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I VARI LIVELLI DI UN RUNNER (OVVERO, STORIA DI MAMMA, MOGLIE, AMANTE & AFFINI PARAGONI)

Kenneth Cooper e Bill Bowerman, hanno dimostrato e fatto vedere agli americani in che modo si poteva migliorare la qualità della loro vita, esatto, combattendo la pigrizia, esatto, il modo più economico, più naturale per combattere il brutto stile di vita ispirato dalla SEDENTARIETA’, esatto, il modo migliore era e è fare regolare attività motoria. La regolare attività motoria a bassa intensità era e è la medicina per combattere le malattie generate, inevitabilmente, generate dalla SEDENTARIETA’. Olimpiadi di Tokyo ’64, li è stata la prima svolta, dove dopo decenni e decenni vissuti ne l’oblio della corsa a piedi del fondo, gli americani hanno iniziato a ricacciare fuori la testa dal buco dove erano stati a dormire per decenni e decenni. Billy Mills, un americano, un perfetto, fino allora, sconosciuto, cosa ti fa? fa cosa che non ti aspetti, nella gara dei 10000mt piani, ti va a superare il campione australiano Ron Clarke e il fortissimo tunisino Mohamed Gammaudi. Bob Schul, un americano, e sconosciuto fino a quel momento, va a beccare la medaglia d’oro dei 5000mt. piani e il bronzo è toccato a un’altro sconosciuto, il trent’enne americano, Billy Dellenger. Su l’onda delle inaspettate e meravigliose medaglie oro olimpiche, ne giovarono le più famose corse a piedi americane. La Maratona di Boston da qualche centinaio di iscritti, dopo l’enorme eco di quelle vittorie, arrivò a oltre un migliaio di iscritti nel giro di qualche anno. La corsa BAIA DI S. FRANCISCO RUN (forse, magari è anche quella gara che ha partecipato Osvaldo Bagnatica, quando è stato in California, qualche anno fa) da n°15 partecipanti (esatto, come le prime gare del Torneo Podistico) del 1963, n°124, l’anno dopo, n°1241 nel 1969, n°75000 nel 1984. (mi sembra di vedere che partire da pochi partecipanti porta bene, difatti, alle gare del Torneo Podistico è sempre andata partecipanti in crescendo, anno dopo anno, al tavolo iscrizione e in gara, si è notato il lievitare continuo dei partecipanti e nonostante le concomitanze le gare blasonate di “mamma” Fidal e le gare blasonate della tua “moglie” del Gardesano, le scappatelle con la “amante”, ovvero, le gare del Torneo Podistico, ebbene, è sotto gli occhi di tutti che sono gare che si rivelano eccitanti, molto eccitanti, per via dei bei giri che ci stanno, giri come belle donne e bei uomini che ti arrapano, esatto, giri molto hot-sexy, giri che ti fanno godere) Detto che una volta, la corsa a piedi più importante d’America era la Maratona di Boston, ebbene, per vedere un runner americano a vincere quella famosa e importante maratona, dopo il 1957, si è dovuto aspettare l’anno 1969. Nel ’57 la vinse John J Kelley, insegnate di educazione fisica, e nel ’69, un suo allievo, Amby Burfoot. Gli anni seguenti, grandi vittorie, in importanti gare americane, le ottennero gli americani Kenny Moore, e Frank Shorter. Poi venne alla ribalta, Bill Rodgers, uno di noi, uno che da runner casereccio, era arrivato ai massimi livelli, ma senza mai perdere la schiettezza e la genuinità di quello che sa cosa vuol dire provenire dal popolo. In qualche modo, chi arriva ai massimi livelli di specialità, volente o nolente, mette su un po’ di superbia, di alterigia, loro sul piedistallo gli altri sotto, non è stato così per Rodgers, sempre disponibile con tutti, specie se si trattava di runner del settore amatori. (tra l’altro, Bill Rodgers ha messo nel carniere la Maratona di Boston nel ’75 / ’78 / ’79 / ’80). Come in tutti gli sport e in tutte le attività, c’è chi è più portato e chi meno, e anche sotto le lenzuola? ho detto tutte le attività. Nella corsa a piedi, Galloway, ha catalogato che ci stanno cinque livelli, cinque fasi che portano e spesso diversi runner a passare, a fare spola avanti e indietro tra una fase e l’altra, dipende dal periodo che si sta vivendo al momento. La prima fase, Galloway, l’ha battezzata: IL PRINCIPIANTE. Diciamo che non tutti i runner hanno le stesse aspirazioni, non tutti iniziano a correre a piedi perché vogliono andare a beccare la sportina. Alla prime volte non si è a conoscenza di cosa è il correre a piedi, oramai la vita quotidiana, ti ha insegnato a risparmiare la fatica, a non sudare, ebbene, uscire da quel modello di mentalità non è facile. Il nostro organismo è furbo, se appena appena c’è modo di non faticare, state pur sicuri che farà di tutto pur di non fare fatica, vi manderà mille segnali che andranno in direzione di una comoda poltrona davanti a un bel schermo, con un bel panino imbottito in mano e una bottiglietta di birra li vicino, comoda, a portata di gomito. Ogni volta che uscirete per fare una corsettina, vi domanderete: ma chi me lo fa fare, chi me lo fa fare di andare a cercare la fatica per un comodo divano, dove spaparanzato, sto li a masturbare, no, non il gingillo, che oramai è fuori di moda, a masturbare il sexy smartphone, specie le donne. Non è il sottoscritto, sono i libri, a dire: la curiosità è molto più donna che uomo. Ecco, dopo le prime uscite, quando un dolorino inizia a far capolino, quando iniziano a venir giù due gocce di acqua, quando inizia a calare la temperatura, ecco la scusa pronta che va in direzione di poltrona o divano o letto, qualsiasi cosa, pur di non fare fatica. Poi, probabilmente, le persone che frequentate sono persone sedentarie, con un bel po’ di pancia (il sottoscritto è riuscito a farla sparire, dopo un mese di correre nel bosco, due ore tutte le mattine, alle 5,30 e fino alle 7,30, esatto, la pancia è sparita) se la portano anche appresso, e vedendovi che state tenendo duro, vi lanceranno le solite frecciatine, invidiosi, vi tireranno in giro, questo è il segnale che vi dice di non mollare, che state riuscendo a oltrepassare l’ostacolo della pigrizia, della comodità, della sedentarietà, i vostri amici inizieranno a vedere il vostro cambiamento fisico e in meglio, man mano il vostro aspetto esteriore, ma soprattutto interiore, ringiovanirà, i vostri, a questo punto, vecchi amici, presi da l’invidia, mano a mano vi taglieranno fuori. Sono casi rari, ma a qualche principiante che ha seguito Galloway, questa cosa è capitata. Dove sta il problema, anche voi man mano che terrete duro a correre a piedi, vi si spalancherà una grande porta, un cancello, un portone d’ingresso che si spalanca e vi darà modo di fare conoscenza di nuovi amici e amiche, che condivideranno con voi la vostra passione e il vostro nuovo hobby. Ma non solo, noterete, coi vostri occhi, che le vostre nuove amicizie saranno di gran lunga di più belle e non solo esteticamente, ma anche e più sincere, di quei ex amici che vi hanno tagliato fuori. Le gare e le corse domenicali sono anche facile occasione per instaurare nuove amicizie e conoscere bella gente. In questa fase del corridore a piedi, livello principiante, c’è un subdolo rischio, un subdolo rischio da tenere lontano, il rischio, che leggeri miglioramenti vi rendono impazienti e che vorrete progredire e sempre più velocemente, qual’è il rischio? non l’hai capito? Esatto, il rischio di incorrere in un infortunio, ricordarsi che l’infortunio ha preso casa dietro l’angolo, è sempre in agguato dietro l’angolo o in una radice del sentiero. Però, arrivati a questo punto, siete diventati dei runner, anche non siete runner di discreto livello, l’anima del runner ha preso casa dentro di voi. Aspetterete con pazienza di guarire, e una volta guariti, riprenderete a correre a piedi, però questa volta con una cosa in più, avete avuto scuola, e certi errori li eviterete, e speditamente andrete incontro alla fase che ci sta dopo, la fase che Galloway chiama: IL JOGGER. (mauro)

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