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cosa ci sta dietro lo sport?

(storia politica e sociale e storia di maleducazione e di rifiuti sparsi sul suolo del pianeta terra e anche di tal bandiere esposte ai balconi? che non li ho mai visti n’è pulire i bordi delle strade e nemmeno i sentieri del bosco? pane al pane vino al vino? storia della furbizia della retorica)

Sin dagli albori della umanità la scusa di organizzare manifestazioni sportive popolari e per far divertire il popolo, è stata gabola e proprio nei confronti del popolo, esatto, gli ubbidienti sudditi. Con la scusa di manifestazioni e giochi sportivi, chi comandava, beccava due piccioni con una fava, ai tempi era così. Perché adesso? adesso, si ancora due piccioni con una fava, ma il secondo piccione è cambiato di nome, si chiama, esatto, sfruttare la passione sportiva del popolo per fare palanche. Nel senso che, con lo sport, nella antichità, si aveva subdolo modo di reclutare forti soldati, esatto, negli eserciti armati entravano quelli che si dimostravano più atleti. Avere un esercito di soldati formato di atleti sempre più forti, ai tempi, dove lo scontro uomo contro uomo faceva la differenza, avere atleti forti negli eserciti in guerra era grande vantaggio. L’altro piccione era tener buono il popolino? esatto, quello che è passato alla storia come la gabolata del governare con la gabola del “panem et circenses”, che è quello che voleva la plebe del tempo. Esatto, ai tempi la massima aspirazione della plebe, esatto, era solo questo: frumento e sangue nelle arene. Esatto, quello che dopo è diventato il coniare moneta e stampare denaro. Da be e bella che chi comanda stampa denaro a seconda la convenienza, e in primis per rimanere in sella. Da be e bella che per evitare rivolte di piazza, al popolino non gli si deve far mancare il pane e le palanche per andare a divertirsi. Stampare denaro, da cosa fatta per facilitare la convivenza civile, così l’aveva pensata Palamede, adesso è stampare per evitare disordini di piazza, per tener buoni i sudditi. Esatto, una volta questo calma animi non erano le palanche ma era il frumento, che gli Imperatori, per rimanere in sella al cavallo del comando, quando la plebe mugugnava, distribuivano frumento alla plebe quasi a gratis. Roma aveva grandi magazzini pieni di frumento, lo facevano arrivare quasi tutto da l’Egitto, poi anche dalla Sicilia e dalla Sardegna e dalla Puglia, ma maggior parte era frumento egiziano. Poi, tenuto sotto controllo la fame del popolino, la plebe, con il “regalare frumento”, esatto, davano al popolino il divertimento. Esatto, dare al popolino qualcosa che lo distraeva e che lo occupava nei pensieri quotidiani, discutere fra loro quale era il gladiatore più forte, in modo di non star a riflettere, della sua condizione sociale e non star a pensare ai privilegi e al lusso e alla bella vita che certa casta di comandatori si arrogava proprio a danni del popolino stesso. Esatto, fargli vivere passivamente sulle gradinate delle arene, una giornata di divertimento con una pagnotta in mano. Dargli modo di vedere e passivi gli spettacoli insanguinati offerti ogni domenica nelle arene. Esatto, in questo modo, evitando che il popolino si radunasse in piazza a protestare, e lasciare la politica alle èlite del tempo. Che forse adesso i gladiatori sono diventati calciatori? Non è del sottoscritto, è di Giovenale, un commentatore che ci stava a quei tempi, uno che faceva satira a quei tempi, e a quei tempi, fare satira non era meno pericoloso di adesso. Però, se sangue doveva essere versato a fiumi, chi miglior sangue dei nemici? Esatto, quello dei popoli fatti schiavi, o quello di quelli di quella strana nuova visione del mondo che stava avanzando, tali precursori di idea innovatrice, esatto, i Cristiani, i quali, diventati poi capro espiatorio e paravento per gli Imperatori di qualsiasi cosa brutta capitava a Roma. Visto che parliamo di divertimento e sport, quando è che lo sport finisce di essere un gioco (un gioco non lo è mai stato, al limite, quando non era per tornaconto, era una sfida tra contendenti) e per diventare un profitto per alcuni? e sulle spalle del popolino? Quando è che lo sport finisce di essere gioco, ma diventare mezzo di propaganda e di consenso per i governanti? Che costruiscono stadi e organizzano Mondiali e Olimpiadi, e a che scopo? Forse perché è un gioco? Quando è che lo sport finisce per essere un gioco e per diventare un mezzo di propaganda della casta comandatrice, col quale mezzo, con la retorica di unirsi e stringersi intorno a un’unica bandiera, di direzionarlo (o ammaestrarlo?) dalla parte delle decisioni prese del l’establishment di comando? (carissimi, stamattina, sono stato a fare, a vedere di trovare dei giri trail sul m.te Budellone, il Budellone di dietro. Ecco, pacchetto di sigarette vuoto per terra, poco più avanti, una sportina di plastica rimasta impigliata tra i rami. Arrivati nei pressi di uno spiazzo ricordi di pic-nic & affini. Esatto di tutto e di più, anche bottiglie mezze piene del loro contenuto. La lista continua con involucri di plastica a non finire, sacchetto di tal marca di patatine, carte cartine e cartacce sparse e disseminate per terra, si ci stanno anche dei cestini portarifiuti, ma non sono adeguati in capienza e di numero. Se li tieni come sono adesso, devi andare ogni giorno poi a svuotare. Anche perchè se dentro i rifiuti ci sta qualche avanzo di cibo, sai la selvaggina? sai che se sente odore di qualcosa da mangiare, quei cestini portarifiuti vengono presi d’assalto, attirano anche cani randagi, cinghiali, volpi & affini. Finchè, la gente, non si stringe e unita intorno a Madre Natura, intorno alla conservazione della bellezza dei posti, c’è poco da fare, così come è la società degli umani, così sono i sentieri, esatto, sentieri che diventano discarica a cielo aperto. Ma poi, va be che rispetto al trentino, tra le persone, qui ci sta meno senso civico, e anche se hanno la bandiera sul poggiolo. Perché cari amministratori, dovete sapere che in trenitno, nei grandi e bei parchi trentini, i cestini portarifiuti, da be e bella che li hanno tolti. Esatto, le persone, gli escursionisti, gli appassionati del trekking, la, in trentino, da be e bella che i lori rifiuti, chi va sui sentieri, se li riportano a casa loro. Scusate, carissimi che con grande sprezzo del rispetto, ve ne infischiate di tutti, e se vi rimproverano non esitate un secondo a minacciare chi vi ha rimproverato, cosa vi costa riportarvi tutto a casa? Vi siete portati fin lassù tutto l’occorrente per il pic-nic, adesso che il tutto pesa meno, e fate discesa, diventa meno pesante, è più facile o no? Ah, mi dici: ma tutto il pranzetto al sacco me lo sono portato fin qua con le sportine del supermercato, finito il pranzetto,  butto anche le sportine del supermercato, almeno poi sono a mani libere, ti pare? Che non son scemo, che devo girare nel bosco con la sportina in mano? con un zaino a spalle? ma sei scemo? Cari amministratori comunali, ne inventate tante di ordinanze, ordinatene una in più, in montagna solo con zainetto e senza sportine in mano, ma poi a chi eventualmente, e ogni morte di vescovo beccate, sanzione, come adesso siete intransigenti con chi non ha mascherina e cammina in gruppo ravvicinato. Volere è potere. Non spetta al sottoscritto far rispettare il buonsenso, non perchè non vuole, è perchè non ha nessuna autorità di far rispettare. Detto questo, dopo il punto pic-nic, avanti un po’ ecco che mascheriana per terra sul sentiero e poco più avanti a lato del sentiero, un guanto, avanti ancora l’altro, più in la una bella confezione vuota monodose di disinfettante. Ma ti poteva mancare la lattina di bibita? e no, difatti una bella lattina di bibita di tal famosa marca. Che poi il liquido è talmente famoso che lo berrebbero qualsiasi diventerebbe il barattolo che è contenuto. E cara multinazionale, visto che hai quasi il monopolio delle bibite gassate e zuccherate, e dedicare un po’ di tempo e qualche po’ di palanche per trovare soluzione di contenitore biodegradabile 100% in poco tempo, quello no? Sai quanto bene a l’ambiente, sai che metà dei rifiuti sono riconducibili a due o tre sole multinazionali, che, le quali, ne fanno di fatturato, e tanto loro fatturato vuol anche dire tanta immondizia sparsa e disseminata sul suolo del Pianeta Terra. Esatto, questi delle multinazionali sono pieni come un uovo, pieni di palanche, ma di investire di ricercare contenitore biodegradabile e in poco tempo e tutto 100%, nemmeno gli passa per l’anticamera della mente. Non è finita, carte, cartine e cartacce e plastica, e bicchierini e bottigliette, e gel energetici, di tutto e di più, ma questa mi mancava, esatto, sto percorrendo un nuovo sentiero che non avevo mai fatto prima, un bel sentiero, un bel lavoro a averlo pulito, ecco, a un certo punto, spuntano delle matite colorate, poi l’astuccio, poi il quaderno e più in la la copertina di plastica che ricopriva il quaderno. Preservativi? no, quelli è da più di trent’anni che stanno andando in disuso, non è più movimento meccanico di moda. Adesso va di m oda lo smartphone, con lo smartphone puoi fare di tutto, comandare tutto, tutto wireless e via remoto. Adesso, i preservativi a cosa servono? adesso ragazzi e ragazze ognuno a casa loro, comodi, in una mano lo smartphone, bel video porno e quell’altra a segare, e per le ragazze? uguale, una mano lo smartphone con tal pornovideo e quell’altra a diteggiare. Esatto, il distanziamento. Ma spero che, al più presto, le varie amministrazioni comunali si diano una mossa, ci stanno persone che si prodigano a pulire i sentieri, per far godere le persone che amano le camminate nel bosco. Che poi ci stanno quei tre o quattro imbelli che se ne approfittano per andare su quei sentieri, di godere passeggiata e escursione, imbrattando e disseminando rifiuti a più non posso, così, sparsi a cielo aperto nella natura, nel bosco, no, non va bene, Non va bene nemmeno se i rifiuti stanno in una borsina di plastica ai lati del sentiero, caro imbecille, e chi è che dovrebbe prendere la tua sportina e portarla via di li dove l’hai lasciata tu? esatto, portarla nei bidoni della immondizia. Dovrebbero essere altri al posto tuo? ah, ho capito, tu non sei un imbecille, sei superiore, non devi avere a che fare con la tua immondizia. Carissimi, non intorno a una bandiera, che la bandiera non soffre, o meglio, non solo intorno uniti e stretti intorno alla bandiera, ma anche alla natura bisognerebbe amarla e volergli bene, che quella si, che soffre. Anzi, oltre che vegetazione piante e fiori, che hanno dna più evoluto degli animali, ma soffrono lo stesso, e alla fauna non ci si pensa?) Sino dagli albori della umanità lo sport è stato strumento globalizzante, un modo per estendere l’egemonia dei popoli e degli stati più potenti su gli altri popoli e stati più deboli. Esatto, sport come strumento per costruire un vero e proprio modello di visione del mondo, esatto, di visione a senso unico, visione di mondo imperialistico. Questa sbrodolata, prende ispirazione dal libro di A… A…, scrittore e docente universitario. Sotto gli occhi di tutti che il calcio è diventato quel che è, esatto, diventato l’oppio del popolino. Più una persona proviene da ceto più basso, più è tifoso di una squadra, questo non l’ho capita, sono indietro e non l’ho capita. Esatto, si fa influenzare e aggrappa la sua vita alle vittorie o alle sconfitte della squadra. Esatto, si fa condizionare la vita dalle sorti sportive della sua squadra del cuore. Non di meno è il ciclismo, nel running, questa cosa, fortunatamente ancora non esiste. Non si vedono alle grandi maratone scritte su l’asfalto inneggianti a tal o quel l’altro campione, come è nella bici. Non si vedono ancora scalmanati, travestiti da diavoli e di vikinghi & affini che, come per il ciclismo, che nelle grandi corse a tappe, rincorrono i ciclisti sulle grandi salite del Giro e del Tour o della Vuelta. Ecco che, nessuno si straccia le vesti se viene annullata una grande Maratona italiana, mentre, se vengono annullate le partite di calcio? Esatto, c’è il rischio che cadono i governi. Ma stessa cosa se viene annullato il Giro o il Tour. Ecco che, anche quando, a volte, magistrato trova la gabola e illecito in tal due sport, è costretto a fare marcia indietro. Sulla pressione della opinione pubblica? Dal libro si evince questo. Esatto, su pressione del popolino che ammaestrato e istruito sul da farsi, istruito dai mass media, in primis la televisione. Il libro prende a esempio un fattaccio del ciclismo. Prende a esempio scandalo del ciclismo del 2001, scandalo squadre ciclistiche al Giro d’Italia? E logico, nel 1998 era stata toccato il Tour de France, vuoi che non si doveva pareggiare, e strano che nel ’99 fatto fuori Pantani, la cosa si sia ripetuta. O è che le cose saltano fuori a comando? Beh, secondo mio parere di incompetente, per me pensar male si fa peccato. Titoloni sui giornali di questo avviso: Il Ciclismo è Morto, Hanno Ammazzato il Ciclismo, riferito alla Giustizia Sportiva. In radio e in televisione venivano invitati personaggi amati dal pubblico e per dire la loro, esatto, invitati chi solo perché amati dal popolino, ma di sport non ne poteva però sapere di meno. Però, personaggi amati che invitati da radio e televisione mettevano in dubbio su l’operato dei magistrati. Esatto, come sempre capita, popolino ammaestrato da: opinionisti, sociologhi, politici, letterati, star della tv, che notoriamente, e abitualmente, molto poco hanno a che fare con lo sport. Però, persone e personaggi amati e seguiti dal popolino, e per questo, usati come ammaestratori. Esatto, per direzionare il popolino dove vuole l’establishment dello sport e di chi ci guadagna con tal sport. Lo sport non ha mai avuto un’aureola di purezza, chi gli ha dato aureola di purezza allo sport sono solo quelli che ne traggono vantaggio, in primis chi comanda, e questo sin dalla antichità. Lo sport è spesso stato ricettacolo di malaffare, per usare un eufemismo, una zona franca dove fare intrallazzo, con l’occhio chiuso e compiacente del l’establishment di comando. Spesso e volentieri si sono visti nello sport intrecci, a dir poco loschi? No, affari loschi magari no, ma campo dove si intreccia la gabola del barare a danno altrui, ebbene quello si. Del giro della droga quello si. Del doping di farmacia vietato quello si. Delle parti faziose a danni altrui quello si e non parliamo della sudditanza verso i potenti che quello è in tutti i settori e non solo nello sport. Si tratta di una cultura basata solo che su successi effimeri e che è diventata attività di lucro e che non può farsi condizionare dalla moralità, beh, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Le eccezioni confermano la regola. Se mi controlli ben 12 volte tal campione e mi dici che è pulito quando invece non lo era, come è che la mettiamo? Chi controlla i controllori? Quando manipoli i test e mi fai risultare fuori norma o positivo tal campione, in protocollo quanto mai discutibile, chi controlla i controllori? E chi deve controllare i controllori? Carissimi, è un giro, un giro legato non al gioco, ma agli affari, legato al fatturato, legato al Pil. Sai poi come è facile mistificare le situazioni nella stanza dei bottoni? Lo sai come è facile ammaestrare l’opinione pubblica dalla stanza dei bottoni? Lo sai come è facile per chi deve giudicare cadere sotto pressione della opinione pubblica? Il CIO, con forza, insiste a dire che lo sport porta con s’è valori come: purezza, dilettantismo, fratellanza tra i popoli, carissimi, ma lo vedete anche voi, è sotto gli occhi di tutti che sono solo che parole di retorica. Pane al pane e vino al vino, quello no, dire quello non va bene? pane al pane e vino al vino rovina e distrugge il gioco? E allora, per tenere in piedi il gioco, via, avanti ancora di gabolate, nefandezze, e ipocrisia, dove la meglio devono averla fatturato, e governi, e potenti di tal disciplina. Che bello lo sport. Lo sport è lo specchio della società degli umani, e fin quando la società degli umani è questa, lo sport non può altro che essere questo. Per far diventare lo sport più credibile e vero, questo, fin quando non cambia modello di vita la società degli umani, anche nello sport, l’andazzo non cambia. In poche parole, fin tanto che non cambierà la società degli umani, lo sport non potrà che essere che questo. Per estensione, una società umana più egalitaria, più equa e più responsabile e più corretta e meno sottomessa ai potenti, genererà anche uno sport più credibile. Più nello sport girano tanti interessi e tante palanche, meno lo sport diventa credibile. Beh, era inutile ripeterlo, ma repetita juvant. Alla prossima sbrodolata ispirata da questo libro. (mauro)

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