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correre a piedi nel bosco? esatto, le articolazioni del nostro corpo ci ringraziano

Detto che, che correre sui sentieri del bosco di bassa montagna fa bene al fisico, (ma anche a l’intero nostro organismo, psiche compresa) esatto, perchè migliora la forza e la potenza, e anche perché aiuta alla buona pratica della meditazione, (che non è male) e oltre che, in più, a gratis, diventa un lustrarsi la vista con le bellezze naturali, esatto, le belle piante stagionate come vere e proprie belle Milf del bosco. Tra gli altri vantaggi, correre nel bosco, è anche una delle migliori situazioni per fare lunghi allenamenti, esatto, uno dei più bei modi di far ore e ore di allenamento su terreno adatto, (si spera, perchè occhi aperti, le distorsioni alla caviglia in caso di brutto appoggio del piede sono sempre dietro l’angolo, sui sentieri di montagna occhi aperti a ogni metro. Li, sui sentieri sconnessi del bosco di bassa montagna, i piedi è meglio alzarli un po’ di più di come quando si corre su l’asfalto. Fin quando non si è presa su la mano, scusate, il piede, che poi diventa cosa naturale e istintiva adeguare il passo e la falcata una volta che avete preso abitudine a correre su sentiero del bosco di bassa montagna) predispone e invoglia proprio a correre per tanto tempo e su terreno soffice, il fondo più indicato per star a la larga dagli infortuni causati dall’impatto dei piedi col suolo, (volenti o nolenti la corsa a piedi è sport abbastanza traumatico per le nostre articolazioni) esatto, pur allenandoci intensamente e per ore e ore, il sentiero del bosco, meno duro de l’asfalto, esatto, crea meno problemi alle nostre articolazioni, anzi, le rafforza. L’allenamento nel bosco anche se è la cosa più semplice, è anche l’allenamento più efficace e meno di stress per la nostra testa, si può correre in libertà e ascoltando soltanto le nostre emozioni, non si deve guardare il cronometro, e controllare i minuti di recupero. Nel bosco di bassa montagna basta solo che correre, che l’allenamento risulta più efficace di fare la stessa cosa, ma su l’asfalto, esatto, perché è impegno più duro per i nostri muscoli a allenarsi sui sentieri di bassa montagna che su l’asfalto. Esatto, siamo andati a conoscere e a toccare con mano, scusate, coi piedi, cosa è il famoso fartlek in natura. (non si deve guardare i tot minuti veloce e i tot minuti lento, questa fase la detta la stessa tipologia della natura del bosco, coi suoi su e giù, con le sue curve, con i suoi ostacoli sul sentiero, esatto, le variazioni non le da più l’orologio, ma le detta la natura del bosco) Questo del vantaggio a correre nel bosco di bassa montagna è cosa intuibile anche dai addomesticati runners cittadini, esatto, non ci vuole una scienza, nel senso che tutti conoscono la differenza tra asfalto e sentiero del bosco. Esatto, diversa è la durezza del fondo che c’è tra asfalto e sentiero del bosco. L’asfalto è un tipo di fondo stradale duro e che mal assorbe l’impatto, esatto, assorbe poco l’impatto del piede (poi è anche vero che ci sono tipologia di scarpe che, studiate al caso, permettono al piede di subire traumi non così forti, nel senso che sono fabbricate usando materiale che assorbe di molto l’impatto della falcata e proprio mentre si sta correndo su l’asfalto). Mentre il fondo del sentiero del bosco, (specie se sentiero non escursionistico, dove se sentiero escursionistico, le rocce e le roccette, anche lì trovi situazione di duro) spesso e volentieri con foglie e aghi di pino, un tipo di fondo così è di logica che è molto più morbido di una strada asfaltata e anche se in periferia. Esatto, a differenza della corsa su asfalto, la corsa su superfici morbide, come possono essere i sentieri del bosco, coperti di foglie e di aghi di pino, è di logica che vanno a ridurre, e non di poco, vanno a ridurre i forti contraccolpi che subisce la colonna vertebrale a ogni volta che il piede batte forte sul suolo. Qualcuno dice che a ogni impatto, un runner, scarica tre volte di più del suo peso corporeo sulle articolazioni e che va a scaricare anche sulla colonna vertebrale e non solo su piedi, ginocchia e articolazioni usate per correre a piedi. Di conseguenza, è anche facile intuire che, come detto nella sbrodolata di ieri, correre a piedi sui sentieri di bassa montagna oltre che rendere più efficiente la “filiera” che unisce gli organi del corpo , esatto, quella filiera che è interessata a ridurre i colpi ricevuti dal l’impatto del piede con il suolo, esatto, è aiutata a assorbire l’impatto del piede al suolo e proprio dal fondo del sentiero del bosco che, coperto di foglie e aghi di pino e spesso su erba e terra soffice, esatto, materiali che formano una specie di cuscinetto. Questa cosa di assorbire meglio il contraccolpo dovuto a l’impatto del piede al suolo, va a restituire meno energia traumatica di ritorno e proprio alla struttura del nostro corpo, a partire dal piede, alla caviglia, poi alle ginocchia e alla colonna vertebrale e fin alla cervicale (da be e bella che si è capito questo, e che questo è anche il motivo che tanti runners prestano una particolare cura e attenzione anche al cosiddetto CORE TRAINING, esatto, quei lavori che migliorano l’efficienza del nostro tronco allenandolo anche a assorbire meglio, e con meno danni, l’energia traumatica di ritorno. Questi esercizi per migliorare il Core, di solito, sono esercizi che si fanno in palestra. Però, per il sottoscritto, è meglio fare questi esercizi che sono molto utili a prevenire eventuali infortuni dovuti alla postura di corsa, meglio farli a carico naturale, o usando “le machine” in modo più che corretto e prestando un minimo di quel che ci vuole a fare questi esercizi. Nel senso che, il runner non è un body builder) Detto che, se corriamo sui sentieri del bosco di bassa montagna e in pineta, i contraccolpi dovuti a l’impatto dei piedi sul terreno, vengono di molto attutiti dalla morbidezza delle foglie e degli aghi di pino, che formano come una specie di cuscinetto tra il piede e il fondo del terreno, il periodo migliore di correre nel bosco è proprio questo, è proprio l’estate (e dove pensate che si stanno allenando i keniani adesso? esatto si stanno allenando nei boschi a 2000mt di altitudine, al fresco, e sui sentieri e non su l’asfalto) In montagna, se è bassa montagna, con tanto verde di vegetazione, l’aria è più buona è più pulita de l’aria di città. (non bisogna essere degli scienziati per conoscere di questo) Se è alta montagna, magari c’è meno ossigeno, ma c’è anche meno inquinamento, e il fatto della scarsità di ossigeno che ci sta in alta quota, induce il nostro organismo a produrre più tanti globuli rossi, ma non solo, la scarsità di ossigeno fa imparare al nostro organismo a utilizzarli meglio i nostri globuli rossi, esatto, diventano con resa migliore, diventano molto più efficienti e performanti. Non serve che vi sto a dire del vantaggio di avere più tanti globuli rossi e più efficienti, questa cosa la conoscete meglio del sottoscritto. Poi, in questo periodo, prova tu a allenarti 1h e mezza su l’asfalto, e poi prova la stessa cosa a farla nel bosco di bassa montagna, al fresco, a l’ombra delle piante e della vegetazione, con quella bella e frizzante brezza che va a rinfrescarti il corpo, poi mi sai dire se ci sta differenza o no. Poi, se correre vuol dire “sentirsi liberi”, correre nel bosco è essere liberi ancor di più, è pura corsa in libertà. Correre felici a perdifiato, ispirata dalla famosa canzone di Baglioni. Il correre nella natura è spesso legato a emozioni di felicità. Alla prossima sbrodolata (mauro)

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