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fase due, ovvero, il secondo livello della corsa a piedi: il jogger (anche strampalata storiella che parla di una fagiana)

Nella fase due (nulla a che vedere col Coronavirus) quella di livello Jogger, la corsetta quotidiana è diventata vostro stile di vita, se qualche giorno dovete saltare la vostra corsetta, vi sentirete come aver saltato un pasto, vi sentirete che vi manca qualcosa, quel qualcosa che vi fa sentir bene con voi stessi, e, se vi sentite bene con voi stessi, logico che anche gli altri stanno bene con voi. Al runner ultranovantenne, il giornalista sportivo domanda: ma qual è il segreto della tua eterna giovinezza? La risposta non si è fatta attendere, – sono stato molto attento a star lontano dai pessimisti, dagli ipercritici, in poche parole, ho cercato di evitare con cura, di evitare il più possibile, quel tipo di persone, esatto, di quelli che non stanno bene nemmeno con se stessi. In questa fase del Jogger, la corsetta è diventata una cosa che è entrata a far parte della vostra vita, vi ha aperto nuove strade e nuovi orizzonti, nuove amicizie, siete diventati “più positivi” (inteso come filosofia di vita, non inteso come farmacia) In questa fase Jogger, la corsetta è fine a se stessa, non è ancora un allenamento, ovvero, che l’allenamento è una cosa mirata per ottenere uno sperato risultato. Questa fase del Jogger, è una fase molto, ma molto, più salutare della fase che segue dopo, dove la corsetta quotidiana diventa solo che fare allenamento, e l’allenamento non è una cosa che ti aiuta a star bene, anzi, spesso e volentieri va in direzione opposta. Il Jogger, chi rimane con spirito di Jogger, non ha un programma mirato, un obiettivo da mettere nel carniere, fa la sua corsetta quotidiana perché si sente che gli fa bene, che la corsetta quotidiana gli ha migliorato e giorno dopo giorno, gli migliora anche la qualità della vita, e specie, anche sotto le lenzuola. Chi è adesso in la con gli anni, sicuro che nota che c’è stato un grande miglioramento sia mentale che fisico, e questo, da quando ha iniziato a correre regolarmente. Le scale, adesso arrivare al quarto piano dove abita non “soppia” più. Il sonno, la qualità è migliorata, il sonno è diventato un sonno ristoratore. Anche se andare a lavorare pesa, adesso, la cosa gli da meno fastidio, è diventata cosa sopportabile, e anche sul lavoro, trova sempre scusa di fare movimento (da Michele e dal sottoscritto, quello che per altri è lavoro, per il runner è tutto allenamento) Al mattino presto, prima del lavoro, o la sera dopo il lavoro, man mano passa il tempo, il Jogger allungherà sempre un po’ di più i km delle corsetta, mettendoci dentro sempre nuovi giri e nuovi posti, e anche se avrà un cronometro o uno smartphone, controllare distanza e tempi è l’ultima cosa che gli passa per la testa. In questa fase si è ancora e sostanzialmente ancora dei puri, si corre perchè ci piace correre, null’altro. Correre ogni giorno non è ancora diventato il correre della fase successiva, dove il correre è diventato allenamento per riuscire a andare a beccare la sportina di categoria. Proprio perché la corsa facilita anche la socialità, vi ritroverete, e mentre state a fare la vostra corsetta, vi troverete a incontrare spesso e volentieri le stesse facce, le stesse persone, (in questo tempo di grandi conquiste scientifiche, dopo cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna, dopo che l’homo sapiens ha rubato tutti i segreti a Madre Natura e è sempre più a dettare legge sul Pianeta Terra, un microscopico virus ha rotto il giocattolo, ha mandato in tilt la macchina collaudata da millenni e millenni di vita sociale basata sulle caste, cosa che si credeva fosse indistruttibile, ebbene, il giocattolo si è rotto. Ecco allora che per non perdere il beneficio della corsetta, tanti e tanti si sono ingegnati. Qualcuno con tapis roulant, qualcuno, al mattino molto presto nelle immediate vicinanze di casa, e poi qualcuno un po’ più fortunato, tra questi il sottoscritto, a correre ne più e ne meno, correre ancora due orette nel bosco. Ecco quello che vuol dire la fortuna di avere un bel bosco di bassa montagna vicino a casa, uscire dal uscio e essere nel bosco. Ebbene, questa fase di murati vivi in casa, andando a fare la corsetta nel bosco, questo Coronavirus mi ha dato modo di conoscere una bellissima ragazza, una che gareggia in mountain bike, bella ragazza di Nuvolento e che nemmeno conoscevo la sua esistenza, stessa cosa per lei, che non conosceva le gare del Torneo Podistico. Il primo giorno che l’ho incontrata, sbucando fuori da un sentiero secondario per entrare sul sentiero principale, la vedo li davanti, lei sente il rumore e si gira, mi vede e ha uno scatto, uno spavento. Chissà perché, non è la prima volta, non so perché alcune donne come mi vedono prendono paura, non so, forse la mia estetica? forse che ecco il maniaco seriale? E pensare che sono tutt’altra cosa, sono completamente innocuo, anche perché che vuoi, vuoi che magari se trovi quella che ci sta anche, vuoi che vada a fare brutta figura, che poi quando magari ci incontriamo, a tutti e due, viene in mente il fatto, esatto, quello che parla della mia velocità, non in gara, ma dei miei 4’’ secondi a far fare la schiuma e a biscotto staladesso? Poi, dopo l’ho incontrata ancora, e anche con la sua amica, e poi ancora e con la sua amica e il suo compagno, una bella e piacevole compagnia. Una mattina la trovo da sola e gli dico … bel nome, che una bella donna come te, il bel nome lo valorizza ancora di più. Un altro giorno, la incontro ancora da sola, gli dico …, sai che li allo stagno ho visto una bella fagiana, però, mai bella come sei te. Sono uso a sparare cazzate, il peccato è che tante volte, quasi sempre, non si capisce quando scherzo e quando sono serio, la cosa è facile da intuire, ma quando mai sono stato serio nella mia vita, e vuoi che cambio proprio adesso? Sono passato da bambino a giovane, e qui sono sempre rimasto. E quando mai i giovani hanno testa sulle spalle? La gioventù è il periodo della vita dove si sbaglia di più. Esatto, ho iniziato a sbagliare da giovane e non mi son più fermato. Ecco, dopo aver fatto pubblicità al bello di correre nel bosco, ritorno a sbrodolare del Jogger) e giorno dopo giorno diventerete anche amici. Spesso programmerete con loro, i vostri nuovi amici, programmerete anche una corsettina in compagnia, e spesso alle corse domenicali. Ritrovandovi poi, e senza volerlo, a trascorrere sempre più tempo con i nuovi amici, che anche loro, amanti della corsa a piedi. Vi troverete a parlare di metodologia di allenamento, di alimentazione pre e dopo gara. Vi troverete a parlare di farmacia che vi fa correre più forte, ma e soprattutto, vi troverete, durante la corsetta in compagnia, a parlare di situazioni e anche di altri gruppi di atleti e di altri atleti, esatto, vi ritroverete sempre più spesso a spettegolare. Quando sarete arrivati che sempre più spesso siete a spettegolare di altri atleti e altre atlete, ecco, quello è il momento che starete per aprire la porta alla fase successiva, che starete per andare a aprire alla porta del RUNNER DI CATEGORIA. (mauro)

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