucche sono tutte in quel recinto la, e mentre l’altra mucca è li da sola in quel altro recinto? Il nostro amico contadino risponde, vede signora, quella la non è una lei, quello è un lui, è il toro. La signora di città gli domanda ma cosa fa il toro? Il nostro amico risponde: il toro è quello che fa l’amore con la mucca, va a letto con la mucca e per fargli fare il vitellino. La signora incuriosita, ma quante volte al giorno fa l’amore il toro? Il nostro amico contadino fa: beh, dipende, anche una decina di volte al giorno. La donna baldanzosa, con aria di dire al marito che non è capace, lo umilia con la frase: hai sentito caro, anche dieci volte al giorno. E il marito, un pezzo di pane, nel senso che ormai è una vita che porta la croce e si è abituato, allora, fa al contadino: ma mi scusi signor contadino, ma dieci volte al giorno e sempre con la stessa mucca? Eh no, è la risposta, ogni volta una mucca diversa. Allora, il pover’uomo, un santo, ribatte alla moglie: hai sentito cara? ogni volta una mucca diversa. Questo il senso che questo bel tomo di libro inizia a darmi nausea. Vediamo quanto riesco a tener duro, oddio, duro, visto l’argomento di prima è parola grossa, diciamo fino quanto riesco a tener botta su argomento de l’Alimentazione Nello Sport? (non parlare di giri nel bosco, quello si che mi manca, quello è un vizio che non voglio perdere mai. Speriamo che ritorno a sbrodolare di bosco e montagna quanto prima. In queste giornate di murato vivo in casa, oltre alla pancetta cresciuta, m’è cresciuta anche la barba, non me la sono più fatta. Sono entrato in una specie di apatia, prossimamente, sicuro che sarà contento lo psicanalista) (mauro)

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