BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

DOVE CI STA PORTANDO LA LASTRICATA, E SFARZOSA E LUCCICANTE STRADA DEL CONSUMISMO?

Ancora una volta e come sempre, vado (una vita) contro corrente, (mi trovo più bene a stare con quelle persone, che sono, e sono state in disaccordo, diciamo in contrasto, coi dettami imposti e accettati dalla massa che s’è messa il paraocchi, è prende come I Dieci Comandamenti quello che dicono i giacca e cravatta del l’establishment mondiale) Andare contro ai dettami del 1% dei Capitalisti e andare contro il 10% dei Benestanti, per prendere le difese del 90% del resto della popolazione mondiale, quella che la vita, da nascita, non gli è stata amica. Ma forse anche perchè quei pochi non vogliono proprio che la vita gli diventi amica? (adesso, una cosa che ho visto in tv ieri mi fa sorgere una domanda, esatto, sono il tipo che si pone sempre delle domande. La domanda è, Gesù è nato in una grotta al freddo e al gelo, è venuto sul Pianeta Terra in una stalla, in una mangiatoia al freddo e al gelo. Voi che pensate, che se per caso, e speriamo, dovesse di nuovo ritornare sul Pianeta Terra, secondo voi, s, secondo voi, sceglierebbe gli sfarzi marmorei dove i poveri sono stati costretti dal potente di turno a sudare da schiavi per creare lusso e magnificenza o magari preferirebbe ancora nascere tra i poveri in povera dimora? ecco, datela voi la risposta) Adesso, dove è che guidano il gregge questi giacca e cravatta? Esatto, e non è da adesso, i tempi del Coronavirus (da be e bella che hanno iniziato con la televisione, che poi questa cosa l’hanno chiamata home entertainment, con schermi sempre più grandi e suono sempre più avvolgente, cosa di godimento. Tra qualche decennio sarà anche da lavorare e studiare a casa, con la stampante tre d si potrà creare il biscotto del fidanzato e il fidanzato creare la tazza della fidanzata e virtualmente miccare il biscotto, che con dei aggeggi alle orecchie sentirai i godimenti del partner in stereofonia, e fino a l’orgasmo. Il vantaggio che il fidanzato tramite aggeggio è sempre duro, e finalmente anche il fidanzato può anche fingere l’orgasmo, cosa che le fidanzate da be e bella che fanno, l’hanno sempre fatto, da che mondo e mondo. Questo è argomento che mi appassiona, ma magari sparo cazzata un’altra volta) Esatto, non è da adesso che ci hanno portato a vivere murati dentro quattro mura, e per chi ha avuto la “strada” come maestra di vita, è sicuro cosa più dura di qualcun’altri. Certo non sto parlando di questo momento, che stare in casa, che lo hanno chiesto e per favore chi sta in prima linea, non certo sto a casa, rinchiuso vivo tra quattro mura e per altri motivi. Sto in casa e solo per rispetto, esatto, rispetto della legge? beh questo sicuro, ma, e soprattutto, per il rispetto che nutro di tutta la filiera di chi, in questo momento, è in prima linea contro la guerra a tal nuovo e moderno virus, giacca e cravatta compresi. Questa cazzata, è la prima parte di una pappardella che fa perno su questa domanda, ovvero, dove ci sta portando la strada del consumismo? Dove ci sta portando la televisione? Dove ci sta portando lo smartphone? L’ispirazione viene da un dirigente della associazione onlus americana, la … e dalla canzone di G. Gaber e A Luporini. Inizio con la canzone di Gaber, è lungo testo e non lo commento adesso, (commentare questo testo, per il sottoscritto è come raggiungere orgasmo con bella fig.A. Da Maradona, vedere giocare Messi è come godere con una bella donna) se no diventa lunga, ma sicuro che lo riprenderò più avanti facendo cover personale. Ecco il testo della canzone, titolo: C’è Solo La Strada (On The Road, Jack Kerouack da be e bella che ci ha fatto conoscere il fascino e la vita sulla strada)  Maria, ti amo. Maria, ho bisogno di te. Poi la stringo e la bacio, infagottato d’amore e di vestiti. E anche lei si muove, felice della sua apparenza e del nostro amore. E la cosa continua bellissima per giorni e giorni. Una nave, con una rotta precisa che ci porta dritti verso una casa, una casa con noi due soli. Una gran tenerezza e una porta che si chiude.
Nelle case non c’è niente di buono Appena una porta si chiude dietro a un uomo Succede qualcosa di strano, non c’è niente da fare è fatale, quell’uomo comincia ad ammuffire. Basta una chiave che chiuda la porta d’ingresso Che non sei già più come prima E ti senti depresso. La chiave tremenda, appena si gira la chiave
Siamo dentro a una stanza: Si mangia, si dorme, si beve. Ne ho conosciute tante di famiglie, la famiglia è più economica e protegge di più. Ci si organizza bene, una minestra per tutti, tranquillanti, aspirine per tutti, gli assorbenti, il cotone, i confetti Falqui. Soltanto quattrocento lire per purgare tutta la famiglia. Un affare. Si caga, in famiglia. Si caga bene, lo si fa tutti insieme. Nelle case non c’è niente di buono Appena una porta si chiude dietro a un uomo Quell’uomo è pesante e passa di moda sul posto Incomincia a marcire, a puzzare molto presto. Nelle case non c’è niente di buono C’è tutto che puzza di chiuso e di cesso: Si fa il bagno, ci si lava i denti Ma puzziamo lo stesso. Amore ti lascio, ti lascio. C’è solo la strada su cui puoi contare La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia e il bisogno di uscire Di esporsi nella strada e nella piazza Perché il giudizio universale Non passa per le case Le case dove noi ci nascondiamo Bisogna ritornare nella strada Nella strada per conoscere chi siamo. C’è solo la strada su cui puoi contare La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia e il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza
Perché il giudizio universale Non passa per le case E gli angeli non danno appuntamenti E anche nelle case più spaziose Non c’è spazio per verifiche e confronti.  Laura, ti amo. Laura, ho bisogno di te. Con te io ritrovo la strada, le piazze, i giovani, gli studenti. Li avevo lasciati qualche anno fa con la cravatta. Sono molto cambiati, sono molto più belli. Le idee, sì, le idee sono cambiate, e i loro discorsi e il modo di vestire. Gli esseri meno. Gli esseri non sono molto cambiati. Vanno ancora nelle aule di scuola a brucare un po’ di medicina, fettine di chimica, pezzetti di urbanistica con inserti di ecologia, a ore pressappoco regolari. Ed esiste ancora il bar, tra un intervallo e l’altro. E poi l’amore, per fabbricarsi una felicità. Come noi ora. Una coppia, e ancora tante coppie. Unica diversità, un viaggio in India su una Due cavalli. Due, come noi. E poi ancora una porta, ancora una casa Ma siamo convinti che sia un’altra cosa
Perché abbiamo esperienze diverse Non può finir male Perché abbiamo una chiave moderna Abbiamo una Yale Perché è tutto un rapporto diverso Che è molto più avanti Ma c’è sempre una casa, con altre aspirine e calmanti E di nuovo mi trovo a marcire In un’altra famiglia, la nostra, la mia Abbracciarla guardando la porta E la mia poesia. Amore, ti lascio, vado via. C’è solo la strada su cui puoi contare La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia, il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza Perché il giudizio universale
Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe. Lidia, ti amo. Lidia, ho bisogno di te… ma, per favore, in un hotel meublé. Perché il giudizio universale Non passa per le case Le case dove noi ci nascondiamo Bisogna ritornare nella strada Nella strada per conoscere chi siamo. C’è solo la strada su cui puoi contare La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia, il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza. Perché il giudizio universale Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe. Perché il giudizio universale Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe. (e dal virus, che altro che bombe. SVE-GLIA-TE-VI) (mauro)

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